ITTV20010007A1 - Struttura di monopattino - Google Patents

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Roberto Gorza
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    • B62LAND VEHICLES FOR TRAVELLING OTHERWISE THAN ON RAILS
    • B62KCYCLES; CYCLE FRAMES; CYCLE STEERING DEVICES; RIDER-OPERATED TERMINAL CONTROLS SPECIALLY ADAPTED FOR CYCLES; CYCLE AXLE SUSPENSIONS; CYCLE SIDE-CARS, FORECARS, OR THE LIKE
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    • BPERFORMING OPERATIONS; TRANSPORTING
    • B62LAND VEHICLES FOR TRAVELLING OTHERWISE THAN ON RAILS
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Description

“STRUTTURA DI MONOPATTINO”
D E S C RI Z I O N E
Il presente trovato ha per oggetto una struttura di monopattino.
Oggigiorno sono in uso monopattini costituiti da un pianale di interconnessione tra una ruota anteriore ed una ruota posteriore.
In prossimità della estremità anteriore del pianale sono presenti mezzi di guida e sostegno per l’ utilizzatore, che sono vantaggiosamente costituiti da una asta di interconnessione tra la ruota anteriore ed un manubrio, superiore, atto alla conduzione della ruota.
Dato il grande ingombro di tali monopattini di tipo noto, esistono attualmente in commercio strutture di monopattino che presentano mezzi di guida associati in modo selettivamente girevole, così da potere reclinare gli stessi in una posizione circa parallela al pianale, ed avere un monopattino facilmente trasportabile, con un ingombro esteso lungo una unica direzione.
E’ noto ad esempio il brevetto DE 299 01 184 Ul, che illustra una struttura di monopattino la cui estremità inferiore dell’asta è opportunamente fulcrata ad un corpo scatolare associato inferiormente al pianale.
In tale corpo scatolare sono ricavate delle guide per lo scorrimento di un perno, posto trasversalmente al gambo dell’asta, entro opportune forature , preferibilmente ovali.
Tali guide sono costituite da una coppia di asole conformate ad arco di cerchio con centro nei punto di fulcraggio dell’asta al corpo scatolare stesso.
Sono inoltre presenti, alle estremità di tali asole, degli smanchi atti a fungere da sedi per detto perno e quindi da mezzi di bloccaggio della rotazione dei mezzi di guida.
Il principale svantaggio di tali strutture di monopattino di tipo noto consiste nel fatto di ridurre l’ingombro del medesimo solamente in una direzione.
Lo spazio occupato dal monopattino posto in posizione chiusa è quindi almeno pari alla lunghezza complessiva data dal pianale alle cui estremità sono associate le ruote anteriore e posteriore.
A parziale soluzione di tale inconveniente, e quindi al fine di ridurre anche l’ingombro lungo questa direzione, è noto il brevetto EP 362.033 nel quale è illustrato un monopattino a due ruote, di cui una azionata da un motore, comprendente primi mezzi di interconnessione girevole, lungo un asse trasversale, di un primo ed un secondo corpo a piastra costituenti il pianale, e secondi mezzi di interconnessione girevole, anche essi disposti lungo un asse trasversale, dei mezzi di guida e sostegno al primo corpo, anteriore, del pianale.
Sono vantaggiosamente presenti terzi mezzi di interconnessione girevole atti a cónsentire un piegamento dell’asta dei mezzi di guida secondo una rotazione di circa un angolo piatto, in modo da ridurre ulteriormente le dimensioni del monopattino.
E’ anche noto il brevetto WO 99/00290 che illustra una struttura di monopattino pieghevole costituita da un pianale di interconnessione tra due ruote, da una estremità del quale sporgono mezzi di guida inferiormente associati alla ruota anteriore.
Il pianale è costituito da almeno due piastre longitudinalmente interconnesse mediante una o più prime cerniere, in modo da consentire la rotazione delle piastre stesse sino a disporsi una sopra l’altra.
I mezzi di guida sono preferibilmente costituiti da una asta a cui è superiormente associabile un manubrio: l’asta è costituita da due o più gambi a loro volta interconnessi tra loro mediante seconde cerniere atte a consentire il ripiegamento su se stessi e ì
lungo il pianale.
Può inoltre essere previsto l’uso di gambi telescopicamente variabili in lunghezza, così da ridurre ulteriormente lo spazio occupato dal monopattino ad esempio durante il suo trasporto in una borsa o in un altro veicolo.
Un inconveniente che tali monopattini di tipo noto presentano riguarda il fatto di non risultare adeguatamente solidi e resistenti durante il loro utilizzo, in quanto gli snodi costituiti dalle prime e dalle seconde cerniere costituiscono dei punti di debolezza nei quali vanno a concentrarsi lè forze principalmente dovute al peso dell’ utilizzatore.
A tali forze, agenti sia sul pianale sia sui mezzi di guida, si aggiungono le sollecitazioni dovute ad urti con eventuali ostacoli presenti sul terreno.
Un altro inconveniente che i tipi noti presentano è dovuto al fatto che la struttura di monopattino risulta scarsamente rigida, in quanto le interconnessioni a cerniera contribuiscono ad aumentare la deformabilità del pianale e soprattutto dell’asta dei mezzi di guida.
Questo fatto può provocare nel tempo un cedimento nella struttura, o quantomeno un difetto nel funzionamento del monopattino.
Compito principale di quanto forma oggetto del presente trovato è quindi quello di risolvere i problemi tecnici evidenziati, eliminando gli inconvenienti di cui alla tecnica nota citata e quindi escogitando un trovato che consenta di ottenere una struttura di monopattino la quale sia robusta e rigida ed allo stesso tempo possa essere modificata in modo da presentare un ridotto ingombro.
Nell’ambito del compito sopra esposto, un altro importante scopo è quello di realizzare un trovato che permetta di essere modificato dopo l’uso in modo rapido e semplice, consentendo all’ utilizzatore un facile e comodo trasporto della stessa.
Un ulteriore scopo è quello di realizzare un trovato che permetta di essere modificato dopo l’uso in modo rapido e semplice, consentendo al produttore di contenere gli spazi sia per lo stoccaggio che per il trasporto.
Ancora un importante scopo è quello di realizzare un trovato che presenti caratteristiche di elevata stabilità durante l’uso e di grande durata, limitando notevolmente i punti di debolezza.
Non ultimo scopo è quello di realizzare un trovato che risulti strutturalmente semplice, il medesimo presentando costi realizzativi contenuti.
Il compito e gli scopi accennati, nonché altri che più chiaramente appariranno in seguito, vengono raggiunti da una struttura di monopattino comprendente un pianale, una ruota anteriore, una ruota posteriore ed un manubrio interagente con detta ruota anteriore, che si caratterizza per il fatto che detto pianale è costituito da una singola piastra alle cui estremità anteriore e posteriore sono temporaneamente fùlcrati, rispetto ad un asse verticale, un primo ed un secondo telaio di interconnessione con detto manubrio, reclinabile, e con detta ruota posteriore.
Ulteriori caratteristiche e vantaggi del trovato risulteranno maggiormente dalla descrizione dettagliata di una particolare forma di realizzazione, illustrata a titolo indicativo e non limitativo nelle tavole di disegni allegate, in cui:
le figg. 1 e 2 illustrano, in una vista parziale rispettivamente di lato ed in pianta, il trovato in posizione di uso;
le figg. 3 e 4 illustrano, ; in una vista rispettivamente in pianta e frontale, il trovato in posizione ripiegata;
la fig. 5 illustra, in una vista di tre quarti, un particolare del trovato.
Con riferimento alle figure precedentemente citate, si è indicata con il numero 1 una struttura di monopattino comprendente un pianale 2 per l’appoggio . dei piedi dell’utilizzatore.
Tale pianale 2 è costituito da una singola piastra 3, vantaggiosamente presentante sezione trasversale ad “H”, e quindi dotata di una prima ed una seconda coppia di alette laterali 4a e 4b sovrapposte tra loro e disposte su piani circa orizzontali.
Alla prima estremità posteriore ed alla seconda estremità anteriore, indicate con i numeri 5 a e 5b, sono temporaneamente fulcrati rispettivamente un primo ed un secondo telaio 6a e 6b.
Il primo telaio 6a è opportunamente costituito da una prima forcella, indicata con il numero 7 e conformata preferibilmente ad “Y”, a cui è fulcrata, in corrispondenza del gambo, una ruota posteriore 8a.
La interconnessione temporaneamente girevole tra la singola piastra 3 ed il primo telaio 6a è vantaggiosamente ottenuta mediante una prima cerniera, indicata con il numero 9a, posizionata su di un lato di detta estremità posteriore 5a della piastra 3.
Tale prima cerniera 9a, presentante asse circa verticale, è costituita da un primo perno di fujcraggio, indicato con il numero IOa, alloggiabile entro una coppia di primi fori I la ricavati nella prima coppia di alete 4a, e passante entro un secondo foro 12a otenuto verticalmente entro una prima appendice, indicata con il numero 13 a, sporgente lateralmente ed anteriormente dalla testa di detta prima forcella 7.
Specularmente a deta prima appendice 13 a, rispeto ad un piano verticale al primo telaio, sporge da deto primo telaio 6a stesso un primo mezzo di bloccaggio temporaneo, ativabile dall’ utilizzatore, vantaggiosamente costituito da un primo gancio indicato con il numero 14a.
Tale primo gancio 14a risulta girevolmente associato a deto primo telaio 6a mediante una interconnessione con un secondo perno di fulcraggio 15 a, e presenta la prima estremità libera, indicata con il numero 16a, opportunamente conformata in modo da interagire temporaneamente con un primo perno di bloccaggio 17a congiungente deta seconda c ioppia di alete 4b a disporsi in posizione vantaggiosamente simmetrica rispetto al primo perno di fulcraggio IOa.
Può essere prevista una molla atta a forzare la interazione tra il primo gancio 14a ed il primo perno di bloccaggio 17a, nonché mezzi ativabili dall’ utilizzatore per lo sbloccaggio, quali un aggeto, accessibile all’utilizzatore, sporgente da parte opposta alla prima estremità libera 16a.
L’interconnessione temporaneamente girevole tra la singola piastra 3 ed il secondo telaio 6b, costituito da un canoto 18 di interconnessione con un manubrio 19, è vantaggiosamente realizzata in modo del tutto analogo, e quindi è ottenuta mediante una seconda cerniera, indicata con il numero 9b, posizionata su di un lato di detta estremità anteriore 5b della piastra 3.
Nella particolare soluzione realizzativa illustrata nelle figure allegate la prima e la seconda cerniera sono state posizionate, a solo titolo esemplificativo, agli angoli opposti della singola piastra 3, in posizione simmetrica rispetto ad un asse verticale passante per il centro della piastra 3 stessa.
Naturalmente può essere previsto il posizionamento della prima e seconda cerniera sullo stesso lato della piastra 3, senza con ciò uscire dall’ambito protettivo della presente domanda.
La seconda cerniera 9b, disposta anche essa con asse circa verticale, è costituita da un terzo perno di fulcraggio, indicato con il numero 10b, alloggiabile entro una coppia di terzi fori, non illustrati nelle figure, ricavati nella seconda coppia di alette 4b.
Il terzo perno di fulcraggio 10b è disposto entro un quarto foro, non illustrato, ottenuto verticalmente entro una seconda appendice, indicata con il numero 13b, sporgente lateralmente e posteriormente al canotto 18.
Specularmente alla seconda appendice 13b, rispetto ad un piano verticale al secondo telaio 6b, sporge dal secondo telaio 6b stesso un secondo mezzo di bloccaggio temporaneo, anche esso attivabile dall’utilizzatore, vantaggiosamente costituito da un secondo gancio indicato con il numero 14b.
Tale secondo gancio 14b risulta girevolmente associato a detto secondo telaio 6b mediante una interconnessione con un quarto perno di fulcraggio 15b, e presenta una seconda estremità libera, indicata con il numero 16b, opportunamente conformata in modo da interagire temporaneamente con un secondo perno di bloccaggio 17b, congiungente detta prima coppia di alette 4a, a disporsi in posizione vantaggiosamente simmetrica rispetto al terzo perno di fulcraggio 1 Ob.
Anche qui può essere prevista una molla atta a forzare la interazione tra il secondo gancio 14b ed il secondo perno di bloccaggio 17b, nonché un distinto aggetto per lo sbloccaggio del gancio 14b stesso.
Il canotto 1 8 presenta lateralmente una conformazione circa ad “S”, in cui la terza estremità 20a inferiore presenta detti seconda cerniera 9b e secondo gancio 14b di interconnessione alla seconda estremità 5b della piastra 3.
Il canotto 18 presenta superiormente una quarta estremità 20b rivolta in direzione opposta alla terza estremità 20a ed a questa associata o solidale mediante un gambo 21, circa verticale.
La quarta estremità 20b presenta una forma vantaggiosamente cilindrica ad asse verticale; in essa è ricavato un quinto foro 22 per un controsagomato quinto perno, di fulcraggio, indicato con il numero 23, sporgente circa verticalmente da una seconda forcella 24, anteriore, di interconnessione con la ruota anteriore 8b.
Tale seconda forcella 24 presenta una quinta estremità 25, superiore, a cui è girevolmente associata in modo temporaneo una ganascia, indicata con il numero 26, superiormente associata o solidale ad una asta 50 di detto manubrio.
La interconnessione girevole tra ganascia 26 e seconda forcella 24 è preferibilmente ottenuta mediante un sesto perno di fulcraggio 27 disposto con asse trasversale.
La superficie inferiore della ganascia 26 è preferibilmente piana ed orizzontale, in modo da andare in battuta sulla superficie superiore della quarta estremità 20b, cilindrica, del canotto 18.
In prossimità di almeno un lato della ganascia 26 si dispone una rispettiva ala, indicata con il numero 28, sporgente superiormente a detta quinta estremità 25 della seconda forcella 24 e conformata circa a falce, in modo da presentare una terza estremità libera 29 rivolta verso la ruota posteriore 8a.
In corrispondenza di detta terza estremità libera 29 dell’ala 28 è girevolmente associata una levetta, indicata con il numero 30, conformata circa ad “L”, centralmente fulcrata a detta ala 28.
In tal modo la levetta 30 presenta una quarta estremità libera 3 la, superiore, azionabile dall’utilizzatore, ed una quinta estremità libera 31b, inferiore, interagente con un controsagomato smanco 32 ricavato posteriormente a detta ganascia 26, circa in direzione opposta rispetto al sesto perno di fulcraggio 27.
Il posizionamento della quinta estremità libera 3 lb della levetta 30 nello smanco 32 della ganascia 26 funge da blocco per la rotazione dell’asta 50 del manubrio 19 attorno al sesto perno di fulcraggio 25, vincolandolo nella posizione, circa verticale, di utilizzo.
Il funzionamento è quindi il seguente: con riferimento alla figura 1, 2 e 3, si ha che al termine dell’utilizzo del monopattino 1 si può procedere nella operazione di smontaggio dello stesso, al fine di ridurre l’ ingombro complessivo, facilitandone il trasporto od il posizionamento dello stesso ad esempio in una borsa o in un bagagliaio.
Per effettuare tale operazione è sufficiente che l’utilizzatore agisca sbloccando il primo ed il secondo gancio 14a e 14b, disponendo le ruote secondo la posizione di figura 3, e sulla levetta 30, sbloccando la rotazione della ganascia 26 e quindi disponendo l’asta 50 del manubrio 19, ad essa associata o solidale, in posizione circa parallela al pianale 2.
Si è così constatato come il trovato abbia raggiunto il compito e gli scopi prefissati, essendosi escogitata una struttura di monopattino pieghevole che presenta elevate caratteristiche di robustezza e di rigidità.
Allo stesso tempo essa risulta facilmente e velocemente modificabile, agendo sui rispettivi mezzi di bloccaggio, in modo da poter offrire un ridotto ingombro.
Naturalmente il trovato è suscettibile di numerose modifiche e varianti, tutte rientranti nell’ambito del medesimo concetto inventivo.
Naturalmente i materiali impiegati nonché le dimensioni costituenti i singoli componenti il ritrovato potranno essere i più pertinenti a seconda delle specifiche esigenze.

Claims (33)

  1. RIVENDICAZIONI 1) Strutura di monopatino comprendente un pianale, una ruota anteriore, una ruota posteriore ed un manubrio interagente con deta ruota anteriore, caraterizzata dal fato che deto pianale è costituito da una singola piastra alle cui estremità anteriore e posteriore sono temporaneamente fulcrati, rispetto ad un asse verticale, un primo ed un secondò telaio di interconnessione con deto manubrio, reclinabile, e cori deta ruota posteriore.
  2. 2) Strutura come alla rivendicazione 1 caraterizzata dal fato che deto primo telaio è opportunamente costituito da una prima forcella, conformata preferibilmente ad “Y-”, al cui gambo è fulcrata detta ruota posteriore.
  3. 3) Struttura come alla rivendicazione 1 caraterizzata dal fato che deto secondo telaio è opportunamente costituito da un canoto di interconnessione con una seconda forcella, sporgente inferiormente da deto manubrio, a cui è fulcrata deta ruota anteriore.
  4. 4) Struttura come alla rivendicazione 1 caraterizzata dal fato che deta singola piastra, presentando vantaggiosamente una sezione trasversale ad Ή”, è dotata di una prima ed una seconda coppia di alete laterali, sovrapposte tra loro e disposte su piani circa orizzontali, ad interessare la lunghezza di deta singola piastra da una prima estremità posteriore ad una seconda estremità anteriore.
  5. 5) Strutura come ad una o più delle rivendicazioni precedenti caratterizzata dal fatto che le interconnessioni temporaneamente girevoli tra detta singola piastra e detti primo e secondo telaio sono vantaggiosamente ottenute rispettivamente mediante una prima ed una seconda cerniera, posizionate su di un lato di dette estremità posteriore ed anteriore di detta piastra.
  6. 6) Struttura come alle rivendicazioni 1 e 5 caratterizzata dal fatto che dette prima e seconda cerniera sono preferibilmente ottenute in corrispondenza di angoli opposti di detta singola piastra.
  7. 7) Struttura come ad una o più delle rivendicazioni precedenti caratterizzata dal fatto che detta prima cerniera, presentante asse circa verticale, è costituita da un primo perno di fulcraggio, alloggiabile entro una rispettiva coppia di primi fori ricavati in detta prima coppia di alette, e passante entro un secondo foro ottenuto verticalmente entro una prima appendice di detta prima forcella.
  8. 8) Struttura come alle rivendicazioni 1 e 7 caratterizzata dal fatto che detta prima appendice preferibilmente sporge lateralmente ed anteriormente dalla testa di detta prima forcella.
  9. 9) Struttura come ad una o più delle rivendicazioni precedenti caratterizzata dal fatto che da detta prima forcella sporge un primo mezzo di bloccaggio temporaneo tra detti primo telaio e singola piastra. 10) Struttura come alle rivendicazioni 1 e 9 caratterizzata dal fatto che detto primo mezzo di bloccaggio temporaneo è vantaggiosamente costituito da un primo gancio, sporgente specularmente a detta prima appendice rispeto ad un piano verticale a deto primo telaio.
  10. 10) Struttura come alle rivendicazioni 1 e 9 caraterizzata dal fatto che deto primo gancio, ativabile dall’ utilizzatore, è fulcrato a deto primo telaio mediante un, secondo perno di fulcraggio, opportunamente disposto con asse circa verticale.
  11. 11) Struttura come alle rivendicazioni 1 e 10 caraterizzata dal fato che una prima estremità libera di deto primo gancio è conformata in modo da interagire, temporaneamente con un primo perno di bloccaggio congiungente deta seconda coppia di alete, a disporsi in posizione simmetrica rispeto a deto primo perno di fulcraggio.
  12. 12) Strutura come ad una o più delle rivendicazioni precedenti caraterizzata dal fato che detta seconda cerniera, presentante asse circa verticale, è costituita da un terzo perno di fulcraggio, alloggiabile entro una rispetiva coppia di terzi fori ricavati in detta seconda coppia di alete, e passante entro un quarto foro otenuto verticalmente entro una seconda appendice di deto secondo telaio.
  13. 13) Struttura come alle rivendicazioni 1 e 12 caraterizzata dal fato che detta seconda appendice preferibilmente sporge lateralmente e posteriormente a detto secondo telaio.
  14. 14) Struttura come ad una o più delle rivendicazioni precedenti caraterizzata dal fatp che da deto secondo telaio sporge un secondo mezzo di bloccaggio temporaneo tra deti secondo telaio e singola piastra.
  15. 15) Strutura come alle rivendicazioni 1 e 14 caraterizzata dal fato che deto secondo mezzo di bloccaggio temporaneo è vantaggiosamente costituito da un secondo gancio, sporgente specularmente a detta seconda appendice rispeto ad un piano verticale a deto secondo telaio.
  16. 16) Strutura come alle rivendicazioni 1 e 15 caraterizzata dal fato che detto secondo gancio, attivabile dall’utilizzatore, è fulcrato a deto secondo telaio mediante un quarto perno di fulcraggio, opportunamente disposto con asse circa verticale.
  17. 17) Struttura come alle rivendicazioni 1 e 16 caraterizzata dal fato che una seconda estremità libera di deto secondo gancio è conformata in modo da interagire temporaneamente con un secondo perno di bloccaggio congiungente deta prima coppia di alete, a disporsi in posizione simmetrica rispeto a deto terzo perno di fulcraggio.
  18. 18) Strutura come ad una o più delle rivendicazioni precedenti caraterizzata dal fatto di prevedere una prima ed una seconda molla atte a forzare la interazione tra deti primo e secondo gancio e deti primo e secondo perno di bloccaggio.
  19. 19) Strutura come ad una o più delle rivendicazioni precedenti caraterizzata dal ftto di prevedere mezzi ativabili dall’utilizzatore per lo sbloccaggio di detti primo o secondo gancio.
  20. 20) Strutura come alle rivendicazioni 1 e 19 caraterizzata dal fato che deti mezzi per 16 sbloccaggio di deti primo o secondo gancio sono costituiti da un aggeto, accessibile all’ utilizzatore, sporgente da deto primo o secondo gancio stesso preferibilmente in direzione opposta a deta prima o seconda estremità libera.
  21. 21) Struttura come ad una o più delle rivendicazioni precedenti caraterizzata dal fato che deto canoto presenta lateralmente una conformazione circa ad “S”, in cui una terza estremità inferiore, rivolta verso déta singola piastra, presenta deti seconda cerniera e secondo gancio per la interconnessione a deta seconda estremità anteriore di detta singola piastra.
  22. 22) Strutura come alle rivendicazioni 1 e 21 caraterizzata dal fato che detto canoto presenta superiormente una quarta estremità rivolta in direzione opposta a deta terza estremità ed a questa associata o solidale mediante un gambo vantaggiosamente circa verticale.
  23. 23) Struttura come alle rivendicazioni 1 e 22 caraterizzata dal fato che in deta quarta estremità, di forma vantaggiosamente cilindrica, è ricavato un quinto foro per una interconnessione girevole con un controsagomato quinto perno di fulcraggio sporgente superiormente da deta seconda forcella.
  24. 24) Strutura come alle rivendicazioni 1 e 23 caraterizzata dal fato che deta quarta estremità presenta asse verticale, ed è fulcrata a deto quinto perno di fulcraggio, sporgente circa verticalmente verso l’alto da deta seconda forcella.
  25. 25) Struttura come alle rivendicazioni 1 e 24 caratterizzata dal fatto che da detta seconda forcella, anteriormente a detto quinto perno di fulcraggio, sporge una quinta estremità a cui è girevolmente associata in modo temporaneo una ganascia.
  26. 26) Struttura come alle rivendicazioni 1 e 25 caratterizzata dal fatto che detta ganascia, superiormente associata o solidale ad una asta di appoggio di detto manubrio, è fulcrata a detta seconda forcella preferibilmente mediante; un sesto perno di fulcraggio, disposto con asse trasversale.
  27. 27) Struttura come alle rivendicazioni 1 e 26 caratterizzata dal fatto che la superficie ihferiore di detta ganascia è preferibilmente piana ed orizzontale, in modo da andare in battuta sulla superficie superiore di detta quarta estremità, cilindrica, di detto canotto.
  28. 28) Struttura come alle rivendicazioni 1 e 27 caratterizzata dal fatto che in prossimità di almeno un lato di detta ganascia si dispone una rispettiva ala, sporgente superiormente da detta quinta estremità di detta seconda forcella.
  29. 29) Struttura come alle rivendicazioni 1 e 28 caratterizzata dal fatto che detta ala è conformata circa a falce, in modo da presentare una terza estremità libera rivolta verso detta ruota posteriore.
  30. 30) Struttura come alle rivendicazioni 1 e 29 caratterizzata dal fatto che in corrispondenza di detta terza estremità libera di detta ala è centralmente fulcrata a detta ala una levetta, conformata circa ad “L”.
  31. 31) Struttura come alle rivendicazioni 1 e 30 caratterizzata dal fatto che detta levetta presenta una quarta estremità libera, superiore, azionabile dall’utilizzatore, ed una quinta estremità libera, inferiore, interagente con un controsagomato smanco ricavato posteriormente a detta ganascia, circa in direzione opposta rispetto a detto sesto perno di fulcraggio.
  32. 32) Struttura come ad una o più delle rivendicazioni precedenti caratterizzata dal fatto che il posizionamento in detto smanco di detta quinta estremità libera di detta levetta funge da blocco per la rotazione di detta asta di detto manubrio attorno a detto sesto perno di fulcraggio, vincolando detto manubrio stesso nella posizione, circa verticale, di utilizzo. 33) Struttura come ad una o più delle rivendicazioni precedenti caratterizzata dal fatto che l’ azionamento da parte dell’ utilizzatore di detta levetta rimuove l’interposizione di detta quinta estremità libera in detto smanco, consentendo a detta asta di ruotare attorno a detto sesto perno di fulcraggio, disponendosi circa parallelamente a detto pianale.
  33. 33) Struttura come ad una o più delle rivendicazioni precedenti caratterizzata dal fatto che dette prima e seconda cerniera sono preferibilmente ottenute in corrispondenza di angoli posti sullo stesso lato di detta singola pias
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