ITRN20000028A1 - Apparato per fasciare carichi pallettizzati con film plastico, prestirato ritraibile - Google Patents

Description

DESCRIZIONE

annessa a domanda di brevetto per INVENZIONE INDUSTRIALE dal titolo:

APPARATO PER FASCIARE CARICHI PALLETTIZZATI CON FILM PLASTICO, PRESTIRATO, RITRAIBILE

Il presente trovato si riferisce all'imballaggio di carichi pallettizzati mediante un film plastico continuo che viene ancorato ad una estremità ed avvolto intorno al carico, in spire continue, in modo da creare una fasciatura di contenimento e di immobilizzazione dei carichi contenuti.

Per l'imballaggio mediante fasciatura di numerosi e vari tipi di prodotti verticalmente accatastati al di sopra di una pedana, è noto impiegare degli apparati che provvedono a prestirare meccanicamente un film plastico, elasticamente ritraibile, e che sono provvisti di un gruppo di erogazione dei film montato su un carrello mobile su ruote. Il carrello è dotato di una struttura montante, verticale, sulla quale è traslabilmente montato il gruppo di erogazione del film ed è dotato di mezzi di azionamento per muovere il gruppo di erogazione lungo la struttura montante; mezzi che sono provvisti in particolare di una puleggia sulla quale è avvolto un elemento funicolare flessibile avente estremità collegate rispettivamente, da una parte al gruppo di erogazione e dall'altra ad un contrappeso montato scorrevole sulla struttura montante. Il carrello è poi dotato di mezzi di guida e sterzatura congegnati per la presa e per la sua conduzione manuale intorno al carico da parte di un operatore.

Nell’uso dell’apparato, mentre il film viene erogato dal gruppo di erogazione, l'operatore spingendo il carrello gira ripetutamente intorno alla pila di carichi da imballare. La contemporanea traslazione del gruppo di erogazione lungo la struttura montante consente poi di deporre il film sui carichi con l’andamento spiraliforme necessario per l'esecuzione della fasciatura.

Un apparato del tipo sopra descritto, noto dal documento BO97A-407, prevede mezzi di guida e sterzatura del carrello attuati da un manubrio e mezzi di azionamento del gruppo di erogazione localizzati sulla struttura montante e costituiti da una maniglia associata a) contrappeso che, impugnata dall’utente, consente di traslare il contrappeso - e quindi il gruppo erogatore - lungo la struttura montante. Il manubrio di guida e sterzatura del carrello e la maniglia sono collocati in posizioni relativamente lontane l'uno dall’altra e debbono essere azionati dall'operatore rispettivamente con una delle due mani. Inoltre, una delle due mani, ovvero quella che impugna il contrappeso e conseguentemente fa salire e scendere il gruppo di erogazione, deve essere alzata ed abbassata richiedendo quindi all’operatore manovre alquanto disagevoli dal punto di vista ergonomico. Infatti, occorre sottolineare il fatto che l’operatore, ad esempio, con la mano sinistra deve guidare la traiettoria dell'apparato, mentre con la mano destra deve alternativamente contribuire alla guida e alla sterratura, nonché deve sbloccare un freno sul contrappeso e, conseguentemente, alzare ed abbassare il contrappeso medesimo.

L'immobilizzazione del gruppo erogatore lungo la struttura di montante è consentita poi da bloccaggi meccanici che interagiscono tra il contrappeso e la struttura di montante e che sono commutabili selettivamente dall'utilizzatore tra due condizioni in cui consentono, o viceversa inibiscono, il libero scorrimento del contrappeso lungo la struttura di montante.

Un apparato del tipo siffatto ha numerosi inconvenienti, tra i quali quello di essere di uso disagevole e quello di essere alquanto instabile nei confronti del ribaltamento. Infatti, l’azionamento del manubrio di guida e della maniglia di azionamento del contrappeso implicano che l'operatore abbia entrambe le mani costantemente impegnate dal manubrio e dalla maniglia e ad una certa distanza runa dall'altra. Ciò rende faticosa la sterzatura del carrello ed implica anche una limitata incapacità a contrastare eventuali azioni ribaltanti che dovessero esercitarsi sul carrello per effetto di un'eccessiva trazione del film. Per fronteggiare tale instabilità si ricorre quindi a carrelli dotati di base di appoggio di grande dimensione e di peso elevato, con evidenti negative conseguenze in termini di aggravio dello sforzo fisico dell'operatore ed in termini di ampiezza dello spazio di evoluzione intorno alla pedana necessario per procedere alla fasciatura dei prodotti.

Scopo della presente invenzione è quello di ovviare ai predetti inconvenienti con un apparato di uso agevole, di elevata manovrabilità, di sicura stabilità e di ridotte dimensioni.

In accordo con l’invenzione, tale scopo viene raggiunto da un apparato per fasciare carichi pallettizzati con film plastico, prestirato, ritraibile, comprendente: un gruppo di erogazione del film plastico; un carrello mobile su ruote, dotato di mezzi di guida e sterratura congegnati per la presa manuale e per la sua rotazione intorno al carico, provvisto di una struttura montante sulla quale è traslabilmente montato il gruppo di erogazione del film, nonché dotato di mezzi di azionamento per muovere il gruppo di erogazione lungo la struttura montante, detti mezzi di azionamento comprendendo una puleggia sulla quale è avvolto un elemento funicolare flessibile avente estremità collegate rispettivamente al gruppo di erogazione e ad un contrappeso montato scorrevole sulla struttura montante; l’apparato essendo caratterizzato dal fatto che detti mezzi di azionamento comprendono almeno un motoriduttore e mezzi di comando ad esso relativi, i quali sono localizzati sugli stessi mezzi di guida e sterratura e sono attivabili e disattivabili durante la guida e la sterzatura del carrello senza rilascio della presa manuale dei mezzi di guida e sterzatura.

Le caratteristiche tecniche del trovato, secondo i suddetti scopi, sono chiaramente riscontrabili dal contenuto delle rivendicazioni sottoriportate ed i vantaggi dello stesso risulteranno maggiormente evidenti nella descrizione dettagliata che segue, fatta con riferimento ai disegni allegati, che ne rappresentano una forma di realizzazione puramente esemplificativa e non limitativa, in cui:

- la figura 1 è una vista di insieme, in prospettiva assonometrica dell’apparato secondo l’invenzione;

- le figure 2 e 3 sono viste parziali della figura 1 illustrative di alcuni particolari dettagli costruttivi dell'apparato.

Con riferimento agli uniti disegni, con 1 viene indicato nel suo complesso un apparato per fasciare carichi pallettizzati con film 2 plastico, prestirato, ritraibile.

L'apparato 1 essenzialmente comprende (figura 1 ) un gruppo di erogazione 3 del film 2 plastico di una bobina 21, portato da un carrello 4 mobile su ruote 5 di cui alcune, anteriori, sono liberamente pivotanti ed altre, posteriori, sono fisse: il che permette una guida ottimale ed una traiettoria corretta del camello 4.

Il gruppo di erogazione 3, che è costituito da una unità motorizzata di strutturazione e funzionalità completamente note, è previsto per erogare all’esterno il film 2 dopo aver provveduto ad effettuare su di esso una trazione meccanica atta a produrne una prestiratura deformante, reversibile, almeno parzialmente, dopo un certo intervallo di tempo. La contrazione elastica del film 2, spontanea e successiva alia sua deposizione sui carichi, consentirà poi di ottenere in modo noto il serraggio costrittivo del film 2 che renderà monolitico e stabile l'insieme dei carichi di cui si vuole effettuare l'imballaggio. Il carrello 4 è provvisto di una base 16 piana, orizzontale, dalla quale si diparte una struttura montante 6 verticale, destinata a supportare traslabilmente lungo la verticale il gruppo di erogazione 3. Il carrello 4 è dotato di mezzi di guida e sterratura costituti da un manubrio 10 fissato rigidamente alla base 16 e provvisto di relative manopole 19 di estremità, impugnabili dall'utente.

La base 16 del carrello 4 è costituita da una piastra metallica avente una apertura 22 il cui contorno è conformato in modo atto ad accogliere e circoscrivere il gruppo di erogazione 3 in corrispondenza della condizione di massimo abbassamento di questo sulla struttura montante 6 (figura 2). E’ necessario sottolineare il fatto che tale conformazione della base 16 assicura una protezione intrinseca al gruppo di erogazione 3, che risulta inserito nel contorno della base indipendentemente dalla sua posizione in altezza. Inoltre, la forma curvilinea di tale contorno evita in ogni caso possibilità di interferenza con il contorno del pallet in caso di urto o strisciamento relativo.

La struttura montante 6 è attuata da tre elementi 18 tubolari, preferibilmente quadrangolari, rìgidamente collegati alla base 16 piana. Su uno degli elementi tubolari 18 è traslabilmente montato il gruppo di erogazione 3; su un altro elemento è traslabilmente montato un contrappeso 9; il gruppo di erogazione 3 ed il contrappeso 9 sono infine collegati tra loro da un interposto elemento funicolare 8.

Quest’ultimo consiste in particolare (figura 3) in un ramo di catena avvolto intorno ad un puleggia 7 di estremità della struttura di montante 6 ed ancorato, con le proprie estremità opposte, da un iato al gruppo di erogazione 3 e dall’altro al contrappeso 9.

Un motoriduttore 11 applicato alla puleggia 7 e comandato da relativi mezzi di comando 12 associati alle manopole 19 del manubrio 10, e rappresentati da un azionatore a pulsante raggiungibile senza che l’utente abbia a rilasciare la presa manuale dei mezzi di guida e sterzatura 10, consentono all'utente di far muovere il gruppo di erogazione 3, ed il relativo contrappeso 9, lungo la struttura montante 6 mentre l'utente conduce il carrello 4 intorno al carico e mentre il gruppo di erogazione 3 provvede ad erogare all’esterno il film 2 plastico.

Il motoriduttore 11 - che unitamente alla puleggia 7 concretizza i mezzi di azionamento della traslazione del gruppo di erogazione 3 -ed i mezzi di comando 12 ad esso relativi, in virtù della loro strutturazione e localizzazione fisica permettono di effettuare la fasciatura del carico con la sola conduzione manuale del carrello 4 intorno al carico, senza die l’utente abbia mai necessità di rilasciare il manubrio 10 di guida del carrello 4.

L'apparato 1 è altresì provvisto di mezzi rilevatori 15 per segnalare il raggiungimento della condizione di fine corsa del gruppo di erogazione 3 e del contrappeso 9 lungo la struttura montante 6 ed il conseguente arresto del motoriduttore 11. Tali mezzi, in una preferibile loro forma di esecuzione, particolarmente semplice e funzionale, includono una frizione 15 che disimpegna automaticamente il motoriduttore 11 dalla puleggia 7 in corrispondenza di un impedimento alla traslazione sulla struttura montante 6 incontrato dal gruppo di erogazione 3 o dal contrappeso 9 o da uno o l’altro di tali elementi: impedimento che può essere concretizzato dalla battuta del gruppo di erogazione 3 o del contrappeso 9 contro la base 16 del carrello 4 o, meglio, contro la sommità 25 della struttura montante 6. Va osservato che la collocazione delle battute di arresto in alto, del gruppo di erogazione da un lato o del contrappeso dall'altro, risulta sicuramente preferibile in relazione al fatto che l’elemento funicolare 8 di collegamento è costantemente teso.

Il motoriduttore 11 che motorizza la puleggia 7 ed il motore che correda il gruppo di erogazione 3 sono alimentati energeticamente da una o più batterie 17 localizzate sulla base del carrello 4 e collegate mediante cavi 20 elettrici che percorrono internamente gli elementi tubolari 18 della struttura montante 6.

L’apparato 1 consente di effettuare la fasciatura in modo semplice ed agevole e presenta vantaggiosamente una strutturazione più semplice, compatta, di ridotte dimensioni e di limitato peso che permettono evoluzioni in spazi ridotti, senza peraltro alcun pregiudizio alla stabilità dell’apparato che è assicurata anche dalla permanente presa del manubrio 10, a due mani, da parte dell'utente.

Quanto alla semplicità costruttiva, occorre sottolineare il fatto che la mancanza di fine corsa elettrici consente di semplificare l'impianto elettrico. L'equilibratura delle masse sospese alle estremità dell’elemento funicolare 8 permette inoltre l’utilizzo vantaggioso di un motoriduttore dotato di motore di bassa potenza. Ciò si riflette positivamente anche sulle batterìe di alimentazione energetica che possono presentare dimensioni minori e/o autonomia più elevata.

Il trovato cosi concepito è suscettibile di evidente applicazione industriale; inoltre può essere oggetto di numerose modifiche e varianti tutte rientranti nel'ambito del concetto inventivo. Inoltre, tutti i dettagli possono essere sostituiti da elementi tecnicamente equivalenti.

Claims (6)

1. RIVENDICAZIONI 1. Un apparato per fasciare carichi pallettizzati con film (2) plastico, prestirato, ritraibile, comprendente un gruppo di erogazione (3) del film (2) plastico; un carrello (4) mobile su ruote (5), provvisto di una struttura montante (6) sulla quale è traslabilmente montato il gruppo di erogazione (3) del film (2) e dotato di mezzi di azionamento per muovere il gruppo di erogazione (3) lungo la struttura montante (6), detti mezzi di azionamento comprendendo una puleggia (7) sulla quale è avvolto un elemento funicolare (8) flessibile avente estremità collegate rispettivamente al gruppo di erogazione (3) e ad un contrappeso (9) montato scorrevole sulla struttura montante (6), detto carrello (4) ulteriormente comprendendo mezzi di guida e sterratura (10) congegnati per la presa manuale e per la conduzione del carrello (4) medesimo intorno al carico durante la erogazione del film (2) plastico, l’apparato (1) essendo caratterizzato dal fatto che detti mezzi di azionamento comprendono almeno un motoriduttore (11) applicato alla puleggia (7) e mezzi di comando (12), ad esso relativi, i quali sono localizzati sugli stessi mezzi di guida e sterratura (10) e sono attivabili e disattivabili durante la guida e la sterratura del carrello (4) senza rilascio della presa manuale dei mezzi di guida e sterratura (10) da parte dell’utente.
2. 2. Apparato, secondo la rivendicazione 1, comprendente mezzi rilevatori (15) atti a segnalare il raggiungimento della condizione di fine corsa del gruppo di erogazione (3) e del contrappeso (9) lungo la struttura montante (6), caratterizzato dal fatto che detti mezzi rilevatori includono una frizione (15) che disimpegna il motoriduttore (11) dalla puleggia (7) in corrispondenza di un impedimento alla traslazione sulla struttura montante (6) incontrato dal gruppo di erogazione (3) o dal contrappeso (9).
3. 3. Apparato, secondo una delle precedenti rivendicazioni, caratterizzato dal fatto che detto carrello (4) è provvisto di una base (16) conformata in modo atto ad accogliere e circoscrivere detto gruppo di erogazione (3) in corrispondenza della propria condizione abbassata sulla struttura montante (6).
4. 4. Apparato, secondo la rivendicazione 3, caratterizzato dal fatto che la base (16) del carrello (4) ha contorno curvilineo atto ad evitare interferenza con il contorno del carico pallettizzato.
5. 5. Apparato, secondo una delle precedenti rivendicazioni, caratterizzato dal fatto che detto carrello (4) include almeno una batteria (17) per alimentazione energetica del gruppo di erogazione (3) e del motoriduttore (11).
6. 6. Apparato, secondo le rivendicazioni precedenti e secondo quanto descritto ed illustrato con riferimento alle figure degli uniti disegni e per gli accennati scopi.