ITSV960022A1 - Pinna e combinazione costituita da uno stivale, da una scarpa, una calzatura, o simili e da una pinna - Google Patents

Pinna e combinazione costituita da uno stivale, da una scarpa, una calzatura, o simili e da una pinna Download PDF

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ITSV960022A1
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IT
Italy
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shoe
fin
boot
seat
combination according
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Renzo Maggi
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    • A43FOOTWEAR
    • A43BCHARACTERISTIC FEATURES OF FOOTWEAR; PARTS OF FOOTWEAR
    • A43B5/00Footwear for sporting purposes
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Description

"Pinna e combinazione costituita da uno stivale, da una scarpa, un calzatura, o simili e da una pinna"
TESTO DELLA DESCRIZIONE
L'invenzione si riferisce ad una pinna con una sede, nella quale è introducibile il piede di un utente della pinna, laddove le pareti della sede abbracciano il piede almeno parzialmente, tralasciando almeno la zona del calcagno e della caviglia. L’invenzione si riferisce inoltre ad una combinazione costituita da una tale pinna con uno stivale, un gambaletto, un calzare, una scarpa, o simili, laddove con il termine stivale o scarpa s’intendono in questo contesto tutte le calzature adatte per gli sport d’acqua e subacquei.
E' noto un grande numero di pinne del tipo precedentemente descritto. Queste vengono impiegate per l'immersione sportiva e professionale, allo scopo di aumentare la spinta in avanti esercitata con i colpi di gamba dati dal nuotatore.
Le pinne già note sono in genere costituite da una pala di pinna e da una scarpa che, conformata di pezzo con la pala della pinna, accoglie il piede del nuotatore. La pala della pinna è in genere realizzata di resina termoplastica, mentre la scarpa è conformata alla pala della pinna ed è realizzata di gomma termoplastica o di un materiale simile. Il vantaggio delle pinne che presentano una completa sede a scarpa per il piede del nuotatore consiste nel fatto che il piede del nuotatore viene interamente protetto contro lesioni della pelle. Lo svantaggio di tali pinne a scarpa è tuttavia costituito dal fatto esse sono scomode da maneggiare ed indossare. Un altro svantaggio delle pinne a scarpa è costituito dal fatto che tali pinne possono essere fabbricate rispettivamente solo per una determinata grandezza di piede.
Per evitare gli svantaggi delle pinne a scarpa precedentemente menzionate, è stato proposto di formare una sede in corrispondenza della pala della pinna la quale sede è prevista in luogo della scarpa che avvolge completamente il piede e nella quale sede può essere introdotta la parte anteriore del piede, all'incirca fino alla zona del calcagno e della caviglia. Mediante adatti mezzi, per esempio, per mezzo di cinghie, elastiche o variabili in lunghezza, e che cingono il calcagno, le note pinne vengono trattenute sul piede dopo l’introduzione dello stesso nella sede .
Il vantaggio di tali pinne, più perfezionate rispetto alle pinne a scarpa, è costituito dal fatto che la stessa pinna può essere calzata da diverse persone con differenti misure di piede, poiché è possibile compensare le diverse grandezze di piede rispettivamente per mezzo delle cinghie di ritegno variabili in lunghezza.
Lo svantaggio di queste pinne più perfezionate è costituito tuttavia dal fatto che sono scomode da maneggiare. Per questo motivo è stato tentato di semplificare l'utilizzo delle note pinne più perfezionate migliorandone la maneggibilità delle cinghie di ritegno e del dispositivo, con cui è bloccabile la cinghia di ritegno nella posizione desiderata. Con queste semplificazioni si rende possibile di calzare una pinna, aiutandosi solo con una mano sostanzialmente senza problemi. Tuttavia, la maneggiabilità delle pinne perfezionate in questo modo resta difficile. Queste difficoltà si riscontrano in particolare quando coloro che s’immergono, in genere dei subacquei professionisti, portano dei guanti per ìmmersioni .
L'utilizzo delle note pinne perfezionate viene inoltre reso ancora più difficile dal fatto che le stesse vengono calzate e tolte all'inizio od alla fine della rispettiva immersione, cioè quando il subacqueo indossa ancora tutto il suo equipaggiamento da immersioni e risulta quindi caricato col peso dello stesso .
Infine, a causa del fatto che le pinne note perfezionate non proteggono contro lesioni la zona del calcagno, risulta necessario indossare degli stivali o scarpe da nuoto fatte, per esempio, di neoprene o di gomma, per prevenire tali lesioni. Ciò comporta, però, che la zona, nella quale lo stivale, la scarpa, o simili sono collegati con la rispettiva pala, venga realizzata massiccia per cui, quando essa viene investita da una corrente d'acqua, oppone una notevole resistenza al flusso.
L'invenzione si basa sul problema di semplificare la maneggiabilità della pinna, durante l'atto del togliersi e mettersi una pinna del tipo citato al-1’inizio, ed una combinazione costituita da una tale pinna ed da uno stivale o da una scarpa.
L'invenzione risolve questo problema col fatto che la pinna, dopo l'introduzione del piede nella sede, viene trattenuta automaticamente sul piede e risulta collegata in modo amovibile con quest'ultimo L'invenzione prevede che la pinna venga trattenuta sul piede, solo mediante l'introduzione del piede nella sede della pinna, in modo tale, per cui, da un lato, viene garantito un ritegno sicuro della pinna sul piede e, dall'altro lato, è possibile un distacco senza problemi della pinna dal piede. Ciò può venire ottenuto, per esempio, col fatto che le pareti della sede sono costituite da un materiale adatto, eventualmente elastico, il quale viene dilatato mediante l'introduzione del piede, esercitando una sufficiente forza di ritegno. La sede stessa può essere adattata anche all'anatomia della zona anteriore del piede, allo scopo di garantire una tenuta sicura a guisa di accoppiamento di forma della pinna al piede.
Per quanto riguarda la combinazione costituita da una pinna del tipo citato all'inizio e da un corrispondente stivale, un gambaletto, una scarpa, o simili, il suddetto problema viene risolto col fatto che la pinna, dopo l'introduzione dello stivale o della scarpa, o simili nella sede, viene trattenuta automatreamente sullo stivale o sulla scarpa e risulta collegata con quest'ultima in modo amovibile.
Come descritto già precedentemente per la pinna, anche nel caso dell'impiego di uno stivale, di una scarpa, o simili, il materiale per la sede delle pinne può essere per esempio scelto in modo tale, per cui le pareti della sede vengono allargate con 1'introduzione dello stivale o della scarpa, in modo tale, per cui esse esercitano una forza elastica su questi ultimi. Questa forza elastica è rispettivamente sufficiente per trattenere la pinna allo stivale od alla scarpa. Dall'altro lato, essa è sufficientemente debole per garantire un distacco senza problemi dello stivale o della scarpa dalla pinna.
Una forma esecutiva vantaggiosa della combinazione secondo l'invenzione, costituita uno stivale, un gambaletto, una scarpa o simili e da una pinna, è caratterizzata dal fatto che lo stivale, il gambaletto, la scarpa, o simili e/o la pinna presentano dei mezzi di bloccaggio che, nel caso dello stivale o della scarpa, o simili introdotti nella sede, collegano questi ultimi in modo amovibile con la pinna. Questi mezzi di bloccaggio, oltre al collegamento ad accoppiamento dinamico eventualmente presente, stabiliscono un accoppiamento di forma fra lo stivale, la scarpa o simili e la pinna. Per mezzo di questo collegamento ad accoppiamento di forma viene ulteriormente incrementata la sicurezza, con cui la pinna viene trattenuta sullo stivale, sulla scarpa o su atri tipi di calzature. Nel contempo, i mezzi di bloccaggio sono disposti in modo tale, per cui essi, all'atto dell'introduzione dello stivale o della scarpa nella sede, bloccano automaticamente gli stessi alla pinna.
La combinazione secondo l'invenzione, costituita da uno stivale, da un gambaletto, da una scarpa, o simili e da una pinna, permette l'abbinamento di stivali, scarpe o simili di diverse grandezze sempre con la stessa pinna. Poiché gli stivali, le scarpe o calzature simili sono in genere realizzati di materiale elastico deformabile, essi si deformano in modo dipendente dalla forma del piede del subacqueo che le indossa. Per potere equilibrare la disuguaglianza della disposizione dei mezzi di arresto, provocata da questa deformazione dello stivale, della scarpa, o simili è sufficiente che i mezzi di bloccaggio associati alla sede della pinna siano disposti su un cursore scorrevole, la cui posizione è fissabile in modo amovibile mediante un azionamento sul lato esterno di una delle pareti della sede. Un tale cursore permette di variare la posizione dei mezzi di bloccaggio dopo l'introduzione dello stivale, della scarpa, o simili nella sede, in misura tale, per cui viene ottenuto un bloccaggio ottimale, anche quando è presente solo un collegamento insufficiente fra la pinna e lo stivale o la scarpa. Nel contempo si ha una maneggiabilità prevedibilmente semplice, poiché l'adattamento della posizione risulta possibile mediante uno scorrimento del cursore che è eseguibile dal lato esterno della pinna.
L'adattamento descritto precedentemente della posizione dei mezzi di bloccaggio risulta particolarmente semplice, quando il cursore è scorrevole lungo un barra di guida ed è bloccabile su quest'ultima.
Una possibilità di collegamento maneggevole e facilmente realizzabile fra una pinna ed una calzatura, come uno stivale o una scarpa è costituita, nel caso della combinazione secondo l'invenzione, dal fatto che i mezzi di bloccaggio associati allo stivale od alla scarpa sono realizzati almeno a guisa di singolo elemento a cuneo che è formato in corrispondenza di almeno un lato esterno della calzatura, ovvero dello stivale o della scarpa associato alla sede ed il quale cune si apre a partire dal suo bordo associato alla punta dello stivale o della scarpa, mentre i mezzi di bloccaggio associati alla sede sono anch'essi realizzati sotto forma di almeno un singolo elemento a cuneo, il quale è formato sul lato interno della rispettiva parete della sede e la cui superficie di cuneo diverge a partire dal suo bordo rivolto in senso opposto alla punta della pinna. Nel contempo è possibile aumentare la sicurezza del bloccaggio fra lo stivale o la scarpa e la pinna, in modo tale, per cui sul rispettivo lato esterno dello stivale o della scarpa e sul rispettivo lato interno della sede sono disposti uno dietro l'altro in una fila più elementi a cuneo. Questa disposizione degli elementi a cuneo uno dietro all'altro in una fila presenta inoltre il vantaggio che si possono bloccare senza problemi degli stivali o delle scarpe di differente grandezza rispettivamente con la stessa pinna.
In particolare, il distacco della pinna dallo stivale o dalla scarpa, nel caso della combinazione secondo l'invenzione, costituita da uno stivale o da una scarpa ed una pinna, può essere facilitato col fatto che i mezzi di arresto associati alla sede sono disponibili in modo spostabile angolarmente, ovvero oscillabile in una sfinestratura della rispettiva parete della sede. In questo caso, i mezzi di bloccaggio possono essere supportati rispettivamente da un tratto della parete, il quale, in base alla sua elasticità propria, è collegato spostabile angolarmente a guisa di linguetta con la pinna. A seconda delle modalità di applicazione, può essere però anche vantaggioso il fatto di collegare con la pinna i mezzi di bloccaggio mediante una propria articolazione.
Nel caso che i mezzi di bloccaggio siano collegati in modo spostabile angolarmente con la pinna, per aumentare l'affidabilità del collegamento fra la pinna e lo stivale o la scarpa, è vantaggioso che i mezzi di bloccaggio siano bloccabili in modo amovibile nella loro posizione montata spostabile angolarmente allo stivale o alla scarpa per mezzo di un dispositivo di chiusura, laddove a tale scopo è particolarmente adatto un dispositivo di chiusura realizzato quale chiusura a scatto.
L'introduzione dello stivale o della scarpa nella sede della pinna può essere semplificata grazie al fatto che la sede è realizzata quale cavità di forma conica sostanzialmente concava ed il tratto anteriore dello stivale presenta una forma conica corrispondentemente convessa. Per mezzo di una tale conformazione, all'atto dell'introduzione nella sede della pinna, lo stivale o la scarpa viene centrata automaticamente, per cui i mezzi di arresto dello stivale o della scarpa e della pinna possono impegnarsi uno nell'altro senza problemi.
Una combinazione particolarmente semplice da realizzare, costituita da uno stivale o da una scarpa e da una pinna, è caratterizzata dal fatto che i mezzi di bloccaggio sono realizzati rispettivamente di un solo pezzo con il materiale della rispettiva parete dello stivale o della scarpa ovvero della sede. A seconda della sollecitazione, può essere però anche vantaggioso fabbricare i mezzi di bloccaggio in una fase di lavorazione separata dalla fabbricazione della pinna e/o dello stivale, della scarpa, o simili e fissare successivamente gli stessi con la pinna e/o con lo stivale, con la scarpa, o simili per mezzo di ribattini, chiodi, saldatura termica, elettrica, ad ultrasuoni, formatura e/o incollatura oppure anche grazie a mezzi di fissaggio amovibile, come il cosiddetto velcro, o simili. Una tale sequenza delle fasi di lavorazione durante la fabbricazione dei mezzi di bloccaggio e degli stivali, delle scarpe, o simili, ovvero della pinna permette l'impiego per i mezzi di bloccaggio di materiali adatti allo scopo d'applicazione e con una resistenza adatta alle rispettive sollecitazioni, mentre, per la fabbricazione delle pinne ovvero degli stivali, delle scarpe, o simili si possono scegliere dei materiali anch'essi adatti allo scopo, come per esempio, etil- vinilacetato (E.V.A.), pebax o poliuretano (P.U.) che soddisfano le esigenze di comodità e sono adatti alla funzionalità della pinna.
Secondo una ulteriore caratteristica, la calzatura prevista in combinazione con la pinna può essere formata da almeno due o tre materiali diversi e con colori diversi. Vantaggiosamente questa calzatura può essere costituita anche da una scarpa, un sandalo o simili, del tipo adatto al tempo libero, in particolare all'uso per spiaggia o per il bagno. Inoltre, la calzatura può anche essere costituita da una scarpa per uso sportivo, o simili.
Una ulteriore variante prevede invece che la calzatura presenti una struttura con la sola funzione di accoppiamento al piede dei mezzi di bloccaggio a cuneo.
In questo caso, la calzatura può essere costituita da una fascia che cinge il piede intorno alla zona del collo, in corrispondenza della quale devono essere previsti i mezzi di bloccaggio complementari a quelli previsti sulla pinna. La fascia può essere anulare, cioè chiusa su se stessa ed elasticamente bloccabile sul piede, oppure può essere provvista di mezzi di collegamento amovibile delle estremità e di serraggio, come fibbie, velcro, stringhe, o simili.
la calzatura è realizzata a guisa di cosiddetti fissa-pinne che sono costituiti da una fascia atta a cingere il piede nella zona del collo destinata ad accogliere i mezzi di bloccaggio e da una ulteriore cinghietta che collega due punti simmetricamente opposti del bordo posteriore della fascia che cinge il collo a guisa di cinghietta atta a passare dietro al tallone per trattenere la fascia cingi-collo anche in senso anteroposteriore. Anche in questo caso, il materiale può essere elastico e la calzatura può essere priva di mezzi di chiusura, oppure è possibile prevedere fibbie, o mezzi di chiusura come velcro o simili.
L'invenzione verrà a seguito descritta più dettagliatamente con riferimento ad un esempio esecutivo illustrato nei disegni, nei quali:
- la fig. 1 illustra una pinna ed uno stivale in una vista in prospettiva;
- la fig. 2 illustra la pinna e lo stivale secondo la fig. 1 in una vista laterale parzialmente in sezione;
- la fig. 3 illustra la pinna e lo stivale secondo le figg. 1 e 2 in una seconda posizione in una vista laterale parzialmente in sezione;
la fig. 4 illustra un dettaglio della fig. 3 in una vista in scala ingrandita;
- la fig. 5 illustra la pinna secondo le figg. 1 a 3 in una vista prospettica in scala ingrandita;
- la fig. 6 illustra una realizzazione alternativa di una pinna con uno stivale in una vista corrispondente alla fig. 3.
- la fig. 7 illustra la pinna e lo stivale secondo la fig. 6 in una seconda posizione.
- la fig. 8 illustra una vista ingrandita in prospettiva di una variante esecutiva dello stivale.
- la fig. 9 illustra una vista ingrandita in prospettiva di una scarpa prevista in combinazione con la pinna.
- la fig. 10 illustra in prospettiva una variante alternativa della calzatura destinata a portare i mezzi di bloccaggio associati al piede a guisa di fascia che cinge la zona del collo del piede e con un passante che cinge posteriormente il tallone.
La combinazione costituita da una pinna e da uno stivale comprende una pinna 1 ed uno stivale 2. La pinna 1 presenta una pala 3 di pinna di materiale termoplastico. Alla pala 3 di pinna è conformata una sede di gomma termoplastica, di gomma naturale, di polipropilene, di polietilene o simili. Le pareti 5 della sede 4 circondano il vano interno 6 della sede 4, essendo i bordi laterali 5a, delimitanti l'apertura del vano interno 6, inclinati in modo decrescente dal fondo 7 fino alla loro parete superiore 8. Sul lato interno, associato al vano interno 6 della parete superiore 8 della sede 4, sono formati degli elementi 9 a cuneo, le cui superfici 9a di cuneo si sollevano a partire dal loro bordo 9b, associato all'apertura del vano interno, verso la punta della pinna, per cui gli elementi 9 a cuneo presentano una sezione trasversale in sostanza a forma di gancio ad arpione. E' previsto un certo numero di tali elementi 9 a cuneo che sono disposti uno dopo l'altro in una fila .
Lo stivale 2 è in sostanza formato da neoprene elastico o da gomma termoplastica. Sul lato superiore del tratto anteriore 10 dello stivale 2 sono disposti degli elementi 11 a cuneo, realizzati con un materiale più resistente del neoprene e collegati con il materiale portante dello stivale 2 mediante incollatura, chiodatura o conformatura oppure grazie a mezzi di fissaggio amovibile, come il cosiddetto velcro o simili. Gli elementi 11 a cuneo presentano una superficie Ila di cuneo che si solleva verso l'incavo 13 dello stivale a partire dal suo bordo llb rivolto verso la punta 12 dello stivale, per cui anche gli elementi 11 a cuneo presentano una sezione trasversale sostanzialmente a forma di gancio ad arpione. Anche in questo caso è previsto un certo numero di tali elementi 11 a cuneo che sono disposti uno dopo l'altro in una fila sul lato superiore dello stivale.
Nel caso dell'esempio esecutivo illustrato nella fig. 2, quando lo stivale 2 viene introdotto nella sede 4, le pareti elastiche 5, 8 della sede 4 vengono dilatate. Nel contempo, le superfici 9a, Ila di cuneo dei rispettivi elementi 9, 11 a cuneo scivolano una sull'altra finché lo stivale 2 non ha raggiunto la sua posizione terminale prestabilita dalle dimensioni esterne dello stivale e dalle dimensioni interne del vano interno 6 della sede 4. Dopo il raggiungimento della corrispondente posizione terminale, gli elementi 9 a cuneo della sede 4 e gli elementi 11 a cuneo dello stivale 2 s'impegnano fra loro a guisa di ganci ad arpione, per cui lo stivale risulta sicuramente bloccato con la pinna 1 e la pinna 1 viene trattenuta allo stivale 2.
Per staccare la pinna 1 dallo stivale 2, vengono dilatate le pareti elastiche 5, in particolare la parete superiore 8 della sede 4, finché gli elementi 9, 11 a cuneo non si disimpegnano. Da questo momento in poi, lo stivale 2 può essere sfilato dal vano interno 6 della sede 4.
Nel caso della pinna 21 illustrata nella fig. 5, gli elementi a cuneo non illustrati ed associati alla sede 22 sono fissati ad un cursore 23. Il cursore 23 è disposto scorrevole su una barra di guida 24, la quale è formata nel lato superiore 25 della sede 22. La barra di guida 24 presenta delle sporgenze di arresto laterali 26 disposte a piccole distanze fra loro, nelle quali s'impegnano delle corrispondenti sporgenze di arresto non illustrate formate sull'organo di scorrimento 23. In questo modo è possibile bloccare in posizione, senza problemi, a piccoli passi il cursore 23 sulla barra di guida 24.
All'atto dell'introduzione di uno stivale 2 nella sede 22, le superfici 11 di cuneo dello stivale 2 scivolano lungo gli elementi a cuneo non illustrati e supportati dal cursore 23, come è stato già descritto precedentemente per l'esempio esecutivo secondo le figg. 1 a 4. Quando, dopo avere raggiunto la posizione terminale dello stivale 2, viene stabilito che l'arresto degli elementi di bloccaggio 11 dello stivale con quelli della sede 22 non è ottimale, allora, spostando il cursore 23, è possibile variare in modo corrispondente la posizione degli elementi a cuneo associati alla sede 22, finché non viene stabilito un sicuro collegamento di bloccaggio fra gli elementi a cuneo della sede 22 e dello stivale 2. La disposizione fine delle sporgenze di arresto 26 della barra di guida 24 permette un posizionamento fine del cursore 23.
Nel caso dell'esempio esecutivo illustrato nelle figg. 6 e 7, un tratto 40 del lato superiore 41 di una sede conformata ad una pinna 42 è collegato in modo spostabile angolarmente con la restante parte della parete superiore 41 della sede 43. A tale scopo, l'asse di oscillazione dell'articolazione di oscillazione 44 è disposto in sostanza perpendicolare all'asse longitudinale della pinna 42. Gli elementi 45 a cuneo sono conformati di pezzo al tratto 40 e loro forma è realizzata corrispondentemente alla forma degli elementi 9 a cuneo precedentemente descritti, essendo inoltre disposti uno dopo l'altro in una fila corrispondentemente agli elementi 9 di cuneo.
Per il serraggio del tratto 40 nella sua normale posizione funzionale, nella quale lo stivale 2 è bloccato con la pinna 42, è previsto un dispositivo di bloccaggio 47 realizzato quale meccanismo di chiusura a scatto, sbloccabile. Il catenaccio 48 del dispositivo di bloccaggio 47 è elasticamente sollecitato in modo tale, per cui esso s'impegna automaticamente in una corrispondente apertura della parte fissa 49 del lato superiore 41 della sede 43. Tirando il catenaccio 48, esso può essere estratto dall'apertura per spostare angolarmente il tratto 40 con gli elementi 45 a cuneo.
Prima dell'introduzione dello stivale 2 nella sede 43, la sede 43 viene chiusa mediante un corrispondente spostamento angolare del tratto 40. Successivamente, lo stivale 2 viene introdotto nella sede 43, finché gli elementi 11 a cuneo dello stivale 2 non s’impegnano con gli elementi 45 a cuneo del tratto 40 nel modo descritto precedentemente per gli elementi 9 e 11 a cuneo.
Per staccare la pinna 42 dallo stivale 2 viene sbloccato il dispositivo di bloccaggio 47, tirando il catenaccio 48, per cui il tratto 40 con le superfici 45 di cuneo può essere allontanato angolarmente dallo stivale 2. Dopo l'allontanamento angolare del tratto 40, lo stivale 2 può essere estratto senza problemi dalla sede 43.
Nelle figure 8 a 10 sono illustrate diverse varianti esecutive della calzatura destinata a portare gli elementi di bloccaggio a cuneo 11 cooperanti con quelli 9, 45 della sede della pinna 1. Per semplicità, nelle figure 8 a 10, gli elementi di bloccaggio a cuneo 11 associati alla calzatura sono indicati genericamente evidenziando solamente la zona di applicazione degli stessi alla calzatura.
La figg. 8 illustra una variante esecutiva dello stivale che può essere costituito da due materiali, 201, 202 di cui uno 201, ad esempio molto leastico per favorire 1'indossamento e l'altro più rigido. In alternativa, è possibile eventualmente differenziare ulteriormente anche il tipo di materiale di cui è formata la suola 203. Inoltre, le diverse zone possono differenziarsi sia esclusivamente che in combinazione all'utilizzo di diversi materiali anche per il colore .
Per rendere più comodo l'uso della pinna soprattutto in caso di utilizzo non professionale, in luogo dello stivale 2 è possibile prevedere uno stivale a guisa di scarpetta 2' di cui ala figg. 9. La scarpetta può essere sia una normale scarpa da sport, provvista nella posizione di fissaggio alla stessa dei mezzi di bloccaggio 11 di mezzi di fissaggio amovibile dei mezzi di bloccaggio a cuneo 11, come ad esempio una striscia di velcro, o simili, sia un sandalo da bagno o da spiaggia, oppure può essere realizzata in modo analogo allo stivale per uso professionale, cioè da più materiali in diverse zone 201, 202, 103, tra i quali anche il neoprene.
La fig. IO, invece illustra una variante esecutiva in cui la calzatura 2" è realizzata a guisa di cosiddetto fissa-pinne e comprende almeno una fascia 402 che è destinata a venire fissata al piede intorno allo stesso nella zona del collo corrispondente alla zona di fissaggio dei mezzi di bloccaggio 11. La fascia 402 può essere elastica e chiusa su se stessa, oppure può essere realizzata a guisa di nastro provvisto di mezzi di chiusura e di serraggio come fibiette, oppure come velcro o simili.
Secondo un perfezionamento, la fascia 402 può presentare anche un passante destinato a cingere posteriormente la zona del tallone. Il passante 502 a guisa di cinghietta può essere anch'esso elastico e stabilmente fissato in zone simmetricamente opposte del bordo posteriore della fascia 402 oppure lo stesso è provvisto almeno ad una estremità di mezzi di fissaggio e/o di serraggio alla fascia 402 anch'essi a guisa di fibbia, velcro, o simili.
Prevedendo una suola fissata ad esempio alla parte di fascia che passa sulla pianta del piede, è possibile ottenere come calzatura una ciabatta od un sandalo .
Naturalmente 1 ’ invenzione non è limitata alle forme esecutive testé descritte ed illustrate, ma può essere ampiamente variata soprattutto costruttivamente senza per questo abbandonare l'ambito protettivo sopra esposto ed a seguito rivendicato.

Claims (22)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Pinna con una sede (4, 22, 43), nella quale è introducibile il piede di un utente della pinna (1, 21, 42)', ed in cui le pareti (5, 8, 25, 41) della sede (4, 22, 43) abbracciano il piede almeno parzialmente, tralasciando almeno la zona del calcagno e della caviglia, caratterizzata dal fatto che la sede della pinna abbraccia solo la parte anteriore del piede e che la pinna viene trattenuta automaticamente al piede e risulta collegata in modo amovibile con lo stesso, dopo l'introduzione della parte anteriore del piede nella sede a causa di un allargamento della sede che si verifica con l'introduzione del piede nella sede e/o a causa di un collegamento ad accoppiamento di forma che viene stabilito automaticamente con l'introduzione del piede nella sede.
  2. 2. Combinazione costituita da uno stivale (2) o da una scarpa e da una pinna (1, 21, 42) che presenta una sede (4, 22, 43), nella quale è introducibile lo stivale (2) o la scarpa, mentre le pareti (5, 8, 25, 41) della sede (4, 22, 43) circondano la parte del piede dello stivale (2) o della scarpa almeno parzialmente, tralasciando almeno la sua zona del calcagno e della caviglia e laddove la pinna (1, 21, 42), dopo l'introduzione dello stivale (2) o della scarpa nella sede (4, 22, 43), viene trattenuta automaticamente sullo stivale (2) o sulla scarpa e risulta collegata in modo amovibile con gli stessi, caratterizzata dal fatto che lo stivale (2) o la scarpa e/o la pinna (1, 21, 42) presentano dei mezzi di bloccaggio (9, 11, 45), i quali, quando lo stivale (2) o la scarpa è introdotto nella sede (4, 22, 43), collegano questi ultimi con la pinna (1, 21, 42), che i mezzi di bloccaggio (11), associati allo stivale (2) od alla scarpa, sono realizzati almeno quale singolo elemento (11) a cuneo che è formato in corrispondenza di almeno un lato esterno associato alla sede (4, 22, 43) e la cui superficie (9a) inclinata di cuneo si solleva a partire dal suo bordo (9a) associato alla punta (12) dello stivale o della scarpa e che i mezzi di bloccaggio (11), associati alla sede (4, 22, 43), sono realizzati quale almeno singolo elemento (9) a cuneo, il quale è formato sul lato interno della rispettiva parete (8, 41) della sede (4, 22, 43) e la cui superficie inclinata (9a) di cuneo si solleva a partire dal suo bordo (9b) rivolto in senso opposto alla punta della pinna (1, 21, 42).
  3. 3. Combinazione secondo la rivendicazione 1 o 2, caratterizzata dal fatto che la pinna (1, 21, 42) è realizzata in sostanza di un materiale elastico almeno nella zona della sede (4, 22, 43).
  4. 4. Combinazione secondo una delle rivendicazioni 2 a 3, caratterizzata dal fatto che i mezzi di bloccaggio (9, 11, 45), associati alla sede {4, 22, 43) della pinna (1, 21, 42), sono disposti su un organo di scorrimento (23) scorrevole, la cui posizione è fissabile in modo amovibile ed essendo il cursore azionabile dal lato esterno di una delle pareti (5, 8, 25, 41) della sede (4, 22, 43).
  5. 5. Combinazione secondo la rivendicazione 4, caratterizzata dal fatto che l’organo di scorrimento (23) è scorrevole lungo una barra di guida (24) e risulta bloccabile in posizione sulla stessa.
  6. 6. Combinazione secondo una delle rivendicazioni 2 a 5, caratterizzata dal fatto che sul rispettivo lato esterno dello stivale (2) o della scarpa e sul rispettivo lato interno della sede (4, 22, 43) sono disposti uno dietro l'altro in una fila più elementi (9, 11, 45) a cuneo.
  7. 7. Combinazione secondo la rivendicazione 2 a 6, caratterizzata dal fatto che i mezzi di bloccaggio (11) associati alla sede (4, 22, 43) sono disposti in una sfinestratura della rispettiva parete (41) della sede (4, 22, 43).
  8. 8. Combinazione secondo la rivendicazione 7, caratterizzata dal fatto che i mezzi di bloccaggio (11) sono realizzati in corrispondenza di un tratto (40) di parete della sede, collegato in modo articolato con la pinna (1, 21, 42).
  9. 9. Combinazione secondo una delle rivendicazioni 7 o 8, caratterizzata dal fatto che i mezzi di bloccaggio (11), sono bloccabili in modo amovibile per mezzo di un dispositivo di chiusura (47), nella loro posizione ribaltata contro lo stivale o la scarpa (2 ) .
  10. 10. Combinazione secondo la rivendicazione 9, caratterizzata dal fatto che il dispositivo di chiusura (47) è realizzato quale chiusura a scatto.
  11. 11. Combinazione secondo una delle rivendicazioni 2 a 10, caratterizzata dal fatto che la sede (4, 22, 43) presenta un vano interno (6) cavo di forma conica sostanzialmente concavo ed il tratto anteriore (10) dello stivale (2) o della scarpa presenta una forma conica corrispondentemente convessa.
  12. 12. Combinazione secondo una delle rivendicazioni 2 a 11, caratterizzata dal fatto che i mezzi di bloccaggio (11) sono realizzati di pezzo con il materiale della rispettiva parete dello stivale (2) o della scarpa ovvero della pinna (1, 21, 42).
  13. 13. Combinazione secondo una delle rivendicazioni 2 a 12, caratterizzata dal fatto che i mezzi di bloccaggio (11) vengono fabbricati in una fase di lavoro separata dalla fabbricazione della pinna (1, 21, 42) e/o dello stivale (2) o della scarpa e vengono successivamente collegati con la pinna (1, 21, 42) ovvero con lo stivale (2) o con la scarpa per mezzo di ribattini, chiodi, saldatura termica, elettrica, ad ultrasuoni, conformatura e/o incollatura oppure grazie a mezzi di fissaggio amovibile, come ad esempio velcro o simili.
  14. 14. Combinazione secondo una o più delle precedenti rivendicazioni, caratterizzato dal fatto che la scarpa (2) è costituita da una scarpa per sport (2'), provvista di pezzo od in con fissaggio stabile dei mezzi di bloccaggio (11), oppure provvista di mezzi di fissaggio amovibile dei detti mezzi di bloccaggio (11) sulla stessa.
  15. 15. Combinazione secondo una o ’più delle precedenti rivendicazioni, caratterizzata dal fatto che la scarpa o lo stivale sono realizzati di almeno due, preferibilmente tre materiali (201, 202, 203) diversi tra loro per caratteristiche di rigidità, elasticità e/o colore.
  16. 16. Combinazione secondo la rivendicazione 15 caratterizzata dal fatto che le zone di diverso materiale (102, 202, 302) sono distribuite in modo tale da conferire la migliore resistenza meccanica e la massima facilità d'indossamento.
  17. 17. Combinazione secondo una o più delle precedenti rivendicazioni, caratterizzata dal fatto che la calzatura (2) è costituita da una calzatura da spiaggia o da bagno, come un sandalo, o simili.
  18. 18. Combinazione secondo una o più delle precedenti rivendicazioni, caratterizzata dal fatto che la calzatura (2) è realizzata a guisa di fascia atta (402) a cingere il piede nella zona del collo destinata ad accogliere i mezzi di bloccaggio (11).
  19. 19. Combinazione secondo la rivendicazione 18, caratterizzata dal fatto che la fascia può essere di tipo anulare ed elastica in modo da serrare il piede nella stessa, oppure a guisa di nastro provvisto alle sue opposte estremità di mezzi di fissaggio delle stesse e/o di serraggio della fascia intorno al piede, come fibbie, o velcro.
  20. 20. Combinazione secondo le rivendicazioni 18 o 19, caratterizzata dal fatto che la fascia (402) può essere provvista di una ulteriore cinghietta (502) che collega due punti simmetricamente opposti del bordo posteriore della fascia (402) stessa che cinge il collo, e che è destinata a passare dietro al talIone per trattenere la fascia cingi-collo (402) anche in senso antero-posteriore.
  21. 21. Combinazione secondo la rivendicazione 20, caratterizzata dal fatto che la cinghietta (502) che cinge il tallone può essere di materiale elastico e stabilmente fissata alla fascia (402) con le sue due opposte estremità, oppure essa può essere fissabile e serrabile in modo amovibile alla fascia (402) che cinge il collo del piede grazie ad adatti mezzi di fissaggio e di serraggio, come fibbie, velcro, o simili.
  22. 22. Pinna e combinazione costituita da uno stivale, da una scarpa, un calzatura, o simili e da una pinna, in tutto od in parte, come descritto, illustrato e per gli scopi su esposti.
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