ITTO990311A1 - Carda, particolarmente per la preparazione di veli per tessuti nontessuti. - Google Patents

Carda, particolarmente per la preparazione di veli per tessuti nontessuti. Download PDF

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ITTO990311A1
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Giovanni Bacchio
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    • DTEXTILES; PAPER
    • D01NATURAL OR MAN-MADE THREADS OR FIBRES; SPINNING
    • D01GPRELIMINARY TREATMENT OF FIBRES, e.g. FOR SPINNING
    • D01G15/00Carding machines or accessories; Card clothing; Burr-crushing or removing arrangements associated with carding or other preliminary-treatment machines
    • D01G15/02Carding machines
    • D01G15/12Details
    • D01G15/46Doffing or like arrangements for removing fibres from carding elements; Web-dividing apparatus; Condensers

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  • Engineering & Computer Science (AREA)
  • Textile Engineering (AREA)
  • Preliminary Treatment Of Fibers (AREA)
  • Medicinal Preparation (AREA)

Description

DESCRIZIONE dell'invenzione industriale dal titolo: "Carda, particolarmente per la preparazione di veli per tessuti non tessuti"
La presente invenzione riguarda una carda, particolarmente per la produzione di veli per tessuti non tessuti, del tipo comprendente:
due cilindri pettinatori di uscita, disposti ad altezze differenti, che cooperano con il tamburo cardante finale della carda per prelevare rispettivamente un velo superiore di fibre ed un velo inferiore di fibre,
- un cilindro scaricatore superiore, che alimenta il velo superiore ad un nastro trasportatore superiore avente un ramo attivo iniziale che è sostanzialmente orizzontale ed un ramo attivo finale che è inclinato verso il basso,
- un cilindro scaricatore inferiore che alimenta il velo inferiore ad un nastro trasportatore inferiore, sostanzialmente orizzontale, sul quale viene anche alimentato, dal suddetto ramo inclinato del nastro trasportatore superiore, il velo superiore per sovrapporlo al velo inferiore.
Un primo scopo dell'invenzione è quello di realizzare una carda del tipo sopra definito che sia atta ad operare ad alta velocità senza dar luogo ad alterazioni del velo, in particolare per effetto dei flussi d'aria prodotti dagli organi rotanti e della resistenza opposta dell'aria all'avanzamento del velo.
Tale scopo viene realizzato con l’impiego delle caratteristiche che formano oggetto della rivendicazione 1.
Un secondo scopo dell'invenzione è quello di realizzare una carda del tipo suddetto, in cui fra ciascuno dei due cilindri pettinatori di uscita ed il rispettivo cilindro scaricatore sono interposti mezzi atti a randomizzare le fibre, che sia atta ad operare ad alta velocità senza dare luogo ad alterazioni del velo.
Tale secondo scopo viene realizzato grazie alla caratteristica che forma oggetto della rivendicazione 2.
Ulteriori caratteristiche vantaggiose dell'invenzione formano oggetto delle rivendicazioni 3 a L'invenzione verrà ora descritta con riferimento ai disegni annessi, in cui:
- la fig.1 è uno schema di una prima forma di attuazione dell'invenzione, relativa alla produzione di veli con fibre orientate parallelamente al senso di avanzamento,
- la fig.2 è uno schema di una seconda forma di attuazione dell'invenzione, relativa alla produzione di veli randomizzati,
- la fig.3 è una vista in elevazione frontale di un cilindro alettato di controllo,
- la fig.4 è una sezione parziale in maggiore scala della fig.3,
- la fig.5 è una variante del cilindro alettato illustrato nella fig.3,
- la fig.6 è una sezione parziale in maggiore scala della fig.5,
- la fig.7 è un'ulteriore variante del cilindro alettato illustrato nella fig.3,
- la fig.8 è una sezione parziale in maggiore scala della fig.7,
- la fig.9 è una vista schematica in elevazione che illustra i mezzi per spostare la posizione dei cilindri alettati di controllo,
- la fig.10 è una vista prospettica parziale della fig.10, e
la fig.1l è una vista prospettica ingrandita e parzialmente esplosa di una parte della fig.10.
Nell'esempio illustrato nella fig.1, con 1 è indicato il tamburo finale di una carda, ruotante in senso orario, e con 2 e 3 sono indicati due cilindri pettinatori di uscita disposti ad altezze differenti e ruotanti entrambi in senso antiorario. Il pettinatore superiore 2 preleva dal tamburo 1 un velo superiore di fibre e lo orienta parallelamente al senso di avanzamento. Il pettinatore 2 coopera con un cilindro scaricatore 4 che ruota in senso antiorario ed ha una velocità periferica leggermente superiore a quella del cilindro pettinatore 2. La guarnizione del cilindro scaricatore 4 è "neutra", in quanto è provvista di punte aventi la conformazione di un triangolo isoscele.
Come è evidenziato nella fig.1, il trasporto delle fibre dal tamburo 1 al trasportatore 5 avviene interamente nella parte inferiore del cilindro pettinatore 2 e del cilindro scaricatore 4.
Il cilindro scaricatore 4 rilascia un velo superiore V1 di fibre orientate parallelamente al senso di avanzamento sul ramo iniziale 5a di un nastro trasportatore 5, avente un ramo finale 5b for-temente inclinato verso il basso.
Sul velo alimentato all'ingresso del ramo iniziale 5a agisce, immediatamente a valle del cilindro scaricatore 4, un cilindro di controllo 6 presentante una fitta alettatura circonferenziale. Il cilindro 6 è supportato da una struttura mobile 7, che è spostabile in senso verticale rispetto ad una struttura fissa di supporto, indicata schematicamente con 8, fra una posizione abbassata di lavoro, nella quale le alette del cilindro 6 sono in contatto con il velo ed una posizione sollevata di riposo, che consente di posizionare manualmente il velo all’inizio della lavorazione.
Il cilindro 6 è azionato da un proprio motore di comando avente velocità regolabile e ruota in senso antiorario. Il cilindro 6 accompagna e controlla il velo V1 e convoglia i flussi d’aria prodotti dagli organi in rotazione, per cui esso costituisce parte integrante del sistema di trasporto.
Dalla base della struttura mobile 7 si estende orizzontalmente un alettone 9, che è disposto trasversalmente rispetto al ramo iniziale 5a del trasportatore 5 e presenta una piccola distanza verticale rispetto a tale ramo 5a.
L'alettone 9 ha la funzione di controllare il brusco dislivello di pressione atmosferica che si verifica nel passaggio dalla zona in cui il velo V1 è controllato dai cilindri rotanti 2, 4 e 6 alla zona in cui il velo viene rilasciato sul trasportatore 5.
Fra il tratto orizzontale 5a ed il tratto inclinato 5b, il nastro trasportatore 5 passa su un cilindro di rinvio 10. Con 11 è indicato un cilindro di controllo, dotato anch'esso di una fitta alettatura circonferenziale, che agisce sul velo V1 in corrispondenza del cilindro di rinvio 10.
Con 12 è indicato un nastro trasportatore ausiliario che controlla il percorso del velo V1 sul ramo inclinato 5b del nastro trasportatore 5. Il nastro trasportatore 12 presenta un ramo 12a che è adiacente al ramo inclinato 5b ed è sottoposto centralmente all'azione di un cilindro di regolazione 13.
Il pettinatore inferiore 3 preleva dal tamburo 1 un velo inferiore di fibre e le orienta parallelamente al senso di avanzamento. Il pettinatore 3 coopera con un cilindro scaricatore 4a che rilascia un velo inferiore V2 di fibre orientate parallelamente alla direzione di avanzamento su un nastro trasportatore 15, sostanzialmente orizzontale.
Sul trasportatore 15 agisce, immediatamente a valle del cilindro scaricatore 4a, un cilindro di controllo 16 avente una fitta alettatura circonferenziale.
Analogamente a quanto descritto con riferimento al cilindro di controllo 6, il cilindro 16 è supportato da una struttura mobile 17, che è spostabile rispetto ad una struttura fissa di supporto 8.
Dalla base della struttura mobile 17 si estende orizzontalmente un alettone 18. Le funzioni svolte dal cilindro 16 e dall'alettone 18 nei confronti del velo inferiore V2 corrispondono a quelle svolte dal cilindro 6 e dall'alettone 9 nei riguardi del velo V1 come in precedenza descritto.
Sul velo V2 trasportato dal ramo inferiore del trasportatore 15 si deposita il velo V1 alimentato dal ramo inclinato 5b del trasportatore 5, formando così un velo V3 risultate dalla sovrapposizione dei due veli suddetti.
Sul velo V3 agisce - in vicinanza della zona di sovrapposizione dei due veli V1, V2 - un cilindro di controllo 19 che, come i cilindri 6 e 16 descritti in precedenza, è dotato di una fitta alettatura circonferenziale ed è supportato da una struttura mobile 20, che è spostabile rispetto ad una strut-tura di supporto 8 e dalla base di tale struttura 20 si estende orizzontalmente un alettone trasver-sale 21.
Il cilindro alettato 19 e l’alettone 21 hanno, nei confronti del velo V3, le stesse funzioni svol-te, nei confronti del velo V1, dal cilindro 6 e dall’alettone 9 e, nei confronti del velo V2, dal cilindro 16 e dall'alettone 18.
il dispositivo sopra descritto consente di ottenere veli con fibre orientate parallelamente al senso di avanzamento, che sono utilizzabili - dopo le successive note operazioni di coesionamento (calandratura, agugliatura e resinatura) - nella produzione di nastri per tessuti non tessuti.
Nella variante illustrata nella fig.2, le parti in comune con la fig.1 sono indicate con gli stessi numeri di riferimento.
Tale variante differisce dalla forma di realizzazione illustrata nella fig.1 per il fatto che fra ciascun cilindro pettinatore 2, 3, ruotante in senso antiorario ed il rispettivo cilindro scaricatore 4, 4a, è interposto un cilindro scompositore 22, 24 che ruota in senso orario e che ciascun cilindro scaricatore 4, 4a ruota anch'esso in senso orario. Pertanto, il trasporto delle fibre avviene in-teramente nella parte superiore di ciascun cilindro scompositore 22, 24 e di ciascun cilindro scaricatore 4, 4a.
Poiché la velocità dei cilindri pettinatori 2, 3 è ampiamente superiore a quella dei cilindri scompositori 22 e 24, che sono muniti di guarnizioni le cui punte sono orientate in senso opposto a quello delle punte delle guarnizioni dei cilindri pettinatori 2 e 3, la fibra in arrivo tende ad impigliarsi nelle spire delle guarnizioni dei cilindri scompositori 22 e 24, ammassandosi ed assumendo una disposizione disordinata.
Il trasporto delle fibre randomizzate dal cilindro scompositore 22 al cilindro scaricatore 4 è controllato da un cilindro di controllo 23, circonferenzialmente alettato, che coopera con i cilindri 22 e 4 per accompagnare e controllare il velo di fibre e convogliare i flussi d'aria prodotti dalla rotazione di tali cilindri.
Il cilindro di controllo 23 è supportato da un'appendice 7a della struttura mobile 7 che supporta, come precedentemente descritto, il cilindro di controllo 6 e l'alettone 9.
In modo del tutto analogo, il trasporto delle fibre randomizzate dal cilindro scompositore 24 al cilindro scaricatore 4a è controllato da un cilindro di controllo 25, circonferenzialmente alettato, che coopera con i cilindri 24 e 4a per accompagnare e controllare il velo di fibre e convogliare i flussi d’aria prodotti dalla rotazione di tali cilindri .
Il cilindro di controllo 25 è supportato da un’appendice 17a della struttura 17 che supporta, come precedentemente descritto con riferimento alla fig.1, il cilindro di controllo 16 e l'alettone 18.
La forma di realizzazione illustrata nella fig.
2 consente di ottenere veli di fibre randomizzate (cioè distribuite statisticamente in modo casuale), che sono utilizzabili, dopo il loro coesionamento, nella produzione di tessuti non tessuti.
Nell'esempio delle figg.3 e 4, è illustrata una prima forma di realizzazione di un cilindro di controllo alettato circonferenzialmente, cioè di uno dei cilindri indicati nelle figg.1 e 2 con i riferimenti 6, 11, 16 e 19 e nella fig.2 con i riferimenti 23 e 25.
Il cilindro di controllo è indicato nel suo insieme con A ed è costituito da un tubo cilindrico 26, sul quale sono montati radialmente dei dischi metallici 27, intercalati da distanziali metallici anulari 28, provvisti di fianchi radiali. L'insieme costituito dai dischi 27 e dei relativi distanziali 28 è serrato sul tubo 26 da due ghiere (non illu-strate) che sono avvitate sulle estremità filettate del tubo 26 ed agiscono sui due distanziali di estremità.
Nel funzionamento, il cilindro A accompagna e controlla il velo e convoglia i flussi d'aria prodotti dagli organi in rotazione.
Nella variante delle figg.5 e 6, un cilindro di controllo B è munito di un'alettatura elicoidale, ottenuta inserendo e fissando un sottile nastro metallico 29 in una scanalatura elicoidale 30 ricavata sulla superficie di un cilindro o tubo metallico .
Con questo tipo di cilindro si ottiene, oltre ai due effetti menzionati con riferimento al cilindro A, anche un'azione di trascinamento della superficie del velo nel senso della filettatura.
Nella variante illustrata nelle figg.7 e 8, un cilindro alettato di controllo C è costituito da un tubo cilindrico 32 sul quale sono montati obliquamente dei dischi metallici 33, con l'interposizione di distanziali anulari metallici 34 provvisti ciascuno di due fianchi inclinati fra loro paralleli.
L'angolo di inclinazione dei dischi 33 è scelto in modo tale che, per effetto di una rotazione di 360° del cilindro C, la traiettoria percorsa dalla periferia di ciascun disco 33 corrisponde alla distanza assiale compresa fra due dischi adiacenti.
Con l'impiego del cilindro C si ottiene, oltre ai due effetti menzionati con riferimento al cilindro A, anche un'azione di trascinamento della superficie del velo secondo un moto alternativo.
Nei cilindri di controllo B e C le alette non sono radiali e generano pertanto, alle alte velocità, un flusso d'aria che, per effetto della presenza dell'alettone che è associato a tali cilindri come in precedenza descritto, produce una leggera pressione sulla superficie del velo che impedisce il distacco del velo negli spazi compresi fra le alette .
I cilindri alettati sopra descritti sono tutti comandati in modo indipendente mediante motori a velocità variabile, per cui essi possono anche essere utilizzati per effettuare azioni di condensazione o stiro sul velo in transito.
Si descriverà ora, con riferimento alle figg.9, 10 e 11, una forma preferita di realizzazione della struttura mobile, indicata con 7 e 7a nella fig.2, che supporta i cilindri di controllo 23 e 6, alet-tati circonferenzialmente, nonché l'alettone 9.
Nella fig.9 con 35 è indicata nel suo insieme una struttura mobile avente la forma di un telaio che supporta i due cilindri di controllo 23 e 6, entrambi muniti di un'alettatura circonferenziale.
Come precedentemente descritto, il cilindro di controllo 23 agisce sul velo per controllare il trasporto delle fibre randomizzate del cilindro scompositore 22 al cilindro scaricatore 4 ed il cilindro di controllo 6 agisce sul velo, a valle del cilindro scaricatore 4, per controllare l'alimentazione delle fibre al ramo iniziale 5a del trasportatore 5.
Come illustrato nella fig.10, la struttura mobile di supporto 35 in forma di telaio è costituita da due bracci longitudinali 36 e 37, che sono collegati ad un'estremità da un perno 38 mediante il quale la struttura mobile 35 è articolata intorno ad un asse orizzontale rispetto ad una struttura fissa 39. I due bracci 36 e 37 sono collegati fra loro, in corrispondenza delle loro estremità opposte al perno di articolazione 38, da una traversa di lamiera scatolata 40. La parte inferiore 9 della traversa 40 è conformata in modo da costituire un alettone che, come descritto in precedenza, coopera con il velo che viene rilasciato sulla parte iniziale del ramo 5a del trasportatore 5 per ridurre gli effetti negativi dovuti ai bruschi dislivelli di pressione che si verificano nei punti di rilascio del velo.
La struttura di supporto 35 può essere spostata dalla posizione abbassata di lavoro, illustrata con linee piene nella fig.9, ad una posizione sollevata di riposo, illustrata con linee a tratti, per mezzo di due cavi flessibili 41 (uno solo dei quali è visibile nella fig.9), ciascuno dei quali è fissato, ad un'estremità, all'estremità di ciascuno dei bracci longitudinali 36 e 37 che è opposta al perno di articolazione 38.
Ciascun cavo passa su una puleggia di rinvio 42 e si collega allo stelo 43 di un martinetto idraulico 44 a doppio effetto che è portato dalla struttura fissa 36. Quando la struttura di supporto mobile 35 si trova nella posizione sollevata di riposo, è possibile posizionare manualmente il velo all'inizio della lavorazione.
Per assicurare un preciso posizionamento e bloccaggio della struttura mobile 35 nella sua posizione di lavoro, la struttura fissa 39 porta -come illustrato nella fig.10 - due martinetti pneumatici 45, 46 i cui steli mobili si impegnano, nella posizione abbassata di lavoro della struttura mobile 35, in corrispondenti fori 47 ricavati nelle estremità esterne dei due bracci longitudinali 36, 37. Uno di tali fori 47 è visibile nella fig.1l.
I due suddetti fori 47 vengono impegnati, nella posizione sollevata di riposo della struttura mobile 35, da una seconda coppia di martinetti pneumatici 45a, 46a, che assicurano il bloccaggio della struttura 35 in tale posizione sollevata. L'intervento dei suddetti martinetti pneumatici in ciascuna delle due posizioni della struttura di supporto 35 è comandato da dispositivi sensori di posizione per sé noti.
Ciascuno dei cilindri di controllo alettati circonferenzialmente 23, 6 è comandato in rotazione da un proprio motore a velocità variabile, indicato rispettivamente con 49 e 50. I cilindri 23 e 6 sono inoltre supportati dalla struttura mobile 35 in modo tale da consentire una regolazione della loro posizione sia in senso verticale, sia in senso orizzontale rispetto a tale struttura.
A tale scopo, ciascuno due perni di estremità 51 di ciascuno dei cilindri 23, 6 si impegna in un foro 52 ricavato nella parte inferiore di una piastra di supporto 53, che presenta superiormente una feritoia orizzontale 54. Ciascuna piastra 54 è alloggiata in un incavo 55 di maggiore larghezza, che è ricavato nella parete esterna dei bracci longitudinali 36 e 37 ed è munito di una feritoia orizzontale 56. Una vite 57 passa attraverso la feritoia orizzontale 54 di ciascuna piastra 53 e la feritoia verticale 56 del rispettivo incavo 55.
La vite 57 viene serrata mediante un dado 58 che reagisce contro la superficie interna dei bracci longitudinali 36 e 37 per bloccare la piastra 52 nell'incavo 55 nella posizione corrispondente alla posizione desiderata del perno del rispettivo cilindro di controllo. Alla piastra 52 viene impedito di spostarsi, dopo il serraggio della vite 57, da una vite verticale di arresto 59 che impegna la faccia superiore della piastra 53 e da una vite orizzontale di arresto che impegna una delle facce laterali della piastra 53.
Ovviamente, la piastra 53 potrebbe avere una feritoia verticale e l'incavo 55 potrebbe avere una feritoia orizzontale.
Un dispositivo analogo viene utilizzato per regolare, sia in senso verticale sia in senso orizzontale, la posizione della traversa 40 e quindi dell'alettone 9, rispetto alla struttura di supporto mobile 35.
A tale scopo, ciascuna delle estremità della traversa scatolare 40 è connessa ad una piastra 53a la cui posizione è regolabile, analogamente a quanto descritto in precedenza, in un incavo 55a di ognuno dei bracci longitudinali 36, 37, per mezzo di una vite di serraggio 58a, di una vite verticale di arresto 59a e di una vite orizzontale di arresto 60a.
La descrizione che precede di una forma di realizzazione della struttura mobile che supporta i cilindri 6 e 23, che è indicata con 7 e 7a nella fig.2, si applica anche nei riguardi dell'identica struttura che supporta i cilindri 16 e 25, che è indicata con 17 e 17a nella fig.2.
Essa si applica anche al caso delle strutture mobili indicate rispettivamente con 7, 17 e 20 nelle figg.1 e 2, ciascuna delle quali supporta un solo cilindro alettato di controllo, indicato rispettivamente con 6, 16 e 19. E' infatti sufficiente, nel caso di tali strutture, adattare la struttura mobile 35 precedentemente descritta per renderla atta a supportare un solo cilindro di controllo, anziché due.

Claims (18)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Carda, particolarmente per la preparazione di veli per tessuti non tessuti, del tipo comprendente: due cilindri pettinatori di uscita (2, 3), disposti ad altezze differenti, che cooperano con il tamburo cardante finale (1) della carda per prelevare. rispettivamente un velo superiore di fibre (V1) ed un velo inferiore di fibre (V2), un cilindro scaricatore superiore (4), che alimenta il velo, superiore (V1) ad un nastro trasportatore superiore (5) avente un ramo attivo iniziale (5a) che è sostanzialmente orizzontale ed un ramo attivo finale (5b) che è inclinato verso il basso, un cilindro scaricatore inferiore (4a) che alimenta il velo inferiore (V2) ad un nastro trasportatore inferiore (15), sostanzialmente orizzontale, sul quale viene anche alimentato, dal suddetto ramo inclinato (5b) del nastro trasportatore superiore (5), il velo superiore (V1) per sovrapporlo al velo inferiore (V2), caratterizzata dal fatto che comprende una pluralità di cilindri di controllo alettati circonferenzialmente (6, 16, 11, 19), ciascuno dei quali è comandato da un proprio motore a velocità variabile, detti cilindri alettati di controllo comprendendo: - un primo cilindro alettato di controllo (6) che agisce sul ramo orizzontale (5a) del nastro tra-sportatore superiore (5) in adiacenza al cilindro scaricatore (4) che alimenta il primo velo (V1), un secondo cilindro alettato di controllo (16), che agisce sul nastro trasportatore inferiore (V2) in adiacenza al cilindro scaricatore (4a) che alimenta il secondo velo (V2), - un terzo cilindro alettato di controllo (11) che agisce sulla parte terminale del ramo sostanzialmente orizzontale (5a) del nastro trasportatore superiore (5), - un quarto cilindro alettato di controllo (19) che agisce sul nastro trasportatore inferiore (15) immediatamente a valle della zona in cui avviene il deposito del primo velo (V1) sul secondo velo (V2).
  2. 2. Carda secondo la rivendicazione 1, in cui fra ciascun pettinatore di uscita (2, 3) ed il rispettivo cilindro scaricatore (4, 4a) sono interposti mezzi randomizzatori, caratterizzata dal fatto che detti mezzi randomizzatori sono costituiti da un unico cilindro scompositore (22, 24) e che sono inoltre provvisti: - un quinto cilindro alettato circonferenzialmente (23) che coopera con il cilindro scompositore (22) e con il cilindro scaricatore (4) che agiscono sul primo velo (V1), - un sesto cilindro alettato di controllo (25) che coopera con il cilindro scompositore (24) e con il cilindro scaricatore (4a) che agiscono sul secondo velo (V2).
  3. 3. Carda secondo le rivendicazioni 1 e 2, caratterizzata dal fatto che ciascun cilindro alettato di controllo (23, 6, 11, 25, 16, 19) è provvisto di fitte alette circonferenziali (27, 29, 33) di ridotto spessore.
  4. 4. Carda secondo la rivendicazione 3, caratterizzata dal fatto che ciascun cilindro alettato (A) è costituito da un tubo cilindrico (26) sul quale sono montati radialmente dei dischi metallici (27), intercalati fra loro da distanziali anulari (28) provvisti di fianchi radiali.
  5. 5. Carda secondo la rivendicazione 3, caratterizzata dal fatto che ciascun cilindro alettato (C) è costituito da un tubo cilindrico (32) sul quale sono montati obliquamente dei dischi metallici (33), intercalati da distanziali metallici anulari (34) provvisti di fianchi ugualmente inclinati.
  6. 6. Carda secondo la rivendicazione 3, caratterizzata dal fatto che ciascun cilindro alettato (B) è provvisto di un'alettatura elicoidale (29).
  7. 7. Carda secondo la rivendicazione 6, caratterizzata dal fatto che l'alettatura elicoidale è ottenuta inserendo e fissando un sottile nastro metallico (29) in una scanalatura elicoidale (30a) ricavata sulla superficie di un cilindro metallico (30).
  8. 8. Carda secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che ognuno dei suddetti primo, secondo e quarto cilindro alettato (6, 16, 19) è supportato da una struttura mobile (7, 17, 20) che è spostabile rispetto ad una struttura fissa di supporto fra una posizione abbassata di lavoro ed una posizione sollevata di riposo e che dalla base di ciascuna di tali strutture mobili si estende orizzontalmente un alettone (9, 18, 21) che è diretto trasversalmente al senso di avanzamento del rispettivo velo (V1, V2, V3) e funge da elemento di controllo della pressione d'aria che agisce su tale velo.
  9. 9. Carda secondo le rivendicazioni 2 e 8, caratterizzata dal fatto che una stessa struttura mobile (7, 7a) che supporta il primo cilindro alettato di controllo (6), l'alettone (9) situato a valle di tale cilindro (6) ed il quinto cilindro alettato di controllo (23) e che una stessa struttura mobile (17, 17a) che supporta il secondo cilindro alettato di controllo (16), l'alettone (18) situato a valle di tale cilindro (16) ed il sesto cilindro alettato di controllo (25).
  10. 10. Carda secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che con il ramo inclinato verso il basso (5b) del nastro trasportatore superiore (5) coopera un nastro trasportatore continuo ausiliario (12) il cui ramo adiacente al suddetto ramo inclinato è sottoposto centralmente all'azione di un cilindro di regolazione (13).
  11. 11. Carda secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che il trasporto delle fibre dal tamburo (1) a ciascuno dei cilindri scaricatori (4, 4a) avviene interamente nella parte inferiore di ciascun cilindro pettinatore (2, 3) e di ciascun cilindro scaricatore (4, 4a).
  12. 12. Carda secondo la rivendicazione 2, caratterizzata dal fatto che il trasporto delle fibre da ciascun pettinatore (2, 3) a ciascuno dei cilindri scaricatori (4, 4a) avviene interamente nella parte superiore di ciascun cilindro scompositore (22, 24) e di ciascun cilindro scaricatore (4, 4a).
  13. 13. Carda secondo le rivendicazioni 8 e 9, caratterizzata dal fatto che ciascuna struttura mobile (7, 17, 20; 7-7a, 17-17a) è costituita da un telaio (35) che comprende due bracci longitudinali (36, 37), che sono collegati ad un'estremità da un perno (38) articolato intorno ad un asse orizzontale rispetto ad una struttura fissa (39) e, all'estremità opposta, da una traversa (40) la cui parte inferiore è conformata in modo da costituire il suddetto alettone (9, 18, 21), detti bracci longitudinali (36, 37) essendg muniti di supporti (53) per i perni di estremità dei rispettivi cilindri di controllo (6, 16, 19, 23, 25), mezzi di comando (41, 42, 43, 44) essendo previsti per far oscillare ciascun telaio (35) intorno all'asse orizzontale del rispettivo perno (38) fra la suddetta posizione abbassata di lavoro e la suddetta posizione sollevata di riposo.
  14. 14. Carda secondo la rivendicazione 13, caratterizzata dal fatto che comprende mezzi di bloccaggio (45, 46, 47, 48) per bloccare il suddetto telaio (35) sia nella sua posizione abbassata di lavoro sia nella sua posizione sollevata di riposo.
  15. 15. Carda secondo la rivendicazione 14, caratterizzata dal fatto che detti mezzi di bloccaggio sono costituiti da due coppie di martinetti pneumatici (45, 46; 45a, 46a), lo stelo di ciascun martinetto essendo atto ad impegnare un corrispondente foro (47) dei bracci longitudinali (36, 37).
  16. 16. Carda secondo la rivendicazione 15, caratterizzata dal fatto che i mezzi che comandano l'oscillazione di ciascun telaio (35) sono costi-tuiti da una coppia di martinetti idraulici (44), i cui steli (43) sono collegati ciascuno tramite un cavo alle estremità dei bracci longitudinali (36, 37) che sono opposte al perno di articolazione (38) del telaio (35).
  17. 17. Carda secondo la rivendicazione 13, caratterizzata dal fatto che comprende mezzi per regolare verticalmente ed orizzontalmente, rispetto ai bracci longitudinali (36, 37), sia la posizione dei cilindri alettati di controllo (6, 16, 19, 25, 26) sia la posizione della traversa (40) la cui parte inferiore costituisce il suddetto alettone (9, 18, 21).
  18. 18. Carda secondo la rivendicazione 17, caratterizzata dal fatto che detti mezzi di regolazione comprendono una piastra di supporto (53, 53a) alloggiata in un incavo (55) di maggiore larghezza ricavato nella parte esterna dei bracci longitudinali (36, 37), che è munita di una feritoia orizzontale o verticale (54), detto incavo (55) avendo una feritoia verticale o orizzontale (56), dette due feritoie (55, 56) essendo attraversate da una vite (57) che serra detta piastra (53, 53a) contro il fondo del rispettivo incavo (55); a detta piastra (53, 53a) essendo impedito di spostarsi da due viti di arresto (59, 60; 59a, 60a) delle quali una (59, 59a) impegna una faccia orizzontale della piastra (53, 53a) e l'altra (60, 60a) impegna una faccia verticale della piastra (53, 53a).
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