ITTV20010095A1 - Dispositivo di appoggio per una calzatura sportiva - Google Patents

Dispositivo di appoggio per una calzatura sportiva Download PDF

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Cristiano Benetti
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    • A63SPORTS; GAMES; AMUSEMENTS
    • A63CSKATES; SKIS; ROLLER SKATES; DESIGN OR LAYOUT OF COURTS, RINKS OR THE LIKE
    • A63C9/00Ski bindings
    • A63C9/001Anti-friction devices

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Description

“DISPOSITIVO DI APPOGGIO PER UNA CALZATURA SPORTIVA”
D E S C R I Z I O N E II presente trovato ha per oggetto un dispositivo di appoggio interponibile tra una calzatura sportiva ed uno sci od un attacco da sci.
Oggigiorno nella produzione di attacchi da sci si ha il problema di consentire, al superamento di una forza limite prefissata, l’immediato disimpegno della punta e/o del tacco di uno scarpone da sci preventivamente associato all’attacco.
A tale scopo il puntale e la talloniera degli attacchi da sci di tipo noto sono dotati di mezzi di sbloccaggio la cui forza di apertura è regolabile essenzialmente in funzione del peso dell’utilizzatore.
In particolare, il puntale è usualmente dotato di uno o due elementi costituenti una ganascia controsagomata alla punta dello scarpone.
All’atto del disimpegno, alla ganascia è consentito di ruotare rispeto ad un asse perpendicolare allo sci, agevolando lo spostamento della punta dello scarpone secondo una direzione trasversale o verticale allo sci.
Il principale problema di tali attacchi da sci di tipo noto consiste nel fato che la zona di contatto tra la punta dello scarpone ed il sotostante sci, od una piastrina ad esso associata e sporgente posteriormente al puntale dell’atacco, deve presentare un valore del coefficiente di atrito molto basso, in modo da non ostacolare tale spostamento di disimpegno della punta dello scarpone.
Diversamente, un rallentamento nello svincolo dello scarpone dal puntale dell’attacco può avere conseguenze molto pericolose per la incolumità dell’atleta, in quanto le forze in contrasto tra lo sci e la gamba del medesimo, causa della apertura dell’atacco, sono frequentemente motivo di gravi lesioni, ad esempio ai legamenti del ginocchio.
Al problema sopra esposto si pone parziale rimedio mediante l’uso di materiali opportuni, realizzando suole di scarponi da sci che insistono su sottostanti piastrine antifrizione, associabili alla superficie superiore dello sci o dell’atacco, ad esempio realizzate in materia plastica a basso coefficiente di attrito.
Sono inoltre noti dispositivi di appoggio scorrevole, associabili ad attacchi da sci, costituiti da una piastrina inferiormente presentante mezzi di scorrimento lungo un asse trasversale all’asse longitudinale dello sci stesso.
E’ ad esempio noto il posizionamento di cilindri folli girevolmente associati entro rispettive sedi e sui quali può scorrere detta piastrina.
E’ noto, inoltre, l’utilizzo di cilindri o di coni folli posti con assi longitudinali non paralleli fra loro, bensì convergenti in un unico punto, corrispondente alla supposta posizione assunta dal tallone dell’ utilizzatore.
Tali dispositivi di appoggio scorrevole di tipo noto presentano però l’importante inconveniente di non seguire l’esatto movimento della calzatura durante il suo disimpegno dall’attacco.
Nel caso, ad esempio, di una forza eccessiva applicata alla zona anteriore dello sci secondo una certa direzione trasversale, la ganascia del puntale ruota nella direzione opposta, a favorire la simultanea rotazione della calzatura attorno al tallone, in modo da permettere lo svincolo del piede.
L’utilizzo di piastrine antifrizione traslanti trasversalmente allo sci non favorisce tale rotazione, in quanto i due spostamenti risultano coerenti solamente per un brevissimo tratto iniziale.
Allo stesso modo l’utilizzo, ad esempio, di piastrine rotanti su coni folli è vantaggioso solamente se l’utilizzatore ha una taglia del piede tale per cui la calzatura ruota attorno ad un punto circa prossimo al punto di intersezione degli assi longitudinali dei coni stessi.
Si ha così che quest’ultimo dispositivo di tipo noto risulta tanto più pericoloso quanto più la taglia della calzatura utilizzata è differente da quella prefissata in fase di progettazione.
Sono pure noti dispositivi di appoggio scorrevoli costituiti da complessi meccanismi di guida del movimento della piastrina, comprendenti ad esempio bielle articolate, la cui complessità comporta elevati costi ed una limitata affidabilità.
E’ noto infine che l’utilizzo di scarponi da sci inferiormente dotati di una suola rigida, realizzata in materia plastica a basso coefficiente di attrito, presenta lo svantaggio di rendere difficoltosa e assai pericolosa la camminata dell’utilizzatore, in particolar modo la tenuta della calzatura sportiva su superfici innevate o ghiacciate.
Parimenti la deambulazione dell’utilizzatore risulta alquanto scomoda e difficoltosa, giacché non sono utilizzabili scarponi da sci dotati di suola deformabile, in quanto tali suole parzialmente deformabili sono realizzabili in materiali che presentano valori di attrito elevati, o comunque non così bassi da consentirne vantaggioso impiego in scarponi da sci.
Compito principale di quanto forma oggetto del presente trovato è quindi quello di risolvere i problemi tecnici evidenziati, eliminando gli inconvenienti di cui alla tecnica nota citata e quindi escogitando un dispositivo di appoggio scorrevole il quale consenta di ottenere un attacco da sci che garantisca il disimpegno della calzatura dall’attacco stesso nella massima sicurezza, a prescindere dalla taglia dello scarpone utilizzato.
Nell’ambito del compito sopra esposto, un altro importante scopo è quello di realizzare un trovato che assicuri il disimpegno della calzatura dall’attacco da sci indipendentemente dalla possibilità di movimento tra la suola dello scarpone e l’elemento di appoggio.
Ancora un importante scopo è quello di realizzare un trovato che è potenzialmente utilizzabile, in condizioni di sicurezza, anche in combinazione con scarponi dotati di suola almeno parzialmente realizzata con materiali a medio o alto coefficiente di attrito.
Non ultimo scopo è quello di realizzare un trovato che risulti strutturalmente semplice, il medesimo presentando costi realizzativi contenuti.
Il compito e gli scopi accennati, nonché altri che più chiaramente appariranno in seguito, vengono raggiunti da un dispositivo di appoggio per una calzatura sportiva ad uno sci o ad un attacco da sci, costituito da un puntale e da una talloniera di bloccaggio temporaneo di detta calzatura a detto sci, caratterizzato dal fatto di essere costituito da una basetta, associabile a detti sci o attacco da sci circa posteriormente a detto puntale, presentante mezzi di guida ed appoggio per una piastrina, detta almeno una piastrina essendo dotata di movimento rototraslatorio per la adattabilità automatica a varie taglie di uno scarpone da sci.
Ulteriori caratteristiche e vantaggi del trovato risulteranno maggiormente dalla descrizione dettagliata di una particolare forma di realizzazione, illustrata a titolo indicativo e non limitativo nelle tavole di disegni allegate, in cui:
le figg. 1 e 2 illustrano, in una vista di tre quarti, il trovato posto rispettivamente in posizione diritta e parzialmente ruotata; la fig. 3 illustra, in una vista di tre quarti, uno spaccato di figura 2;
la fig. 4 illustra, in una vista di tre quarti in esploso, il trovato;
la fig. 5 illustra, in una vista da sotto di tre quarti in esploso, il trovato;
la fig. 6 illustra, in una vista laterale, il trovato associato al puntale;
la fig. 7 illustra, in uno schema in pianta, la reale rototraslazione del trovato secondo la dimensione massima e minima di uno scarpone.
Con riferimento alle figure precedentemente citate, si è indicato con il numero 1 un dispositivo di appoggio per una calzatura sportiva ad uno sci (non indicato) o ad un attacco da sci (non indicato).
L’attacco da sci è costituito da una talloniera (non indicata) e da un puntale 4 atti al bloccaggio temporaneo di detta calzatura allo sci; il puntale 4 è posteriormente dotato di una coppia di ganasce 5 conformate circa a “V” in modo da risultare controsagomata alla punta della calzatura.
La coppia di ganasce 5 è girevolmente associata al puntale, in modo da consentire, al superamento di una prefissata forza trasversale, la apertura verso l’esterno delle ganasce ed il rilascio quindi del puntale della calzatura dall’attacco da sci 3.
II dispositivo di appoggio 1 comprende una basetta, indicata con il numero 6, associabile alla superficie superiore dello sci 2, circa nella zona posteriore al puntale 4.
In prossimità della estremità posteriore 7 di detta basetta 6 sporge verso l’alto un elemento di guida, indicato con il numero 8, presentante, in una vista operata secondo una sezione longitudinale, una conformazione vantaggiosamente circa a “T”, le cui ali definiscono una prima ed una seconda guida trasversale 9a e 9b.
Tra dette prima e seconda guida 9a e 9b è ricavata, da parte opposta al gambo 50, una coppia di smanchi longitudinali 51a e 5 lb tra i quali è ricavata una prima sede 10, di forma e dimensioni opportune; dalle estremità contrapposte della coppia di smanchi longitudinali 5 la e 5 lb sporgono una prima coppia di cunei, indicati con i numeri 1 1a e 11b.
All’elemento di guida 8 è superiormente associata una piastrina di appoggio 12 avente conformazione in pianta circa rettangolare e presentante inferiormente una seconda sede, indicata con il numero 13, controsagomata a detto elemento di guida 8, in modo da potere così rototraslare lungo il medesimo.
In questa forma realizzativa la piastrina 12 è vantaggiosamente costituita da un coperchio 12a, superiore, cui è inferiormente associata una placchetta 12b di interposizione tra il coperchio e le superfici superiori, indicate con i numeri 14a e 14b, della prima e della seconda guida 9a e 9b.
La placchetta 12b è atta a costituire un mezzo antifrizione tra detta piastrina 12 e l’elemento di guida 8, in quanto essa è vantaggiosamente realizzata in materiale a basso coefficiente di attrito, in modo da poter rototraslare liberamente lungo l’elemento di guida 8.
Tale placchetta 12b presenta inoltre una terza sede, indicata con il numero 15, di forma circa uguale alla prima sede 10; dai vertici di detta terza sede 15 sporgono una seconda coppia di cunei, indicati con i numeri 16a e 16b, di forma e dimensioni analoghi alla prima coppia di cunei 11a e 11b, e disposti superiormente agli stessi.
Tra dette prime e seconde coppie di cunei 11a, 11b, 16a e 16b è opportunamente posizionabile un elemento elasticamente deformabile, quale una molla 17, ad elica cilindrica, alloggiata entro dette prima e terza sede 10 e 15.
In tal modo, successivamente ad uno spostamento della piastrina 12 tale da precaricare la molla 17, detta molla stessa costituisce dei mezzi di ritorno atti a consentire il richiamo della piastrina 12 superiormente all’elemento di guida 8 della basetta 6.
La prima guida 9a è conformata in modo da presentare un primo bordo esterno, indicato con il numero 18a, non lineare ma presentante uno smanco, in modo da essere sagomato a gradino circa in prossimità delle sue estremità 19a e 19b.
In particolare tali estremità 19a e 19b del primo bordo esterno 18a sono costituite da un primo tratto 20a, disposto parallelamente al secondo bordo esterno 18b della seconda guida 9b, il quale è opportunamente raccordato ad un secondo tratto inclinato 20b, di invito per la piastrina 12.
II funzionamento è quindi il seguente: con riferimento alle figure citate, si ha che quando la piastrina 12 è disposta superiormente all’elemento di guida 8, la reciproca interconnessione risulta non girevole, in quanto entrambi i primi tratti 20a sono alloggiati entro la seconda sede 13 della piastrina 12 stessa.
Una volta avviata l’apertura dell’attacco, alla rotazione delle ganasce 5 avviene contemporaneamente il primo movimento traslatorio della piastrina 12, di lunghezza molto ridotta e precisamente corrispondente circa alla misura del primo tratto 20a.
Una volta avvenuto tale primo movimento, alla piastrina è consentita una libera rotazione attorno al punto che costituisce il centro della rotazione della calzatura durante il suo movimento di svincolo dall’attacco.
Tale libera rotazione, che avviene indipendentemente dalla distanza tra la piastrina e detto centro di rotazione, e quindi indipendentemente dalla taglia della calzatura utilizzata, consente un movimento rototraslatorio tra dette basetta e piastrina.
Si è così constatato come il trovato abbia raggiunto il compito e gli scopi prefissati, essendosi escogitato un dispositivo di appoggio scorrevole che garantisce il disimpegno della calzatura dall’attacco stesso nella massima sicurezza, a prescindere dalla taglia dello scarpone utilizzato.
Il trovato assicura il disimpegno della calzatura dall’attacco da sci indipendentemente dal fatto che la suola dello scarpone possa scorrere rispetto alla piastrina di appoggio, in quanto il movimento è garantito dallo scorrimento della piastrina rispetto all’attacco da sci.
Tale dispositivo di appoggio scorrevole risulta infine strutturalmente molto semplice ed economico, in quanto è al più costituito da soli tre componenti realizzabili secondo tecnologie e macchine di tipo noto.
Naturalmente il trovato è suscettibile di numerose modifiche e varianti, tutte rientranti nell’ ambito del medesimo concetto inventivo.
Naturalmente i materiali impiegati nonché le dimensioni costituenti i singoli componenti il trovato potranno essere più pertinenti a seconda delle specifiche esigenze.

Claims (16)

  1. R I V E N D I C A Z I O N I 1) Dispositivo di appoggio per una calzatura sportiva ad uno sci o ad un attacco da sci, costituito da un puntale e da una talloniera di bloccaggio temporaneo di detta calzatura a detto sci, caratterizzato dal fatto di essere costituito da una basetta, associabile a detti sci o attacco da sci circa posteriormente a detto puntale, presentante mezzi di guida ed appoggio per una piastrina, detta almeno una piastrina essendo dotata di movimento rototraslatorio per la adattabilità automatica a varie taglie di uno scarpone da sci.
  2. 2) Dispositivo come alla rivendicazione 1, in cui detta basetta presenta superiormente una coppia di guide trasversali per una piastrina di appoggio per la suola di detta calzatura, almeno una di dette guide trasversali presentando un profilo discontinuo a gradino, a consentire un movimento rototraslatorio tra dette basetta e piastrina, tra le medesime essendo previsti primi mezzi di ritorno, elasticamente deformabili, e secondi mezzi antifrizione, dotati di superfici a basso coefficiente di attrito.
  3. 3) Dispositivo come alle rivendicazioni 1 e 2, in cui detto puntale è posteriormente dotato di una ganascia girevole circa controsagomata alla punta di detta calzatura, caratterizzato dal fatto che in prossimità della estremità posteriore di detta basetta sporge verso l’alto un elemento di guida superiormente dotato di una prima ed una seconda guida trasversale.
  4. 4) Dispositivo come alle rivendicazioni 1 e 3 caratterizzato dal fatto che detto elemento di guida presenta, in una vista operata secondo una sezione longitudinale, una conformazione vantaggiosamente circa a “T”, a definire un gambo cui sono superiormente associate una coppia di ali costituenti dette prima e seconda guida trasversale.
  5. 5) Dispositivo come ad una o più delle rivendicazioni precedenti caratterizzato dal fatto che detta prima guida trasversale presenta un primo bordo esterno dotato di uno smanco, in modo da presentare due contrapposte zone a gradino circa in prossimità delle sue estremità.
  6. 6) Dispositivo come alle rivendicazioni 1 e 5 caratterizzato dal fatto che ciascuna di dette zone a gradino di detto primo bordo esterno di detta prima guida sono costituite da un primo tratto, circa parallelo al secondo bordo, esterno, di detta seconda guida, e da un secondo tratto inclinato, raccordato al primo, di invito per il riposizionamento di detta piastrina di appoggio.
  7. 7) Dispositivo come ad una o più delle rivendicazioni precedenti caratterizzato dal fatto che tra dette prima e seconda guida trasversale è ricavata, da parte opposta rispetto a detto gambo, una coppia di smanchi longitudinali tra i quali è ricavata una prima sede, di forma vantaggiosamente circa semiellittica.
  8. 8) Dispositivo come alle rivendicazioni 1 e 7 caratterizzato dal fatto che dalle estremità contrapposte di detta coppia di smanchi longitudinali sporgono una prima coppia di cunei, contrapposti tra loro e presentanti forma vantaggiosamente trapezoidale.
  9. 9) Dispositivo come ad una o più delle rivendicazioni precedenti caratterizzato dal fatto che detta piastrina di appoggio presenta inferiormente una seconda sede, circa controsagomata a detto elemento di guida, atta a consentire lo scorrimento tra i medesimi.
  10. 10) Dispositivo come ad una o più delle rivendicazioni precedenti caratterizzato dal fatto che detta piastrina di appoggio, avente in pianta una conformazione circa rettangolare, è vantaggiosamente costituita da un coperchio, superiore, a cui è inferiormente associata una placchetta, di interposizione tra detto coperchio e le superfici superiori di detta prima e seconda guida trasversale.
  11. 11) Dispositivo come ad una o più delle rivendicazioni precedenti caratterizzato dal fatto che detta placchetta è realizzata in materiale a basso coefficiente di attrito, in modo da costituire detti secondi mezzi antifrizione tra detti elemento di guida e piastrina di appoggio.
  12. 12) Dispositivo come alle rivendicazioni 1 e 11 caratterizzato dal fatto che detta placchetta presenta una terza sede, di forma vantaggiosamente circa semiellittica, dai cui vertici sporge una seconda coppia di cunei, contrapposti tra loro e presentanti forma vantaggiosamente trapezoidale.
  13. 13) Dispositivo come alle rivendicazioni 1 e 12 caratterizzato dal fatto che detta terza sede presenta forma e dimensioni circa uguali a quelle di detta prima sede, disponendosi circa superiormente alla medesima.
  14. 14) Dispositivo come alle rivendicazioni 1 e 12 caratterizzato dal fatto che ciascuno di detta seconda coppia di cunei presenta forma e dimensioni circa uguali a quelle di detta prima coppia di cunei, disponendosi a coppie su piani circa paralleli tra loro.
  15. 15) Dispositivo come ad una o più delle rivendicazioni precedenti caratterizzato dal fatto che tra dette prime e seconde coppie di cunei è opportunamente posizionabile almeno un elemento elasticamente deformabile, vantaggiosamente costituito da una molla ad elica cilindrica, opportunamente alloggiata entro dette prima e terza sede.
  16. 16) Dispositivo come ad una o più delle rivendicazioni precedenti caratterizzato dal fatto che detti primi mezzi di ritorno di detta piastrina di appoggio superiormente a detto elemento di guida sono costituiti da detto elemento elasticamente deformabile, opportunamente precaricabile mediante un preventivo spostamento di detta piastrina stessa lontano da detto elemento di guida.
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