ITTO20090634A1 - Dispositivo per produrre filati misti o fantasia con l'aggiunta di fibre di colore differente o di natura diversa. - Google Patents

Description

Dispositivo per produrre filati misti o fantasia con l’ aggiunta di fibre di colore differente o di natura diversa.

La presente invenzione riguarda un dispositivo da applicare sui filatoi ad anello per produrre filati misti o fantasia con l’ aggiunta di fibre di colore differente o di natura diversa.

Più precisamente riguarda un dispositivo che consente di filare, attraverso i passaggi del filatoio ad anelli, due stoppini di uguali o differenti proprietà, dosando in modo controllato le quantità di ciascuna fibra e miscelandole così da ottenere un filato misto e di fantasia in cui le fibre provenienti da uno stoppino di base sono rivestite dalle fibre aggiunte di colore differente o natura diversa.

Attualmente esistono vari dispositivi che si basano su principi similari a quelli della presente invenzione, il più recente dei quali ha formato oggetto del brevetto KR-10-0643097.

Questo brevetto descrive un sistema, illustrato nella FIg. 1, in cui il campo di stiro del filatoio, formato normalmente da tre alberi ed i relativi rulli di pressione sono rappresentati dai simboli:

• B (albero di alimentazione),

• M (albero intermedio o di pre-stiro),

• F (albero di uscita o di stiro),

va modificato con l’aggiunta di un quarto albero indicato con C nella stessa figura 1, che serve per alimentare un secondo stoppino.

Ogni albero, come detto à ̈ dotato di un rispettivo rullo di pressione B’, C’, M’, F’ e intorno all’albero M ed al relativo rullo M’ sono avvolti rispettivi cinghioli R ed R’.

I rulli di pressione sono inoltre scavati, come riportato nella figura 2, in modo tale che:

• lo stoppino di base S resta libero rispetto all’albero aggiunto C,

• lo stoppino di colore T resta libero rispetto agli alberi B ed M.

In questo modo il campo effettivo di stiro per lo stoppino di base S resta quello originale tra gli alberi B ed F, mentre il campo di stiro per lo stoppino di colore T Ã ̈ quello nuovo venutosi a creare tra gli alberi C ed F.

I due stoppini S e T possono così essere stirati in modo differente applicando in modo opportuno due differenti velocità agli alberi C e B, essendo l’uscita F comune ad entrambi.

Applicando velocità intermittenti all’albero C à ̈ quindi possibile variare la quantità di fibre dello stoppino di colore che verranno aggiunte allo stoppino di base.

Tali stoppini così trattati, sono quindi riuniti all’uscita da un dispositivo compattatore indicato nelle citate figure 1 e 2 con V, cui segue il gruppo guidafilo G; insieme, permettono la formazione di un filo in cui le fibre provenienti dallo stoppino di colore T “rivestono†le fibre provenienti dallo stoppino di base S, secondo il criterio voluto.

Osserviamo ora la figura 3, sempre relativa al dispositivo proposto nel brevetto KR-10-0643097, in cui la parte di sinistra illustra l’avanzamento dello stoppino base S, mentre quella di destra illustra l’avanzamento dello stoppino di colore T. Si nota che per lo stoppino di base S il campo totale di stiro à ̈ formato dai due tratti D1 e D2, rispettando così le distanze che sono normalmente impostate sui filatoi e che devono essere compatibili con la lunghezza delle fibre lavorate, al fine di consentire un efficace controllo delle stesse, come richiamato dai principi elementari di filatura.

Ciò non avviene invece per lo stoppino da rivestimento in colore T, in quanto à ̈ necessario eliminare il cinghiolo di pressione R’ sul cilindro M’ nel lato dello stoppino da rivestimento T (vedi anche Fig. 2) e quindi la distanza D3 risultante à ̈ molto lunga e non à ̈ più compatibile con la lunghezza delle fibre.

Questa cosa rende non completamente controllabile la quantità e la lunghezza delle fibre che provengono dallo stoppino aggiunto e che devono andare a rivestire le fibre provenienti dallo stoppino di base.

Quanto sopra costituisce quindi un limite forte al funzionamento del dispositivo proposto nel brevetto KR-10-0643097, in quanto fa si che l’aspetto del filato così ottenuto non dipende soltanto dalle variazioni di velocità apportate al cilindro C e dagli intervalli di tempo in cui queste sono apportate, ma da altri fenomeni casuali che dipendono dal mancato controllo delle fibre, conseguenza della distanza D3 entro cui viene stirato lo stoppino da rivestimento.

Ciò implica che il filato fantasia prodotto secondo questo principio non ha caratteristiche riproducibili in modo garantito nel tempo, rendendo praticamente impossibile utilizzare questa applicazione per una produzione a livello industriale.

La presente invenzione risolve il su citato problema, proponendo un soluzione che non necessita del cilindro aggiuntivo per alimentare lo stoppino colorato e mantiene la corretta dimensione del campo di stiro per entrambi gli stoppini (di base e di rivestimento), così da consentire il controllo completo delle fibre che vanno a formare il filato finale formato dalle fibre di base, “rivestite†dalle fibre dello stoppino colorato.

Per questi ed ulteriori scopi che meglio saranno compresi in seguito l’invenzione propone di realizzare un dispositivo secondo la rivendicazione 1.

Viene qui di seguito descritto il principio di funzionamento della presente invenzione, mediante l’uso delle ulteriori figure che illustrano

in Fig. 4 e 5 rispettivamente in alzata ed in vista laterale il dispositivo secondo l’invenzione, in Fig. 6 una sezione del dispositivo relativa a due fusi successivi ed

in Fig. 7 una vista prospettica del sistema completo.

Il campo di stiro del filatoio rimane composto dai tre cilindri rappresentati nelle figure 4 e 5 dai simboli:

• B (albero di alimentazione),

• M (albero intermedio o di pre-stiro),

• F (albero di uscita o di stiro),

I cilindri di pressione B’ ed F’ riguardanti gli alberi B e F non vengono modificati, rispetto alla soluzione illustrata come tecnica nota, mentre viene diviso il cilindro di pressione M’ dell’albero intermedio M e relativo cinghiolo accompagnatore R’, così che le due metà HB e HC possano ruotare a velocità differenti una dall’altra.

L’albero intermedio M à ̈ sezionato in varie parti come si può osservare in Fig. 6, così che viene fornito il comando necessario ai rulli e cinghioli accompagnatori HB e HC.

Nella figura 6 à ̈ rappresentata a titolo di esempio una sezione dell’albero M relativa a 2 fusi successivi:

• M: asse o albero

• MB: canotto solidale all’albero M. La superficie esterna di tale canotto à ̈ opportunamente lavorata per poter trascinare il cinghiolo inferiore CB e far avanzare le fibre dello stoppino di base • HB: rullo e cinghiolo superiore del gruppo di pre-stiro che à ̈ premuto contro il canotto MB dal braccio di pressione del filatoio

• BR: cuscinetti per canotto MC

• MC: canotto fissato sui cuscinetti BR, la cui rotazione à ̈ quindi indipendente dalla rotazione dell’albero M e dei canotti MB

• PT: ruota dentata o puleggia solidale con il canotto MC

Essendo tutte le sezioni MB solidali con l’albero M, l’albero M funge da comando comune a tutte le sezioni MB e relativi cinghioli accompagnatori HB, in cui sono stirati gli stoppini utilizzati come base.

L’albero M (con relative sezioni MB e cinghioli HB) riceve il comando dalla macchina e svolge la funzione propria dell’albero intermedio, concorrendo così allo stiro intermedio delle fibre che costituiscono la base del filato.

Ogni sezione MC à ̈ coassialmente inserita sull’albero M, ma non ruota solidale con esso, essendo fissata su cuscinetti o boccole autolubrificanti BR che la rende indipendente dall’albero stesso, che funge in questo caso da supporto per dette sezioni.

Come evidenziato nella figura 6, inoltre ogni sezione MC presenta una puleggia PT che viene comandata da una cinghia di trasmissione che a sua volta riceve il moto da una puleggia motrice PM posta su un albero aggiuntivo D, che può essere collocato nella posizione più idonea tale da non costituire intralcio o ingombro per la lavorazione.

Come si vede dalle precedenti illustrazioni, ed in particolare dallo schema di figura 4, lo stoppino di base risulta quindi essere sottoposto allo stiro D1+D2, determinato dalle velocità dell’albero B rispetto alle sezioni MB dell’albero M, e dalla velocità del rullo intermedio e relativo cinghiolo accompagnatore HB, trascinato dalle sezioni MB dell’albero M rispetto alla velocità di uscita dell’albero F.

In modo analogo lo stoppino colorato verrà sottoposto allo stiro D1 determinato dalla velocità del rullo intermedio e relativo cinghiolo accompagnatore HC trascinato dalle sezioni MC dell’albero M, rispetto alla velocità di uscita dell’albero F.

In questo modo, dotando l’albero D di comando opportuno ed indipendente dal comando dell’albero M, à ̈ possibile regolare la velocità del manicotto MC dosando la quantità di fibre colorate che vanno inserite nel filo e, comandando in modo intermittente detto albero, si realizzano gli effetti di fantasia ottenuti mediante l’inserzione di fibre di colore e/o natura diversa delle fibre usate nello stoppino di base.

Una caratteristica fondamentale della presente invenzione consiste quindi nel fatto che i suddetti campi di stiro, per la particolare configurazione del dispositivo, soddisfano i requisiti di lunghezza tale da consentire il completo controllo delle fibre che vanno a formare il filato finale formato dalle fibre di base, “rivestite†dalle fibre dello stoppino colorato.

È quindi possibile realizzare effetti la cui lunghezza, frequenza e spessore sono gestibili da un dispositivo programmatore, in cui tali grandezze sono impostate manualmente e possono essere ripetute con qualsiasi andamento voluto. Tali effetti verranno eseguiti correttamente sul filato, essendo il dispositivo programmatore sincronizzato con il filo prodotto in uscita, tramite gli impulsi ricevuti da un sensore posto sull’albero F del filatoio che rileva, in pratica, la quantità di filo prodotta all’uscita del filatoio ad ogni impulso rilevato dal sensore. Ad esempio ad ogni impulso del sensore corrisponde 1 mm di filo prodotto.

Il programmatore provvederà quindi a rilasciare le fibre colorate azionando l’albero D il tempo necessario a produrre l’effetto della lunghezza voluta (purchà ̈ non inferiore alla lunghezza delle fibre che costituiscono lo stoppino colorato), ove tale tempo à ̈ quello necessario a ricevere il numero di impulsi corrispondenti alla lunghezza programmata. Ad esempio, volendo realizzare un effetto lungo 25 mm, il programmatore azionerà l’albero finche non saranno giunti 25 impulsi dall’inizio dell’effetto.

Raggiunto il numero di impulsi selezionato, l’albero D sarà mantenuto fermo dal medesimo programmatore per il periodo di tempo necessario a produrre il filo senza effetto colorato corrispondente al numero di impulsi che sono stati impostati nel programmatore.

In questo modo à ̈ possibile realizzare gli effetti colorati di qualsiasi lunghezza voluta e di lunghezza esattamente uguale a quella impostata nel programmatore elettronico.

Grazie alle caratteristiche di questa invenzione, con tale programmatore sarà possibile influenzare anche lo spessore dell’effetto colorato, mediante l’inserimento di una quantità maggiore o minore di fibre colorate, sempre facendo riferimento agli impulsi rilevati dal sensore posto sull’albero F, dove, in questo caso viene calcolata la frequenza degli impulsi al secondo, che corrisponde alla velocità di rotazione dell’albero stesso.

Infatti lo stiro D1 dello stoppino colorato à ̈ determinato dal rapporto tra le velocità tangenziali dell’albero F e del canotto MC che determina l’avanzamento delle fibre dello stoppino colorato.

Dal rilevamento della velocità tangenziale dell’albero F, che à ̈ proporzionale alla frequenza degli impulsi del sensore posto sullo stesso albero F, il programmatore elettronico determina la velocità che dovrà essere impressa al canotto MC, durante il periodo in cui à ̈ azionato l’albero D, al fine di applicare lo stiro D1 voluto allo stoppino colorato.

È evidente che maggiore à ̈ lo stiro D1 applicato e minore sarà la quantità di fibre colorate inserite, e lo spessore massimo, pari a quello dello stoppino colorato, viene raggiunto nel caso in cui, il rapporto, cioà ̈ lo stiro, sarà uguale al valore 1, cioà ̈ tutte le fibre dello stoppino colorato sono inserite nel filo di base.

Nella figura n. 7 viene fornita, a titolo di esempio, una immagine assonometrica del sistema che costituisce la presente invenzione di cui la Fig. 6 Ã ̈ una sezione parziale.

La presente invenzione consente quindi di ottenere un filato di fantasia formato da un filo di base a cui sono aggiunti gli effetti (di colore o natura delle fibre differenti) le cui dimensioni (lunghezza, spessore e frequenza) sono programmabili da un opportuno sistema elettronico.

Un’altra applicazione possibile della presente invenzione consiste nel comandare gli alberi B ed M, che sovrintendono secondo la presente invenzione all’avanzamento ed alla formazione del filo di base (vedere figure 4 e 5), a velocità non costante come avviene nei tradizionali dispositivi comunemente noti come “fiammatori†. In questo modo à ̈ possibile sovrapporre e/o aggiungere agli effetti di fiammatura prodotti sul filo di base, gli effetti realizzati con la presente invenzione, così da ottenere un filato dotato di fiamme di due colori, essendo una quello del filo di base e l’altra quella realizzata con lo stoppino colorato che va a rivestire il filo di base, come spiegato secondo la presente invenzione.

Il dispositivo elettronico di comando, provvederà a sincronizzare opportunamente le due sequenze di fiammatura, al fine di ottenere l’aspetto desiderato, potendo dare il peso voluto ai due tipi di fiamme(di base e di colore) che si vengono così a realizzare sul filato prodotto secondo il presente principio.

Claims (9)

1. Rivendicazioni 1) Dispositivo da applicare ai filatoio ad anello per produrre filati ad effetto fantasia in cui le fibre provenienti da uno stoppino che costituisce il filo di base (S) vengono rivestite da uno stoppino (T) costituito da fibre di natura e/o colore differente; in ciascuna posizione del filatoio i due stoppini (S e T) avanzando disposti parallelamente e separati sullo stesso piano individuato da un cilindro intermedio (M) ed un cilindro di uscita (F) con relativi rulli di pressione (M’ e F’) e da cinghioli di accompagnamento trascinati da detto rullo di pressione intermedio (M’); caratterizzato dal fatto che il rullo di pressione intermedio (M’) ed il relativo cinghiolo di accompagnamento (R’) sono divisi in due parti, una parte del rullo ed il relativo cinghiolo (HB) agendo sugli stoppini di base (S), mentre l’altra parte del rullo ed il relativo cinghiolo (HC) agisce sugli stoppini (T) di natura e/o colore diverso; le due parti del rullo di pressione (M’) e dei relativi cinghioli (HB, HC) trovandosi sullo stesso asse, ma essendo dotati di mezzi che li ruotano in modo indipendente, così che ogni i due stoppini possono avere stiri differenti.
2. 2) Dispositivo secondo la rivendicazione 1 caratterizzato dal fatto che il cilindro intermedio (M) à ̈ costituito da un albero cui à ̈ solidale un canotto (MB) atto a guidare lo stoppino di base (S); sullo stesso asse dell’albero (M), ma indipendente da esso, à ̈ montato un canotto (MC) dotato di puleggia (PT), atto a comandare lo stoppino da rivestimento, di natura e/o colore differente (T).
3. 3) Dispositivo secondo la rivendicazione 1 caratterizzato dal fatto che lo stoppino da rivestimento (T), all’entrata del campo di stiro, à ̈ deviato in modo da non intercettare un albero (B) di alimentazione del filatoio, posto a monte del cilindro intermedio (M), e che interessa solo lo stoppino di base (S).
4. 4) Dispositivo secondo la rivendicazione 2 caratterizzato dal fatto che à ̈ installato un albero aggiuntivo (D) che, tramite pulegge (PM) disposte in corrispondenza di ogni fuso, comanda per mezzo di una cinghia detto canotto (MC) che si trova sull’albero intermedio (M) ma non solidale ad esso.
5. 5) Dispositivo secondo la rivendicazione 1 caratterizzato dal fatto che detto albero aggiuntivo (D) à ̈ comandato da un motore azionato da un programmatore elettronico, sincronizzato all’albero di uscita o stiro (F) del filatoio, in modo tale da realizzare avanzamenti intermittenti, così da realizzare inserimenti di fibre da rivestimento (T) sul filo di base (S) di lunghezza, spessore e frequenza programmabili.
6. 6) Dispositivo secondo la rivendicazione 1 caratterizzato dal fatto che le fibre all’uscita del cilindro di stiro (F) del filatoio, vengono riunite da un dispositivo compattatore (V) così da ottenere un filo con effetti fantasia.
7. 7) Dispositivo secondo la rivendicazione 4 caratterizzato dal fatto che ogni canotto (MC) che si trova sull’albero intermedio (M) fissato in modo non solidale a quest’ultimo, ma coassialmente ad esso, à ̈ dotato di propria puleggia (PM) atta a ricevere il moto tramite una cinghia di trasmissione da detto albero aggiuntivo (D), per cui ad ogni fuso del filatoio corrisponderà un canotto (MC) e relativa puleggia (PM).
8. 8) Dispositivo secondo la rivendicazione 7 caratterizzato dal fatto che ogni canotto (MC) à ̈ realizzato in modo tale da comandare gli stoppini da rivestimento (T) relativi a due fusi adiacenti, tramite un’unica puleggia (PM) solidale al canotto stesso.
9. 9) Dispositivo secondo la rivendicazione 2 caratterizzato dal fatto che la trasmissione tra l’albero aggiuntivo (D) ed il canotto (MC) che si trova sull’albero intermedio (M) fissato in modo non solidale, ovvero coassialmente ad esso, avviene tramite ruote dentate od ingranaggi e non tramite cinghie e pulegge. 10)Dispositivo secondo le rivendicazioni 2 e 5, caratterizzato dal fatto che il moto al canotto (MC) che si trova sull’albero intermedio (M) à ̈ fornito direttamente da piccoli motori che ricevono il comando elettrico dal programmatore, senza la presenza dell’albero aggiuntivo (D). 11)Dispositivo secondo le rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che il programmatore elettronico ad esso collegato comanda anche l’albero (M) e (B) in modo sincronizzato rispetto al comando fornito dal medesimo programmatore al canotto (MC), così da realizzare effetti fantasia combinati tra lo stoppino utilizzato come base (S) e quello da rivestimento (T), che danno luogo a filati con un susseguirsi di fiamme di colore e/o natura diversa, con frequenza, dimensioni e rapporto tra loro, programmabili a piacimento e senza limite. 12)Dispositivo secondo la rivendicazione 11 caratterizzato dal fatto che il programmatore elettronico che compone due distinti programmi di “fiammatura†, uno che agisce sullo stoppino di base (S) e l’altro che agisce sullo stoppino di rivestimento colorato (T), sincronizza e combina i due programmi secondo qualsiasi esigenza, al fine di ottenere un filato fantasia in cui le fiamme generate dallo stoppino di base si succedono con quelle generate dallo stoppino da rivestimento colorato dando luogo a infinite combinazioni, secondo quanto viene impostato dall’utente in detto programmatore.