ITUA20164802A1 - Allineatore ortodontico semitrasparente settoriale con arco integrato - Google Patents

Allineatore ortodontico semitrasparente settoriale con arco integrato

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Publication number
ITUA20164802A1
ITUA20164802A1 ITUA2016A004802A ITUA20164802A ITUA20164802A1 IT UA20164802 A1 ITUA20164802 A1 IT UA20164802A1 IT UA2016A004802 A ITUA2016A004802 A IT UA2016A004802A IT UA20164802 A ITUA20164802 A IT UA20164802A IT UA20164802 A1 ITUA20164802 A1 IT UA20164802A1
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IT
Italy
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active
crown
arch
slot
orthodontic aligner
Prior art date
Application number
ITUA2016A004802A
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English (en)
Inventor
Fabio Savoldi
Domenico Dalessandri
Stefano Bonetti
Luca Visconti
Corrado Paganelli
Original Assignee
Univ Degli Studi Di Brescia
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Publication date
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    • AHUMAN NECESSITIES
    • A61MEDICAL OR VETERINARY SCIENCE; HYGIENE
    • A61CDENTISTRY; APPARATUS OR METHODS FOR ORAL OR DENTAL HYGIENE
    • A61C7/00Orthodontics, i.e. obtaining or maintaining the desired position of teeth, e.g. by straightening, evening, regulating, separating, or by correcting malocclusions
    • A61C7/08Mouthpiece-type retainers or positioners, e.g. for both the lower and upper arch

Description

DESCRIZIONE
Forma oggetto della presente invenzione un allineatore ortodontico, ed in particolare un allineatore rimuovibile, settoriale e con slot integrati.
Inoltre, oggetto della presente invenzione è anche un metodo di produzione dell’allineatore.
È noto nel settore dell’ortodonzia l’utilizzo di dispositivi ortodontici in grado di spostare i denti del paziente nella posizione voluta al fine di risolvere i disallineamenti dentali.
Un tipo di dispositivo noto è l’apparecchio fisso che utilizza il sistema incavo-filo. L’apparecchio fisso è costituito da placchette (dette brackets), dotate di un incavo tubolare o aperto come una scanalatura (detto slot), applicate direttamente sulle corone dentali, che trattengono un filo ortodontico (detto arco), che rappresenta il mezzo principale nel raddrizzamento dei denti.
L’apparecchio fisso, sebbene molto efficace nell’allineamento, presenta notevoli limitazioni. Innanzitutto complica l'igiene orale: la presenza dell’arco metallico e dei brackets rende difficile la corretta rimozione dei residui alimentari e della placca batterica dai denti e problematico l'uso del filo interdentale.
Inoltre, l’apparecchio fisso può portare al danneggiamento della superficie dentale in fase di rimozione dei brackets, e non può essere facilmente rimosso in caso di necessità (ad esempio radiologiche, chirurgiche, sportive o personali).
In ultimo, ma non meno importante, l’apparecchio fisso ha scarse proprietà estetiche, in quando risulta molto evidente in caso di posizionamento vestibolare dei brackets. In caso di posizionamento linguale dei brackets le problematiche estetiche sono parzialmente risolte ma rimane lo svantaggio dell’impossibilita’ di rimuoverlo, e con aggiuntivo discomfort per il paziente a causa delle superfici non lisce ed uniformi dell’apparecchiatura a contatto con la lingua.
Il problema delle scarse proprietà estetiche dei tradizionali sistemi arco-slot è stato risolto dagli allineatori (o mascherine) in materiale plastico semitrasparente.
Tale sistema modifica la posizione dei denti attraverso l’utilizzo di un set di mascherine. La mascherina è modellata per avere una forma quasi identica a quella dell’arcata dentale, differendo da essa solo di poche frazioni di millimetro: la mascherina aderisce quindi molto bene alla dentatura ed esercita al tempo stesso delle piccole sollecitazioni. Indossando la mascherina in modo costante i denti si adattano gradualmente alla nuova posizione fino ad aderirvi completamente: questo movimento segna il termine del ciclo di trattamento di una mascherina. È quindi necessario passare al grado successivo e indossare una nuova mascherina che, nuovamente, sarà leggermente diversa rispetto alla posizione dei denti e funzionerà secondo lo stesso principio, fino all’ultima mascherina coincidente con la posizione desiderata dei denti a fine trattamento. Gli allineatori semitrasparenti, sebbene vantaggiosi dal punto di vista estetico, presentano alcuni svantaggi.
Le principali limitazioni degli allineatori semitrasparenti derivano dalle scarse proprietà dei materiali plastici utilizzati (forze biomeccaniche non ideali) e dalla geometria stessa della struttura (non tutte le rotazioni e traslazioni sono fisicamente possibili), comportando una ridotta raffinatezza, complessità ed apiezza dei movimenti dentari ed un allungamento dei tempi di trattamento rispetto ai tradizionali trattamenti arco-slot. Ulteriore svantaggio è la necessità di una sequenziale applicazione di numerose mascherine per raggiungere l’allineamento dentario desiderato, con rispettivo peso economico a causa della necessita’ di realizzazione di numerosi dispositivi anziché uno.
Nel settore dell’ortodonzia è quindi sentita la necessità di disporre di un dispositivo ortodontico che sia in grado di spostare efficacemente ed in tempi brevi i denti del paziente nella posizione voluta ed allo stesso tempo che sia dotato di elevate proprietà estetiche in modo da risultare poco o per nulla evidente quando indossato dal paziente.
Scopo della presente invenzione è quello di risolvere i problemi dell’arte nota tenendo conto delle necessità del settore.
Tale scopo è raggiunto da un allineatore ortodontico rimuovibile, settoriale e con slot integrati.
Vantaggiosamente, un allineatore così realizzato consente l’utilizzo del sistema arco-slot pur rispettando le esigenze estetiche del paziente.
Tale scopo è raggiunto da un allineatore in accordo con la rivendicazione 1 e in accordo con il relativo metodo di realizzazione secondo la rivendicazione 27. Le rivendicazioni dipendenti descrivono forme di realizzazione preferite o vantaggiose dell’allineatore. Le caratteristiche ed i vantaggi dell’allineatore e del relativo metodo di realizzazione secondo la presente invenzione saranno evidenti dalla descrizione di seguito riportata, data a titolo esemplificativo e non limitativo in accordo con le figure allegate, in cui: - la figura 1 mostra una vista prospettica dall’alto (visione da occlusale) di un allineatore in accordo con la presente invenzione, in una variante realizzativa, in configurazione finale per essere indossata dal paziente;
- la figura 2 mostra una vista prospettica dal basso (visione da apicale) dell’allineatore di figura 1;
- la figura 3 mostra una vista prospettica dal basso (visione da apicale) di un allineatore in accordo con la presente invenzione, in una ulteriore variante realizzativa;
- la figura 4 mostra una vista dall’alto (visione da occlusale) di un allineatore in accordo con la presente invenzione, in una ancora ulteriore variante realizzativa;
- la figura 5 mostra una vista dall’alto (o vista occlusale) dell’allineatore di figura 1;
- la figura 6 mostra una vista in sezione di una corona dell’allineatore di figura 4;
- la figura 7 mostra la corona di figura 6 dopo l’inserimento dell’arco attivo;
- la figura 8 mostra una vista in sezione di una corona dell’allineatore di figura 5;
- la figura 9 mostra la corona di figura 8 dopo l’inserimento dell’arco attivo e dell’arco accessorio; - le figure 10 e 11 mostrano un esempio realizzativo di corona dotata di slot realizzato tramite scanalatura, e di fissaggio arco-slot;
- le figure 12 e 13 mostrano un esempio realizzativo di corona dotata di slot realizzato tramite inserto.
Con riferimento alle figure allegate, la figura 1 mostra (nella porzione inferiore) un esempio di arcata dentale D di un paziente, composta da una pluralità di corone dentali 110 (o denti). Con riferimento alla corona dentale 110 è definita una faccia esterna detta vestibolare V ed una faccia interna detta linguale L. Nella presente descrizione l’allineatore è descritto in riferimento ad orientazioni angolari e lineari rispetto al piano occlusale. Si precisa che tale scelta è dovuta al fatto che normalmente in ortodonzia si utilizza il piano occlusale come riferimento. Tuttavia, riferimenti alternativi possono essere utilizzati a patto che il riferimento prescelto consenta di stabilire una discrepanza posizionale arco-slot coerente con gli obiettivi di trattamento.
Sempre con riferimento alle figure allegate è rappresentato un allineatore 1 in accordo con la presente invenzione.
Come mostrato in figura 4, l’allineatore 1 comprende una pluralità di corone 10 connesse tra loro da almeno un filo ortodontico, d’ora in avanti detto arco attivo 20. In particolare, l’allineatore 1 comprende una pluralità di corone 10 dotate di almeno uno slot attivo 12 e connesse tra loro da almeno un arco attivo 20 passante per ciascuno slot attivo 12 di ciascuna corona 10.
L’arco attivo 20 genera il movimento dentale desiderato: l’arco, avente proprietà elastiche, subisce deformazioni in presenza di disallineamento dentale e reagisce generando forze che vengono trasferite al dente tramite la corona 10.
Preferibilmente, l’arco attivo 20 è in posizione linguale. Tale soluzione massimizza i requisiti estetici in quanto l’arco attivo 20 in posizione linguale è del tutto invisibile da una prospettiva vestibolare.
In una variante, l’almeno un arco attivo 20 è in posizione vestibolare. Tale soluzione massimizza i requisiti clinici in quanto l’arco attivo 20 in posizione vestibolare è più efficacie sul movimento dentale.
In una ulteriore variante, l’allineatore 1 comprende una pluralità di corone 10 connesse tra loro da due (o più) archi attivi 20 (omolaterali, ovvero entrambi vestibolari od entrambi linguali, o controlaterali, ovvero uno vestibolare ed uno linguale o vice versa). Tale soluzione limita i movimenti indesiderati (attorno all’arco) delle corone 10 nell’allineatore 1.
Preferibilmente, l’arco attivo 20 è del tipo “modellato” o “filo non dritto” (che comporta massima riduzione dello spessore linguale, avendo ulteriori pieghe rispetto alla forma dell’arcata dentale) o a “filo dritto” (che ne aumenta l’ingombro ma ne rende semplice la realizzazione e la sostituzione, avendo solo la forma dell’arcata dentale).
Nella variante realizzativa di figura 5, l’allineatore 1 comprende una pluralità di corone 10 connesse tra loro, oltre che da un arco attivo 20, anche da almeno un filo accessorio, d’ora in avanti detto arco accessorio 30.
In particolare, le corone 10 sono dotate, oltre che di uno slot attivo 12, anche di almeno uno slot non attivo 13 e sono connesse tra loro anche da almeno un arco accessorio 30 passante per ciascuno slot non attivo 13 di ciascuna corona 10.
L’arco accessorio 30 consente il mantenimento in posizione delle corone 10 nell’allineatore 10 anche quando il dispositivo viene rimosso, in maniera da facilitarne il riposizionamento sull’arcata dentale da parte del paziente. Infatti, l’arco accessorio 30 limita i movimenti indesiderati (attorno all’arco) delle corone 10 dell’allineatore 1.
Preferibilmente, l’arco accessorio 30 è in posizione vestibolare.
In una variante, l’almeno un arco accessorio 30 è in posizione linguale.
In una variante, l’allineatore 1 comprende una pluralità di corone 10 connesse tra loro da due (o più) archi accessori 30 (omolaterali, ovvero entrambi vestibolari od entrambi linguali, o controlaterali, ovvero uno vestibolare ed uno linguale o vice versa). Tale soluzione consente di limitare ulteriormente i movimenti indesiderati (attorno all’arco) delle corone 10 rispetto dell’allineatore 1.
In diversa variante realizzativa, l’allineatore 1 comprendente un arco attivo 20, è privo di arco accessorio 30, e le corone 10 sono unite tra loro tramite snodi, realizzati ad esempio in silicone o in nylon, per limitare i movimenti indesiderati (attorno all’arco e lungo l’arco).
Per quanto riguarda la corona 10, essa trasferisce al dente su cui è calzata la forza generata dall’arco attivo 20.
La corona 10 comprende un corpo 11 cavo, dotato di una camera interna 14 atta ad alloggiare una corona dentale 110 del paziente. La corona 10 è una sorta di cappuccio applicabile a copertura di una corona dentale 110. Le corone 10 dell’allineatore 1 sono infatti ottenute su stampo delle corone dentali 110 del paziente.
La corona 10 è quindi un corpo sufficientemente rigido da essere ritentivo nei confronti della corona dentale 110, dotato almeno di uno slot attivo 12 per l’alloggio di un arco attivo 20.
Nella variante realizzativa di figura 2, l’allineatore 1 comprende una pluralità di corone 10 ciascuna adatta ad alloggiare una sola corona dentale 110 del paziente. Tale soluzione consente di applicare alla singola corona dentale 110 le forze necessarie per ottenere l’allineamento desiderato.
Nella variante realizzativa di figura 3, l’allineatore 1 comprende anche corone multiple 10’’,10’’’, ovvero corone direttamente collegate tra loro a formare un corpo unico in modo da coprire contemporaneamente più di una corona dentale 110 del paziente. Tale soluzione aumenta l’ancoraggio delle corone multiple 10’’, 10’’’: l’unione di più corone ne limita il movimento e facilita invece il movimento relativo della corona singola 10 ad esse connessa.
Sempre a titolo esemplificativo, l’allineatore 1 di figura 3 comprende corone singole 10’ per una sola corona dentale 110, corone multiple 10’’ atte a unire contemporaneamente due corone dentali 110, e corone multiple 10’’’ atte a unire contemporaneamente tre corone dentali 110.
Pertanto, l’allineatore 1 può comprendere corone di diversa tipologia 10’,10’’,10’’’ a seconda delle necessità di allineamento.
Ciascuna corona 10 è atta ad alloggiare almeno un arco attivo 20 ospitato in un apposito incavo o slot attivo 12. Nell’esempio realizzativo di figura 6, la corona 10 comprende uno slot attivo 12 in posizione linguale L che alloggia un arco attivo 20 linguale.
Lo slot attivo 12 è dotato di impostazioni angolari e lineari predeterminate al fine di attivare l’arco attivo 20 per l’ottenimento dell’allineamento dentario desiderato.
Ad esempio, lo slot attivo 12 ha sezione circolare. Preferibilmente, lo slot attivo 12 ha sezione poligonale.
Lo slot attivo 12 è dotato di impostazioni angolari, ovvero:
- “angolazioni” per l’orientamento angolare su un piano perpendicolare al piano occlusale, e che segue la forma d’arcata (mesiale/distale);
- “inclinazioni” per l’orientamento angolare sul fascio di piani radiali alla forma d’arcata (linguale/vestibolare);
- “rotazioni” per l’orientamento angolare sul piano occlusale.
Lo slot attivo 12 è dotato di impostazioni lineari, ovvero:
- di una posizione apico-coronale, per l’orientamento lineare verticale (su/giù, ovvero occlusale/apicale); - di una posizione vestibolo-linguale, per l’orientamento lineare orizzontale (interno/esterno, ovvero linguale/vestibolare).
Le impostazioni angolari e lineari sono pianificate nel piano di trattamento in funzione della posizione ideale di fine trattamento.
Nella variante realizzativa di figura 8, ciascuna corona 10 è atta ad alloggiare anche almeno un arco accessorio 30 ospitato in un apposito incavo o slot non attivo 13. In tale variante quindi, la corona 10 comprende sia uno slot attivo 12 che uno slot non attivo 13. Come mostrato in figura 8 infatti, la corona 10 comprende uno slot attivo 12 in posizione linguale L che alloggia un arco attivo 20 linguale, e uno slot non attivo 13 in posizione vestibolare V che alloggia un arco accessorio 30 vestibolare.
Lo slot non attivo 13 è privo di impostazioni angolari e lineari predeterminate in quanto utilizzato al solo fine di stabilizzare la posizione delle singole corone 10 all’interno dell’allineatore 1.
Riassumendo quindi, l’allineatore 1 in accordo con la presente invenzione comprende almeno un arco attivo 20 alloggiato in uno slot attivo 12, e preferibilmente almeno un arco accessorio 30 alloggiato in uno slot non attivo 13. La differenza tra slot attivo 12 e slot non attivo 13 sta nei requisiti minimi:
- lo slot attivo 12 è dotato di informazioni posizionali (programmate a valori individuali oppure neutre) e di pareti rigide a sufficienza da limitare le deformazioni generate dall’arco attivo 20;
- lo slot non attivo 13 è privo di informazioni posizionali e non è richiesta una particolare rigidezza delle pareti.
Per quanto riguarda le possibili realizzazioni degli slot (siano essi attivi 12 o non attivi 13) essi sono preferibilmente ricavati all’interno della parete della corona 10, come mostrato nelle figure da 6 a 9.
Nel caso di slot attivo 12, la parete della corona 10 è preferibilmente trattata per incrementarne la resistenza meccanica.
In un diverso esempio realizzativo, lo slot 12,13 è ricavato sulla superficie esterna, ovvero sulla parete 51 esterna della corona 10. Ad esempio, lo slot 12,13 è una scanalatura 50 realizzata direttamente nella parete della corona 10.
Preferibilmente, nel caso di slot attivo 12, la parete della corona 10 in cui è realizzata la scanalatura 50 è opportunamente trattata per incrementarne la resistenza meccanica.
Come mostrato in figura 10 e 11, nel caso di slot 12,13 realizzato tramite scanalatura 50, la parete esterna 51 della corona è preferibilmente dotata di una pluralità di protrusioni 52 atte a trattenere una legatura 53 (ad esempio un elastico o un filo metallico) per il trattenimento in posizione dell’arco 20,30.
Preferibilmente, le protrusioni 52 sono gancetti immersi nella parete 51 della corona 10 (preferibilmente ai quattro angoli della scanalatura 50), oppure sono realizzate direttamente durante lo stampaggio della corona 10 (in forma di piccole sporgenze), o parti plastiche saldate od incollate sulla superficie.
In un ancora diverso esempio realizzativo, gli slot 12,13 sono realizzati tramite un inserto 122.
In una variante, l’inserto 122 (preferibilmente di sezione esterna poligonale, per evitare rotazioni dell’inserto stesso) è annegato nella parete della corona 10.
In una diversa variante, l’inserto 122 è alloggiato in una cavità 60 realizzata nello spessore della parete della corona 10.
In una diversa variante, l’inserto 122 è alloggiato in una scanalatura 50 realizzata sulla superficie esterna della corona 10.
Tale inserto 122 è ad esempio dotato di uno sportellino richiudibile (simile ai sistemi utilizzati in attacchi autoleganti, ovvero non basati su sistemi a legature in quanto inclusivi di un sistema di chiusura integrato), che si apre e si chiude per fissare l’arco in posizione.
Pertanto, l’inserto 122 può essere inserito in una cavità 60 chiusa e realizzata nello spessore della parete della corona 10 (preferibilmente di sezione poligonale, per evitare rotazioni dell’inserto stesso), oppure incastrato (ad esempio a scatto, oppure avvitato oppure incollato) in una scanalatura 50 provvista sulla parete esterna della corona 10.
Nel caso di slot realizzato tramite inserto 122 quindi, la corona 10 è dotata di una cavità 60 o scanalatura 50 per l’alloggio dell’inserto stesso. Sono quindi possibili due varianti realizzative.
Nella variante realizzativa di figura 12, è la cavità stessa 60 (o la scanalatura 50) ad essere dotata di impostazioni angolari e lineari predeterminate o a valori medi. In tale cavità predeterminata 60’ è quindi sufficiente inserire un inserto neutro 122, ovvero dotato di slot neutro.
Nella variante realizzativa di figura 13 invece, la cavità 60 è neutra, ovvero non predeterminata. In tale cavità neutra 60 è quindi possibile necessario inserire un inserto predeterminato 122’, ovvero dotato di slot con impostazioni angolari e lineari predeterminate.
In una variante relizzativa le impostazioni angolari e lineari sono predeterminate a valori individuali. In una ulteriore variante relizzativa le corone 10 sono dotate di cavità predeterminate 60’ o inserti predeterminati 122’ realizzati secondo valori angolari e lineari standard detti “valori medi”. Tali varianti sono compatibili con l’utilizzo del sistema arco-slot a “filo dritto”, sia con impostazioni predeterminate a valori individuali che con “valori medi”, ovvero con slot attivi 12 aventi informazioni “medie” per ogni singolo dente.
Riassumendo quindi, esistono diverse tipologie e combinazioni:
- Cavità che è essa stessa slot attivo neutro (filo modellato secondo il paziente o a valori medi);
- Cavità neutra per alloggiare inserto con slot attivo neutro (filo modellato secondo il paziente o a valori medi);
- Cavità che è essa stessa slot attivo programmato secondo il paziente (filo dritto);
- Cavità che è essa stessa slot attivo programmato secondo valori medi (filo dritto);
- Cavità programmata secondo il paziente per alloggiare inserto con slot attivo neutro (filo dritto);
- Cavità programmata secondo valori medi per alloggiare inserto con slot attivo neutro (filo dritto);
- Cavità neutra per alloggiare inserto con slot attivo programmato secondo il paziente (filo dritto);
- Cavità neutra per alloggiare inserto con slot attivo programmato secondo valori medi (filo dritto).
Ad ogni modo, per garantire un elevato livello estetico dell’allineatore, lo slot 12,13 in posizione vestibolare è preferibilmente posizionato a livello gengivale (ovvero piu’ apicale possibile, ovvero verso il bordo 130 della corona 10) in modo da essere poco visibile in fase di utilizzo.
Riassumendo, l’allineatore 1 secondo la presente invenzione prevede di utilizzare corone 10 atte ad abbracciare le singole corone dentarie 110 (disponendo quindi di un’entità funzionale separata per ogni dente) realizzando l’allineamento dentario tramite un arco attivo 20 inserito in appositi slot attivi 12 realizzati direttamente all’interno delle corone 10. Nell’allineatore 1 secondo la presente invenzione l’allineamento dentario è quindi ottenuto dall’interazione tra slot attivo 12 ed arco attivo 20: l’arco, avente proprietà elastiche, subisce deformazioni in presenza di disallineamento dentale, e reagisce generando forze sulle superfici interne dello slot, slot che essendo intimamente connesso con la corona o essendo parte stessa della corona trasferisce le stesse forze al dente su cui è calzata la corona 10, generando il movimento dentale desiderato. È quindi essenziale che l’arco attivo 20 si possa muovere (ruotare e/o scorrere) all’interno dello slot attivo 12.
L’arco attivo 20 ha proprietà elastiche che consentono la generazione di forze che dipendono dal suo grado di deflessione, proporzionale alla discrepanza tra l’orientamento dello slot attivo 12 e l’orientamento dell’arco attivo 20. Il grado di discrepanza tra l’orientamento dello slot attivo 12 e l’orientamento dell’arco attivo 20 è proporzionale al grado di disallineamento dentale: quando l’allineatore viene calzato, più i denti sono disallineati (ovvero storti) e maggiore sarà la discrepanza tra l’orientamento dello slot attivo 12 e l’orientamento dell’arco attivo 20. Nel caso di meccaniche ortodontiche “a filo dritto”, l’arco attivo 20 è dritto, ovvero giace sul piano occlusale ed ha la medesima curvatura dell’arcata dentale D. Nell’allineatore 1 gli slot attivi 12 sono “storti”, vale a dire che hanno un orientamento diverso gli uni rispetto agli altri, in quanto ogni corona 10 (che andrà calzata su un dente diverso) è dotata di uno slot attivo 12 con un specifico orientamento. L’orientamento corretto dello slot attivo 12 per ciascuna corna 10 dell’allineatore 1 è attentamente pianificato sulla base della posizione finale del dente a fine trattamento. Essendo l’arco attivo 20 parallelo al piano occlusale dell’arcata dentale D e dotato di curvatura che segue la curvatura dell’arcata dentale, se gli slot attivi 12 dotati di orientamento (rispetto al piano occlusale) calcolato su un allineamento ideale vengono allineati con tale arco 20, va da se’ che i denti a cui questi slot 12 sono connessi tramite la corona 10 assumeranno col tempo posizioni rispecchianti la posizione ideale.
Nel caso di meccaniche ortodontiche “a filo non dritto”, è l’orientamento delle diverse parti dell’arco attivo 20 ad essere pianificato sulla base della posizione finale dei denti a fine trattamento.
Quindi, il preciso movimento ortodontico a cui è sottoposto il dente (su cui è calzata la corna 10 dotata di slot 12) è pianificato secondo la posizione ideale del dente stesso a fine trattamento.
Quando l’allineatore 1 viene calzato, il preciso movimento ortodontico a cui è sottoposto il dente è generato dalla discrepanza posizionale dello slot attivo 12 rispetto all’arco attivo 20.
In tutte le configurazioni realizzative dell’allineatore 1 mostrate finora, la corona 10 ha meramente funzione ritentiva e di trasferimento delle forze ortodontiche. Tuttavia, in una possibile variante realizzativa, l’allineatore 1 comprende porzioni a mascherina, ovvero corone multiple realizzate a gruppi e che seguono il principio degli allineatori semitrasparenti tradizionali. Tali porzioni a mascherina sono collegate con l’acro attivo 20 e con le corone 10 singole. Tali porzioni a mascherina sono attive per il raggiungimento dell’allineamento dentale: la porzione a mascherina aderisce alla dentatura ed esercita al tempo stesso delle piccole sollecitazioni.
In tutte le configurazioni realizzative dell’allineatore 1 mostrate finora, l’arco attivo 20 è in un sol pezzo. Tuttavia, in una possibile variante realizzativa, l’allineatore 1 comprende un arco attivo 20 (che unisce corone singole 10) spezzato in due (o più) segmenti uniti tramite una porzione a mascherina. Verranno ora indicati possibili materiali per la realizzazione dell’allineatore 1.
Preferibilmente, l’arco attivo 20 è in materiale metallico elastico o superelastico, ad esempio in Nichel-Titanio (NiTi).
In una diversa variante, l’arco attivo 20 è realizzato in fibra kevlar oppure in fibra di vetro.
In caso di arco in posizione vestibolare, esso è preferibilmente rivestito con uno strato di materiale che lo rende bianco o biancastro.
Preferibilmente, l’arco accessorio 30 è in silicone o nylon o altro materiale trasparente ed elastico, in modo da consentire la calzata dell’allineatore 1 anche in disallineamenti dentali consistenti e non interferire con l’arco attivo 20.
Le corone 10 sono realizzate in materiale plastico o resinoso, preferibilmente trasparente o semitrasparente. In un esempio realizzativo, le corone 10 sono realizzate in resina acetalica, oppure in silicone oppure in plastica.
Preferibilmente, l’inserto 122 è rigido, realizzato ad esempio in metallo o in ceramica o plastica rigida o resina.
Se l’arco è in posizione vestibolare, è preferibile utilizzare un inserto 122 bianco ed opaco (ad esempio in ceramica). Tale soluzione consente di coprire almeno parzialmente l’arco passante all’interno degli inserti e di ottenere una buona estetica anche in caso di arco metallico in posizione vestibolare.
In un esempio realizzativo, utile in pazienti con allergie ai metalli, l’allineatore 1 secondo la presente invenzione è del tipo “metal free”: in tale esempio l’arco attivo 20 è in fibra kevlar o fibra di vetro, l’arco accessorio 30 è in silicone o nylon, e gli slot 12,13 sono realizzati direttamente nella parete della corona 10 oppure in materiale plastico o ceramico o vetroso.
Oggetto della presente invenzione è anche un metodo di realizzazione di un allineatore 1 come sopra descritto. Il metodo prevede una prima fase di acquisizione della morfologia dell’arcata dentale D del paziente, ad esempio tramite una procedura diretta (acquisizione dei volumi con scanner intraorale) oppure tramite una procedura indiretta (tramite scansione di modelli fisici – ad esempio in gesso ottenuti tramite impronte in polisolfuro o alginato).
Il metodo prevede poi una fase di progettazione del piano di trattamento per l’ottenimento dell’allineamento dentale desiderato. Tale fase è ottenibile tramite una procedura automatizzata chiamata “virtuale” (ovvero tramite elaboratore e CAD) oppure una procedura manuale chiamata “fisica” (ovvero tramite modelli in gesso).
Il metodo secondo la procedura “virtuale” prevede:
- setup virtuale del modello di fine trattamento: determinazione della posizione finale desiderata delle corone dentali 110, realizzata sulla base della morfologia dell’arcata dentale D del paziente;
- definizione delle impostazioni angolari e lineari dello slot attivo rispetto alla corona 10;
- realizzazione delle corone con slot: realizzazione delle corone 10 con slot attivo 12. Tale fase è ottenibile con modalità alternative:
realizzazione delle corone 10 già dotate di slot posizionati secondo l’inclinazione desiderata; realizzazione delle corone 10 e successiva realizzazione di slot nelle pareti della corona 10 secondo l’inclinazione desiderata;
realizzazione delle corone 10 (con cavità o scanalatura) e successivo posizionamento (tramite incastro o incollaggio) sulle corone 10 di inserti 122 dotati di slot.
- inserimento dell’arco a formare l’allineatore 10 medesimo.
Il metodo secondo la procedura “fisica” prevede di:
- effettuare l’impronta dell’arcata dentaria D del paziente;
- colatura di due modelli in gesso;
- separazione tramite taglio di ogni singola corona dentale in gesso del primo modello;
- allineamento delle corone in gesso tramite bloccaggio provvisorio in cera o altro materiale e definizione del modello di fine trattamento;
- impronta, colatura ed ottenimento del modello di fine trattamento;
- posizionamento di inserti o cavità o scanalature (atti a definire gli slot attivi 12) sulle superfici delle corone dentali del modello di fine trattamento e definizione dell’inclinazione desiderata tramite il simultaneo posizionamento di un arco sacrificale dritto o formato secondo le esigienze;
- realizzazione delle singole corone 10 in materiale plastico dotate di sistema arco-slot come posizionato precedentemente;
- rimozione dell’arco sacrificale e rifinitura delle corone 10;
- inserimento dell’arco a formare l’allineatore 10 medesimo.
L’allineatore 1 secondo la presente invenzione trova applicazione nel settore dell’odontoiatria, più nello specifico nell’ambito ortodontico. L’allineatore 1 è un dispositivo applicabile per il generico trattamento dei disallineamenti dentari per esigenze estetiche o funzionali.
Innovativamente, un allineatore in accordo con la presente invenzione consente di spostare efficacemente i denti del paziente nella posizione voluta pur risultando poco o per nulla evidente quando indossato dal paziente.
Rispetto ai tradizionali sistemi arco-slot, l’allineatore 1 in accordo con la presente invenzione: elimina la problematica del distacco del bracket dalla superficie del dente; elimina i potenziali danni allo smalto dentale durante la rimozione dei bracket incollati con resina; facilita e migliora la detersione delle superfici dentali in quanto rimuovibile, riducendo il rischio di carie; può essere facilmente rimosso in caso di necessità mediche, radiologiche, chirurgiche, sportive o personali; può non necessitare di legature per fissare l’arco allo slot, né addirittura di sistemi di inserimento come quelli presenti in attacchi autoleganti, riducendo quindi i tempi di lavoro clinico; se del tipo “metal free”, è indicato in pazienti parodontopatici, allergici ai metalli o con patologie mucose; è indicato per pazienti con patologie temporomandibolari con potenziale funzione di placca durante il trattamento ortodontico (in quanto gli spessori delle superfici occlusali delle corone possono essere modificati nello spessore e nella forma a fini terapeutici).
Rispetto alle tradizionali mascherine, l’allineatore 1 in accordo con la presente invenzione presenta: maggior efficacia nel movimento dentale e riduzione dei tempi di trattamento; maggior precisione nei movimenti grazie al più raffinato controllo biomeccanico offerto dal sistema arco-slot; maggiore potenzialità nei movimenti ottenibili grazie alla separazione di una corona dall’altra, separazione che consente l’attuazione di coppie di forze sfruttando al massimo i denti di ancoraggio; è necessario un solo allineatore e non una lunga serie di mascherine; elimina la problematica tipica della mascherina che non calza più se non viene portata regolarmente, grazie alla maggiore capacità di adattamento generata dalla presenza dall’arco.
Vantaggiosamente, l’arco dell’allineatore 1 è aggiustabile e modificabile dall’ortodontista in caso di necessità, a differenza delle mascherine che se non calzano o qualcosa non va devono essere rese alla casa produttrice che ne realizza una nuova secondo le indicazioni. Inoltre, nell’allineatore 1 gli aggiustamenti possono essere verificati real-time dal clinico.
Vantaggiosamente, nell’allineatore 1 la scelta della dimensione degli slot 12,13 per alloggiare l’arco 20,30 è una nuova variabile rispetto ai tradizionali allineatori semitrasparenti. L’ ortodontista ha quindi la possibilità di decidere quale sia la dimensione dello slot in funzione della massima efficacia clinica. Vantaggiosamente, nell’allineatore 1 anche la dimensione dell’arco 20,30 è una ulteriore variabile che l’ortodontista può controllare rispetto agli allineatori semitrasparenti tradizionali.
Vantaggiosamente, nell’allineatore 1 la separazione tra le corone 10 insieme al maggiore range di movimenti possibili grazie al sistema arco-slot consente l’applicazione del dispositivo di allineamento anche in situazione di disallineamento dentario di consistente entità, situazioni spesso non idonee ai tradizionali allineatori semitrasparenti a mascherina.
Vantaggiosamente, nell’allineatore 1 l’utilizzo di materiali plastici semitrasparenti consente di avere migliore estetica (nessuna placchetta incollata sui denti). Inoltre, essendo l’allineatore 1 completamente rimuovibile e riapplicabile è facilmente utilizzabile dal paziente stesso.
E' chiaro che un tecnico del settore potrebbe apportare modifiche al prodotto sopra descritto, tutte contenute nell'ambito di tutela come definito dalle rivendicazioni seguenti.

Claims (27)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Allineatore ortodontico (1) rimuovibile per l’allineamento dei denti di un paziente, comprendente: - una pluralità di corone (10), ciascuna corona (10) essendo adatta ad essere calzata a copertura di un dente del paziente, e ciascuna corona (10) essendo dotata di almeno uno slot attivo (12) atto ad ospitare un arco attivo (20); - almeno un arco attivo (20) alloggiato all’interno degli slot attivi (12) delle corone (10) e atto a genera un movimento dentale; in cui ciascuna corona (10) è atta a trasferire al dente su cui è calzata la forza generata dall’arco attivo (20) sulle superfici interne dello slot attivo (12).
  2. 2. Allineatore ortodontico (1) in accordo con la rivendicazione 1, in cui l’arco attivo (20) è in posizione linguale oppure in posizione vestibolare.
  3. 3. Allineatore ortodontico (1) in accordo con la rivendicazione 1 o 2, in cui le corone (10) sono connesse tra loro da più archi attivi (20), entrambi vestibolari oppure entrambi linguali, oppure uno vestibolare ed uno linguale.
  4. 4. Allineatore ortodontico (1) in accordo con una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui l’arco attivo (20) è del tipo a “filo non dritto” oppure del tipo a “filo dritto”.
  5. 5. Allineatore ortodontico (1) in accordo con una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui lo slot attivo (12) è dotato di impostazioni angolari e lineari al fine di attivare l’arco attivo (20) per l’ottenimento dell’allineamento dentario desiderato.
  6. 6. Allineatore ortodontico (1) in accordo con una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui lo slot attivo (12) ha sezione poligonale.
  7. 7. Allineatore ortodontico (1) in accordo con una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui l’arco attivo (20) è in materiale metallico elastico o superelastico, ad esempio in Nichel-Titanio (NiTi), oppure in fibra kevlar oppure in fibra di vetro.
  8. 8. Allineatore ortodontico (1) in accordo con una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, comprendente anche almeno un arco accessorio (30), alloggiato all’interno di slot non attivi (13) realizzati nelle corone (10), e atto a limitare i movimenti indesiderati (rotativi) delle corone (10) dell’allineatore (1).
  9. 9. Allineatore ortodontico (1) in accordo con la rivendicazione 8, in cui l’arco accessorio (30) è in posizione vestibolare oppure in posizione linguale.
  10. 10. Allineatore ortodontico (1) in accordo con la rivendicazione 8 o 9, in cui le corone (10) sono connesse tra loro da più archi accessori (30), entrambi vestibolari oppure entrambi linguali, oppure uno vestibolare ed uno linguale.
  11. 11. Allineatore ortodontico (1) in accordo con la rivendicazione 8 o 9 o 10, in cui lo slot non attivo (13) è privo di impostazioni angolari e lineari.
  12. 12. Allineatore ortodontico (1) in accordo con una qualsiasi delle rivendicazioni da 8 a 11, in cui l’arco accessorio (30) è in materiale trasparente ed elastico, ad esempio in silicone oppure in nylon.
  13. 13. Allineatore ortodontico (1) in accordo con una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui lo slot (12,13) è ricavato all’interno della parete della corona (10).
  14. 14. Allineatore ortodontico (1) in accordo con una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 12, in cui lo slot (12,13) è una scanalatura (50) ricavata su una parete (51) esterna della corona (10).
  15. 15. Allineatore ortodontico (1) in accordo con la rivendicazione 14, in cui la parete esterna (51) è dotata di una pluralità di protrusioni (52) atte a trattenere una legatura (53) (ad esempio un elastico o un filo metallico) per il trattenimento in posizione dell’arco (20,30).
  16. 16. Allineatore ortodontico (1) in accordo con una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 12, in cui gli slot (12,13) sono realizzati tramite un inserto (122) annegato nella parete della corona (10), oppure alloggiato in una cavità (60) realizzata nello spessore della parete della corona (10), oppure alloggiato in una scanalatura (50) realizzata su una parete esterna (51) della corona (10).
  17. 17. Allineatore ortodontico (1) in accordo con la rivendicazione 16, in cui la cavità (60) o la scanalatura (50) è predeterminata, ovvero dotata di impostazioni angolari e lineari, ed è atta ad alloggiare un inserto neutro (122) ovvero con slot non predeterminato.
  18. 18. Allineatore ortodontico (1) in accordo con la rivendicazione 16, in cui la cavità (60) o la scanalatura (50) è neutra, ovvero non predeterminata, ed è atta ad alloggiare un inserto predeterminato (122’), ovvero dotato di slot con impostazioni angolari e lineari.
  19. 19. Allineatore ortodontico (1) in accordo con la rivendicazione 17 o 18, in cui la cavità (60) predeterminata oppure la scanalatura (50) predeterminata oppure l’inserto predeterminato (122’) è realizzato secondo valori angolari e lineari standard detti “valori medi” oppure secondo valori angolari e lineari predeterminati per lo specifico paziente.
  20. 20. Allineatore ortodontico (1) in accordo con una qualsiasi delle rivendicazioni da 16 a 20, in cui l’inserto (122) è in metallo oppure in ceramica oppure in vetro oppure in plastica rigida oppure in resina.
  21. 21. Allineatore ortodontico (1) in accordo con una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui lo slot (12,13) in posizione vestibolare è posizionato a livello gengivale, ovvero verso il bordo (130) della corona (10).
  22. 22. Allineatore ortodontico (1) in accordo con la rivendicazione 1, in cui le corone (10) sono unite tra loro tramite snodi, realizzati ad esempio in silicone oppure in nylon, per limitare i movimenti indesiderati (rotativi e traslazionali).
  23. 23. Allineatore ortodontico (1) in accordo con una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, comprendente anche corone multiple (10’’,10’’’) adatte a coprire contemporaneamente più di un dente del paziente.
  24. 24. Allineatore ortodontico (1) in accordo con la rivendicazione 21, in cui la corona multipla (10’’,10’’’) è una porzione a mascherina attiva per il raggiungimento dell’allineamento dentale.
  25. 25. Allineatore ortodontico (1) in accordo con la rivendicazione 24, in cui l’arco attivo (20) è spezzato in due (o più) segmenti uniti tramite la porzione a mascherina.
  26. 26. Allineatore ortodontico (1) in accordo con una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui le corone (10) sono in materiale plastico o resinoso, preferibilmente trasparente o semitrasparente, ad esempio in resina acetalica oppure in silicone oppure in plastica.
  27. 27. Metodo di realizzazione di un allineatore (1) in accordo con una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, comprendente le fasi di: - definizione delle impostazioni angolari e lineari dello slot attivo (12) rispetto alla corona (10); - realizzazione delle corone (10) dotate di slot (12), secondo una delle seguenti modalità: realizzazione della corona (10) con slot (12) direttamente integrato nella parete secondo l’inclinazione desiderata; realizzazione della corona (10), e successiva realizzazione dello slot (12) nella parete secondo l’inclinazione desiderata; realizzazione della corona (10) dotata di una cavità (60) oppure di una scanalatura (50), e successivo posizionamento (tramite incastro o incollaggio) di un inserto (122) dotato di slot (12) all’interno della cavità (60) o della scanalatura (50), - inserimento dell’arco attivo (20) a formare l’allineatore (10) medesimo.
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