ITTO20090502A1 - Metodo e macchina di lavaggio per un contenitore di forma parallelepipeda - Google Patents

Description

DESCRIZIONE

del brevetto per invenzione industriale dal titolo:

“METODO E MACCHINA DI LAVAGGIO PER UN CONTENITORE DI FORMA PARALLELEPIPEDA”

La presente invenzione è relativa ad un metodo e ad una macchina di lavaggio per un contenitore di forma parallelepipeda.

In tutti i settori in cui, per operazioni di immagazzinamento e/o trasporto, vengono utilizzati contenitori, quali ad esempio cassette o analoghi contenitori parallelepipedi di materiale plastico, è nota l’esigenza di lavare tali contenitori sia internamente che esternamente prima e/o dopo l’utilizzo.

Per il lavaggio è noto di utilizzare macchine di lavaggio, in cui degli ugelli mantenuti per lo più in posizione fissa spruzzano con continuità sul contenitore un liquido di lavaggio, normalmente acqua o una soluzione acquosa contenente liquido o polveri detergenti.

Le macchine note del tipo sopra descritto, sebbene utilizzate, risultano essere scarsamente soddisfacenti da un punto di vista dell’efficienza e dell’uniformità del lavaggio.

Infatti, sebbene i contenitori normalmente utilizzati siano praticamente tutti di forma parallelepipeda, gli stessi contenitori presentano però dimensioni diverse gli uni dagli altri e risalti o nervature di diverse dimensioni e/o geometrie, con la conseguenza che alcune superfici o recessi del contenitore risultano interessate dal liquido di lavaggio solo in maniera marginale e/o non sottoposte ad una energica azione lavante, per cui, anche a seguito del lavaggio, i contenitori risultano essere non ancora idonei ad accogliere determinati prodotti, specie se di tipo alimentare.

Nell’ottica di incrementare la qualità del lavaggio, il contenitore viene assoggettato all’azione del liquido di lavaggio per tempi relativamente lunghi e/o investito con elevate quantità dello stesso liquido.

In entrambi i casi, è richiesta una elevata quantità di liquido di lavaggio e, quindi, portate idriche e potenze elettriche per il pompaggio del liquido tutt’altro che trascurabili e spesso non disponibili nei diversi siti o stazioni di lavaggio dove è conveniente effettuare o viene normalmente effettuato il lavaggio.

Nel caso di elevata permanenza del contenitore nelle stazioni di lavaggio, all’elevato consumo di acqua si aggiunge una inevitabile riduzione della cadenza di lavaggio con costi inaccettabili che spesso fanno preferire il lavaggio manuale all’utilizzo delle macchine di lavaggio.

Scopo della presente invenzione è quello di fornire un metodo ed una macchina di lavaggio per un contenitore di forma parallelepipeda, i quali consentano di risolvere in maniera semplice ed economica i problemi sopra esposti.

Secondo la presente invenzione viene fornito un metodo per il lavaggio di un contenitore di forma parallelepipeda, il metodo comprendendo le fasi di disporre almeno un contenitore al di sopra di un supporto, e di spruzzare un fluido di lavaggio verso le superfici del detto contenitore tramite almeno un gruppo di ugelli di spruzzatura, ed essendo caratterizzato dal fatto di ruotare il detto supporto attorno ad un asse di cerniera, e di spostare l’uno rispetto all’altro il detto gruppo di ugelli ed il detto contenitore in modo da mantenere sostanzialmente costante la distanza tra gli ugelli e le superfici del detto contenitore.

La presente invenzione è , inoltre, relativa ad una macchina per il lavaggio di un contenitore di forma parallelepipeda, la macchina comprendendo un telaio, un supporto per almeno un contenitore parallelepipedo portato dal detto telaio, ed almeno un gruppo di ugelli di spruzzatura per spruzzare un liquido di lavaggio verso le superfici del detto contenitore, ed essendo caratterizzata dal fatto che il detto supporto è girevole rispetto al detto telaio attorno ad un asse di cerniera, e dal fatto che mezzi di mobilità relativa sono previsti per spostare l’uno rispetto all’altro il detto gruppo di ugelli ed il detto contenitore per mantenere sostanzialmente costante la distanza tra gli ugelli e le superfici del detto contenitore.

L'invenzione verrà ora descritta con riferimento ai disegni annessi, che ne illustrano un esempio di attuazione non limitativo, in cui:

la figura 1 è una vista prospettica di una preferita forma di attuazione della macchina di lavaggio realizzata secondo i dettami della presente invenzione;

la figura 2 è una vista dall’alto, con parti asportate per chiarezza, della macchina di figura 1;

le figure 3a-3d sono figure analoghe alla figura 2 ed illustra alcuni particolari della macchina di figura 2 disposti in diverse posizioni funzionali;

la figura 4 è una figura analoga alla figura 2 ed illustra parzialmente un contenitore da lavare accoppiato alla macchina di lavaggio;

la figura 5 è una vista prospettica esplosa di un componente della macchina di figura 1; e

la figura 6 illustra, in sezione ed in scala ingrandita, un particolare della figura 5.

Nella figura 1, con 1 è indicata, nel suo complesso, una macchina di lavaggio per un contenitore 2 di forma parallelepipeda.

La macchina comprende un telaio 3 carterato inferiore, una vasca 4 superiore collegata al telaio 3 ed un coperchio 5 di chiusura della vasca 4 incernierato al telaio 3 per ruotare tra una posizione di apertura, in cui consente l’inserimento del contenitore 2, ed una posizione di chiusura (figura 1), in cui delimita con la vasca una camera stagna di lavaggio del contenitore 2.

Con riferimento alle figure da 2 a 4, la vasca 4 alloggia una tavola 8 motorizzata di supporto del contenitore 2 da lavare; la tavola 8, di forma sostanzialmente rettangolare, è sollevata rispetto ad una parete 4a di fondo della vasca 4 ed è accoppiata al telaio 3 in maniera girevole attorno ad un asse verticale fisso 9 di cerniera ed in posizione assialmente fissa. La tavola 8 è girevole attorno ad un porzione centrale fissa 11 del telaio 3 in un sol senso attorno all’asse 9 di cerniera sotto la spinta di un proprio motoriduttore noto alloggiato nel telaio 2 e non visibile nelle figure allegate. Dalla superficie superiore della tavola 8 sporgono verso l’alto dei riscontri 10 di posizionamento e ritenzione del contenitore 2 sulla tavola 8.

Nel particolare esempio descritto, i riscontri 10 sono fissati alla tavola 8 in posizione fissa. In tal caso, a seconda delle dimensioni e della geometria, il contenitore 8 è direttamente accoppiato ai riscontri 10 oppure indirettamente tramite l’interposizione di corpi adattatori sceglibili tra una pluralità di corpi adattatori non visibili nelle figure allegate.

Secondo una variante non illustrata, i riscontri 10 sono spostabili e collegabili alla tavola 8 in posizioni diverse per posizionare e trattenere contenitori di forma e dimensioni qualsiasi.

Ancora con riferimento alle figure 2, 3 e 4, nella vasca 4 è alloggiato un dispositivo 13 di lavaggio atto a spruzzare un liquido di lavaggio sia sulla parete 2a di fondo che sulle pareti laterali 2b del contenitore 2.

Il dispositivo 13 comprende una assieme 15 a guida e slitta sincronizzato con la rotazione della tavola 8 e, a sua volta, comprendente una guida 18 (figura 4) solidalmente collegata alla parete 4a di fondo della vasca 4 ed una slitta 19 accoppiata alla guida 18 in maniera scorrevole in una direzione 20 orizzontale e ortogonale all’asse 9.

La slitta 19 è mobile in sensi opposti lungo la guida 18 sotto la spinta di un dispositivo 21 a camma e punteria comprendente una camma definita da una feritoia anulare 22 della tavola 8 ed un elemento 23 di punteria scorrevole all’interno della scanalatura 22 e accoppiato alla slitta 19.

Il dispositivo 13 di lavaggio comprende poi tre colonne erogatrici, indicate con 24, 25 e 26, le quali sono portate dalla slitta 19 e si estendono verso l’alto dalla slitta 19 stessa sporgendo all’esterno della vasca 4 lavaggio e delle quali, le colonne 25 e 26 si estendono attraverso una apertura rettangolare 27 ricavata attraverso la porzione 11, mentre la colonna 24 si estende lungo la direzione 20 all’esterno della tavola 8 in posizione adiacente ad un bordo perimetrale esterno della tavola 8 stessa.

Le colonne 24,25 e 26 portano rispettivi gruppi di ugelli di spruzzatura fra loro indipendenti e, in particolare la colonna 24 porta una fila orizzontale 24a di ugelli, la quale è disposta, in uso, parzialmente al di sopra della tavola 8 e, in uso, del contenitore 2, e due file verticali 24b e 24c di ugelli spruzzatori parallele all’asse 9. Gli ugelli delle file 24b e 24c sono orientati in modo da spruzzare liquido in due direzioni formanti fra loro un anglo di sostanziali 90°. Le colonne 25 e 26 portano, invece, ciascuna, una rispettiva fila di ugelli spruzzatori, indicate rispettivamente con 25a e 26a per spruzzare il liquido, rispettivamente, verso l’alto e quindi verso la superficie interna della parete di fondo del contenitore 2 e verso la superficie laterale interna dello stesso contenitore 2.

Gli ugelli spruzzatori delle file 24b e 24c sono portati da un corpo collettore 29, il quale è accoppiato alla colonna 24 in maniera girevole attorno ad un asse 30 mobile di cerniera parallelo all’asse 9 ed in posizione assialmente fissa. Il corpo collettore 29 è girevole rispetto alla vasca 4 ed alla fila 24a di moto ciclico alternato attorno all’asse 30 sotto la spinta di un dispositivo 32 a camma e punteria (figura 4). Il dispositivo 32 comprende una camma anulare costituita da una porzione perimetrale 34 esterna della tavola 8, ed un elemento 35 di punteria cooperate in battuta con la camma 34, da una parte, e solidalmente collegato ad una estremità inferiore del corpo collettore 29, dall’altra.

Con riferimento alle figure 5 e 6, la macchina 1 comprende, infine, un gruppo selettore o distributore 37 per ripartire il liquido di lavaggio fra le diverse file di ugelli inibendo il flusso di liquido verso una o più file di ugelli a seconda della posizione angolare della tavola 8 e, quindi, del contenitore 2.

Il gruppo selettore 37, che come detto è sincronizzato con la rotazione della tavola 8, comprende un proprio telaio 39 di supporto fissato al telaio 2 e, per ciascuna fila di ugelli, una rispettiva valvola 40 ad otturatore monostabile normalmente chiusa disposta accostata alla altre valvole 40 per formare una fila di valvole. Ciascuna valvola 40 presenta una bocca 41 di ingresso collegata ad un collettore 42 di ingresso comune a tutte le valvole 40 e ricevente il liquido di lavaggio da un gruppo di pompaggio 43, al quale è collegato tramite una tubazione 44 di alimentazione. Ciascuna valvola 40 comprende, poi, una bocca o luce di mandata 45 collegata agli ugelli della relativa fila tramite una rispettiva tubazione flessibile 45a.

Le valvole 40 comprendono rispettive leve 46 di commutazione o di apertura e sono comandate in apertura da un tamburo rotante 47 incernierato al telaio 39 in maniera girevole attorno ad un asse 48 sotto la spinta di un proprio motore elettrico 49. Il tamburo 47 è comune a tutte le valvole 40 e comprende, per ciascuna leva 46, una relativa bugna radiale 51 angolarmente sfalsata rispetto alle altre bugne 51 e cooperante a strisciamento con la relativa leva 46. La posizione angolare del tamburo 47 e l’attivazione delle diverse valvole 40 è rilevata tramite un ulteriore dispositivo a camma 52 comprendente un disco selettore 53 sagomato e solidalmente collegato al tamburo 47 coassialmente all’asse 48 ed un organo 53a a puntale comprendente una rotella spinta contro il bordo perimetrale del disco selettore 53 e montata girevole sull’organo traslante di un interruttore 54 di fase collegato elettricamente ad una unità 55 di temporizzazione e controllo, di per sé nota e non descritta in dettaglio.

In uso, il contenitore 2 viene posizionato sulla tavola 8 accoppiandolo ai riscontri 10, dopo di che il coperchio 5 viene portato nella sua posizione di chiusura ed il ciclo di lavaggio avviato agendo sulla pulsantiera 57 (fig. 1). Durante il lavaggio, la tavola 8 viene ruotata a velocità costante attorno all’asse 9 in un sol senso di rotazione. Durante tale rotazione, il dispositivo 21 a camma sposta di moto ciclico alternato la slitta 19 e le torrette 24,25 e 26 e quindi le diverse file di ugelli da e verso le pareti laterali 2b del contenitore 2 tra rispettive posizioni estratte di fine corsa, in cui le torrette 24 e 25 sono disposte tangenti, rispettivamente, alle linee A e B di figura 3, e rispettive posizioni arretrate di fine corsa, in cui le stesse torrette 24 e 25 sono disposte tangenti alle rette A’ e B’ di figura 3. Tali spostamenti permettono di mantenere sostanzialmente costante la distanza tra gli ugelli e le pareti laterali 2b del contenitore 2 qualunque sia la posizione angolare del contenitore 2 stesso. Sempre durante la rotazione, il dispositivo 32 ruota il collettore 24 di moto ciclico alternato attorno all’asse verticale 30 così da variare l’angolo di incidenza del liquido sulle pareti laterali 2b del contenitore 2 e raggiungere, in tal modo, ogni parte della superficie anche in presenza di alette o nervature presenti sulla stessa superficie. In questo modo, viene assicurata una energica ed uniforme azione di lavaggio indipendentemente dalle caratteristiche realizzative del contenitore.

Sempre durante la rotazione del contenitore 2, il gruppo selettore 37 consente il passaggio di liquido verso una delle file di ugelli ed il passaggio verso le altre file di ugelli con una sequenza predefinita. In altre parole, durante la rotazione della tavola 8, il gruppo selettore 37 invia il fluido di lavaggio in determinate direzioni e lo inibisce, in altre, riducendo drasticamente in tal modo sia la portata di liquido, che la potenza elettrica richiesta dal gruppo di pompaggio 43 rispetto alla condizione in cui tutti gli ugelli spruzzassero con continuità liquido di lavaggio.

Il tempo di commutazione, ossia il tempo durante il quale uno o più file di ugelli sono mantenuti in una condizione attiva di spruzzatura viene determinato sia dalla geometria delle relative bugne 51, sia controllando la rotazione del motore 49 tramite l’unità 55.

La durata del ciclo di lavaggio viene settata sulla base di un segnale elettrico inviato da un ulteriore interruttore 54a costruttivamente uguale all’interruttore 54 e commutato da un risalto 58 portato dal disco selettore 53.

Da quanto precede appare evidente che alla macchina 1 descritta possono essere apportate modifiche e varianti senza per questo uscire dall’ambito protettivo definito dalle rivendicazioni. In particolare, diversa da quella descritta a titolo di esempio potrebbe essere la disposizione o la distribuzione delle file di ugelli e la modalità di temporizzazione e controllo della spruzzatura del liquido. Infine, le stesse file di ugelli potrebbero comprendere un numero di ugelli diverso da quello indicato o essere sostituite da gruppi di ugelli non necessariamente allineati fra loro.

Claims (15)

1. RIVENDICAZIONI 1. Metodo per il lavaggio di contenitori di forma parallelepipeda, il metodo comprendendo le fasi di disporre almeno un contenitore al di sopra di un supporto, e di spruzzare un fluido di lavaggio verso le superfici del detto contenitore tramite almeno un gruppo di ugelli di spruzzatura, ed essendo caratterizzato dal fatto di ruotare il detto supporto attorno ad un asse di cerniera, e di spostare l’uno rispetto all’altro il detto gruppo di ugelli ed il detto contenitore in modo da mantenere sostanzialmente costante la distanza tra gli ugelli e le superfici del detto contenitore.
2. 2. Metodo secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che lo spostamento l’uno rispetto all’altro del detto gruppo di ugelli e del contenitore comprende le fasi di mantenere fisso il detto asse di cerniera e di spostare radialmente il detto gruppo di ugelli rispetto al detto supporto in una direzione ortogonale al detto asse di cerniera secondo una legge di moto predefinita.
3. 3. Metodo secondo la rivendicazione 1 o 2, caratterizzato dal fatto che la spruzzatura del detto liquido di lavaggio viene effettuata utilizzando una pluralità di gruppi di ugelli di spruzzatura fra loro indipendenti ed inibendo il flusso di liquido di lavaggio verso uno o più gruppi di ugelli durante la rotazione del contenitore ed in funzione della posizione angolare del contenitore.
4. 4. Metodo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che la spruzzatura del detto fluido di lavaggio comprende la fase di ruotare almeno uno dei detti gruppi di ugelli rispetto al detto contenitore attorno ad un ulteriore asse di cerniera parallelo al detto asse di cerniera.
5. 5. Metodo secondo la rivendicazione 4, caratterizzato dal fatto che la rotazione del detto gruppo di ugelli attorno al detto ulteriore asse di cerniera è una rotazione alternata.
6. 6. Macchina di lavaggio per l’attuazione del metodo secondo le precedenti rivendicazioni, la macchina comprendendo un telaio, un supporto per almeno un contenitore parallelepipedo portato dal detto telaio, ed almeno un gruppo di ugelli di spruzzatura per spruzzare un liquido di lavaggio verso le superfici del detto contenitore, ed essendo caratterizzata dal fatto che il detto supporto è girevole rispetto al detto telaio attorno ad un asse di cerniera, e dal fatto che mezzi di mobilità relativa sono previsti per spostare l’uno rispetto all’altro il detto gruppo di ugelli ed il detto contenitore per mantenere sostanzialmente costante la distanza tra gli ugelli e le superfici del detto contenitore.
7. 7. Macchina secondo la rivendicazione 6, caratterizzata dal fatto che il detto asse di cerniera è fisso rispetto al detto telaio e dal fatto che i detti mezzi di mobilità relativa comprendono un assieme a guida e slitta interposto tra il detto telaio ed il detto gruppo di ugelli; il detto gruppo di ugelli essendo portato da una slitta del detto assieme a guida e slitta; la detta slitta essendo mobile in sensi opposti rispetto al detto telaio in una direzione radiale ortogonale al detto asse fisso di cerniera.
8. 8. Macchina secondo la rivendicazione 7, caratterizzata dal fatto di comprendere, inoltre, mezzi di comando a camma e punteria per spostare la detta slitta rispetto al detto telaio secondo una legge di moto predefinita.
9. 9. Macchina secondo la rivendicazione 8, caratterizzata dal fatto che i detti mezzi di comando a camma e punteria comprendono una camma solidale al detto supporto ed un elemento di punteria portato dalla detta slitta.
10. 10. Macchina secondo una qualsiasi delle rivendicazioni predenti, caratterizzata dal fatto di comprendere una pluralità di gruppi di ugelli di spruzzatura fra loro indipendenti e mezzi selettori per inibire il flusso di liquido di lavaggio verso uno o più di detti gruppi di ugelli durante la rotazione del detto supporto ed in funzione della posizione angolare dello stesso supporto.
11. 11. Macchina secondo la rivendicazione 10, caratterizzata dal fatto che i detti mezzi selettori comprendono, per ciascun gruppo di ugelli, una rispettiva valvola ad otturatore monostabile e mezzi di comando a camma della detta valvola ad otturatore.
12. 12. Macchina secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 6 a 11, caratterizzata dal fatto di comprendere ulteriori mezzi di azionamento per ruotare almeno uno di detti gruppi di ugelli rispetto al detto supporto attorno ad un ulteriore asse di cerniera parallelo al detto asse di cerniera.
13. 13. Macchina secondo la rivendicazione 12, caratterizzata dal fatto che i detti ulteriori mezzi di azionamento comprendono un corpo di supporto del detto gruppo di ugelli, una camma portata dal detto supporto ed un elemento di punteria cooperante in battuta contro la detta camma e collegato al detto corpo di supporto; la detta camma ed il detto elemento di punteria essendo atti a ruotare il detto corpo di supporto di moto alternato attorno al detto ulteriore asse di cerniera.
14. 14. Macchina secondo le rivendicazioni 7 e 13, caratterizzata dal fatto che il detto corpo di supporto è portato dalla detta slitta.
15. 15. Macchina secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 6 a 14, caratterizzata dal fatto di comprendere cinque gruppi di ugelli fra loro indipendenti e di cui tre esterni al detto supporto e due disposti al dei sopra del detto supporto.