ITMI991087A1 - Dispositivo per la cucitura di un nastro di velo di fibre - Google Patents
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Description
L'invenzione si riferisce a un dispositivo per cucire un nastro di velo di fibre, contenente un supporto del velo, sopra il quale il nastro di velo di fibre viene mosso da dispositivi di trasporto in una direzione di trasporto, un separatore disposto a una data distanza sopra il supporto del velo e provvisto di una pluralità di fori per il passaggio degli aghi, un gruppo di cucitura con almeno due fronture portaaghi che si estendono trasversalmene alla direzione di trasporto del velo e sul lato del separatore opposto al supporto del velo e che sul loro lato rivolto verso il separatore portano ciascuna una piastra portaaghi montante una pluralità di aghi, così come un meccanismo di azionamento che impartisce alle fronture portaaghi un movimento di discesa oscillante in direzione perpendicolare al supporto del velo.
Un dispositivo simile è noto da DE 196 15 697 A1. Questo documento descrive una macchina ad aghi in cui due fronture portaaghi disposte una posteriormente all’altra nella direzione di trasporto del velo effettuano per opera di un meccanismo di azionamento comune una componente di moto ascendente e discendente, diretta perpendicolarmente al supporto del velo. Alle fronture portaaghi può essere inoltre impartito da un secondo meccanismo di azionamento un movimento in avanti e all’indietro parallelo a quello di trasporto del velo, cosicché le fronture portaaghi possono essere indotte nel loro complesso a spostarsi lungo una circonferenza o una figura più o meno ellittica a secondo dell’ampiezza delle corse di traslazione.
Nel documento non pubblicato DE 197 30 532.6 viene descritta una macchina ad aghi in cui alle due fronture portaaghi accoppiate rigidamente fra loro può essere trasmessa, oltre alle due componenti di moto già illustrate in DE 196 15 697 A1, una terza componente di moto che corre perpendicolarmente alla direzione di discesa degli aghi e perpendicolarmente alla direzione di trasporto del velo, influenzando ulteriormente lo schema di cucitura.
Le macchine ad aghi note hanno in comune il fatto che le fronture portaaghi sono accoppiate rigidamente fra loro e che quindi le loro corse non possono essere modificate indipendentemente l’una dall’altra.
Da DE-OS 2 308 516 è nota una macchina ad aghi per la produzione di veli di pelo che presenta nella direzione di trasporto del velo tre zone di cucitura disposte una posteriormente all’altra, nelle quali il velo viene cucito da entrambi i lati. Tramite delle cinghie di trasmissione, le fronture portaaghi di un lato sono via via indotte da un meccanismo di azionamento comune a effettuare il movimento di discesa, ragione per cui neppure con questa macchina ad aghi risulta possibile influenzare individualmente il movimento delle fronture portaaghi.
Da DE 69304 208 T2 è nota una macchina ad aghi con cui è possibile cucire da entrambi i lati un velo di fibre. In essa le fronture portaaghi presentano dei meccanismi di azionamento individuali che azionano le fronture in base a una regolazione reciproca. Mediante degli elementi di regolazione, i motori di questi meccanismi di azionamento possono essere reciprocamente registrati per quanto riguarda la posizione dell’angolo di rotazione. Le piastre portaaghi montano in questa macchina una pluralità di file di aghi il che rende impossibile regolare individualmente il progresso della lavorazione del materiale lungo il percorso di trasporto del velo.
L'invenzione si pone il compito di presentare un dispositivo del tipo menzionato in apertura che assicuri in misura il più estesa possibile la gamma di lavorazione individuale di un nastro di velo di fibre nelle singole zone di cucitura.
Tale compito è risolto dalle caratteristiche indicate nella rivendicazione 1. Realizzazioni vantaggiose dell’invenzione costituiscono oggetto delle sottorivendicazioni.
L’invenzione prevede che ciascuna frontura portaaghi o ciascun gruppo di fronture portaaghi molto ravvicinate, appartenenti a una di più zone di cucitura, presenti un meccanismo di azionamento individuale e che tutti i meccanismi di azionamento siano comandabili indipendentemente l’uno dall’altro. Se la frontura portaaghi viene azionata in modo già noto di per sé o proposto non solo nella direzione di discesa, ma anche parallelamente e trasversalmente alla direzione di trasporto del velo, anche i rispettivi meccanismi di azionamento sono assegnati secondo l'invenzione alla singola frontura portaaghi ovvero al singolo gruppo di fronture portaaghi, in modo che sia possibile influenzare individualmente anche le componenti di moto della frontura ovvero del gruppo di fronture che agiscono trasversalmente alla direzione di discesa.
Affinché le fronture portaaghi ovvero i gruppi di fronture portaaghi possano essere individualmente comandate in tre direzioni ortogonali fra loro, viene previsto secondo un’ulteriore realizzazione dell’invenzione che gli aghi ruotino inoltre attorno al proprio asse. E' perciò possibile con notevole semplicità di mezzi produrre sul velo dei disegni di fibre simili a impunture. A ciascuna frontura portaaghi sono assegnati quindi quattro meccanismi di azionamento: il primo impartisce alle fronture il movimento di discesa, il secondo produce una componente di moto oscillante, parallela alla direzione di trasporto del velo. Con essa è possibile aumentare la velocità di trasporto del velo dal momento che con un'opportuna registrazione temporale della componente di moto indotta dal secondo meccanismo di azionamento gli aghi seguono lo stato di discesa nel velo del movimento di trasporto del velo di fibre. Il terzo meccanismo di azionamento induce uno spostamento trasversale degli aghi rispetto alla direzione di trasporto del velo, influenzando lo schema di cucitura, ad esempio evitando la formazione di strisce nel velo di fibre. Il quarto meccanismo di azionamento induce una rotazione degli aghi, rotazione che può avvenire in una direzione scelta oppure anche in anticipo o in ritardo.
il movimento rotatorio può essere programmabile, con una regolazione continua variabile da un angolo 0° fino a un multiplo di 360° oppure con velocità angolare a regolazione continua, o ancora essere sincronizzato con le altre componenti di moto della frontura portaaghi, ad essa trasmesse dal primo fino al terzo meccanismo di azionamento. Risulta vantaggioso un movimento rotatorio degli aghi attorno al proprio asse qualora si desideri produrre annodamenti tra le fibre: durante la discesa nel velo di fibre, per effetto della rotazione le fibre di più strati del velo vengono afferrate e annodate fra loro, producendo un elevato grado di coesione anche in caso di veli di fibre sottili. La rotazione potrà essere ad esempio destrogira durante il movimento di discesa e invece sinistrogira durante il movimento di ritorno rispettando un determinato angolo di rotazione, con inizio ad esempio della fase di rotazione all’avvio della discesa degli aghi nel nastro di velo di fibre, arresto della rotazione degli aghi nel punto morto inferiore della corsa di discesa e inizio della rotazione inversa all'avvio della corsa di ritorno degli aghi.
Il comando dei diversi meccanismi di azionamento è assunto da un organo di comando con cui le corse indotte dai meccanismi sulle fronture portaaghi possono essere regolate individualmente per quanto riguarda la reciproca posizione di fase ed eventualmente anche le dimensioni. E’ possibile regolare anche il funzionamento sincrono di tutti i meccanismi corrispondenti alle diverse fronture portaaghi.
Se delle fronture portaaghi penetrano in successione nel velo di fibre in fasi opposte fra loro (spostamento di fase di 180°), per evitare dei problemi di trasporto sul nastro di velo è opportuno abbreviare le fasi in cui gli aghi restano all'interno del nastro di velo rispetto alle fasi in cui gli aghi hanno già lasciato il nastro di velo, in modo da produrre degli intervalli di tempo in cui nessun ago si trova all’interno del nastro del velo. Alternativamente, per evitare tali problemi di trasporto si può fare ricorso aN’azionamento vantaggioso delle fronture portaaghi descritto nel DE 196 15 697 A1 citato in apertura.
Come supporto per il nastro di velo di fibre è possibile utilizzare un nastro a spazzole o una griglia a lamelle. In caso di disposizione molto ravvicinata tra le fronture portaaghi è opportuno conferire al supporto del velo forma cilindrica. Si potrà prevedere a tale proposito un cilindro a spazzole oppure un cilindro provvisto di nervature periferiche intervallate da scanalature. Tale cilindro potrà essere configurato vantaggiosamente anche come cilindro a dischi, costituito da una pluralità di dischi distanziati fra loro sullo stesso asse, e di cui almeno alcuni possano essere azionati nella direzione di trasporto del velo.
Il nastro di velo di fibre può essere convogliato in modo da avvolgere parzialmente uno dei cilindri .sul suo lato superiore e il cilindro vicino sul suo lato inferiore, cosicché cilindri vicini vengono azionati in senso contrario l’uno all’altro. Questo sistema di realizzazione equivale a un'inversione del nastro di velo di fibre quale si attua per l’esecuzione di più fasi successive di cucitura, ossia la cucitura viene effettuata in successione da due lati diversi, rispondendo così a un'esigenza molto diffusa. E’ tuttavia altresì possibile convogliare il nastro di velo di fibre solo sul lato superiore di tutti i cilindri e produrre l’avvolgimento parziale tramite dei galoppini disposti negli spazi tra cilindri vicini. In tal caso tutti i cilindri presentano una direzione di rotazione comune.
Si evitano deformazioni del nastro di velo di fibre, esso è mosso attivamente dal supporto, con risultati di grande efficacia in particolare nei casi in cui almeno alcuni dei dischi di un cilindro a dischi presentano una dentatura periferica, di tipo asimmetrico a denti di sega o eventualmente anche simmetrico. E' ipotizzabile azionare per lo meno alcuni dei dischi con velocità periferiche ciclicamente variabili, sovrapponendo a una componente di trasporto continua una componente di moto di trasporto oscillante. E’ altresì ^ ipotizzabile un comando a passo di pellegrino del nastro di velo in funzione delle fasi di discesa, con sovrapposizione di una componente di moto orizzontale alla corsa di discesa delle fronture portaaghi, come in DE 196 15697 A1.
Qualora si abbia un sistema di più cilindri a dischi in successione, è possibile produrre a scelta mediante velocità periferiche diverse degli stessi un allungamento ovvero una deformazione da compressione del velo di fibre.
L’invenzione consente di consolidare meccanicamente un velo di fibre nonché eventualmente di dotarlo di particolari motivi cuciti. Il dispositivo secondo l’invenzione soddisfa in modo eccellente tale esigenza in quanto, grazie alla regolazione individuale delle corse delle fronture portaaghi, inclusa la profondità di discesa, permette di trattare individualmente l’avanzamento della lavorazione del nastro di velo di fibre nella macchina in qualsiasi posizione di lavoro.
Fra tali possibilità di trattamento individuale del nastro di velo di fibre rientra anche la scelta separata dei tipi di ago. La scelta degli aghi può essere effettuata tra moltissimi tipi diversi: aghi da feltro con intagli di forma a piacere, dei cosiddetti aghi da recupero che intervengono solo al momento del ritiro dal velo, quindi durante il movimento opposto al movimento di discesa, aghi con intagli indefiniti, che presentano soltanto una ruvidezza superficiale, aghi ad uncino per trapunto, aghi a corona e aghi a forcella. Gli aghi possono essere tutti uguali all’interno di una fila di aghi oppure alternarsi, con aghi presentanti intagli rivolti in avanti alternati ad aghi presentanti intagli rivolti all’indietro. Essi possono inoltre alternarsi tra frontura e frontura nella direzione di scorrimento del velo ed essere combinati a piacere. Il tipo di ago e la dotazione delle piastre portaaghi vengono decisi di volta in volta dall’esperto in funzione dei veli di fibre da produrre.
In caso d’impiego di cilindri a dischi come supporto del velo, si possono scegliere dentature diverse lungo uno stesso cilindro. La dentatura può essere rivolta in avanti o all’indietro oppure essere simmetrica, a seconda della diversa azione che essa deve produrre sul movimento delle fibre - longitudinale, diagonale ovvero trasversale - mediante l'impedimento del movimento in determinate direzioni, in modo tale che anche i cilindri a dischi e il loro diverso azionamento possano contribuire aH'orientamento delle fibre nel prodotto finale.
A tal fine i dischi all’interno di un certo cilindro a dischi potranno ruotare tutti alla stessa velocità, oppure a una data velocità essere rotabili con oscillazioni reciproche sovrapposte, dando luogo a distorsioni del velo che a loro volta modificano la posizione delle fibre durante la discesa e l’uscita degli aghi e quindi producono determinati effetti sull’aspetto e sui valori di resistenza nel piano del velo.
Ogni singolo ago o singola coppia di aghi costituita da due aghi disposti in successione nella direzione di trasporto del velo può presentare una piastra di fissaggio individuale oppure due lamelle o dischi di fissaggio che partecipano al movimento dell’ago ovvero della coppia di aghi, in modo da non essere d’intralcio al nastro di velo di fibre e di svolgere essenzialmente soltanto la funzione di separazione.
Le singole velocità di rotazione dei cilindri a dischi in successione possono essere regolate a piacere in modo continuativo. Il cilindro a dischi posteriore può essere azionato a una velocità periferica maggiore di quello che precede così da produrre una deformazione del velo. Ai fini della deformazione per compressione e dello scoprimento si possono anche ridurre le velocità dei cilindri a dischi nella direzione di trasporto del velo. I gruppi di cucitura agenti di volta in volta sui cilindri a dischi vicini -che fungono da supporto del velo - possono essere azionati con diverse frequenze di corsa delle fronture portaaghi e diverse posizioni di fase, preferendo in tal caso una regolabilità continua. Quale esempio di un interessante rapporto di fase, si potrebbe all'interno di un cilindro a dischi far discendere contemporaneamente nel velo la prima, la terza, la quinta e quindi le fronture dispari del gruppo di cucitura, e far discendere sfalsate di 180° le fronture tra esse frapposte. Per il trasporto del nastro di velo si rimanda alle realizzazioni più sopra esposte.
Invece della componente di moto della frontura orientata trasversalmente alla direzione di trasporto del velo e trasversalmente alla corsa di discesa, generata dal terzo meccanismo di azionamento, si potrebbe realizzare anche un movimento trasversale del supporto di cucitura. Date le spiegazioni fornite sopra non è necessario descrivere nei particolari questa misura tecnicamente equivalente, che inverte soltanto la cinematica.
Allorché si opera con una pluralità di cilindri a dischi è opportuno che essi siano disposti in modo che i dischi di un cilindro successivo siano sfalsati assialmente rispetto ai dischi del cilindro precedente ad esempio di un mezzo, un quarto, un ottavo o altra porzione di passo dato. In tal modo sulla totalità dei gruppi di cucitura si ottiene una piena copertura trasversale del nastro di velo di fibre mediante le discese degli aghi.
Qualora il dispositivo sia dotato di aghi girevoli, in base alla forma di esecuzione vantaggiosa descritta, all'interno di una frontura va previsto per la meccanica di rotazione degli aghi un certo spazio, aumentando le distanze fra gli aghi rispetto alle distanze minime normali. Su una singola frontura possono quindi essere presenti solo poche file di aghi, ad esempio non più di tre, due o addirittura una soltanto. Ciò rende necessario prevedere una pluralità di fronture, dal momento che gli aghi delle fronture successive sono sfalsati fra loro osservati nella direzione di trasporto dei velo. La pluralità delle fronture consente altresì a sua volta di tenere conto dell’avanzamento della lavorazione del nastro di velo meglio di quanto non fosse possibile nelle macchine ad aghi precedenti. Per ottenere uno schema di cucitura fitto, ossia una distanza ridotta tra i punti successivi del nastro di velo di fibre, è particolarmente opportuno l'impiego di un supporto a forma di cilindro in quanto esso consente, nonostante la presenza di voluminosi meccanismi di avanzamento, di disporre i punti successivi sul velo relativamente vicini fra loro. Una pluralità di tali fronture molto ravvicinate fra loro è confrontabile nel suo insieme a una frontura montante file plurime di aghi delle macchine precedenti, e risulta azionabile contemporaneamente.
L’impiego di più cilindri a dischi rende inoltre molto semplice alimentare individualmente e cucire fra loro più nastri di velo di fibre, di costituzione eventualmente diversa e presentanti ad esempio orientamenti delle fibre diversi. Ciò risulterà ancora più evidente sulla scorta dell'esempio esecutivo rappresentato nei disegni.
L'invenzione sarà di seguito particolareggiatamente illustrata assumendo a riferimento i disegni in cui:
la Fig. 1 rappresenta una vista laterale schematica dell'area di un dispositivo secondo la presente invenzione, essenziale per la comprensione dell’invenzione stessa;
la Fig. 2 mostra un particolare della Fig. 1 ingrandito, e la Fig. 3 mostra in sezione una rappresentazione schematica ingrandita della zona di cucitura di cui il particolare della Fig. 2.
La Fig. 1 mostra di una macchina ad aghi solo l’area essenziale interessata all'invenzione, e cioè l’area di cucitura comprensiva in totale di quattro zone di cucitura I, II, III e IV. A ciascuna zona di cucitura sono assegnati un cilindro a dischi 1 fungente da supporto del velo, alloggiato in modo girevole in un telaio della macchina fisso 2, e un gruppo di cucitura 3, disposto a una certa distanza radiale dal cilindro a dischi 1. Il nastro di velo di fibre viene alimentato alternativamente sul lato superiore e sul lato inferiore dei cilindri a dischi 1 disposti in successione.
Ciascun gruppo di cucitura 3 comprende un’intelaiatura settoriale esterna 4 che delimita un settore circolare, il cui asse coincide con l’asse 5 del cilindro a dischi 1. L'intelaiatura settoriale esterna 4 è supportata a mezzo di un primo sistema di bracci oscillanti 6 al telaio della macchina 2. Sull’intelaiatura settoriale esterna 4 sono disposti i meccanismi di azionamento di una pluralità di fronture portaaghi, condotte da un’intelaiatura settoriale interna 7, che assume sostanzialmente lo stesso angolo settoriale dell'intelaiatura settoriale esterna 4. L’intelaiatura settoriale interna 7 si supporta a mezzo di un secondo sistema di bracci oscillanti 8 al telaio della macchina 2.
Nell’esempio rappresentato il secondo sistema di bracci oscillanti 8 si supporta al telaio della macchina 1 tramite un primo sistema di eccentrici 9, che può essere messo in rotazione tramite un meccanismo (non rappresentato) in modo tale che la seconda intelaiatura settoriale 7 possa eseguire un movimento rotatorio di avvicinamento e allontanamento attorno all’asse 5 del cilindro a dischi 1. Il primo sistema di bracci oscillanti 6 può supportarsi in modo fisso al telaio della macchina 1 dal momento che l’unione dei meccanismi delle fronture con le fronture si effettua, come di norma, tramite fusti di bielle, che sono quindi in grado di assorbire una certa scentratura reciproca tra meccanismo e frontura, indotta dal movimento rotatorio dell’intelaiatura settoriale interna 7. Il primo sistema di bracci oscillanti 6 può tuttavia supportarsi, come il secondo sistema di bracci oscillanti 8, anch’esso tramite un secondo sistema di eccentrici condotto 10, in modo tale che l’intelaiatura settoriale esterna 4 possa seguire il movimento rotatorio dell’intelaiatura settoriale interna 7. Tali movimenti rotatori sono indicati nei disegni con le doppie frecce R.
Nella Fig. 1, a sinistra accanto al cilindro a dischi 1 raffigurato all'estrema sinistra, è mostrato un nastro alimentatore 11 che alimenta alla prima zona di cucitura I un velo di fibre da lavorare A. Tale velo di fibre A viene lavorato nella prima zona di cucitura I e da essa ceduto nella direzione della seconda zona di cucitura II.
Nella Fig. 1 si vede che il nastro di velo di fibre lavorato nella prima zona di cucitura I può essere doppiato, prima dell’alimentazione al cilindro a dischi della seconda zona di cucitura II, con un secondo nastro di velo di fibre B, alimentato dall’alto tramite dei cilindri di alimentazione e rinvio 12 ovvero 13.
Nella seconda zona di cucitura II i nastri di velo di fibre A e B doppiati vengono cuciti insieme e da essa condotti a una terza zona di cucitura III, venendo però prima doppiati con un terzo nastro di velo di fibre C alimentato dal basso tramite dei cilindri di alimentazione o di rinvio 12 ovvero 13.
Nella terza zona di cucitura III i nastri di velo di fibre costituiti ora dai tre strati vengono cuciti e quindi da essa alimentati a una quarta zona di cucitura IV. Prima della deposizione sul cilindro a dischi della quarta zona di cucitura IV, il nastro di velo di fibre cucito a tre strati viene doppiato con un quarto nastro di velo di fibre D.
Nella quarta zona di cucitura IV il nastro di velo di fibre ora a quattro strati viene cucito e da essa estratto tramite dei cilindri d’uscita 14.
Si rilevi che l’alimentazione ivi descritta di più nastri di velo di fibre in punti diversi del sistema meccanico viene fornita solo a titolo di esempio e non va intesa in senso limitativo. E’ ad esempio possibile lavorare un unico nastro di velo di fibre senza doppiature, oppure la macchina può essere alimentata tramite il nastro alimentatore 11 con nastri di velo di fibre sovrapposti, o ancora il numero delle zone di cucitura può essere diverso da quello indicato nell’esempio.
Si ricorda inoltra che nell’esempio rappresentato i cilindri a dischi sono azionati nella direzione di trasporto del nastro di velo di fibre, come indicato dalle frecce S.
In tutte e quattro le zone di cucitura i sistemi necessari alla cucitura presentano struttura simile, ma i loro movimenti sono comandati secondo l’invenzione da un’unità di comando centrale (non raffigurata) indipendentemente l’uno dall’altro.
Come spiegato nell'Introduzione, è possibile accoppiare l’intelaiatura settoriale interna 7 o i cilindri a dischi 1 di volta in volta con un meccanismo separato (non rappresentato), che genera un movimento assiale. La corsa deve tuttavia essere regolata in funzione della larghezza della fessura tra i dischi dei cilindri a dischi ed eventualmente anche in funzione del passo dei dischi in modo tale da escludere una collisione tra gli aghi e i dischi.
I meccanismi di azionamento che determinano i movimenti di discesa e ritorno degli aghi sono i primi meccanismi di azionamento citati in apertura. I meccanismi che determinano il movimento rotatorio dell'intelaiatura settoriale interna 7 sono i secondi meccanismi di azionamento citati in apertura, e infine i meccanismi che determinano il movimento assiale delle fronture a dischi sono i terzi meccanismi di azionamento illustrati in apertura.
La Fig. 2 mostra in scala ingrandita rispetto alla Fig. 1 una sezione della Fig. 1. In più rispetto alla Fig. 1 essa mostra un gruppo di cucitura 3, costituito da meccanismi di azionamento 15 che formano i primi meccanismi di azionamento citati, alloggiati nell'intelaiatura settoriale esterna 4 e ivi raffigurati come alberi a gomiti 16, azionati da una cinghia comune 17. Tale cinghia 17 avvolge parzialmente gli alberi a gomiti vicini 16 in senso opposto, cosicché questi eseguono delle rotazioni contrarie fra loro, il che facilita l'equilibratura delle masse. E’ tuttavia altresì possibile azionare gli alberi a gomiti nella stessa direzione, ad esempio tramite una conduzione opportunamente modificata della cinghia oppure tramite delle ruote dentate intermedie o simili. Gli alberi a gomiti 16 sono connessi ciascuno a una frontura 19 tramite un fusto di biella 18. La totalità delle fronture 19 del gruppo di cucitura 3 è supportata in modo radialmente mobile all’intelaiatura settoriale interna 7. Per motivi di semplicità nella Fig. 2 non viene rappresentato il sistema di azionamento della cinghia 17.
Potenziando opportunamente le apparecchiature è altresì ipotizzabile l’assegnazione a ciascuna frontura di un proprio meccanismo di azionamento. Si dovrà tuttavia provvedere affinché le fasi di discesa degli aghi nella zona di cucitura interessata siano reciprocamente registrate in modo da non intralciare il trasporto del nastro di velo di fibre attraverso la zona di cucitura.
La Fig. 3 mostra una sezione ingrandita del particolare X della Fig. 2. In essa si riconosce l'intelaiatura settoriale interna 7, mantenuta a una certa distanza sopra il cilindro a dischi 1, di cui viene raffigurata solo la corona esterna. L’intelaiatura settoriale interna 7 porta una pluralità di fronture 19, di cui solo tre vengono mostrate nella Fig. 3 e che sono condotte sull’intelaiatura settoriale 7 radialmente rispetto al cilindro a dischi 1. Su ciascuna frontura 19 è fissata una piastra portaaghi 20, che regge due file fra loro parallele di aghi 21, essendo gli aghi disposti accoppiati gli uni dietro agli altri quando osservati nella direzione di trasporto del nastro di velo di fibre. Nell’esempio rappresentato le fronture 19 sono unite rigidamente ai rispettivi fusti di biella 18, il che semplifica notevolmente la meccanica, ma i fusti di biella 18 potrebbero anche essere articolati alle fronture 19.
Nella forma di esecuzione secondo la Fig. 3 il preminastro, che funge contemporaneamente da separatore delle fibre, è costituito da una pluralità di dischi 22, essendo almeno un disco 22 disposto tra ogni coppia di aghi. I dischi 22 corrispondenti a una frontura 19 sono mantenuti sull’intelaiatura settoriale interna 7 in un asse 23 e possono ruotare liberamente in modo da non intralciare il trasporto del nastro di velo di fibre, ma possono anche essere azionati in modo da contribuire attivamente al trasporto del nastro di velo di fibre.
Nell’esempio di esecuzione rappresentato il cilindro a dischi 1 presenta perifericamente una dentatura asimmetrica a denti di sega 24 che contribuisce al trasporto del nastro di velo di fibre nella zona di cucitura in presenza di un opportuno azionamento del cilindro a dischi, mostrato nei disegni dalla freccia S.
Tra la frontura 19 e le piastre portaaghi 20 sono disposte nell’esempio rappresentato dei meccanismi di azionamento 25 che mettono in rotazione gli aghi 21. Tali meccanismi di azionamento 25 possono essere costituiti da guide a glifo in presa con gli aghi 21 alloggiati in modo girevole nelle piastre portaaghi 20 e che durante la corsa di discesa fanno ruotare gli aghi 21 in una direzione attorno al loro asse e durante la corsa di ritorno li fanno ruotare nella direzione opposta. Sono tuttavia ipotizzabili anche altri meccanismi di azionamento. La rotazione degli aghi nelle due direzioni succitate è indicata nella Fig. 3 dalla doppia freccia N. Tali meccanismi di azionamento 25 per la rotazione degli aghi costituiscono i quarti meccanismi di azionamento illustrati in apertura.
Claims (25)
- RIVENDICAZIONI 1. Dispositivo per la cucitura di un nastro di velo di fibre, contenente un supporto del velo sul quale il nastro di velo di fibre viene mosso da meccanismi di trasporto in una direzione di trasporto, un preminastro disposto a una certa distanza al di sopra del supporto del velo, provvisto di una pluralità di fori per il passaggio degli aghi, un gruppo di cucitura con almeno due fronture portaaghi, che si estendono trasversalmente alla direzione di trasporto del velo e superiormente al separatore parallelamente ad esso e che sul loro lato inferiore portano ciascuna una piastra portaaghi montante una pluralità di aghi, così come dei meccanismi di azionamento che impartiscono alle fronture un movimento di discesa diretto perpendicolarmente al supporto del velo, caratterizzato dal fatto che ciascuna frontura (19) o gruppo di fronture molto ravvicinate, recanti solo poche file di aghi, e appartenenti a una di più zone di cucitura, presenta un proprio meccanismo di azionamento (16, 17, 18) per la produzione del movimento di discesa e che è disponibile un organo di comando tramite cui i meccanismi di azionamento di tutte le fronture ovvero gruppi di fronture possono essere comandati indipendentemente l'uno dall’altro.
- 2. Dispositivo secondo la rivendicazione 1 , caratterizzato dal fatto che almeno ad alcune fronture (19) o gruppi di fronture è assegnato un secondo meccanismo individuale di azionamento (9), unito alla frontura e atto a impartirle una componente di moto in avanti e all’indietro parallela alla direzione di trasporto del velo, armonizzata con il movimento di discesa della frontura ovvero del gruppo di fronture.
- 3. Dispositivo secondo la rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che tutti i secondi meccanismi di azionamento (8) sono uniti all’organo di comando e sono comandabili indipendentemente l'uno dall’altro.
- 4. Dispositivo secondo una delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che almeno ad alcune delle fronture (19) ovvero gruppi di fronture è assegnato un terzo meccanismo individuale di azionamento unito alla frontura (19) ovvero al gruppo di fronture o al supporto del velo (1) e atto a impartire ad esso/a ovvero al supporto del velo una componente di moto in avanti e all’indietro trasversale alla direzione di trasporto del velo e trasversale al movimento di discesa, armonizzata con il movimento di discesa della frontura (19) ovvero del gruppo di fronture.
- 5. Dispositivo secondo la rivendicazione 4, caratterizzato dal fatto che tutti i terzi meccanismi di azionamento sono uniti all’organo di comando e possono essere comandati indipendentemente l’uno dall’altro.
- 6. Dispositivo secondo una delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che il supporto del velo è costituito da un nastro a spazzole senza fine mosso nella direzione di trasporto del velo oppure da una griglia a lamelle con lamelle che scorrono nella direzione di trasporto del velo.
- 7. Dispositivo secondo una delle rivendicazioni da 1 a 5, caratterizzato dal fatto che il supporto del velo è conformato a cilindro e che le fronture portaaghi (19) eseguono un movimento di discesa diretto perpendicolarmente all’asse del cilindro (5).
- 8. Dispositivo secondo la rivendicazione 7, caratterizzato dal fatto che il supporto del velo è costituito da almeno un cilindro (1) azionato nella direzione di trasporto del velo, che presenta una pluralità di nervature periferiche separate fra loro da scanalature periferiche.
- 9. Dispositivo secondo la rivendicazione 7, caratterizzato dal fatto che il supporto del velo è costituito da almeno un cilindro (1), costituito da una pluralità di dischi disposti sullo stesso asse e paralleli fra loro, a una certa distanza reciproca, di cui almeno alcuni sono azionati nella direzione di trasporto del velo.
- 10. Dispositivo secondo la rivendicazione 9, caratterizzato dal fatto che i dischi azionati sono provvisti perifericamente di una dentatura (24).
- 11. Dispositivo secondo la rivendicazione 10, caratterizzato dal fatto che la dentatura (24) è asimmetrica al modo di una dentatura a denti di sega.
- 12. Dispositivo secondo la rivendicazione 10, caratterizzato dal fatto che la dentatura (24) è simmetrica.
- 13. Dispositivo secondo le rivendicazioni da 9 a 11, caratterizzato dal fatto che alcuni dei dischi azionati eseguono un movimento di avvolgimento, la cui velocità risulta composta da una velocità di trasporto continua e da una velocità di trasporto sovrapposta a questa con direzione ciclicamente alternata.
- 14. Dispositivo secondo una delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che gli aghi (21) sono supportati in modo girevole ad almeno alcune delle piastre portaaghi (20) e che su ogni frontura (19) reggente tali piastre portaaghi (20) è disposto un quarto meccanismo di azionamento (25) comandabile per la rotazione degli aghi (21), unito con gli aghi (21).
- 15. Dispositivo secondo la rivendicazione 14, caratterizzato dal fatto che i quarti meccanismi di azionamento (25) sono uniti con l’organo di comando e possono essere azionati da esso indipendentemente l’uno dall’altro.
- 16. Dispositivo secondo la rivendicazione 15, caratterizzato dal fatto che l’organo di comando è predisposto in modo da comandare ogni quarto meccanismo di azionamento (25) in accordo con il movimento di discesa della frontura interessata (19).
- 17. Dispositivo secondo la rivendicazione 15 o 16, caratterizzato dal fatto che i quarti meccanismi di azionamento (25) sono predisposti per mettere in rotazione in direzioni ciclicamente opposte gli aghi (21).
- 18. Dispositivo secondo una delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che in almeno alcune delle fronture (19) adiacenti la piastra portaaghi (20) di una frontura è attrezzata con aghi (21) di tipo diverso dagli aghi (21) della piastra portaaghi dell’altra frontura.
- 19. Dispositivo secondo la rivendicazione 18, caratterizzato dal fatto che gli aghi (21 ) di una piastra portaaghi (20) sono aghi a uncino e quelli della piastra portaaghi adiacente (20) sono aghi di recupero.
- 20. Dispositivo secondo una delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che le fronture (19) portano ciascuna solo poche file di aghi, e preferibilmente solo da una a tre file di aghi.
- 21. Dispositivo secondo una delle rivendicazioni da 7 a 9 o una delle rivendicazioni ad esse subordinate, caratterizzato dal fatto che il supporto del velo è costituito da una pluralità di cilindri (1) paralleli fra loro, disposti uno dietro l’altro nella direzione di trasporto del velo, avvolti parzialmente dal nastro di velo di fibre, e a ciascuno dei quali è contrapposto un gruppo di cucitura (3) presentante più fronture (19) azionate separatamente.
- 22. Dispositivo secondo la rivendicazione 21, caratterizzato dal fatto che i cilindri (1) sono azionati in senso contrario l’uno all’altro e che il nastro di velo di fibre scorre dall’uno all'altro cilindro senza cilindri intermedi.
- 23. Dispositivo secondo la rivendicazione 21, caratterizzato dal fatto che i cilindri sono azionati nello stesso senso e che il nastro di velo di fibre scorre tra i cilindri passando da cilindri intermedi, disposti in spazi formati tra i cilindri.
- 24. Dispositivo secondo una delle rivendicazioni precedenti, nel quale una piastra portaaghi (20) porta due file di aghi parallele fra loro, caratterizzato dal fatto che il preminastro è costituito da una pluralità di dischi (22), disposti su un asse (23) che corre parallelamente all’estensione longitudinale della frontura (19), nel quale tra due aghi (21) vicini trasversali alla direzione di trasporto si trova di volta in volta almeno uno dei dischi (22) e i dischi (22) sono montati su un sostegno (7) sul quale la frontura (19) viene condotta durante il movimento di discesa.
- 25. Dispositivo secondo la rivendicazione 24, caratterizzato dal fatto che i dischi pressori (22) di più piastre portaaghi (20) sono montati su un sostegno comune (7) sul quale vengono condotte tutte le rispettive fronture (19).
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