ITTV960161A1 - Struttura di zanzariera perfezionata del tipo offerta al pubblico in kit di montaggio e relativi mezzi accessori per facilitare la - Google Patents

Struttura di zanzariera perfezionata del tipo offerta al pubblico in kit di montaggio e relativi mezzi accessori per facilitare la Download PDF

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ITTV960161A1
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kit
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mosquito net
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Denis Bettio
Loris Bettio
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    • E06DOORS, WINDOWS, SHUTTERS, OR ROLLER BLINDS IN GENERAL; LADDERS
    • E06BFIXED OR MOVABLE CLOSURES FOR OPENINGS IN BUILDINGS, VEHICLES, FENCES OR LIKE ENCLOSURES IN GENERAL, e.g. DOORS, WINDOWS, BLINDS, GATES
    • E06B9/00Screening or protective devices for wall or similar openings, with or without operating or securing mechanisms; Closures of similar construction
    • E06B9/52Devices affording protection against insects, e.g. fly screens; Mesh windows for other purposes
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Description

Brevetto per invenzione industriale
Titolo:
STRUTTURA DI ZANZARIERA PERFEZIONATA, DEL TIPO OFFERTA AL PUBBLICO IN KIT DI MONTAGGIO E RELATIVI MEZZI ACCESSORI PER FACILITARE L'INSTALLAZIONE.
Il presente trovato ha per oggetto una struttura di zanzarier perfezionata, deL tipo offerta al pubblico in kit di montaggio e retati mezzi accessori per facilitare l'installazione.
Esso trova particolare se pur non esclusiva applicazione nel settore del bricolage, riguardando l'installazione -fai da te- di un accessorio per infissi, il cui fine consiste nel proteggere gli ambienti dall'ingresso, attraverso porte e finestre, di insetti.
Nello stato della tecnica sono note diverse tipologie di zanzariere, così come note, sono le tendine parasole per ambienti. Le prime, ed è il settore al quale il presente trovato si rivolge principalmente, possono suddividersi sostanzialmente in due tipi. Innanzitutto, la zanzariera per eccellenza è sicuramente considerata quella cosiddetta -misura-, ovvero realizzata all'origine secondo le dimensioni ricevute dal committente, per essere consegnata al destinatario finale consentendone l'installazione. Proprio per l'assoluta precisione delle dimensioni, è generalmente provvista di una qualità decisamente più elevata che non in altre, per certi versi anche sotto il profilo meccanico, ciò che permette il raggiungimento di ottimi risultati.
Un secondo tipo di zanzariera, caratterizzata da una sufficiente funzionalità ed un costo molto contenuto, al quale si rivolge maggiormente la presente invenzione, è attualmente presente sul mercato in maniera molto più diffusa. Essa, più in particolare, sfrutta il tipico concetto del fai da te, che pur asservendo della tecnologia nota, offre un prodotto comunque in grado di soddisfare delle comuni esigenze ma che ovviamente non può essere comparato qualitativamente con le soluzioni del tipo a misura. In entrambe le tipologie citate, è possibile riscontrare degli elementi realizzativi comuni, i quali si sostanziano nel cassonetto, del tipo generalmente dato da un profilato in alluminio, all'interno del quale viene inserito coassialmente il rullo avvolgitore della tenda retinata, unitamente alla corrispondente molla di richiamo precaricata. Le estremità del cassonetto, poi, sono normalmente chiuse da apposite piastrine o testate e vengono fornite in due versioni del tipo fisso oppure registrabile, in quest'ultimo caso essendo scomposte per estremità, in due parti. Naturalmente sono pure note delle varianti, esse tuttavia, paiono molto simili alle soluzioni ora descritte.
Alcune di queste soluzioni, utilizzano dei dispositivi manuali per lo svolgimento e viceversa della relativa tendina zanzariera 0 della tela, altre ancora invece ne prevedono la motorizzazione. A titolo esemplificativo, dei dispositivi di riavvolgimento del primo tipo prevedono in linea di massima il precaricamento di una molla elicoidale mediante torsione, la cui forza di svolgimento (ripristinando la forma) consentirà il riavvolgimento su di un rullo od albero, della tela precedentemente svolta. L'albero, come abbiamo visto, è generalmente costituito da un tubolare metallico, contenuto all'interno di una struttura associabile all'infisso, il cassonetto, il quale può essere fornito in diverse misure a seconda delle esigenze dell'installatore, se del tipo a misura, oppure in versione standard nel caso del kit. Infine, vi è da rilevare il fatto che tra le due varianti, kit e misura, normalmente si riscontrano delle diversità sul telaio, mentre la meccanica di riavvoglimento resta pressoché immutata.
Al riguardo, una soluzione nota, è costituita dal brevetto n. 1104369, il quale prevede un tubo avvolgitore, sostenuto in posizione da' due perni fissati amovibilmente al telaio, detti perni avendo il gambo che il collega al telaio, di diametro inferiore a quello del tubo avvolgitore e rimanendo oltre le estremità del tubo stesso, sui quali il detto tubo può ruotare ma non scorrere, il tubo essendo di lunghezza inferiore delia larghezza della rete, e simmetricamente disposto cosi da lasciar libera la rete alle due estremità, nonché di una molla cilindrica, avvolta a spirale, ancorata con una estremità ad uno dei perni che sostengono il tubo ed avente l'altra estremità ancorata ad una testina inserita nel tubo stesso entro al quale può liberamente scorrere ma non ruotare.
Ancora una soluzione, la prevede il modello di utilità n. 204668, avente per oggetto un dispositivo per il riavvolgimento su un rullo di schermatura a scomparsa di porte e finestre, il quale sembrerebbe essere costituito dall'applicazione all'interno del detto rullo di una coppia, anziché una, di molle di caricamento rispettivamente una per lato operanti in contrapposizione, rimanendo invariato il concetto di caricamento della molla.
L'invenzione industriale n. 1234337 ha previsto dei perfezionamenti attuabili su alcuni componenti del detto dispositivo, come le testine del profilato ed i mezzi filettati per l'ammorsamento delle estremità della molla di caricamento, nonché dei mezzi di chiusura laterali del cassonetto di supporto del rullo avvolgitore.
Una soluzione agli inconvenienti riscontrati nelle precedenti proposte, è consistita nel prevedere un dispositivo di riavvolgimento particolarmente per tendina zanzariera, del tipo comprendente un cassonetto fissabile a muro, di supporto di un rullo avvolgitore, di cui alla domanda n.TV91A000025, costituito da:
- un profilato tubolare supportato in corrispondenza delle estremità da una coppia di testine di cui almeno una calettata folle sul relativo perno di sostegno solidale al detto cassonetto;
- una molla elicoidale di torsione disposta coassialmente al detto profilato tubolare, in cui mentre un'estremità da un lato si impegna ad un mezzo di supporto interno al profilato libero di scorrere longitudinalmente, l'altra si impegna solidalmente ad un anima-perno di sostegno impegnato al cassonetto costituente la chiave di precaricamento;
- un’asta coassiale alla detta molla elicoidale, da un lato inserita nel mezzo di supporto interno al profilato libero di scorrere longitudinalmente, dall'altro essendo annegata nell'anima-perno di sostegno impegnato al cassonetto costituente la chiave di precaricamento.
Tradizionalmente, nel confezionamento delle zanzariere avvolgibili, si utilizzano dei cassonetti preassemblati definiti in barre, aventi delle dimensioni che sono standardizzate, dando la possibilità all'utilizzatore finale di acquistare una barra delle dimensioni più prossime a quella del caso, misurare la luce sulla quale intervenire ed infine tagliare la barra della dimensione voluta per poi procedere all'installazione. Per quanto riguarda II cassonetto, essendo preassemblato, prevede l'applicazione da un lato, di testa al profilato in alluminio, della piastra nella quale si impegna la chiave del perno di caricamento della molla, mentre dall'altro si preferisce non applicare la piastra di supporto del perno, dappoiché sarà l'estremità destinata ad essere scartata a seconda delle dimensioni delia luce sulla quale intervenire con l'applicazione. Nella confezione del Kit di montaggio, oltre ad una piastrina, viene inoltre fornita dissociatamente, la relativa barra maniglia, nonché degli accessori, fra i quali ci possono essere i vari profili di guida, le guarnizioni da inserire nei correntini, e così via.
Sempre nello stato dell'arte, è nota la domanda di brevetto europeo n. 84201 860.8. Questa, descrive un' intelaiatura di supporto per ogni tipo di tende scorrevoli facilmente montabili su ogni apertura di finestra con associato un dispositivo per una rapida regolazione dello srotolamento e del tendimento della detta tendina. Le caratteristiche citate, prevedono anzitutto un particolare dispositivo di aggancio applicato di lato al rispettivo cassonetto ed il quale, consistendo in un dente registrabile, viene reso operativo dall'Installatore durante la fase di montaggio. In pratica, il dente ingaggia una ruota dentata solidale ad un perno di sostegno del dispositivo avvolgitore interno al rullo, determinando così la tensione ottimale di richiamo della tela a seconda dell'altezza della luce. Altri insegnamenti, forniti dalla descrizione di cui sopra, consistono nel prevedere uno spessore in corrispondenza di una piastra, da asportare una volta installato il cassonetto, affinchè fra la detta piastra ed il rullo vi sla una distanza sufficiente alla libera movimentazione per rotolamento dello stesso. Ulteriormente, oltre ad un particolare aggancio del cordino di presa, risulterebbe impegnata all'interno di ogni corremmo, una guarnizione del tipo a spazzola premente la superficie della tendina contro la parete oppost del detto correntino. Infine, ancora una caratteristica che rivestirebbe particolare importanza, sarebbe data dal fatto che la manìglia si rende dissociabile dalla barra di ancoraggio dell'estremità della tendina, prevedendo su entrambi gli elementi da accoppiare, un corrispondente incastro maschio-femmina del tipo a coda di rondine.
Un perfezionamento ad un modello di zanzariera del tipo riducibile, particolarmente per le applicazioni del fai da te, ha riguardato un cassonetto e relativi complementi d'installazione, dlmensionabile preventivamente, il quale contiene un gruppo avvolgitore della tendina, costituito da:
- un profilato tubolare supportato in corrispondenza delle estremità da una coppia di testine di cui almeno una calettata folle sul relativo mezzo di sostegno solidale al detto cassonetto;
- una molla elicoidale di torsione disposta coassialmente al detto profilato tubolare, In cui mentre un'estremità da un lato si impegna ad un mezzo di supporto interno al profilato libero di scorrere longitudinalmente, l'altra si impegna solidalmente ad una anima-perno di sostegno impegnato al cassonetto costituente la chiave di precaricamento;
- un'asta coassiale alla detta molla elicoidale, da un lato inserita nei mezzo di supporto, interno al profilato, libero di scorrere longitudinalmente, dall'altro essendo annegata nell'anima-perno di sostegno impegnato al cassonetto costituente la chiave di precaricamento;
ed in cui si prevedono:
- dei mezzi di registrazione in ampiezza del cassonetto calzati di testa a quest'ultimo, ognuno essendo costituito da una struttura sostanzialmente scatolare ottenuta monoliticamente, e comprendente inferiormente una linguetta perpendicolare di ancoraggio a parete la quale è associata con un sottostante e corrispondente correntino;
- almeno un correntino ottenuto secondo una conformazione a doppia "C" contrapposta, in cui, quella opposta alla sede di scorrimento verticale del bordo tenda che prevede delle scanalature longitudinali per l'impegno di altrettante guarnizioni, realizza una sede per l'impegno della detta linguetta;
- un profilo anch'esso monolitico, comprendente, lungo il bordo superiore, una scanalatura ricavata a tutta lunghezza ancorando l'estremità inferiore della detta tendina, ed in cui almeno un fianco del detto profilo prevede una appendice longitudinale quale maniglia di presa;
- almeno un mezzo di chiusura di un' estremità del cassonetto e di supporto del rullo avvolgitore, applicato dal lato opposto a quello di impegno di una chiave di caricamento della molla, detta chiusura essendo provvista, tutt'attorno al sostegno del rullo avvolgitore, di una cava contenendo le estremità laterali di una tendina così arrotolata.
Una seconda soluzione di zanzariera in kit, attualmente presente sui mercato, consiste essenzialmente in un cassonetto all'interno del quale viene preventivamente inserito il rullo avvolgitore della tenda retinata e la corrispondente molla di richiamo precaricata; detto cassonetto prevedendo associato da un lato un tipo di piastra preposto all'impegno della chiave del perno di caricamento della molla, dall'altro un accessorio a perdere costituito da una crociera provvista di mezzi per il supporto dell'altra estremità del rullo e, mediante l'interposizione di distanziatori ottenuti longitudinalmente, di una barra maniglia essendo a scorrimento, affiancata parallelamente lungo il cassonetto da tagliare, nonché comprendendo almeno una corrispondente coppia di correnti fissabili a parete, ognuno dei quali, nella sede di scorrimento del bordo telo, prevede longitudinalmente almeno uno spazzolino statico ed uno dinamico, quest'ultimo a setole rigide e rade potendo compiere una rotazione in un settore compreso preferibilmente tra i 90° ed i 180° rispetto alla parete del corrente di ancoraggio del detto spazzolino.
In definitiva, da questa articolata panoramica ma anche da altre soluzioni non evidenziate, sempre del tipo offerte al pubblico in kit di montaggio, è possibile citare alcuni inconvenienti, i quali partecipano in misura determinante a rendere estremamente laboriosa e difficile l'installazione della stessa, comportando un inevitabile dispendio di tempo da parte del posatore, e di conseguenza finendo per incidere considerevolmente sui costi.
Un primo aspetto, riguarda essenzialmente il fatto che le attuali zanzariere non dispongono di alcun dispositivo atto a consentire la registrazione del cassonetto in funzione del fuori-squadra riscontrato nel vano interessato dall'Installazione. Accade di frequente infatti che le misure del vano interessato dalla zanzariera, ad esempio di tipo orizzontale, non siano perfette, sicché può risultare che la trave non sia parallela al davanzale od anche che i piedritti non siano affatto perpendicolari sempre rispetto al davanzale. In questa circostanza, si possono verificare due condizioni: o l'installatore procede al fissaggio del cassonetto direttamente a contatto della trave, od alternativamente procede all'assemblaggio, fuori de) vano, del cassonetto con le relative guide previa idonea misurazione, per poi, aiutato da una seconda persona, introdurre il tutto nel vano e quindi effettuare il fissaggio del cassonetto. Nella prima ipotesi, abbiamo che il cassonetto cosi fissato, essendo fuori-squadra, comporterà dei malfunzionamenti relativi alla scorrevolezza delle estremità della tenda e della relativa barra maniglia nelle corrispondenti guide, unitamente a degli inestetismi dal lato più corto, quali ad esempio delle vistose pieghe derivate dal mancato tendimento della retina in condizione aperta. Per quanto riguarda la seconda ipotesi, abbiamo invece che, oltre alla necessaria disponibilità di una seconda persona, naturalmente non conveniente sotto il profilo economico, è anche necessario ricorrere a spessoramenti di tamponamento delle fessure da un lato o dall'altro, verificatesi a causa del livellamento del cassonetto rispetto al davanzale.
Sempre a causa del fuori-squadra, abbiamo evidenziato che i cassonetti attualmente esistenti, dispongono, sulle estremità, di un sistema di registrazione offerto da una contropiastra, per lato, dissociata completamente dalla testa del cassonetto, e delle quali, durante la posa in opera, almeno una deve essere dapprima impegnata a parete mediante convenienti viti. Quindi, dal lato pratico, Il posatore è costretto ad introdurre una prima estremità del cassonetto, e successivamente, mentre con una mano sostenta il cassonetto che porta la contropiastra opposta, posizionare lo stesso nella posizione voluta, rispetto alla trave, e con la mano libera praticare i fori a parete coincidenti con quelli della contropiastra, per poi completare il fissaggio. Tale operazione appare estremamente laboriosa, e richiede, oltre ad una buona dose di equilibrio, un' attenta posa In opera anche a causa del ridotto spazio disponibile.
Degli inconvenienti riguardano anche la procedura di installazione dei correnti, o meglio dei profili di guida che trattengono i bordi laterali della retina durante lo svolgimento e viceversa. Questi, consistono net fatto che il posatore è costretto a praticare dei fori a parete, con la guida preposizionata perpendicolarmente rispetto alla superficie dei piedritti. Ciò comporta l'introduzione della punta del trapano all'interno deila guida, interessando tutta (a profondità, ed a forzare sul fondo della stessa, sino ad intercettare e quindi forare in logica corrispondenza la parete. La procedura, richiede una particolare abilità del posatore, il quale comunque non può evitare di interferire sul bordo del profilo, talvolta, rovinandolo inevitabilmente. Cosi facendo, possono essere danneggiati gli spazzolini d'ingresso che di conseguenza diminuiscono la capacità di tenuta, come pure è possibile praticare, a causa dell'eccessivo lasco, dei fori a parete eccessivamente grandi, ciò che può determinare l'inefficacia di tenuta della vite d'ancoraggio. Sempre in questa condizione, può accadere inoltre che il posatore, una volta eseguito il foro introduca eccessivamente il tassello nella parete, Il quale peraltro può essere sospinto dall'introduzione deila vite stessa, ed anche in questo caso ottenendo nient'altro che l'inefficacia della tenuta.
Un ulteriore aspetto negativo, è dettato dal fatto che solo in alcuni de) modelli di zanzariera esistenti, viene offerta la possibilità di registrare il dispositivo di aggancio della barra maniglia. Detta registrazione attualmente, appare scomoda dovendo intervenire direttamente sulla vite in una posizione non agevole ed inoltre la tenuta della sola testa della vite rispetto ai tappi praticati lungo la barra maniglia, appare del tutto inadeguata e di non facile impegno da parte del fruitore.
Svantaggi, sono riscontrabili pure nelle versioni di zanzariera sempre offerte in kit di montaggio, ma del tipo in verticale, la cui destinazione è essenzialmente per porte ad uno o due battenti. Tra i problemi maggiormente sentiti dal posatore per questa categoria di zanzariere, vi è il fatto che riscontra un' oggettiva difficoltà nel procedere al fissaggio della guida inferiore. In tal caso, dopo avere fissato il cassonetto a parete ed introdotto l'estremità della guida inferiore nello stesso, deve ricorrere dapprima al fissaggio del profilo del battente e successivamente, sfruttando le caratteristiche di una slitta scorrevole all'interno di un bassofondo, introdurre l'estremità opposta della guida inferiore. Una volta posizionata sul fondo, la guida dovrà essere poi fissata, sempre utilizzando dei mezzi a vite, comportando l'impiego del trapano. A causa del ridotto spazio disponibile, l'operazione In questione è indubbiamente scomoda, richiedendo molta cura e precisione, dunque una certa manualità, la quale non è affatto comune. Oltre a ciò si denota una considerevole perdita di tempo nel procedere con l'installazione, finendo per incidere in misura considerevole sui costi.
Nella soluzione di zanzariera verticale, ma del tipo à doppio battente, abbiamo un ulteriore problema sempre relativo all'installazione delle guide. Questo è riscontrabile soprattutto in quelle guide, sia superiori che inferiori, ottenute da un unico segmento longitudinale di profilo, quale dal punto di vista qualitativo appare sicuramente preferibile soluzioni di guida suddivise in due spezzoni, che sono peraltro le maggiori, e ciò anche se queste ultime alla fine risultano molto più agevoli nell'Installazione. Dal punto di vista funzionale, nelle prime, e seguendo lo schema tradizionale di montaggio, si procede dapprima con il fissaggio delle contropiastre a parete mediante viti, quindi introdotto un primo cassonetto, e successivamente fissate le guide, Introducendone una prima estremità, sia per quella superiore che per quella inferiore, all'interno del detto primo cassonetto. Infine, si associa il secondo cassonetto, sulla parete opposta.
Da ultimo, i! nappino. Attualmente, il detto nappino si compone di una slitta, provvista da un lato di un foro e conveniente recesso, all'interno del quale si Introduce un capo del cordino, opposto al mezzo di presa, e si procede per l'installazione eseguendo sul detto capo un nodo di terminazione.
Traendo a sè il mezzo di presa, il nodo terminale viene accolto all'interno del detto recesso ottenuto nella slitta, la quale potrà essere così infilata lungo un' apposita sede, ricavata di lato al profilo della tradizionale barra maniglia.
In breve, tutte le situazioni negative sopra descritte, partecipano Cuna con l'altra ad allungare enormemente I tempi di installazione, di entrambe le versioni di zanzariera in kit, soprattutto a causa delle difficoltà oggettivamente riferibili agli angusti spazi di lavoro e a causa dell'utiiizzo di sempre più piccoli componenti, nei confronti dei quali oltre ad essere poco maneggevoli, molto spesso ci si trova a dovere intervenire con apparecchiature ingombranti necessarie all'installazione, come ad esempio i trapani. Inoltre, nella ricerca di una certa funzionalità, le attuali zanzariere non riescono a coniugare ottimamente tale caratteristica con l'estetica, offrendo l'impressione di un prodotto di scarsa qualità.
Scopo del presente trovato è anche quello di ovviare ai succitati inconvenienti.
Questo ed altri scopi vengono raggiunti con la presente innovazione secondo le caratteristiche di cui alle annesse rivendicazioni risolvendo i problemi esposti mediante una struttura di zanzariera perfezionata, del tipo offerta al pubblico in kit di montaggio e relativi mezzi accessori per facilitare l’installazione, comprendente un cassonetto all'interno del quale viene preventivamente inserito il rullo avvolgitore della retina e la corrispondente molla di richiamo precaricata; detto cassonetto prevedendo associato da un lato un tipo di piastra preposto all'impegno della chiave del perno di caricamento della molla, dall'altro un accessorio a perdere costituito da una crociera provvista di mezzi per il supporto dell'altra estremità del rullo e, mediante l'interposizione di distanziatori ottenuti longitudinalmente, di una barra maniglia essendo a scorrimento, affiancata parallelamente lungo il cassonetto da tagliare, nonché comprendendo almeno una corrispondente coppia di correnti fissabili a parete, ognuno dei quali, nella sede di scorrimento del bordo telo, prevede longitudinalmente almeno uno spazzolino statico ed uno dinamico, quest'ultimo a setole rigide e rade potendo compiere una rotazione in un settore compreso preferibilmente tra ) 90° ed i 180° rispetto alla parete del corrente di ancoraggio del detto spazzolino; ed in cui detta zanzariera in kit di montaggio prevede:
- un mezzo di sostegno di un cassonetto estensibile, detto mezzo essendo fissabile preventivamente sulla superficie del vano interessato dalla zanzariera;
- delle testate modificate, impegnate alle estremità di almeno un cassonetto, provviste di tappo per occludere il foro risultante e sillabili per il supporto di un rullo avvolgitore;
- una dima di foratura ed avvitatura per il fissaggio dei profili delle guide laterali;
-un dispositivo di registrazione per l'aggancio della corrispondente barra maniglia;
- un nappino monolitico provvisto di chiave di impegno lungo il profilo della barra maniglia;
ed ancora in cui, sempre nelle zanzariere in kit, particolarmente del tipo verticale si prevede anche:
- almeno un accessorio per ancorare ad incastro le guide inferiori nelle soluzioni ad un battente;
- ed almeno un secondo accessorio, impegnabile preventivamente sulle teste di chiusura del cassonetto, per il fissaggio delle guide superiori nelle soluzioni a doppio battente.
In tal modo, attraverso il notevole apporto creativo il cui effetto costituisce un immediato progresso tecnico, vengono conseguiti molteplici vantaggi nei confronti di entrambe le soluzioni di zanzariera in kit, sia essa del tipo orizzontale che verticale. Questi, in breve, permettono una sostanziale riduzione dei tempi di installazione rendendo particolarmente agevole l'esecuzione deila posa in opera e richiedendo l'intervento di un solo/ posatore anche non particolarmente abile. Ne consegue, che i principali benefici tratti, sono soprattutto di carattere economico.
Più in dettaglio, per quanto riguarda il cassonetto, ne viene resa possibile la registrazione del fuori-squadra, predisponendo lo stesso parallelo alla soglia, e consentendo di tamponare convenientemente le fessure, particolarmente vistose, derivanti da tale condizione. Una seconda registrazione del fuori-squadra è consentita lateralmente dalle testate, le quali sono state semplificate e soprattutto, essendo sfilabili direttamente dal profilo dei cassonetto, non necessitano di alcuna contropiastra fissata preventivamente a parete mediante delle viti.
Per quanto riguarda ulteriori vantaggi, è rilevabile il fatto che con 10 scopo di agevolare la posa in opera della zanzariera, è previsto in dotazione della confezione, un accessorio, in tal caso una dima di centraggio, 11 quale grazie alla particolare forma viene introdotto all'interno del profilo di guida, nel punto desiderato, consentendo la guida perfettamente perpendicolare, della punta del irapano, in fase di esecuzione dei corrispondenti fori di fissaggio. Sempre il detto accessorio, una volta eseguito il relativo foro, impedisce al tassello di essere introdotto in profondità oltre il filo della parete sulla quale è praticato il foro stesso, garantendo una tenuta della vite maggiormente efficace. Ulteriormente, il rinnovato dispositivo di registrazione della maniglia, consente un miglioramento della funzione di aggancio, impedendo il disimpegno accidentale, non mancando di offrire un prodotto, sostanzialmente più robusto ed esteticamente gradevole. Infine, il nappino. La conformazione, oltre che consentire un considerevole abbattimento dei di produzione, rende più rapido l'impegno delio stesso lungo il profilo barra maniglia, evitando di ricorrere alla formazione del sull'estremità del cordino di trazione.
Per quanto attiene le zanzariere verticali sempre in kit, sia nelle versioni ad uno che due battenti, oltre ai vantaggi già rilevati per il tipo di zanzariera precedente, si sottolinea che grazie a due ulteriori accessori, i profili monolitici di guida superiori ed inferiori, sono installabili con ineguagliabile semplicità e rapidità.
Questi ed altri vantaggi appariranno dalla successiva particolareggiata descrizione di soluzioni preferenziali di realizzazione con l'aiuto dei disegni schematici allegati i cui particolari di esecuzione non sono da intendersi limitativi ma solo esemplificativi.
La Figura 1., rappresenta una vista di fronte ed in sezione di una zanzariera in kit regolabile, del tipo orizzontale.
Le Figure 2. e 3., rappresentano rispettivamente delle viste in sezione trasversale della zanzariera di cui in figura precedente, rispettivamente prese lungo l'asse A-A e B-B.
La Figura 4., rappresenta una vista in prospettiva del cassonetto registrabile in senso verticale, completo del mezzo di supporto alla traversa della luce interessata, e delle relative testate per la registrazione dell'ampiezza.
Le Figure 5., 6. e 7. rappresentano delle viste in sezione trasversale del solo cassonetto, rispettivamente in fase di associazione al mezzo di supporto ancorato lungo la traversa, quindi in condizione fissato, ed infine in una versione proposta di recupero dello spazio per fuori squadra in prossimità delle testate.
La Figura 8., è una vista in sezione trasversale del solo cassonetto. Le Figure 9. e 10., rappresentano infine la parte a vista, del cassonetto ed un particolare relativo all'apertura che consente la fuoriuscita della tela.
La Figura 11., è una vista di testa del profilo di sostegno del cassonetto, in una zanzariera del tipo illustrata in Figura 1.
La Figura 12., è una vista del lato interno, della testata destra porta rullo avvolgitore di un cassonetto del tipo illustrato in Figura 1.
La Figura 13., è una vista del lato esterno della stessa testata di cui in Figura precedente.
Le Figure 14. e 15., sono rispettivamente delle viste di fianco della testata di cui alle Figure 12. e 13.
La Figura 16. è una vista in sezione della Figura 12., presa lungo l’asse A-A della stessa.
La Figura 17., è una vista del lato interno, della testata sinistra di un cassonetto del tipo illustrato in Figura 1.
La Figura 18., è una vista del lato esterno della stessa testata di cui in Figura precedente.
Le Figure 19. e 20., sono rispettivamente delle viste di fianco della testata di cui alle Figure 16. e 17.
La Figura 21. è una vista in sezione della Figura 17., presa lungo l’asse A-A della stessa.
La Figura 22., rappresenta una dima di foratura ed avvitatura, per il fissaggio del profili di guida in una zanzariera del tipo di cui in Figura Le Figure 23. e 24., rappresentano delle ulteriori viste della dima di cui alla Figura 22.
La Figura 25., è una vista di un mezzo accessorio per ancorare guida inferiore in una zanzariera in kit del tipo verticale ad un battente.
Le Figure 26. e 27., sono delle ulteriori viste dell’accessorio di cui in Figura 24., rispettivamente di lato e di testa.
La Figura 28., rappresenta un secondo accessorio per zanzariere verticali in kit, detto accessorio effettuando l'ancoraggio di una testa della guida alta nella versione di zanzariera a doppio battente.
Le Figure 29. e 30, sono delle ulteriori viste dell'accessorio per il fissaggio delle guide superiori.
La Figura 31 ., è una vista in sezione dell'accessorio di cui in Figura 27, presa lungo l'asse A-A.
La Figura 32., è una zanzariera verticale in kit, del tipo a doppio battente.
La Figura 33, è una vista dall'alto, sempre in sezione schematica, della zanzariera in kit ed a doppio battente di cui alla Figura 31.
Le Figure 34. e 35., sono delle viste particolari tratte dalla Figura 32. ,
La Figura 36., rappresenta un nappino ad inserimento rapido per zanzariere in kit.
La Figura 37, è una vista In sezione del detto nappino di cui in Figura precedente, presa lungo l'asse B-B dello stesso.
Le Figure 38., 39. nonché 40., rappresentano il nappino secondo delle ulteriori viste.
La Figura 41., è ancora una vista in sezione del detto nappino di cui in Figura 36, presa lungo l'asse A-A dello stesso.
La Figura 42. rappresenta, secondo una vista in prospettiva, una barra maniglia per zanzariere in kit provvista di almeno un nappino di presa.
Le Figure 43. e 44., rappresentano delle viste in prospettiva di uno zoccolo regolabile per l'ancoraggio del profilo di una barra maniglia, particolarmente in due versioni nelle zanzariere in kit.
Infine, la Figura 45 rappresenta una vista laterale di una possibile applicazione, in particolare dell'accessorio di cui in Figura 25, in cui si evidenzia un mezzo accessorio ancorante la guida inferiore in una zanzariera in kit del tipo verticale ad un battente.
Facendo riferimento anche alle figure, si rileva che una zanzariera
(A), particolarmente del tipo predisposta in kit di montaggio, prevede almeno due correnti (1), da impegnare rispettivamente uno per lato, lungo i piedritti di una luce da attrezzare mediante l'installazione del soprastante cassonetto (2) porta zanzariera, onde impedire l'ingresso nell'ambiente di insetti. Il cassonetto (2), è sostenuto sulla traversa della luce interessata parallelamente alla sottostante piana, mediante l'impiego di un sostegno longitudinale (3), la cui sezione del profilo è del tipo ad "U". Nel caso di specie, mentre il dorso del sostegno (3) è piano e viene ancorato preliminarmente alla detta traversa, le sponde laterali (3') aggettano perpendicolarmente, prevedendo lungo le estremità un dente di aggancio (3") per la ritenuta del cassonetto (2). Quest'ultimo, dispone di un profilo che richiama una sagoma essenzialmente circolare, con una apertura praticata longitudinalmente e volta verso il basso (2'), mentre superiormente ed ai lati del detto profilo si ergono due pareti (2") speculari, sulla cui estremità di ciascuna, è realizzato un arpione (2'”) il quale agganciando le estremità inferiori (3") del profilo di sostegno (3) ne impedisce la caduta. Le dette pareti (2N) essendo portate a flettere facilitano, nella posa in opera, l’aggancio del cassonetto (2) alla traversa di sostegno (3), consentendone la successiva registrazione mediante semplice trazione verso il basso e viceversa. In questo caso dunque, la registrazione è consentita dall'altezza delle sponde (3') sui lati delle quali, i contrapposti denti (2"‘) delle pareti (2") Insistono. Si rende possibile pertanto, sfilare il cassonetto (2) rispetto al sostegno (3), consentendo la registrazione del primo anche in maniera disassata rispetto al secondo, compensando il relativo fuori-squadra.
La registrazione del cassonetto (2) non è permessa solo lungo il senso verticale, ma anche in senso orizzontale, onde compensare l'eventuale fuori-squadra derivante generalmente dai piedirittl non perfettamente perpendicolari rispetto al davanzale o soglia e paralleli. In questo caso, sono previste della testate (4), rispettivamente destra e sinistra anch'esse sfilabili, le quali, una volta effettuate le dovute misurazioni vengono impegnate direttamente sulle estremità del profilo del cassonetto (2), evitando con ciò, il fissaggio delle stesse direttamente a parete. Il fatto che le testate (4) siano sfilabili, appare rilevante, in quanto si consente di prolungare le estremità del cassonetto (2), il quale diventa così estensibile. Caratteristica comune delle dette testate è il fatto di presentare, oltre al perno centrale (5) il quale sostiene longitudinalmente l'albero o rullo avvolgitore, due perni (6) con la testa arrotondata, diametralmente opposti, la cui estensione, determina l'escursione della corrispondente testata (4) rispetto al cassonetto (2). Tale movimento di registrazione, è consentito grazie al fatto che il profilo del cassonetto (2), prevede per lato, altrettanti ricettacoli (7) anch’essi diametralmente opposti, i quali sono atti a consentire l'introduzione leggermente forzata dei detti perni (6). Una spalletta (8) definisce, almeno parzialmente lungo il perimetro, ogni testata (4), consentendo di occultare l'interspazio esistente tra la stessa e la corrispondente estremità del profilo del cassonetto (2). La detta spalletta (8), nella parte superiore della testata (4), è particolarmente protratta in altezza, presentando un lembo eccedente (8’), sia sulla parte anteriore che sulla parte posteriore della stessa. Lo scopo di questo, è quello di occultare l'eventuale fessurazione, derivante dalla sfilabilità verso il basso del cassonetto (2), che può verificarsi particolarmente visibile in corrispondenza solo di un iato, come di entrambi. A seconda delle dimensioni della fessura risultante in corrispondenza delle testate (4), il posatore provvederà a rimuovere la parte di lembo (8') in eccesso.
Nella confezione al pubblico della zanzariera in kit (A), è presente un accessorio (9). Esso in pratica, costituisce una dima di foratura e avvitatura, per l'ancoraggio dei profili verticali nelle zanzariere (A) ed in particolare delle guide (1 ) a parete. Detto accessorio, viene introdotto preventivamente o in fase di posa in opera lungo la guida (1 ), sino ad essere collocato nella posizione desiderata. Una volta individuato il corretto posizionamento, il posatore mediante un conveniente trapano, effettua il foro perpendicolarmente rispetto al fondo della guida (1), essendo agevolato dal fatto che detta dima (9), presenta sulla testa (9‘) un foro (10). Da un lato, la detta testa (9') si protende con un corpo (11), destinato ad essere profondo almeno quanto la guida interessata (1 ), e sostanzialmente suddiviso in due parti leggermente cedevoli elasticamente, unite dal solo lato coincidente con la detta testa (9'). All'interno del corpo (11 ), è presente sostanzialmente un foro passante (12), il quale, in posizione intermedia, prevede una strozzatura (12') eventualmente per terminare dal iato opposto con una sezione (12") del foro (12), più piccola che non quella prevista in corrispondenza dell'ingresso (10). Una volta effettuato il foro, il posatore può procedere con la fase di avvitatura e quindi al termine, rimuovere la dima e predisporla nuovamente, per eseguire convenientemente un secondo foro.
Si prevedono altresì due tipologie di zoccolo regolabile (13-13a), per la zanzariera (A) del tipo in Kit, uno zoccolo, il quale si colloca da ambo i lati ed alla base dei piedritti del vano interessato, supportando le estremità inferiori delle guide verticali (1). Detti zoccoli regolabili (13, 13a), sostanzialmente, differiscono per la diversa altezza, e dispongono di una conformazione ad "U", data da due pareti speculari (13'), perpendicolari ad un fondo (13"'), ed in cui di lato ad una delle dette due pareti (13’) è previsto un corpo perpendicolare, sporgente (14), aperto superiormente (14'). Il corpo (14) essendo aperto anche dal lato interno delio zoccolo (13), consente, mediante una vite coassiale (15), l'impegno di un nasello (16) che pertanto è registrabile verticalmente. Nella fattispecie, il nasello di arresto (16), è costituito da un corpo parallelepipedo accolto all'Interno della sede (14) provvisto di foro passante (16') atto ad essere impegnato dalla vite senza fine (15), e sporgente con l'arpione (16") all'Interno dello zoccolo (13). A seconda della versione prevista, l'arpione (16") del nasello (16) può agganciare direttamente II dente (18) praticato lungo la barra maniglia (19), od alternativamente un tappo (20) associato lungo l'estremità superiore della barra maniglia (19). Nella versione in cui si prevede uno zoccolo maggiorato, all'interno dei corpo (14), si prevede anche un distanziale (17), il quale essendo statico, si frappone tra il nasello di arresto (16) ed il fondo dello zoccolo stesso (13a).
l'aggancio stabile del detto nappino (21), con il piatto (21') perfettamente pendente.
Una variante alla zanzariera in kit orizzontale (A) è offerta dalla versione di zanzariera in kit (B) del tipo verticale, la quale comprende almeno un cassonetto estensibile (2) provvisto di corrispondenti teste (4), associato ad un supporto a parete (3), preventivamente impegnato lungo un corrispondente piedritto, ed almeno due guide parallele e simmetriche (1), rispettivamente una prima interessante la traversa superiore ed una la piana o soglia inferiore. Per quanto riguarda l’ancoraggio della guida inferiore (1'), nella versione di zanzariera ad un battente, si prevedi, l'utilizzo di un accessorio a perdere (26). Detto accessorio è costituito da un corpo monolitico, ottenuto in materiale plastico, il quale viene introdotto preventivamente lungo un bassofondo (27'), con sezione a "C" di un profilo ad "U" (27), il quale costituisce battente in chiusura di una relativa barra maniglia. L'accessorio (26), è piuttosto sviluppato longitudinalmente, e presenta una sezione a "T", dove le ali (26') ottenute lateralmente forzano lungo le spallette contrapposte (27") del bassofondo (271). Una estremità del detto accessorio (26) è provvista di un foro (28) consentendo, una volta individuata la corretta posizione, il fissaggio dello stesso al profilo del battente (27). L'estremità opposta, sempre dell'accessorio (26), prevede una linguetta (26”) cedevole elasticamente, la quale interessando la parte centrale del corpo dell'accessorio (26), permane in posizione sollevata offrendo, con l'estremità, una superficie che insiste lungo il bassofondo della guida (V). Per quanto riguarda la porzione (26'") dell'accessorio (26) che si protrae oltre la linguetta Ε' stato osservato, che per tendere verso il basso la rete (30), avvolta all'interno del cassonetto (2), è necessario dapprima impugnare una barra maniglia (19), che impegna il lembo inferiore della rete (30), e quindi effettuare la trazione verso il basso, sino a che i naselli d'arresto (16), essendo laterali, non agganciano il profilo della detta barra maniglia (19). Per agevolare la presa della barra maniglia (19), ma anche per effettuare un corretto movimento con una distribuzione uniforme della forza, si prevede l'impiego di almeno un nappino monolitico (21 ) ad inserimento rapido lungo la detta barra maniglia (19). Ancora più in particolare, la barra maniglia presenta una sezione monocellulare provvista superiormente di una sede longitudinale (22) per impegnare l'estremità inferiore della rete (30), mentre inferiormente al detto profilo (19), si prevede una sede (23) atta a contenere uno spazzolino (24). Dal profilo (19), lungo le pareti perpendicolari (19’), è ricavata per parte una scanalatura a coda di rondine (19"), in modo tale da realizzare due denti speculari (18), di cui quello inferiore costituendo mezzo di aggancio per il nasello (16). Il nappino monolitico (21) essendo ottenuto in materiale plastico, si compone essenzialmente di un piatto di presa (21 ') sul quale è impresso il marchio del produttore, connesso mediante un cordino (2Γ) ad un corpo facilmente impugnabile (21"'), da un lato provvisto di chiave d' impegno (25). La conformazione della chiave d' impegno (25) del nappino (21) è tale da ripetere in positivo la sezione della scanalatura a coda di rondine (19”), di modo che introdotto con la chiave (25) in un senso e successivamente ruotato di 90°, sia consentito (26"), in questo caso risultando leggermente più corta, si osserva che si dispone in battuta dell'opera muraria.
Nel caso di una zanzariera in kit, secondo una versione a doppio battente, si prevede un secondo mezzo accessorio (29), il quale ha lo scopo di agevolare il fissaggio della guida alta. Detto mezzo accessorio (29), si compone di un corpo monolitico, anch'esso ottenuto in materiale plastico, da predisporre sulle testate (4) dei cassonetti (2) in fase di montaggio. Detto corpo, si presenta con una sezione essenzialmente ad "U", e con un bassofondo (29'), conformato a "C" all'interno del quale, durante la posa in opera viene introdotta una linguetta maschio, quale parte della testata (4) di chiusura del cassonetto (2). Entrambe le pareti (29"), del mezzo accessorio (29) essendo speculari, presentano sull'intradosso una serie sostegni (30), i quali consentono l’introduzione ed il supporto dell'estremità di un profilo avente funzione di guida alta.

Claims (19)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Struttura di zanzariera perfezionata, del tipo offerta al pubblico in kit di montaggio e rèlativl mezzi accessori per facilitare l'installazione, comprendente un cassonetto all'interno del quale viene preventivamente inserito il rullo avvolgitore della retina e la corrispondente molla di richiamo precaricata; detto cassonetto prevedendo associato da un lato un tipo di piastra preposto all'impegno della chiave del perno di caricamento della molla, dall'altro un accessorio a perdere costituito da una crociera provvista di mezzi per il supporto dell'altra estremità del rullo e, mediante l'interposizione di distanziatori ottenuti longitudinalmente, di una barra maniglia essendo a scorrimento, affiancata parallelamente lungo il cassonetto da tagliare, nonché comprendendo almeno una corrispondente coppia di correnti fissabili a parete, ognuno dei quali, nella sede di scorrimento del bordo telo, prevede longitudinalmente almeno uno spazzolino statico ed uno dinamico, quest'ultimo a setole rigide e rade potendo compiere una rotazione in un settore compreso preferibilmente tra i 90° ed I 180° rispetto alla parete del corrente di ancoraggio del detto spazzolino; caratterizzata dal fatto di prevedere un mezzo di sostegno (3) di un cassonetto estensibile (2), essendo dato da una doga con sezione essenzialmente ad "U" detto mezzo essendo fissabile preventivamente lungo (a superficie del vano interessato dalla zanzariera (A-B) ed all'interno del quale si introduce a scatto un cassonetto (2).
  2. 2. Struttura di zanzariera in kit secondo la rivendicazione 1., caratterizzata dal fatto che comprende: - delle testate modificate (4), impegnate alle estremità di almeno un cassonetto (2), provviste di tappo (81) per occludere il foro risultante e sfilabili per il supporto di un rullo avvolgitore; - una dima (9) di foratura ed avvitatura per il fissaggio dei profili (1) di guida laterali; -un dispositivo di registrazione (13, 13a) per l'aggancio della corrispondente barra maniglia (19); - un nappino monolitico (21) provvisto di chiave di impegno (25) lungo il profilo della barra maniglia (19).
  3. 3. Struttura di zanzariera in kit secondo le rivendicazioni 1. e 2., caratterizzata dal fatto che nelle zanzariere in kit, particolarmente tipo verticale (B) si prevede ulteriormente; - almeno un accessorio (26) per ancorare ad incastro le guide inferiori (V) nelle soluzioni ad un battente; - ed almeno un secondo accessorio (29), impegnarle preventivamente sulie testate (4) di chiusura del cassonetto, per il fissaggio delle guide superiori nelle soluzioni a doppio battente.
  4. 4. Struttura di zanzariera in kit secondo le rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che il cassonetto (2), ò sostenuto sulla traversa della luce interessata, parallelamente alla sottostante piana, mediante l’impiego di un sostegno longitudinale (3), la cui sezione del profilo è del tipo ad "U", in cui, mentre il dorso del sostegno (3) è piano e viene ancorato preliminarmente alla detta traversa, le sponde laterali (3') aggettano perpendicolarmente, prevedendo lungo le estremità un dente di aggancio (3") per la ritenuta del cassonetto (2).
  5. 5. Struttura di zanzariera in kit secondo le rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che il cassonetto (2) dispone di un profilo che richiama una sagoma essenzialmente circolare, con una apertura praticata longitudinalmente e volta verso il basso (2'), mentre superiormente ed ai lati del detto profilo si ergono due pareti (2") speculari, sulla cui estremità di ciascuna, è realizzato un arpione (2"') il quale agganciando le estremità inferiori (3") del profilo di sostegno (3) ne impedisce la caduta.
  6. 6. Struttura di zanzariera in kit secondo le rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che l'altezza delle sponde (3') del profilo di sostegno (3) definisce la corsa di registrazione di un cassonetto (2), e sui lati dei quali, I contrapposti denti (2'") delle pareti (2") insistono.
  7. 7. Struttura di zanzariera in kit secondo le rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che alle estremità del cassonetto (2) sono associate delia testate (4), rispettivamente destra e sinistra, sillabili assialmente, ognuna comprendente: - almeno un perno centrale (5) il quale sostiene longitudinalmente l'albero o rullo avvolgitore della retina (30); - due perni (6) diametralmente opposti, la cui estensione, determina l'escursione della corrispondente testata (4) rispetto al cassonetto (2).
  8. 8. Struttura di zanzariera in kit secondo le rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che il profilo del cassonetto (2), prevede per lato, ricettacoli (7) anch'essi diametralmente opposti, i quali accolgono i detti perni sfilabili (6).
  9. 9. Struttura di zanzariera in kit secondo le rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che una spalletta (8) definisce, almeno parzialmente lungo il perimetro, ogni testata (4), consentendo di occultare l'interspazio esistente tra la stessa e la corrispondente estremità del profilo di cassonetto (2).
  10. 10. Struttura di zanzariera in kit secondo le rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che la spalletta (8), nella parte superiore di almeno una testata (4), è particolarmente protratta in altezza, presentando un lembo eccedente (8'), sia sulla parte anteriore che sulla parte posteriore della stessa, detto lembo essendo eventualmente pretracciato per la rimozione di almeno una parte di questo.
  11. 11. Struttura di zanzariera in kit secondo le rivendicazioni precedenti caratterizzata dal fatto che comprende una dima di foratura e avvitatu (9) riutilizzabile, per l'ancoraggio del profili verticali nelle zanzariera (A) ed in particolare delle guide (1) a parete, detto accessorio, essendo introdotto in fase di posa in opera lungo la guida (1), è costituito da una testa plana (9') attraverso la quale è praticato un foro (10) per protendersi, dal lato opposto con un corpo (11), destinato ad essere profondo almeno quanto la guida interessata (1), e sostanzialmente suddiviso in due parti leggermente cedevoli elasticamente, unite dal solo lato coincidente con la detta testa (91), detto corpo (11) presentando un foro passante (12), il quale, in posizione intermedia, prevede una strozzatura (12').
  12. 12. Struttura di zanzariera in kit secondo le rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che si prevede almeno un zoccolo regolabile (13-13a), per l'aggancio della barra maniglia (19) in una zanzariera (A) del tipo in Kit, detto zoccolo (13-13a), essendo provvisto di una conformazione ad "II", data da due pareti speculari (13‘), perpendicolari ad un fondo (13"'), ed in cui di lato ad una delle dette due pareti (13') è previsto un corpo perpendicolare, sporgente (14), aperto superiormente (14') ed anche dal lato interno (13") dello zoccolo (13), accogliendo una vite coassiale (15) la quale impegna un nasello (16).
  13. 13. Struttura di zanzariera in kit secondo le rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che il nasello di arresto (16), è costituito da un corpo parallelepipedo accolto all'interno della sede (14) provvisto di foro passante (16') atto ad essere impegnato dalla vite senza fine (15), e sporgente con l'arpione (16") all'interno (13") dello zoccolo (13).
  14. 14. Struttura di zanzariera in kit secondo le rivendicazioni precedenti caratterizzata dal fatto che un nappino monolitico (21), inseribile lungo una barra maniglia (19) provvista di una sezione monocellulare con ricavata, lungo le pareti perpendicolari (19'), una scanalatura a coda di rondine (19"), si compone essenzialmente di un piatto di presa (21') sul quale è Impresso il marchio del produttore, connesso mediante un cordino (21") ad un corpo (21'"), da un lato, provvisto di chiave di impegno (25) all'interno della detta scanalatura a coda di rondine (19") ripetendone in positivo la sezione.
  15. 15. Struttura di zanzariera in kit secondo le rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che nella versione (B) del tipo verticale ad un battente, l’ancoraggio della guida inferiore (V), viene effettuato mediante un accessorio a perdere (26), detto accessorio essendo costituito da un corpo monolitico, introdotto preventivamente lungo un bassofondo (27’), con sezione a "C" di un profilo ad "U" (27), il quale costituisce battente in chiusura di una relativa barra maniglia.
  16. 16. Struttura di zanzariera in kit secondo le rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che l'accessorio (26), è un corpo sviluppato longitudinalmente, presentante una sezione a "T", dove le ali (26') ottenute lateralmente forzano lungo le spallette contrapposte (27") di un bassofondo (27'), ed in cui, mentre una estremità del detto accessorio (26) è provvista di un foro (28) consentendo, una volta individuata la corretta posizione, il fissaggio dello stesso al profilo del battente (27); l’estremità opposta, sempre dell'accessorio (26), prevede una linguetta (26") cedevole elasticamente, la quale interessando la parte centrale del corpo dell'accessorio (26), permane in posizione sollevata offrendo, con l'estremità, una superficie che Insiste lungo il bassofondo della guida (1').
  17. 17. Struttura di zanzariera In kit secondo le rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che la porzione (26'") dell'accessorio (26) che si protrae oltre la linguetta (26"), risultando leggermente più corta, si dispone in battuta dell'opera muraria.
  18. 18. Struttura di zanzariera in kit secondo le rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che in una versione a doppio battente (B), si prevede un secondo mezzo accessorio (29), che provvede al fissaggio deila guida alta, detto mezzo accessorio (29), si compone di un corpo monolitico, da predisporre sulle testate (4) dei cassonetti (2) in fase di montaggio, provvisto di una sezione essenzialmente ad "U", e con un bassofondo (29’), conformato a ’’C" all'interno del quale, durante la posa in opera viene introdotta una linguetta maschio, quale parte della testata (4) di chiusura del cassonetto (2).
  19. 19. Struttura di zanzariera in kit secondo le rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che entrambe le pareti (29"), del mezzo accessorio (29) essendo speculari, presentano sull'intradosso una serie di mezzi di sostegno (30).
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