ITTO20000711A1 - Procedimento di controllo del buon funzionamento del sistema di recupero del vapore emesso in un impianto di distribuzione di carburante non - Google Patents

Procedimento di controllo del buon funzionamento del sistema di recupero del vapore emesso in un impianto di distribuzione di carburante non Download PDF

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ITTO20000711A1
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Jacques Fournier
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Description

La presente invenzione si riferisce ad un procedimento di controllo del buon funzionamento del sistema di recupero dal vapore emesso da un impianto di distribuzione di liquido, in particolare nel corso della distribuzione di carburante all ’interno del serbatoio di un autoveicolo.
Gli impianti di distribuzione di carburante comprendono in modo classico una vasca di immagazzinaggio del carburante da distribuire, una canalizzazione di distribuzione di l iquido comprendente una pompa di erogazione che permette di far ci rcolare i l carburante tra la vasca di immagazzinaggio ed una pistola distributrice con un flusso di liquido QL oltre che mézzi di conteggilo allacciati alla canalizzazione di distribuzione di liquido e comprendenti un misuratore di liquido collegato ad un generatore di impulsi o codificatore che permette ad un calcolatore di stabilire il volume e il prezzo del carburante erogato che appaiono in chiaro su un visualizzatore.
Per ragioni di sicurezza (rischio di esplosione) e di protezione dell’ambiente, tali impianti sono, generalmente, muniti di un sistema di recupero del vapore emesso nel corso del riempimento del serbatoio; un tale sistema comprende una canalizzazione di ricupero del vapore comprendente una pompa di ricupero che permette di far circolare i l vapore emesso nel corso del riempimento del serbatoio fra la pistola distributrice e la vasca di immagazzinaggio con un flusso di vapore QV.
Perchè un tale sistema sia efficace, bisogna in ogni momento che i l flusso di vapore QV sia approssimativamente uguale al flusso di liquido QL.
Per giungere a questa prestazione, si munisce il sistema di riqupero di mezzi di regolazione che permettono di mantenere una tale uguaglianza.
Negli impianti di piccole dimensioni che comprendono solamente una q due pistole erogai rici ; questi mezzi di regolazione sono semplicemente costi tui ti da mezzi di taratura preliminare del flusso di vapore QV sul flusso di liquido massimo QLmax che è generalmente dell ’ordine di 40 litri al minuto.
Negli impianti più grandi e più sofisticati , i mezzi di regolazione sono costi tuiti da un’elettronica di comando muni ta di un microprocessore collegato ai mezzi di conteggio in modo da disporre del valore istantaneo del flusso di liquido QL e cooperante sia con la pompa di recupero quando questa è a velocità variabile e dunque a flusso variabi le, sia con un'elettrovalvola di regolazione al lacciata al la canalizzazione di ricupero del vapore quando la pompa di recupero è a veloci tà fissa. In un tale sistema, i valori dell’apertura dell ’elettrovalvola di regolazione o della velocità della pompa di recupero corrispondenti ad un flusso di vapore QV data, sono registrati nella memoria del microprocessore nel corso di una regolazione preliminare.
I sistemi di recupero di vapore del tipo summenzionato forniscono in generale buoni risultati solo dopo la loro taratura. In compenso dopo un periodo di funzionamento sul terreno, i risultati sono più incerti , addi ri ttura completamente sbagliati .
Questa situazione è, generalmente, imputabile all’invecchiamento del materiale: usura delle pompe, ingrassatura delle canalizzazioni , cinghie non più tese che provocano una diminuzione della velocità delle pompe, bloccaggio delle pompe.
Ora, gli impianti attuali non sono muniti di organi di rilevazione di un cattivo funzionamento che impedisce di raggiungere l’uguaglianza tra il flusso di liquido QL e il flusso di vapore QV e può trascorrere un tempo molto lungo tra due controlli dell’impianto (da 1 a 3 anni) cosa che è in particolare, sorgente di inquinamento e dunque pregiudizievole per la qualità dell’aria.
Si deve notare che il documento anteriore US-5.332.008 divulga (colonna 4, linee 13-18) un impianto di distribuzione di carburante munito di un sistema di recupero di vapore munito di un rilevatore di funzionamento della pompa di recupero che permette di controllare la velocità normalmente raggiunta da questa pompa e di bloccare la distribuzione in caso di anomalia.
Questo sistema di rilevazione non può tuttavia reagire in caso di usura meccanica della pompa (evoluzione delle sue caratteristiche) che la renda eventualmente incapace di raggiungere un flusso di vapore QV uguale al flusso di liquido Q1.
Lo stesso avviene in caso di ostruzione parziale o totale delle canalizzazioni di aspirazione o di mandata del la pompa di recupero (in seguito a ingrassatura o accidentalmente) ; nel caso di un impianto munito di una elettrovalvola di regolazione, l ’apertura di questa, inizialmente programmata in seguito al la taratura non permette al lora di raggiungere un flusso sufficiente, il flusso di vapore QV è sempre inferiore al flusso di liquido QL e può anche, al limite essere nullo senza che il sistema di ri levazione divulgato in questa pubblicazione anteriore, faccia scattare un allarme indicatore di un cattivo funzionamento.
E’ stato ugualmente proposto, conformemente al documento US-5 .857 . 500 , di effettuare controlli automatici di usura della pompa di recupero, fuori dalla distribuzione di carburante, in seguito al comando di elettrovalvole situate a monte e a valle della pompa da controllare, e ciò misurando grazie a due sensori di pressione, le pressioni positive o negative raggiunte quando la pompa gira. Le pressioni cosi misurate nel corso di un ciclo di apertura/chiusura delle elettrovalvole permettono, tramite confronto con le misure effettuate nel corso dell ’installazione del sistema, di determinare lo stato di usura della pompa di recupero.
Secondo questo documento anteriore, un altro test consiste nel misurare la perdita di carica, dal la parte del l ’aspirazione, durante la distribuzione, e ciò al fine di valutare lo stato di ingrassatura o di ostruzione della canalizzazione di recupero di vapore a questo livello.
Si tratta tuttavia qui solo di misure di pressione dipendenti contemporaneamente da un flusso istantaneo e dalla resistenza di linea di cui si desidera determinare l’evoluzione in rapporto alla situazione iniziale corrispondente al giorno della installazione .
La presente invenzione ha lo scopo di porre rimedio agli inconvenienti summenzionati proponendo un procedimento di controllo del buon funzionamento del sistema di recupero del vapore emesso in un impianto di distribuzione di liquido in particolare nel corso del la distribuzione di carburante all ’interno del serbatoio di un autoveicolo che permette di indicare in modo affidabile qualunque cattivo funzionamento del sistema di recupero di vapore, qualunque sia l ’origine di questo cattivo funzionamento .
Secondo l ’invenzione, questo procedimento è caratterizzato dal fatto che:
- si rileva costantemente il flusso di valore QV con l’aiuto di mezzi di rilevazione;
- si trasmette il valore del flusso di vapore QV così rilevato a mezzi di confronto che lo confrontano con il valore del flusso di liquido QL, e
quando il risultato di questo confronto è situato all'esterno di una zona predeterminata, al1'occorrenza regolabile, si fa scattare un allarme indicatore di un cattivo funzionamento.
Secondo una prima variante dell’invenzione adattata ad un sistema di recupero di vapore comprendente un’elettronica di comando associato o ad una elettrovalvola comandata o a una pompa a flusso variabile, si trasmette costantemente il valore del flusso di liquido QL determinato dai mezzi di conteggio ai mezzi di confronto e lo si confronta con il valore del flusso di vapore QV rilevato con l’aiuto dei mezzi di rilevazione.
Si deve notare che conformemente a questa variante, il confronto del flusso di vapore QV e del flusso di liquido QL può essere effettuato tramite 1'elettronica di comando se questa funzione è stata programmata nel microprocessore che la equipaggia, cosa che non è tuttavia quello che avviene nei sistemi esistenti che devono allora essere modificati di conseguenza.
Inoltre, se il mi croprocessore dell 'elettronica di comando può dialogare con il calcolatore dei mezzi di conteggio, è possibile trasmettere tramite questo calcolatore l 'allarme al gestore della stazione di servizio o trasmetterlo ad una società di manutenzione che può, così , intervenire più rapidamente .
Secondo una seconda variante dell 'invenzione adattata ad un sistema di recupero semplificato provvisto di elettronica di comando e nel quale i mezzi di regolazione corrispondono ad una taratura preliminare del flusso di vapore QV sul flusso di liquido massimo QLmax, si mette in memoria il valore massimo QLmax del flusso di liquido QL nei mezzi di confronto e si confronta il valore del flusso di vapore QV ri levato con l 'aiuto dei mezzi di rilevazione con questo valore massimo QLmax.
Per quanto riguarda questa seconda variante, si deve notare che la soglia di scarto dell ’allarme indicatore di<' >un cattivo funzionamento può essere basata su una costruzione meccanica particolare oppure sul fenomeno fluidico.
Secondo un’altra caratteristica dell ’invenzione riguardante anch’essa questa seconda variante, si inibisce lo scatto dell ’al larme indicatore di un cattivo funzionamento per una durata predetermi nata dopo la messa in moto della pompa di distribuzione del liquido, poi lo si riattiva durante un tempo predeterminato per inibirlo di nuovo fino alla fine del riempimento del serbatoio.
Una tale inibizione si rivela spesso necessaria in particolare alla fine del pieno quando l ’utente termina l ’operazione a piccolo flusso oppure all 'inizio del pieno: l ’invenzione permette così di inibi re .l ’allarme durante un tempo tO dopo la rilevazione dei primi impulsi che indicano l'inizio del flusso di liquido QL, poi, l ’allarme può essere attivato per un tempo t1 e infine essere di nuovo inibito al di là di tO t1 fino alla fine del pieno, cosa che si rivela in particolare vantaggiosa nel caso di pre-pagamento .
Si deve notare che si può ugualmente aggiungere al l ’ impianto di distribuzione di carburante un dispositivo supplementare tipo un rilevatore di flusso tarato (per esempio un rilevatore a palette o a otturatore mobile con il flusso di liquido QL) associato ad un interruttore di allarme che permette di inibire l ’allarme quando il flusso di liquido QL è inferiore al flusso di liquido massimo QLmax.
Secondo . una caratteristica preferi ta dell ’invenzione, si scelgono i mezzi di rilevazione oltre che i mezzi di confronto in modo che un guasto di questi mezzi provochi ugualmente lo scatto dell ’allarme indicatore di un cattivo funzionamento.
Questa caratteristica essenziale che corrisponde ad un sistema detto di sicurezza positiva permette di far scattare l 'allarme indicatore di un cattivo funzionamento qualunque sia l 'origine di questo cattivo funzionamento.
Si deve notare che una misura di flusso basata sul la misura di una differenza di pressione ai terminali di un diaframma con l ’aiuto di un sensore di pressione suscettibi le di deriva, non può costituire un sistema di sicurezza positiva del tipo summenzionato, mentre inversamente un rilevatore che emette un segnale alternato in funzione del flusso sarà quasi sempre in sicurezza positiva.
L’ invenzione si riferisce ugualmente ad un impianto che permetta l 'attuazione del procedimento summenzionato.
Secondo l’invenzione, un tale impianto comprende in modo classico:
- una vasca di immagazzinaggio del carburante da erogare ;
- una canalizzazione di erogazione di liquido comprendente una pompa di erogazione che permette di
far circolare i l carburante tra la vasca di
immagazzinaggio e una pistola erogatrice con un
flusso di liquido QL ;
- una canalizzazione di recupero di vapore !
comprendente una pompa di recupero che permette di
far ci rcolare i l vapore emesso nel corso del
riempimento del serbatoio tra la pistola
erogatrice e la vasca dì immagazzinaggio con un flusso di vapore QV;
mezzi di conteggio al lacciati al la
canal izzazione di erogazione del l iquido e
comprendenti un misuratore di liquido collegato al
generatore di impulsi o codificatore che permette ad
un calcolatore di stabilire il volume e i 1 prezzo del
carburante venduto che appaiano in chiaro su un
visualizzatore, e
- mezzi di regolazione che permettono di
mantenere in ogni istante il flusso di vapore QV approssimativamente uguale al flusso di liquido QL .
Secondo l ’ invenzione questo <'>impianto è
caratterizzato dal fatto che esso comprende:
- mezzi di ri levazione che permettono di
rilevare costantemente il flusso di vapore QV;
mezzi di confronto sensibil i al flusso di vapore QV rilevato dai mezzi di rilevazione che permettono di confrontare questo flusso QV con un valore del flusso di liquido QL, e
- mezzi di allarme che permettono, quando il risultato di questo confronto è situato all’esterno di una zona predeterminata, all 'occorrenza regolabile, di far scattare un allarme che rivela sia un guasto del sistema di recupero di vapore, in particolare dei mezzi di regolazione, sia un guasto dei mezzi di rilevazione o dei mezzi di confronto.
Conformemente all’invenzione, il segnale trasmesso dai mezzi di allarme può essere un segnale ottico o un segnale elettrico emesso, al 1 'occorrenza da un rilevatore montato in concomitanza con un organo magnetico.
Si deve notare che l ’al larme può essere costituito da un semplice arresto della distribuzione del carburante.
La configurazione dei mezzi di rilevazione oltre che dei mezzi di confronto, può variare in larga misura ih funzione delle caratteristiche dell’impianto di distribuzione di carburante e, in particolare, per il fatto che esso corrisponde alla prima o alla seconda delle varianti summenzionate.
I mezzi di rilevazione possono, a titolo di esempio e secondo un’altra carat teristica dell’invenzione, essere costituiti da un rilevatore di flusso del tipo oscillatore fluidico tipo un flussometro a getto oscillante o un flussometro a mulinello.
In tali flussometri, il passaggio alternato del getto di vapore davanti a due orifizi collegati per esempio ad un sensore di pressione differenziale genera una pressione alternata rilevata dal sensore e amplificata; solamente la frequenza del fenomeno è considerata e non la sua ampiezza che è sottoposta alle derive del sensore di pressione. La frequenza F del segnale proveniente dall’amplificatore è direttamente proporzionale al flusso di vapore; questa frequenza F confrontata ad una frequenza di riferimento FO prestabilita permette di far scattare un allarme a titolo di esempio dal momento in cui 1 ,1 > F/FO > 0,9.
Quando i l sistema di recupero di vapore è gestito da un microprocessore, questa operazione di confronto è agevolata e può essere ottenuta senza spesa supplementare.
Un difetto di funzionamento del sensore o dell’amplificatore, come anche un’eventuale distruzione degli orifizi della presa di pressione differenziale corrispondono ad una assenza di segnale dunque ad un flusso nullo. Di conseguenza, un cattivo funzionamento di un tale sistema di rilevazione provoca lo scatto di un allarme e, di conseguenza, questo è bene in sicurezza positiva.
Secondo un’altra caratteristica dell’invenzione, i mezzi di rilevazione sono costituiti da un oscillatore di tipo meccanico.
Un rilevatore di flusso basato sul movimento di un oscillatore meccanico la cui frequenza è in funzione del flusso, corrisponde anch’esso, e ciò per ragioni identiche alle ragioni menzionate in precedenza, ad un sistema di sicurezza positiva.
Secondo un’altra caratteristica dell’invenzione, i mezzi di rilevazione sono costituiti da un organo generatore di pressione in particolare di tipo Venturi, associato ad un sistema sensibile alla pressione e dotato di una memoria meccanica.
Secondo un’altra caratteristica dell’invenzione, i mezzi di rilevazione sono costituiti da un organo generatore di depressione in particolare di tipo Venturi, che funziona solamente a partire da una soglia di flusso al1'occorrenza regolabile.
Secondo un’altra caratteristica dell'invenzione, i mezzi di rilevazione sono costituiti da una turbi na .
Una turbina informa, in modo preciso sul flusso e soprattutto permette di generare un segnale alternato legato per esempio al passaggio delle pale davanti ad un rilevatore (ottico, a effetto di campo, ed è dunque in sicurezza positiva.
Il rallentamento tramite frizione intempestiva o il bloccaggio della turbina fa scattare l’allarme. Ben inteso, l ’uso affidabile di una turbina può essere concepito solamente con gas perfettamente depolveri zzati .
Secondo un’altra caratteristica dell 'invenzione i mezzi di rilevazione sono costituiti da una paletta 0 da un ostacolo.
Secondo un’altra caratteristica dell 'invenzione, 1 mezzi di rilevazione cooperano con i mezzi di allarme tramite argani di trasmissione ottica.
Le caratteristiche del procedimento e del l ’ impianto che costi tuiscono l ’oggetto dell 'invenzione saranno descritte più in dettaglio facendo riferimento ai <' >disegni annessi nei quali:
- la figura 1 rappresenta un impianto di distribuzione di carburante comprendente un sistema di recupero di vapore munito di un’elettronica di comando corrispondente all'arte anteriore
la figura rappresenta un impianto corrispondente alla prima variante dell’invenzione;
- la figura 3 rappresenta un primo modo di realizzazione di un impianto corrispondente alla seconda variante di realizzazione;
- la figura 4 rappresenta un dettaglio associato al la figura 3 ;
- la figura 5 rappresenta un secondo modo di realizzazione di un impianto cor ri spondente alla seconda variante dell 'invenzione;
- la figura 6 rappresenta un esempio di reai i zzazione del mezzo di rilevazione e dei mezzi di confronto che equipaggiano un impianto corrispondente al la seconda variante di realizzazione come rappresentato sulle figure 3, 4 e 5;
- le figure 7a, 7b e 7c rappresentano un esempio di configurazione di mezzi di rilevazione costituiti da un oscillatore di tipo meccanico;
- le figure 8 e 8a rappresentano un altro modo di realizzazione di tali mezzi di rilevazione.
Secondo la figura 1 , l 'impianto di distribuzione di carburante comprende essenzialmente una vasca di immagazzinaggio 1 del carburante da distribuire nella quale è immersa una canalizzazione di distribuzione di l iquido 2 che permette di far circolare il carburante verso una pistola erogatrice 10 grazie ad una pompa aspirante/mandante di distribuzione 3, e ciò con un flusso di liquido QL oltre che una canalizzazione di recupero di vapore 16 comprendente una pompa aspirante/mandante di recupero 8 che permette di far circolare il vapore emesso nel corso del riempimento del serbatoio tra la pistola erogatrice 10 e la vasca di immagazzinaggio, con un flusso di vapore QV.
Il volume di carburante erogato è determinato con l’aiuto di un misuratore di liquido 4, allacciato alla canalizzazione di erogazione 2 e associato ad un codificatore ad impulsi 5 che emette un impulso ogni centesimo di litro. Questi impulsi sono contati da un calcolatore 6 in vista di determinare il volume erogato e il prezzo corrispondente in modo da permettere queste informazioni al consumatore con l’aiuto di un visualizzatore 7.
La pistola 10 permette, da una parte, di erogare il carburante liquido attraverso il suo imbuto 12 e, d’altra parte, di recuperare il vapore emesso nel corso del riempimento grazie ad una feritoia di aspirazione 11.
A questo scopo, essa è montata all’estremità di un flessibile coassiale 13 che conduce il carburante attraverso una sezione anulare mentre i vapori sono attirati attraverso la sezione circolare centrale.
Questo flessibile coassiale 13 è direttamente allacciato alla canalizzazione di erogazione di liquido 2 mentre un separatore 17 permette di rinviare i vapori in direzione del la vasca 1 attraverso la canalizzazione di recupero di vapore 16.
Secondo l'esempio di realizzazione rappresentato sulla figura 1, la pompa di recupero 6 è una pompa a velocità fissa trascinata da un motore 9 e associata ad una elettrovalvola di regolazione 14, la cui apertura è pilotata da un’elettronica di comando 15 munita di un microprocessore, in modo da mantenere in un istante il flusso di vapore QV uguale al flusso, di liquido QL: a questo scopo, l'elettronica di comando 15 è collegata al codificatore ad impulsi 5 o al calcolatore 6, in modo da pater disporre del valore istantaneo del flusso di liquido QL. Questo valore può essere permesso sia direttamente tramite il calcolatore 6 sia sotto la forma di un numero di impulsi dell’unità di tempo tramite il codificatore a impulsi 5 poi calcolato dall'elettronica di comando 15 .
In tutti i casi, il valore del l 'apertura dell ’elettrovalvola di regolazione 14 che permette di ottenere l ’uguaglianza dei flussi QL e QV è determinata a partire da una tabella preliminarmente registrata nel la memoria del microprocessore dell ’elettronica di comando 15 nel corso di una taratura per tener conto del le condizioni dell’impianto (perdite di carico) e delle prestazioni real i del la pompa di recupero 8 al momento dell ’installazione.
Secondo la figura 2, l’impianto rappresentato sul la figura 1 è inol tre muni to di mezzi di rilevazione e di confronto 20 comprendenti un flussometro 21 installato sulla canalizzazione di recupero di vapore 16 a valle della pompa di recupero 8 oltre che un comparatore di flusso 22 munito di un mi croprocessore .
Il comparatore di flusso 22 è collegato al codificatore a impulsi 5 o al 1 'occorrenza al calcolatore 6 in modo da disporre del valore istantaneo del flusso di liquido QL sia direttamente sia a partire da un calcolo.
A partire da questo valore del flusso di liquido QL oltre che dal valore del flusso di vapore QV che viene trasmesso dal flussometro 21 , il comparatore di flusso 22 ^calcola in ogni momento il rapporto QV/QL e, quando questo rapporto esce da una zona predeterminata di immagazzinaggio nella memoria del microprocessore (per esempio 0,9/1, 1), esso trasmette a mezzi di allarme 20’ un segnale che permette di far scattare un allarme che rivela sia un guasto del sistema di recupero dei vapore sia un guasto del flussometro 21 o del comparatore di flusso 22.
Secondo la figura 3, l ’impianto di erogazione di carburante non comprende l ’elettronica di comando, e la pompa di recupero 8 è trascinata da un motore idraulico 23 la cui velocità è impressa dal passaggio del carburante nella canalizzazione di erogazione 2, l ’energia essendo forni ta dal la pompa di erogazione 3.
Un asse 24 col lega rigidamente i l motore idraulico 23 e la pompa di recupero 8 che ruotano di conseguenza alla medesima velocità.
La velocità massima del motore idraulico 23 corrisponde ad un flusso di vapore QV che è superiore al flusso di liquido massimo QLmax.
La taratura di questo impianto à effettuata sul flusso di liquido massimo QLmax, e, per ottenere l ’uguaglianza del flusso di vapore QV e del flusso di l iquido QL, si regola la veloci tà del motore idraulico 23 derivando una parte del flusso di liquido QV con l’aiuto di uno shunt idraulico 25 meccanicamente regolabile.
Secondo la figura 5, un contatore a gas o un flussometro 26 associato ad una valvola di arresto 27 inserita al momento della taratura nella canalizzazione di recupero di vapore 16 a monte della pompa di recupero 8 permette di regolare i mezzi di rilevazione e di confronto 20a. Questi mezzi sono costituiti dall’associazione di un flussometro 21a e di un comparatore di flusso 22a munito di un sistema di messa in memoria meccanica preregolato sul flusso di liquido massimo QLmax in un modo che sarà descritto più in dettaglio qui di seguito. E’ così possibile inviare ai mezzi di allarme 20’a un segnale che faccia scattare l’allarme indicatore di un cattivo funzionamento quando il rapporto QV/QLmax è inferiore ad una soglia predeterminata regolabile.
Secondo la figura 5, la pompa di recupero 8 è trascinata non da un motore idraulico simile al motore 23 rappresentato sulla figura 3, ma da un motore indipendente 9 e l’impianto e preliminarmente tarato sul valore massimo QLmax del flusso di liquido tramite l’aggiunta di una perdita di carica 28 regolabile meccanicamente, che agisce sul flusso di vapore<' >in modo da ottenere QV = QL.
Peraltro, i mezzi di rilevazione e di. confronto 20b costituiti dall ’associazione di un flussometro 21 b e di un comparatore di flusso 22b che cooperano con mezzi di inibizione 29 dei mezzi di allarme 20’b.
Questi mezzi di inibizione d'allarme 29 sono costituiti da un rilevatore di flusso di liquido tarato 29- allacciato alla canalizzazione di distribuzione di l iquido 2 e cooperante con un interruttore di allarme 292; è così possibi le inibire i mezzi di allarme 20’b quando il flusso di liquido QL è inferiore ad una frazione predeterminata del suo valore massimo QLmax.
Secondo la figura 6, i mezzi di rilevazione e di confronto sono costituiti dall 'associazione di un rilevatore di flusso 100 ed un comparatore di flusso 15 comprendente una memoria meccanica.
Conformemente a questo esempio di realizzazione , il rilevatore di flusso 100 è costituito da un organo generatore di depressione di tipo Venturi montato sulla canalizzazione di recupero di vapore 16 e munito di due prese di pressione 101 , 102, rispettivamente situate a livello del collo del Venturi 100 e a livello dell ’uscita di questo.
E’ chiaro che la differenza di pressione tra le prese 101 e 102 è funzione del fisso dì vapore QV.
Il comparatore di flusso 150, che e un elemento sensibile alla differenza di pressione A P dal l e prese 1Q1 e 1Q2, è composto da una membrana 151 di superficie efficace S che è bloccata al l a sua periferia tra due semi-contenitori 152 e 153, i n modo stagno .
I semi -coni eni tori 152 e 153 sono rispettivamente muniti di prese di pressione 154, 155 collegate ciascuna ad una delle prese di pressione 1Q2, 102 del Venturi 1QQ.
Così, la membrana 151 suddivide il contenitore costituito dalla riunione dei due semi-contenitori 152, 153 in due camere 152', 153’.
La pressione a livello del collo del Venturi 1QQ regna nella camera 152' che è collegata alla presa di pressione 101 mentre la pressione a livello dell’uscita del Venturi 100 regna nella camera 153’ che è collegata alla presa di pressione 102.
Per altro, la membrana 151 supporta solidalmente un piatto 156 sul quale è fissata un’asta 157 che si estende in un'appendice cilindrica 157- che prolunga la camera 153’ collegata alla pressa di pressione 1Q2.
L’appendice cilindrica 157- è munita di due finestre 160, 161 in un materiale trasparente.
rispettivamente disposte di fronte a due fibre ottiche 158, 159 una delle quali 158 è collegata ad una sorgente luminosa, mentre l'altra 159 è collagata ad un fotoricevi tore non rappresentato che è associato ad un amplificatore che permette di far scattare l 'al larme indicatore di un cattivo funzionamento quando il fatar i cevi tare non riceve 1 uce.
La presenza dell ’asta 157 tra le finestre 16Q , 161 impedisce alla luce di essere trasmessa dalla fibra ottica 158 alla fibra ottica 159, provocando così lo scatto dell 'allarme.
Inoltre, la camera 152' col legata alla presa di pressione 1Q1 racchiude una mol la 162 mol to flessibile ma compressa su una lunghezza importante tramite una vite di regolazione 162' in modo da permettere di applicare il piatto 156 solidale sulla membrana 151 contro le pareti del semi -conteni tore 153 con una forza F nella posizione rappresentata sulla figura 6 nella quale l ’asta 157 ottura le finestre 16Q e 161.
A partire da questa posizione, quando il flusso di vapore QV aumenta, la differenza di pressione A P tra le prese 101 e 102 aumenta ugualmente fino a che sotto l'azione della pressione regnante nella camera 153’ collegata alla presa di pressione 1Q2, la membrana 151 esercita una forza S P superiore alla forza F e opposta a questa. In questo momento, la membrana 151 si ritrae brutalmente e l’asta 157 libera le finestre 16Q, 161; di conseguenza il passaggio della luce tra le fibre ottiche 158 e 159 verso il fotoricevitare è allora permesso.
Si deve notare che, al momento della taratura dell’impianto, il comparatore di flusso 150 è regolato con l’aiuto della vite di regolazione 162’ per lasciare il passaggio della luce a partire da un valore di soglia del rapporto tra il flusso di vapore QV e il flusso di liquido massimo QLmax (a titolo di esempio, quando QV/QLmax > 0.9).
Il sistema descritto in precedenza è ben in sicurezza positiva visto che:
- la luce è trasmessa solamente in caso di buon funzionamento e l'allarme è fatto scattare se la sorgente di luce non emette più o se il fotoricevitore è fuori servizio;
- se là membrana 151 è forata o fissurata, esso non permette di liberare il passaggio della luce tra le fibre ottiche 158 e 159;
- un difetto di connessione tra la presa di pressione 101, 154 e 102, 155 corrisponde al medesimo effetto.
Un tale sistema corrisponde dunque ad una messa in memoria meccanica della pressione di liquido massimo QLmax.
Si deve notare che la rilevazione ottica di un cattivo funzionamento è vantaggiosa sul piano della sicurezza (atmosfera pericolosa) ma che, in modo non rappresentato sulle figure, si potrebbe sostituire l’asta 157 con l’elemento magnetico associato ad un rilevatore a effetto Hall o un relè "Reed" o pneumatico, o più semplicemente fare in modo che lo spostamento dell’asta 157 osservabile dall’esterno corrisponda ad un cambiamento di colore per 1'osservatore .
Si deve inoltre notare che il Venturi 1QQ rappresentato sulla figura 6 è supposto avere un angolo di 7” 2’, di modo che la funzione 4 <p >= f(QV) sia una funzione continua.
Il passaggio ad un angolo superiore per esempio 14‘ renderebbe il fenomeno discontinuo. Infatti, a basso flusso, il getto proveniente dal collo 1Q1 del Venturi 10Q non può espandersi e incollarsi alle pareti di questo, cosa che provoca l'impossibilità di ottenere una differenza di pressione 4 P tra le prese di pressione 101 e 1Q2.
Al di là di un certo flusso, il getto può incollarsi alle pareti del Venturi e provocare una differenza di pressione. Il flusso al quale avviene questo fenomeno può essere regolato attraverso la messa in posa di un ostacolo sul percorso di uscita del vapore con una posizione regolabile.
Una tale aggiunta permetterebbe di ottenere una soglia di scarto basata su un fenomeno fluidico, e un sensore di pressione a buon mercato del commercio potrebbe essere sufficiente a far scattare l’allarme in "tutto o niente".
Conformemente all'esempio di realizzazione rappresentato sulle figure 7, 7b e 7c, i mezzi di rilevazione sono costituiti da un oscillatore di tipo meccanico.
Secondo la figura 7b questo osci llatore e costituito da un disco cilindrico B sospeso, da una parte, tramite un filo di torsione C incastrato a livello delle sue estremità d e d' e comprendente, d’altra parte, due spallamenti E1 e E2.
Secondo la figura 7a, i l cilindro B che è rappresentato in sezione è attraversato da due canali curvi C1 e C2 comprendenti rispettivamente un orifizio di entrata G1 , G2 e un orifizio di uscita HI , H2 che sbocca versa l 'esterno a livello degli spai lamenti E1 ed E2 .
I canali CI e C2 comprendono ciascuno un troncone rettilineo adiacente all’orifizio di entrata G1 , G2 oltre che un troncone curvo adiacente all’orifizio di uscita HI, H2.
I due tronconi retti linei si estendono essenzialmente parallelamente nel le immediate vicinanze l’uno dell ’altro, mentre i due tronconi curvi sono divergenti.
Secondo la figura 7a, gli orifizi di entrata Gl, G2 e dei canali C1 e C2 del cilindro B sono situati di fronte ad un pezzo fisso A montato sulla canalizzazione di recupero di vapore 16 e comprendenti un canale di arrivo CO del flusso di vapore QV.
Quando i l flusso di vapore QV è nullo, il cilindro B è in riposo e l ’orifizio di entrata G1 del canale C1 è situato di fronte al canale CO del pezzo A come rappresentato sulla figura 7a.
Quando il flusso di vapore QV si installa, il getto penetrante nel canale C1 attraverso l ’orifizio di entrata G1 , esce da questo canale attraverso l ’orifizio di uscita H1 situato a livello dello spai lamento E1 .
In seguito alla geometria particolare e al montaggio del cilindro B questo flusso provoca una rotazione di questo con una velocità angolare tO .
In seguito a questo movimento di rotazione, l’orifizio di entrata G2 del canale C2 si sposta di fronte al canale CO del pezzo A, trascinando cosi la rotazione del cilindro B ad una velocità LP in senso inverso e cosi di seguito.
Si ottiene così un movimento pendolare che può essere rilevato da un sensore ottico non rappresentato che permette di far scattare l’allarme.
Secondo la figura 7c, la . velocità angolare w appl icata a questo sistema pendolare modifica considerevolmente la frequenza propria di oscillazione TO del pezzo B, e si ottiene una frequenza di oscillazione T1 direttamente col legata al flusso di vapore QV.
Secondo l’esempio di realizzazione rappresentato sulle figure 8 e 8a, il flusso di vapore QV che deve essere rilevato è canalizzato da un imbuto 101 direttamente montato sulla canalizzazione di recupero di vapore 16 per penetrare a getto in un contenitore 102 comprendente un orifizio di uscita 103.
Secondo la figura 8, i l contenitore 102 è munito, nella sua parte mediana, di due lame metalliche 1 Q4 e 105 disposte simmetricamente e fissate alle pareti del contenitori nel punti 106 e 107.
Secondo la figura 8a, ciascuna delle lame 104, 105 comprende una parte flessibile 104a, 105a vicine al punto di fissaggio 106, 107 oltre che una parte più spessa 104b, 105b, di forma incurvata che si estende liberamente.
Le due parti incurvate 1Q4b e 105b formano tra loro uno pseudo Venturi.
Tenuto conto della configurazione summenzionata, il passaggio del getto di vapore QV tra le due piastre 104, 105 crea, in rapporto al resto del volume del contenitore 102, una depressione che provoca uno spostamento di queste due piastre 104, 105 1 'una verso l’altra fino a che esse si incollano l’una contro l’altra in modo da interrompere localmente il flusso QV, cosa che provoca il ritorno delle piastre verso la loro posizione iniziale e così di seguito.
Si ottiene così un regime oscillatorio la cui frequenza dipende dal flusso di vapore QV. Questa frequenza può essere misurata grazie all’interruzione di un fascio di luce non rappresentato ogni volta che le lame 104, 105 vengono in contatto.
Si tratta anche qui di un sistema di sicurezza positiva visto che il segnale alternato sparisce nel momento in cui la messa in oscillazione non è più possi bile il fascio ottico è interrotto per una ragione accidentale.

Claims (1)

  1. RIVENDICAZIONI 1. - Procedimento di control lo del buon funzionamento del sistema di recupero del vapore emesso in un impianto di erogazione di liquido in particolare nel corso della erogazione di carburante all'interno del serbatoio di un autoveicolo, questo impianto comprendendo: - una vasca (1) di immagazzinaggio del carburante da distribuire; - una canalizzazione di erogazione di liquido (2) comprendente una pompa di erogazione (3) che permette di far circolare il liquido tra la vasca di immagazzinaggio (1) e una pistola erogatrice (10) con un flusso di liquido QL; - una canalizzazione di recupero di vapore (16) comprendente una pompa di recupero (8) che permette di far circolare il vapore emesso al momento del riempimento del serbatoio tra la pistola erogatrice (10) e la vasca di immagazzinaggio (1) con un flusso di vapore QV; mèzzi di _conteggio allacciati sulla canalizzazione di distribuzione di liquido (2) e comprendenti un misuratore di liquido (4) collegato ad un generatore di impulsi o codificatore (5) che permette al calcolatore (6) di stabilire il volume e il prezzo del carburante erogato che appaiono in chiaro su un visualizzatore (7), e - mezzi di regolazione che permettono di mantenere il flusso di vapore QV approssimativamente uguale al flusso di liquido QL , caratterizzato dal fatto che: - si rileva costantemente il flusso di vapore QV con l'aiuto di mezzi di rilevazione (21), - si tramette il valore del flusso di vapore QV così rilevato a mezzi di confronto (22) che lo confrontano con un valore del flusso di liquido QL, e - quando il risultato di questo confronto è situato all’esterno di una zona predeterminata, al 1'occorrenza regolabile, si fa scattare un allarme indicatore di un cattivo funzionamento. 2. - Procedimento secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che si trasmette costantemente il valore del flusso di liquido QL determinato dai mezzi di conteggio ai mezzi di confronto (22) e lo si confronta con il valore del flusso di vapore QV rilevato con l’aiuto dei mezzi di ri levazione (21 ) . 3. - Procedimento secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che si mette in memoria il valore massimo QLmax del flusso di liquido QL nei mezzi di confronto (22) e lo si confronta con il valore del flusso del vapore QV rilevato con l’aiuto dei mezzi di rilevazione (21) con questo valore massimo QLmax. 4. - Procedimento secondo la rivendicazione 3, caratterizzato dal fatto che si inibisce l’allarme indicatore di un cattivo funzionamento per una durata predeterminata dopo la messa in moto della pompa di erogazione di liquido (3), poi lo si riattiva per un tempo predeterminato per inibirlo di nuovo fino alla fine del riempimento del serbatoio. 5. - Procedimento secondo una qualunque delle rivendicazioni da 1 a 4, caratterizzato dal fatto che si scelgono i mezzi di rilevazione (21) come anche i mezzi di confronto (22) in modo che un guasto di questi mezzi provochi ugualmente lo scatto dell’allarme indicatore di un cattivo funzionamento. 6. - Impianto che permette la messa in opera del procedimento secondo una qualunque delle rivendicazioni da 1 a 5, comprendente: -o una<" >vasca di immagazzinaggio (1) del carburante da distribuire; - una canalizzazione di erogazione di liquido (2) comprendente una pompa di erogazione (3) che permette di far circolare il carburante tra la vasca, di immagazzinaggio (1) e una pistola erogatrice (10) con un flusso di liquido QL; - una canalizzazione di recupero del vapore (16) comprendente una pompa di recupero (8) che permette di \ far circolare il vapore emesso nel corso del riempimento del serbatoio tra la pistola erogatrice (10) e la vasca di immagazzinaggio (1) con un flusso di vapore QV; mezzi di conteggio allacciati alla canalizzazione di distribuzione di liquido (2) e comprendenti un misuratore di liquido (4) collegato ad un generatore di impulsi o codificatore (5) che permette ad un calcolatore (6) di stabilire il volume e il prezzo del carburante erogato che appaiono in chiaro su un visualizzatore (7), e - mezzi di regolazione che permettono di mantenere il flusso di vapore QV approssimativamente uguale al flusso di liquido QL, caratterizzato dal fatto che esso comprende: - mezzi di rilevazione (21) che permettono di rilevare costantemente il flusso di valore QV; - mezzi di confronto (22) sensibili al flusso di vapore QV rivelato dai mezzi di rilevazione (21) e che permettono di confrontare questo flusso QV con un valore del flusso di liquido QL, e - mezzi di allarme (21) che permettono, quando il risultato di questo confronto è si tuato all ’esterno di una zona predeterminata, al 1 ' occorrenza regolabile, di far scattare un allarme che riveli sia un guasto nel sistema di recupero del vapore, in particolare dei mezzi di regolazione, sia un guasto dei mezzi di rilevazione (21) o dei mezzi di confronto (22). 7. - Impianto secondo la rivendicazione 6, caratterizzato dal fatto che i mezzi di rilevazione sono costituiti da un rilevatore di flusso del tipo oscillatore fluidico. 8. - Impianto secondo la rivendicazione 6, caratteri zzato dal fatto che i mezzi di rilevazione sono costituiti da un oscillatore di tipo meccanico. 9. - Impianto secondo la rivendicazione 6, caratterizzato dal fatto che i mezzi di rilevazione sono costituiti da un organo creatore di depressione in particolare del tipo Venturi associato ad un sistema sensibile alla pressione e dotato di una memoria meccanica. 10. - Impianto secondo la rivendicazione 6, caratterizzato dal fatto che i mezzi di rilevazione sono costituiti da un organo creatore di depressione in particolare di tipo Venturi che funziona solamente a partire da una soglia di flusso al 1 ’ occor r enza regolabi le. 11. - Impianto secondo la rivendicazione 6, caratterizzato dal fatto che i mezzi di rilevazione sono costituiti da una turbina. 12. - Impianto secondo la rivendicazione 6, caratterizzato dal fatto che i mezzi di rilevazione sono costituiti da una paletta o da un ostacolo. 13. - Impianto secondo una qualunque del le rivendicazioni da 6 a 12, nel quale i mezzi di rilevazione cooperano con i mezzi di allarme tramite organi di trasmissione ottica.
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