ITTO20080820A1 - Apparato di refrigerazione - Google Patents

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ITTO20080820A1
ITTO20080820A1 IT000820A ITTO20080820A ITTO20080820A1 IT TO20080820 A1 ITTO20080820 A1 IT TO20080820A1 IT 000820 A IT000820 A IT 000820A IT TO20080820 A ITTO20080820 A IT TO20080820A IT TO20080820 A1 ITTO20080820 A1 IT TO20080820A1
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IT
Italy
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shelf
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movable
shelf section
stationary
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Application number
IT000820A
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Inventor
Piero Sonaglia
Original Assignee
Indesit Co Spa
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    • FMECHANICAL ENGINEERING; LIGHTING; HEATING; WEAPONS; BLASTING
    • F25REFRIGERATION OR COOLING; COMBINED HEATING AND REFRIGERATION SYSTEMS; HEAT PUMP SYSTEMS; MANUFACTURE OR STORAGE OF ICE; LIQUEFACTION SOLIDIFICATION OF GASES
    • F25DREFRIGERATORS; COLD ROOMS; ICE-BOXES; COOLING OR FREEZING APPARATUS NOT OTHERWISE PROVIDED FOR
    • F25D25/00Charging, supporting, and discharging the articles to be cooled
    • F25D25/02Charging, supporting, and discharging the articles to be cooled by shelves
    • FMECHANICAL ENGINEERING; LIGHTING; HEATING; WEAPONS; BLASTING
    • F25REFRIGERATION OR COOLING; COMBINED HEATING AND REFRIGERATION SYSTEMS; HEAT PUMP SYSTEMS; MANUFACTURE OR STORAGE OF ICE; LIQUEFACTION SOLIDIFICATION OF GASES
    • F25DREFRIGERATORS; COLD ROOMS; ICE-BOXES; COOLING OR FREEZING APPARATUS NOT OTHERWISE PROVIDED FOR
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    • F25REFRIGERATION OR COOLING; COMBINED HEATING AND REFRIGERATION SYSTEMS; HEAT PUMP SYSTEMS; MANUFACTURE OR STORAGE OF ICE; LIQUEFACTION SOLIDIFICATION OF GASES
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Description

DESCRIZIONE dell’invenzione industriale dal titolo:
“Apparato di refrigerazione”
TESTO DELLA DESCRIZIONE
Campo dell’invenzione
La presente invenzione si riferisce agli apparati di refrigerazione, quali frigoriferi, congelatori e frigo-congelatori. Il trovato è stato sviluppato con particolare riferimento ad un apparato di refrigerazione domestico avente almeno uno scompartimento il cui spazio di conservazione è suddiviso da uno o più ripiani, ciascuno sostenuto lateralmente tramite mezzi di supporto provvisti in corrispondenza di pareti laterali opposte dello scompartimento stesso.
Descrizione della tecnica anteriore
Sono noti apparati di refrigerazione domestici provvisti di almeno un ripiano includente due sezioni di ripiano distinte, che in una posizione di normale impiego sono sostenute all’interno dello scompartimento in modo da definire una superficie o piano di appoggio sostanzialmente continuo. Una sezione di ripiano è spostabile rispetto all’altra, al fine di non costituire intralcio al posizionamento, ad esempio su di un ripiano che si trova al di sotto di quello considerato, di bottiglie o simili articoli relativamente alti (ossia, con riferimento all’esempio considerato, articoli aventi un’altezza maggiore rispetto alla distanza esistente tra il ripiano inferiore e quello superiore). In talune soluzioni le due sezioni di ripiano sono incernierate tra loro, in modo tale per cui la sezione di ripiano mobile, tipicamente quella anteriore, può essere fatta ruotare attorno un asse sostanzialmente orizzontale, sino ad essere eventualmente ribaltata sulla sezione di ripiano stazionaria. Una soluzione di questo tipo è nota ad esempio da WO 2006/018757, sul quale si basa il preambolo della rivendicazione 1.
La stabilità di ripiani realizzati secondo gli insegnamenti del citato documento anteriore è ridotta e la posizione di giacitura relativa tra le sezioni articolate, quando queste debbono essere posizionate per definire una superficie di appoggio sostanzialmente continua, può risultare imprecisa, anche con una sorta di imbarcamento nella zona centrale del ripiano, con un pessimo effetto estetico e funzionale. Il movimento di rotazione di una sezione rispetto all’altra può risultare occasionalmente impreciso o difficoltoso, anche a causa di possibili spostamenti dell’asse di rotazione della sezione di ripiano mobile nel corso suo del movimento.
Scopo e sintesi dell’invenzione
La presente invenzione si propone essenzialmente di realizzare un apparato frigorifero provvisto di almeno un ripiano con almeno due sezioni incernierate tra loro, ed un tale ripiano, che consentano di risolvere almeno uno degli inconvenienti precedentemente citati.
In tale ambito, uno scopo dell’invenzione è quello di realizzare un tale ripiano che, pur essendo di costruzione semplice ed economica, assicuri un’elevata stabilità nell’impiego.
Un altro scopo dell’invenzione è quello di realizzare un tale ripiano in cui la precisione di giacitura tra le sezioni stazionaria e mobile risulti accresciuta, quando tali sezioni sono disposte per formare una superficie di appoggio sostanzialmente continua.
Un altro scopo dell’invenzione è quello di realizzare un tale ripiano di funzionamento affidabile, particolarmente per quanto riguarda la precisione e facilità del movimento di rotazione della sua sezione di ripiano mobile.
Un altro scopo dell’invenzione è quello di realizzare un tale ripiano di accresciuta utilità e funzionalità rispetto alle soluzioni anteriori.
Un altro scopo dell’invenzione è quello di indicare un metodo particolarmente vantaggioso per la realizzazione di un ripiano del tipo indicato.
Questi ed altri scopi ancora sono raggiunti, secondo l’invenzione, da un apparato di refrigerazione, da un ripiano di apparato di refrigerazione e da un metodo per la realizzazione di un ripiano di apparato di refrigerazione aventi le caratteristiche delle rivendicazioni allegate.
In sintesi, secondo l’invenzione, un ripiano di apparato frigorifero è previsto per essere sostenuto in modo rimuovibile all’interno di uno scompartimento di conservazione, tramite mezzi di supporto previsti in pareti laterali opposte dello scompartimento. Il ripiano comprende almeno una sezione di ripiano stazionaria ed una sezione di ripiano mobile che sono articolate tra loro in modo tale per cui la sezione di ripiano mobile è ruotabile rispetto alla sezione di ripiano stazionaria tra almeno due posizioni di utilizzo, in una prima posizione di utilizzo una prima estremità della sezione di ripiano mobile essendo ravvicinata ad una prima estremità della sezione di ripiano stazionaria, con le due sezioni di ripiano che formano una superficie di appoggio sostanzialmente continua per il deposito di articoli da conservare, ed in cui la sezione di ripiano stazionaria è provvista, in regioni laterali opposte, di rispettivi elementi laterali aventi ciascuno una parte di cerniera fissa.
In una prima realizzazione inventiva ciascun elemento laterale ha una rispettiva parte che sporge in lunghezza oltre la prima estremità della sezione di ripiano stazionaria, sostanzialmente a sbalzo, e che include almeno un supporto per sostenere la sezione di ripiano mobile quando questa è nella prima posizione di utilizzo. In questo modo la sezione di ripiano mobile è sostenuta, quando essa è nella suddetta prima pozione di utilizzo, tramite parti che sono associate alla sezione di ripiano stazionaria, con ciò assicurando una migliorata stabilità del ripiano nel suo complesso ed una migliorata precisione di posizionamento e giacitura relativa tra le due sezioni di ripiano.
In una seconda realizzazione inventiva la prima estremità della sezione di ripiano mobile è provvista di un elemento trasversale longitudinalmente esteso, che presenta una coppia di parti di cerniera mobile, ciascuna delle quali prevista ad una rispettiva estremità longitudinale dell’elemento trasversale ed operativamente accoppiata ad una parte di cerniera fissa di un rispettivo elemento laterale della sezione di ripiano stazionaria. Con questa realizzazione è assicurata un’elevata precisione del movimento di rotazione della sezione mobile rispetto a quella stazionaria, in quanto l’asse di rotazione è ottenuto tramite un pezzo unico, che si estende sostanzialmente per l’intera larghezza della sezione di ripiano mobile e che è accoppiato a parti di cerniera che si trovano in lati opposti della sezione di ripiano fissa. Di preferenza le parti di cerniera fissa e le parti di cerniera mobile sono in posizioni tali per cui l’asse di rotazione, che è sostanzialmente orizzontale, si estende più in alto rispetto alla superficie di appoggio della sezione di ripiano stazionaria, e questo contribuisce ad agevolare il movimento impartito da un utilizzatore alla sezione di ripiano mobile.
In una terza realizzazione inventiva la prima estremità della sezione di ripiano mobile è provvista di un elemento trasversale longitudinalmente esteso avente una gola o sede trasversale nella quale, quando la sezione di ripiano mobile è nella suddetta prima posizione di utilizzo, è ricevuta almeno parte della prima estremità della sezione di ripiano stazionaria. Con questa realizzazione è garantito un buon accoppiamento tra le sezioni di ripiano in corrispondenza delle relative estremità affacciate, e questo consente di accrescere la precisione di posizionamento e giacitura relativa tra le due sezioni, consentendo inoltre di ridurre il rischio di imbarcamenti nella zona centrale del ripiano.
In una quarta realizzazione inventiva la prima estremità della sezione di ripiano mobile è provvista di un elemento trasversale longitudinalmente esteso che ha almeno una porzione di appoggio provvista di incavi o sedi per il posizionamento di articoli da conservare sul ripiano. In questo modo, la presenza dell’elemento trasversale che si estende in una zona intermedia della superficie comune del ripiano, quando questo è nella suddetta prima posizione di utilizzo, è utile per mantenere in posizione articoli da sostenere in posizione reclinata, quale ad esempio delle bottiglie, con ciò aumentando la funzionalità e l’utilità del ripiano. Sempre con riferimento a questa quarta realizzazione inventiva, in una seconda posizione di utilizzo del ripiano la sezione di ripiano mobile è sostanzialmente ribaltata sopra la sezione di ripiano stazionaria: per tale caso, vantaggiosamente, il suddetto elemento trasversale presenta una prima ed una seconda porzione di appoggio sostanzialmente opposte tra loro, ciascuna provvista dei suddetti incavi o sedi, la prima superficie di appoggio essendo utilizzabile quando la sezione di ripiano mobile è nella suddetta prima posizione di utilizzo e la seconda superficie di appoggio essendo utilizzabile anche quando la sezione di ripiano mobile è nella seconda posizione di utilizzo.
Breve descrizione dei disegni
Ulteriori scopi, caratteristiche e vantaggi dell’invenzione risulteranno chiari dalla descrizione che segue, effettuata a titolo di esempio non limitativo, con riferimento ai disegni annessi, in cui:
- le figure da 1 a 3 sono viste prospettiche, parziali, schematiche ed in scale diverse, di un apparato di refrigerazione secondo l’invenzione;
- la figura 4 è una vista in pianta di un ripiano secondo l’invenzione, in scala ingrandita rispetto alle figure 1-3;
- le figure da 5 a 7 sono viste in sezione del ripiano di figura 4, in scale diverse, rispettivamente secondo le linee V-V, VI-VI e VII-VII;
- le figure 8 e 9 sono viste prospettiche in diverse angolazioni di un elemento laterale del ripiano di figura 4;
- la figura 10 è una vista laterale dell’elemento delle figure 8 e 9;
- le figure da 11 a 13 sono viste prospettiche del ripiano di figura 4 in tre diverse condizioni;
- le figure da 14 a 16 sono viste prospettiche che illustrano una sequenza di assemblaggio del ripiano di figura 4; e
- le figure 17 e 18 sono dettagli in maggior scala delle figure 15 e 16, rispettivamente.
Descrizione particolareggiata di esempi di attuazione dell’invenzione
Con particolare riferimento alle figure da 1 a 3, con 1 è indicato nel suo complesso un frigorifero domestico secondo l’invenzione; l’invenzione è comunque applicabile anche a congelatori e frigo-congelatori dotati di ripiani asportabili.
Il frigorifero 1 ha una struttura fissa o mobile 2, con almeno uno scompartimento 3 per la conservazione di derrate alimentari e simili, ad esempio uno scompartimento per cibi freschi. Lo scompartimento 3 ha pareti laterali opposte 3a, una parete posteriore 3b e pareti superiore ed inferiore, non indicate, nonché un’apertura frontale d’accesso, in corrispondenza della quale è prevista una porta. La porta, non rappresentata, è articolata al mobile 2 tramite cerniere, una delle quali parzialmente visibile, indicata con 4. Il mobile 2 è provvisto di un quadro comandi 5.
Nello scompartimento 3, in una posizione intermedia dello spazio di conservazione, è previsto almeno un ripiano, atto a sostenere derrate alimentari o simili. Nelle figure è illustrato un solo ripiano, ma l’apparato può prevedere più ripiani, almeno uno dei quali del tipo qui descritto. Il ripiano, indicato nel complesso con 10, è sostenuto in modo rimuovibile tramite mezzi di supporto previsti alle pareti laterali 3a. Di preferenza, questi mezzi di supporto hanno dimensioni ridotte e comprendono, per ciascuna parete, almeno due elementi di supporto distanziati tra loro in una direzione di profondità dello scompartimento 3. Nell’esempio non limitativo illustrato, questi mezzi includono almeno una sporgenza 6 ed almeno una rientranza 7 in una medesima parete 3a, sostanzialmente alla medesima altezza. Nell’esempio illustrato le sporgenze 6 si trovano in una zona posteriore della relativa parete 3a, ossia una zona più prossima alla parete 3b che non all’apertura frontale dello scompartimento 3; le rientranze 7 si trovano invece in una zona anteriore della relativa parete 3a, ossia una zona più prossima all’apertura frontale dello scompartimento 3 che non alla sua parete 3b.
Il ripiano 10 comprende almeno due sezioni, e precisamente una sezione di ripiano stazionaria ed una sezione di ripiano mobile, che sono articolate tra loro in modo tale per cui la prima è ruotabile rispetto alla seconda, tra almeno due diverse posizioni di utilizzo, una delle quali visibile ad esempio nelle figure 1-4. Nell’esempio non limitativo illustrato, le due sezioni di ripiano sono prevalentemente formate da due corpi a lastra indicati con 21 e 31, ad esempio di vetro o di materiale trasparente. Si noti che una sezione di ripiano è definita “stazionaria” con riferimento al normale impiego del ripiano 10 come qui descritto, ovverosia quando il medesimo è montato all’interno dello scompartimento 3: come detto, il ripiano 10 è infatti rimuovibile all’occorrenza dall’interno del frigorifero 1, ad esempio per consentirne la pulizia.
La sezione di ripiano stazionaria ha, in regioni laterali opposte, rispettivi elementi provvisti ciascuno di una parte di cerniera fissa. Questi elementi laterali, indicati con 22 ed in seguito definiti fianchi, sono configurati sostanzialmente come profili o elementi di cornice applicati alla lastra 21. Come si vede particolarmente nelle figure 4-10, i fianchi 22 hanno una porzione 22a che è accoppiata ad un rispettivo bordo della lastra 21, particolarmente ricoprendolo almeno per una parte prevalente. I fianchi 22 hanno, in una loro zona intermedia che è sostanzialmente in linea rispetto al bordo anteriore della lastra 21, una rispettiva parte di cerniera fissa 23. Nell’esempio illustrato le parti di cerniera 23 comprendono ciascuna una porzione sporgente verso l’alto del rispettivo elemento 22, provvista di una cavità o sede indicata con 23a nelle figure 8-10, con profilo di imbocco sostanzialmente a “8”; nella sede 23a si individuano una porzione superiore definita nella parte di cerniera fissa 23 ed una porzione inferiore definita nel corpo del fianco 22, sotto la parte di cerniera 23, dove l’imbocco della porzione inferiore della sede ha una dimensione caratteristica o diametro maggiore rispetto all’imbocco della porzione superiore.
Come si vede ancora nelle figure 8-10, porzione 22a dei fianchi 22 è provvista di una scanalatura o gola longitudinale 22c; nell’ambito di questa gola si affacciano denti o rilievi di impegno, alcuni indicati con 22d in figura 8 e 10, formati nella parte superiore della gola 22c e destinati a cooperare con una scanalatura formata lungo due lati opposti della lastra 21.
L’estremità posteriore della porzione 22a del fianco 22 presenta, inferiormente alla gola 22c, una parte da 22e cui sporgono - nella direzione longitudinale del fianco -due appendici sostanzialmente parallele, aventi lunghezza differente e provviste ciascuna di un rispettivo aggancio 22g , 22f, particolarmente in forma di dente; le due appendici con il relativo aggancio sono utilizzabili alternativamente per l’accoppiamento con un ulteriore elemento della sezione di ripiano stazionaria, come in seguito descritto.
In una realizzazione preferita la parte di estremità posteriore della sezione di ripiano mobile è provvista di un elemento trasversale longitudinalmente esteso, indicato con 32, in seguito identificato come traversa posteriore. Nell’esempio anche la traversa posteriore 32 è essenzialmente configurata come un elemento di cornice applicato alla lastra 31, con una gola che riceve il bordo posteriore di quest’ultima, come visibile ad esempio in figura 6. Sempre con riferimento all’esempio non limitativo illustrato, la traversa posteriore 32 si estende per l’intera larghezza della lastra 31 ed ha, in corrispondenza di ciascuna estremità longitudinale, una parte di cerniera mobile 33, che è operativamente accoppiata alla parte di cerniera fissa 23 di un rispettivo fianco 22. Nell’esempio illustrato, queste parti di cerniera mobile 33 comprendono porzioni estreme allargate a forma di perno cilindrico, indicate con 33a solo nelle figure 14 e 17, ciascuna delle quali è impegnata con possibilità di rotazione nella porzione superiore della sede 23a della rispettiva parte di cerniera fissa 23, come visibile ad esempio in figura 7. La configurazione dei mezzi di articolazione previsti tra le sezioni di ripiano può naturalmente essere diversa da quella illustrata, ad esempio con le suddette porzioni a perno ottenute nelle parti di cerniera fissa dei fianchi 22 e le suddette sedi ottenute nelle parti di cerniera mobile della traversa posteriore 32. L’asse di rotazione della sezione mobile è fisso, sostanzialmente orizzontale e, nell’esempio illustrato, le parti di cerniera fissa e mobile sono in posizioni tali per cui la sezione di ripiano mobile è ruotabile secondo un asse che si estende più in alto rispetto alla superficie di appoggio della sezione di ripiano stazionaria, come definita dalla rispettiva lastra 21.
Ciascun fianco 22 ha una rispettiva porzione che sporge in lunghezza oltre l’estremità anteriore della sezione di ripiano stazionaria ovvero - ancora con riferimento all’esempio di attuazione illustrato - oltre il bordo anteriore della lastra 21, ed oltre la zona in cui si trovano i mezzi di articolazione rappresentati dalle cerniere 23, 33. Queste porzioni sporgenti, indicate con 22b, si estendo quindi sostanzialmente a sbalzo rispetto alla lastra 21, sostanzialmente parallele tra loro, onde formare ciascuna un rispettivo supporto laterale per la sezione di ripiano mobile 30, quando questa è nella posizione di utilizzo illustrata nelle figure 1-4 e 11.
Nell’esempio di attuazione illustrato, quando la sezione di ripiano mobile è nella posizione delle figure 1-4 e 11, i suoi bordi laterali risultano affacciati ai lati interni delle porzioni sporgenti 22b dei fianchi 22, a leggera distanza da essi. A tale scopo, la lastra 31 ha larghezza inferiore rispetto alla lastra 21, e le porzioni sporgenti 22b realizzano così una sorta di protezione laterale rispetto ai bordi della lastra 31, quando la sezione mobile è nella posizione considerata (a titolo indicativo, la differenza in larghezza tra le due lastre 21 e 31 può essere di circa 40 mm). Sempre con riferimento all’esempio illustrato, dai lati interni delle porzioni sporgenti 22b, ovvero i lati affacciati tra loro, sporgono sostanzialmente ortogonalmente elementi o appendici per sostenere la sezione di ripiano mobile, quando questa è nella posizione delle figure 1-4 e 11: una di queste appendici, indicata con 24, è visibile ad esempio nelle figure 2, 6, e 8- 10, mentre entrambe le appendici 24 sono parzialmente visibili in figura 4.
Come si vede, nella posizione delle figure 1-4 e 11 le lastre 21 e 31 delle due sezioni formano una superficie di appoggio che è sostanzialmente o prevalentemente continua, con la parte di estremità posteriore della sezione di ripiano mobile che è ravvicinata alla parte di estremità anteriore della sezione di ripiano stazionaria (si veda anche la figura 6). Tale superficie o piano di appoggio è brevemente interrotta in una sua parte intermedia, sostanzialmente l’intera larghezza del ripiano 10, da una porzione del corpo della traversa 32, ma risulta comunque perfettamente idonea per il deposito di articoli da conservare sul ripiano 10.
In una realizzazione preferita una prima porzione del corpo della traversa 32 che rimane esposta in corrispondenza della suddetta superficie di appoggio è provvista di incavi o sedi superficiali 32a, qui aventi sagoma sostanzialmente semicircolare, idonei ad agevolare il posizionamento e l’appoggio di articoli da conservare, quali in particolare articoli da mantenere in una posizione reclinata sul ripiano, come delle bottiglie, una delle quali indicata con B nelle figure 4 e 11.
In figura 13 è visibile una seconda posizione di utilizzo del ripiano 10, nella quale la sezione mobile è sostanzialmente ribaltata sopra la sezione stazionaria. La figura 12 illustra invece una posizione intermedia a quelle delle figure 11 e 13, nella quale la lastra 31 è ruotata di circa 90° rispetto alla posizione di figura 11. Le due posizioni delle figure 12 e 13 sono consentite dalla possibilità di rotazione della sezione mobile attorno all’asse fisso realizzato tramite le cerniere 23, 33.
Dalle figure 12 e 13 si nota come, vantaggiosamente, anche in una seconda porzione del corpo della traversa 32, che è sostanzialmente opposta alla suddetta detta prima porzione, sono previsti incavi o sedi 32b, simili agli incavi 32a ed aventi analoga funzione, utilizzabili quando la sezione mobile è nella posizione di utilizzo ribaltata sulla sezione stazionaria (figura 13).
Nell’esempio di attuazione illustrato anche la parte di estremità anteriore della sezione di ripiano mobile è provvista di un elemento trasversale longitudinalmente esteso, indicato con 34 ed in seguito definito traversa anteriore, preferibilmente in forma di elemento di telaio o profilo applicato sul bordo anteriore della lastra 31. Come si vede, questo elemento trasversale 34 ha, alle rispettive estremità longitudinali, porzioni angolari 34a che coprono anche gli spigoli della lastra 31, principalmente a fini di protezione. Questi porzioni angolari 34a possono avere una parte che si estende inferiormente alla lastra 31, come nel caso illustrato, onde poter appoggiare sulle appendici 24 delle porzioni sporgenti 22b dei fianchi 22, se si desidera evitare il contatto diretto tra le appendici 24 e la lastra 31.
In una realizzazione preferita la traversa posteriore 32 della sezione di ripiano mobile è provvista di almeno una gola o sede 35, visibile ad esempio nelle figure 12-14, atta a ricevere parte della regione anteriore della sezione stazionaria. Nell’esempio illustrato questa gola 35 si estende praticamente per l’intera larghezza della traversa posteriore 32 ed è in una posizione tale per cui, quando la sezione mobile è nella posizione di utilizzo delle figure 1-4 e 11, in essa è ricevuto almeno parte del bordo anteriore della lastra 21, come visibile ad esempio in figura 6.
In una realizzazione preferita anche la regione posteriore della sezione di ripiano stazionaria è provvista di un elemento trasversale longitudinalmente esteso, indicato nel complesso con 25, preferibilmente in forma di elemento di cornice o profilo applicato sul bordo posteriore della lastra 21, preferibilmente in modo da ricoprirne anche i relativi spigoli. Nell’esempio illustrato la traversa 25 è provvista nella sua parte inferiore di alette 25a che formano, unitamente al corpo principale della stessa traversa, sedi o impegni destinati a cooperare con le sporgenze 6, come ben visibile ad esempio in figura 2.
Preferibilmente, i fianchi 22 del ripiano 10 sono accoppiati alla traversa posteriore 25, particolarmente agganciati ad esso. Nella forma di attuazione esemplificata nelle figure sono previste per questo scopo le appendici provviste degli agganci 22f e 22g delle figure 8-10, destinate ad accoppiarsi alternativamente alla traversa 25. A tale riguardo va precisato che il ripiano 10 è concepito affinché la sezione di ripiano stazionaria possa essere ottenuta utilizzando lastre 21 di due diverse lunghezze, ad esempio di circa 170 mm e circa 177 mm; nel caso di impiego della lastra 21 di tipo più corto l’accoppiamento dei fianchi 22 alla traversa posteriore 35 è ottenuto sfruttando le appendici più corte, provviste degli agganci 22f; viceversa, qualora sia utilizzata la lastra di tipo più lungo, l’accoppiamento è realizzato mediante le appendici più lunghe, provviste degli agganci 22g. Nell’esempio, gli agganci 22f sono destinati ad accoppiarsi al bordo di una parete inferiore o posteriore della traversa 25, mentre gli agganci 22g sono destinati ad accoppiarsi alle alette 25a. Naturalmente la traversa 25 può essere variamente configurata nella sua parte posteriore, onde definire le due regioni di aggancio delle suddette appendici. Il fatto che i fianchi 22 siano collegati alla traversa posteriore 25 consente di accrescere la robustezza strutturale del ripiano 10 e di ottenere una migliorata distribuzione dei carichi gravanti sullo stesso. Si apprezzerà, ad esempio, che con questa realizzazione parte del peso del carico che grava sulla sezione mobile risulta efficacemente trasferito, tramite i fianchi 22 e la traversa 25, alla sezione stazionaria, con quest’ultima che è impegnata con i mezzi di supporto 6. Vantaggiosamente, l’impegno delle alette 25a con le sporgenze 6 evita eventuali rischi di ribaltamento.
Le porzioni sporgenti 22b dei fianchi 22 sono sagomate in modo tale da presentare, nella rispettiva regione di estremità anteriore, un allargamento in direzione laterale, come ben visibile ad esempio nelle figure 4, 8 e 10. Questa parte allargata delle porzioni 22b è destinata all’inserimento in una rientranza 7, come visibile nelle figure 1-3. Come si nota, le appendici 24 sono formate nella stessa zona di una porzione 22b in cui si trova la parte allargata cooperante con la relativa rientranza 7, a tutto vantaggio della stabilità del ripiano. La traversa posteriore 25 presenta vantaggiosamente, nella sua parte superiore, una parete di fondo in elevazione 25b, che può fungere da appoggio posteriore per articoli posti sul ripiano 10, quali ad esempio bottiglie B.
La realizzazione del ripiano 10 è molto semplice. I fianchi 22 e la traversa 32 sono vantaggiosamente ottenibili ciascuna in un pezzo unico in materiale plastico, ad esempio materiale termoplastico stampato, in modo da integrare anche le rispettive parti di cerniera 23, 33. Vantaggiosamente i fianchi 22 hanno una sezione cava ed aperta inferiormente, come visibile in figura 9, che può essere rinforzata tramite nervature trasversali e/o longitudinali almeno nella parte recante i mezzi di articolazione e nella parte provvista dell’appendice 24 e dell’allargamento destinato a cooperare con il rispettivo incavo 7. Anche le traverse 25 e 34 sono ottenibili in materiale plastico o termoplastico, in un pezzo unico oppure in almeno due parti vengono rese solidali tra loro, ad esempio a scatto o tramite saldatura o incollaggio, con interposta una porzione di bordo della relativa lastra 21 o 31. Di preferenza i vari elementi di cornice sono provvisti di sedi o gole di ricezione di rispettive porzioni dei bordi delle lastre 21 o 31. Le lastre 21 e 31 possono essere formate con qualsiasi materiale desiderato, ad esempio in vetro.
Anche l’assemblaggio del ripiano 10 è molto semplice; nelle figure 14-18 è appunto illustrata una possibile sequenza di assemblaggio. Va precisato, a questo riguardo, che l’accoppiamento tra gli elementi di cornice 22, 25 e 32, 34 alle rispettive lastre 21, 31 è di preferenza di tipo a scatto, per quanto non sia escluso in linea di principio il fissaggio con altri mezzi (quali adesivi o mezzi filettati). A questo scopo, di preferenza, almeno una delle facce maggiori delle lastre 21, 31 è provvista di incavi o scanalature in prossimità di un rispettivo bordo, per l’accoppiamento con mezzi di impegno previsti in un relativo elemento di cornice. In figura 14, ad esempio sono indicati con 21a incavi o scanalature longitudinali che si estendono sostanzialmente parallele ai due bordi laterali della lastra 21, e sono formati nella faccia superiore della lastra stessa.
La traversa posteriore 25 viene applicata al bordo posteriore della lastra 21, e a questo scopo la traversa stessa è provvista di una gola di ricezione del bordo suddetto. Questa gola, visibile ad esempio in figura 6, è provvista di dentini o rilievi di impegno di tipo simile a quelli indicati con 22d in figura 8. La lastra 21 presenta su una delle sue facce maggiori, in prossimità del bordo posteriore e parallelamente ad esso, una scanalatura superficiale, del tipo di quelle indicate con 21a, nella quale i suddetti rilievi si impegnano, con un accoppiamento tra lastra 21 e traversa posteriore 25 sostanzialmente a scatto o eventualmente a scorrimento (per i fianchi 22a). Analoghe gole di ricezione, rilievi di impegno e scanalature superficiali sono utilizzati per accoppiare le traverse 32 e 34 ai bordi posteriore ed anteriore, rispettivamente, della lastra 31.
I fianchi 22 vengono applicati sui bordi laterali della lastra 21 tramite le porzioni 22a, provviste allo scopo delle gole 22c, di preferenza con un inserimento a scorrimento. A questo scopo, i fianchi 22 vengono dapprima posizionati in modo che nelle sedi 23a delle parti di cerniera 23 si inseriscano i perni 33a delle parti di cerniera 33 della traversa 32. Come già accennato (si vedano ad esempio le figure 8-10), l’imbocco della porzione inferiore delle suddette sedi 23a ha diametro maggiore rispetto all’imbocco della porzione superiore, in modo che al suo interno possano essere liberamente infilati i perni cilindrici 33a. In questa fase dell’assemblaggio, quindi, i perni 33a occupano essenzialmente la porzione inferiore delle sedi 23a, come si vede parzialmente in figura 17.
In seguito, la lastra 31 provvista della relativa traversa posteriore viene inserita nelle gole 22c dei fianchi 22, tali gole essendo aperte all’estremità posteriore (si veda figura 8). In questa fase, i rilievi 22d previsti internamente alle gole 22c si impegnano con le scanalature longitudinali 21a della lastra 21; questa fase dell’assemblaggio è essenzialmente illustrata in figura 15.
Quasi al termine dell’inserimento della lastra 21 nella gole 22c dei fianchi 22, il bordo frontale della lastra giunge a contatto con una parte del corpo della traversa 32 della sezione di ripiano mobile. A questo punto, la sezione di ripiano mobile viene traslata verso l’alto, in modo tale per cui i perni delle parti di cerniera mobile 33 vadano ad occupare la porzione superiore delle sedi 23a delle parti di cerniera fisse 23, come si intuisce ad esempio dalla figura 18. Dopo il sollevamento della sezione di ripiano mobile viene completato l’inserimento nelle gole 22c della lastra 21, la cui regione di bordo frontale va ad insinuarsi al di sotto dei perni 33a, come ben visibile in figura 7. In tal modo la lastra 21 mantiene i perni 33a in corrispondenza della porzione superiore delle sedi 23a: come spiegato, l’imbocco di tali porzioni superiori ha diametro ridotto, tale per cui i perni cilindrici 33a sono impossibilitati ad uscire dalle sedi 23a. Il completamento dell’inserimento della lastra 21 nelle gole 22c determina inoltre l’accoppiamento a scatto tra i fianchi 22 e la traversa posteriore 25 della sezione di ripiano stazionaria. A tale scopo sono previste le alette con gli agganci 22f, 22g: come in precedenza spiegato, a seconda della lunghezza della lastra impiegata, alla traversa 25 si accoppieranno gli agganci 22f (lastra più corta) oppure gli agganci 22g (lastra più lunga). Si è pertanto nella condizione di figura 16, di ripiano 10 assemblato. Come si vede, quindi, l’incernieramento tra le due lastre 21 e 31 è ottenuto in modo molto semplice e con l’impiego di soli tre componenti.
Fermo restando il principio dell’invenzione, i particolari di realizzazione e le forme di realizzazione potranno variare, anche in modo significativo, rispetto a quanto descritto ed illustrato, a puro titolo di esempio non limitativo, senza per questo uscire dall’ambito dell’invenzione, così come definita dalle rivendicazioni che seguono.
Naturalmente alcuni termini relativi impiegati nella precedente descrizione, quali “anteriore” e “posteriore” vanno intesi in relazione all’esempio di attuazione illustrato, tenendo quindi conto, ad esempio, che il ripiano o il suo sistema di supporto nello scompartimento potrebbero essere configurati in modo opposto a quello illustrato (ad esempio con la sezione stazionaria sul fronte dello scompartimento e la sezione mobile sul suo retro).
In una variante, meno vantaggiosa dal punto di vista costruttivo, l’elemento trasversale 32 può essere sostituito da almeno due componenti distinti aventi simili funzionalità, e quindi ciascuno integrante la relativa parte di cerniera mobile 33 e/o almeno una parte di gola 35 e/o parte degli incavi 32a, 32b.
In un’altra variante la porzioni sporgenti 22b dei fianchi 22 che realizzano il supporto per la sezione mobile 31 possono estendersi al di sotto di tale sezione mobile, anziché lungo i suoi bordi laterali come nel caso esemplificato nelle figure.
I mezzi per l’accoppiamento in due modalità alternative dei fianchi 22 alla traversa posteriore 25 potrebbero essere previsti sulla traversa invece che su ciascun fianco.
Naturalmente i mezzi di supporto del ripiano, previsti nelle pareti laterali opposte dello scompartimento, potranno essere anche di tipo diverso da quello qui illustrato.

Claims (15)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Apparato di refrigerazione comprendente un mobile (2) con uno scompartimento di conservazione (3) provvisto di almeno un ripiano intermedio (10) sostenuto in modo rimuovibile tramite mezzi di supporto (6-7) previsti in pareti laterali opposte (3a) dello scompartimento (3), in cui il ripiano (10) comprende almeno una sezione di ripiano stazionaria (21) ed una sezione di ripiano mobile (31) che sono articolate tra loro in modo tale per cui la sezione di ripiano mobile (31) è ruotabile rispetto alla sezione di ripiano stazionaria (21) tra almeno due posizioni di utilizzo, in una prima posizione di utilizzo una prima estremità della sezione di ripiano mobile (31) essendo ravvicinata ad una prima estremità della sezione di ripiano stazionaria (21) con le due sezioni di ripiano (21, 31) che formano una superficie di appoggio sostanzialmente continua per il deposito di articoli da conservare, la sezione di ripiano stazionaria (21) essendo provvista, in regioni laterali opposte, di rispettivi elementi laterali (22) aventi ciascuno una parte di cerniera fissa (23), caratterizzato dal fatto che ciascun elemento laterale (22) ha una rispettiva parte (22b) che sporge longitudinalmente oltre la prima estremità della sezione di ripiano stazionaria (21), sostanzialmente a sbalzo, e che include almeno un supporto (24) per sostenere la sezione di ripiano mobile (31) quando questa è nella prima posizione di utilizzo.
  2. 2. Apparato secondo la rivendicazione 1, in cui l’estremità della sezione di ripiano stazionaria (21) opposta alla relativa prima estremità è provvista di un elemento trasversale longitudinalmente esteso (25) al quale gli elementi laterali (22) sono accoppiati, particolarmente tramite agganci a scatto (22f, 22g).
  3. 3. Apparato secondo la rivendicazione 1 o 2, in cui la prima estremità della sezione di ripiano mobile (31) è provvista di un elemento trasversale longitudinalmente esteso (32) avente almeno uno tra: - una coppia di parti di cerniera mobile (33), ciascuna prevista ad una rispettiva estremità longitudinale dell’elemento trasversale (32) ed operativamente accoppiata ad una parte di cerniera fissa (23) di un rispettivo elemento laterale (22) della sezione di ripiano stazionaria (21), - una gola o sede trasversale (35) nella quale, quando la sezione di ripiano mobile (31) è nella suddetta prima posizione di utilizzo, è ricevuta almeno parte della prima estremità della sezione di ripiano stazionaria (21), e - una porzione di appoggio provvista di incavi o sedi (32a, 32b) per il posizionamento di articoli da conservare sul ripiano (10), particolarmente in una posizione reclinata, quali bottiglie (B).
  4. 4. Apparato secondo la rivendicazione 2, in cui almeno uno tra gli elementi laterali (22) e l’elemento trasversale (25) è provvisto di primi mezzi di accoppiamento (22f) e secondi mezzi di accoppiamento (22g), utilizzabili alternativamente per l’accoppiamento all’altro tra gli elementi laterali (22) e l’elemento trasversale (25) in funzione della lunghezza di un corpo sostanzialmente a lastra (21) della sezione di ripiano stazionaria.
  5. 5. Apparato secondo la rivendicazione 3, in cui, nella suddetta seconda posizione di utilizzo, la sezione di ripiano mobile (31) è sostanzialmente ribaltata sopra la sezione di ripiano stazionaria (21) ed in cui l’elemento trasversale (32) presenta una prima ed una seconda porzione di appoggio sostanzialmente opposte tra loro, ciascuna provvista di detti incavi o sedi (32a, 32b), la prima porzione di appoggio essendo utilizzabile quando la sezione di ripiano mobile (31) è nella suddetta prima posizione di utilizzo e la seconda porzione di appoggio essendo utilizzabile quando la sezione di ripiano mobile (31) è nella suddetta seconda posizione di utilizzo.
  6. 6. Apparato secondo la rivendicazione 3, in cui le parti di cerniera fissa (23) e le parti di cerniera mobile (33) sono in posizioni tali per cui la sezione di ripiano mobile (31) è ruotabile secondo un asse che si estende più in alto rispetto alla parte di detta superficie di appoggio sostanzialmente continua che appartiene alla sezione di ripiano stazionaria (31).
  7. 7. Apparato secondo la rivendicazione 6, in cui le parti di cerniera mobile (33) hanno ciascuna un elemento a perno (33a) e le parti di cerniera fissa (23) hanno ciascuna una cavità di ricezione (23a) del rispettivo elemento a perno (33a), la quale cavità ha due porzioni aventi dimensioni di imbocco differenti, almeno una porzione essendo sagomata per trattenere l’elemento a perno (33a).
  8. 8. Apparato secondo la rivendicazione 1, in cui le sezioni di ripiano (21, 31) e gli elementi laterali (22) sono configurati in modo tale per cui bordi laterali della sezione di ripiano mobile (31), quando questa è nella suddetta prima posizione di utilizzo, si affacciano alle parti sporgenti (22b) degli elementi laterali (22), ed in cui da superfici delle parti sporgenti (22b) dei due elementi laterali (22) che sono affacciate tra loro sporgono supporti (24) per la sezione di ripiano mobile (31).
  9. 9. Apparato secondo la rivendicazione 1, in cui i mezzi di supporto (6-7) previsti in pareti laterali opposte (3a) dello scompartimento (3) comprendono, per ciascuna parete (3a), almeno un elemento di supporto (7) cooperante con la parte sporgente (22b) di un rispettivo elemento laterale (22) della sezione di ripiano stazionaria (21), dove in particolare i mezzi di supporto comprendono, per ciascuna parete (3a) almeno due elementi di supporto (6, 7) distanziati tra loro in una direzione di profondità dello scompartimento (3).
  10. 10. Apparato secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, in cui le due sezioni di ripiano comprendono ciascuna un corpo sostanzialmente a lastra (21, 31), particolarmente in vetro o in materiale trasparente, ed in cui ciascun elemento laterale (22) e/o ciascun elemento trasversale (25, 32, 34, 35) è sostanzialmente configurato come un elemento di cornice che occulta almeno una parte prevalente di un rispettivo bordo del relativo corpo a lastra (21, 31).
  11. 11. Ripiano di apparato frigorifero previsto per essere sostenuto in modo rimuovibile all’interno di uno scompartimento di conservazione (3), tramite mezzi di supporto (6-7) previsti in pareti laterali opposte (3a) dello scompartimento (3), in cui il ripiano (10) comprende almeno una sezione di ripiano stazionaria (21) ed una sezione di ripiano mobile (31) che sono articolate tra loro in modo tale per cui la sezione di ripiano mobile (31) è ruotabile rispetto alla sezione di ripiano stazionaria (21) tra almeno due posizioni di utilizzo, in una prima posizione di utilizzo una prima estremità della sezione di ripiano mobile (31) essendo ravvicinata ad una prima estremità della sezione di ripiano stazionaria (21) con le due sezioni di ripiano (21, 31) che formano una superficie di appoggio sostanzialmente continua per il deposito di articoli da conservare, almeno la sezione di ripiano stazionaria (21) essendo provvista, in regioni laterali opposte, di rispettivi elementi laterali (22) aventi ciascuno una parte di cerniera fissa (23), caratterizzato dal fatto che - ciascun elemento laterale (22) ha una rispettiva parte (22b) che sporge longitudinalmente oltre la prima estremità della sezione di ripiano stazionaria (21), sostanzialmente a sbalzo, e che include almeno un supporto (24) per sostenere la sezione di ripiano mobile (31) quando questa è nella prima posizione di utilizzo, e/o - la prima estremità della sezione di ripiano mobile (31) è provvista di un elemento trasversale longitudinalmente esteso (32), particolarmente un elemento di telaio, avente almeno uno tra: - una coppia di parti di cerniera mobile (33), ciascuna prevista ad una rispettiva estremità longitudinale dell’elemento trasversale (32) ed operativamente accoppiata ad una parte di cerniera fissa (23) di un rispettivo elemento laterale (22) della sezione di ripiano stazionaria (21), - una sede trasversale (35) nella quale, quando la sezione di ripiano mobile (31) è nella suddetta prima posizione di utilizzo, è ricevuta almeno parte della prima estremità della sezione di ripiano stazionaria (21), - una porzione di appoggio provvista di incavi o sedi (32a, 32b) per il posizionamento di articoli da conservare sul ripiano (10), particolarmente in una posizione reclinata, quali bottiglie (B).
  12. 12. Metodo per l’assemblaggio di un ripiano di apparato frigorifero che comprende una sezione di ripiano stazionaria (21) ed una sezione di ripiano mobile (31) articolate tra loro in modo tale per cui la sezione di ripiano mobile (31) è ruotabile rispetto alla sezione di ripiano stazionaria (21) tra almeno due posizioni di utilizzo, in cui la sezione di ripiano stazionaria comprende un corpo di supporto (21) ed elementi laterali (22) aventi ciascuno una parte di cerniera fissa (23), ciascun elemento laterale (22) avendo una sede di ricezione (22c) di una rispettiva parte di bordo del corpo di supporto (21), ed in cui la sezione di ripiano mobile (31) è provvista, in regioni laterali opposte, di una parte di cerniera mobile (33), il metodo comprendendo: - accoppiare ad una prima estremità del corpo di supporto (21) un elemento trasversale longitudinalmente esteso (25); - provvedere ciascun elemento laterale (22) di una rispettiva parte di supporto (22b) che sporge longitudinalmente, sostanzialmente a sbalzo, oltre una seconda estremità del corpo di supporto (21) opposta alla detta prima estremità, in cui la parte di supporto (22b) è provvista di almeno un mezzo di supporto (24) per sostenere la sezione di ripiano mobile (31) quando questa è in una detta posizione di utilizzo; - provvedere almeno uno tra l’elemento trasversale (25) e gli elementi laterali (22) di mezzi per l’accoppiamento (22f, 22g) con l’altro tra l’elemento trasversale (25) e gli elementi laterali (22); - vincolare gli elementi laterali (22) alla sezione di ripiano mobile (31), mediante accoppiamento delle parti di cerniera fissa (23) con le parti di cerniera mobile (33) e successivamente inserire in modo scorrevole il corpo di supporto (21) nelle sedi di ricezione affacciate (22c) dei due elementi laterali (22), dall’estremità delle sedi (22c) che è opposta rispetto alle suddette parti di supporto (22b), sino a determinare l’aggancio dei detti mezzi per l’accoppiamento (22f, 22g).
  13. 13. Metodo secondo la rivendicazione 12, comprendente inoltre: - formare ciascuna parte di cerniera fissa (23) con una cavità di ricezione (23a) per un elemento a perno (33a) della rispettiva parte di cerniera mobile (33), ove la cavità (23a) è formata con una prima porzione sagomata per consentire l’inserimento dell’elemento a perno (33) ed una seconda porzione sagomata per trattenere l’elemento a perno (33a); - causare l’inserimento degli elementi a perno (33a) nelle relative prime porzioni di cavità (23a); - inserire in modo scorrevole il corpo di supporto (21) nelle sedi di ricezione (22c) degli elementi laterali (22), sino a che la suddetta seconda estremità del corpo di supporto (21) interferisce con la sezione di ripiano mobile (31); - traslare la sezione di ripiano mobile (31) rispetto agli elementi laterali (22), in modo da portare gli elementi a perno (33a) ad occupare la seconda porzione delle cavità di ricezione (23a); - proseguire l’inserimento del corpo di supporto (21) nelle sedi di ricezione (22c) degli elementi laterali (22) sino a determinare l’aggancio dei detti mezzi per l’accoppiamento (22f, 22g).
  14. 14. Metodo secondo la rivendicazione 12 o 13, in cui i detti mezzi per l’accoppiamento (22f, 22g) comprensono primi mezzi di accoppiamento (22f) e secondi pezzi di accoppiamento (22g), utilizzabili in alternativa per accoppiare gli elementi laterali (22) al detto elemento trasversale (25) in funzione della lunghezza del corpo di supporto (21).
  15. 15. Metodo secondo almeno una delle rivendicazioni precedenti, i cui l’estremità della sezione di ripieno mobile (31) rivolta verso la sezione di ripiano stazionaria (21) viene provvista di un rispettivo elemento trasversale longitudinalmente esteso (32) che è formato in modo da presentare almeno uno tra: - dette parti di cerniera mobile (33), ciascuna prevista ad una rispettiva estremità longitudinale dell’elemento trasversale (32), - una gola o sede trasversale (35) atta a ricevere almeno parte della detta seconda estremità della sezione di ripiano stazionaria (21), e - una porzione di appoggio provvista di incavi o sedi (32a, 32b) per il posizionamento di articoli da conservare sul ripiano (10).
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