ITTV20060034A1

ITTV20060034A1 - Struttura di cerniera, particolarmente per una porta o una imposta.

Info

Publication number: ITTV20060034A1
Authority: IT
Inventors: Francesco Snaidero
Original assignee: Bauxt S P A
Priority date: 2006-03-13
Filing date: 2006-03-13
Publication date: 2007-09-14
Also published as: CN101037913B; EP1835099A2; CN101037913A; EP1835099B1; EP1835099A3; ES2692146T3

Description

TITOLO: “STRUTTURA DI CERNIERA, PARTICOLARMENTE PER UNA PORTA O UNA IMPOSTA”

DESCRIZIONE

Il presente trovato ha per oggetto una struttura di cerniera, particolarmente per una porta, in particolare del tipo blindato, o per una imposta.

Oggigiorno un problema sentito nel settore è quello di conseguire una porta che risulti sostanzialmente complanare con un telaio associato ad un varco da richiudere.

Un altro problema che si riscontra nella tecnica nota è dato dal fatto che le cerniere utilizzate risultano usualmente in vista, ciò peggiorando l’aspetto estetico globale della porta.

In relazione al primo problema esposto è noto il prodotto realizzato dalla società OIKOS di Gruaro (VE) con il marchio SYNUA il quale realizza una apertura basculante grazie all’utilizzo di due perni, disposti secondo un medesimo asse verticale, sporgenti rispettivamente dal bordo orizzontale superiore e dal bordo orizzontale inferiore della porta; tali due perni sporgono circa perpendicolarmente dai suddetti bordi, e risultano inseriti girevolmente in apposite sedi cilindriche ricavate rispettivamente sul traverso superiore del telaio e sul pavimento.

La porta giace, in posizione di chiusura, circa nello stesso piano di giacitura del telaio associato al varco.

Tale soluzione nota presenta alcuni inconvenienti: si evidenzia una mancanza di tenuta all’ aria, ovviabile solo parzialmente da una eventuale aggiunta di un paraferddo sulla parte superiore della porta; inoltre si riscontra una difficoltà di registrazione tra la porta ed il telaio; ancora si evidenzia la mancanza di sicurezza, in quanto il sistema basculante provoca un effetto leva pericoloso per mani e piedi; infine si riscontra la necessità di utilizzare la soluzione in presenza di varchi sensibilmente più larghi dello standard di mercato, nonché difficoltà di posa.

E anche nota una soluzione realizzata dalla società OIKOS di Gruaro (VE) con il marchio SKURO in cui, al fine di conseguire una incemierazione a scomparsa per imo scuro, viene utilizzata una cerniera composta da una pluralità di elementi arcuati, scorrevolmente associati tra loro uno dentro laltro.

Tali elementi arcuati possono quindi fuoriuscire parzialmente l’uno dall’ altro mediante una rotazione, fino a definire complessivamente, in pianta, un angolo leggermente superiore a 90 gradi.

L’elemento arcuato più esterno e quello più interno sono fissati, con la loro estremità libera, rispettivamente ad un fianco della imposta ed al fondo di una apposita cava, circa parallelepipeda, ricavata in un montante del telaio.

L’apertura e la chiusura dell’imposta sono quindi permesse dallo scorrimento telescopico dei vari elementi arcuati l’uno nell’altro; con l’imposta in posizione di chiusura, la cerniera risulta circa totalmente contenuta nella cava del telaio, e risulta quindi occultata alla vista, non incidendo quindi sull’ estetica complessiva dell’edificio a cui l’imposta è associata.

Tali cerniere di tipo noto presentano tuttavia degli inconvenienti: per poter fornire un adeguato supporto all’imposta, le stesse presentano un ingombro elevato, tale da ridurre sensibilmente la luce libera del varco nella condizione di apertura di tale imposta.

Un altro inconveniente che tali cerniere di tipo noto presentano riguarda il fatto che le stesse non permettono di conseguire la complanarità dell’imposta rispetto al telaio.

Inoltre la apertura limitata dell’imposta comporta possibili rotture a causa di una forzata apertura oltre il limite indicato.

Compito principale di quanto forma oggetto del presente trovato è quindi quello di risolvere i problemi tecnici evidenziati, eliminando gli inconvenienti di cui alla tecnica nota citata e quindi escogitando un trovato il quale consenta di ottenere una porta, particolarmente del tipo blindato, o una imposta che permetta di conseguire la condizione di complanarità con il telaio di supporto e la condizione di scomparsa per le cerniere.

Nell’ambito del compito sopra esposto, un altro importante scopo è quello di realizzare un trovato che permetta di ottenere una struttura di cerniera la cui applicazione ad una porta o ad una imposta risulti molto agevole e rapida.

Ancora un importante scopo è quello di realizzare un trovato che permetta di ottenere un angolo di apertura massimo pari a circa 180 gradi.

Non ultimo scopo è quello di realizzare un trovato che risulti strutturalmente semplice, il medesimo presentando costi realizzativi contenuti.

Il compito e gli scopi accennati, nonché altri che più chiaramente appariranno in seguito, vengono raggiunti da una struttura di cerniera, particolarmente per una porta, in particolare del tipo blindato, o per una imposta, che si caratterizza per il fatto di essere costituita da due o più elementi arcuati, conformati in pianta circa a settore di corona circolare, tra loro mutuamente impilati e scorrevolmente associati, detti due o più elementi arcuati presentando mezzi atti a limitare il reciproco scorrimento da una posizione di chiusura, in cui sono circa esattamente sovrapposti gli uni sugli altri, ad una posizione di apertura in cui sono disposti sfalsati tra loro a definire complessivamente, in pianta, un angolo variabile da circa centottanta gradi sino a circa trecentosessanta gradi.

L’elemento arcuato posto in posizione superiore e l’elemento arcuato posto in posizione inferiore sono dotati di mezzi di interconnessione e fissaggio ad una superficie fissa di un telaio e a detta porta o imposta.

Ulteriori caratteristiche e vantaggi del trovato risulteranno maggiormente dalla descrizione dettagliata di una particolare, ma non esclusiva, forma di realizzazione, illustrata a titolo indicativo e non limitativo nelle tavole di disegni allegate, in cui:

le fig. 1 , 2 e 3 illustrano, in una vista prospettica, una porta con applicato il dispositivo secondo il trovato, rispettivamente in una posizione di chiusura, in una posizione di apertura parziale, ed in una posizione di massima apertura;

le fig. 4, 5 e 6 illustrano, rispettivamente in una vista prospettica, in una vista in pianta, ed in una vista laterale, una struttura di cerniera secondo il trovato in condizione di chiusura; le fig. 7, 8 e 9 illustrano, rispettivamente in una vista prospettica, in una vista in pianta, ed in una vista laterale, una struttura di cerniera secondo il trovato in condizione di apertura parziale;

le fig. 10, 11 e 12 illustrano, rispettivamente in una vista prospettica, in una vista in pianta, ed in una vista laterale, una struttura di cerniera secondo il trovato in condizione di massima apertura;

la fig. 13 illustra, in una vista prospettica ed in un esploso, una struttura di cerniera secondo il trovato;

le fig. 14 , 15 e 16 illustrano, in ima vista in pianta, un particolare di una porta e di un telaio con applicata una struttura di cerniera secondo il trovato, rispettivamente in una posizione di chiusura, in una posizione di apertura parziale, ed in una posizione di massima apertura.

Negli esempi di realizzazione che seguono, singole caratteristiche, riportate in relazione a specifici esempi, potranno in realtà essere intercambiate con altre diverse caratteristiche, esistenti in altri esempi di realizzazione.

Inoltre è da notare che tutto quello che nel corso della procedura di ottenimento del brevetto si rivelasse essere già noto, si intende non essere rivendicato ed oggetto di stralcio (disclaimer) dalle rivendicazioni.

Con riferimento alle figure precedentemente citate, si è indicata con il numero 1 una struttura di cerniera, particolarmente per una porta di tipo blindato o di una imposta 2.

Tale struttura di cerniera 1 è vantaggiosamente costituita da due o più elementi arcuati 3; nella soluzione illustrata negli allegati disegni si sono considerati cinque elementi arcuati 3, conformati in pianta circa a settore di corona circolare, mutuamente impilati e a due a due scorrevolmente associati così da poter passare da una posizione di chiusura (come nelle allegate figure 4, 5 e 6), in cui tutti detti elementi arcuati 3 risultano esattamente sovrapposti gli uni sugli altri, ad una posizione di massima apertura (come nelle allegate figure 10, 11 e 12), in cui detti elementi arcuati 3 sono disposti sfalsati tra loro a definire complessivamente, in pianta, circa un angolo giro.

Vantaggiosamente le estremità terminali, indicate rispettivamente con i numeri 4a e 4b, di ciascuno degli elementi arcuati 3, risultano sostanzialmente piane e giacciono circa su piani tra loro paralleli (eventualmente anche in corrispondenza di un medesimo piano).

Vantaggiosamente l’elemento arcuato posto in posizione superiore, indicato anche con il numero 3a, e l’elemento arcuato posto in posizione inferiore, indicato anche con il numero 3b, presentano una altezza superiore rispetto agli altri elementi arcuati 3 interposti tra gli stessi.

Sulla superficie superiore 5 degli elementi arcuati 3, con eccezione dell’elemento arcuato 3a posto in posizione superiore, è ricavata una guida 6 che segue, in pianta, la conformazione del rispettivo elemento arcuato 3, interessandolo per la sua intera estensione longitudinale; tale guida 6 presenta, in una sezione operata secondo un piano trasversale, una conformazione preferibilmente circa a T rovesciata.

Vantaggiosamente, ma non necessariamente, sulla superficie superiore 5 degli elementi arcuati 3 è ricavato, in corrispondenza di una delle due estremità terminali 4a o 4b degli stessi, un primo smusso definente un primo piano inclinato 7.

Vantaggiosamente nella guida 6 di ogni elemento arcuato 3 è scorrevolmente associabile una controsagomata prima appendice 8, sporgente circa perpendicolarmente dalla superficie inferiore degli elementi arcuati 3, con eccezione dell’elemento arcuato 3b posto in posizione inferiore.

Le appendici 8 risultano quindi conformate in pianta circa a settore di corona circolare, e presentano, in una sezione operata secondo un piano trasversale, una conformazione circa a T rovesciata, controsagomata alla guida 6.

Vantaggiosamente, sulla superficie inferiore, non evidenziata nelle allegate figure, delle appendici 8, in corrispondenza della estremità terminale dell’elemento arcuato 3 opposta a quella presentante il primo piano inclinato 7, è ricavato un secondo smusso, definente un secondo piano inclinato 9.

Gli elementi arcuati 3 sono provvisti di mezzi atti a limitare il reciproco scorrimento, quali dei finecorsa atti ad impedire che gli stessi si separino mutuamente durante le rotazioni mutue dei medesimi.

Tali mezzi sono preferibilmente costituiti da delle piastrine 10, presentanti un profilo arcuato che segue parzialmente quello della superficie laterale interna 1 1 del rispettivo elemento arcuato 3 ed una altezza circa pari alla medesima; ogni piastrina 10 è fissata alla rispettiva superficie laterale interna 11 mediante appositi mezzi di fissaggio quali, ad esempio, una prima vite 17.

Vantaggiosamente le piastrine 10 sono conformate circa ad U e presentano una prima base 12, circa rettangolare, dalle cui estremità trasversali sporgono, preferibilmente verso l’elemento arcuato 3 posto superiormente a quello a cui la piastrina 10 è associata, due bracci, indicati rispettivamente con i numeri 13a e 13b, le cui estremità si dispongono preferibilmente circa a filo con il bordo perimetrale superiore 5 a della superficie superiore 5. Vantaggiosamente, in prossimità di una delle due estremità trasversali della piastrina 10 sporge, circa perpendicolarmente e da parte opposta ai bracci 13a ed 13b, una seconda appendice 14, conformata in modo tale da sporgere inferiormente all’elemento arcuato 3, così da posizionarsi scorrevolmente, in uso, tra lo spazio definito tra i bracci 13a ed 13b di una sottostante piastrina 10 associata ad un sottostante elemento arcuato 3; il riscontro della seconda appendice 14 con i bracci 13a ed 13b, tra cui la stessa risulta scorrevolmente posizionata, funge da finecorsa, sia in apertura che in chiusura, per lo scorrimento mutuo degli elementi arcuati 3.

La posizione della seconda appendice 14, rispettivamente in prossimità dell’una o dell’altra estremità trasversale della piastrina 10, definisce il verso di apertura della struttura di cerniera 1; negli esempi raffigurati nelle allegate figure la seconda appendice 14 è posizionata in prossimità della estremità trasversale di sinistra della rispettiva piastrina 10, e definisce quindi, per la struttura di cerniera 1, un senso di apertura orario.

Vantaggiosamente, ma non necessariamente, la piastrina 10 associata all’elemento arcuato 3 a posto in posizione superiore non presenta i bracci 1 13a e 13b.

Vantaggiosamente, ma non necessariamente, la piastrina 10 associata all’elemento arcuato 3b posto in posizione inferiore non presenta l’appendice 14.

La piastrina 10 associata all’elemento arcuato 3b posto in posizione inferiore presenta inoltre, preferibilmente, ma non necessariamente, uno solo dei bracci 13a e 13b, ed in particolare quello posto da parte opposta rispetto alla appendice 14 della soprastante piastrina 10 associata al soprastante elemento arcuato 3; infatti il finecorsa in chiusura per l’elemento arcuato 3 posto immediatamente sopra all’elemento arcuato 3b è dato dal riscontro di tale elemento arcuato 3 con un montante 27 di un telaio 28 associabile al bordo perimetrale di un varco, non rappresentato nelle allegate figure, da richiudere con la suddetta porta o imposta 2.

L’elemento arcuato 3a posto in posizione superiore e l’elemento arcuato 3b posto in posizione inferiore sono dotati di appositi mezzi di interconnessione e fissaggio ad una superficie, i quali comprendono una prima placchetta 18, a pianta sostanzialmente quadrata, fissata a quella tra le estremità terminali 4a, 4b dell’elemento arcuato 3 a posto in posizione superiore che risulta più distante dalla seconda appendice 14 della piastrina 10 associata a questo ultimo; nell’esempio rappresentato nelle allegate figure trattasi della estremità terminale indicata con il numero 4a.

La prima placchetta 18 è fissata al suddetto elemento arcuato 3 a posto in posizione superiore preferibilmente mediante apposite seconde viti 19, ad esempio del tipo a brugola.

Vantaggiosamente, nella prima placchetta 18 sono ricavate due o più prime asole 20, a sviluppo orizzontale, a cui sono associabili apposite terze viti 21, atte al fissaggio della struttura di cerniera 1 ad esempio ad una prima superficie interna 22 definita in una apposita sede 40 ricavata in uno dei fianchi 33 di una porta o imposta 2.

Vantaggiosamente, i suddetti mezzi di interconnessione e fissaggio ad una superficie comprendono inoltre una seconda placchetta 23, a pianta sostanzialmente rettangolare, fissata alla estremità trasversale 4b dell’elemento arcuato 3b posto in posizione inferiore, da parte opposta rispetto alla prima placchetta 18; vantaggiosamente la seconda placchetta 23 è fissata al rispettivo elemento arcuato 3b posto in posizione inferiore mediante apposite quarte viti 24, ad esempio del tipo a brugola, inserite in apposite seconde asole 25, a sviluppo orizzontale, che consentono una regolazione della posizione orizzontale della seconda placchetta 23 rispetto al rispettivo elemento arcuato 3b posto in posizione inferiore.

Vantaggiosamente, alla seconda placchetta 23 sono associate delle quinte viti 26, atte a consentire il fissaggio della stessa ad un montante 27 di un telaio 28 associabile al bordo perimetrale di un varco, non rappresentato nelle allegate figure, da richiudere con la suddetta porta o imposta 2.

Il montante 27 è preferibilmente costituito da un primo profilato 29, presentante una conformazione in pianta circa ad S a definire una seconda base 30, circa piana, che risulta, con la struttura di cerniera 1 in posizione di chiusura, affacciata e sostanzialmente parallela al fianco 33 della porta o imposta 2 in cui sono ricavate le sedi 40.

Dalle estremità della seconda base 30 si dipartono, circa perpendicolarmente e da parti opposte l’uno dall’ altro, rispettivamente un primo ramo 3 1 ed un secondo ramo 32.

Sulla seconda base 30 sono ricavate, in corrispondenza delle sedi 40 ricavate nel fianco 33 della porta o imposta 2, una o più aperture 34, preferibilmente circa rettangolari in pianta, presentanti dimensioni tali da permettere il passaggio degli elementi arcuati 3 e della seconda placchetta 23 della struttura di cerniera 1.

Questa ultima è quindi associabile al montante 27 fissando al secondo ramo 32 dello stesso, mediante le quinte viti 26, la seconda placchetta 23.

Vantaggiosamente al secondo ramo 32 è associato, da parte opposta alla seconda placchetta 23, un secondo profilato 35, conformato in pianta circa a C.

Il funzionamento è quindi il seguente: con riferimento alle allegate figure, due o più strutture di cerniera 1 possono essere associate ad esempio ad una porta o imposta 2 fissando la prima placchetta 18 di tali strutture di cerniera 1, mediante le terze viti 21, ad una prima superficie interna 22 definita in una apposita sede 40 ricavata in uno dei fianchi 33 di una porta o imposta 2; la posizione orizzontale della porta o imposta 2 rispetto alla struttura di cerniera 1 può essere regolata grazie alla presenza della prime asole 20.

La seconda placchetta 23 di ogni struttura di cerniera 1 viene quindi inserita nella apertura 34 del montante 27 qhe si trova in corrispondenza della sede 40 ricavata nella porta o imposta 2 a cui tale struttura di cerniera 1 è associata; la struttura di cerniera 1 viene quindi fissata al secondo ramo 32 del montante 27 mediante le quinte viti 26.

Come illustrato nelle figure 1 e 14, con la porta o imposta 2 in posizione di chiusura, tutti gli elementi arcuati 3 risultano esattamente sovrapposti gli uni sugli altri, e la struttura di cerniera 1 risulta totalmente occultata alla vista.

La porta o imposta 2 giace inoltre circa nello stesso piano di giacitura del telaio 28.

Imprimendo una rotazione alla porta o imposta 2 nel senso dell'apertura della stessa, i vari elementi arcuati 3 scorrono gli uni sugli altri, ruotando mutuamente fino al riscontro della seconda appendice 14 della piastrina 10 degli stessi con quello tra i bracci 13a o 13b della sottostante piastrina 10 posto alla estremità trasversale opposta a quella presentante la seconda appendice 14.

La posizione dei bracci 13a e 13b e della seconda appendice 14 delle piastrine 10 è tale per cui, nella posizione di massima apertura della struttura di cerniera 1, gli elementi arcuati 3 definiscono in pianta, nel loro complesso, circa un angolo giro; in tale posizione di massima apertura la prima e la seconda placchetta della struttura di cerniera 1 risultano vantaggiosamente circa parallele e distanziate tra loro.

Nella condizione di massima apertura della struttura di cerniera 1, la porta o imposta 2 risulta ruotata di 180 gradi rispetto a quando la stessa si trova in posizione di chiusura, consentendo così il totale sfruttamento della luce del varco, non rappresentato nelle allegate figure, da richiudere con la suddetta porta o imposta 2.

Si è così constatato come il trovato abbia raggiunto il compito e gli scopi prefissati, essendosi escogitata una struttura di cerniera, particolarmente per una porta o una imposta, che fornisce un sicuro ed affidabile sostegno a queste ultime pur mantenendo delle dimensioni radiali ridotte; in tal modo la struttura di cerniera secondo il trovato riduce la luce di passaggio del vano da richiudere con tale porta o imposta solamente di una entità molto ridotta.

Inoltre, grazie alla presenza della prima e della seconda placchetta e delle viti associate alle stesse, l’applicazione di una struttura di cerniera secondo il trovato ad una porta o imposta e ad un telaio risulta molto agevole e rapida.

Ancora la struttura di cerniera secondo il trovato consente di ottenere un angolo di apertura massimo della porta o imposta pari a 180 gradi, così da poter sfruttare l’intera luce utile del varco.

In più la struttura di cerniera secondo il trovato viene totalmente occultata alla vista nella condizione di chiusura della porta o imposta a cui è applicata, non incidendo quindi sull’estetica complessiva delledificio a cui tale porta o imposta è fissata.

Oltre a ciò, la struttura di cerniera secondo il trovato permete di disporre la porta o imposta, nella condizione di chiusura delle stesse, nello stesso piano di giacitura del telaio, con conseguente ulteriore beneficio per l estetica complessiva dell’edificio a cui tale porta o imposta è associata.

Inoltre i costi di produzione della struttura di cerniera secondo il trovato si mantengono modesti, essendo realizzata solamente con componenti di facile produzione e/o assemblaggio.

Naturalmente il trovato è suscetibile di numerose modifiche e varianti, tute rientranti nell’ ambito del medesimo conceto inventivo.

Naturalmente i materiali impiegati nonché le dimensioni costituenti i singoli componenti il trovato potranno essere più pertinenti a seconda delle specifiche esigenze.

I diversi mezzi per effettuare certe differenti funzioni non dovranno certamente coesistere solo nella forma di realizzazione illustrata, ma potranno essere di per sé presenti in molte forme di realizzazione, anche non illustrate.

Le carateristiche indicate come vantaggiose, opportune o simili, possono anche mancare od essere sostituite da equivalenti.

Claims

RIVENDICAZIONI 1) Struttura di cerniera, particolarmente per una porta, in particolare del tipo blindato, o per una imposta, che si caratterizza per il fatto di essere costituita da due o più elementi arcuati, conformati in pianta circa a settore di corona circolare, tra loro mutuamente impilati e scorrevolmente associati, detti due o più elementi arcuati presentando mezzi atti a limitare il reciproco scorrimento da una posizione di chiusura, in cui sono circa esattamente sovrapposti gli uni sugli altri, ad una posizione di apertura in cui sono disposti sfalsati tra loro a definire complessivamente, in pianta, un angolo variabile da circa centottanta gradi sino a circa trecentosessanta gradi.
2) Struttura, come alla rivendicazione 1, che si caratterizza per il fatto di comprendere un elemento arcuato posto in posizione superiore ed uno posto in posizione inferiore, detti elementi arcuati posti in posizione superiore ed inferiore essendo dotati di mezzi di interconnessione e fissaggio ad una superficie, fissa, di un telaio e a detta porta o imposta.
3) Struttura, come alle rivendicazioni 1 e 2, che si caratterizza per il fatto che le estremità terminali di ciascuno di detti elementi arcuati risultano sostanzialmente piane e giacciono circa su piani tra loro paralleli.
4) Struttura, come alle rivendicazioni 1 e 2, che si caratterizza per il fatto che le estremità terminali di ciascuno di detti elementi arcuati risultano sostanzialmente piane e giacciono in corrispondenza di un medesimo piano.
5) Struttura, come ad una o più delle rivendicazioni precedenti, che si caratterizza per il fatto che tra detto elemento arcuato posto in posizione superiore e detto elemento arcuato posto in posizione inferiore è posto almeno un ulteriore elemento arcuato.
6) Struttura, come ad una o più delle rivendicazioni precedenti, che si caratterizza per il fatto che detto elemento arcuato posto in posizione superiore e detto elemento arcuato posto in posizione inferiore presentano una altezza superiore rispetto ai restanti elementi arcuati costituenti detta struttura.
7) Struttura, come ad una o più delle rivendicazioni precedenti, che si caratterizza per il fatto che sulla superficie superiore di detti due o più elementi arcuati, con eccezione di detto elemento arcuato posto in posizione superiore, è ricavata una guida avente la medesima conformazione ed interessante la intera estensione longitudinale detto elemento arcuato.
8) Struttura, come alle rivendicazioni 1 e 7, che si caratterizza per il fatto che detta guida presenta, in una sezione operata secondo un piano trasversale, una conformazione preferibilmente circa a T rovesciata.
9) Struttura, come ad una o più delle rivendicazioni precedenti, che si caratterizza per il fatto che in detta guida di ognuno di detti due o più elementi arcuati è scorrevolmente associabile una controsagomata prima appendice, sporgente circa perpendicolarmente dalla superficie inferiore di un ulteriore tra detti elementi arcuati con eccezione di detto elemento arcuato posto in posizione inferiore.
10) Struttura, come alle rivendicazioni 1 e 9, che si caratterizza per il fatto che dette appendici risultano conformate in pianta circa a settore di corona circolare, e presentano, in una sezione operata secondo un piano trasversale, una conformazione circa a T rovesciata.
11) Struttura, come ad una o più delle rivendicazioni precedenti, che si caratterizza per il fatto che detti mezzi atti a limitare il reciproco scorrimento di detti elementi arcuati comprendono dei finecorsa atti ad impedire che detti elementi arcuati si separino assialmente tra loro durante le rotazioni mutue dei medesimi.
12) Struttura, come alle rivendicazioni 1 e 11, che si caratterizza per il fatto che detti mezzi atti a limitare il reciproco scorrimento sono costituiti da almeno una piastrina, presentante un profilo arcuato che segue parzialmente quello della superficie laterale interna del rispettivo elemento arcuato ed una altezza circa pari alla medesima, ognuna di dette piastrine essendo fissata a detta superficie laterale interna mediante appositi mezzi di fissaggio.
13) Struttura, come alle rivendicazioni 1 e 12, che si caratterizza per il fatto che dette piastrine sono conformate circa ad U e presentano una prima base, a pianta circa rettangolare, dalle cui estremità trasversali sporgono, preferibilmente verso l’elemento arcuato posto al di sopra di quello a cui detta piastrina è associata, due bracci.
14) Struttura, come alle rivendicazioni 1 e 13, che si caratterizza per il fatto che le estremità di detti bracci si dispongono circa a filo con il bordo perimetrale superiore di detta superficie superiore.
15) Struttura, come ad una o più delle rivendicazioni precedenti, che si caratterizza per il fatto che in prossimità di una delle due estremità trasversali di detta piastrina sporge, circa perpendicolarmente e da parte opposta a detti bracci, una seconda appendice, conformata in modo tale da sporgere inferiormente a detto elemento arcuato, così da posizionarsi scorrevolmente, in uso, tra lo spazio definito tra i bracci di una sottostante piastrina associata ad un sottostante elemento arcuato.
16) Struttura, come alle rivendicazioni 1 e 15, che si caratterizza per il fatto che il riscontro di detta seconda appendice con detti bracci tra cui la stessa risulta scorrevolmente posizionata funge da finecorsa, sia in apertura che in chiusura, per lo scorrimento mutuo di detti elementi arcuati.
17) Struttura, come alle rivendicazioni 1 e 16, che si caratterizza per il fatto che la posizione di detta seconda appendice, rispettivamente in prossimità dell’una o dellaltra estremità trasversale di detta piastrina, definisce il verso di apertura, orario o antiorario, di detta struttura di cerniera.
18) Struttura, come ad una o più delle rivendicazioni precedenti, che si caratterizza per il fatto che detta piastrina associata a detto elemento arcuato posto in posizione superiore non presenta detti bracci.
19) Struttura, come ad una o più delle rivendicazioni precedenti, che si caratterizza per il fatto che detta piastrina associata a detto elemento arcuato posto in posizione inferiore è priva di detta appendice.
20) Struttura, come ad una o più delle rivendicazioni precedenti, che si caratterizza per il fatto che detta piastrina associata a detto elemento arcuato posto in posizione inferiore presenta uno solo di detti bracci.
21) Struttura, come alle rivendicazioni 1 e 20, che si caratterizza per il fatto che detta piastrina associata a detto elemento arcuato posto in posizione inferiore presenta solo quello tra detti bracci posto da parte opposta rispetto alla appendice della soprastante piastrina associata al soprastante elemento arcuato.
22) Struttura, come alle rivendicazioni 1 e 21, che si caratterizza per il fatto che il finecorsa in chiusura per quello tra detti elementi arcuati associato superiormente a detto elemento arcuato posto in posizione inferiore, è dato dal riscontro di detto elemento arcuato con un montante di detto telaio associabile al bordo perimetrale di un varco da richiudere con detta porta o imposta.
23) Struttura, come ad una o più delle rivendicazioni precedenti, che si caratterizza per il fatto che detti mezzi di interconnessione e fissaggio ad una superficie comprendono una prima placchetta, a pianta sostanzialmente quadrata, fissata a quella tra dette estremità terminali di detto elemento arcuato posto in posizione superiore che risulta più distante dalla seconda appendice di detta piastrina associata a questo ultimo.
24) Struttura, come alle rivendicazioni 1 e 23, che si caratterizza per il fatto che detta prima placchetta è fissata a detto elemento arcuato posto in posizione superiore mediante mezzi noti di fissaggio, quali preferibilmente delle seconde viti, ad esempio del tipo a brugola.
25) Struttura, come alle rivendicazioni 1 e 24, che si caratterizza per il fatto che in detta prima placchetta sono ricavate due o più prime asole, a sviluppo orizzontale, a cui sono associabili terze viti, atte al fissaggio di detta struttura di cerniera ad una prima superficie interna definita in una apposita sede ricavata in uno dei fianchi di detta porta o imposta.
26) Struttura, come ad una o più delle rivendicazioni precedenti, che si caratterizza per il fatto che detti mezzi di interconnessione e fissaggio ad una superficie comprendono una seconda placchetta, a pianta sostanzialmente rettangolare, fissata alla estremità trasversale di detto elemento arcuato posto in posizione inferiore, da parte opposta rispetto a detta prima placchetta.
27) Struttura, come alle rivendicazioni 1 e 26, che si caratterizza per il fatto che detta seconda placchetta è fissata a detto elemento arcuato posto in posizione inferiore mediante mezzi noti di fissaggio, quali preferibilmente delle quarte viti, ad esempio del tipo a brugola, inserite in seconde asole, preferibilmente a sviluppo orizzontale.
28) Struttura, come alle rivendicazioni 1 e 27, che si caratterizza per il fatto che a detta seconda placchetta sono associate delle quinte viti atte a consentire il fissaggio della stessa a detto montante di detto telaio.
29) Struttura, come ad una o più delle rivendicazioni precedenti, che si caratterizza per il fatto che detto montante è costituito da un primo profilato, presentante una conformazione in pianta circa ad S a definire una seconda base, circa piana, che risulta, con detta struttura di cerniera in posizione di chiusura, affacciata e sostanzialmente parallela a detto fianco di detta porta o imposta, dalle estremità di detta seconda base dipartendosi, circa perpendicolarmente e da parti opposte l’uno dall’altro, rispettivamente un primo ramo ed un secondo ramo, su detta seconda base essendo ricavate, in corrispondenza di dette sedi ricavate in detto fianco di detta porta o imposta, una o più aperture presentanti dimensioni tali da permettere il passaggio di detti elementi arcuati e di detta seconda placchetta.
30) Struttura, come alle rivendicazioni 1 e 29, che si caratterizza per il fatto che detta seconda placchetta è associabile a detto montante fissandola a detto secondo ramo mediante dette quinte viti.
31) Struttura, come alle rivendicazioni 1 e 30, che si caratterizza per il fatto che a detto secondo ramo è associato, da parte opposta a detta seconda placchetta, un secondo profilato, conformato in pianta circa a C.
32) Struttura, come ad una o più delle rivendicazioni precedenti, che si caratterizza per il fatto di essere costituita da cinque di detti elementi arcuati.
33) Struttura, come ad una o più delle rivendicazioni precedenti, che si caratterizza per il fatto che su detta superficie superiore di detti elementi arcuati è ricavato, in corrispondenza di una delle due estremità terminali degli stessi, un primo smusso definente un primo piano inclinato.
34) Struttura, come ad una o più delle rivendicazioni precedenti, che si caratterizza per il fatto che sulla superficie inferiore di dette appendici, in corrispondenza della estremità terminale di detto elemento arcuato opposta a quella presentante detto primo piano inclinato, è ricavato un secondo smusso, definente un secondo piano inclinato.