ITRM950711A1

ITRM950711A1 - Obiettivo per la rappresentazione finale di un oggetto

Info

Publication number: ITRM950711A1
Application number: IT000711A
Authority: IT
Inventors: Koydl Dieter Burckner
Original assignee: Optische Werke
Priority date: 1994-10-29
Filing date: 1995-10-27
Publication date: 1997-04-27
Also published as: FR2726372B1; ITRM950711A0; DE4438458A1; DE4438458C5; FR2726372A1; IT1279225B1; DE4438458B4

Description

Obiettivo per la rappresentazione finale di un oggetto

Descrizione

L’invenzione riguarda un obiettivo per la rappresentazione finale di un oggetto su un ricevitore, in conformità al concetto generale della rivendicazione π. 1.

Per esempio. questi obiettivi vengono utilizzati nelle tecniche sanitarie per la valutazione, rispettivamente, la rappresentazione delle radiografie. Per contenere la dose di radiazione, nello schermo fluorescente viene installato un moltiplicatore di elettroni. Quest’ultimo produce un’immagine molto luminosa ma ridotta rispetto allo schermo fluorescente per radiografie. L’immagine prodotta da un moltiplicatore di elettroni viene trasferita da un obiettivo di trasmissione sul rispettivo ricevitore che. a seconda del tipo di applicazione, può essere una pellicola fotografica, un tubo elettronico o un chip CCD.

Quanto sopra detto dimostra che l’obiettivo di trasmissione utilizzato non deve solo presentare una grande apertura, ma deve anche essere in grado di trasmettere la maggiore quantità possibile di luce e che tale obiettivo deve anche essere libero da sfumatura artificiale. Inoltre. I'obiettivo di trasmissione dovrà avere un’elevata risoluzione, un elevato contrasto ed una ridotta distorsione .

Finora sono stati utilizzati come obiettivi di trasmissione, essenzialmente i cosiddetti sistemi tandem. Il primo obiettivo rappresenta l’oggetto, per esempio l’immàgine prodotta dal moltiplicatore elettronico "dopo infinito", mentre il secondo obiettivo rappresenta sul ricevitore successivamente "a partire da infinito". A causa di questa costruzione, mediante la combinazione di obiettivi con distanza focale diversa, sono state realizzate scala di rappresentazione diversa.

Tuttavia, questa struttura dell’obiettivo di trasmissione presenta lo svantaggio che per ogni scala di rappresentazione è necessario un apposito obiettivo. Inoltre, gli obiettivi di trasmissione presentano una grande lunghezza costruttiva che può essere compensata solo in parte dal sistema costruttivo deviato.

L’invenzione vuole fornire un obiettivo di trasmissione la cui scala di rappresentazione sia variabile almeno nel campo d’uso necessario nella tecnica radiologica. Inoltre, l’obiettivo di lunghezza costruttiva ridotta deve avere un’elevata apertura ed un ’ ot t ima capaci tà di rappresentazione. In particolare, l’obiettivo di trasmissione deve essere libero da sfumatura artificiale e deve presentare una potenza di radiazione quasi costante nel campo dell’immagine ed una ridotta distorsione.

La rivendicazione n. 1 presenta una soluzione di tale scopo conformemente all’invenzione. Gli sviluppi dell’invenzione sono oggetto delle sotto—rivendicazioni.

Secondo l’invenzione, è stato scoperto che il compito può essere risolto facendo in modo che si parta da un obiettivo secondo il concetto superiore della rivendicazione 1, cioè da un obiettivo avente un primo gruppo di lente con potere diottrico negativo, posto sul lato della coniugazione lunga, ed avente un secondo gruppo di lenti, con potere diottrico positivo, collocato sul lato della coniugazione corta, ed un diaframma tra i due gruppi di lenti. ( Nella descrizione il concetto coniugazione viene usato in modo equivalente al concetto di ampiezza di taglio).

Per regolare la scala di rappresentazione, l’obiettivo può essere spostato in direzione del proprio asse ottico. Il secondo gruppo di lenti è formato da due gruppi parziali, con potere diottrico positivo, di cui il primo gruppo parziale è collocato sul lato della coniugazione corta che per la messa a fuoco può essere spostato insieme al ricevitore in direzione dell’asse ottico. Nel contesto, è preferibile che la distanza tra i due gruppi parziali, del gruppo di lenti posto sul lato della coniugazione corta, si accorci in presenza della riduzione della scala di rappresentazione. In particolare, è possibile che si riduca la distanza tra i due gruppi parziali del gruppo di lenti collocato sul lato della coniugazione corta, nel caso di una riduzione maggiore della coniugazione lunga rispetto a quella corta (Rivendicazione n. G).

Inoltre, secondo l’invenzione il primo gruppo di lenti è formato da almeno due lenti. Inoltre, il centro di curvatura della superficie del primo gruppo di lenti, posto verso il diaframma e il centro radiale dell’ultima superficie dell’obiettivo, sul lato della coniugazione corta, si trova sul lato della stessa coniugazione corta.

Con le caratteristiche indicate nella rivendicazione n. 1, si ottiene un obiettivo che può essere montato sulla maggior parte dei moderni amplificatori per radiografie, ma anche sulla maggior parte degli amplificatori più vecchi, già esistenti. Fertanto, l’obiettivo oggetto dell’invenzione può essere utilizzato per una molteplicità di applicazioni, come per esempio la verifica di prove, l’esplorazione di monitor, ecc. Le applicazioni sono riportate nelle rivendicazioni da 7 a 10.

Gli sviluppi dell’invenzione sono delle rivendicazioni n. 2 seguenti :

In base alla rivendicazione n. 2 la dispersione delle lenti del primo gruppo di lenti è, alternativamente. "alta, bassa". A seguito di tale collocazione, si ottiene una correzione cromatica ottima che è ulteriormente migliorata dalle caratteristiche di cui alla rivendicazione n.3, secondo la quale il gruppo parziale, posto sul lato della coniugazione lunga, presenta un elemento mastice ed almeno una lente con potere diottrico positivo. Viene dato un ulteriore contributo se la dispersione della lenti di questo gruppo parziale è "bassa, bassa... alta, bassa" (Rivendicazione n. 4).

L’obiettivo oggetto dell’invenzione può essere di costruzione relativamente semplice. In particolare, secondo la rivendicazione n.5, il gruppo parziale sul lato della coniugazione corta potrà essere formato da (almeno) una lente con forza diottrica positiva.

L’invenzione viene descritta di seguito senza limitazioni al pensio inventivo generale, sulla base degli esempi esecutivi, facendo riferimento al disegno a titolo esemplificativo. A tale disegno viene fatto esplicito riferimento per quanto riguarda l’illustrazione di tutti i dettagli dell’invenzione, non spiegati in particolare nel testo.

La sola figura del disegno mostra la sezione della lente a mezzo di un obiettivo secondo l’invenzione.

Nella tabella sono indicati ì dati numerici, cioè le curvature Ri dell i-ma superficie, gli spessori della lente, rispettivamente le distanza d’aria tra la superficie i-ma e della superficie (i+l)ma, nonché gli indici diottrici ni e i numeri di Abbe vi per il materiale di vetro utilizzato per la linea, e di volta in volta arrotondati. Per le distanze d’aria che subiscono le variazioni in occasione dello spostamento dell’obiettivo, rispettivamente all’altezza del gruppo parziale posto sul lato della coniugazione corta, per la messa a fuoco insieme al ricevitore, sono indicati i valori di distanza d’aria per la scala di rappresentazione più grande e più piccola.

Tabella

Claims

RIVENDICAZIONI 1. Un obiettivo per la rappresentazione finale di un oggetto su un ricevitore, avente un primo gruppo di lenti con potere diottrico negativo, collocato sul lato della coniugazione lunga. un secondo gruppo di lenti con potere diottrico positivo, collocato sul lato della coniugazione cortra, e un diaframma tra i due gruppi di lenti, carattari zzato dal fatto che l’obiettivo, ai fini della regolazione della scala dì rappresentazione, può essere spostato in direzione del proprio asse ottico, che il secondo gruppo di lenti è composto da due gruppi parziali di potere diottrico positivo, di cui quello posto sul lato della coniugazione corta può essere spostato per la messa a fuoco, insieme al ricevitore, in direzione dell’asse ottico, che il primo gruppo di lenti è formato da almeno due lenti che il centro di curvatura della superficie del primo gruppo di lenti, posto verso il diaframma e il centro di curvatura dell’ultima superficie dell’obiettivo sul lato della coniugazione corta, sono collocati sii lato della coniugazione corta.
2. Un obiettivo secondo la rivendicazione n. 1, caratterizzato dal fatto che al dispersione delle lenti del primo gruppo di lenti è, alternativamente, "alta, bassa".
3. Un obiettivo secondo le rivendicazioni π. 1 o n. 2. caratterizzato dal fatto che il gruppo parziale, posto sul lato della coniugazione lunga, presenta un membro mastiche ed almeno una lente con potere diottrico posìtivo.
4. Un obiettivo secondo la rivendicazione n. 3. caratterizzato dal fatto che la dispersione delle lenti di tale gruppo parziale è "bassa, bassa. ...alta, bassa" .
5. Un obiettivo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 4. caratterizzato dal fatto che il gruppo parziale posto sul lato della coniugazione corta, è formato da almeno una lente con potere diottrico positivo .
6. Un obiettivo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 5, caratterizzato dal fatto che la distanza tra i due gruppi parziali del gruppo di lenti posto sul lato della coniugazione corta, si accorcia nel caso di riduzione della scala di rappresentazione.
Un obiettivo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 6. caratterizzato dal fatto che l’oggetto collocato sul lato della coniugazione lunga è uno schermo.
8. Un obiettivo secondo la rivendicazione n. 7, caratterizzato dal fatto che lo schermo fa parte di un amplificatore di radiografie. Un obiettivo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 8. caratterizzato dal fatto che il ricevitore, posto sul lato della coniugazione corta, sia un videoregistratore . Un obiettivo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 8. caratterizzato dal fatto che il ricevitore, collocato sul lato della coniugazione corta, è una pellicola.