ITTV20120196A1 - Connettore per archi o fili ortodontici - Google Patents

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Description

TITOLO: CONNETTORE PER ARCHI 0 FILI ORTODONTICI
DESCRIZIONE
La presente domanda ha per oggetto un connettore per archi o fili ortodontici.
In ortodonzia vi à ̈ talvolta la necessità di unire tra loro fili (detti anche archi) ortodontici che sono usualmente diversi perché hanno sezioni con forme o dimensioni diverse, o perché sono fatti di materiali diversi.
Un esempio di un arco ortodontico à ̈ illustrato nel brevetto EP1959858B1 in cui si rivendica un apparecchio ortodontico comprendente un filo differenziale, detto filo comprendendo un segmento anteriore con sezione di grosse dimensioni, e due segmenti posteriori con sezione di dimensioni più piccole, tale apparecchio comprendendo attacchi anteriori da attaccare agli incisivi, e attacchi posteriori da attaccare a canini, premolari, e molari, in cui detto segmento anteriore à ̈ adatto all'inserimento e al riempimento completo di alloggiamenti degli attacchi anteriori, e detti segmenti posteriori sono adatti all'inserimento negli alloggiamenti degli attacchi posteriori, per cui la piccola area di sezione trasversale dei segmenti posteriori consente che il filo scorra lungo gli attacchi posteriori.
Il segmento anteriore à ̈ inoltre più rigido dei segmenti posteriori .
Un problema che si riscontra nella tecnica nota à ̈ quello di riuscire a fare una giunzione tra i due fili in modo tale che i due fili siano tra loro sullo stesso piano orizzontale, verticale e frontale, in altre parole l'interasse di un filo deve continuarsi nell' interasse del filo adiacente .
I due fili devono, cioà ̈, essere concentrici. E' possibile unire due fili tra loro appaiandoli sul piano orizzontale o verticale e poi saldandoli tra loro oppure bloccandoli tra loro per mezzo di connettori clampabili.
Tuttavia queste soluzioni hanno degli inconvenienti perché pongono inevitabilmente alla conclusione del lavoro, date le dimensioni ed i pesi in gioco dei componenti e l'utilizzo della procedura di saldatura, i fili ortodontici su piani diversi, così che si viene a creare un mancato livellamento od un disassamento tra gli attacchi (brackets) dei denti adiacenti al punto di giunzione dei due fili che rendono inutilizzabile l'archetto perché à ̈ un effetto non desiderato nei trattamenti ortodontici.
Qualora si vogliano unire due fili tra loro in modo che gli interassi coincidano (i fili sono cioà ̈ sullo stesso piano orizzontale, sagittale, frontale, siano cioà ̈ concentrici), in passato sono stati utilizzati dei connettori di tipo noto che però presentano ancora degli inconvenienti.
E' anche noto il brevetto US2003/0073052A1 in cui à ̈ illustrato un arco ortodontico realizzato in tre pezzi in cui l'estremità dei due pezzi laterali à ̈ ripiegata a novanta gradi ed à ̈ ottenuto un occhiello frontalmente al quale à ̈ saldato o climpato frontalmente un connettore cavo di forma parallelepipeda o tubolare con asse rivolto perpendicolarmente all'arco.
Entro il connettore à ̈ inserita la estremità, ripiegata verso l'alto, del pezzo centrale; la connessione avviene per mezzo di una climpatura, senza quindi operare saldature.
In alcune varianti illustrate il connettore à ̈ posto in asse con il pezzo laterale
L'utilizzo della tecnica nota della climpatura dei fili non assicura un loro allineamento perfetto nei tre piani dello spazio (orizzontale, sagittale, frontale) .
Dato che spesso si usano fili a sezione rettangolare o quadrata, Ã ̈ importante che l'allineamento tra i due fili sia tale che questi fili giacciono sullo stesso piano orizzontale, sagittale e anche frontale, senza slivellamenti.
Inoltre, se i fili non sono allineati tra loro nel senso della rotazione attorno all' asse lungo del filo (o arco) ortodontico, cioà ̈ nel terzo ordine secondo terminologia ortodontica, si viene a creare una torsione (torque) non desiderata sui brackets dei denti contigui alla giunzione.
Nel brevetto US2003/0073052A1 sono anche illustrate alcune varianti in cui il connettore à ̈ posto in asse con il pezzo laterale: anche tale soluzione presenta degli inconvenienti, in quanto un leggero disassamento del connettore comporta un pari disassamento del pezzo centrale.
Nel brevetto US2003/0073052A1 sono altresì illustrate alcune varianti in cui il connettore à ̈ posto perpendicolarmente al pezzo laterale: anche tale soluzione presenta degli inconvenienti, in quanto un leggero disassamento o inclinazione del connettore comporta il posizionamento del pezzo centrale su un piano diverso rispetto a quello di giacitura dei pezzi laterali.
Analoghi problemi di disassamento o di sfalsamento di piani di giacitura si riscontrano nel caso il connettore del brevetto US2003/0073052A1 venga climpato direttamente su due estremità dei pezzi preventivamente accostate tra loro, sia che le estremità siano poste su un piano perpendicolare ai pezzi laterale e centrale, che su piano sfalsati e poi sovrapposti.
Nel caso specifico del brevetto US2003/0073052A1 si riscontra anche un ulteriore inconveniente: per cercare di dare origine ad una giunzione forte i due fili dovevano entrare per un lungo tratto dentro i connettori, con la conseguenza che i connettori risultavano estremamente lunghi così che poi era difficile posizionarli tra i brackets di denti contigui.
Ricordiamo che lo spazio mesio-distale tra un bracket e l'altro à ̈ molto esiguo, nell'ordine di 3-4mm.
La tecnica nota esposta presenta inoltre l'inconveniente di richiedere tempi lunghi per l'assemblaggio dell'arco ortodontico finale che si vuole ottenere, alzando i costi di produzione e per l'utente finale.
Compito principale di quanto forma oggetto del presente trovato à ̈ quindi quello di risolvere i problemi tecnici evidenziati, eliminando gli inconvenienti di cui alla tecnica nota citata e quindi escogitando un connettore che sia in grado di unire due fili o archi in modo che abbiano lo stesso interasse, siano cioà ̈ concentrici e quindi giacciono sullo stesso piano, senza slivellamenti in nessuno dei tre piani dello spazio.
Nell'ambito del compito sopra esposto, un altro importante scopo del trovato à ̈ quello di realizzare un connettore che risulti di dimensioni assai contenute così da essere alloggiato facilmente nell'esiguo spazio esistente tra gli attacchi dei brackets dei denti contigui.
Un altro scopo del trovato à ̈ quello di permettere di assicurare una giunzione molto forte per i fili.
Non ultimo scopo à ̈ quello di ottenere un trovato che sia strutturalmente semplice, che sia applicabile in modo rapido e semplice, che presenti costi di realizzazione contenuti e che sia realizzabile con gli usuali noti impianti.
Il compito e gli scopi accennati, nonché altri che più chiaramente appariranno in seguito, vengono raggiunti da un connettore (1) per archi o fili ortodontici (2) composti da due pezzi laterali (3a,3b) e da un pezzo centrale (4) che si caratterizza per il fatto di comprendere un corpo (5), parallelepipedo, presentante due sedi (8a,8b), ciascuna per il braccio (9a,9b) di una estremità (10a,10b) conformata ad L di detti fili, disposte parallelamente tra loro e suddivise da un setto (11) sporgente inferiormente a detto corpo (5), a quest'ultimo essendo inferiormente associata almeno una appendice (15,17,18,19,23,24) avente forma scatolare aperta e richiudibile mediante climpatura su detti fili, a detto corpo (5) essendo associabile un mezzo di presa per un elemento elasticamente deformabile.
Vantaggiosamente sul lato di detta appendice climpata opposto a quello da cui sporge detto corpo oppure in corrispondenza di una superficie laterale di detto corpo à ̈ ottenuta una apertura.
Ulteriori caratteristiche e vantaggi del trovato risulteranno maggiormente dalla descrizione dettagliata di una particolare, ma non esclusiva, forma di realizzazione, illustrata a<">titolo indicativo e non limitativo nelle tavole di disegni allegate, in cui:
la fig. 1 illustra, in una vista di tre quarti laterale, un archetto con applicato il trovato;
la fig. 2 illustra, in una vista di tre quarti laterale parziale, l'archetto non assemblato con i connettori ed i fili non inseriti;
la fig. 3 illustra, in un particolare, il connettore con l'appendice scatolare aperta ed i fili non inseriti;
la fig. 4 illustra, in una vista analoga a quella di figura 2, l'archetto assemblato con i connettori ed i fili inseriti;
la fig. 5 illustra il connettore assemblato in un particolare;
la fig. 6 Ã ̈ una vista operata secondo il piano di sezione VI-VI di fig. 5;
la fig. 7 Ã ̈ una vista operata secondo il piano di sezione VII-VII di fig. 5;
la fig. 8 illustra una diversa forma realizzativa del connettore in una vista dal basso;
la fig. 9 illustra il connettore in una vista dall'alto;
la fig. 10 illustra, in una vista analoga a quella di fig. 3, una variante;
la fig. 11 illustra, in una vista analoga a quella di fig. 5, la variante.
Negli esempi di realizzazione che seguono, singole caratteristiche, riportate in relazione a specifici esempi, potranno in realtà essere intercambiate con altre diverse caratteristiche, esistenti in altri esempi di realizzazione.
Inoltre à ̈ da notare che tutto quello che nel corso della procedura di ottenimento del brevetto si rivelasse essere già noto, si intende non essere rivendicato ed oggetto di stralcio (disclaimer) dalle rivendicazioni.
Con riferimento alle figure precedentemente citate, si à ̈ indicato con il numero (1) un connettore per archi o fili ortodontici (2) composti da due pezzi laterali (3a,3b) e da un pezzo centrale (4); tali fili presentano in sezione una conformazione preferibilmente rettangolare .
Vantaggiosamente il pezzo centrale (4) presenta una sezione maggiore rispetto a quella dei pezzi laterali (3a,3b).
Il connettore (1) Ã ̈ costituito da un corpo (5), di forma parallelepipeda e la cui superficie superiore (6) e quella inferiore (7) presentano in pianta una conformazione rettangolare.
Perpendicolarmente alla superficie superiore (6) sono ricavate, per la intera profondità del corpo (5) e quindi sino ad interessare anche la superficie inferiore (7), due sedi (8a,8b) presentanti una sezione controsagomata a quella dei fili ortodontici (2) costituenti uno dei pezzi laterali (3a,3b) ed il pezzo centrale (4).
Nella particolare forma realizzativa la sede (8a) presenta quindi una dimensione controsagomata al filo ortodontico costituente il pezzo centrale (4) nel mentre la sede (8b) presenta una dimensione controsagomata al filo ortodontico costituente un pezzo laterale.
Naturalmente la conformazione delle due sedi à ̈ controsagomata a quelle dei fili ortodontici costituenti uno dei pezzi laterali ed il pezzo centrale che potranno avere anche forme uguali tra loro o sezioni diverse da quella rettangolare.
In corrispondenza di ciascuna di dette due sedi (8a,8b) risulta inseribile il braccio (9a,9b) terminale di una estremità (10a,10b) preventivamente conformata ad L di uno di detti fili ortodontici costituenti uno dei pezzi laterali ed il pezzo centrale.
Tali due sedi (8a,8b) sono disposte parallelamente tra loro e suddivise da un setto (11) la cui estremità terminale (12) risulta sporgere inferiormente a detto corpo (5) oltre detta superficie inferiore (7).
Inferiormente al corpo (5) risulta associata almeno una appendice avente inizialmente una forma scatolare aperta che, nella particolare forma realizzativa illustrata nelle figure da 1 a 9, Ã ̈ composta da una prima appendice (13a) avente una conformazione a C a definire una base (14) piana, di larghezza sostanzialmente pari a quella del corpo (5) e da esso sporgente perpendicolarmente all'asse delle due sedi (8a,8b), una prima ala (15), sporgente perpendicolarmente alla superficie inferiore (7) in corrispondenza del lato linguale (16) del corpo (5), ed una seconda appendice (13b) conformata ad L a definire una terza ala (18) , solidale e continua alla seconda ala (17), ed una quarta ala (19) di lunghezza circa pari a quella della prima (15) .
La lunghezza della terza ala (18) Ã ̈ sostanzialmente pari a quella della prima ala (15).
Le dimensioni di detta seconda ala (17), di dette prima ala (15) e quarta ala (19) e di detta base (14) e terza ala (18) sono controsagomate alle dimensioni di detti fili ortodontici in modo che ad una climpatura della prima e della seconda appendice (13a,13b) si consegue la chiusura delle stesse ad assumere per le medesime una conformazione tubolare atta a richiudere detti fili ortodontici associandoli stabilmente a detto connettore (1).
Una volta climpate la prima e la seconda appendice si ha che le estremità (10a,10b) dei fili ortodontici risultano stabilmente associate al connettore risultando i bracci (9a,9b) posizionate in modo stabile entro le due sedi (8a,8b) ed il tratto di filo ad essere attiguo posizionato in modo stabile nella struttura tubolare definita dalla climpatura della prima e della seconda appendice, la posizione della terza ala (18) essendo mantenuta corretta e piana grazie anche alla presenza dell'estremità terminale (12) del setto (11) che poggia su di essa, come illustrato in figura 6, la terza ala 18 permettendo di mantenere su un medesimo asse ed anche su un medesimo piano il pezzo laterale (3a) ed il pezzo centrale (4), che risultano così centrati .
In corrispondenza del lato linguale (16) del lato vestibolare (20) del corpo (5) od in corrispondenza di un'altra superficie laterale del corpo (5), risulta associabile, ad esempio mediante saldatura, un mezzo dì presa quale un gancio (21) per un elemento elasticamente deformabile quale un elastico per apparecchi ortodont ici.
Vantaggiosamente sul lato linguale (16) o sul lato vestibolare di detto corpo (5) oppure in corrispondenza di una superficie laterale di detto corpo (5) o in corrispondenza della terza ala (18) à ̈ ottenuta una apertura (22) la cui funzione à ̈ quella di consentire una eventuale saldatura dei fili ortodontici posti entro il corpo (5).
Nelle figure 8, 10 e 11 à ̈ illustrata una diversa forma realizzativa in cui dalla base (14) sporgono, in corrispondenza delle estremità laterali, una prima ala (15) ed una seconda ala (17), dì altezza uguale tra loro, alle cui estremità terminali risultano associate perpendicolarmente rispettivamente una quinta ala (23) ed una sesta ala (24) di lunghezza sostanzialmente uguale e circa pari alla metà della larghezza della base (14).
Anche in questo caso la climpatura della prima ala (15), della seconda ala (17), della quinta ala (23) e della sesta ala (24) permette di ottenere una conformazione tubolare chiusa entro la quale risultano vincolati i fili ortodontici.
In entrambe le forme realizzativa illustrate in corrispondenza dei bordi affacciati della prima ala (15) e della quarta (19) oppure della quinta ala (23) e della sesta (24) può essere operata una saldatura a garantire nel tempo il serraggio del connettore .
Si à ̈ così constatato come il trovato abbia raggiunto il compito e scopi prefissati, essendosi conseguito un connettore che à ̈ in grado di unire due fili o archi in modo che abbiano lo stesso interasse, siano cioà ̈ concentrici e quindi giacciono sullo stesso piano, senza slivellamenti in nessuno dei tre piani dello spazio.
I fili ortodontici risultano così allineati tra loro nel senso della rotazione attorno all'asse lungo del filo (o arco) ortodontico, cioà ̈ nel terzo ordine secondo terminologia ortodontica; si viene ad eliminare la creazione di una torsione (torque) non desiderata sui brackets dei denti contigui alla giunzione.
I fili risultano inoltre allineati anche nel senso della rotazione attorno all' asse lungo del filo .
Il connettore presenta inoltre dimensioni assai contenute così da essere alloggiato facilmente nell'esiguo spazio esistente tra gli attacchi dei brackets dei denti contigui e permette di assicurare una giunzione molto forte per i fili.
Naturalmente i materiali impiegati nonché le dimensioni costituenti i singoli componenti del trovato potranno essere più pertinenti a seconda delle specifiche esigenze.
I diversi mezzi per effettuare certe differenti funzioni non dovranno certamente coesistere solo nella forma di realizzazione illustrata, ma potranno essere di per sé presenti in molte forme di realizzazione, anche non illustrate.
Le caratteristiche indicate come vantaggiose, opportune o simili, possono anche mancare od essere sostituite da equivalenti.

Claims (10)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Connettore (1) per archi o fili ortodontici (2) composti da due pezzi laterali (3a,3b) e da un pezzo centrale (4) che si caratterizza per il fatto di comprendere un corpo (5), parallelepipedo, presentante due sedi (8a,8b), ciascuna per il braccio (9a,9b) di una estremità (10a,10b) conformata ad L di detti fili, disposte parallelamente tra loro e suddivise da un setto (11) sporgente inferiormente a detto corpo (5), a quest'ultimo essendo inferiormente associata almeno una appendice (13a,13b,14,15, 17,18,19, 23,24) avente forma scatolare aperta e richiudibile mediante climpatura su detti fili, a detto corpo (5) essendo associabile un mezzo di presa per un elemento elasticamente deformabile.
  2. 2. Connettore come alla rivendicazione 1 che si caratterizza per il fatto che detto corpo (5) ha forma parallelepipeda con la superficie superiore (6) e quella inferiore (7) presentanti in pianta una conformazione rettangolare, perpendicolarmente a detta superficie superiore (6) essendo ricavate, per la intera profondità di detto corpo (5) e quindi sino ad interessare anche detta superficie inferiore (7), due sedi (8a,8b) presentanti una sezione controsagomata a quella di detti fili ortodontici (2) costituenti uno di detti pezzi laterali (3a,3b) e detto pezzo centrale (4) .
  3. 3. Connettore come alle rivendicazioni 1 e 2 che si caratterizza per il fatto che in corrispondenza di ciascuna di dette due sedi (8a,8b) risulta inseribile il braccio (9a,9b) terminale di una estremità (10a,10b) preventivamente conformata ad L di uno di detti fili ortodontici costituenti uno di detti pezzi laterali e detto pezzo centrale, dette due sedi (8a,8b) essendo disposte parallelamente tra loro e suddivise da un setto (11) la cui estremità terminale (12) risulta sporgere inferiormente a detto corpo (5) oltre detta superficie inferiore (7).
  4. 4. Connettore come alle rivendicazioni 1 e 3 che si caratterizza per il fatto che inferiormente a detto corpo (5) risulta associata una prima appendice (13a) avente una conformazione a C a definire una base (14) piana, di larghezza sostanzialmente pari a quella di detto corpo (5) e da esso sporgente perpendicolarmente all'asse di dette due sedi (8a,8b), una prima ala (15), sporgente perpendicolarmente a detta superficie inferiore (7) in corrispondenza del lato linguale (16) di detto corpo (5).
  5. 5. Connettore come alle rivendicazioni 1 e 4 che si caratterizza per il fatto che inferiormente a detto corpo (5) risulta associata una seconda appendice (13b) conformata ad L a definire una terza ala (18), solidale e continua a detta seconda ala (17), ed una quarta ala (19) di lunghezza sostanzialmente pari a quella di detta prima (15), la lunghezza di detta terza ala (18) essendo sostanzialmente pari a quella di detta prima ala (15).
  6. 6. Connettore come alle rivendicazioni 1 e 5 che si caratterizza per il fatto che le dimensioni di detta seconda ala (17), di dette prima ala (15) e quarta ala (19) e di detta base (14) e terza ala (18) sono controsagomate alle dimensioni di detti fili ortodontici in modo che ad una climpatura di dette prima e seconda appendice (13a,13b) si consegue la chiusura delle stesse ad assumere per le medesime una conformazione tubolare atta a richiudere detti fili ortodontici associandoli stabilmente a detto connettore (1).
  7. 7. Connettore come alle rivendicazioni 1 e 6 che si caratterizza per il fatto che la posizione di detta terza ala (18) à ̈ mantenuta corretta e piana per la presenza di detta estremità terminale (12) di detto setto (11) che poggia su di essa, detta terza ala 18 permettendo di mantenere su un medesimo asse ed anche su un medesimo piano detto pezzo laterale (3a) e detto pezzo centrale (4).
  8. 8. Connettore come alle rivendicazioni 1 e 7 che si caratterizza per il fatto che in corrispondenza del lato linguale (16) o del lato vestibolare (20) di detto corpo (5) od in corrispondenza di un'altra superficie laterale di detto corpo (5), risulta associabile, mediante saldatura, un mezzo di presa quale un gancio (21) per un elemento elasticamente deformabile quale un elastico per apparecchi ortodontici.
  9. 9. Connettore come alle rivendicazioni 1 e 8 che si caratterizza per il fatto che sul lato linguale (16) o sul lato vestibolare di detto corpo (5) oppure in corrispondenza di una superficie laterale di detto corpo (5) o in corrispondenza della terza ala (18) Ã ̈ ottenuta una apertura (22) atta a consentire una eventuale saldatura di detti fili ortodontici posti entro detto corpo (5).
  10. 10. Connettore come ad una o più delle rivendicazioni precedenti che si caratterizza per il fatto che da detta base (14) sporgono, in corrispondenza delle sue estremità laterali, una prima ala (15) ed una seconda ala (17), di altezza uguale tra loro, alle cui estremità terminali risultano associate perpendicolarmente rispettivamente una guinta ala (23) ed una sesta ala (24) di lunghezza sostanzialmente uguale e circa pari alla metà della larghezza della base (14), la climpatura di dette prima ala (15), di detta seconda ala (17), di detta quinta ala (23) e di detta sesta ala (24) permettendo di ottenere una conformazione tubolare chiusa entro la quale risultano vincolati detti fili ortodontici, in corrispondenza dei bordi affacciati di dette prima ala (15) e quarta (19) oppure di detta quinta ala (23) e di detta sesta (24) essendo operata una saldatura .
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