ITRE980127A1 - Perfezionamento ai sistemi antintrusione contro falsi allarmi. - Google Patents
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Description
La presente invenzione si riferisce ad un perfezionamento ai sistemi antintrusione contro la possibilità di falsi allarmi, il quale è ottenuto mediante l’elaborazione dei segnali che provengono da sensori che adottano la medesima tecnologia.
E’ noto che, per evitare la possibilità di falsi allarmi, nei sistemi d’allarme antintrusione più attuali e sofisticati vengono utilizzati dei sensori a doppia tecnologia, quali ad esempio sensori ad infrarosso passivo e microonde, combinati tra loro. Con tale logica, infatti, rallarme viene segnalato solo se i differenti sensori rilevano tentativi di intrusione in un ristretto intervallo di tempo e, proprio per il fatto che la tecnologia impiegata è diversa, ben difficilmente un semplice disturbo può coinvolgere tutti i sensori, e le possibilità di falsi allarmi dovuti a fattori esterni risultano ridotte al minimo. E’ pero evidente che nella realizzazione di tali impianti, la combinazione delle tecnologie differenti, la composizione circuitale mista, i cablaggi dei componenti a differenti caratteristiche e la regolazione e/o taratura delle diverse sensibilità dei sensori, richiedono particolari attenzioni ed accorgimenti, richiedono specifiche esperienze ed impongono tempi operativi più lunghi e più costosi.
Scopo della presente invenzione è quello di risolvere i suddetti inconvenienti. L’invenzione, quale essa è caratterizzata dalle rivendicazioni, risolve il problema per mezzo di un perfezionamento ai sistemi antintrusione mediante il quale la possibilità che si verifichino dei falsi allarmi viene esclusa utilizzando dei sensori aventi la stessa tecnologia, ma con diagrammi di copertura orientati in diverse direzioni.
I vantaggi conseguiti secondo il presente trovato consistono essenzialmente nel fatto che gli impianti risultano più semplici ed omogenei, i circuiti ed i cablaggi relativi sono più facili da realizzare e da montare, così come più semplice e facile risulta anche la taratura dei sensori dello stesso tipo.
L’invenzione viene descritta in dettaglio nel seguito, secondo un esempio di applicazione dato unicamente a scopo esemplificativo e non limitativo, con riferimento all’allegato disegno, in cui:
la fig. 1 rappresenta una vista schematica in pianta di un veicolo dotato del sistema antintrusione in oggetto.
Nella figura, l’impianto antintrusione viene descritto con riferimento ad una sua particolare, ma non limitativa applicazione su veicoli (5). Esso è composto da quattro sensori, quali ad esempio trasduttori ad ultrasuoni, (1),(2),(3) e (4), applicati su di una vettura (5). Ogni trasduttore è in grado di rilevare tentativi di intrusione. Con la suddetta configurazione, la segnalazione di allarme si ha in condizioni opposte rispetto ai metodi tradizionali. Se due o più sensori, con la stessa tecnologia, segnalano una effrazione con la medesima intensità, questa viene considerata come disturbo ambientale; se invece il movimento viene rilevato da un solo sensore, mentre sull’ altro, o sugli altri, non viene segnalato, od è rilevato in modo molto minore, viene inviato alla centrale il segnale di allarme vero e proprio. L’elaborazione dei segnali viene eseguita in modo approfondito da una centrale elettronica così da discriminare con certezza le intrusioni dai falsi allarmi causati da fattori ambientali.
In sostanza, il principio sul quale si basa il rilevamento di intrusione è quello della risposta acustica, nel caso di trasduttori ad ultrasuoni, dell’ abitacolo. Ciascun sensore emette dei treni di impulsi a frequenza ultrasonica di durata limitata e definita. Tra un treno di impulsi e quello successivo, ogni sensore funge da ricevitore per le onde ultrasoniche riflesse dalle pareti e dagli ostacoli presenti nell’abitacolo (6) del veicolo (5). E’ così possibile, per ogni trasduttore, memorizzare una “immagine acustica” dell’ambiente. Un tentativo di intrusione modifica questa “immagine”, nel senso che gli echi al treno di impulsi risultano di forma e di ampiezza differente. L’opportuna elaborazione dei segnali consente pertanto di rilevare il suddetto tentativo di intrusione.
In funzione delle possibili variazioni ambientali dovute al caldo, al freddo o all’umidità oppure dei disturbi provenienti dall’esterno del veicolo (5), quali quelli prodotti dalla pioggia, dal vento, dalla grandine oppure rumori vari, il sistema potrebbe risultare facilmente soggetto a falsi allarmi, a meno di non ridurre drasticamente la sensibilità alle variazioni, delle risposte dei sensori.
Il metodo in oggetto consiste invece nell’esaminare in tempo reale le risposte rilevate da tutti i sensori; l’elaborazione contemporanea di tali segnali permette di discriminare facilmente un tentativo di intrusione da un falso allarme. Una variazione ambientale, infatti, è rilevata in modo simile da tutti i sensori del sistema; nel caso in esame dai quattro trasduttori applicati all’intemo del veicolo (5). La stessa cosa si può dire per i disturbi provenienti dall estemo.
Se invece il disturbo è causato da un effettivo tentativo di effrazione, ad esempio derivato dalla rottura del vetro o dalla forzatura della portiera anteriore sinistra, il sensore (1) direttamente interessato, riceve come eco del segnale trasmesso una “immagine acustica” molto diversa da quella memorizzata in precedenza, in stato di quiete; i sensori (2) e (3) saranno invece poco influenzati dallo stesso disturbo, mentre il sensore (4), sebbene interessato rileverà il disturbo in modo minore.
Viceversa, ad esempio in caso di pioggia, tutti i sensori risultano ugualmente “disturbati” dal rumore corrispondente, prodotto dall’acqua che batte sulla carrozzeria metallica della vettura (5) e le variazioni di “immagine acustica”, risultano simili e comparabili.
Mediante una adeguata elaborazione dei segnali ricevuti dalla centrale elettronica e provenienti da tutti i sensori, è così possibile discriminare i tentativi di effrazione dai falsi allarmi.
In relazione a quanto descritto per la particolare applicazione su veicoli, è evidente che lo stesso principio di funzionamento è efficacemente adottabile, allo stesso modo e per gli stessi scopi, utilizzando due o più sensori impieganti tecnologia uguale a quella indicata in precedenza, od anche con sensori impieganti tecnologie differenti. Allo stesso modo, due o più sensori impieganti qualsiasi tecnologia nota idonea, possono essere adottati sia per la protezione di mezzi mobili, quali autoveicoli e/o simili, sia per la protezione di mezzi fissi, quali ad esempio abitazioni, ambienti e corrispondenti.
Mentre il trovato è stato descritto ed illustrato secondo una forma realizzativa data a solo scopo esemplificativo e non limitativo, risulterà evidente agli esperti del ramo che varie modifiche alle forme, ai particolari, agli orientamenti, alle combinazioni ed agli assiemi, potranno essere apportate senza per questo uscire dal suo ambito e scopo.
Claims (6)
- RIVENDICAZIONI 1) Perfezionamento ai sistemi antintrusione contro la possibilità di falsi allarmi, caratterizzato dal fatto di essere ottenuto mediante l elaborazione dei segnali che provengono da sensori ugualmente tarati, che adottano la medesima tecnologia, ma che sono disposti con diagrammi di copertura orientati in diverse direzioni.
- 2) Perfezionamento ai sistemi antintrusione contro la possibilità di falsi allarmi secondo la rivendicazione 1 caratterizzato dal fatto che la possibilità che si verifichino dei falsi allarmi è esclusa con l’adozione di sensori aventi la stessa tecnologia, ma con diagrammi di copertura orientati in diverse direzioni, e le segnalazioni di allarme si ottengono in condizioni opposte rispetto ai metodi tradizionali.
- 3) Perfezionamento ai sistemi antintrusione contro la possibilità di falsi allarmi secondo le rivendicazioni 1 e 2 caratterizzato dal fatto che ad un disturbo ambientale corrispondono dei segnali con la medesima intensità, rilevati da due o più sensori.
- 4) Perfezionamento ai sistemi antintrusione contro la possibilità di falsi allarmi secondo le rivendicazioni da 1 a 3 caratterizzato dal fatto che ad una effettiva effrazione corrisponde il segnale rilevato da un sensore con intensità differente dai segnali rilevati dagli altri sensori; detto segnale non viene rilevato, od è rilevato in modo molto minore sull’altro, o sugli altri sensori del sistema.
- 5) Perfezionamento ai sistemi antintrusione contro la possibilità di falsi allarmi secondo le rivendicazioni da 1 a 4 caratterizzato dal fatto che le serie di sensori che adottano la medesima tecnologia, utilizzabili per la costituzione dei sistemi antintrusione in oggetto sono di tipo ad ultrasuoni, ad infrarosso passivo, a microonde o di altro tipo idoneo.
- 6) Perfezionamento ai sistemi antintrusione contro la possibilità di falsi allarmi come descritto con la riserva espressa negli ultimi periodi della parte descrittiva, come esemplificativamente illustrato, secondo le rivendicazioni precedenti e per gli scopi specificati.
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