ITTV20120059U1 - Connettore per archi o fili ortodontici. - Google Patents

Connettore per archi o fili ortodontici.

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ITTV20120059U1
ITTV20120059U1 IT000059U ITTV20120059U ITTV20120059U1 IT TV20120059 U1 ITTV20120059 U1 IT TV20120059U1 IT 000059 U IT000059 U IT 000059U IT TV20120059 U ITTV20120059 U IT TV20120059U IT TV20120059 U1 ITTV20120059 U1 IT TV20120059U1
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septum
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    • A61C7/00Orthodontics, i.e. obtaining or maintaining the desired position of teeth, e.g. by straightening, evening, regulating, separating, or by correcting malocclusions
    • A61C7/12Brackets; Arch wires; Combinations thereof; Accessories therefor
    • AHUMAN NECESSITIES
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    • A61C7/20Arch wires
    • A61C7/22Tension adjusting means

Description

TITOLO: CONNETTORE PER ARCHI 0 FILI ORTODONTICI.
DESCRIZIONE
La presente domanda ha per oggetto un connettore per archi o fili ortodontici.
In ortodonzia vi è talvolta la necessità di unire tra loro fili (detti anche archi) ortodontici che sono usualmente diversi perché hanno sezioni con forme o dimensioni diverse, o perché sono fatti di materiali diversi.
Un esempio di un arco ortodontico è illustrato nel brevetto EP1959858B1 in cui si rivendica un apparecchio ortodontico comprendente un filo differenziale, detto filo comprendendo un segmento anteriore con sezione di grosse dimensioni, e due segmenti posteriori con sezione di dimensioni più piccole, tale apparecchio comprendendo attacchi anteriori da attaccare agli incisivi, e attacchi posteriori da attaccare a canini, premolari, e molari, in cui detto segmento anteriore è adatto all'inserimento e al riempimento completo di alloggiamenti degli attacchi anteriori, e detti segmenti posteriori sono adatti all'inserimento negli alloggiamenti degli attacchi posteriori, per cui la piccola area di sezione trasversale dei segmenti posteriori consente che il filo scorra lungo gli attacchi posteriori.
Il segmento anteriore è inoltre più rigido dei segmenti posteriori.
Un problema che si riscontra nella tecnica nota è quello di riuscire a fare una giunzione tra i due fili in modo tale che i due fili siano tra loro sullo stesso piano orizzontale, verticale e frontale, in altre parole l'interasse di un filo deve continuarsi nell' interasse del filo adiacente .
I due fili devono, cioè, essere concentrici. E' possibile unire due fili tra loro appaiandoli sul piano orizzontale o verticale e poi saldandoli tra loro oppure bloccandoli tra loro per mezzo di connettori clampabili.
Tuttavia queste soluzioni hanno degli inconvenienti perché pongono inevitabilmente alla conclusione del lavoro, date le dimensioni in gioco dei componenti, i fili ortodontici su piani diversi, così che sì viene a creare un mancato livellamento od un disassamento tra gli attacchi (brackets) dei denti adiacenti al punto di giunzione dei due fili che rendono inutilizzabile l’archetto perché è un effetto non desiderato nei trattamenti ortodontici .
Qualora si vogliano unire due fili tra loro in modo che gli interassi coincidano (i fili sono cioè sullo stesso piano orizzontale, sagittale, frontale, siano cioè concentrici), in passato sono stati utilizzati dei connettori di tipo noto che però presentano ancora degli inconvenienti.
E' anche noto il brevetto US2003/0073052A1 in cui è illustrato un arco ortodontico realizzato in tre pezzi in cui l'estremità dei due pezzi laterali è ripiegata a novanta gradi ed è ottenuto un occhiello frontalmente al quale è saldato o climpato frontalmente un connettore cavo di forma parallelepipeda o tubolare con asse rivolto perpendicolarmente all'arco.
Entro il connettore è inserita la estremità, ripiegata verso l'alto, del pezzo centrale; la connessione avviene per mezzo di una climpatura, senza quindi operare saldature.
In alcune varianti illustrate il connettore è posto in asse con il pezzo laterale.
L'utilizzo della tecnica nota della climpatura dei fili non assicura un loro allineamento perfetto nei tre piani dello spazio (orizzontale, sagittale, frontale).
Dato che spesso si usano fili a sezione rettangolare o guadrata, è importante che l'allineamento tra i due fili sia tale che questi fili giacciono sullo stesso piano orizzontale, sagittale e anche frontale, senza slivellamenti.
Inoltre, se i fili non sono allineati tra loro nel senso della rotazione attorno all' asse lungo del filo (o arco) ortodontico, cioè nel terzo ordine secondo terminologia ortodontica, si viene a creare una torsione (torque) non desiderata sui brackets dei denti contigui alla giunzione (vedi la figura 10).
Il connettore ha pertanto anche lo scopo di allineare i fili attorno al loro asse longitudinale (terzo ordine secondo terminologia ortodontica) come illustrato nella fig. 11.
Nel brevetto US2003/0073052A1 sono anche illustrate alcune varianti in cui il connettore è posto in asse con il pezzo laterale: anche tale soluzione presenta degli inconvenienti, in quanto un leggero disassamento del connettore comporta un pari disassamento del pezzo centrale.
Nel brevetto US2003/0073052A1 sono altresì illustrate alcune varianti in cui il connettore è posto perpendicolarmente al pezzo laterale: anche tale soluzione presenta degli inconvenienti, in quanto un leggero disassamento o inclinazione del connettore comporta il posizionamento del pezzo centrale su un piano diverso rispetto a quello di giacitura dei pezzi laterali.
Analoghi problemi di disassamento o di sfalsamento di piani di giacitura si riscontrano nel caso il connettore del brevetto US2003/0073052A1 venga climpato direttamente su due estremità dei pezzi preventivamente accostate tra loro, sia che le estremità siano poste su un piano perpendicolare ai pezzi laterale e centrale, che su piano sfalsati e poi sovrapposti.
Nel caso specifico del brevetto US2003/0073052A1 si riscontra anche un ulteriore inconveniente: per cercare di dare origine ad una giunzione forte i due fili dovevano entrare per un lungo tratto dentro i connettori, con la conseguenza che i connettori risultavano estremamente lunghi così che poi era difficile posizionarli tra i brackets di denti contigui.
Ricordiamo che lo spazio mesio-distale tra un bracket e l'altro è molto esiguo, nell' ordine di (3-4) mm.
La tecnica nota esposta presenta inoltre l'inconveniente di richiedere tempi lunghi per l'assemblaggio dell'arco ortodontico finale che si vuole ottenere, alzando i costi di produzione e per l'utente finale.
Compito principale di quanto forma oggetto del presente trovato è quindi quello di risolvere i problemi tecnici evidenziati, eliminando gli inconvenienti di cui alla tecnica nota citata e quindi escogitando un connettore che sia in grado di unire due fili o archi in modo che abbiano lo stesso interasse, siano cioè concentrici e quindi giacciano sullo stesso piano, senza slivellamenti in nessuno dei tre piani dello spazio e che i due fili o archi penetrino entro il connettore sostanzialmente del medesimo tratto.
Nell'ambito del compito sopra esposto, un altro importante scopo del trovato è quello di realizzare un connettore che risulti di dimensioni assai contenute così da essere alloggiato facilmente nell'esiguo spazio esistente tra gli attacchi dei brackets dei denti contigui.
Un altro scopo del trovato è quello di permettere di assicurare una giunzione molto forte per i fili ed allo stesso tempo con ingombro minimo .
Ancora uno scopo è quello di realizzare un connettore che permetta di far risparmiare tempo in fase di saldatura riducendo i costi di fabbricazione .
Non ultimo scopo è quello di ottenere un trovato che sia strutturalmente semplice, che sia applicabile in modo rapido e semplice, che presenti costi di realizzazione contenuti e che sia realizzabile con gli usuali noti impianti.
Il compito e gli scopi accennati, nonché altri che più chiaramente appariranno in seguito, vengono raggiunti da un connettore (1) per archi o fili ortodontici (2) composti da due pezzi laterali (3a,3b) e da un pezzo centrale (4) che si caratterizza per il fatto di comprendere un corpo (5), parallelepipedo, presentante una o due sedi (8,8a, 8b) assiali , ciascuna per una estremità (10a,10b) di detti fili ivi inseribili, dette una o due sedi (8,8a,8b) essendo suddivise da un setto (11) sporgente internamente a detto corpo (5), a quest'ultimo essendo associabile un mezzo di presa (15) per un elemento elasticamente deformabile .
Vantaggiosamente detto corpo (5) può presentare almeno una apertura di accesso per detto setto e/o per dette una o due sedi (8,8a,8b), detta apertura (12) essendo ottenibile nella parete superiore (6) e/o inferiore (7) e/o vestibolare (13) e/o linguale (14).
Ulteriori caratteristiche e vantaggi del ritrovato risulteranno maggiormente dalla descrizione dettagliata di una particolare, ma non esclusiva, forma di realizzazione, illustrata a titolo indicativo e non limitativo nelle tavole di disegni allegate, in cui:
la figura 1 illustra il ritrovato in una vista di tre quarti laterale;
la figura 2 illustra il ritrovato in una vista analoga alla precedente con i fili inseriti;
la figura 3 illustra il ritrovato in una vista dall' alto;
la figura 4 illustra il ritrovato in una vista dal lato vestibolare;
la figura 5 illustra il ritrovato in una vista dal davanti;
la figura 6 è una sezione ottenuta lungo il piano antero-posteriore del connettore con i fili inseriti ;
la figura 7 illustra il trovato in una vista dal basso in cui sulla parete inferiore è ricavata un'apertura per effettuare le saldature;
la figura 8 illustra il ritrovato in una vista dal basso con i fili inseriti e con una apertura ricavata in corrispondenza della parete inferiore;
la figura 9 illustra il ritrovato secondo una sezione ottenuta lungo il piano orizzontale con i fili inseriti;
la figura 10 illustra due estremità dei fili non allineati nel senso della rotazione attorno all'asse longitudinale del filo ossia nel terzo ordine secondo terminologia ortodontica;
la figura 11 illustra le estremità di due fili allineati nel senso della rotazione attorno all'asse longitudinale del filo;
la figura 12 illustra, in una vista dall'alto, il connettore con i fili inseriti;
la figura 13 illustra , in una vista dall ' alto la parete superiore di un connettore su cui è ottenuta una apertura;
la figura 14 illustra una qualunque parete del connettore su cui sono ottenute due aperture distinte .
Negli esempi di realizzazione che seguono, singole caratteristiche, riportate in relazione a specifici esempi, potranno in realtà essere intercambiate con altre diverse caratteristiche, esistenti in altri esempi di realizzazione.
Inoltre è da notare che tutto quello che nel corso della procedura di ottenimento del brevetto si rivelasse essere già noto, si intende non essere rivendicato ed oggetto di stralcio (disclaimer) dalle rivendicazioni.
Con riferimento alle figure precedentemente citate, si è indicato con il numero (1) un connettore per archi o fili ortodontici (2) composti da due pezzi laterali (3a,3b) e da un pezzo centrale (4); tali fili presentano in sezione una conformazione preferibilmente rettangolare .
Vantaggiosamente il pezzo centrale (4) presenta una sezione maggiore rispetto a quella dei pezzi laterali (3a,3b).
Inoltre vantaggiosamente il pezzo centrale (4) è più rigido dei pezzi laterali (3a, 3b).
Il connettore ha un'estensione mesio-distale assai piccola, compresa ad esempio tra 2 e 3 millimetri, preferibilmente di 2,5 mm, per poter essere posizionato in modo agevole tra i brackets di denti contigui.
Il connettore (1) è costituito da un corpo (5), di forma preferibilmente parallelepipeda e la cui superficie superiore (6) e quella inferiore (7) presentano in pianta una conformazione rettangolare .
Assialmente al corpo (5) sono ricavate, per la intera profondità del corpo (5) stesso, una o due sedi (8,8a,8b) presentanti una sezione controsagomata a quella dei fili ortodontici (2) costituenti uno dei pezzi laterali (3a,3b) ed il pezzo centrale (4).
Naturalmente la conformazione della o delle sedi (8,8a,8b) è controsagomata a quelle dei fili ortodontici costituenti uno dei pezzi laterali ed il pezzo centrale che potranno avere anche forme uguali tra loro o sezioni diverse da quella rettangolare .
In corrispondenza delle estremità del corpo (5) su cui è ricavata detta o dette sedi (8,8a,8b) risulta inseribile l'estremità terminale (10a,10b) di uno di detti fili ortodontici costituenti uno dei pezzi laterali ed il pezzo centrale.
Tale sede o sedi (8,8a,8b) sono suddivise da un setto (11), di dimensioni sostanzialmente di 02, - 0,3 mm, sporgente internamente a detto corpo (5) a partire sostanzialmente dalla zona mediana della superficie superiore (6) o di quella inferiore (7) o di quella vestibolare (13) o di quella linguale (14).
La altezza di detto setto (11) risulta interessare totalmente o parzialmente l'altezza della sede o delle sedi (8,8a,8b).
Considerando che il connettore ha un' estensione mesio-distale assai piccola, preferibilmente di 2,5 mm, dal momento che i brackets di denti contigui hanno tra loro una distanza dell' ordine di (3-4) mm, se sottraiamo a 2,5 mm lo spessore di 0,3 mm del setto divisorio centrale e dividiamo per due , si ha che la profondità entro cui entra ciascun filo è sostanzialmente di 1,1 mm.
La presenza del setto (11) permette quindi che entrambi i fili entrino esattamente di una voluta misura entro la corrispondente sede, questo permettendo di ottenere in modo semplice e rapido una ottimale saldatura.
Il setto (11) inoltre funge da fine corsa, così che nella fase di saldatura i fili entrano sempre esattamente della voluta misura, ad esempio 1,1 mm, che è la distanza corretta per ottenere una saldatura forte ed allo stesso tempo con l'ingombro minimo.
Il tutto permette di risparmiare tempo in fase di saldatura, riducendo i costi di fabbricazione; inoltre è possibile dare una maggiore ripetibilità alla qualità della saldatura grazie al fatto che i fili entrano sempre esattamente della stessa misura delle sedi ricavate nel corpo (5).
Inoltre il setto (11) diviene una parete utile di saldatura tra il connettore ed i fili, sia che sì faccia una saldobrasatura, sia un saldatura al laser .
Senza il setto (11) i fili verrebbero saldati a quattro pareti (quella superiore, quella inferiore, quella vestibolare e quella linguale) , mentre nella soluzione illustrata i fili vengono saldati a cinque pareti aumentando così la forza della saldatura che, ricordiamo, è in una estensione molto piccola proprio per minimizzare l'ingombro del connettore stesso.
Vantaggiosamente detto corpo (5) può presentare almeno una apertura (12) di accesso per detto setto (11) e/o per detta sede o due sedi (8,8a,8b), detta apertura (12) essendo ottenibile nella parete superiore (6) e/o inferiore (7) e/o vestibolare (13) e/o linguale (14).
La forma e le dimensioni di tale apertura (12) potranno essere le più varie in funzione di specìfiche esigenze.
Nel caso sia ottenuta tale apertura (12), il setto (11) presenta una altezza vantaggiosamente leggermente superiore all'altezza della sede o delle sedi (8,8a,8b), così da interessare, parzialmente o totalmente, lo spessore della parete su cui è ricavata l'apertura (12) stessa.
Il setto (11) potrebbe eventualmente anche fuoriuscire da detta apertura (12).
La apertura (12) potrebbe anche essere più di una; in ogni caso ancora una volta il setto (11) funge da fine corsa.
In corrispondenza della parete vestibolare (13) del corpo (5) od in corrispondenza della superficie linguale (14) o superiore (6) o inferiore (7) del corpo (5) risulta associabile, ad esempio mediante saldatura, un mezzo di presa quale un gancio (15) per un elemento elasticamente deformabile quale un elastico per apparecchi ortodontici .
La figura 13 illustra una soluzione in cui la apertura (12) è ottenuta in corrispondenza della parete superiore (6).
La figura 14 illustra una soluzione in cui in corrispondenza di una parete qualsiasi del corpo (5) sono ricavate due aperture, indicate con i numeri (12a,12b), presentanti in sezione una conformazione poligonale, preferibilmente circolare, ricavate attigue tra loro in una zona a sua volta attigua il setto (11).
Tali aperture (vedi le figure 1, 6, 7, 8, 13, 14) hanno lo scopo di effettuare saldature tra il connettore ed i fili (o archi) ortodontici ivi inseriti .
Si è così constatato come il trovato abbia raggiunto il compito e scopi prefissati, essendosi conseguito un connettore che è in grado di unire due fili o archi in modo che abbiano lo stesso interasse, siano cioè concentrici e quindi giacciono sullo stesso piano, senza slivellamenti in nessuno dei tre piani dello spazio, tali fili o archi penetrando entro il connettore sostanzialmente del medesimo tratto.
Il trovato permette inoltre di assicurare una giunzione molto forte per i fili ed allo stesso tempo con un ingombro minimo, la connessione permettendo di far risparmiare tempo in fase di saldatura, riducendo così i costi dì fabbricazione risultando infine la qualità della saldatura ripetibile nel tempo.
Naturalmente i materiali impiegati nonché le dimensioni costituenti i singoli componenti del trovato potranno essere più pertinenti a seconda delle specifiche esigenze. I diversi mezzi per effettuare certe differenti funzioni non dovranno certamente coesistere solo nella forma di realizzazione illustrata, ma potranno essere di per sé presenti in molte forme di realizzazione, anche non illustrate. Le caratteristiche indicate come vantaggiose, opportune o simili, possono anche mancare od essere sostituite da equivalenti.

Claims (14)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Connettore (1) per archi o fili ortodontici (2) composti da due pezzi laterali (3a,3b) e da un pezzo centrale (4) che si caratterizza per il fatto di comprendere un corpo (5), parallelepipedo, presentante una o due sedi (8,8a,8b) assiali, ciascuna per una estremità (10a,10b) di detti fili ivi inseribili, dette una o due sedi (8,8a,8b) essendo suddivise da un setto (11) sporgente internamente a detto corpo (5), a quest'ultimo essendo associabile un mezzo di presa (15) per un elemento elasticamente deformabile.
  2. 2. Connettore come alla rivendicazione 1 che si caratterizza per il fatto che detto corpo (5) presenta almeno una apertura (12) di accesso per detto setto (11) e/o per dette una o due sedi (8,8a,8b), detta apertura (12) essendo ottenibile nella parete superiore (6) e/o inferiore (7) e/o vestibolare (13) e/o linguale (14).
  3. 3. Connettore come alle rivendicazioni 1 o 2 che si caratterizza per il fatto che assialmente a detto corpo (5) sono ricavate, per la intera profondità dello stesso, una o due sedi (8,8a,8b) presentanti una sezione controsagomata a quella di detti fili ortodontici (2) costituenti uno dei pezzi laterali (3a,3b) ed il pezzo centrale (4), la conformazione di detta una sede o di dette due sedi essendo controsagomata a quelle di detti fili ortodontici.
  4. 4. Connettore come alle rivendicazioni 1 o 3 che si caratterizza per il fatto che in corrispondenza delle estremità di detto corpo (5) su cui è ricavata detta o dette sedi (8,8a,8b) risulta inseribile l'estremità terminale (10a,10b) di uno di detti fili ortodontici costituenti uno dei pezzi laterali ed il pezzo centrale, detta sede o sedi (8,8a,8b) essendo suddivise da un setto (11).
  5. 5. Connettore come alle rivendicazioni 1 o 4 che si caratterizza per il fatto che detto setto (11) sporge internamente a detto corpo (5) a partire sostanzialmente dalla zona mediana della superficie superiore (6) o di quella inferiore (7) o di quella vestibolare (13) o di quella linguale (14) .
  6. 6. Connettore come alle rivendicazioni 1 o 5 che sì caratterizza per il fatto che La altezza di detto setto (11) risulta interessare totalmente o parzialmente l'altezza di detta sede o di dette sedi (8,8a,8b ).
  7. 7. Connettore come alle rivendicazioni 1 o 6 che si caratterizza per il fatto che dette setto (11) permette che entrambi detti fili entrino esattamente di una voluta misura entro la corrispondente sede.
  8. 8. Connettore come alle rivendicazioni 1 o 7 che si caratterizza per il fatto che detto setto (11) funge da fine corsa per detti fili che entrano sempre esattamente della voluta misura entro detta o dette sedi.
  9. 9. Connettore come alle rivendicazioni 1 o 7 che si caratterizza per il fatto che detto setto (11) costituisce una parete utile di saldatura tra detti connettore e fili.
  10. 10. Connettore come ad una o più delle rivendicazioni precedenti che si caratterizza per il fatto che dette setto (11) presenta una altezza pari o inferiore all'altezza di detta o di dette sedi (8,8a,8b ).
  11. 11. Connettore come ad una o più delle rivendicazioni precedenti che si caratterizza per il fatto che dette setto (11) presenta una altezza tale da interessare, parzialmente o totalmente, lo spessore della parete su cui è ricavata detta apertura (12) stessa.
  12. 12. Connettore come ad una o più delle rivendicazioni precedenti che si caratterizza per il fatto che in corrispondenza della parete vestibolare (13) o della parete linguale (14) o della parete superiore (6) o della parete inferiore (7) di detto corpo (5) risulta associabile un mezzo di presa quale un gancio (15) per un elemento elasticamente deformabile quale un elastico per apparecchi ortodontici.
  13. 13. Connettore come ad una o più delle rivendicazioni precedenti che si caratterizza per il fatto che in una parete qualsiasi di detto corpo (5) sono ricavate due aperture (12a,12b) presentanti in sezione una conformazione poligonale, preferibilmente circolare, ricavate attigue tra loro in una zona a sua volta attigua a detto setto (11).
  14. 14. Connettore come ad una o più delle rivendicazioni precedenti che si caratterizza per il fatto che in corrispondenza della parete vestibolare (13) di detto corpo (5) od in corrispondenza della superficie linguale (14) o superiore (6) o inferiore (7) di detto corpo (5) è associabile un mezzo di presa quale un gancio (15) per un elemento elasticamente deformabile quale un elastico per apparecchi
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