ITRM940071A1 - Proedimento per la riconcia delle pelli conciate. - Google Patents

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ITRM940071A1
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Jacques P Denny
Sorolla Josep Rocas
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Sandoz Ag
Muenzing Chemie Gmbh
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    • C14SKINS; HIDES; PELTS; LEATHER
    • C14CCHEMICAL TREATMENT OF HIDES, SKINS OR LEATHER, e.g. TANNING, IMPREGNATING, FINISHING; APPARATUS THEREFOR; COMPOSITIONS FOR TANNING
    • C14C3/00Tanning; Compositions for tanning
    • C14C3/02Chemical tanning
    • C14C3/08Chemical tanning by organic agents
    • C14C3/22Chemical tanning by organic agents using polymerisation products

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Abstract

Modifica al procedimento secondo la domanda di brevetto tedesco P 42 27 778.7, caratterizzato dal fatto di riconciare con il polimero (A), il trattamento con (A) non essendo in diretta correlazione di procedura con un trattamento minerale del substrato.

Description

DESCRIZIONE dell’invenzione industriale dal titolo:
"Procedimento per la riconcia delle pelli conciate".
La domanda di brevetto pubblicata DE 42 27 778 Al [cioè la domanda di brevetto tedesco P 42 27 778.7 pubblicata come DE 42 27 778 Al il 25 febbraio 1993 e corrispondente alla GB-A-2 259 713] divulga un procedimento per la preparazione di pelli conciate e/o riconciate e/o post-trattate al minerale, in cui certi composti polimeri (A) vengono impiegati in modo tale ed in una sequenza tale ad un trattamento minerale che la resa e l’efficacia dell’agente minerale possono venire aumentate in grado sorprendentemente elevato.
È ora stato trovato in modo sorprendente che i polimeri (A) sono molto appropriati come agenti di riconcia, persino senza un nesso diretto con un trattamento minerale del substrato e, in particolare, senza l’impiego d’una riconcia minerale, e che influenzano favorevolmente non soltanto la penetrazione della tintura nelle pelli, ma conducono ugualmente a tinture di alta unitezza e tonalità più pura.
L’invenzione riguarda dunque un procedimento per la riconcia delle pelli conciate, in cui le pelli conciate vengono riconciate con
(A) un acido carbossilico polimero, contenente unità a-idrossiacriliche come unità costituenti del polimero, eventualmente sotto forma di sale,
con la condizione che per questa riconcia, (A) non sia impiegato direttamente dopo una concia minerale, direttamente prima d’una riconcia minerale o dopo una riconcia minerale e ugualmente non in conessione diretta con un post-trattamento minerale.
Come acidi carbossilici polimeri (A) o loro sali sono principalmente da prendere in considerazione gli acidi (co)poli-oc-idrossiacrilici, contenenti eventualmente altre unità comonomere non ioniche do altre unità co-monomere anioniche quali costituenti dei polimeri o loro sali. Le altre unità co-monomere anioniche, indicate sotto forma dell’acido libero, sono vantaggiosamente derivati di acidi carbossilici monomeri insaturi con legami etilenici (principalmente gli acidi carbossilici alifatici in C3-C5), in particolare gli acidi (met) acrilico, crotonico, maleìco, itaconico, aconitico e citraconico, tra cui l’acido maleico e l’acido (met)acrilico sono preferiti, specialmente l’acido acrilico. Come unità co-monomere non ioniche sono principalmente da prendere in considerazione i derivati della (met)acrilammide, del (met)acrilonitrile e/o dell’etere di vinile e di metile. I copolimeri comprendenti unità d’acido α-idrossiacrìlico e d’acido acrilico e/o loro sali o, in particolare, che sono costituiti da queste unità sono preferiti. Per "derivati" dei monomeri s’intendono nella presente domanda unità monomere che derivano dalla copolimerizzazione dei monomeri menzionati.
peso molecolare numerico medio MN dei polimeri (A) è vantaggiosamente compreso tra 500 e 100000, preferibilmente tra 600 e 30 000. Dei polimeri da impiegare sono inoltre preferiti quelli il cui peso molecolare medio ponderale M. è compreso tra 1 000 e 500 000, preferibilmente tra 1 000 e 250000. 1 pesi molecolari indicati s’intendono per la forma dei sali di sodio degli acidi polimeri.
La proporzione delle unità d’acido α-idrossiacrilico (in particolare quale sale di sodio) può essere fino a 100 moli % del polimero, vantaggiosamente è compresa tra 5 e 70 moli %, preferibilmente < 50 moli %, più preferibilmente compresa tra 10 e 50 moli %, specialmente tra 10 e 30 moli %, del polimero.
I polimeri (A) da impiegare secondo l’invenzione, possono venire preparati in modo di per sè noto, per esempio secondo il metodo descritto nel brevetto svizzero 669 952 o nel brevetto britannico no. 1 524 013, i cui contenuti sono incorporati nella presente domanda a titolo di riferimento.
I polimeri (A) vengono vantaggiosamente preparati impiegando, come monomero di partenza, un acido α-alogenoacrilico, preferibilmente l’acido α-cloroacrilico, sotto forma dell’acido libero o d’un sale idrosolubile, in particolare un sale di metallo alcalino (per esempio il sale di litio, di sodio o di potassio) o/e d’ammonio, ed eventualmente altri monomeri come indicato sopra, gli altri monomeri anionici essendo ugualmente impiegati sotto forma degli acidi liberi o dei loro sali idrosolubili, vantaggiosamente sali di metalli alcalini o/e d’ammonio. La polimerizzazione ha vantaggiosamente luogo in mezzo acquoso, in condizioni acide, a temperature elevate, per esempio a temperature comprese tra 50 e 150°C, preferibilmente tra 80 e 105°C, appropriatamente in presenza d’un catalizzatore di polimerizzazione che è vantaggiosamente un composto perossi o una miscela di composti perossi, preferibilmente perossido d’idrogeno o/e perossidisolfato di potassio, ed eventualmente ugualmente in presenza d’un regolatore di polimerizzazione (catalizzatore di trasferimento di catena), per esempio l’acido tioglicolico. Il catalizzatore viene appropriatamente impiegato in una quantità efficace, per esempio compresa tra 0,001 e 0,5 moli, preferibilmente tra 0,01 e 0,35 moli di catalizzatore per mole di monomeri.
Dopo la polimerizzazione acida, i polimeri vengono vantaggiosamente convertiti nella forma di sale corrispondente per reazione con una base. Si possono impiegare per esempio idrossidi di metalli alcalini (NaOH, LiOH, KOH) o ammoniaca, tra cui gli idrossidi di metalli alcalini sono preferiti, specialmente l’idrossido di sodio.
Nel procedimento dell’invenzione, si può impiegare qualsiasi tipo di pelle usualmente impiegata per una riconcia in mezzo acquoso, per esempio pelle con fiore (come nappa ovina, caprina o bovina e box di vitello o vacca), pelle scamosciata (come pelle scamosciata di vitello, pelle di pecora, pelle di capra e ugualmente il hunting), croste (per esempio di vacca, di maiale ed eventualmente di vitello), pelle bufalo, pelle di vero daino e il nubuck; come pure pelli lanute e pellicce (per esempio per rasone scamosciato). Le pelli possono essere state conciate secondo un qualsiasi metodo usuale di concia, per esempio concia vegetale, minerale, sintetica o combinata (per esempio concia al cromo, al zirconio, all’alluminio o al semicromo).
Le pelli possono avere uno spessore diverso. Si possono impiegare pelli molto sottili, come pelle per rilegatura o per guanti (nappa), pelli d’uno spessore medio, come i cuoi per tomaia, pelli per abigliamento e per marocchino o ugualmente pelli spesse, come pelle per mobili, per valige, per cinture e per articoli di sport; pelli lanute e pellicce possono ugualmente venire impiegate.
Dopo la concia e prima del procedimento di riconcia dell’invenzione, il pH della pelle può venire regolato vantaggiosamente a valori compresi tra 4 e 8 (la pelle viene "neutralizzata"). A seconda del tipo della pelle, si può scegliere una zona di pH ottimale, per esempio per pelli con fiore valori di pH compresi tra 4 e 7, preferibilmente tra 5 e 6,5, per pelli scamosciata e croste scamosciate e per pelli molto sottili valori di pH compresi tra 4,5 e 7, mentre per pelli scamosciate e croste scamosciate con asciugamento intermedio, il pH è compreso tra 5 e 7. Per regolare il pH della pelle, si possono impiegare ausiliari usuali; per pelli conciate a carattere acido, il pH può venire regolato per aggiunta di basi appropriate, per esempio per aggiunta di bicarbonato d’ammonio o di sali di metalli alcalini di acidi deboli, per esempio il formiato di sodio, l’acetato di sodio, il carbonato di sodio, il bicarbonato di sodio o il solfito di sodio, il formiato di sodio e il bicarbonato di sodio essendo preferiti. Il carbonato di sodio ed il bicarbonato di sodio possono venire impiegati vantaggiosamente come basi secondarie per il regolamento esatto del pH superficiale della pelle. Le pelli conciate al minerale possono, se lo si desidera, ugualmente venire mascherate, per esempio con formiato, ossalato o polifosfato di metallo alcalino.
La riconcia dell’invenzione con gli agenti di riconcia (A) viene vantaggiosamente effettuata in mezzo acquoso e può avere luogo in condizioni di riconcia (in particolare temperatura, valore di pH e concentrazione) di per sè usuali, vantaggiosamente a temperature comprese tra 10 e 70°C, preferibilmente tra 20 e 60°C, ed a valori di pH vantaggiosamente comprese tra 4 e 8, preferibilmente tra 4,5 e 7,5. Il regolamento del valore di pH viene vantaggiosamente effettuato finché nel bagno e nella sezione trasversale si ottengano un equilibrio situato nella zona di pH menzionata. La concentrazione dell’agente di riconcia (A), riferito al substrato bagnato, è vantaggiosamente compresa tra lo 0,04 e il 4% in peso, preferibilmente tra lo 0,1 e 1<*>1,5% in peso. Il tempo di trattamento della riconcia con (A) può variare a seconda del substrato, dell’ apparecchio, dei parametri di trattamento e del tipo di (A); in generale, è compreso vantaggiosamente tra 20 minuti e 21/2 ore, preferibilmente tra 30 minuti e 2 ore.
La riconcia dell’invenzione con (A) viene effettuata in modo tale che non abbia luogo direttamente dopo una concia minerale ed ugualmente non direttamente prima d’una riconcia minerale come anche non dopo una riconcia minerale; in particolare, gli agenti di riconcia (A) da impiegare secondo l’invenzione non vengono combinati con agenti di concia minerali. Se lo si desidera, i polimeri (A) da impiegare secondo l’invenzione possono tuttavia venire mescolati con agenti di riconcia vegetali o sintetici o possono venire combinati in una riconcia a più stadi<' >con agenti di riconcia vegetali o/e sintetici. Se i polimeri (A) vengono mescolati con altri agenti di riconcia, la quantità dei polimeri (A) è vantaggiosamente di almeno il 50% in peso della miscela di agenti di riconcia, preferibilmente di almeno l 80% in peso.
Come agenti di riconcia vegetali e sintetici, che possono venire combinati in un procedimento di riconcia ad uno o a più stadi con gli agenti di riconcia polimeri (A), sono appropriati qualsiasi di questi agenti di riconcia [per esempio estratti di quebracho, di castagne o di mimosa, sintani aromatici, poliuretani, polimeri e copolimeri dell'acido acrilico e metacrilico o resine melammina/formaldeide, dicianodiammide/formaldeide e/o urea/formaldeide].
Con particolare vantaggio, i polimeri (A) impiegati per la riconcia secondo l’invenzione non sono mescolati con qualsiasi altro agente di riconcia.
Le pelli riconciate secondo Γ invenzione possono venire tinte in modo di per sè noto con coloranti appropriati per la tintura delle pelli. Come coloranti sono principalmente da prendere in considerazione coloranti anionici o ugualmente non ionici che sono sufficientemente idrosolubili per venire impiegati per la tintura delle pelli in mezzo acquoso e che, in particolare, contengono almeno un gruppo acido solfonico o acido carbossilico idrosolubilizzante, eventualmente sotto forma di sale, o/e almeno un gruppo solfonammide idrosolubilizzante, o ugualmente complessi metalliferi o coloranti allo zolfo ridotti che sono altrimenti sufficientemente idrosolubili. La tintura può avere luogo nel medesimo bagno o ugualmente in un bagno fresco e può venire effettuata in condizioni di per sè usuali, principalmente a temperature comprese tra 20 e 80, preferibilmente tra 25 e 60°C. I valori di pH del bagno possono variare entro ampi limiti, principalmente tra pH 8 e pH 3; in generale, è vantaggioso iniziare la tintura a valori di pH più elevati e concluderla a valori di pH più bassi. Preferibilmente, la tintura viene effettuata a valori di pH ^ 4, in particolare compresi tra 8 e 4, e per la conclusione del procedimento di tintura il valore di pH viene vantaggiosamente abbassato (per esempio per aggiunta d’un acido usuale nella tintura delle pelli, ih particolare l’acido acetico o l’acido formico), preferibilmente a valori compresi tra 4 e 3. La tintura può eventualmente venire effettuata in presenza di ausiliari di tintura usuali, per esempio ausiliari per migliorare il potere di accumulo aventi affinità preferenziale per il colorante (per esempio animine grasse o alchil-grasso-ammino-alchilammine altamente ossietilate ed eventualmente quatemarizzate).
Le pelli possono, se lo si desidera, venire ingrassate prima e/o dopo la tintura; se lo si desidera, un olio d’ingrasso può ugualmente venire impiegato prima, simultaneamente con o/e dopo il trattamento con (A) e prima della tintura. Qualsiasi olio d’ingrasso noto, usualmente impiegato in mezzo acquoso per l’ingrasso delle pelli, è appropriato, in particolare grassi, oli o cere animali, vegetali o minerali, o oli o grassi animali o vegetali chimicamente modificati o altri agenti d’ingrasso sintetici per pelli. Come esempi, si possono menzionare i seguenti: il sego, l’olio di pesce, l’olio di piede di bue, l’olio d’oliva, l’olio di ricino, l’olio di colza, l’olio di cotone, l’olio di sesamo, l’olio di granturco e il sego giapponese e loro prodotti chimicamente modificati (per esempio prodotti d’idrolisi, di transesterificazione, d’ossidazione, d’idrogenazione o di solfonazione), cera d’api, cera cinese, cera di carnauba, cera di lignite, unto, olio di betulla, olio minerale con punto di ebollizione compreso tra 300 e 370°C (specialmente i cosiddetti "alchilati pesanti"), paraffina molle, paraffina media, vaselina, esteri metilici di acidi grassi in C^-C^, ed esteri, in particolare esteri parziali, di acidi polibasici (per esempio l’acido fosforico) con alcooli grassi eventualmente ossietilati. Per l'ingrasso, si impiegano preferibilmente emulsioni acquose di oli d’ingrasso, in cui l’olio d’ingrasso è emulsionato con l’ausilio d’un emulsionante e/o per modificazione chimica. Per l’impiego prima della tintura si preferiscono, quali oli d’ingrasso, oli e loro prodotti ottenuti per modificazione chimica; gli esteri dell’acido fosforico e gli agente d’ingrasso di carattere non oleoso ma piuttosto di carattere ceroso vengono vantaggiosamente impiegati soltanto dopo la tintura. Il termine "solfonazione" per gli agenti d’ingrasso significa, in generale, l’introduzione del gruppo solfo, e comprende ugualmente la formazione d’un gruppo solfato (= "solfatazione") e l’introduzione d’un gruppo solfo per reazione con un solfito o S02 (= "solfitazione").
Per l’ingrasso dopo il procedimento di tintura, l’agente d’ingrasso viene vantaggiosamente aggiunto prima di abbassare il valore di pH del bagno, preferibilmente a valori compresi tra 3 e 4.
La concentrazione del colorante può variare in qualsiasi modo, come richiesto per gli effetti coloristici desiderati. Poiché, secondo l’invenzione, si possono ottenere pelli tinte con buona penetrazione e alta purezza delle tonalità, si possono effettuare tinture in tonalità da debolmente pastello a molto intense. A seconda del colorante impiegato, le concentrazioni del colorante possono variare; in generale, i coloranti possono venire impiegati in con centrazioni che vanno fino al limite di saturazione del substrato, per esempio fino al 10% del peso del substrato allo stato bagnato. La tintura può venire effettuata in uno o più stadi, per esempio in due stadi, eventualmente con inversione intermedia della carica del substrato con ausiliari cationici usuali e/o eventualmente una riconcia ulteriore. Si possono ugualmente impiegare miscele di coloranti compatibili, per esempio ugualmente miscele di coloranti per tricromia.
Un ammorbidente usuale per pelli, in particolare un ammorbidente cationico per pelli può, se lo si desidera, venire applicato in uno stadio finale, in particolare quando l’ingrasso è stato effettuato con un agente d’ingrasso solfonato.
I substrati così trattati possono in seguito venire trattati ulteriormente nel modo usuale, per esempio sciacquati o/e lavati, sgocciolati, asciugati e messi al vento. Se lo si desidera, le pelli così trattate possono venire rifinite con agenti usuali per la rifinizione delle pelli.
Secondo il procedimento di riconcia deH’invenzione, si possono ottenere pelli riconciate molto bene e regolarmente, in particolare pelli di eccellente finezza e fermezza del fiore. Mediante la tintura susseguente, specialmente con coloranti anionici, si possono ottenere pelli con molto buono penetrazione della tintura, in cui le tinture si distinguono per loro elevata uniformità e purezza delle tonalità, mentre le proprietà delle tinture, in particolare le solidità, sono di ottimo livello corrispondente al colorante impiegato. Si possono per esempio preparare pelli scamosciate e pelli con fiore tinte finemente, in cui una smerigliatura susseguente del substrato tinto è facilmente possibile. Si possono, in particolare, preparare ugualmente pelli tinte strapazzatile (per esempio pelli per mobili, pelli per valige o pelli per articoli sportivi) che presentano una tintura così ben penetrata che i danni in superficie delle pelli tinte che possono occasionalmente avere luogo durante l’uso, per esempio strappature o lacerazioni, non sono evidenziati dal punto di vista colorìstico poiché sono di tonalità praticamente uguale a quella della superficie rimanente.
Negli esempi che seguono le percentuali s’intendono in peso e si riferiscono al peso del substrato bagnato, se non significano inequivocabilmente un’altra concentrazione, come per esempio la basicità del solfato di cromo nell’esempio 6; le temperature sono indicate in gradi Celsius; i coloranti sono impiegati sotto forma tagliata commerciale; loro concentrazioni sono indicate in percento di colorante puro, rispetto al substrato. "C.I." significa "Colour Index".
Esempio 1
Una pelle di vacca conciata al cromo, appassita (wet-blue 0,8 mm) viene lavata per 15 minuti con 200% di acqua a 35°C e poi il bagno viene vuotato. In un bagno fresco di 200% di acqua a 35 °C, la pelle viene trattata prima con formiato di sodio e poi con bicarbonato di sodio fino ad ottenere un equilibrio di pH tra 5 e 6,5 nella sezione trasversale e nel bagno. Il bagno viene vuotato e la pelle viene lavata per 15 minuti con 200% di acqua a 35'C e poi il bagno viene vuotato. In un nuovo bagno di 100% di acqua a 50°C, la pelle viene riconciata per un’ora con 1% del Prodotto (1) secondo l’esempio 1 della domanda di brevetto tedesco P 42 27 778.7 [che è una soluzione acquosa al 19,36% del sale di sodio d’un copolimero acido acrilico (7)/acido α-idrossiacrilico (3), (pesi molecolare del copolimero: MN = 2,07 . IO4, M* = 2.09 . IO5)]. In seguito il bagno viene vuotato e la pelle viene tinta per 60 minuti in un bagno fresco di 100% di acqua a 50°C e 1% di C.I. Acid Brown 339, poi 0,2% di acido formico vengono aggiunti e si continua a bottalare per 30 minuti. In seguito, il bagno viene vuotato e la pelle viene lavata per 3 minuti con 300% di acqua a 25 °C e viene poi ingrassata per 60 muniti in un bagno fresco con 3% di olio d’ingrasso (olio di pesce solfitato) in 250% di acqua a 50‘C. Finalmente, la pelle viene lavata per 5 minuti con 300% di acqua a 35 °C, poi il bagno viene vuotato, la pelle ritirata, asciugata su cavalleto e rifinita meccanicamente nel modo usuale. È tinta in una tonalità bruna regolare con buona penetrazione.
Esempio 2
Il procedimento dell’esempio 1 viene ripetuto con la differenza che, al posto del Prodotto (1), la medesima quantità del Prodotto (2) secondo l’esempio 2 della domanda di brevetto tedesco P 42 27 778.7 viene impiegata che è una soluzione acquosa al 19,82% del sale di sodio d’un copolimero acido acrilico (7) /acido a-idrossiacrilico (3) con MN = 1,58 . IO4 e M, = 1,48 . IO5.
Esempio 3
Il procedimento dell’esempio 1 viene ripetuto con la differenza che, al posto del Prodotto (1), la medesima quantità del Prodotto (3) secondo l’esempio 3 della domanda di brevetto tedesco P 42 27 778.7 viene impiegata che è una soluzione acquosa al 19,92% del sale di sodio d’un copolimero acido acrilico (7)/ acido a-idrossiacrilico (3) con MN = 1,3 . IO4, = 8,8 . IO4.
Esempio 4
Il procedimento dell’esempio 1 viene ripetuto con la differenza che, al posto del Prodotto (1), la medesima quantità del Prodotto (4) secondo l’esempio 4 della domanda di brevetto tedesco P 42 27 778.7 viene impiegata che è una soluzione acquosa al 20,46% del sale di sodio d’un copolimero acido acrilico (9) / acido α-idrossiacrilico (1) con MN = 8,6 . 103, M* = 9,3 . 104.
Esempio 5
procedimento dell’esempio 1 viene ripetuto con la differenza che, al posto del Prodotto (1), la medesima quantità del Prodotto (5) secondo l’esempio 5 della domanda di brevetto tedesco P 42 27 778.7 viene impiegata che è una soluzione acquosa al 20,57% del sale di sodio d’un copolimero acido acrilico (8) / acido a-idrossiacrilico (2) con MN = 1,3 . 104, M*= 1,15 . 105.
Esempio 6
Il procedimento dell’esempio 1 viene ripetuto con la differenza che, dopo 15 minuti di tintura, la pelle viene trattata nel medesimo bagno e nella sequenza indicata con:
5% dell’estere dell’acido fosforico secondo l’esempio 1 del brevetto europeo 87 799 B1 (diluito 1:3 con acqua), per 60 minuti a 50oC,
4% di estratto di mimosa (WIBULL), per 30 minuti a 50eC,
5% dell’estere dell’acido fosforico secondo l’esempio 1 del brevetto europeo 87 799 B1 (diluito 1:3 con acqua), per 60 minuti a 50°C,
1% di acido formico (diluito 1:10 con acqua), per 30 minuti a 20°C fino a pH 3,8; in seguito il bagno viene vuotato e in un bagno fresco di 100% di acqua a 30°C la pelle viene trattata per 30 minuti con 1% del Prodotto (1) secondo l’esempio 1 della domanda di brevetto tedesco P 42 27 778.7, dopodiché viene aggiunto 2,5% di solfato di cromo (basicità del 33%) e si continua a bòttalare per 60 minuti a 30°C; in seguito il bagno viene vuotato e la pelle viene lavata due volte, ogni volta con 300% di acqua a 20°C. Ora il bagno viene vuotato e la pelle viene ritirata ed asciugata su cavalleto durante la notte, poi viene appassita ed asciugata sotto vuoto per 2,5 minuti a 80°C. La pelle così ottenuta è tinta regolarmente in bruno con buona penetrazione e presenta, in comparazione con il campione cieco [cioè preparato nello stesso modo ma senza Prodotto (1)], una resistenza all’acqua migliorata (prova al penetrometro BALLY).
In modo analogo come il Prodotto (1) dell’esempio 1 della domanda di brevetto tedesco P 42 27 778.7, si impiegano nell’esempio 6 sopra le medesime quantità dei Prodotti (2), (3), (4) o (5) degli esempi 2, 3, 4 o 5 della domanda di brevetto tedesco P 42 27 778.7.

Claims (11)

  1. R i v e n d i c a z i o n i 1) Un procedimento per la riconcia delle pelli conciate, in cui le pelli conciate vengono riconciate con (A) un acido carbossilico polimero, contenente unità α-idrossiacriliche come unità costituenti del polimero, eventualmente sotto forma di sale, con la condizione che per questa riconcia, (A) non sia impiegato direttamente dopo una concia minerale, direttamente prima d’una riconcia minerale o dopo una riconcia minerale e ugualmente non in conessione diretta con un post-trattamento minerale.
  2. 2) Un procedimento secondo la rivendicazione 1, in cui (A) è un co-polimero comprendente unità di acido a-idrossiacrilico, eventualmente sotto forma di sale, ed eventualmente unità co-monomere non ioniche e/o altre unità co-monomere anioniche, eventualmente sotto forma di sale.
  3. 3) Un procedimento secondo la rivendicazione 1 o 2, in cui (A) è un acido co-poli-aidrossiacrilico, comprendente unità di acido (met)acrilico, di acido crotonico, di acido itaconico, di acido aconitico, di acido citraconico e/o di acido maleico, come unità costituenti del polimero, eventualmente sotto forma di sale.
  4. 4) Un procedimento secondo una qualsiasi delle rivendicazioni 1 a 3, in cui il tenore in unità di acido α-idrossiacrilico, eventualmente sotto forma di sale, in (A) è compreso tra il 5 e 70 moli % rispetto al totale delle unità monomeriche in (A).
  5. 5) Un procedimento secondo la rivendicazione 4, in cui il tenore in unità di acido aidrossiacrilico, eventualmente sotto forma di sale, in (A) è compreso tra 10 e 50 moli % del polimero (A).
  6. 6) Un procedimento secondo una qualsiasi delle rivendicazioni 1 a 5, in cui il peso molecolare numerico medio MN di (A) è compreso tra 500 e 100000, ed il peso molecolare medio ponderale MN di (A) è compreso tra 1 000 e 500 000.
  7. 7) Un procedimento secondo una qualsiasi delle rivendicazioni 1 a 6, in cui la riconcia viene effettuata con (A) e con un altro agente di riconcia non minerale.
  8. 8) Un procedimento secondo una qualsiasi delle rivendicazioni 1 a 7, in cui le pelli riconciate vengono tinte con colorante anionico o non ionico idrosolubile, appropriato per la tintura delle pelli.
  9. 9) Un procedimento secondo una qualsiasi delle rivendicazioni 1 a 8, in cui le pelli vengono ingrassate.
  10. 10) Un procedimento secondo la rivendicazione 8, in cui, dopo la tintura, le pelli vengono trattate con prodotti appropriati per migliorare la resistenza all’acqua.
  11. 11) Le pelli trattate secondo una qualsiasi delle rivendicazioni 1 a 10.
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