ITTV990103A1

ITTV990103A1 - Procedimento per l'ottenimento di un foglio di legno continuo in bobina

Info

Publication number: ITTV990103A1
Application number: IT000103A
Authority: IT
Inventors: Pierino Traverso
Original assignee: C B T S R L
Priority date: 1999-09-22
Filing date: 1999-09-22
Publication date: 2001-03-22
Also published as: EP1086915A3; KR20010050566A; IT1311862B1; EP1086915A2

Description

“PROCEDIMENTO PER L’OTTENIMENTO DI UN FOGLIO DI LEGNO CONTINUO IN BOBINA”

D E S C R I Z I O N E

Il presente trovato ha per oggetto un procedimento per Γ ottenimento di un foglio di legno continuo in bobina.

Oggigiorno lo stato della tecnica nota nel campo della lavorazione industriale del legno consente di produrre un tranciato giuntato in rotolo fino ad una larghezza della bobina di 350 mm circa.

Questa dimensione è dettata dalla difficoltà di tenere diritto il tranciato, debitamente precostruito nella misura in larghezza, mediante accostamento di vari sottofogli di tranciato giuntati lateralmente.

II legno è infatti un prodotto naturale soggetto ad aggiustamenti e quindi a dei comportamenti “vivi” di tensionamento che non sono prevedibili, ma solamente controllabili e gestibili fino alla misura, unanimemente concordata dai tecnici del settore, di circa 320÷350 mm.

Esiste inoltre la difficoltà di creare una specifica attrezzatura atta alla giuntura di testa, all’ accoppiamento con vari tipi di supporti, alla calibratura e alla finitura del rotolo costruito. Compito principale di quanto forma oggetto della presente domanda è quindi quello di risolvere i problemi tecnici evidenziati, eliminando gli inconvenienti dì cui alla tecnica nota citata e quindi escogitando un procedimento il quale consenta la produzione di una bobina di tranciato, scelto dal cliente, avente larghezza molto maggiore, anche di circa 1300 mm, e lunghezza elevata, ad esempio fino a 500 m.

Nell’ambito del compito sopra esposto, un altro importante scopo è quello di mettere a punto un procedimento che fornisca un prodotto avente buone caratteristiche meccaniche al fine di resistere alle deformazioni che si vengono a creare ad esempio in un “postforming” (nobilitazione di un manufatto dopo la sagomatura dello stesso).

Un altro scopo è quello di mettere a punto un procedimento che fornisca un prodotto avente un alto livello qualitativo, con elevate caratteristiche estetiche, atto ad essere usato per la nobilitazione in continuo, sia di elementi piani che postformati.

Questo scopo non è infatti ottenibile mediante la tecnica nota di ottenere un rotolo da tranciato di legno derullato, in quanto, pur consentendo tale tecnologia nota di avere un prodotto privo di giunzioni di testa e di sensibili tensionamenti naturali, il risultato conseguibile è strettamente legato alla qualità ed allo stato del tronco utilizzato, ed ogni bobina differisce sotto questo aspetto dalla precedente e non consente una configurazione estetica continuativa nel tempo e di pregio, utilizzabile nel mercato come veste di arredamento.

Non ultimo scopo è quello di ottenere un prodotto che risulti strutturalmente semplice, il medesimo presentando costi realizzativi contenuti.

II compito e gli scopi accennati, nonché altri che più chiaramente appariranno in seguito, vengono raggiunti da un procedimento per Γ ottenimento di un foglio di legno continuo in bobina comprendente una prima fase di preparazione di singoli fogli di tranciato in bilia, una seconda fase di composizione di fogli di detto tranciato mediante accostamento e giunzione laterale mediante colla degli stessi ad ottenere un singolo foglio semilavorato ed una terza fase di rifilatura e squadratura di detto singolo foglio semilavorato, che si caratterizza per il fatto di comprendere: una quarta fase di posizionamento in sequenza secondo un asse longitudinale di più singoli fogli semilavorati su di un supporto, precollato con colla termoindurente, sbobinato in continuo con posizionamento, sulla giunzione, di un primo inserto antistrappo con inserimento di un secondo inserto di riscontro per letture ottiche; una quinta fase di pressatura a caldo e a freddo di detti fogli posti in sequenza;

una sesta fase di avvolgimento in bobina, sbobinatura e calibratura di detto foglio così ottenuto e ribobinatura e rifilitura della bobina ottenuta.

Ulteriori caratteristiche e vantaggi del trovato risulteranno maggiormente dalla descrizione dettagliata di una particolare forma di realizzazione, illustrata a titolo indicativo e non limitativo nelle tavole di disegni allegate, in cui:

la fig. 1 illustra, in una vista schematica, una linea di produzione per l’ottenimento di bobine di semilavorato;

la fig. 2 illustra, in una vista schematica, un particolare riguardante la giunzione di due fogli di semilavorato in una linea di produzione per P ottenimento di bobine di semilavorato;

la fig. 3 illustra, in una vista schematica, una linea di produzione per la calibratura delle bobine di semilavorato;

la fig. 4 illustra, in una vista schematica, una prima variante della linea di produzione per l’ottenimento di bobine di semilavorato;

la fig. 5 illustra, in una vista schematica, un particolare riguardante una prima variante del metodo di giunzione di due fogli di semilavorato in una linea di produzione per l’ottenimento di bobine di semilavorato;

la fig. 6 illustra, in una vista schematica, una linea di produzione per la calibratura delle bobine di semilavorato;

la fig. 7 illustra, in una vista schematica, un particolare riguardante una seconda variante del metodo di giunzione di due fogli di semilavorato in una linea di produzione per l’ottenimento di bobine di tranciato;

la fig. 8 illustra, in una vista schematica, una seconda variante della linea di produzione per l’ottenimento di bobine di tranciato;

la fig. 9 illustra, in una vista schematica, una linea di produzione per la giunzione di un film di tranciato ad un film di supporto e la calibratura delle bobine di semilavorato;

la fig. 10 illustra, in una vista schematica, una terza variante della linea di produzione per l’ottenimento di bobine di semilavorato;

la fig. 11 illustra, in una vista schematica, un particolare riguardante una terza variante del metodo di giunzione di due fogli di semilavorato in una linea di produzione per l’ottenimento di bobine di semilavorato;

la fig. 12 illustra, in una vista schematica, una linea di produzione per la calibratura delle bobine di semilavorato;

Con riferimento alle figure precedentemente citate, si è indicato con il numero 1 un foglio semilavorato, ottenuto da fogli di tranciato aventi preventivamente superato un collaudo di qualità e un controllo riguardante dimensioni e caratteristiche.

Una prima fase del procedimento consiste nella produzione di detti fogli semilavorati 1 a partire da singoli fogli di tranciato.

Questi ricevono inizialmente una operazione di stiratura in pressa e una rifilatura per portarli alle volute dimensioni.

In seguito si procede ad una seconda fase di giuntatura laterale dei fogli di tranciato utilizzando un sistema a colla, al posto del più conosciuto ed utilizzato sistema a filo, in quanto in questo modo viene maggiormente garantita la giunzione fra due parti e nel tempo si evita il riaffiorare del filo di giunzione.

Come terza fase della preparazione dei semilavorati, si effettua una operazione di squadratura, ottenendo un foglio semilavorato avente lunghezza prefissata in funzione del manufatto e del tipo di tranciato utilizzato, e larghezza fino a 1300 mm.

Con riferimento alla figura 1, il processo di giunzione longitudinale di detti fogli semilavorati 1 prevede una quarta fase in cui avviene sia lo sbobinamelo ed il posizionamento di un film di supporto 2 su un banco trasportatore indicato con il numero 3, sia il posizionamento di più fogli semilavorati, perfettamente allineati in senso longitudinale e al di sopra di detto film di supporto 2, opportunamente impregnato di collante termoindurente.

In questa quarta fase si procede anche alla preventiva applicazione tra le estremità contigue e al di sotto di due fogli semilavorati la e lb contigui di un primo inserto di giunzione 4, reticolare con collante termoindurente avente funzione di primo inserto antistrappo.

Al di sotto di detto primo inserto di giunzione 4 è posto un secondo inserto in “tessuto non tessuto”, indicato con il numero 5, metallizzato in alluminio con collante termoindurente, sensibile alla lettura ottica per il funzionamento sincronizzato dell’ impianto.

La quinta fase del procedimento consiste nell’avanzamento del manufatto sotto una pressa a caldo, indicata con il numero 6, per l’incollaggio di detto foglio semilavorato 1 a detto film di supporto 2, con pressatura variabile a seconda del collante utilizzato, e successivo passaggio in una pressa a freddo 7, per la stabilizzazione del foglio continuo 50 così ottenuto.

La sesta fase comporta l’impiego di una prima bobinatrice e rifilatrice, indicata con il numero 8, che riceve il foglio continuo 50 da detta pressa a freddo 7, che accelera il processo di indurimento della còlla e stabilizza il tranciato di legno, e fornisce in uscita una bobina grezza rifilata 9.

Si procede infine con l inserimento di detta bobina grezza rifilata 9 in una levigatrice al grezzo, indicata con il numero 10, per la calibratura del manufatto, al fine di ottenere uniformità di spessore su tutta la superficie.

In seguito si invia il prodotto in una seconda bobinatrice e rifilatrice 11, in modo da ottenere in uscita una bobina di semilavorato, indicata con il numero 12, pronta per il procedimento conclusivo di verniciatura, che avviene secondo tecniche già note.

Si è così constatato come il trovato abbia raggiunto il compito e gli scopi prefissati, essendosi escogitato un procedimento per Pottenimento di bobine di tranciato giuntato in rotolo, fino ad una larghezza di circa 1300 mm ed una lunghezza di circa 500 metri.

Naturalmente il trovato è suscettibile di numerose modifiche e varianti, tutte rientranti nell’ambito del medesimo concetto inventivo.

In particolare, una prima variante può essere costituita dal seguente procedimento, illustrato nelle figure 4, 5 e 6.

Una volta ottenuti i fogli semilavorati 101, secondo la metodologia precedentemente descritta, vengono preparati altrettanti fogli di supporto, indicati in figura 4 con il numero 113, già precollati e squadrati della stessa misura di detti fogli semilavorati 101.

Detti fogli semilavorati 101 vengono esattamente sovrapposti a detti fogli di supporto 113, e posti su un banco trasportatore, indicato con il numero 103, che li conduce prima in una pressa a caldo 106 per l’incollaggio tra i detti due fogli, poi in una pressa a freddo 107 per la stabilizzazione del manufatto, ottenendo in uscita dei fogli di tranciato semilavorati così ottenuti ed indicati con il numero 114.

Detti fogli di tranciato semilavorati 114 vengono quindi immessi per mezzo di detto banco trasportatore 103 in una terza pressa per l’incollaggio, indicata con il nuimero 115, la quale provvede alla giunzione di testa dei fogli di tranciato semilavorati 114, secondo la modalità evidenziata in figura 5: sopra e sotto le estremità di due fogli contigui, uniti di testa, vengono collocati, prima della pressatura, due lamine di metallo precollate 116.

Successivamente il manufatto in continuo entra in una prima bobinatrice e rifilatrice 108, dalla quale si estraggono bobine grezze rifilate, indicate con il numero 109, utilizzate poi in una levigatrice al grezzo 110 che provvede a sbobinare il film ottenuto, calibrarne lo spessore e inviarlo ad una seconda bobinatrice e rifilatrice 111 che fornisce in uscita una bobina di semilavorato indicata con il numero 112.

Una seconda variante del processo produttivo, illustrata nelle figure 7, 8 e 9, riguarda l’utilizzo di fogli semilavorati 201 presentanti una giunzione a “pettine” rinforzato a seguire tra foglio e foglio, con specifico secondo inserto di “tessuto non tessuto” 205, metallizzato in alluminio con collante termoindurente, per la lettura ottica al fine di lavorazioni successive sequenziali a passo prestabilito.

Sotto detto secondo inserto di “tessuto non tessuto” 205, vi è in aggiunta la contemporanea applicazione di un primo inserto di giunzione 204, reticolare, anch’esso con collante termoindurente.

Detti fogli semilavorati 201 vengono trasportati per mezzo di un banco trasportatore 203 in una macchina per la giunzione a pettine, indicata con il numero 2 17, ove vengono giuntati di testa.

Successivamente il tranciato continuo così ottenuto entra in una bobinatrice e rifilatrice 208 che provvede al dimensionamento costante in larghezza e alla preparazione di una bobina di tranciato, indicata con il numero 218.

Detta bobina di tranciato 218 viene successivamente utilizzata in parallelo ad una bobina di supporto, indicata con il numero 219, che provvede a fornire un film di supporto 202.

Detto film di supporto 202 viene condotto attraverso una macchina spalmatrice di colla, indicata con il numero 220, oltre la quale è posizionata la bobina di tranciato 218, che viene dunque sbobinata esattamente sul film di supporto 202, preventivamente precollato.

Si ottiene un manufatto che a seguito dell’essiccazione della colla a mezzo batterie di lampade all’ infrarosso, indicate con il numero 221, e ad una pressatura tramite pressa in continuo 222 e pressa a calandra, indicata con il numero 223, viene rifilato in larghezza e successivamente bobinato in una seconda bobinatrice e rifilatrice 211.

Una terza variante consiste nell 'utilizzo, nel procedimento descritto nelle figure 4, 5 e 6, di fogli semilavorati presentanti una giunzione a “pettine” rinforzato, analoga alla giunzione utilizzata nella seconda variante.

II procedimento richiede in aggiunta una macchina per giunzione a pettine, indicata in figura 10 con il numero 317, da sostituire alla semplice pressa 115 di figura 4 e da collocarsi tra la pressa a freddo 307 e la prima bobinatrice e rifilatrice 308.

Naturalmente i materiali impiegati nonché le dimensioni costituenti i singoli componenti il ritrovato potranno essere più pertinenti a seconda delle specifiche esigenze.

Claims

RIVENDICAZIONI 1) Procedimento per l’ottenimento di un foglio di legno continuo in bobina comprendente una prima fase di preparazione di singoli fogli di tranciato in bilia, una seconda fase di composizione di fogli di detto tranciato mediante accostamento e giunzione laterale mediante colla degli stessi ad ottenere un singolo foglio semilavorato ed una terza fase di rifilatura e squadratura di detto singolo foglio semilavorato, che si caratterizza per il fatto di comprendere: una quarta fase di posizionamento in sequenza secondo un asse longitudinale di più singoli fogli semilavorati su di un supporto precollato con colla termoindurente, sbobinato in continuo con posizionamento, sulla giunzione, di un primo inserto antistrappo con inserimento di un secondo inserto di riscontro per letture ottiche; una quinta fase di pressatura a caldo e a freddo di detti fogli posti in sequenza; una sesta fase di avvolgimento in bobina, sbobinatura e calibratura di detto foglio così ottenuto e ribobinatura e rifilatura della bobina ottenuta.
2) Procedimento come alla rivendicazione 1 caratterizzato dal fatto che detti fogli semilavorati, posizionati in senso longitudinale in modo da essere allineati a detto film di supporto, preventivamente impregnato di collante termoindurente, vengono accostati di testa, applicando tra le estremità contigue e al di sotto di due fogli semilavorati contigui, detti primo e secondo inserto.
3) Procedimento come alle rivendicazioni 1 e 2 caratterizzato dal fatto che detto primo inserto risulta costituito da una fascia e/o garza reticolare con collante termoindurente, al di sotto di detto primo inserto essendo posto detto secondo inserto, realizzato in “tessuto non tessuto”, metallizzato in alluminio, con collante termoindurente.
4) Procedimento come alle rivendicazioni 1 e 3 caratterizzato dal fatto di comprendere una lavorazione in una pressa a caldo atta a consentire l’incollaggio di detto foglio semilavorato a detto film di supporto, con pressatura variabile a seconda del collante utilizzato, ed il successivo passaggio in una pressa a freddo per la stabilizzazione dimensionale del foglio continuo così ottenuto.
5) Procedimento come alle rivendicazioni 1 e 4 caratterizzato dal fatto che detto foglio continuo, in uscita da detta pressa a i freddo, viene rifilato e bobinato in una prima macchina bobinatrice e rifilatrice, fornendo la medesima in uscita una bobina grezza rifilata.
6) Procedimento come alle rivendicazioni 1 e 5 caratterizzato dal fatto che detta bobina grezza rifilata viene successivamente sbobinata in una levigatrice al grezzo, atta a fornire una calibratura di detto foglio continuo, successivamente rifilato e bobinato in una seconda macchina bobinatrice e rifilatrice.
7) Procedimento per l’ottenimento di un foglio di legno continuo in bobina comprendente una prima, una seconda ed una terza fase come alla rivendicazione 1 che si caratterizza per il fatto di comprendere: una quarta fase di posizionamento in sequenza, secondo un asse longitudinale, di più singoli e distinti fogli semilavorati su corrispondenti singoli e distinti fogli di supporto, con pressatura a caldo e a freddo delle così ottenute coppie di fogli, poste in sequenza, ed ottenimento di singoli e distinti fogli di tranciato semilavorati; una quinta fase di pressatura in una terza pressa per la giunzione di testa di due contigui fogli di tranciato semilavorati, in seguito ad un preventivo posizionamento, sopra e sotto la giunzione, di due lamine di metallo precollate; una sesta fase di avvolgimento in bobina, sbobinatura e calibratura di detto foglio così ottenuto e ribobinatura e rifilatura della bobina ottenuta.
8) Procedimento come alla rivendicazione 7 caratterizzato dal fatto che detti fogli di supporto vengono preventivamente già precollati e squadrati della stessa misura di detti fogli semilavorati.
9) Procedimento come alle rivendicazioni 7 e 8 caratterizzato dal fatto di ottenere in una pressa a caldo rincollaggio tra i detti due fogli, ed in una pressa a freddo la stabilizzazione di detti fogli di tranciato semilavorati così ottenuti.
10) Procedimento per V ottenimento di un foglio di legno continuo in bobina comprendente una prima, una seconda ed una terza fase come alla rivendicazione 1 che si caratterizza per il fato di comprendere: una quarta fase di posizionamento in sequenza su banco trasportatore, secondo un asse longitudinale, di più singoli fogli semilavorati, opportunamente presentanti di testa un profilo a “pettine”, e posizionamento, sulla giunzione, di un primo inserto antistrappo con inserimento di un secondo inserto di riscontro per letture ottiche; una quinta fase di giunzione di testa, in una macchina per la giunzione a pettine, di due contigui fogli semilavorati, e successiva bobinatura ad ottenere una bobina di tranciato. una sesta fase di sbobinatura di detta bobina di tranciato su di un film di supporto precollato, e successiva essicazione; una settima fase di pressatura di detto foglio così ottenuto e ribobinatura e rifilatura della bobina ottenuta.
11) Procedimento come alla rivendicazione 10 caratterizzato dal fatto che detti fogli semilavorati, posizionati in senso longitudinale in modo da essere allineati fra loro, vengono accostati di testa, facendo combaciare il profilo a “pettine” rinforzato, applicando tra le estremità contigue e al di sotto di due fogli semilavorati contigui, detti primo e secondo inserto.
12) Procedimento come alle rivendicazioni 10 e 11 caratterizzato dal fatto che detto primo inserto risulta costituito da una opportuna fascia reticolare con collante termoindurente, al di sopra di detto primo inserto essendo posto detto secondo inserto, realizzato in “tessuto non tessuto”, metallizzato in alluminio, con collante termoindurente.
13) Procedimento come alle rivendicazioni 10 e 12 caratterizzato dal fatto che, in uscita da detta macchina per la giunzione a pettine, è collocata una prima bobinatrice e rifilatrice per l’ottenimento di una bobina di tranciato, preventivamente rifilata. <;> 14) Procedimento come alle rivendicazioni 10 e 13 caratterizzato dal fatto di presentare una disposizione in parallelo di dette bobina di tranciato e bobina di supporto, sulla quale viene spalmato il collante, in modo da ottenere una disposizione del film di tranciato sbobinato sovrapposta a detto film di supporto. 15) Procedimento come alle rivendicazioni 10 e 14 caratterizzato dal fatto che detti film di tranciato e film dì supporto, sovrapposti, seguono un processo di essicazione, ottenuto a mezzo batteria di lampade all’ infrarosso, una pressatura tramite pressa in continuo e pressa a calandra, e successivamente una rifilatura e bobinatura in una seconda macchina bobinatrice e rifilatrice. 16) Procedimento come alle rivendicazioni 7, 8 e 9 caratterizzato dal fatto di comprendere fogli semilavorati opportunamente presentanti di testa un profilo a “pettine” rinforzato, con l’utilizzo di una macchina per la giunzione a pettine in sostituzione di detta terza pressa.