ITTV20140018U1 - Macchina combinata per la lavorazione di manufatti, in particolare di lastre. - Google Patents

Macchina combinata per la lavorazione di manufatti, in particolare di lastre.

Info

Publication number
ITTV20140018U1
ITTV20140018U1 ITTV2014U000018U ITTV20140018U ITTV20140018U1 IT TV20140018 U1 ITTV20140018 U1 IT TV20140018U1 IT TV2014U000018 U ITTV2014U000018 U IT TV2014U000018U IT TV20140018 U ITTV20140018 U IT TV20140018U IT TV20140018 U1 ITTV20140018 U1 IT TV20140018U1
Authority
IT
Italy
Prior art keywords
combined machine
product
processing
machine according
grid
Prior art date
Application number
ITTV2014U000018U
Other languages
English (en)
Inventor
Dario Toncelli
Original Assignee
Dario Toncelli
Priority date (The priority date is an assumption and is not a legal conclusion. Google has not performed a legal analysis and makes no representation as to the accuracy of the date listed.)
Filing date
Publication date
Application filed by Dario Toncelli filed Critical Dario Toncelli
Priority to ITTV2014U000018U priority Critical patent/ITTV20140018U1/it
Publication of ITTV20140018U1 publication Critical patent/ITTV20140018U1/it

Links

Landscapes

  • Confectionery (AREA)

Description

Descrizione della domanda di brevetto per modello di utilità avente per titolo: “Macchina combinata per la lavorazione di manufatti, in particolare di lastre”
La presente invenzione riguarda una macchina combinata a controllo numerico per la lavorazione di manufatti fabbricati con materiale lapideo, vetro, ceramica e metallo secondo il preambolo della rivendicazione 1. Tale macchina è nota da DE 19603933; una simile macchina è nota da EP0684340 A1. Ancora più specificamente la presente invenzione riguarda una macchina a controllo numerico ad assi interpolati per il taglio lungo linee rette e curve di manufatti in lastra. È inteso che il riferimento a lastre di pietra naturale, conglomerati di pietra naturale e ceramica nel prosieguo di questa descrizione non ha carattere limitativo, ma è solamente un esempio di manufatti che possono essere lavorati dalla macchina.
Nella lavorazione di materiali lapidei, vetro, ceramica o metallo sono note macchine a controllo numerico, dette tagliatrici a ponte. Per mezzo di un mandrino sul quale è montato un utensile costituito da un disco rotante, queste macchine eseguono il taglio di lastre in elementi poligonali a lati rettilinei.
In tempi recenti sono state progettate e realizzate macchine tagliatrici a controllo numerico con una struttura a ponte, nelle quali il disco di taglio può anche essere inclinato in ogni posizione tra 0 e 90°, con possibilità di eseguire tagli anche inclinati ad incrementi.
In una configurazione tipica di queste macchine, il mandrino portautensile è montato ad una trave la quale è abilitata ad effettuare un moto traslatorio rispetto al pianale di supporto e quindi rispetto alla lastra da tagliare, mentre il mandrino è a sua volta scorrevole lungo la trave, per cui la lavorazione può essere effettuata con notevole precisione nella o nelle porzioni desiderate della lastra.
Una caratteristica industrialmente importante di queste macchine risiede nel fatto che si possono ottenere velocità di taglio molto elevate cui si accompagnano una grande semplicità strutturale ed una altrettanto grande robustezza meccanica.
Un problema finora non risolto con queste tagliatrici a ponte a controllo numerico è quello del taglio trasversale (ortogonale oppure obliquo) in elementi poligonali di dimensione diversa dalle filagne, parallele ed adiacenti, risultanti dalla passata del disco di taglio in direzione longitudinale.
Infatti, se le singole filagne vengono impegnate dal disco di taglio per l’esecuzione del taglio trasversale, quando viene completato il taglio trasversale di una prima filagna il disco inevitabilmente intacca la filagna immediatamente adiacente alla prima.
Quando nelle filagne adiacenti i tagli trasversali non sono allineati è evidente che l’operazione di taglio trasversale in elementi di dimensione diversa può essere fatta soltanto dopo aver isolato le singole filagne prelevandole dal piano di lavoro, oppure allontanandole tra loro quanto basta perché il taglio trasversale di una filagna non interessi anche quella immediatamente adiacente.
È nota anche la tecnologia del taglio a getto d’acqua di materiali lapidei, vetrosi, ceramici o metallici realizzato facendo uso di macchine in cui un getto d’acqua emesso da un ugello, mobile secondo una traiettoria controllata, viene proiettato sulla superficie del manufatto da tagliare.
L’acqua esce dall’ugello ad altissima pressione (dell’ordine di 3000-4000 bar), e, quando si devono tagliare materiali duri, viene preferibilmente miscelata con granuli di materiale abrasivo in sospensione.
Solitamente il materiale da tagliare viene appoggiato su una griglia metallica a sua volta montata al di sopra di una vasca che viene riempita d’acqua, vasca che serve non soltanto al recupero dell’acqua di taglio, ma anche a smorzare l’urto violento del getto uscente dall’ugello e passante attraverso il materiale.
Una caratteristica vantaggiosa del taglio a getto d’acqua risiede nella elevata precisione del taglio, che consente di delimitare entro un ambito esattamente definito la zona e l’estensione del taglio: è proprio grazie a questa caratteristica che con le macchine da taglio a getto d’acqua si possono eseguire tagli secondo profili non rettilinei.
Naturalmente il ricorso al taglio a getto d’acqua deve essere giustificato da particolari esigenze di lavorazione, dato il maggior costo operativo.
Esistono tuttavia situazioni e lavorazioni nelle quali è desiderabile la possibilità di utilizzare sia la tecnologia di taglio mediante disco rotante che la tecnologia di taglio a getto d’acqua. Questa possibilità finora è attuabile soltanto se sono a disposizione entrambe le macchine in questione.
Infatti non è raro che, a partire da una lastra grezza, si proceda dapprima all’esecuzione di tagli longitudinali, mediante i quali la lastra è suddivisa in filagne, cioè in strisce longitudinali di larghezze anche diverse tra di loro. Per questa operazione l’utensile di elezione è il disco rotante di taglio e la macchina impiegata è una tagliatrice a controllo numerico con struttura a ponte.
Successivamente per ciascuna filagna possono essere richiesti tagli trasversali od anche tagli non rettilinei, in particolare secondo profili curvi, per i quali è preferibile l’impiego di una macchina tagliatrice a getto d’acqua.
Esistono infine situazioni intermedie nelle quali può essere preferibile utilizzare le due tecnologie e quindi le due macchine per l’esecuzione ed il completamento di uno stesso taglio.
Scopo principale della presente invenzione è quello di mettere a disposizione una macchina combinata che renda possibile utilizzare entrambe le tecnologie di taglio per lavorare le lastre ed altri manufatti del tipo sopra menzionato lungo linee rette e curve.
Per lavorare questi manufatti sono note le cosiddette macchine contornatrici che, per mezzo di utensili rotanti montati su un mandrino, eseguono lavorazioni che vanno dalla lucidatura della superficie di una lastra, alla modellatura e lucidatura dei bordi, ed anche all’esecuzione di fori (ad esempio per il montaggio di accessori come rubinetterie) e/o all’esecuzioni di parti scavate e modellate nello spessore della lastra.
Un altro scopo della presente invenzione è avere la possibilità di eseguire in una stessa macchina sia lavorazioni di taglio, con entrambe le suddette tecnologie, sia le lavorazioni delle attuali contornatrici.
Questi ed altri scopi vengono conseguiti con una macchina combinata a controllo numerico ad assi interpolati per la lavorazione di manufatti fabbricati con materiale solido lapideo, vetroso, ceramico o metallico, in particolare in forma di lastre, avente le caratteristiche della successiva rivendicazione 1 e quindi provvista sia di utensili rotanti, sia a getto d’acqua.
La macchina della presente invenzione può funzionare a sé stante oppure essere inserita in una linea di lavorazione le cui caratteristiche sono pure rivendicate qui sotto.
Il vantaggio principale della macchina combinata secondo la presente invenzione risiede nel fatto che è in grado di eseguire lavorazioni con entrambe le tecnologie summenzionate, senza essere soggetto ai costi ed agli inconvenienti connessi all’utilizzazione di due macchine separate. In particolare, quando è necessario eseguire e completare uno stesso taglio utilizzando entrambe le tecnologie, si eliminano i tempi morti ed i rischi di danneggiare i manufatti durante il trasferimento da una macchina all’altra e si migliora la qualità dei prodotti finiti poiché non è più necessario sistemare nuovamente il manufatto, che rimane montato sullo stesso supporto.
Più specificamente, la macchina secondo l’invenzione offre i seguenti vantaggi:
- la possibilità di effettuare ampie corse di lavoro, fino a 3500 x 2100 mm;
- la possibilità di alternare il taglio con disco diamantato con il taglio ad acqua con utilizzazione ottimale di entrambe le tecniche di taglio;
- un’alta precisione di taglio;
- una riduzione degli sfridi e di materiale di scarto;
- l’esecuzione di tagli curvi interpolati.
Altri aspetti e vantaggi della macchina secondo l’invenzione appariranno più chiaramente dalla descrizione che segue di una forma di realizzazione preferita ma non esclusiva, fatta con riferimento ai disegni allegati in cui:
− la fig.1 è una vista frontale della macchina secondo l’invenzione; − la fig.2 è una vista laterale della macchina di fig. 1;
− la fig.3 è una vista dall’alto della macchina delle fig.1 e 2;
− la fig. 4 è una vista laterale parziale di un impianto per la lavorazione di lastre comprendente una macchina delle figg.1-3;
− la fig.5 è una vista parziale dall’alto dell’impianto di fig.4;
− la fig. 6 è una vista laterale parziale di un altro impianto per la lavorazione di lastre comprendente una macchina delle figg.1-3;
− la fig.7 è una vista parziale dall’alto dell’impianto di fig.6.
Nelle figure 1-3, il riferimento numerico 10 indica complessivamente la struttura stazionaria di una macchina combinata a controllo numerico ad assi interpolati per la lavorazione di manufatti in materiale lapideo, vetroso, ceramico o metallico, in particolare manufatti in forma di lastre, la macchina essendo conforme alla presente invenzione. Il riferimento numerico 12 indica lo spazio o la zona di lavorazione delimitato dalla struttura 10, che è del tipo a ponte essendo sostanzialmente costituita da due spalle laterali 14 ancorate al pavimento P mediante una pluralità di pilastri 15, 16 e 17 e da una trave longitudinale 18 che è mobile trasversalmente rispetto allo spazio di lavoro 12 nella direzione indicata dalla doppia freccia F2nelle figure 2 e 3.
La trave 18 ha, montato sulla stessa, un carro motorizzato 20 che sostiene un mandrino 22 su cui è montato un disco rotante di taglio 24 dotato di una cuffia di protezione 25. Il carro 20 ha la possibilità di scorrere longitudinalmente rispetto allo spazio di lavoro 12, cioè nella direzione della doppia freccia F1, questa direzione essendo perpendicolare alla direzione F2 ed anche orizzontale (vedere figure 1 e 3). Il mandrino 22 è di per sé ben conosciuto, essendo del tipo utilizzato nelle macchine tagliatrici a ponte a controllo numerico ad assi interpolati presenti in commercio (come ad esempio le macchine della serie “Speedycut” e “Joycut” prodotte e commercializzate dalla Breton SpA, Italia). Ovviamente il mandrino 22 è connesso a mezzi motori, ad esempio del tipo cosiddetto “brushless”, così da portare il disco di taglio 24 in posizione operativa e ritrarlo verso l’alto quando esso non è impegnato sulla lastra L in lavorazione (la lastra L è mostrata per semplicità solamente in fig.1).
Poiché i componenti fin qui descritti sono quelli consueti delle tagliatrici a disco diamantato non è necessario in questa descrizione fornire ulteriori spiegazioni e/o dettagli relativi alla loro costruzione e al loro funzionamento, compresi i dettagli relativi ai motori che assicurano gli spostamenti della trave 18 nella direzione F2, del carro porta-mandrino 20 nella direzione F1, così come gli spostamenti del mandrino 22 e l’azionamento del disco di taglio 24, come neppure i dettagli dei mezzi di controllo dei motori.
Secondo una caratteristica dell’invenzione, sul carro porta-mandrino 20 è anche montato un ugello 26 eiettore di un getto di acqua di taglio. Un attuatore, non mostrato, ad esempio un cilindro idraulico, sposta l’ugello 26 da una posizione sollevata di riposo ad una posizione operativa abbassata, mostrata a linee tratteggiate in fig.6.
L’ugello 26 è collegato ad un’unità 28 (mostrata solo schematicamente in fig. 4 in quanto è anch’essa ben nota nel settore delle macchine tagliatrici a getto d’acqua) che alimentano l’ugello 18 con acqua ad altissima pressione (come già accennato nell’ordine di 3000-4000 bar) e sabbia abrasiva, attraverso tubazioni di collegamento 29.
La mobilità del carro porta-mandrino 20 lungo la trave 18 (doppia freccia F1) e di quest’ultima in senso trasversale rispetto alla zona di lavorazione 12 lungo le due spalle laterali 14 (freccia F2) fanno sì che tanto il disco di taglio 24 quanto l’ugello 26 possano disporsi in allineamento verticale con un qualsiasi punto del piano orizzontale che delimita inferiormente la zona o spazio di lavorazione 12.
La macchina secondo l’invenzione comprende all’interno di detta zona 12 una vasca 30, destinata ad essere riempita di acqua, che è caratteristica delle macchine tagliatrici a getto d’acqua ed è coperta da una griglia intercambiabile 32 (vedere fig. 1) sulla quale viene appoggiato il manufatto, ossia la lastra L, durante la lavorazione.
Nell’invenzione che è qui descritta, un supporto sacrificale 34 è disposto tra la griglia 32 in posizione inferiore e la lastra L in posizione superiore, detto supporto avendo la funzione di impedire al disco di taglio 24 di venire in contatto con la griglia 32 durante il suo funzionamento. Il piano sacrificale 34 è costituito da un pannello piano, preferibilmente in materiale come legno ed avente uno spessore dell’ordine di 3-4 mm. Lungo i due bordi laterali perimetrali il pannello 34 è provvisto di fori 35 equidistanti per lo scopo menzionato di seguito.
Usualmente, il disco di taglio 24 fuoriesce di circa 1 mm rispetto alla faccia inferiore della lastra L per cui, dopo ogni passata di taglio con il disco 24, il pannello sacrificale 34 verrà inciso per circa 1 mm, rimanendo così utilizzabile per almeno 3 o 4 lastre successive quando la lavorazione prevede solamente l’utilizzo del disco 24.
Quando dal taglio con il disco 24 si passa al taglio con il getto d’acqua uscente dall’ugello 26, è evidente che anche il pannello sacrificale 34 verrà forato e parzialmente tagliato dal getto d’acqua. Pertanto, in questo caso, il limite estremo di riutilizzazione del pannello sacrificale 34 è dettato dal grado di indebolimento derivante dall’azione del taglio a getto d’acqua. La griglia 32 viene invece incisa soltanto parzialmente, per cui la sua sostituzione ha luogo meno frequentemente.
Vantaggiosamente, il supporto sacrificale può consistere, anziché in un pannello di legno, in una serie di appendici intercambiabili in materiale plastico, lunghe per esempio 10 mm, che vengono infilate sulla sommità della griglia 32 (che per semplicità viene mostrata scarica al di sopra della vasca 30). In questo modo la lastra L rimane sollevata rispetto alla griglia in modo che questa non rimanga danneggiata, oppure rimanga danneggiata solo parzialmente, durante la lavorazione, anche dette appendici vengono periodicamente sostituite.
Passando ora a considerare altre parti che (con la macchina combinata secondo l’invenzione che è stata descritta qui sopra) sono presenti in un primo impianto di lavorazione di manufatti in lastra, le figure 4 e 5 mostrano chiaramente una prima rulliera 40 ed una seconda rulliera 45. Sulla prima rulliera 40, posta a monte di detta macchina combinata, viene appoggiato un pannello sacrificale 34 e su questo la lastra L da lavorare (vedere fig. 5). Lungo i due bordi perimetrali laterali il pannello 34 è provvisto di forature equidistanziate per gli scopi precisati più sotto.
Per scorrimento su detta prima rulliera 40, che si estende sino all’interno della zona di lavorazione 12, il bordo anteriore del pannello 34 perviene sino all’estremità a monte della griglia 32. In questa condizione le forature 35 lungo i due bordi laterali del pannello 34 vengono impegnati da mezzi atti a trascinarlo in modo controllato, ad esempio i pioli sporgenti di una coppia di catene parallele 37 che si estendono sopra la vasca 30. Il pannello sacrificale 34 e la lastra L sopra di esso vengono così trasferiti sulla griglia 32 al di sopra della vasca 30 di modo che la lastra viene sottoposta alla lavorazione desiderata mediante il disco di taglio 24 e/o l’ugello di emissione di acqua 26 (vedere fig.4).
Preferibilmente, prima dell’entrata nella zona di lavorazione 12 la lastra L viene analizzata da mezzi di scansione (di tipo noto e non mostrati) che verificano da un lato la sagomatura dei bordi e dall’altro eventuali macchie, microfessurazioni, graffi o altri difetti della lastra.
Una volta terminata la lavorazione nella zona 12 la lastra L, ormai suddivisa in una pluralità di manufatti tagliati, ma ancora supportati dal pannello sacrificale 34, (che, come detto più sopra, per semplicità non sono mostrati) viene trasferita con le stesse modalità già descritte sulla seconda rulliera 45 che costituisce la stazione di scarico. Da detta seconda rulliera 45 i singoli manufatti vengono inviati alla destinazione finale oppure trasferiti ad altre lavorazioni mentre il pannello sacrificale 34, se è in condizioni di essere riutilizzato, viene riportato sulla prima rulliera 40 per ricevere una nuova lastra da lavorare. Periodicamente, in pratica quando eccessivamente deteriorato dall’azione del disco di taglio 24 e/o del getto proiettato dall’ugello 26 di emissione di acqua, il pannello sacrificale 34 viene sostituito.
Le fig. 6 e 7 mostrano un secondo impianto di lavorazione di manufatti in lastra che comprende, a monte della macchina dell’invenzione, una rulliera 50 ed un sistema 55 per il carico di una lastra nella zona di lavorazione 12 e lo scarico dei manufatti tagliati dalla stessa zona. Il sistema di carico e scarico 55 consiste in un trasportatore dotato di un dispositivo di sollevamento designato col riferimento numerico 56, mostrato in fig.6 in posizione sollevata.
Un pallet (costituito dal basso verso l’alto da una griglia metallica 52 dotata di una intelaiatura portante, un supporto sacrificale e una lastra L) viene alimentato sul sistema 55 dalla rulliera 50.
Il suddetto pallet viene quindi spostato dal trasportatore del sistema 55 nella zona di lavorazione 12, sopra la vasca 30, mediante mezzi di trasferimento costituiti da semplici catene motorizzate 54. Mentre la lastra L viene lavorata, sullo stesso trasportatore viene alimentato da parte della rulliera 50 un secondo pallet (identico al precedente), dopo di che lo stesso pallet viene sollevato dal dispositivo di sollevamento 56. I manufatti tagliati vengono quindi scaricati, insieme alla griglia e all’eventuale supporto sacrificale, sul piano inferiore del sistema 55 e definitivamente rimossi dall’impianto mediante la rulliera 50. Nel frattempo il secondo pallet viene abbassato sul piano inferiore del sistema 55 da parte del dispositivo 56 e successivamente trasferito nella zona di lavorazione 12, sopra la vasca 30, come già descritto.
Rispetto all’impianto mostrato nelle fig. 4 e 5, nell’impianto mostrato nelle fig. 6 e 7 lo scarico e carico dei pallet avviene da un unico lato della macchina anziché da due lati opposti, evitando la necessità di allungare il percorso del supporto sacrificale per il riutilizzo.
Dalla descrizione precedente appaiono chiaramente i vantaggi che si conseguono con la presente invenzione.
In primo luogo viene realizzata una macchina polifunzionale e semplificata, dal momento che rispetto alle due macchine di partenza sono stati eliminati molti componenti duplicati, con evidenti risparmi economici.
In secondo luogo sono stati minimizzati i tempi morti che inevitabilmente si contrerebbero utilizzando due macchine separate. Infatti quando su di uno stesso manufatto devono essere eseguite lavorazioni con l’una e l’altra tecnologia, basta utilizzare in successione l’utensile rotante e l’ugello eiettore.
Ovviamente modifiche e varianti sono possibili e prevedibili senza uscire dal campo di protezione delle successive rivendicazioni. In particolare, sul mandrino della macchina combinata possono essere montati altri utensili rotanti, ad esempio per eseguire sulla lastra fori, smussi, ribassi, sagome, ecc., ossia gli utensili tipici delle macchine contornatrici. In questo caso la macchina sarà opportunamente corredata di un ben noto magazzino porta utensili.

Claims (12)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Macchina combinata a controllo numerico, ad assi interpolati, per la lavorazione di un manufatto (L) fabbricato con materiale lapideo, vetroso, ceramico o metallico, in particolare una lastra, comprendente: - una struttura (10) delimitante una zona di lavorazione (12) del manufatto (L) costituita da due spalle (14) e da una trave (18) perpendicolare a dette spalle e scorrevole lungo le stesse spalle (14), - un mandrino (22) e un associato utensile rotante (24) mobili verticalmente in modo da impegnare il manufatto (L) all’interno di detta zona di lavorazione (12); - un carro (20) scorrevole lungo detta trave (18) per il sostegno di detto mandrino (22) il quale è conseguentemente mobile in modo controllato rispetto al manufatto (L) secondo due direzioni orizzontali (F1, F2) tra loro perpendicolari, un ugello (26) di emissione di acqua per il taglio ad acqua sostenuto da detto carro (20) una vasca (30) normalmente piena di acqua all’interno di detta zona di lavorazione (12), mezzi (28) per portare l’acqua alla pressione desiderata; mezzi (29) per alimentare con l’acqua detto ugello di emissione di acqua (26); mezzi per sostenere il manufatto (L) in posizione orizzontale durante la lavorazione all’interno di detta zona di lavorazione (12), al di sopra di detta vasca (30); caratterizzata dal fatto che detti mezzi per sostenere il manufatto (L) durante la lavorazione all’interno di detta zona di lavorazione (12), al di sopra di detta vasca (30), consistono in una griglia (32; 52) intercambiabile, che è preferibilmente metallica, e mezzi di supporto sacrificali (34), interposti fra detta griglia (32; 52) e il manufatto (L), i detti mezzi di supporto sacrificali avendo la funzione di evitare che detto utensile rotante (24) entri in contatto con detta griglia (32; 52).
  2. 2. Macchina combinata secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che detti mezzi di supporto sacrificali consistono in un pannello di legno (34) atto ad essere in appoggio su detta griglia (32).
  3. 3. Macchina combinata secondo la rivendicazione 2, caratterizzata dal fatto che detto pannello di legno (34) ha spessore di 3-10 mm.
  4. 4. Macchina combinata secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che detti mezzi di supporto sacrificali consistono in una serie di appendici intercambiabili in materiale plastico, che vengono infilate sulla sommità della griglia (52) per mantenere il manufatto (L) sollevato rispetto alla stessa griglia durante la lavorazione.
  5. 5. Macchina combinata secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che detto ugello di emissione di acqua (26) è sostenuto da detto carro mobile (20) in modo da essere mobile verticalmente in modo indipendente da detto mandrino (14).
  6. 6. Macchina combinata secondo qualsiasi rivendicazione da 1 a 5, caratterizzata dal fatto di comprendere una coppia di trasportatori allungati (37; 54), disposti parallelamente al di sopra di detta vasca (30) ed atti a trasferire e mantenere il manufatto (L) su detti mezzi di supporto sacrificali (34) durante la lavorazione e a scaricare, alla fine della lavorazione, i manufatti risultanti.
  7. 7. Macchina combinata secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che detto utensile rotante (24) associato a detto mandrino (22) è un disco di taglio.
  8. 8. Macchina combinata secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che detto disco di taglio (24) è inclinabile tra 0 e 90°, per l’esecuzione di tagli a passata piena e ad incrementi, ed è girevole intorno all’asse verticale di detto mandrino (22) per l’esecuzione di tagli obliqui interpolati.
  9. 9. Macchina combinata secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto di comprendere un magazzino dei vari utensili rotanti che possono essere montati su detto mandrino (22) per lavorare il manufatto (L).
  10. 10. Impianto di lavorazione di manufatti (L) in forma di lastra comprendente una macchina combinata secondo una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni, caratterizzato dal fatto di comprendere inoltre mezzi trasportatori (40, 45, 55) in grado di assicurare il trasferimento del manufatto (L), disposto al disopra di detti mezzi sacrificali (34), se presenti, in detta zona di lavorazione (12) della macchina combinata al di sopra di detta vasca (30) e l’allontanamento dei manufatti risultanti.
  11. 11. Impianto secondo la rivendicazione 11, caratterizzato dal fatto che detti mezzi trasportatori comprendono una prima rulliera (40) disposta a monte di detta macchina combinata e una seconda rulliera (45) posta a valle.
  12. 12. Impianto secondo la rivendicazione 10, caratterizzato dal fatto che detti mezzi trasportatori consistono in un sistema di carico e scarico (55), disposto su un solo lato della macchina combinata e comprendente un dispositivo di sollevamento (56) atto a ricevere e movimentare, verso e da detta zona di lavorazione (12) della macchina combinata, due pallet costituiti, dal basso verso l’alto, da una griglia metallica (52) dotata di una intelaiatura portante, mezzi di supporto sacrificali e un manufatto (L), col risultato che mentre un primo pallet si trova nella zona di lavorazione (12) viene approntato un secondo pallet e che quando il primo pallet viene rimosso dalla zona di lavorazione (12) il secondo viene posizionato nella stessa zona di lavorazione (12).
ITTV2014U000018U 2014-04-30 2014-04-30 Macchina combinata per la lavorazione di manufatti, in particolare di lastre. ITTV20140018U1 (it)

Priority Applications (1)

Application Number Priority Date Filing Date Title
ITTV2014U000018U ITTV20140018U1 (it) 2014-04-30 2014-04-30 Macchina combinata per la lavorazione di manufatti, in particolare di lastre.

Applications Claiming Priority (1)

Application Number Priority Date Filing Date Title
ITTV2014U000018U ITTV20140018U1 (it) 2014-04-30 2014-04-30 Macchina combinata per la lavorazione di manufatti, in particolare di lastre.

Publications (1)

Publication Number Publication Date
ITTV20140018U1 true ITTV20140018U1 (it) 2015-10-30

Family

ID=65408245

Family Applications (1)

Application Number Title Priority Date Filing Date
ITTV2014U000018U ITTV20140018U1 (it) 2014-04-30 2014-04-30 Macchina combinata per la lavorazione di manufatti, in particolare di lastre.

Country Status (1)

Country Link
IT (1) ITTV20140018U1 (it)

Similar Documents

Publication Publication Date Title
US7748373B2 (en) Combined apparatus for machining of articles, in particular in form of slabs
ITTV20070162A1 (it) Macchina automatica e procedimento automatico per la molatura del bordo perimetrale delle lastre di vetro.
ITTO20120630A1 (it) Macchina per la molatura dei bordi di lastre di vetro, marmo e materiali lapidei in genere, con gruppo di foratura/fresatura integrato
ITVI20130167A1 (it) Macchina utensile multiassiale per la lavorazione di lastre e/o blocchi di materiale lapideo
CN106424956A (zh) 一种钢材大型水切割设备
ITMO20100069A1 (it) Apparato per lavorare cornici di infissi.
ITTV20090189A1 (it) Macchina per la lavorazione di materiale in lastre, in particolare di materiale lapideo naturale e agglomerato, materiale ceramico, materiale vetroso.
ITUB20155709A1 (it) Macchina per lavorare lastre in posizione sostanzialmente verticale, con utensile di molatura a tazza che e' orientabile intorno ad un asse ortogonale al piano della lastra
ITRN20130005A1 (it) Macchina utensile.
IT201600083065A1 (it) Macchina segatrice automatica
KR101929576B1 (ko) 멀티 홈 가공 장치
ITMI20040309U1 (it) Macchina per la lavorazione di materiale in lastre in particolare di materiale lapideo naturale materiale ceramico e conglomerato
ITMO20120262A1 (it) Attrezzatura per il taglio di lastre di materiale ceramico
KR200450540Y1 (ko) 형강 가공장치
ITTV20140018U1 (it) Macchina combinata per la lavorazione di manufatti, in particolare di lastre.
ITMI20101707A1 (it) Apparato di supporto di materiali in lastra e relativo funzionamento
IT201600108003A1 (it) Macchina levigatrice-lucidatrice per prodotti lastriformi in materiale lapideo
JP6588842B2 (ja) 長尺物用コンベア装置
CN105537662A (zh) 一种家装型材的定尺寸精确剪切方法
ITBO20110153A1 (it) Macchina di taglio e lavorazione particolarmente per materiale, ceramico lapideo e simili
ITTV970007U1 (it) Macchina per il taglio ottimizzato di lastre di materiale lapideo.
KR20180065792A (ko) 회전식 석재 이송장치
CN205798579U (zh) 一种有触感的送刀装置
KR102098678B1 (ko) 창호 프로파일용 홀 가공장치
CN205464714U (zh) 一种火焰切割机