ITTO20090520A1 - Crociera per macchine per il trattamento di panni provviste di un cesto rotante e metodo di fabbricazione. - Google Patents

Description

Descrizione dell'Invenzione Industriale dal titolo: -ME166-“CROCIERA PER MACCHINE PER IL TRATTAMENTO DI PANNI PROVVISTE DI UN CESTO ROTANTE E METODO DI FABBRICAZIONE”

DESCRIZIONE

La presente invenzione si riferisce ad una crociera per macchine per il trattamento di panni provviste di un cesto rotante secondo il preambolo della rivendicazione 1.

Le macchine per il trattamento di panni, come lavabiancheria, lavasciugatrici ed asciugatrici sono usualmente provviste di un cesto rotante.

Il moto viene generato da un motore, usualmente un motore elettrico, e trasmesso poi al cesto, il quale è libero di ruotare attorno ad un asse, sia esso verticale che orizzontale o inclinato (a seconda del tipo di macchina per il trattamento di panni).

Con il termine “crociera” si intende, in questa descrizione e nelle rivendicazioni che seguiranno, l’organo di trasmissione che trasmette il moto dall’albero motore al cesto e che funge da supporto del cesto all’albero motore.

Normalmente le crociere note comprendono tre bracci disposti a 120° l’uno dall’altro che si dipartono da un mozzo comune, il quale è calettato ad un albero di trasmissione mosso dal motore.

Sulla estremità terminale di ciascun braccio le crociere presentano una o più sedi per una o più viti di accoppiamento con il bordo del cesto, ad esempio una coppia; la sede è tipicamente cilindrica e filettata ed ha un asse perpendicolare a quello dell’albero motore.

Tale sede filettata presenta un’importanza notevole, in quanto in tale sede si vanno a concentrare le tensioni originate dallo scambio di forze tra il cesto e la crociera; è pertanto fondamentale che detta sede filettata sia robusta e realizzata accuratamente.

Le crociere dell’arte nota sono tipicamente in metallo (visti i carichi che devono sopportare nel funzionamento) e realizzate mediante pressofusione; in esse dette sedi filettate possono essere realizzate in due modalità: a partire da un pezzo pieno poi lavorato mediante lavorazioni meccaniche ad asportazione di truciolo, oppure di stampo.

Nel primo caso la realizzazione della sede cilindrica per la vite di accoppiamento con il bordo del cesto viene realizzata mediante un’operazione di foratura (tramite trapanatrice), ed una successiva operazione di filettatura delle pareti interne della sede. Ciò comporta che il pezzo presenta un certo costo di produzione, dato dal fatto che è necessaria una lavorazione meccanica aggiuntiva alla pressofusione.

Nel secondo caso, invece, la sede filettata per la vite di accoppiamento con il bordo del cesto viene realizzata di stampo, mediante l’utilizzo di spine.

La movimentazione di dette spine, in direzione ortogonale a quella dello stampaggio principale, richiede dei cinematismi idraulici o meccanici che determinano un maggiore ingombro in pianta dello stampo e quindi un aumento di dimensione della pressa con conseguente aumento del costo orario; ciò assieme ad un aumento del tempo del ciclo di stampaggio, determina un aumento del costo di trasformazione del particolare.

Si fa notare anche che in tali soluzioni non si può pensare di realizzare la filettatura metrica interna alla sede cilindrica utilizzando una vite autofilettante con filetto metrico, del tipo conosciuto sotto il nome Spiralform, al fine di ridurre o semplificare le operazioni di produzione: da alcune prove effettuate infatti è emerso che utilizzando detta vite autofilettante la fase di estrazione della vite è estremamente difficoltosa, con il risultato che una volta inserita la vite autofilettante non è più possibile estrarla senza danneggiare la crociera, pregiudicando così le operazioni di manutenzione che si rendessero necessarie.

Ciò presumibilmente deriva anche dal fatto che piccolissimi frammenti del truciolo che si viene a formare durante la realizzazione della filettatura nella sede cilindrica (ad opera della vite autofilettante) non vengono evacuati e restano intrappolati tra il filetto della sede e quello della vite.

Scopo della presente invenzione è quello di mettere a disposizione una crociera per macchine per il trattamento di panni provviste di un cesto rotante che sia in grado di superare tali inconvenienti.

Un ulteriore scopo della presente invenzione è un metodo di fabbricazione di una tale crociera che sia meno costoso.

Tali scopi vengono raggiunti da una crociera per macchine per il trattamento di panni provviste di un cesto rotante secondo la prima rivendicazione e da un metodo di fabbricazione di una crociera secondo la rivendicazione 7.

Oggetto della presente invenzione è una crociera per macchine per il trattamento di panni provviste di un cesto rotante in cui la sede per la vite di accoppiamento con il cesto della macchina è definita da almeno una prima ed una seconda porzione di parete perimetrale, in cui le dette porzioni si estendono su di un profilo semicilindrico, essendo le porzioni poste a quote diverse tra loro.

Ulteriore oggetto della presente invenzione è un metodo di fabbricazione di una tale crociera.

Ancora un altro oggetto della presente invenzione è una macchina per il trattamento di panni, quale una lavatrice, una lavasciugatrice, un’asciugatrice o simili, provvista di un cesto rotante sostenuto da una crociera secondo la presente invenzione.

L’idea alla base della presente invenzione è quella di semplificare l’operazione di creazione della sede utilizzando uno stampo mono-movimento, e di consentire l’utilizzo di una vite metrica autofilettante per la filettatura della sede, essendo il truciolo che si viene a formare durante l’inserzione della vite facilmente evacuato così da evitare che l’estrazione della vite danneggi la crociera.

A tal fine la sede della vite è definita da porzioni contrapposte e alternate ottenibili mediante stampaggio che utilizzi uno stampo mono-movimento, a tutto vantaggio della riduzione dei costi e dei tempi di produzione.

Ulteriori caratteristiche vantaggiose sono oggetto delle allegate rivendicazioni, che si intendono parte integrante della presente descrizione.

Queste caratteristiche ed ulteriori vantaggi della presente invenzione risulteranno maggiormente chiari dalla descrizione di un suo esempio di realizzazione mostrato nei disegni annessi, forniti a puro titolo esemplificativo e non limitativo, in cui:

la fig. 1 illustra una vista in prospettiva di una crociera secondo la presente invenzione;

la fig. 2 illustra una vista in sezione di uno dei bracci della crociera di fig. 1;

la fig. 3 illustra una vista in sezione del tratto terminale della crociera di fig. 2;

la fig. 4 illustra una vista in sezione del tratto terminale della crociera di fig. 3 in condizione montata sul cesto;

la fig. 5 mostra una vista in prospettiva del tratto terminale della crociera di fig. 3;

la fig. 6 mostra una vista secondo un’altra prospettiva del tratto terminale della crociera di fig. 3;

la fig. 7 mostra una fase di produzione in stampo della crociera della presente invenzione.

Con riferimento alla fig. 1 in essa si può notare una crociera 1 secondo la presente invenzione.

Nell’esempio mostrato essa comprende tre bracci 2, 2A e 2B che si dipartono da un comune mozzo centrale 3 associato all’albero 4.

La crociera 1 svolge sia la funzione di organo di trasmissione del moto a partire dal motore (per mezzo dell’albero 4) al cesto, sia la funzione di supporto del cesto stesso.

Il cesto e la crociera 1 sono tra loro fissati mediante viti di fissaggio, per le quali sono previste apposite sedi sul tratto terminale libero di ogni braccio 2, 2A e 2B.

In particolare la crociera è fissata al bordo perimetrale del cesto mediante una vite per ogni braccio, sostanzialmente perpendicolare all’asse dell’albero 4.

Come si può notare da fig. 1 le viti sono alloggiate nelle sedi 6, 6A e 6B, visibili anche nelle figg. 5 e 6.

Queste ultime sono sedi di alloggiamento filettate per la vite 7 che impegna il cestello C e sono mostrate più in dettaglio nelle fig. 2, 3 e 4.

I fori 5, 5A e 5B costituiscono dei riferimenti per il montaggio.

Il cestello C, come visibile in fig. 4 presenta un bordo a tazza C1 che viene impegnato dalla vite 7 avvitata nella sede di alloggiamento 6.

Come visibile da fig. 3 la sede di alloggiamento 6 è definita da tre porzioni di parete perimetrale 16, 26, 36, che si estendono ciascuna su di un profilo semicilindrico, ognuna per una porzione del rispettivo semicilindro, e sono poste a quote diverse tra loro.

Inoltre, nell’esempio non limitativo mostrato, per ogni braccio è presente una vite ed una sede relativa, ma più in generale gli insegnamenti della presente invenzione possono applicarsi a due o più sedi per alloggiare altrettante viti.

Giova fin d’ora far notare che nell’esempio non limitativo mostrato le porzioni di parete perimetrale 16, 26, 36 sono tre, ma più in generale esse possono essere due, quattro, cinque o più senza per questo uscire dagli insegnamenti e dall’ambito della presente invenzione.

Dette porzioni di parete perimetrale 16, 26, 36 che definiscono la sede di alloggiamento 6, sono disposte così da essere contrapposte l’una all’altra in modo alternato.

Con il termine “contrapposte” si intende che esiste almeno un piano passante per l’asse della sede cilindrica che non interseca dette regioni e tale da separare la superficie cilindrica in due superfici semicilindriche, essendo dette porzioni 16, 26, 36 disposte in modo alternato su dette superfici semicilindriche; con “in modo alternato” si intende che, essendo dette porzioni poste a quote diverse misurate lungo l’asse di detta sede cilindrica partendo da un qualsivoglia punto di origine, ordinando le porzioni in base ad un criterio di quota crescente, porzioni successive giacciono su superfici semicilindriche differenti.

In sostanza viene definito un percorso elicoidale discontinuo (e pertanto una filettatura discontinua una volta che quest’ultima sia realizzata).

Il braccio 2 viene prodotto per stampaggio, realizzando semplicemente, come si vedrà la sede di alloggiamento 6 mediante la filettatura delle porzioni di parete perimetrale 16, 26, 36 che non sono filettate inizialmente.

La filettatura viene ottenuta con l’utilizzo di una vite autofilettante 7 che viene avvitata nella sede 6 e che realizza sulle porzioni di parete perimetrale 16, 26, 36 l’asportazione di truciolo necessaria.

Il truciolo asportato viene facilmente evacuato proprio grazie al fatto che la filettatura non si sviluppa su di un percorso elicoidale continuo, ma presenta delle interruzioni dovute all’alternanza tra le pareti perimetrali 16, 26, 36, che sono disposte così da essere contrapposte l’una all’altra almeno in una sezione, e alternate.

La sede 6 termina verso il bordo C1 con una svasatura aperta 46 in cui si insedia e fa presa la testa allargata della vite 7, come mostrato nella fig. 4.

Per quanto attiene alla fase di fabbricazione della crociera 1 essa viene realizzata mediante stampaggio.

Con riferimento alla fig. 7 in essa si può notare un dettaglio della fase di stampaggio dell’estremità libera del braccio 2 della crociera 1.

Nella fattispecie la matrice dello stampo è S2 mentre il punzone è costituito da S1 e sono realizzati in modo da definire la sede di alloggiamento 6 andando a realizzare le porzioni di parete perimetrale 16, 26, 36 e la svasatura aperta 46.

In fig. 7 sono anche evidenziate mediante le frecce le direzioni del movimento principale, in cui lo stampo dato dalla matrice S2 e dalla spina S1 viene aperto.

Dalla analisi della fig. 7 si deduce immediatamente che non è necessario realizzare la sede 6 mediante un movimento aggiuntivo (ad esempio mediante la spina dell’arte nota), come era invece nel caso della pressofusione secondo l’arte nota, infatti si riescono a mantenere tutti gli angoli di sformo migliori per realizzare il braccio 2 e la sede 6 in una unica operazione, evitando eventuali sottosquadri.

Claims (7)

1. RIVENDICAZIONI 1. Crociera (1) per macchine per il trattamento di panni provviste di un cesto rotante (C), detta crociera (1) essendo provvista di più bracci (2,2A,2B) che si dipartono radialmente da un mozzo (4) comune, ed in cui l’estremità libera dei bracci comprende una sede di alloggiamento (6,6A,6B) per una vite (7) di impegno con detto cesto (C), caratterizzata dal fatto che detta sede di alloggiamento (6,6A,6B) è definita da porzioni di parete perimetrale (16,26,36), che si estendono ognuna su di un profilo semicilindrico.
2. 2. Crociera (1) secondo la rivendicazione 1, in cui dette porzioni di parete perimetrale (16,26,36) sono poste a quote diverse rispetto alla base di un cilindro tangente internamente alla detta sede (6).
3. 3. Crociera (1) secondo la rivendicazione 1 o 2, in cui le porzioni di parete perimetrale (16,26,36) definiscono un percorso elicoidale discontinuo.
4. 4. Crociera (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui ogni porzione di parete perimetrale si sviluppa per una estensione di circa 180°.
5. 5. Crociera (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui la crociera (1) comprende tre bracci (2,2A,2B) che si dipartono da un comune mozzo centrale (3) associato ad un albero (4), ed in cui l’asse della detta sede (6,6A,6B) è sostanzialmente perpendicolare a detto albero (4).
6. 6. Macchina per il trattamento di panni del tipo comprendente almeno un cesto rotante (C), provvisto di un bordo a tazza (C1) atto ad essere impegnato da una vite (7) avvitata in una sede di alloggiamento (6,6A,6B) di una crociera (1) realizzata in accordo ad una o più delle precedenti rivendicazioni.
7. 7. Metodo di fabbricazione di una crociera (1) secondo una o più delle rivendicazioni da 1 a 5 caratterizzato dal fatto di comprendere il passo di realizzare le porzioni di parete perimetrale (16,26,36) mediante stampaggio.