ITMI20131076A1 - Bicicletta con telaio ad elementi piatti - Google Patents

Bicicletta con telaio ad elementi piatti

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ITMI20131076A1
ITMI20131076A1 IT001076A ITMI20131076A ITMI20131076A1 IT MI20131076 A1 ITMI20131076 A1 IT MI20131076A1 IT 001076 A IT001076 A IT 001076A IT MI20131076 A ITMI20131076 A IT MI20131076A IT MI20131076 A1 ITMI20131076 A1 IT MI20131076A1
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bicycle
axis
wheel
respect
integral
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Fulvio Sassi
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Tecno Proget S R L
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    • BPERFORMING OPERATIONS; TRANSPORTING
    • B62LAND VEHICLES FOR TRAVELLING OTHERWISE THAN ON RAILS
    • B62KCYCLES; CYCLE FRAMES; CYCLE STEERING DEVICES; RIDER-OPERATED TERMINAL CONTROLS SPECIALLY ADAPTED FOR CYCLES; CYCLE AXLE SUSPENSIONS; CYCLE SIDE-CARS, FORECARS, OR THE LIKE
    • B62K15/00Collapsible or foldable cycles
    • B62K15/006Collapsible or foldable cycles the frame being foldable
    • B62K15/008Collapsible or foldable cycles the frame being foldable foldable about 2 or more axes

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  • Engineering & Computer Science (AREA)
  • Mechanical Engineering (AREA)
  • Automatic Cycles, And Cycles In General (AREA)
  • Motorcycle And Bicycle Frame (AREA)

Description

D E S C R I Z I O N E
Descrizione dell’INVENZIONE INDUSTRIALE dal titolo:
“Bicicletta con telaio ad elementi piattiâ€
La presente invenzione riguarda una bicicletta che nasce con l’ obiettivo di realizzare un veicolo dotato di un telaio non tradizionale, realizzato in modo nuovo con elementi mai utilizzati in questa tecnologia, estremamente leggero ma nel contempo solido e affidabile. In una delle diverse forme alternative di realizzazione, la bicicletta dell’invenzione à ̈ una bicicletta ripiegabile che, in posizione ripiegata, occupa poco spazio grazie ad un volume modesto ma compatto ed in posizione di utilizzo acquista una configurazione autostabile senza obbligo di dispositivi di blocco che garantiscano questa stabilità.
L’apparecchiatura descritta premette di unire il piacere del movimento su strada con qualunque tipo di manto stradale, asfaltato o sterrato, in un ambiente gradevole, in mezzo ai boschi o lungo un fiume o attorno alle sponde di un lago, tutti posti lontani dal rumore e dall’inquinamento dell’aria, raggiungibili ad esempio in automobile, tram o treno senza che la bicicletta da portare al seguito costituisca un gravoso impedimento per il suo peso, le sue dimensioni o la sua maneggiabilità.
L’innovazione del veicolo consiste nello specifico, nuovo e caratteristico modo di realizzare la sua struttura sia per quanto riguarda i materiali adottati che per le caratteristiche progettuali del dimensionamento di detta struttura.
L’invenzione riguarda allora una bicicletta comprendente un telaio provvisto di una coppia di ruote complanari assialmente allineate alle estremità di detto telaio ed un sistema cinematico per la sua movimentazione, caratterizzata dal fatto che detto telaio comprende almeno una coppia di elementi piatti, disposti parallelamente fra loro da parti opposte del piano assiale di mezzeria di detto telaio.
In una sua particolare forma di attuazione l’invenzione riguarda anche una bicicletta ripiegabile, nella quale detto telaio comprende,
• una struttura anteriore contenente al suo interno un primo canotto solidale con la stessa, entro il quale à ̈ liberamente rotante un albero avente l’estremità inferiore rispetto al suolo solidale con una forcella che supporta l’asse di rotazione di una ruota anteriore, liberamente rotante attorno al proprio asse, e l’estremità superiore solidale con un manubrio di guida di detta bicicletta,
• una struttura intermedia avente un’estremità collegata con detta struttura anteriore,
• una struttura centrale avente l’estremità rivolta verso detto manubrio collegata con la parte posteriore di detta struttura intermedia, contenente al suo interno un secondo canotto solidale con la stessa, entro il quale à ̈ liberamente scorrevole un elemento tubolare avente l’estremità superiore rispetto al suolo solidale con una sella per il sostegno del guidatore di detta bicicletta,
• una struttura posteriore, incernierata alla parte posteriore di detta struttura centrale e rotante rispetto alla medesima, la quale supporta all’estremità opposta l’asse di rotazione di una ruota posteriore, rotante attorno al proprio asse,
detto sistema cinematico comprende
• un primo disco, montato su detta struttura centrale e liberamente rotante rispetto alla stessa,
• una coppia di pedali collegati all’asse di rotazione di detto primo disco e disposti da parti opposte di detto disco,
• un secondo disco, montato su detta struttura centrale e liberamente rotante rispetto alla stessa,
• un terzo disco, montato coassiale e solidale alla rotazione con detto secondo disco,
• un quarto disco, montato coassiale con detta ruota posteriore e solidale alla rotazione con la stessa,
• un primo sistema di trasmissione del moto che collega fra loro detti primo e secondo disco,
• un secondo sistema di trasmissione del moto che collega fra loro detti terzo e quarto disco,
detta bicicletta essendo caratterizzata dal fatto che detta struttura intermedia comprende due coppie di detti elementi piatti e paralleli, di pari lunghezza, dette coppie essendo disposte parallelamente fra loro.
Ulteriori caratteristiche e vantaggi dell’invenzione appariranno maggiormente dalla descrizione dettagliata della bicicletta secondo la presente invenzione nella forma di attuazione, preferita ma non esclusiva, con telaio ripiegabile. Dalla suddetta descrizione sarà facile per il tecnico dell’arte comprendere anche la struttura del telaio non ripiegabile, in quanto privo dei dispositivi espressamente previsti a questo scopo. Tale descrizione verrà esposta qui di seguito con riferimento agli uniti disegni, forniti solo a scopo esplicativo e, pertanto, non limitativo, nei quali:
- la figura 1 illustra in vista prospettica, in una preferita forma di esecuzione, la bicicletta ripiegabile secondo l’invenzione, nella sua configurazione aperta, di esercizio;
- la figura 2 illustra, in vista prospettica secondo un diverso angolo di visualizzazione, la bicicletta di figura 1, nella medesima preferita forma di esecuzione,
- la figura 3 illustra, in vista prospettica secondo un altro diverso angolo di visualizzazione, la bicicletta di figura 1, nella medesima preferita forma di esecuzione,
- la figura 4 illustra, in vista prospettica il lato opposto della bicicletta di figura 1, nella medesima preferita forma di esecuzione.
- la figura 5 illustra, in vista laterale secondo l’orientamento di figura 1, la bicicletta secondo l’invenzione, ripiegata su se stessa.
La bicicletta dell’invenzione comprende un telaio ed un sistema cinematico per la sua movimentazione. Tanto nella bicicletta a telaio fisso quanto in quella di tipo ripiegabile il telaio comprende una pluralità di elementi strutturali piatti, disposti parallelamente fra loro da parti opposte del piano assiale di mezzeria di detto telaio. Tali elementi piatti sono elementi metallici, in particolare ricavati da tutti i tipi di leghe di allumino, titanio o acciaio, prodotti con tecnologie d’avanguardia come taglio ad acqua oppure al plasma, o elementi sintetici come la fibra di carbonio, eventualmente rinforzati con altri tipi di fibre, ad esempio lana di roccia o di vetro o di nailon. I suddetti elementi sono assemblati fra loro con qualunque sistema noto secondo le preferenze del costruttore.
Con riferimento alle figure 1 e 4, il telaio della bicicletta ripiegabile sostanzialmente comprende una struttura anteriore 1 comprendente una coppia di elementi piatti 11 e 12, realizzati ciascuno con una flangia sostanzialmente rettangolare allungata di un materiale meccanicamente molto resistente e molto leggero, preferibilmente compreso nel gruppo dei materiali sopra citati. In una preferita forma di attuazione il materiale prescelto à ̈ l’alluminio e, ancor più preferibilmente, tali flange sono provviste di aperture 13 di alleggerimento. Lo spessore di tali flange à ̈ preferibilmente compreso fra 5 e 15 mm, in un prototipo costruito dal Richiedente tale spessore à ̈ pari a 8 mm. Le due flange sono collegate fra loro, alle loro estremità longitudinali da una coppia di piastrine 14 in modo da realizzare una struttura scatolare. Le suddette piastrine sono forate coassialmente per consentire l’alloggiamento di un primo canotto 15 entro il quale à ̈ liberamente rotante attorno al suo asse un albero 16 avente l’estremità inferiore rispetto al suolo solidale con una forcella 17 che supporta l’asse di rotazione di una ruota anteriore 18, liberamente rotante attorno al proprio asse, e l’estremità superiore solidale con un manubrio 19 di guida di detta bicicletta.
Tale manubrio consente di orientare, durante la marcia, la ruota anteriore come richiesto dal tracciato della strada e dai desideri dell’utente. Preferibilmente, l’albero 16 à ̈ anche assialmente mobile entro il canotto 15, anche se, ovviamente, in marcia la sua posizione assiale rispetto al canotto à ̈ fissa. Ancor più preferibilmente, le estremità 19.1 del manubrio sono incernierate ad un blocchetto 19.2 (figura 3) solidale con l’estremità superiore dell’albero 16 per consentire, con il loro ripiegamento verso il basso, la diminuzione dell’ingombro trasversale della bicicletta ripiegata.
Detto primo canotto potrebbe anche mancare, essendo sufficienti per guidare l’albero 16 una coppia di bussole, non illustrate, inserite nella coppia di fori coassiali ricavati nelle piastrine 14. Peraltro questa soluzione lascerebbe l’albero esposto alla sporcizia della strada ed alle intemperie, per cui il movimento dell’albero, con l’esercizio, potrebbe risultare ostacolato.
Preferibilmente, anche la forcella 17 comprende una coppia di elementi piatti 17.1 e 17.2, disposti parallelamente fra loro, reciprocamente collegati presso l’estremità superiore da una piastra solidale con detta estremità inferiore dell’albero 16 e presso l’estremità inferiore da un perno che materializza l’asse di rotazione della ruota anteriore.
Tale struttura anteriore à ̈ collegata con una struttura intermedia 2 costituita da quattro flange 21, a due a due complanari e parallele fra loro, disposte in coppia da parti opposte di detta struttura anteriore. Più precisamente, le due coppie di flange complanari 21, come tutti gli elementi piatti contrapposti di tutte la strutture di telaio sono disposti da parti opposte del piano assiale di mezzeria di detta bicicletta.
Lo spessore di tali flange à ̈ preferibilmente compreso fra 5 e 15 mm, in un prototipo costruito dal Richiedente tale spessore à ̈ pari a 8 mm. Le suddette flange 21 sono incernierate alla struttura anteriore in una doppia coppia di cerniere coassiali 22 e 23 montate sull’estremità inferiore, rispetto al suolo, delle flange 11 e 12. Le estremità opposte di ciascuna coppia di flange 21 complanari sono collegate ad una estensione 24 di una coppia di flange 31 in due coppie di cerniere 25 e 26 che collegano coassialmente fra loro le flange corrispondenti disposte sul lato opposto di detta struttura anteriore. L’asse r che collega fra loro le cerniere 22 e 23 giacenti nel medesimo piano à ̈ parallelo all’asse s che collega fra loro le cerniere 25 e 26 esse pure giacenti nel medesimo piano, ed à ̈ inclinato secondo un angolo W rispetto all’asse dell’albero 16, considerati complanari. Il valore di W à ̈ preferibilmente compreso fra 49 e 69 gradi, in un prototipo costruito dal Richiedente tale valore à ̈ pari a 59 gradi.
Preferibilmente il suddetto asse r à ̈ inclinato secondo un anglo X rispetto alla direzione orizzontale del suolo. Il valore di X à ̈ preferibilmente compreso fra 31 e 51 gradi, in un prototipo costruito dal Richiedente tale valore à ̈ pari a 41 gradi.
La struttura intermedia ora descritta à ̈ collegata con una struttura centrale 3 avente l’estremità rivolta verso detto manubrio collegata con la parte posteriore della struttura intermedia, tramite almeno una cerniera 27, (figura 3) preferibilmente coassiale con la cerniera 26. Più in particolare, il medesimo asse di rotazione collega fra loro le cerniere 26 e 27. Preferibilmente il collegamento à ̈ realizzato con una coppia di cerniere 27 rispettivamente coassiali con le cerniere 25 e 26.
Anche la struttura centrale comprende una coppia di elementi piatti 31 e 32, realizzati ciascuno con una lastra di un materiale meccanicamente molto resistente e molto leggero, preferibilmente il medesimo materiale delle strutture anteriore e intermedia. In una preferita forma di attuazione il materiale prescelto à ̈ l’alluminio. Preferibilmente, anche tali lastre sono provviste di aperture 33 di alleggerimento. Lo spessore di tali lastre à ̈ preferibilmente compreso fra 5 e 15 mm, in un prototipo costruito dal Richiedente tale spessore à ̈ pari a 8 mm. Preferibilmente, le due lastre sono collegate fra loro, sull’estremità associata alla struttura intermedia, da una terna di perni 30, 34 e 35 ortogonali al piano di giacitura delle lastre, i perni 30 e 34 costituendo l’asse di rotazione delle cerniere 25 e 26, il perno 35 costituendo l’asse di rotazione di una coppia di pedali 36, solidali e coassiali con un disco 37 e disposti da parti opposte di detto disco. Sull’estremità opposta, detta struttura centrale à ̈ associata ad una struttura posteriore 4 tramite almeno una cerniera 38 il cui perno 43 costituisce l’asse di rotazione di detta struttura posteriore rispetto a detta struttura centrale.
Anche tale struttura centrale presenta una struttura scatolare che contiene al suo interno un secondo canotto 39 solidale con la stessa, entro il quale à ̈ liberamente scorrevole in senso assiale un elemento tubolare 39.1 avente l’estremità superiore rispetto al suolo solidale con una sella 39.2 per sostegno ed appoggio del guidatore di detta bicicletta.
La suddetta struttura posteriore 4 comprende una coppia di longheroni 41, disposti parallelamente e trasversalmente collegati fra loro da traversine 42 che danno solidità alla struttura e rigidità longitudinale, trasversale e torsionale. Detti longheroni sono realizzati ciascuno con un materiale meccanicamente molto resistente e molto leggero, preferibilmente il medesimo materiale delle altre strutture. In una preferita forma di attuazione il materiale prescelto à ̈ l’alluminio. Preferibilmente, anche tali longheroni sono provvisti di aperture 40 di alleggerimento. Essi individuano una forcella avente una larghezza minima sull’estremità anteriore, rivolta verso il manubrio della bicicletta ed una larghezza massima sull’estremità opposta. Sull’estremità anteriore almeno uno di detti longheroni presenta una forma triangolare piatta giacente nel medesimo piano verticale della adiacente lastra della struttura centrale. Il vertice del triangolo à ̈ rivolto verso la ruota posteriore, la base à ̈ orientata verso la struttura centrale. Lo spessore di detto triangolo à ̈ preferibilmente compreso fra 5 e 15 mm, in un prototipo costruito dal Richiedente tale spessore à ̈ pari a 8 mm. Entrambi detti longheroni sono collegati alla struttura centrale tramite una cerniera 38 in comune con detta struttura centrale: più dettagliatamente, un unico perno 43 collega fra loro la struttura centrale e quella posteriore consentendo una rotazione reciproca fra le due strutture. Sul medesimo perno 43 sono calettati coassialmente due dischi, un secondo disco 44 ed un terzo disco 45, preferibilmente di diverso diametro, il secondo disco 44 di diametro preferibilmente inferiore a quello del terzo disco 45, ancor più preferibilmente entrambi di diametro inferiore a quello del primo disco 37. Di loro si dirà più esplicitamente in seguito.
Presso l’estremità posteriore, i due longheroni sono collegati fra loro da un perno 46 che materializza l’asse di rotazione della ruota posteriore della bicicletta. La ruota à ̈ solidale con un quarto disco 47, coassiale, preferibilmente di diametro superiore al diametro del secondo disco. Un primo sistema di trasmissione collega reciprocamente primo e secondo disco, un secondo sistema di trasmissione collega reciprocamente terzo e quarto disco. In quanto detti dischi devono trasmettere il movimento impresso dai pedali alla ruota posteriore essi presentano una configurazione adatta allo scopo; possono essere delle pulegge accoppiate fra loro con cinghie oppure rulli dentati accoppiati con cinghie dentate ma, preferibilmente, sono ruote dentate collegate con catene.
In una particolare forma alternativa di realizzazione, le ruote anteriore e posteriore possono avere diverso diametro, con la ruota anteriore preferibilmente di diametro maggiore di quella posteriore ma, ancor più preferibilmente, le due ruote hanno il medesimo diametro.
Ritornando alla figura 2, si nota che in posizione di esercizio, bicicletta aperta, la configurazione del veicolo à ̈ autostabile. In altre parole, la forma dello sviluppo longitudinale delle flange 21 della struttura intermedia à ̈ tale che esse sono in reciproco contatto almeno in corrispondenza delle loro estremità e poiché tale contatto non si sviluppa lungo una linea di punti di contatto come sarebbe nel caso di strutture con elementi tubolari, ma avviene in corrispondenza di superfici contrapposte, di ampiezza determinata dallo spessore dell’elemento, il contatto da luogo ad un accoppiamento solido e stabile che non subisce gli effetti delle asperità della strada e delle spinte della guida. Questa configurazione del veicolo non può nemmeno cambiare orientamento spaziale in quanto il parallelogramma articolato creato dalla struttura intermedia à ̈ per sua natura una struttura indeformabile e la sua posizione à ̈ fissata dalla retta r che unisce le cerniere 22 e 23. In altre parole, in detta configurazione di esercizio l’estremità posteriore del parallelogramma costituito dalla struttura intermedia non può ruotare ulteriormente verso il basso, può solo ruotare verso l’alto, come difatti avviene quando si ripiega la bicicletta. In modo del tutto simile anche la struttura posteriore, quando il veicolo à ̈ in posizione di esercizio, si trova in configurazione autostabile. Infatti la piastra triangolare che costituisce l’estremità anteriore di almeno un longherone à ̈ in battuta contro l’estremità posteriore della struttura centrale cosicché i longheroni non possono ruotare ulteriormente verso l’alto sollevando la ruota posteriore dal suolo.
Nonostante questa garanzia di stabilità, il Richiedente, preferibilmente, utilizza anche due blocchi meccanici, costituiti dalle spine 50 e 51, preferibilmente controllate da una molla, che vengono inserite in corrispondenti fori sulle strutture anteriore e posteriore per bloccare meccanicamente la posizione reciproca fra struttura anteriore e struttura intermedia e fra struttura centrale e struttura posteriore.
La figura 5 illustra il veicolo dell’invenzione in posizione chiusa. Per assumere questa configurazione, come si può capire da detta figura, il parallelogramma della struttura intermedia viene ruotato verso l’alto fino a quando non si blocca contro la struttura anteriore o contro il primo canotto in essa contenuto. La struttura posteriore viene ruotata verso il basso fino a quando la flangia triangolare d’estremità di un longherone incontra un fermo, ad esempio un perno che collega le due piastre della struttura centrale. Gli alberi 16 e 391 che sorreggono manubrio e sella sono fatti scorrere assialmente entro i rispettivi canotti e le braccia laterali 19.1 del manubrio sono ripiegate verso il basso facendo assumere alla bicicletta la sua configurazione di ingombro minimo. Una maniglia 52, preferibilmente montata sulla struttura centrale, consente un facile afferramento della bicicletta per la sua movimentazione in configurazione chiusa. Gli sviluppi longitudinali (verso l’alto) della struttura anteriore e quelli (in direzione orizzontale) delle altre tre strutture sono stabiliti dal costruttore in relazione alle dimensioni che lo stesso intende dare alla lunghezza della bicicletta secondo la sua destinazione ad una specifica classe di utenti, ragazzi, donne, adulti, in relazione alla loro statura.
L’invenzione risolve i problemi enunciati e consegue diversi vantaggi.
La bicicletta à ̈ estremamente leggera nonostante la relativa complessità della sua struttura e quindi facilmente movimentabile anche da una donna o da un giovane. Contemporaneamente à ̈ estremamente robusta grazie ai suoi elementi costituenti ed al loro reciproco assemblaggio.
L’assemblaggio di detti elementi, grazie alla loro conformazione piatta, risulta molto più facile ed economico rispetto ai metodi e ai mezzi necessari per assemblare fra loro gli elementi tubolari dell’arte nota.
L’apertura ed il ripiegamento della bicicletta sono estremamente semplici, non richiedono l’uso di particolari attrezzi e non richiedono sforzi elevati, essendo sufficiente imporre alle strutture una semplice rotazione nel piano verticale di giacitura. Questa rotazione, una volta innescata, procede quasi autonomamente se accompagnata da uno sforzo ancora minore di quello richiesto per innescarla.
Infine le ridotte dimensioni della bicicletta ripiegata non sono di alcun ostacolo per la sua movimentazione e la sua sistemazione anche in un angolo di casa. Nella presente descrizione non sono state di norma illustrate tutte le possibili alternative strutturali e dimensionali alle forme di attuazione dell’invenzione specificatamente descritte: non à ̈ infatti sembrato necessario espandersi nei dettagli costruttivi del sistema dell’invenzione in quanto ogni tecnico dell’arte, dopo le istruzioni qui date, non avrà difficoltà a progettare, scegliendo adeguatamente materiali e dimensioni, la soluzione tecnica più vantaggiosa.
Queste varianti s’intendono tuttavia ugualmente comprese nell’ambito di protezione del presente brevetto, risultando tali forme alternative di per se stesse facilmente derivabili dalla descrizione qui effettuata del rapporto che lega ciascuna forma di attuazione con il risultato che l’invenzione vuole ottenere.

Claims (12)

  1. R I V E N D I C A Z I O N I 1. Bicicletta comprendente un telaio provvisto di una coppia di ruote complanari assialmente allineate alle estremità di detto telaio ed un sistema cinematico per la sua movimentazione, caratterizzata dal fatto che detto telaio comprende almeno una coppia di elementi piatti, disposti parallelamente fra loro da parti opposte del piano assiale di mezzeria di detto telaio.
  2. 2. Bicicletta secondo la rivendicazione 1, nella quale detto telaio comprende: • una struttura anteriore contenente al suo interno un primo canotto solidale con la stessa, entro il quale à ̈ liberamente rotante un perno avente l’estremità inferiore rispetto al suolo solidale con una forcella che supporta l’asse di rotazione di una ruota anteriore, liberamente rotante attorno al proprio asse, e l’estremità superiore solidale con un manubrio di guida di detta bicicletta, • una struttura intermedia avente un’estremità collegata con detta struttura anteriore, • una struttura centrale avente l’estremità rivolta verso detto manubrio collegata con la parte posteriore di detta struttura intermedia, contenente al suo interno un secondo canotto solidale con la stessa, entro il quale à ̈ liberamente scorrevole un elemento tubolare avente l’estremità superiore rispetto al suolo solidale con una sella per il sostegno del guidatore di detta bicicletta, • una struttura posteriore, incernierata alla parte posteriore di detta struttura centrale e rotante rispetto alla medesima, la quale supporta all’estremità opposta l’asse di rotazione di una ruota posteriore, liberamente rotante attorno al proprio asse l’asse di rotazione di una ruota posteriore liberamente rotante attorno al proprio asse, e detto sistema cinematico comprende • una prima ruota, montata su detta struttura centrale e liberamente rotante rispetto alla stessa, • una coppia di pedali collegati all’asse di rotazione di detta prima ruota e disposti da parti opposte di detta ruota, • una seconda ruota, montata su detta struttura posteriore e liberamente rotante rispetto alla stessa, • una terza ruota, montata coassiale con detta ruota posteriore posteriore e solidale con la stessa, • un primo sistema di trasmissione del moto che collega fra loro dette prima e seconda ruota, • un secondo sistema di trasmissione del moto che collega fra loro dette seconda e terza ruota, detta bicicletta essendo caratterizzata dal fatto che detta struttura intermedia comprende due coppie di elementi piatti e paralleli, di pari lunghezza, dette coppie disposte parallelamente fra loro.
  3. 3. Bicicletta come a rivendicazione 2, caratterizzata dal fatto che dette strutture anteriore, centrale e posteriore comprendono due elementi piatti paralleli fra loro, disposti da parti opposte del piano assiale di mezzeria di detta bicicletta.
  4. 4. Bicicletta come a rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che detti elementi piatti sono costituiti con un materiale scelto nel gruppo comprendente materiali metallici come alluminio, acciaio, titanio e loro leghe e materiali sintetici, come la fibra di carbonio, eventualmente provvisti di cariche di rinforzo, come lana di roccia o fibre di nailon o di vetro.
  5. 5. Bicicletta come a rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che lo spessore di detti elementi piatti à ̈ compreso fra 5 mm e 15 mm.
  6. 6. Bicicletta come a rivendicazione 2, caratterizzata dal fatto che detta struttura intermedia à ̈ collegata alla struttura anteriore tramite una doppia coppia di cerniere coassiali disposte sull’estremità inferiore di detta struttura anteriore.
  7. 7. Bicicletta come a rivendicazione 6, caratterizzata dal fatto che l’asse che collega fra loro dette cerniere giacenti nel medesimo piano à ̈ inclinato rispetto all’asse dell’albero di detto manubrio secondo un angolo W di valore compreso fra 49 e 69 gradi.
  8. 8. Bicicletta come a rivendicazione 7, caratterizzata dal fatto che detto asse à ̈ inclinato rispetto alla direzione orizzontale del suolo secondo un anglo X di valore compreso fra 31 e 51 gradi.
  9. 9. Bicicletta come a rivendicazione 2, caratterizzata dal fatto che detta struttura centrale à ̈ collegata a detta struttura intermedia tramite due coppie di cerniere che collegano coassialmente fra loro le estremità posteriori di dette coppie di elementi piatti di detta struttura intermedia disposte da parti opposte di detta struttura anteriore.
  10. 10. Bicicletta come a rivendicazione 9, caratterizzata dal fatto che l’asse che collega fra loro dette cerniere giacenti nel medesimo piano à ̈ parallelo all’asse che collega fra loro dette cerniere di collegamento fra struttura anteriore e struttura intermedia.
  11. 11. Bicicletta come a rivendicazione 2, caratterizzata dal fatto che detta struttura posteriore à ̈ collegata a detta struttura centrale tramite una cerniera 38 che consente una rotazione reciproca fra dette due strutture.
  12. 12. Bicicletta come a rivendicazione 2, caratterizzata dal fatto che l’estremità anteriore almeno uno degli elementi piatti di detta struttura posteriore possiede una forma triangolare piatta, giacente nel medesimo piano verticale del corrispondente elemento piatto della struttura centrale, con vertice rivolto verso la ruota posteriore e base rivolta verso detta struttura centrale.
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