ITTO980265A1 - Procedimento per la fabbricazione di pavimentazioni e rivestimenti ceramici lucidati - Google Patents

Description

Descrizione a corredo di una domanda di Brevetto per Invenzione dal titolo: Procedimento per la fabbricazione di pavimentazioni e rivestimenti ceramici lucidati

DESCRIZIONE

La presente domanda di brevetto ha per oggetto un procedimento, che presenta notevoli vantaggi ed innovazioni a fronte degli attuali procedimenti utilizzati per uno scopo uguale o simile.

Più concretamente, secondo l'invenzione si è ideato un procedimento per la fabbricazione di pavimentazioni e rivestimenti ceramici di qualità, che presenta dei vantaggi notevoli con maggiori prestazioni tecniche e di sfruttamento per tutti i procedimenti che vengono attualmente utilizzati per ottenere questo tipo di prodotto.

Attualmente e con riferimento allo stato della tecnica, va detto che è noto un procedimento per la fabbricazione del grès, usualmente denominato di monocottura rapida, nel quale i pezzi pressati e seccati vengono smaltati e decorati sul crudo preventivamente alla cottura, che si realizza nei forni cosiddetti a rulli, nei quali il materiale da cuocere avanza sopra detti rulli, nel medesimo tempo in cui cuoce, di modo che i cicli di cottura in questo tipo di forni sono molto corti, per cui si ottiene un pavimento di grès consistente in uno strato ottenuto tramite smaltatura a liquido disposta sopra un supporto ottenuto mediante pressatura. Lo spessore della superficie atta alla lucidatura è minimo per cui può realizzare normalmente a liquido.

Allo stesso modo, si conosce un procedimento di fabbricazione di pavimentazioni di porcellana, che necessita di una trasformazione chimica e di varie fisiche, in modo che si ottiene una pavimentazione in porcellana adatta ad essere lucidata.

Il procedimento per la fabbricazione di pavimentazioni e rivestimenti in ceramica lucidi, oggetto della presente invenzione, consiste nella fabbricazione di una piastrella compatta che presenta due parti chiaramente differenziate, delle quali l'una costituisce il supporto dell'altra che è quella atta ad essere lucidata, ambedue le parti essendo ottenute mediante pressatura in una presa idraulica a doppia carica a secco.

Detto procedimento comprende sostanzialmente una serie di fasi che consistono in un condizionamento delle materie prime, pressatura, seccatura, decorazione, cottura e lucidatura.

La parte della piastrella che corrisponde al supporto si compone di una combinazione di argille naturali secondo il criterio della fabbricante, potendosi ottenere del grès rosso oppure della pasta bianca .

Dette argille si caratterizzano per il loro basso contenuto di carbonati e sali solubili e materia organica, e si preparano generalmente per .via umida, mescolando la composizione in mulini a tamburo tipo Alsing, di modo che si ottiene un'argilla di composizione e granulometria controllata.

L'argilla figulina ottenuta con il procedimento precedente si converte in una polvere granulare atta ad essere pressata mediante l'impiego di un atomizzatore, che lascia il prodotto in ottime condizioni di umidità e granulometrie per una buona pressatura.

Per quanto riguarda la parte di piastrella che deve essere lucidata, si compone di una selezione e combinazione di materie prime naturali, come argille, caolini, feldispati, ecc....

Queste materie prime si immagazzinano in un granaio, mentre un sistema di dosaggio si incarica di realizzare la mescola nella percentuale indicata per ciascuna di esse.

La macinatura delle materie prime si realizza normalmente in mulini cilindrici tipo Alsing. In questa fase, le palle di alluminio che compongono il mulino agiscono come elemento macinante e producono una riduzione del diametro delle particelle fino all'ottenimento della distribuzione granulometrica desiderata. L'aggiunta di acqua ed additivi migliorano il rendimento dell'operazione e facilitano la lavorazione successiva del prodotto ottenuto, di alta densità e bassa viscosità, denominato argilla figulina. Questa fase si conosce come macinazione per via umida.

L'argilla figulina si colora mediante l'addizione di pigmenti ceramici nelle quantità adeguate, dopo di che, ed in forma omogeneizzata, viene immessa tramite una pompa fino a delle bocchette che la polverizzano all'interno di una camera (atomizzatore), dove si formano delle gocce, le quali, entrando in contatto con l'aria calda introdotta in controcorrente, vengono bruscamente seccate, trasformandosi in granuli più o meno asferici (atomizzazione).

Il materiale atomizzato si accumula in silos di riposo che facilitano l'omogeneizzazione della loro umidità.

Per la fabbricazione di modelli tipo granito si realizza una miscela di materiale atomizzato di differenti colori nelle proporzioni desiderate.

Il metodo di formazione della piastrella utilizzato è quello della pressatura a seco, mediante presse idrauliche con doppio carrello che permetta di fare la distinzione tra le due parti componenti la piastrella, in modo che la polvere atomizzata sia sottoposta ad una compressione meccanica nello stampo metallico della pressa per applicazioni di grandi pressioni .

I rilievi della faccia in vista dei modelli non lisci si ottengono in questa fase.

In seguito, le piastrelle vengono introdotte in essiccatori, dove perdono gran parte dell'umidità ritenuta.

I modelli decorati richiedono l'applicazione di sali solubili che penetrano nella piastrella e tecniche decorative sulla sua superficie per ottenere gli effetti estetici desiderati.

Il materiale da cuocere si trasporta direttamente su di un piano a rulli all'interno del forno, e passa attraverso zone sottomesse a differenti temperature che si conformano al ciclo di cottura rapido.

L'apporto energetico si realizza mediante l'introduzione dei prodotti della combustione gas/aria in bruciatori disposti lungo il forno sopra e sotto al piano a rulli.

Le materie prime utilizzate ed il loro condizionamento, assieme alle condizioni di cottura ed una elevata temperatura durante un prolungato periodo di tempo, producono un'elevata formazione di fase vitrea di viscosità controllata.

Il Movimento atomico prodotto per lo spostamento della fase vitrea chiude i pori esistenti tra le particelle, diminuendo drasticamente la porosità e producendo come conseguenza, una grande contrazione della piastrella.

Il materiale .lucido dovrà passare per una fase consistente nel rendere brillante la superficie della piastrella mediante metodi meccanici di abrasione, cosicché dei rulli diamantati realizzano una prima passata sulla piastrella, provocandole una abrasione iniziale, mentre le mole, disposte su teste indipendenti e girevoli, abradono le piastrelle durante il loro spostamento sotto le teste in rotazione, un'adeguata sequenza di mole di grana di grandezza differente, conferisce alla parte lucida una notevole brillantezza.

Per completezza della descrizione che segue e con l'intento di favorire una maggiore comprensione delle sue caratteristiche, vengono allegati alla presente descrizione, una serie di disegni nelle cui figure, in forma illustrativa e non limitativa, vengono rappresentati i dettagli più significativi dell'invenzione.

La fig. 1 mostra una vista parziale trasversale di una piastrella da pavimento lucida ottenuta con il procedimento dell’invenzione.

La fig. 2 mostra un diagramma a blocchi del procedimento dell’invenzione.

La fig. 3 mostra schematicamente la fase di pressatura .

La fig.4 mostra un dettaglio della figura 3 precedente.

Guardando le figure commentate e seguendo la numerazione adottata, si può osservare nelle stesse una realizzazione preferita e non limitativa dell'invenzione, la quale consiste in un procedimento per la fabbricazione di pavimenti e rivestimenti ceramici lucidi, le cui piastrelle sono costituite da una parte 1 adatta ad essere lucidata, disposta sopra un'altra parte 2 che costituisce il supporto della parte precedente.

Detto procedimento segue una serie di fasi, le quali consistono sostanzialmente in un condizionamento delle materie prime 3, che per la parte di supporto 2 consistono in una combinazione di argille naturali e minerali a seconda del gusto del fabbricante, mentre per la parte 1 da lucidare consistono in argille, caolini, feldispati ed altre materie prime naturali; una pressatura 4 mediante una pressa a doppia carica a secco, che permette di fare la distinzione tra le due parti 1, 2 della piastrella, facilitando il suo ottenimento, che viene illustrato schematicamente in figura 3, e in dettaglio nella figura 4, nella quale viene indicato lo stampo 9 che alloggia la piastrella ed la piastra 10 che esercita una pressione sopra.,la stessa; un. essiccamento 5 delle piastrelle in essiccatori che facilitano l'eliminazione dell'umidità trattenuta dalle stesse; una decorazione 6 mediante sali solubili che penetrano nella superficie della piastrella; una cottura 7 in un forno a rulli; e una lucidatura 8 mediante metodi abrasivi.

Claims (1)

1. RIVENDICAZIONE Procedimento per la fabbricazione di pavimenti e rivestimenti ceramici lucidi, caratterizzato dal fatto che il pavimento o rivestimento ceramico lucido si costituisce di piastrelle che constano di una parte (1) adatta ad essere lucidata, disposta sopra un'altra parte (2) che costituisce il supporto della parte precedente, essendo previste in detto procedimento una serie di fasi, le quali consistono in sostanza in un condizionamento delle materie prime (3), le quali nella parte di supporto (2) consistono in una combinazione variabile di argille naturali e minerali, mentre per la parte (1) da lucidare consistono in argille, caolini, feldispati ed altre materie prime naturali adeguate ad essere lucidate dopo la cottura; una pressatura (4) mediante una pressa a doppia carica a secco, che permette di fare la distinzione tra le due parti (1),(2) della piastrella, facilitando il suo ottenimento; un essiccamento (5) delle piastrelle in essiccatori atti a facilitare l'eliminazione dell'umidità trattenuta dalle stesse; una decorazione (6) mediante sali solubili che penetrano nella superficie della piastrella; una cottura (7) in un forno a rulli; e una lucidatura (8) mediante metodi abrasivi.