ITTO940725A1 - Articolo di occhialeria e relativo procedimento di fabbricazione. - Google Patents

Articolo di occhialeria e relativo procedimento di fabbricazione. Download PDF

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Gioachino Bona
Giorgio Sorcini
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Mini Ricerca Scient Tecnolog
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Abstract

Almeno parte della montatura (3, 4) dell'articolo di occhialeria è realizzata con un materiale composito comprendente un'anima di fibre orientate ed una matrice di materiale termoplastico. L'articolo secondo l'invenzione si caratterizza per la notevole leggerezza, per le eccellenti caratteristiche di resistenza alle sollecitazioni, meccaniche e l'eccellente compatibilità in vista del contatto prolungato con il capo dell'utilizzatore.(Figura 1).

Description

DESCRIZIONE dell'invenzione industriale dal titolo: "Articolo di occhialeria e relativo procedimento di fabbricazione"
TESTO DELLA DESCRIZIONE
La presente invenzione si riferisce, in generale, agli articoli di occhialeria.
La dizione "articoli di occhialeria", così come utilizzata nella presente descrizione e nelle rivendicazioni che seguono, va compresa nella sua accezione più ampia: essa è dunque tale da comprendere, oltre agli occhiali veri e propri, qualunque articolo la cui funzione sia essenzialmente quella di mantenere una lente o un sistema ottico in posizione sul capo di un utilizzatore. Di conseguenza, la dizione "articolo di occhialeria" s'intenderà qui-comprensiva anche, ad esempio, di articoli quali oftalmoscopi, cannocchiali per ipovedenti, ecc.
Nel corso degli ultimi anni il settore degli articoli di occhialeria ha conosciuto un notevole sviluppo. Questo sviluppo ha investito, oltre ai settori tradizionali (ad es. ausilio alla vista o allo svolgimento di lavorazioni industriali, ad esempio lavorazioni pericolose per la vista, quali saldature, ecc ...) anche settori quali lo sport e la moda.
Questo sviluppo ha favorito una notevole attività innovativa, soprattutto per quanto riguarda l'aspetto estetico del prodotto e, sul fronte strettamente tecnico, le parti ottiche (lenti).
Per quanto riguarda invece la montatura, intendendosi con tale dizione la struttura che sostiene i sistemi ottici sul capo dell'utilizzatore, al marcato interesse dal punto di visto estetico non ha fatto seguito una corrispondente innovazione tecnologica: così per l'ampia maggioranza dei prodotti continuano ad essere adottate, in sede di realizzazione delle montature, soluzioni abbastanza tradizionali, con il ricorso a strutture di tipo metallico (soprattutto per le parti, quali cerniere, sottoposte a più intense sollecitazioni) e/o l'impiego di resine termoplastiche; materiali, questi ultimi, privilegiati anche per la possibilità di ottenerne il rammollimento a temperature relativamente basse così da poter conseguire il desiderato adattamento della montatura alle caratteristiche antropometriche dell'utilizzatore.
La presente invenzione si prefigge lo scopo di fornire una soluzione per la realizzazione di montature per articoli di occhialeria e parti di esse innovativa sotto diversi aspetti, quali:
la possibilità di realizzare montature e parti di montatura in grado di associare ad un peso contenuto eccellenti doti di resistenza meccanica,
la possibilità di realizzare soluzioni più flessibili dal punto di vista strutturale, ad esempio per quanto riguarda la possibilità di conferire doti di flessibilità differenziata a diverse parti della montatura, comprese anche le parti che, nelle soluzioni tradizionali, prevedono l'impiego di cerniere, e il conseguimento di un elevato grado di compatibilità in vista del contatto prolungato con il capo dell 'utilizzatore .
Quest'ultimo aspetto viene di solito trascurato, pur dimostrandosi di particolare rilevanza. Gli articoli di occhialeria sono infatti destinati ad essere portati per lungo tempo in contatto con la pelle e/o con i capelli, spesso in condizioni in cui si manifesta un'elevata sudorazione e dilatazione dei pori (si pensi ad esempio agli articoli di occhialeria portati durante lo svolgimento di attività sportive).
Secondo la presente invenzione, tale scopo viene raggiunto grazie ad un articolo di occhialeria avente le caratteristiche richiamate in modo specifico nelle rivendicazioni che seguono. L'invenzione ha anche per oggetto un procedimento per fabbricare un tale articolo di occhialeria.
In termini essenziali, la soluzione secondo l'invenzione prevede che almeno una parte della struttura dell'articolo di occhialeria, e preferibilmente la struttura dell'articolo di occhialeria nel suo complesso, sia realizzata con un materiale composito comprendente un'armatura o rinforzo di fibre orientate, preferibilmente costituita da un tessuto,di fibre lunghe orientate, incorporato in una matrice termoplastica .
L'invenzione verrà ora descritta, a puro titolo di esempio non limitativo, con riferimento ai disegni annessi, nei quali: .
la figura 1 illustra nel complesso un articolo di occhialeria realizzato secondo l'invenzione,
le figure 2 a 5 illustrano altri articoli di occhialeria realizzati secondo l'invenzione;
le figure 6 a 9 sono sezioni - secondo le linee indicate dai corrispondenti numeri romani - nelle figure 2 a 5; in tali sezioni sono messe in luce diverse soluzioni adottate per il fissaggio degli elementi ottici sulla struttura dell'articolo stesso, la figura 10 illustra un'altra possibile variante di attuazione di un articolo di occhialeria secondo 1'invenzione ,
la figura 11 illustra alcuni dettagli strutturali dell'articolo della figura 10, e
la figura 12 è una sezione secondo la linea XII-XII della figura 10, riprodotta in scala ingrandita.
Nelle figure è indicato nel complesso con 1 un articolo di occhialeria. Si può trattare, negli esempi di attuazione illustrati, tanto di normali occhiali da vista, quanto di occhiali da sole o, nel caso delle figure 10 a 12, di un occhiale sportivo, ad esempio per sci o per ciclismo.
In-termini essenziali, gli articoli in questione comprendono :
almeno un elemento ottico, rappresentato, negli esempi di attuazione illustrati, da una o due lenti 2, e
una struttura, costituita da un frontale o frontalino 3 comprendente a sua volta, negli esempi di attuazione delle figure 1 a 9, due cerchi 3a, ciascuno dei quali racchiude nel suo occhio una rispettiva lente 2 ed è collegato all'altro cerchio da un ponte o ponticello 3b, nonché due aste 4 articolate al frontale e suscettibili di essere disposte circa ortogonalmente allo stesso così da consentire a chi utilizza gli occhiali 1 di indossarli.
Nella forma di attuazione delle figure 10 a 12 il frontale 3 assume invece la forma di un unico elemento a palpebra che racchiude al suo interno la lente (mascherina) dell'occhiale.
Per precisione terminologica, converrà ricordare che il termine "lente" viene qui utilizzato con riferimento alle parti indicate con 2 nei disegni, senza far specifico riferimento ad un'effettiva capacità di svolgere un'azione ottica effettiva. Dunque, il termine "lente", così come utilizzato nell'ambito della presente descrizione e, se del caso, nelle rivendicazioni che seguono, va inteso come del tutto dissociato dal fatto che la lente in questione abbia effettivamente un potere magnificante o riducente: si può quindi -trattare, ad esempio, di una lente o di lenti del tutto neutre dal punto di vista ottico, quali le lenti utilizzate, ad esempio, negli occhiali da sole destinati ad essere portati da persone con vista regolare .
Si apprezzerà altresì che, nel descrivere il collegamento delle aste 4 al frontale 3 si è parlato in generale di articolazione, prescindendo dunque dal fatto che tale articolazione venga conseguita per effetto della presenza di una cerniera (così come avviene nella maggior parte degli occhiali di corrente produzione) , ovvero (cosi come può avvenire in talune forme di attuazione dell'invenzione) per effetto del-la flessibilità del materiale costituente la zona di collegamento fra il frontale 3 e ciascuna delle aste 4.
Nella forma di attuazione preferita dell'invenzione, tutte le parti costituenti la struttura (montatura) dell'articolo 1, vale a dire tanto il frontale 3 nel suo complesso quanto le aste 4, sono realizzate con un materiale composito costituito da una matrice di materiale termoplastico, quale ad esempio polieterimmide, poliammide, polietilenteref talato, polieterchetone o relative miscele, rinforzato con fibre lunghe orientate.
Il ricorso ad rinforzo di fibre orientate aventi una lunghezza tale da dare origine ad un tessuto connettivo sufficientemente esteso, attribuisce al materiale composito utilizzato nella soluzione secondo l'invenzione elevate caratteristiche di resistenza meccanica. Queste possono peraltro essere differenziate a seconda della direzione di sollecitazione, particolarmente per quanto riguarda la direzione di flessione.
Secondo una soluzione che si è dimostrata particolarmente vantaggiosa, tale rinforzo è costituito di» preferenza da fibre, .quali ad esempio fibre di carbonio, intessute con un disegno di tessitura a fibra ed ordito così da conferire al rinforzo di fibre (ed al materiale composito nel suo complesso) caratteri-stiche di resistenza alla flessione circa anisotrope, nel piano generale del materiale composito,·realizzato di solito sotto forma di fogli o lamine. Questa caratteristica è dovuta alla possibilità, da parte delle fibre, di conferire al materiale caratteristi-che di massima resistenza alla sollecitazióne in trazione in due direzioni sostanzialmente ortogonali fra loro.
Gli schemi di tessitura al momento preferiti per realizzare il rinforzo del composito sono quelli denominati: maglia dritta o armatura tela (plainweave), armatura per garza o a giro inglese (lenoweave), armatura diagonale o a scia o spiga (twillweave), armatura raso o satin (satinweave) o armatura del tipo crowfoot .
La caratteristica disposizione delle fibre viene sfruttata, nella soluzione secondo l'invenzione, ordinando di preferenza le direzioni della schiera di fibre praticamente a 45° rispetto alla direzione di estensione prevalente della parte della struttura dell'articolo di occhialeria 1 di cui il materiale composito forma parte costituente.
Al riguardo converrà ancora.ricordare come, sebbene la presente descrizione e le figure ad essa an-nesse (con l'unica parziale eccezione della figura 5) facciano riferimento ad articoli di occhialeria in cui tutta la struttura dell'articolo è realizzata con materiale composito, la soluzione secondo l'invenzio-ne si presta idealmente anche ad essere utilizzata per fabbricare solo una parte della struttura <' >dell'articolo di occhialeria: ad esempio, solo le aste, o solo il frontale. La scelta di una soluzione o dell'altra viene naturalmente lasciata alle specifi-che esigenze realizzative .
La scelta di realizzare la struttura dell'articolo - tutta o in parte - con materiale composito si dimostra vantaggiosa per quanto riguarda la possibilità di ridurre complessivamente il peso dell'articolo di occhialeria.
A titolo di riferimento, mentre la struttura (mon-tatura) di un articolo di occhialeria del ·tipo di quello illustrato nella figura 2 presenta, se realizzata con le soluzioni tradizionali (armatura di me-tallo e/o resina termoplastica) un peso dell'ordine di 20 grammi, la stessa struttura, realizzato, secondo l'invenzione, con un materiale composito quale il PEI/carbonio, presenta un peso che si riduce a 16 grammi circa, dunque di circa il 20%.
Questa riduzione in peso deriva anche - e soprattutto - dalla possibilità, offerta 'dalle eccellenti caratteristiche di resistenza alla flessione del materiale composito, di ridurre lo spessore di tutte le parti componenti l'articolo di occhialeria.
Naturalmente, questo vantaggio può essere limitato anche solo ad una parte dell'articolo di occhialeria, ad esempio alle sole aste 4. In questo caso, in alternativa all'orientamento dei fasci di fibre a 45° rispetto alla direzione di maggiore estensione dell'asta, è anche ipotizzabile una disposizione del materiale composito tale per cui una delle direzioni di estensione dei due fasci di fibre che costituisco<1 >no il rinforzo intessuto del composito si estenda nella direzione di maggiore estensione dell'asta.4.
Per quanto riguarda invece il frontale, la possibilità di ridurre il peso è certamente apprezzata per i ben-noti inconvenienti che derivano, in molti utilizzatori, dal prolungato appoggiare del ponte 3b sul dorso del naso. Oltre a ciò, il ricorso al materiale composito secondo l'invenzione consente eventualmente di ridurre lo spessore del ponte 3b così da conferire al frontale 3 nel suo complesso caratteristiche di flessibilità concentrate in modo selettivo proprio in corrispondenza del ponte 3b stesso. Grazie a questa soluzione è possibile realizzare montature di occhiali in cui la generale adattabilità delle aste intorno ai lati del capo dell'utilizzatore deriva in via primaria non dalla flessibilità longitudinale delle aste quanto piuttosto dalla capacità del frontale 3 di flettersi in corrispondenza della zona del ponte 3b.
Il materiale composito utilizzato secondo l'invenzione è di preferenza un composito a matrice termoplastica polieterimmide (PEI), commercializzata ad esempio come ULTEM dalla G.E. Plastica, e rinforzo in fibre di carbonio tessute (è peraltro possibile l'impiego di tessuti misti carbonio-kevlar, il cui aspetto a quadretti neri e gialli può risultare particolarmente gradevole dal punto di vista estetico).
Un materiale d·el tipo sopra specificato è disponibile in commercio e viene fornito sotto forma di singolo strato o lamina di tessuto preimpregnato con la citata matrice dalla società olandese Ten Cate Composites.
Un tale materiale composito permette di ottenere ottimi risultati per quanto riguarda la rigidezza dell'articolo di occhialeria, decisamente competitiva con quella delle montature plastiche tradizionali. La possibilità di "costruirsi" il materiale stesso orientando opportunamente i diversi strati di tessuto permette di calibrare a piacimento le elasticità necessarie nei diversi punti: è in particolare interessante la possibilità di calibrare l'elasticità delle aste per permetterne l'elevata deformazione se sottoposte a carichi in direzione laterale, prestazioni che fino ad ora sono state ottenute o con pesanti cerniere con molla aggiuntiva o con l'inserimento, nell'asta stessa, di lamelle di acciaio.
La matrice termoplastica conferisce al composito una resistenza agli urti maggiore di quanto ottenibile con un analogo materiale a matrice termoindurente, con una rottura meno fragile. Le lavorazioni meccani-che ed anche il processo di finitura (burattatura, importante perché molto utilizzato in occhialeria} hanno dato, negli articoli realizzati secondo l'invenzione, ottime finiture superficiali , in particola-re sui bordi lavorati meccanicamente.
La scelta del materiale indicato (PEI) per la matrice termoplastica è motivata da un ulteriore fattore molto importante. Infatti questo materiale è dotato di eccellenti proprietà di biocompatibilità tissutale come è stato verificato dagli inventori stessi nell'ambito di ricerche relative a materiali compositi avanzati per la realizzazione di protesi impiantabili quali gusci per ventricoli artificiali e protesi d'anca.
Queste proprietà di eccellente biocompatibilità costituiscono un elemento di considerevole vantaggio rispetto ai materiali impiegati attualmente per ap-plicazioni analoghe in occhialeria, in quanto consente un significativo miglioramento del "comfort" dell 'utilizzatore nei dispositivi quali gli articoli di occhialeria destinati al contatto prolungato con il capo (pelle e capelli) dell'utilizzatore, anche in condizioni di elevata sudorazione e/o dilatazione dei pori <'>(ad esempio, in ambienti con temperatura elevata o nello svolgimento di attività fisiche, quali attivita sportive) .
In sostanza il procedimento di fabbricazione di un articolo di occhialeria secondo l'invenzione prevede di realizzare piastrine di materiale composito formate secondo le curvature richieste.
La formatura può essere effettuata in almeno due modi diversi:
- a partire dai singoli strati o lamine sovrapposti, in. stampo e controstampo riscaldati (10 minuti di permanenza a 320°C più i tempi di riscaldamento e raffreddamento dello stampo per un totale di circa 40 minuti a circa 10 Atm di pressione), oppure deformando laminati precedentemente ottenuti tramite compattazione di più strati o lamine e scaldati in forno (ad esempio scaldati a circa 360°C, trasportati in pochi secondi fino ad una pressa con stampo mantenuto ad una temperatura di circa 120°C, azionando quindi velocemente la pressa con controstampo in gomma, applicando circa 2 Atm).
Il secondo metodo è più rapido ed utilizza stampi meno costosi; richiede però un minimo di organizza-zione di una linea di produzione.
Dalla piastrina così formata viene ricavata, di solito per fresatura a due o più assi o taglio a getto d'acqua, la parte di montatura desiderata.
La fresatura del materiale composito richiede frese diamantate; con il materiale composito a matrice termoplastica si ottengono buoni risultati. La fresatura a due assi con frese a copiare è la lavorazione tradizionalmente effettuata nel campo dell'occhialeria non metallica; recentemente sono state introdotte nel settore macchine utensili a tre o più assi. Il taglio ad acqua è tipico delle lavorazioni aeronautiche dei materiali compositi: non richiede utensili, non produce polvere, non delamina il materiale e realizza un bordo di taglio molto netto.
A seconda del disegno della montatura e del sistema di fissaggio delle lenti possono essere utilizzati o i sistemi tipicamente bidimensionali (fresatura a due assi, taglio ad acqua, per lenti con canali-no in cui si alloggia la montatura stessa e montature non troppo curve) o sistemi tridimensionali (fresatura a tre assi, per lenti con bisello che alloggia nel canalino della montatura e/o per montature particolarmente curvate) .
Nel primo caso si ottengono montature particolarmente sottili (ad es. 1,2 mm di spessore) e quindi leggere; non è necessario il canalino sulla montatu-ra. L'errore di perpendicolarità del taglio rispetto alla superficie con sviluppo tridimensionale è trascurabile, se la montatura non è troppo curvata, per l'inserimento nel canalino della lente, e viene comunque mitigato dall'addolcimento dei bordi di taglio che si ottiene nella successiva fase di burattatura.
Nel secondo caso, utilizzando una macchina a controllo numerico su almeno tre assi, è possibile sia effettuare tagli perpendicolari in ogni punto alla superficie sia realizzare il canalino di alloggiamento della lente "maschio". Il canalino così realizza-to, in virtù del materiale a matrice termoplastica, non presenta eccessive tendenze all'innesco di cric-che nella fase di inserimento della lente (rispetto a quanto ci si potrebbe attendere da un composito a matrice termoindurente epossidica o poliestere).
Anche in questo caso la montatura può essere burattata ed in seguito verniciata,, se necessario.
L'assemblaggio di aste ed accessori vari viene effettuato senza modificare le tecnologie tradizionali.
La possibilità di realizzare ciascuna parte della struttura dell'articolo di occhialeria tramite la giustapposizione di più strati o lamine di materiale composito presenta il notevole vantaggio di consentire la realizzazione di articoli le cui parti presentano spessori differenziati da zona a zona per effetto dell'aggregazione di numeri diversi di strati o lamine.
Ad esempio, nel caso delle aste 4, che è il più evidente, è possibile pensare di utilizzare un certo numero (ad esempio sei) di lamine di materiale composito del tipo sopra specificato per realizzare il corpo dell'asta, riducendo il numero di tali lamine semplicemente a due, in corrispondenza di una zona situata in prossimità della zona di collegamento al frontale 3 così da conferire a tale zona, più sottile, proprio in quanto realizzata con un numero inferiore di fogli di materiale composito, caratteristiche di flessibilità più spiccata rispetto alla rimanente parte dell'asta. E' possibile quindi ottenere, con la riduzione locale dello spessore, dunque del numero .di fogli di materiale composito, un effetto circa simile a quello che negli articoli di occhialeria tradizionale viene ottenuto predisponendo tacche o intagli nel corpo dell'asta.
Una soluzione strutturalmente analoga può essere utilizzata per la zona del ponte 3b, così da rendere il frontale 3 particolarmente flessibile proprio in tale zona, od anche per realizzare le regioni di incernieramento fra il frontale 3 e le aste 4. In quest'ultimo caso è possibile realizzare la montatura di un articolo di occhialeria (ad esempio un paio di occhiali 1 quali quelli illustrati nelle figure 1 a 5) a partire da un unico pezzo di materiale composito ottenuto aggregando un certo numero di lamine di materiale composito, con tale numero che raggiunge il valore massimo nelle zone in cui si desidera che la struttura presenti la massima resistenza alla flessione, ed il valore minimo in corrispondenza di quelle parti, ad esempio le parti di collegamento fra il frontale 3 e le aste 4, in cui si desidera che l'armatura nel suo complesso presenti doti spiccate di flessibilità, ad esempio per realizzare una vera e propria funzione di cerniera.
Come già si è detto, le notevoli caratteristiche di flessibilità e di resistenza alle sollecitazioni meccaniche di un materiale composito secondo l'invenzione offrono la possibilità di ridurre notevolmente lo spessore tanto del frontale 3 quanto delle aste 4 dell'articolo di occhialeria.
Orientativamente, tale spessore, che si aggira mediamente, per occhiali di corrente produzione e di modello tradizionale, nell'ordine di 3 miti, può essere ridotto, in un articolo di occhialeria realizzato secondo l'invenzione, ad 1 mm.
Questo fatto dà origine a una notevole flessibilità per quanto riguarda il montaggio delle lenti 2 (per il significato del termine lente si rinvia alla premessa terminologica fatta all'inizio della presente descrizione particolareggiata) .
Le soluzioni.più correntemente utilizzate nell'industria dell Occhialeria prevedono infatti che ciascuna lente 2 venga inserita (incastonata) nel rispettivo cerchio 3a impegnando a scatto con il suo bordo periferico opportunamente sagomato (elemento maschio, bisello) un canalino (elemento femmina) provvisto lungo il perimetro interno del cerchio 3a stesso. Già si è detto, in sede di descrizione del procedimento di fabbricazione, che questa soluzione può essere benissimo adottata in un articolo di oc-chialeria secondo l'invenzione, così come schematicamente illustrato nella figura 1.
La soluzione secondo l'invenzione si presta però anche alla realizzazione di una soluzione complemen-tare, vale a dire una soluzione in cui il canalino viene ricavato sulla periferia della lente 2 con il contorno dei cerchi 3a che viene inserito all'interno di tale <' >canalino, così come appunto schematizzato nella figura 6, dove il riferimento 2a indica appunto il canalino realizzato (con procedimenti noti) lungo il contorno della lente 2 e destinato ad essere im-pegnato dal rispettivo cerchio 3a. Questa soluzione deve peraltro tener conto del fatto che, proprio per le sue eccellenti doti di resistenza alle sollecitazioni meccaniche, una montatura realizzata secondo l'invenzione si presta solo in misura assai modesta ad essere deformata elasticamente così da consentire l'inserimento a scatto delle lenti. Dunque, una so-luzione quale quella illustrata nelle figure 2 e 6 si presta ad essere utilizzata, in via principale, in soluzioni in cui le lenti 2 (ad esempio perché realizzate in materia plastica) siano in grado di flet-tersi elasticamente.
Le figure 3 e 7 fanno vedere una ulteriore varian-te realizzativa in cui, invece di far sì che i cerchi 3a circondino le lenti 2, rinserrandole nel loro occhio è previsto che le lenti 2 appoggino semplicemente contro i rispettivi cerchi 3a, essendovi trat-tenute da elementi di ritegno, quali borchie, perni o viti 5.
Le figure 4 e 8 illustrano una soluzione che può essere vista come una sorta di combinazione delle so-luzióni in precedenza illustrate. Si tratta di una soluzione in cui le lenti 2 sono provviste su una delle loro facce (ad esempio sulla loro faccia in-terna, rivolta verso il volto dell'utilizzatore) di uno smusso a gradino 12 (ricavato anch'esso, così come il canalino 2a della figura 6, secondo criteri noti) che si .estende lungo il contorno delle lenti 2 così da consentire loro di penetrare all'interno dei cerchi 3a andando in battuta lungo il contorno dei cerchi 3a stessi con il ramo esterno dello smusso. Le lenti 2 vengono trattenute nella posizione di montaggio per incollaggio (ad esempio con apporto.di materiale) , oppure con la previsione di borchie, perni o viti che le trattengono sul frontale 3 secondo gli stessi criteri illustrati nella figura 3.
Le figure 5 e 9 illustrano ancora un'altra soluzione, in cui i cerchi 3a circondano solo parte delle lenti 2 (provviste lungo il loro contorno di un canalino 2a sostanzialmente analoga a quella illustrata nella figura 6). La rimanente parte (ossia la parte inferiore dei cerchi) è definita da un archetto metallico 9 meglio ancora, da un filo, ad esempio<' >di nylon 31 che impegna il canalino 2a e le cui estremi-tà sono collegate (ad es. per annegamento o aggancio) alle parti di materiale composito.
La figura 10 illustra un tipico articolo di occhialeria per uso sportivo (ad esempio occhiale per ciclisti o sciatori) , caratterizzato dalla presenza di un'unica lente 2 che riunisce in sé le due lenti di un articolo di occhialeria tradizionale formando un'unica fascia (mascherina) avente un generale andamento ad U e suscettibile di avvolgere il volto dell 'utilizzatore.
In questo- caso, anche la struttura (montatura) presenta un andamento corrispondente, con un frontale 3 dall'andamento generale a palpebra, con la conseguente possibilità di trattenere l'articolo 1 sul volto tanto tramite le aste 4 quanto attraverso un laccio elastico (non illustrato) destinato a circondare<' >il capo dell'utilizzatore e collegato a formazioni di aggancio alle due estremità del frontale 3.
Uno dei vantaggi principali conseguibili dall'applicazione della soluzione secondo l'invenzione ad un articolo di occhialeria quale quello illustrato nella' figura 10 deriva dal fatto di poter realizzare una montatura, ed in particolare un frontale 3, allo stesso tempo leggera e rigida, così da poter realiz-zare un'efficace azione di contenimento della lente 2 senza rischi di deformazione.
La solidità e la rigidità del frontale 3 rendono peraltro difficile ricorrere, per il montaggio della lente 2, alla soluzione adottata di solito nella pro-duzione attuale, vale a dire quella di inserire la lente 2 a scatto all'interno del frontale 3.
Di preferenza, con l'impiego della soluzione se-condo l'invenzione, si preferisce realizzare il fron-tale 3 sotto forma di due semigusci o guance complementari 3', 3'' provvisti di smussi periferici che definiscono congiuntamente una gola o canalino 30 che riceve la periferia della lente 2 (si veda in particolare la sezione della figura 12). Le due guance 3', 3'' possono essere collegate fra loro, previa interposizione della lente 2, con mezzi noti qualsiasi: ad esempio incollaggio, saldatura ad ultrasuoni o, secondo una soluzione ritenuta preferenziale, tramite un accoppiamento a maschio e femmina, per mezzo di formazioni di aggancio quali perni 31 che si estendono da una delle guance all'interno di fori 31a provvisti nell'altra delle guance.
Una soluzione di questo tipo, cui fanno esplicito riferimento le figura 11 e 12, presenta l'ulteriore vantaggio dato dal fatto che l'accoppiamento fra le guance 3', 3'' può essere reso selettivamente risolu-bile o separabile. In altre parole, le due guance 3', 3'' possono essere separate fra loro, anche dopo il montaggio, ad esempio per procedere alla sostituzione di una lente 2 che risulti danneggiata o consumata nell 'impiego .
Naturalmente, fermo restando il principio dell'invenzione, i particolari di realizzazione e le forme di attuazione potranno essere ampiamente variati rispetto a quanto descritto ed illustrato, senza per questo uscire dall'ambito della presente invenzione.

Claims (29)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Articolo di occhialeria comprendente una struttura (3, 4) per il montaggio di almeno una lente (2), ca-ratterizzato dal fatto che almeno una parte di detta struttura (3, 4) è realizzata con un materiale com-posito con un rinforzo di fibre orientate ed una ma-trice di materiale termoplastico.
  2. 2. Articolo secondo la rivendicazione 1, caratteriz-zato dal fatto che dette fibre sono ordinate in un tessuto .
  3. 3. Articolo secondo la rivendicazione 1 o la rivendi-cazione 2, caratterizzato dal fatto che dette fibre sono ordinate in almeno due schiere estendentisi in direzione ortogonale fra loro.
  4. 4. Articolo secondo la rivendicazione 3, caratterizzato dal fatto che detta almeno una parte presenta una direzione di estensione principale e dal fatto che dette fibre sono disposte con dette schiere or-dinate a circa 45° rispetto a detta direzione di estensione principale.
  5. 5 . Articolo secondo una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni, caratterizzato dal fatto che detto materiale termoplastico è scelto nel gruppo costituito da polieterimmide, poliammide, polietilenteref talato, polieterchetone e relative miscele.
  6. 6. Articolo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni 1 a 4, caratterizzato dal fatto che detto materiale termoplastico è polieterimmide .
  7. 7. Articolo secondo una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni, caratterizzato dal fatto che dette fibre comprendono fibre di carbonio.
  8. 8. Articolo secondo una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni, caratterizzato dal fatto che dette fibre sono di almeno due tipi diversi.
  9. 9. Articolo secondo la rivendicazione 8 caratteriz -zato dal fatto che dette fibre sono in parte fibre di carbonio ed in parte fibre aramidiche.
  10. 10. Articolo secondo la rivendicazione 3 e la rivendicazione 9, caratterizzato dal fatto che dette fibre di carbonio e dette fibre aramidiche sono ordinate, rispettivamente, nell'una e nell'altra schiera.
  11. 11. Articolo secondo una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni, caratterizzato dal fatto che detta almeno una parte è una asta (4) di detto articolo di occhialeria.
  12. 12. Articolo secondo una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni, caratterizzato dal fatto che detta almeno una parte è parte (3a, 3b) del frontale (3) di detto articolo di occhialeria.
  13. 13. Articolo secondo una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni, caratterizzato dal fatto che tutte le parti (2, 3, 4) della struttura di detto articolo di occhialeria (1) sono costituite da detto materiale composito .
  14. 14. Articolo secondo una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni, caratterizzato dal fatto che comprende almeno una lente (2) montata su un rispettivo cerchio (3a) costituito di detto materiale composito e provvista di un canalino (2a) per ricevere il contor-no esterno di detta almeno una lente (2).
  15. 15. Articolo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni 1 a 13, caratterizzato dal fatto che comprende almeno una lente (2) provvista di un canalino perife-rico (2a) e dal fatto che detta almeno una parte è un cerchio (3a) di ricezione per detta almeno una lente (2) che impegna detto canalino periferico.
  16. 16. Articolo secondo una qualsiasi delle rivendica-zioni 1 a 13, caratterizzato dal fatto che comprende almeno una lente (2) e detta almeno una parte è una cerchio (3a) di ricezione per detta lente (2) con mezzi di collegamento adesivo interposti tra detta almeno una lente (2) e detto rispettivo cerchio (3a).
  17. 17. Articolo secondo una qualsiasi delle rivendica-zioni l a 13, caratterizzato dal fatto che comprende almeno una lente (2) e detta almeno una parte è un cerchio (3a) di ricezione per detta lente; mezzi di fissaggio meccanico (5) essendo interposti fra detta almeno una lente (2) e detto rispettivo cerchio (3a).
  18. 18. Articolo secondo una delle,rivendicazioni 16 o 17, caratterizzato dal fatto che detta almeno una lente (2) e detto rispettivo cerchio (3a) presentano, lungo il loro contorno, profili complementari (12) in vista del reciproco accoppiamento.
  19. 19. Articolo secondo una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni, caratterizzato dal fatto che detta almeno una parte è costituita da una pluralità di lamine di materiale composito accoppiate fra loro.
  20. 20. Articolo secondo la rivendicazione 19, caratterizzato dal fatto che detta almeno una parte è costituita, in zone diverse, da un numero diverso di la-mine di materiale composito accoppiate fra loro, per cui almeno una zona in cui detto numero di lamine di materiale composito accoppiato fra loro è inferiore rispetto ad altre zone risultano più flessibili rispetto a dette altre zone.
  21. 21. Articolo secondo la rivendicazione 20, caratterizzato dal fatto che detta almeno una zona più flessibile è localizzata in un'asta (4) dell'articolo.
  22. 22. Articolo secondo la rivendicazione 20, caratte-rizzato dal fatto che detta almeno una zona più flessibile è localizzata nella zona del ponte (2b) del frontale (3) dell'articolo di occhialeria.
  23. 23. Articolo secondo una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni, caratterizzato dal fatto che comprende almeno una lente (2) e che detta almeno un parte è un cerchio (3a) di ricezione per detta lente (2), caratterizzato dal fatto che detto cerchio è costi-tuito da due parti {3', 3'') accoppiabili fra loro così da racchiudere fra loro detta almeno una lente (2').
  24. 24. Articolo secondo la rivendicazione 23, caratte-rizzato dal fatto che dette almeno due parti (3', 3'') sono collegate fra loro in modo separabile.
  25. 25. Articolo secondo la rivendicazione 24, caratte-rizzato dal fatto che dette almeno due parti (3', 3'') sono collegate fra loro con un accoppiamento a maschio (31) e femmina (31a).
  26. 26. Procedimento per fabbricare un articolo secondo una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni, caratterizzato dal fatto che comprende le operazioni di : provvedere una pluralità di lamine di detto ma-teriale composito destinate a costituire detta almeno una parte, sovrapponendole fra loro, e collegare fra loro detta pluralità di lamine sovrapposte fra loro tramite l'applicazione di calore impartendo simultaneamente a detta pluralità di lamine la forma di detta almeno una parte.
  27. 27. Procedimento per fabbricare un articolo secondo una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni 1 a 25, caratterizzato dal fatto che comprende l'operazione di : provvedere una pluralità di lamine di detto materiale composito destinate a costituire detta almeno una parte, accoppiare fra loro dette pluralità di lamine tramite l'applicazione di calore così da costituire un laminato di detto materiale composito, e - sagomare detto laminato impartendo al laminato stesso la forma di detta almeno una parte.
  28. 28. Procedimento secondo la rivendicazione 26 o la rivendicazione 27, caratterizzato dal fatto che a detta applicazione di calore si accompagna l'applicazione di pressione.
  29. 29. Procedimento secondo la rivendicazione 26 o la rivendicazione 27, caratterizzato dal fatto che comprende l'operazione di ottenere detta almeno una parte per fresatura a .due o più assi e/o taglio ad acqua. 11 tutto sostanzialmente come descritto ed illustrato e per gli scopi specificati
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