ITUB20159262A1 - Attacco ortodontico - Google Patents

Description

Forma oggetto del presente trovato un attacco ortodontico .

E' nota, nel settore tecnico della ortodonzia la necessità di modificare il posizionamento relativo dei denti di un'arcata dentaria, superiore e/o inferiore, al fine di ottenere un corretto allineamento dei denti dì un'arcata e/o un accoppiamento tra denti superiori e inferiori funzionalmente adeguato.

A tal fine (fig.l) vengono comunemente impiegati attacchi ortodontici 1 realizzati in numerose varianti che comprendono sostanzialmente i seguenti elementi fondamentali:

+ una base la, che viene cementata sul dente rendendola corpo unico con lo stesso;

- un binario (slot) Ib esteso longitudinalmente sulla base, progettato per alloggiare un arco ortodontico 2;

- un arco ortodontico 2 - ovvero un filo metallico - che collega tra loro gli attacchi e costituisce 1'azionamento del sistema;

+ una struttura vestibolare atta a trattenere 1'arco ortodontico nel binario, e normalmente costituita da due coppie di alette le, estese da parti opposte dei binario lb e alle quali è possibile fissare una legatura metallica o un anellino elastico che passando sul filo trattiene quest'ultimo all'interno del binario;

+ ganci ld per 1'applicazione di elastici di trazione o di molle.

Per gli scopi del presente trovato si utilizzeranno anche i seguenti termini:

VESTIBOLARE: la parte del dente e dell'attacco (nel seguito anche bracket) rivolta verso le guance o le labbra;

TIP: (del dente) : 1’inclinazione distale-mesiale della corona del dente rispetto alla sua radice;

TORQUE: (del dente): 1'inclinazione radicolocoronale del dente rispetto al piano occlusale definito dall'arco ortodontico; nel lessico di settore si definiscono in particolare un torque "radicolo-coronale vestibolare" (positivo) o "radicolo-coronale linguale (negativo).

PIANO OCCLUSALE: il piano d'incontro delle due arcate dentarie e parallelo al piano passante per 1 'arco ortodontìco;

Gli attacchi ortodontici possono essere non informati o pre-informati.

Gli attacchi non informati hanno un binario orizzontale, disposto al centro dell attacco (TIP=0) e perpendicolare alla base(TORQUE^O).

Per utilizzare questi attacchi è necessario modellare il filo d'acciaio per fornire le informazioni di movimento al dente e poi legare il filo agli attacchi.

Gli attacchi preinformati contengono le informazioni di inclinazione ideale del dense che deferirlinano nell'uso corrispondenti forze sullo stesso, in particolare:

1'informazione di TIP data dalla inclinazione mesio-distale o disto-mesiale quando il binario è orizzontale al centro dell’attacco si ha TIP=0; l'informazione di TORQUE data dall’angolazione che ha il binario rispetto alla normale al piano della base dell'attacco; quando il binario è esteso a 90° rispetto alla base dell'attacco il TORQUE=0.

I gradi di inclinazione variano da dente a dente e si riferiscono al piano occlusale.

Gli attacchi pre informati sono molto comodi perché consentono di lavorare con la cosiddetta tecnica a filo dritto {STRAIGHT WIRE) che consiste nell 'utilizzo di archi Nichel-Titanio (NiTi) preformati, cioè costruiti industrialmente con la forma di una arcata dentale ideale.

Ciò è possibile perché le leghe NiTi sono "superelastiche", hanno una grandissima memoria di forma e tendono, una volta deformare, a riprendere la loro forma originaria.

Questi archi vengono commercializzati in diverse taglie, spessori e sezioni {tonda, quadrata e rettangolare) e si usano a coppie coordinate per le due arcate ; gli archi hanno sempre una misura più ampia dell 'arcata alla quale vengono applicati ed è proprio questa tendenza dell 'arco ad espandere, unita alla memoria di forma, che porta lentamente i denti alla posizione finale ricercata.

Per ottimizzare l'azione degli archi NiTi i binari degli attacchi ortodontici ed il sistema di legatura devono avere la minor frizione possibile con l'arco metallico nelle fasi iniziali del trattamento e la maggiore possibile nelle fasi finali.

Nelle fasi iniziali dei trattamenti ortodontici i denti si trovano ad altezze diverse e su piani diversi, si utilizzano archi in NiTi di sezione tonda e piccolo diametro , normalmente identificati con codici numerici (014-018).

Questi archi sottili sono altamente deformabili quindi consentono di percorrere curve e angoli, anche acuti per ingaggiare tutti gli attacchi in sequenza ed hanno il pregio di scorrere molto bene. Dopo aver livellato, e grossolanamente allineato l'arcata, sarà possibile usare un filo di maggior diametro, e una lettura più aderente del binario determinerà un allineamento più precìso di tutti i denti .

Gli archi ortodontici a sezione quadra o rettangolare si usano, invece, a pieno spessore nelle fasi di rifinitura per dare la giusta posizione e angolazione di torque ai denti.

In sintesi , per ottenere un posizionamento funzionalmente corretto ed esteticamente gradevole dei denti bisogna lavorare nelle tre dimensioni dello spazio e questo è possibile grazie ad un filo a sezione quadrata o rettangolare di grosso spessore che, inserito nel binario, trasferisce al dente le informazioni fornite dall'arco o dall'attacco.

Gli archi ortodontici a sezione rettangolare che vengono usati in questa fase sono grossi e devono essere inseriti frontalmente, inoltre esprimono forze di discreta entità, quindi l'attacco deve essere resistente, affinché non si spezzi, e ben cementato al dente, affinché non se ne distacchi. Gli attacchi ortodonticj noti, anche se di ridotte dimensioni presentano tuttavia superfici scabre, elevato attrito e superficie vestibolare molto articolata a causa della presenza dì ganci e alette che sono costantemente causa di lesioni sulla mucosa delle guance dei pazienti.

Si pone pertanto il problema tecnico di attuare attacchi ortodontici meno traumatici, rispettosi cella salute parodontale, che muovano i denti assecondando anche le forze muscolari presenti nella bocca, ma che siano nel contempo anche in grado di determinare adeguate forze di TORQUE indispensabili per ottenere correzioni efficaci della posizione dei denti.

Nell'ambito di tale problema si richiede inoltre che tali attacchi siano di ingombri contenuti, estetici, di facile ed economica produzione ed assemblaggio e adatti ad essere facilmente, ma stabilmente applicabili a tutti i denti dell'arcata dentaria e che consentano azionamenti di tipo "low friction" cioè in grado di evitare l'applicazione sugli archi di mezzi frizionanti quali legature elastiche o metalliche , che operino con forze leggere .

Tali risultati sono ottenuti secondo il presente trovato da un attacco ortodontico secondo le caratteristiche di rivendicazione 1.

Maggiori dettagli potranno essere rilevati dalla seguente descrizione dì esempi non limitativi di attuazione dell 'oggetto del presente trovato effettuata con riferimento ai disegni allegati, in cui si mostra:

in figura 1 : una vista prospertica di un attacco ortodontico secondo tecnica nota ;

in figura 2 : una vista prospettica di un attacco ortodontico secondo il presente trovato;

in figura 3 : una vista lacerale dell 'attacco ortodontico di fìg.2;

in figura 4 una vista da sopra dell' attacco ortodontico di ig-2;

in figura 5 una vista da dietro dell 'attacco ortodontico di fig.2;

in figura 6a,6b : rispettivamente una vista in sezione e una vista in trasparenza di forme di attuazione in variante dell'attacco secondo il trovato ;

In figura 7 : viste schematiche di forme di attuazione dell'andamento della inclinazione della fessura rispetto al piano occlusale;

in figura 8 : una vista schematica dell'attacco ortodontico secondo il trovato nelle varianti di specializzazione per i differenti denti dell'arcata;

in figura 9 : una vista in sezione schematica analoga a quella di fig.7 con singolo arco ortodontico inserito;

in figura 10 : una vista schematica degli attacchi ortodontici predisposti con doppie arco ortodontico;

ir. figura 11: una sezione secondo un piano verticale di uno degli attacchi di fig.10.

Come illustrato nelle figure 2-6 e assunte per sola comodità di descrizione e senza significato limitativo, una terna di assi di riferimento ortogonali con direzioni rispettivamente: longitudinale X-X di larghezza di una base 10 dell'attacco e, nell'uso, sostanzialmente parallela alla direzione di sviluppo dell'arco ortodontico; trasversale Y-Y estesa in direzione antereposteriore e sostanzialmente parallela ad uno spessore dell attacco tra la base 10 e una superficie vestibolare dello stesso;

verticale Z-Z di lunghezza/altezza della base 10 e, nell uso, sostanzialmente parallela a una direzione gengivale-coronale del dente;

nonché una parte mesiale dell attacco corrispondente alla parte rivolta verso il centro dell arcata e una parte distale opposta alla precedente , 1 attacco ortodontico secondo il trovato comprende sostanzialmente:

+ una base 10, posteriore, preferibilmente poligonale per l attacco al dente;

÷ un corpo 20 solidale aIla base 10 e con superficie vestibolare 21 sostanzialmente continua; preferibilmente la superficie vestibolare presenta forma arrotondata continua, ma si prevede che possa assumere anche ferma di una superficie poligonale che approssimi il più possibile la superficie arrotondata .

ira la base 10 e il corpo 20 è formata una fessura 30 che comprende una prima fessura 30a a sviluppo parallelo al piano longitudinale-verticale di base 10 e passante il corpo 20 in direzione verticale Z-Z, la quale è raccordata con una seconda fessura 30c che si sviluppa all'interno del corpo 20 verso la superficie vestibolare 21.

La prima fessura 30a è aperta verso l'esterno lungo un fianco IOa dell'attacco; preferibilmente il detto fianco dell'attacco è corona]e o gengivale . La seconda fessura 30c presenterà estremità anteriore- vestibolare cieca all'interno del corpo 20.

Secondo forme preferite di attuazione si prevede che (fig.6) :

+) il punto di raccordo tra la prima fessura 30a e la seconda fessura 30c presenti un incavo 3Gb,

4) 1'estremità cieca interna all'attacco della seconda fessura 30c presenti un analogo incavo 30b, i due incavi essendo estesi verso la parte del corpo 20 opposta all'apertura delia prima fessura 3Ca e atti ad incrementare la stabilità del posizionamento dell 'arco ortodontico 2 dopo il sue inserimento .

Secondo forme preferire di attuazione si prevede che la fessura cieca 30c che si estende in direzione vestibolare all' interno del corpo 20 presenti differenti inclinazioni rispetto al piano longitudinale- verticale X-Z della base 10, corrispondentemente a differenti informazioni di TORQUE dell attacco che determinano forze necessarie per i diversi denti ai quali 1'attacco stesso deve essere applicato .

In particolare la seconda fessura 30c può presentare una inclinazione compresa tra 10 e 35°, preferibilmente tra 15° e 30°, in senso coronale/gengivale o gengivale/coronale rispetto alla normale al piano longitudinale- verticale di base in corrispondenza della quale si ha un TORQUE ≠ 0.

Secondo una ulteriore forma preferita di attuazione (figg.6b,7) si prevede che la seconda fessura 3Cc possa presentare uno sviluppo mesiale -distale con inclinazione, rispetto alia direzione X-X longitudinale e nell 'uso al piano determinato dall'arco ortodontico , compresa tra 20° e 30°, al fine di ottenere 1'informazione di TIP dell'attacco che determina le forze per la correzione del TIP particolarmente utili per la movimentazione dei canini e degli incisivi.

Preferibilmente i margini vestibolari 30ai e 30a della prima fessura 30a sono arrotondati e/o svasati per consentire 1'aggancio di un elastico . Preferibilmente la fessura 30 presenta ampiezza di compresa tra 0,45 e 0,50mm.

Secondo una ulteriore forma di attuazione in variante si prevede che il tratto di fessura 3OC,13Oc interno al corpo vestibolare 20 presenti sezione poligonale a spigoli al fine di consentire 1'alloggiamento di archi ortodontici di corrispondente sezione che, se opportunamente posizionati con diagonali sfalsate rispetto a quelle della sede consentiranno di sommare l'effetto Torque proprio dell'arco all'effetto Torque derivante dalla inclinazione della fessura 3Oc dell'attacco ortodontico secondo il trovato. Nella parte di attacco opposta all 'apertura verso l'esterno della prima fessura 30a, l'attacco secondo il trovato presenta una scanalatura 40 estesa con un tratto 40a lungo un fianco mesiale, un tratto 40b lungo un fianco gengivale/coronale e un tratto 40c esteso lungo un fianco distale.

1 tratti mesiale 40a e distale 40c della scanalatura 40 si estendono fino al raccordo 30b delle fessure 30a e 30c.

Preferibilmente la superficie posteriore 10b della base 10 presenta incisioni 11, o alternativamente una superficie resa ruvida, per favorire una migliore adesione alla superficie del dente ottenuta tramite adesivi e/o cemento.

La superfìcie posteriore 10b può essere concava secondo un raggio di curvatura, per un migliore accoppiamento alla superficie del dente.

Preferibilmente sono realizzate anche vie di fuga 12 per 1'adesivo in eccesso; preferibilmente le vie di fuga sono aperte verso il lato della base 10 opposto a quello dell'apertura della prima fessura 30a in modo da non imbrattare la stessa con residui di collante che ostacolerebbero 1'ingresso e lo scorrimento dell'arco ortodontico.

In una forma preferita di attuazione dell'attacco secondo il trovate lo stesso prevede anche una sede 50 dì forma circolare incisa sugli opposti fianchi mesiale e distale del corpo 20, la sede essendo atra all'alloggiamento di una estremità di una molla 51, utilizzabile per distanziare tra loro due denti adiacenti, indipendentemente dagli altri movimenti dei denti dell'arcata di loro come risulterà meglio evidente nel seguito.

A seconda del dente cui viene applicato, 1'apertura verso 1'esterno della prima fessura 3Da può ad esempio essere gengivale oppure coronale.

In una forma di attuazione per 1'attacco a secondi molari, l'attacco del trovato presenta, oltre alla fessura, un tunnel a fondo cieco distale. Questo dettaglio non consente agli archi sottili di migrare con conseguente fuoriuscita di una estremità dalla parte distale dell' attacco dell’ultimo molare.

Tale evenienza, che è molto frequente, è causa di nolti interventi urgenti che 1’operatore è chiamato a risolvere poiché 1’ estremità dell ’arco si presenta alla guancia come un ago e non è gestibile dal paziente .

Quando non siano presenti i settimi, 1'attacco può essere montato sui sesti.

Il fondo cieco del tunnel funziona anche da fermo: quando si vuole espandere l'arcata è sufficiente tagliare 1’arco un po’ più lungo ed inserirlo nel tunnel .

I denti del settore anteriore saranno spostati in avanti ed il settimo arretrerà un pochino. Quest'ultimo effetto,quando indesiderato può essere bloccato da una legatura continua tra molari e premolari .

Alcuni esempi non limirativi di attuazione dell 'attacco ortodontico seconde il trovato prevedono che:

INCISIVI CENTRALI SUPERIORI : base rettangolare orizzontale; angolo di inclinazione della fessura = -15 ° rispetto alla normale al piano iongitudinaleverticale X-Z (TORQUE); apertura della fessura 30a sul lato coronale; informazione di TIP=10°.

INCISIVI LATERALI SUPERIORI: Base quadrata, angolo di inclinazione della fessura rispetto alla normale al piano X-Z = -15°; apertura della fessura 30a sul lato gengivale; informazione dì TIP= 10°.

CANINI SUPERIORI E INFERIORI: case quadrata con curvatura di raggio lOmm; angolo di flessione rispetto alla normale al piano X-Z =0°; apertura della fessura 30a sul lato gengivale; TIP=20° PREMOLARI SUPERIORI E INFERIORI: Base quadrata con curvatura di raggio 10mm; angolo di flessione della fessura (TORQUE) =+10° apertura della fessura 30a coronale.

PRIMI MOLARI SUP E INF: 3ase rettangolare (in orizzontale); angolo di flessione rispetto all'ortogonale = 15°; apertura della fessura 30a gengivale.

SECONDI MOLARI : Base rettangolare-orizzontale; angolo di inclinazione della fessura rispetto alla normale al piano X-Z = -15° ; apertura della fessura 30a gengivale; Preferibilmente la seconda fessura 3Oc presenta in questo caso fondo distale cieco.

INCISIVI INFERIORI CENTRALI Base rettangolare verticale; angolo angolo di inclinazione della fessura rispetto alla normale al piano X-Z =+15° ; apertura della fessura 30a coronale;

INCISIVI INFERIORI LATERALI : Base rettangolare verticale; angolo di inclinazione della fessura (TORQUE) =+15°. Gli incisivi inferiori sono uguali ma due hanno apertura della fessura 30a coronale/gengivale per consentirne il capovolgimento qualora dovesse servire un torque negativo.

La struttura dell'attacco secondo il trovato consente di posizionare lo stesso (fig.7) con apertura verso l'esterno della fessura 30a alternaci vamente gengivale o coronale in modo da costituire un percorso per 1'arco ortodontico 2 cale da mantenere quest'ultimo nella corretta posizione senza necessità di legature ausiliarie. Qualora tuttavia si rendesse necessaria una legatura è possibile usufruire della scanalatura 40 alla quale può venire ancorato il filo o l'elastico che legano l'arco ortodontico 2.

Come schematizzato in figg. 10,11 si prevede anche la possibilità di installazione di due archi ortodontici rispettivamente un primo, 2a, fisso, e un secondo, 2b, in espansione di azionamento .

Preferibilmente il primo filo 2a è un arco non espansivo, per esempio d'acciaio intrecciato, che si dispone in corrispondenza del raccordo tra le due fessure 30a,30c e rimane fisso in quanto legato posteriormente; il secondo filo 2b è un arco NiTi che si posiziona sul fondo cieco della fessura orizzontale 30c dove rimarrà grazie alla sua tendenza ad espandere e/o ali'eventuale presenza degli incavi 302b .

Quando l'arco fisso 2a viene bloccato posteriormente con due piegature distali (arco chiuso) diventa fulcro di rotazione e consente all'arco NiTi di applicare il Torque che, guidato dalle rispettive inclinazioni di fessura 30c, conduce i denti alla giusta inclinazione perché tutti i fondi ciechi delle fessure verranno allineati sullo stesso piano.

Risulta pertanto come 1'attacco ortodontico secondo il trovato risulti di tipo preinfornato per tecnica a fili dritti, low friction, e self-ligating, se non addirittura not-ligating, ma contemporaneamente in grado di gestire correttamente il Torque con forze leggere, ma anche tramite archi a sezione quadrata, grazie alla forma poligonale della seconda fessura, risultando nel contempo atraumatico grazie alia superficie vestibolare liscia, priva dei classici sistemi di legatura dell'arco.

L'attacco risulta inoltre altamente estetico, facile da detergere e atto a ridurre al minimo 1 accumulo di placca batterica.

Grazie al profilo sfuggente non si stacca con facilità durante la masticazione e consente di nascondere molto bene eventuali legature metalliche o elastiche .

Il materiale di costruzione può essere ceramica ,vetro, metallo, policarbonato, resina, composito .

Il colore, bianco mimetico, ma possono anche essere colorati per l’uso sui bambini. Sulla superficie vestibolare possono essere applicati strass o elementi decorativi .

Benché descritta nel contesto di alcune forme di realizzazione e di alcuni esempi preferiti di attuazione dell'invenzione si intende che l'ambito di protezione del presente brevetto sia determinato solo dalle rivendicazioni che seguono.

Claims (14)

1. RIVENDICAZIONI 1. Attacco ortodontico comprendente una base (10) di attacco ad un dente dell'arcata dentale estesa in direzione longitudinale (X-X) di larghezza e verticale (Z-Z) di altezza, un corpo (20) solidale alla base (10) caratterizzato dal fatto che il corpo (20) presenta superficie vestibolare (21) sostanzialmente continua; tra la base (10) e il corpo (20) essendo formata una prima fessura (30a) parallela al piano di base (10) e raccordata con una seconda fessura (30c;130c) che si sviluppa all'interno del corpo (20) verso la superficie vestibolare (21) con estremità cieca all'interno di quest'ultimo, detta prima fessura essendo aperta verso l'esterno lungo un fianco (10a) coronale o gengivale dell'attacco.
2. 2 . Attacco secondo rivendicazione 1 caratterizzato dal fatto che il punto di raccordo tra la prima fessura (30a) e la seconda fessura (30c) e/o l'estremità cieca della seconda fessura (30c) presentano un incavo (30b) esteso verso una parte di corpo (30) opposta alia apertura della prima fessura (30a).
3. 3. Attacco secondo rivendicazione 1 o 2 caratterizzato dal fatto che detta seconda fessura (30c;130c) presenta uno sviluppo mesiale-distale con assegnata inclinazione preferibilmente compresa tra 0° e 20° rispetto alla direzione longitudinale (X-X) e, nell'uso, all'arco ortodontico, atta a determinare un'informazione di TIP dell'attacco.
4. 4 . Attacco secondo qualsiasi rivendicazione preceoente caratterizzato dal fatto che la seconda fessura (30c) presenta una inclinazione in senso coronale o gengivale rispetto alla normale al piano longitudinale-verticale (X-Z) di base (10) compresa tra 10° e 35°, preferibilmente tra 15° e 30°, atta a determinare un'inforinazione di TORQUE dell'attacco .
5. 5. Attacco secondo qualsiasi rivendicazione 1-4 caratterizzato dal fatto che la seconda fessura (30c;130c) interna al corpo (20) presenta sezione poligonale a spigoli atta all'alloggiamento di archi ortodontici (2) di corrispondente sezione.
6. 6. Attacco secondo qualsiasi rivendicazione precedente caratterizzato dal fatto che presenta una scanalatura (40) estesa nella parte di attacco opposta all'apertura verso 1'esterno della prima fessura (30a) con un tratto (40a) lungo un fianco mesiale, un tratto (40b) lungo un fianco gengivale/coronale e un tratto (4Oc} esteso lungo un fianco distale.
7. 7. Attacco secondo qualsiasi rivendicazione precedente caratterizzato dal fatto che comprende una sede (50) di forma circolare incisa su entrambi i fianchi mesiale e distale del corpo (20) per l'alloggiamento di una estremità di una molla (51).
8. 8. Attacco secondo qualsiasi rivendicazione precedente caratterizzato dal fatuo che presenta un tunnel a fondo distale cieco atto all'inserimento di una estremità dell'arco ortodontico (2).
9. 9. Attacco secondo qualsiasi rivendicazione precedente caratterizzato dal fatto che presenta: base rettangolare longitudinale; angolo di inclinazione della fessura (3Cc) di -15° rispetto alla normale al piano longitudinale-verticale (X-Z) per determinare una corrispondente informazione di torque; apertura della prima fessura (30a) sul lato coronale; e inclinazione della seconda fessura (30c) dì 10° rispetto alla direzione longitudinale (X-X) per determinare l'informazione di TIP.
10. 10. Attacco secondo qualsiasi rivendicazione 1-8 cararterizzato dai fatto che presenta: base quadrata concava con raggio di curvatura preferibilmente di lOmm; angolo di inclinazione delia seconda fessura (30c) di -15° rispetto alla normale al piano longitudinale-verticale (X-Z) per determinare una corrispondente inforinazione di torque; apertura della prima fessura (30a) sul lato gengivale; e inclinazione della seconda fessura (30c) di 10° rispetto alla direzione longitudinale (X-X) per determinare l'informazione di TIP.
11. 11. Attacco secondo qualsiasi rivendicazione 1-8 caratterizzato dal fatto che presenta: base (10) quadrata concava con raggio di curvatura preferibilmente di 10mm; seconda fessura parallela alla normale al piano (X-Z) longitudinale-verticale; apertura della prima fessura (30a) sul lazo gengivale; e inclinazione della seconda fessura (30c) di 20° rispetto alla direzione longitudinale (X-X) per determinare l'informazione di TIP.
12. 12. Attacco secondo qualsiasi rivendicazione 1-8 caratterizzato dal fatto che presenta: base (10) quadrata concava con raggio di curvatura preferibilmente di lOmn; seconda fessura parallela alla normale al piano (X-Z) longitudinale-verticale; apertura della prima fessura (30) sul lato coronale; angolo di inclinazione della seconda fessura (30c) di 10° rispetto alla normale al piano longitudinale- verticale (X-Z) per determinare una corrispondente informazione di torque.
13. 13 . Attacco secondo qualsiasi rivendicazione 1-8 caratterizzato dal fatto che presenta: base rettangolare longitudinale; angolo di inclinazione della seconda fessura (30c) di 15° rispetto alla normale al piano longitudinale- verticale (X-Z) per determinare una corrispondente informazione di torque; apertura della prima fessura (30a) sul lato gengivale o coronale .
14. 14 . Attacco secondo qualsiasi rivendicazione 1-8 caratterizzato dal facto che presenta : base rettangolare verticale ; angolo di inclinazione della seconda fessura (30c } di 15° rispetto alla normale al piano longitudinale- verticale {X-Z) per determinare una corrispondente informazione di torque; apertura della prima fessura (30a) sul lato coronale o gengivale.