ITTV20100051A1 - Dispositivo anti-caduta, anti-compattamento neve e drenante per tetto a falda inclinata, e relativo sistema di posa in opera. - Google Patents

Dispositivo anti-caduta, anti-compattamento neve e drenante per tetto a falda inclinata, e relativo sistema di posa in opera. Download PDF

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ITTV20100051A1
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IT
Italy
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metal
snow
fall
roof
installation system
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Dal Col Spa
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    • E04BUILDING
    • E04CSTRUCTURAL ELEMENTS; BUILDING MATERIALS
    • E04C2/00Building elements of relatively thin form for the construction of parts of buildings, e.g. sheet materials, slabs, or panels
    • E04C2/30Building elements of relatively thin form for the construction of parts of buildings, e.g. sheet materials, slabs, or panels characterised by the shape or structure
    • E04C2/42Gratings; Grid-like panels
    • E04C2/421Gratings; Grid-like panels made of bar-like elements, e.g. bars discontinuous in one direction
    • E04C2/422Gratings; Grid-like panels made of bar-like elements, e.g. bars discontinuous in one direction with continuous bars connecting at crossing points of the grid pattern
    • E04C2/423Gratings; Grid-like panels made of bar-like elements, e.g. bars discontinuous in one direction with continuous bars connecting at crossing points of the grid pattern with notches
    • EFIXED CONSTRUCTIONS
    • E04BUILDING
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  • Architecture (AREA)
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  • Structural Engineering (AREA)
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Description

DISPOSITIVO ANTI-CADUTA. ANTI-COMPATT AMENTO NEVE E
DRENANTE PER TETTO A FALDA INCLINATA. E RELATIVO
SISTEMA DI POSA IN OPERA.
[0001 ] Il presente trovato ha per oggetto un dispositivo anticaduta, anti-compattamento neve e drenante per tetto a falda inclinata, e relativo sistema di posa in opera.
Campo d’applicazione
[0002] Il trovato si applica alle costruzioni; in particolare si colloca tra i sistemi di sicurezza anti-caduta neve e ghiaccio dai tetti a falda inclinata, il problema principale cui fa riferimento il trovato consiste nel fatto che gli strati di ghiaccio o neve dura aderenti aiie superfici tendono spesso a sciogliersi progressivamente iniziando proprio dalla superficie stessa poiché questa emette, conduce o riflette il calore, oppure a causa della pressione della massa sovrastante. Questo fenomeno ha come risultato che il sottile strato di neve sciolta o parzialmente sciolta elimina l'adesione alla superficie stessa provocando il distaccamento della massa ghiacciata; tutto ciò risulta pericoloso qualora dette superfici siano a falde particolarmente inclinate e ad altezza elevata, come nel caso dei tetti a falda inclinata, poiché le masse di ghiaccio, formatosi usualmente a seguito dì variazioni di temperature o neve dura possono facilmente, staccarsi e cadere su oggetti o persone provocando seri danni o incidenti. Risulta molto frequente, ad esempio, il danneggiamento GHIACCIO che, staccandosi, scivolano verso il basso sconnettendo o deformando le strutture metalliche periferiche.
[0003] Esistono numerosi sistemi convenzionali annoverabili tra i dispositivi anti-neve e anti-ghiaccio per tetti, che convenzionalmente possono essere raggruppati fra le soluzioni fermaneve e quelle sciogli-neve. Le prime, vedi ad esempio il sito www.rasera.com· tecnologicamente più semplici, anche come accessorio atto al supporto ed ancoraggio di un dispositivo complesso, hanno la funzione di bloccare il pericoloso scorrimento dei blocchi di neve, anche ghiacciata, sulle grondaie e sulle persone sottostanti, trattenendo la neve sul tetto fino al naturale scioglimento o alla rimozione volontaria. I dispositivi più semplici e correntemente usati per questo scopo sono i ganci fermaneve, solitamente formati da una piattina in metallo piegata e fissata tra i coppi o tra le tegole, con l’estremità inferiore sporgente e sagomata a guisa di “naso”; in alternativa vengono usate barre o tubi metallici fissati parallelamente alla linea di gronda in prossimità della stessa. Per climi particolarmente rigidi con abbondanti precipitazioni nevose sono disponibili sul mercato sistemi alternativi concettualmente simili ma che adottano vere e proprie barriere fermaneve con griglie metalliche disposte in verticale in luogo dei tubi convenzionali, con maggiore efficacia in presenza dei tetti molto inclinati presenti in alta montagna. Questi dispositivi rientrano tra gli accessori per tetti correntemente utilizzati e disponibili sul mercato, che risolvono il problema dello scorrimento e caduta ma ne provocano altri, come l’accumulo e l’impaccamento deila neve in prossimità degli stessi dispositivi con un aumento notevole del carico sulle strutture portanti ed anche un rallentamento dei naturali tempi di scioglimento.
[0004] Le soluzioni scioglineve, vedi ad esempio il sito www.cappato.net invece, si basano solitamente sull’apporto di calore per fondere la neve ed il ghiaccio già presenti o per impedirne preventivamente l’adesione o formazione. I dispositivi più semplici da applicare utilizzano cavi scaldanti con resistenze elettriche gestiti da una centralina elettronica con sonde di temperatura.
Stato dell’arte
[0005] Sistemi anti-caduta neve sono dunque noti e convenzionalmente usati da lungo tempo, come quelli del tipo a gancio singolo oppure a barra collocata trasversalmente rispetto alla linea di gronda: numerosi produttori di componenti per l’edilizia (es: Riwega srl - ITA) hanno a catalogo questi accessori comprensivi di tutta la ferramenta necessaria per il fissaggio sia su coperture tradizionali a coppo o tegola, sia su lamiera grecata. In alternativa sono noti diversi sistemi basati sull’apporto di calore per lo scioglimento della neve e del ghiaccio o per prevenirne la formazione: i dispositivi più facilmente reperibili sul mercato sono basati su cavi scaldanti a resistenze elettriche fissati direttamente sulla copertura, sulle grondaie e sui pluviali a distanza opportuna oppure forniti premontati su rete per una più semplice installazione (es: ThermafTechnology® - ITA; EGS Nelson Heat Trace - USA).
[0006] In alternativa alla fornitura di calore sotto forma di energia elettrica JP9250212 (Sato) e JP2009228316 (Sato) suggeriscono un sistema di produzione e distribuzione sulla copertura di acqua calda oppure JP20081 75047 (Kaneko) propone la convezione di aria calda all’interno dei pluviali. JP2009002137 (Fuchigami) suggerisce un dispositivo per lo scioglimento della neve per mezzo di onde elettromagnetiche convertite in calore. Altri propongono sistemi misti: JP2003020760 (Aoyanagi) presenta una struttura metallica di supporto, fissata sopra la copertura, che integra un cavo scaldante ed è ricoperta da un foglio termo-riflettente oppure JP3990442 (Kidoguchi) suggerisce un dispositivo per fondere la neve che integra nella copertura un dispositivo scaldante ed una piastra corrugata che convoglia l’acqua sciolta. JP200223541 3 (Noro), JP2009235851 (Akiyama) e RU2353739 (Anpilov) propongono di sovrapporre alla copertura esistente sistemi a lastre metalliche corrugate, bugnate o forate con particolari sagomature per facilitare lo scioglimento della neve ed il drenaggio localizzato, anche modificando l'inclinazione originaria della falda. JP200900781 2 (Ito) presenta un sistema di rimozione meccanica della neve per il tramite di binari rettilinei paralleli fissati ortogonalmente alla linea di gronda di un tetto inclinato, nei quali scorrono lastre piane sovrapposte con movimento a ghigliottina. JP2007247288 (Oba) propone una soluzione alternativa di rimozione meccanica della neve dalla parte inferiore della falda per il tramite di una vite senza fine con relativa struttura di sostegno e meccanismi fissati parallelamente alla line di gronda in prossimità della stessa; la neve scesa e compattata in prossimità della grondaia od il ghiaccio formatosi vengono così rimossi e trasportati lateralmente all’esterno del tetto.
Stato dell’arte più prossimo al trovato
[0007] Sono noti altri sistemi non attivi, cioè che non prevedono né movimenti meccanici per la rimozione nè alcun apporto di energia, come ad esempio elettricità o calore: i più utilizzati sono i dispositivi realizzati per mezzo di reti o maglie metalliche che bloccano la neve, ne impediscono lo scivolamento in basso ed anche il compattamento, favorendo altresì lo scioglimento in quanto drenanti per propria natura e poiché mantengono la massa gelata sollevata dal manto di copertura che funge da superficie di scolo. JP2004308140 (Ando), ad esempio, propone un dispositivo per tetti inclinati di grandi dimensioni in lamiera metallica sagomata sostanzialmente ad ampie greche, formato da una serie di griglie realizzate con tondini di metallo, del tipo simile alle reti elettrosaldate convenzionalmente usate in edilizia, con la spaziatura tra le maglie adatta ad impedire ai blocchi di neve di entrare ed impaccarsi, tagliate a fasce secondo le dimensioni degli avvalli per chiuderne completamente lo spazio interno e fissate lungo i rilievi stessi della grecata tramite viti e staffe sagomate, utilizzando questi come profili di supporto rialzati rispetto ai piani di scolo. In alternativa JP2008291 532 (Harada) presenta una soluzione che integra le funzioni di barriera fermaneve e anticompattamento realizzata per mezzo di una rete metallica flessibile a maglia romboidale, del tipo simile a quelle convenzionalmente usate nelle recinzioni, che riveste una struttura metallica a telaio di sezione triangolare estesa per tutta la lunghezza della falda e fissata lungo il bordo inferiore in prossimità della gronda. JP2001 333523 (Kitamura) suggerisce invece una maglia metallica continua flessibile costituita sostanzialmente da un filo arrotolato, intrecciato e stirato per ottenere una rete sostanzialmente tridimensionale, distesa e fissata sulla falda inclinata, che imbriglia la neve impedendole di scivolare ed impaccarsi e favorendone lo scioglimento.
[0008] Ancora più in particolare, sembra rilevante W02007078248 (Petterson) il quale propone un sistema che impedisce al ghiaccio e alla neve attaccati a tetti, muri, grondaie, cornicioni di staccarsi e cadere, costringendoli invece a restare imbrigliati o staccarsi in piccoli pezzi, sciogliersi e scolare in forma di acqua o vapor acqueo. Il dispositivo prevede uno strato di materiale sostanzialmente isolante, come ad esempio poliuretano espanso o lana minerale, da applicare sulla superficie da proteggere, il quale integra e supporta numerosi elementi divisori, preferibilmente ortogonali allo stesso strato isolante, che separano gli strati di ghiaccio o neve ghiacciata in piccole porzioni potenzialmente meno pericolose e che, aumentando di fatto la superficie aderente, rendono il distaccamento più difficoltoso. In una possibile configurazione è previsto l’uso di una o più reti, oppure un griglia a maglia fine, supportata dagli stessi elementi divisori fissati al materiale isolante. Gli elementi divisori, preferibilmente ortogonali allo strato isolante stesso, fungono quindi da distanziali tra la rete e la superficie; in particolare è previsto che l’altezza di detti distanziali sia almeno 1 /3 dell’altezza prevista della massa di neve o ghiaccio sovrastanti. Nel caso lo strato di neve o ghiaccio sia superiore all’altezza dei distanziali e quindi ricopra la rete, questa diventa a tutti gli effetti un’armatura inglobata nella massa ghiacciata e che ne diminuisce la probabilità di scivolamento e caduta.
[0009] E’ pertanto ragionevole ritenere noto un dispositivo per impedire alla neve e al ghiaccio di staccarsi e cadere da tetti inclinati o da sue parti, che non prevede apporto di energia elettrica o calore, composto da:
(a) una serie di elementi di supporto che fungono da fissaggi e distanziatori dal manto di copertura e dai suoi componenti, talvolta con lo scopo di aumentare la superficie di adesione della neve oppure per dividerla in blocchi più piccoli o ancora per consentire lo scolo delle acque disciolte.
(b) uno o più strati permeabili di protezione superiore, sostanzialmente a forma di rete o griglia a maglia fine, in qualsivoglia materiale come, ad esempio, reti metalliche flessibili, reti a maglia non metallica o, più in generale, strutture formate da elementi incrociati quali tubi, fili, spaghi o nastri;
(c) sistemi convenzionali di fissaggio e connessione alla copertura quali staffe, viti e dadi.
Inconvenienti
[001 0] Le soluzioni proposte e note attualmente presentano alcuni inconvenienti. In generale, ad esempio, è del tutto evidente che i singoli ganci fermaneve aiutano ad evitare distacchi pericolosi e risultano di semplice e rapido montaggio, provocano però un notevole accumulo di neve sulla copertura, aumentando progressivamente il compattamento con problemi di elevati carichi strutturali e rallentamento nel naturale scioglimento e scolo. I dispositivi con resistenze elettriche o altri metodi per l'apporto di calore, invece, consumano notevoli quantità di energia e necessitano di elettronica di controllo. I dispositivi per la rimozione meccanica sono necessariamente complessi, poco versatili, costosi, consumano energia e presentano possibilità di mal-funzionamento.
[001 1 ] I sistemi a rete con elementi distanziatori offrono evidenti vantaggi, però nelle soluzioni note presentano alcuni inconvenienti. Un primo inconveniente risiede nella caratteristica di non essere autoportanti, cioè sono costituiti da maglie flessibili oppure non abbastanza rigide per sostenere il peso proprio ed il carico di neve con interassi rilevanti tra gli appoggi oppure a sbalzo; necessitano quindi di complesse strutture di supporto ed appoggi multipli.
[001 2] Un secondo problema dei sistemi noti a rete e supporti, legato strettamente al primo, è dato dalla conformazione tipica delle grondaie, le quali spesso ostacolano il necessario prolungamento a sbalzo e sopra ie stesse delle strutture di sostegno, siano queste costituite da travi in legno, oppure profilati metallici o qualsivoglia altro supporto continuo rettilineo non sagomato in opera, poiché le stesse grondaie talvolta presentano il bordo esterno superiore all’allineamento con la falda. E’ quindi necessario realizzare strutture particolari a sbalzo per supportare la rete sopra le grondaie o sugli sporti.
[001 3] Un terzo inconveniente riguarda lo spazio vuoto che residua tra si manto di copertura esistente e la soprastante rete di protezione per il tramite dei supporti distanziatori. Essendo questi numerosi e talvolta con forme articolate per favorire la trattenuta di neve e ghiaccio W02007078248 (Petterson), si può verificare il riempimento e l’ostruzione di questo spazio; non favoriscono, quindi, il naturale processo di scioglimento della massa nevosa o del ghiaccio.
[001 4] Un quarto problema riscontrato riguarda la procedura di montaggio, la quale prevede diverse lavorazioni in cantiere con numerosi problemi di appoggio e fissaggio al manto dì copertura esistente. La rete viene stesa alia fine dell’installazione per circondare o coprire le strutture di supporto realizzate in opera oppure pre-montate su pannelli aderenti alla copertura W02007078248 (Petterson). In particolare le operazioni di montaggio in prossimità delle estremità della falda, come ad esempio su grondaie, sporti o elementi aggettanti, risultano pericolose per gli installatori, con elevati rischi di incidenti oppure notevoli tempi e costi per una adeguata messa in sicurezza degli stessi installatori.
[001 5] Tutto ciò considerato è ragionevole la necessità delle imprese del settore d’individuare delle soluzioni innovative ed in grado di superare almeno i problemi poc’anzi rilevati.
Riassunto del trovato
[001 6] Questi ed altri scopi, sono raggiunti con la presente innovazione secondo le caratteristiche di cui alle annesse rivendicazioni, risolvendo i problemi esposti, mediante un dispositivo di protezione anti caduta e slittamento neve, drenante, di elevata rigidità e portanza, comprendente dei pannelli in grigliato metallico strutturale elettroforgiato o pressato, di dimensioni modulari, accostati in modo continuo e complanare, supportati da profilati metallici a “omega” installati su falda inclinata in direzione ortogonale alla linea di gronda. Detti profilati fissano, supportano e distanziano la struttura grigliata di protezione dal manto di copertura esistente. I pannelli sono previsti con dimensioni modulari facilmente assiemabili sia in senso della larghezza che della lunghezza tramite sistemi di fissaggio e connessione convenzionali quali viti, dadi, morsetti, graffe o piaste filettate. Parimenti i profilati a “omega” sono vincolati al manto di copertura per il tramite di viti, staffe, piastre filettate o altra connessione specifica secondo la tipologia di copertura esistente. Il sistema a pannelli strutturali permette di installare i pannelli a sbalzo, parzialmente sporgenti dalla falda, senza il supporto dei profilati a “omega”, per proteggere grondaie, lattonerie di copertura, marciapiedi perimetrali, finestre, porte, pensiline, tende o altri elementi esterni sporgenti che possono essere danneggiati o costituire pericolo per Puomo in caso di neve o ghiaccio.
Scopi
[0017] In tal modo, attraverso il notevole apporto creativo ìi cui effetto costituisce un immediato e non trascurabile progresso tecnico, sono conseguiti diversi e ragguardevoli scopi.
[001 8] Un primo scopo consiste nell’aumentare le caratteristiche di rigidità e portata dello strato anti-scivolamento e drenante che sostiene la massa di neve o ghiaccio, mantenendo un peso proprio contenuto, aumentando gli interassi massimi ammissibili tra le strutture di supporto e limitando di conseguenza i punti di ancoraggio.
[001 9] Un secondo scopo consiste nel favorire lo scioglimento ed il drenaggio della massa di neve o ghiaccio supportati dallo strato protettivo ed evitare ii compattamento provocato dai piccoli blocchi di neve, ghiaccio o neve semi-sciolta che penetrano attraverso le maglie dello strato protettivo, eliminando ogni ostacolo che detti piccoli blocchi possono trovare nella naturale discesa verso l’estremità più bassa della falda inclinata.
[0020] Un terzo scopo riguarda una più comoda, rapida e meno rischiosa instaliazione deil’intero dispositivo sulla falda, limitando i punti di fissaggio e fornendo in cantiere il dispositivo già preparato in due sottoassiemi semilavorati di rapido montaggio: lo strato protettivo antiscivoiamento diviso in pannelli permeabili modulari rigidi e le strutture di supporto unificate, fornite in cantiere già tagliate a misura ed eventualmente forate nei punti di connessione, [0021 ] Un quarto scopo riguarda la possibilità di installare con estrema semplicità il dispositivo in modo parzialmente sporgente rispetto al profilo della copertura per proteggere grondaie, lattonerie, marciapiedi perimetrali, finestre, porte, pensiline, tende o altri elementi esterni che possono venire danneggiati o costituire pericolo per l’uomo in caso della caduta di neve o ghiaccio.
[0022] Un quinto scopo è quello di facilitare le installazioni sporgenti dalle falde, cioè esterne ai bordi della copertura, come ad esempio per la protezione di grondaie e pluviali, eliminando mensole o supporti a sbalzo con relative staffe e fissaggi esterni, e limitando i rischi per gli installatori costretti a lavorare sulle estremità delle falde stesse, anche sporgendosi, ad altezze elevate, altresì riducendo i costi per le opere di sicurezza.
[0023] Un sesto scopo consiste nel rendere il dispositivo universale, ìndustrializzabile e facilmente adattabile a diverse dimensioni e conformazioni di copertura.
[0024] Un ulteriore scopo consiste nella possibilità di variare la tipologia dei supporti in funzione della disponibilità e dei costi, come ad esempio la possibilità di utilizzare profilati metallici di tipo convenzionale ad “omega”, ad “U” oppure a profilo tubolare chiuso rettangolare.
[0025] In conclusione, tutti questi vantaggi hanno il pregio non trascurabile di conseguire un dispositivo anti-caduta, anticompattamento neve e drenante con caratteristiche di elevata rigidità e portata, anche su sporto, modulare e industrializzabile, estremamente semplice per immagazzinamento, trasporto e montaggio e che permette di ridurre tempi, costi e rischi per gli installatori costretti a lavorare sulle estremità delle falde, anche sporgendosi, ad altezze elevate.
[0026] Questi ed altri vantaggi appariranno dalla successiva particolareggiata descrizione d’una soluzione preferenziale di realizzazione con l'aiuto dei disegni allegati.
Contenuto dei disegni
Fig. 1 è una vista prospettica di un pannello standard in grigliato metallico strutturale;
Fig. 2a è una vista assonometria particolareggiata del grigliato di cui in Figura 1 con traversi in tondino liscio;
Fig. 2b è una vista assonometria particolareggiata del grigliato di cui in Figura 1 in una versione alternativa con traversi in barra quadra ritorta;
Fig. 2c è una vista assonometria particolareggiata del grigliato di cui in Figura 1 in una versione alternativa con traversi in barra a sezione rettangolare;
Fig. 3 è una vista laterale del trovato montato su tetto a falda inclinata;
Fig. 4 è una vista frontale del sistema di cui in Figura 3;
Fig. 5 è una vista laterale del trovato installato su falda inclinata di capannone industriale;
Fig. 6 è una vista laterale del profilo di sostegno ad omega con il sistema di fissaggio su aggraffatura di copertura in lamiera;
Fig. 7 è una sezione del fissaggio di cui in Fig. 6;
Fig. 8a è una sezione trasversale particolareggiata del sistema di fissaggio di cui in Fig. 6, con profilo ad “omega”;
Fig. 8b è una variante di cui in Fig. 8a, con profilo ad “U”;
Fig. 8c è una variante di cui in Fig. 8a, con profilo a tubo rettangolare.
Pratica esecuzione del trovato
[0027] Il presente trovato si riferisce ad un dispositivo anti-caduta neve, anti-compattamento e drenante (1 ) costituito da pannelli strutturali (40) in grigliato metallico supportati da profilati metallici (30) e vincolato alla copertura tramite sistemi di connessione dedicati (Figg. 3, 4, 6, 7, 8a, 8b, 8c).
[0028] il detto grigliato semilavorato (41 ) (Fig.1 ) è composto secondo i procedimenti industriali standardizzati da barre portanti principali parallele in materiale metallico di sezione rettangolare (42) e barre metalliche trasversali di collegamento in tondino liscio (43a) oppure in alternativa in profilato quadro liscio o ritorto (43b) oppure in alternativa in profilato rettangolare (43c), vincolate tra loro tramite procedimento di elettroforgiatura o pressatura, rifilate e bordate con piatto perimetrale (44) per ottenere pannelli strutturali (40) facilmente trasportabili, maneggiabili e assiemabili, dal peso ridotto in rapporto all’elevata robustezza (Figg, 2A, 2b, 2c). Questa tipologia di semilavorato risulta già ampiamente utilizzata in edilizia in virtù di elevate caratteristiche prestazionali, del procedimento produttivo industrializzato, dei costi contenuti, dell’assenza di manutenzione se zincato e dell’elevata versatilità in applicazioni quali, ad esempio, ringhiere, cancelli, scale, piani di calpestio o carrabili. Nell’applicazione in oggetto i pannelli presentano dimensioni in larghezza e lunghezza modulari facilmente accostabili come, a titolo di esempio non esclusivo, cm. 100 x 100 oppure cm. 100 x 200. La sezione delle barre utilizzate e, di conseguenza, lo spessore totale del pannello varia in funzione della portata prevista; in una possibile configurazione, riferita alle dimensioni di cui sopra, lo spessore totale può essere, a titolo di esempio non esclusivo, di cm.
5 oppure cm. 6. Le singole barre incrociate (42, 43) costituenti il grigliato (41 ) formano una maglia rettangolare o quadrata con dimensioni, a titolo di esempio non esclusivo, di cm. 10 x 5 oppure cm. 5 x 5.
[0029] I detti pannelli (40) vengono supportati da profilati metallici (30) preventivamente fissati alla falda inclinata (10), ortogonalmente alla linea di gronda (20), con la duplice funzione dì supporto e distanziatore (Figg. 3, 4). Detti profilati presentano, nella configurazione preferenziale, un profilo simmetrico aperto ad “omega” (Fig. 8a), di sezione adeguata a supportare il peso proprio dei pannelli con il previsto carico di neve o ghiaccio ed anche a lasciare uno ampio spazio vuoto tra grigliato (41 ) e manto di copertura esistente (1 1 ). A titolo di esempio non esclusivo, le dimensioni dei profilato di sostegno ad “omega”, ad “U” oppure rettangolari, con spessore di mm. 2 o mm. 3, adatti per una zona a media nevosità, possono variare tra mm. 60 x 40 e mm. 180 x 100. Detti profilati (30) vengono fissati alla copertura per il tramite di staffe e viti, o altri elementi di giunzione convenzionali, in funzione del sistema di copertura esistente. Nel caso particolare di coperture in lamiera metallica, in una tipologia preferenziale di montaggio, i profilati vengono forati o asolati lateralmente in modo da permettere alla vite (32) di impegnarsi attraverso il foro (31 ) sulla piastra filettata (33), la quale blocca l'aggraffatura (12) di unione tra i fogli di lamiera, sia essa in rame, alluminio, ferro o altro materiale o lega metallici (Figg. 6, 7, 8a, 8b, 8c). Lo sfruttamento delle aggraffature risulta particolarmente vantaggioso per l’installazione del trovato poiché queste presentano un orientamento in falda corretto, ortogonale alla linea di gronda, ed interassi compatìbili con le dimensioni dei pannelli in grigliato come, a titolo di esempio non esclusivo, passi a multipli di cm. 50.
[0030] Il sistema anti-caduta e drenante così realizzato necessita di pochi punti di fissaggio e libera un ampio spazio tra il grigliato ed il manto di copertura facilitando lo scioglimento della massa di neve o ghiaccio; i supporti rettilinei con profilo a “omega”, inoltre, vengono installati senza soluzione di continuità ortogonalmente alla linea di gronda e risultano quindi adatti allo scopo poiché non ostacolano in alcun modo la discesa della neve sciolta, o parzialmente sciolta, o dei piccoli blocchi di neve, di ghiaccio o di neve bagnata che eventualmente penetrano tra le maglie del grigliato.
[0031 ] li sistema anti-caduta e drenante così realizzato, inoltre, permette di installare i pannelli parzialmente sporgenti dalla falda sia rispetto alla linea di gronda (Fig.3) sia lateralmente. Grazie alle proprietà strutturali autoportanti dei pannelli, infatti, è possibile montare il dispositivo parzialmente a sbalzo rispetto al perimetro della falda con il vantaggio di proteggere gronde, lattonerie, camminamenti perimetrali ed altri elementi esterni alla falda semplificando enormemente la procedura di montaggio, i costi e le opere necessarie alla sicurezza degli installatori.
[0032] Le operazioni di montaggio, smontaggio e immagazzinamento del dispositivo risultano semplificate dalla fornitura in opera di soli due sottosistemi semilavorati. In particolare, dopo aver vincolato alla falda i profilati metallici (30), preferibilmente preparati in stabilimento già tagliati a misura e forati nei punti di connessione (31 ), e distanziati secondo un interasse compatibile sia con le dimensioni dei pannelli (40) sia con il sistema di fissaggio alla copertura, come a titolo di esempio le aggraffature (12) delle lamiere (1 1 ) si procede alla disposizione ed al fissaggio dei pannelli stessi (40) sui profilati (30). E<1>possibile disporre i pannelli sia in senso longitudinale che trasversale rispetto ai profili di supporto, inoltre, grazie alle dimensioni modulari, è possibile combinare vantaggiosamente entrambe le soluzioni in funzione dell’interasse degli appoggi oppure dell’eventuale sporto desiderato. Il fissaggio dei pannelli sui profilati può avvenire per il tramite di connessioni convenzionali, come vite con dado o con piastra filettata, oppure, in una configurazione preferenziale, tramite staffa di bloccaggio superiore e contro-staffa inferiore con viti di giunzione per bloccare i pannelli adiacenti e renderli complanari e solidali.
[0033] Il sistema può essere vantaggiosamente applicato anche su falda inclinata di capannone industriale (Fig. 5) per evitare lo scivolamento e l’accumulo della neve in prossimità della linea di gronda nei compluvi, causa talvolta di infiltrazioni d’acqua oppure oscuramento di finestre e lucernai.
Legenda
(I ) dispositivo anti-caduta, anti-compattamento e drenante
(10) falda
(I I ) manto di copertura
(1 2) aggraffatura
(20) grondaia
(30) profilato di supporto (31 ) foro o asola
(32) vite
(33) piastra filettata
(40) pannello grigliato
(41 ) grigliato semilavorato (42) barre portanti principali (43af43b, 43c) traversi (44) bordo

Claims (12)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Dispositivo anti-caduta (1 ), anti-compattamento neve e drenante per tetto a falda inclinata del tipo composto da: (a) elementi di supporto che fungono da fissaggi e distanziatori dal manto di copertura e dai suoi componenti; (b) almeno uno strato permeabile di protezione superiore, a forma dì rete, griglia, in materiale metallico; (c) mezzi di fissaggio e connessione dei detti elementi di supporto e di almeno uno strato permeabile alla copertura, quali staffe, viti e dadi, caratterizzato dal fatto che detto dispositivo (1 ) è composto da pannelli strutturali in grigliato metallico (40, 41 ), ove ciascun pannello (40, 41 ) è composto da barre portanti principali parallele in materiale metallico di sezione rettangolare (42) e barre metalliche ortogonali di collegamento (43a, 43b, 43c), vincolate tra loro tramite procedimento di elettroforgiatura o pressatura, rifilate e bordate con piatto perimetrale (44), e da profilati di supporto (30) tagliati forati o asolati net punti di connessione (31 ).
  2. 2. Dispositivo anti-caduta, anti-compattamento neve e drenante per tetto a falda inclinata secondo la rivendicazione 1 caratterizzato dal fatto che detti pannelli in grigliato metallico (40, 41 ) sono supportati da profilati metallici con profilo a “omega” (30), fissati alla copertura con direzione ortogonale alla linea di gronda.
  3. 3. Dispositivo anti-caduta, anti-compattamento neve e drenante pei tetto a faida inclinata e relativo sistema di posa in opera secondo la rivendicazione 1 caratterizzato dal fatto che detti pannelli strutturali in grigliato metallico (40, 41 ) hanno dimensioni standardizzate modulari che sono comprese: per la lunghezza, da un minimo di 0,5 mt ad un massimo di 2 mt; per la larghezza da un minimo di 0,5 mt ad un massimo di 2 mt.
  4. 4. Dispositivo anti-caduta, anti-compattamento neve e drenante per tetto a falda inclinata e relativo sistema di posa in opera secondo le rivendicazioni 1 e 3 caratterizzato dal fatto che in detti pannelli strutturali (40) le singole barre incrociate (42, 43) costituenti il grigliato (41 ) formano una maglia quadrata o rettangolare che può avere, a titolo di esempio non esclusivo, dimensioni di cm. 10 x 5, oppure cm. 5 x 5, oppure cm. 10 x 10.
  5. 5. Dispositivo anti-caduta, anti-compattamento neve e drenante per tetto a falda inclinata secondo le rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che dette barre metalliche ortogonali di collegamento (43a), sono in tondino liscio.
  6. 6. Dispositivo anti-caduta, anti-compattamento neve e drenante per tetto a falda inclinata e relativo sistema di posa in opera secondo le rivendicazioni da 1 a 5, caratterizzato dal fatto che dette barre metalliche ortogonali di collegamento (43b), sono in profilato quadro lìscio o ritorto (43b).
  7. 7. Dispositivo anti-caduta, anti-compattamento neve e drenante per tetto a falda inclinata e relativo sistema di posa in opera secondo le rivendicazioni da 1 a 5, caratterizzato dal fatto che dette barre metalliche ortogonali di collegamento (43c), sono in profilato rettangolare (43c).
  8. 8. Dispositivo anti-caduta, anti-compattamento neve e drenante per tetto a falda inclinata e relativo sistema di posa in opera secondo le rivendicazioni 1 , 2 e 3 caratterizzato dal fatto che, detti profilati metallici di supporto (30) hanno profilo rettangolare.
  9. 9. Dispositivo anti-caduta, anti-compattamento neve e drenante per tetto a falda inclinata secondo le rivendicazioni 1 , 2 e 3, caratterizzato dal fatto che detti profilati metallici di supporto (30) hanno una sezione ad “U”.
  10. 10. Sistema di posa in opera per dispositivo anti-caduta (1 ), anticompattamento neve e drenante per tetto a falda inclinata caratterizzato dal fatto che il dispositivo (1 ) viene fornito in cantiere già preparato in due sottoassiemi semilavorati di rapido montaggio: il primo costituito dai pannelli modulari in grigliato metallico (40, 41 ) rifilati, dotati di bordatura (44) e sottoposti al procedimento di zincatura per protezione; il secondo costituito dai profilati di supporto (30) tagliati forati o asolati nei punti di connessione (31 ) ed in cui la ferramenta necessaria ai fissaggi viene scelta in funzione della tipologia di copertura esistente.
  11. 1 1. Sistema di posa in opera per dispositivo anti-caduta (1 ), anticompattamento neve e drenante per tetto a falda inclinata secondo la rivendicazione 7 caratterizzato dal fatto che i pannelli strutturali in grigliato metallico vengono installati in modo parzialmente sporgente rispetto al profilo della copertura senz mensole, staffe o appoggi aggiuntivi.
  12. 12. Sistema di posa in opera per dispositivo anti-caduta (1 ), anticompattamento neve e drenante per tetto a falda inclinata secondo la rivendicazione 1 1 e 1 2, caratterizzato dal fatto che, detti profilati metallici (30) vengono fìssati su coperture in lamiera metallica (1 1 ), preventivamente forati o asolati di lato in modo da permettere alla vite (32) di impegnarsi attraverso il foro (31 ) sulla piastra metallica filettata (33), la quale blocca l'aggraffatura (12) di unione tra i fogli di lamiera, sia questa in rame, alluminio, ferro o altro materiale o lega metallici (Figg. 6, 7, 8a, 8b, 8c).
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