ITMI951321A1 - Procedimento per il controllo dell'abitacolo in un autoveicolo - Google Patents

Procedimento per il controllo dell'abitacolo in un autoveicolo Download PDF

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ITMI951321A1
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sound waves
measurement signal
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vehicle
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IT95MI001321A
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Ullrich Grasmann
Michael Bollerott
Bertram Bresser
Frank Obergriesser
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Kiekert Ag
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Abstract

L'invenzione riguarda un procedimento per il controllo di un abitacolo in un autoveicolo. Attraverso almeno un ricevitore acustico (1) le onde sonore nell'abitacolo dell'autoveicolo vengono trasformate in un segnale di misurazione elettrico. Il segnale di misurazione elettrico viene amplificato con un amplificatore (2) e viene immesso in una unità di elaborazione (3). Un dispositivo di allarme (6) viene attivato dall'unità di elaborazione (3) secondo l'indicazione di una prova di identità e/o di somiglianza, eseguita dall'unità di elaborazione (3), del segnale di misurazione con uno o più segnali modello memorizzati nell'unità di elaborazione (3).

Description

Descrizione dell'invenzione avente per titolo:
"PROCEDIMENTO PER IL CONTROLLO DELL'ABITACOLO IN UN AUTOVEICOLO"
DESCRIZIONE
L'invenzione si riferisce ad un procedimento per il controllo dell'abitacolo in un autoveicolo in cui attraverso almeno un ricevitore acustico le onde sonore nell'abitacolo di un autoveicolo vengono trasformate in un segnale di misurazione elettrico, in cui il segnale di misurazione elettrico viene amplificato con un amplificatore e in cui un dispositivo di allarme è attivabile secondo le indicazioni del segnale di misurazione. Come ricevitori acustici si denominano gli elementi elettroacustici che trasformano le onde sonore nel campo di udibilità e/o nel campo degli ultrasuoni in vibrazioni elettriche. Le onde sonore possono fondamentalmente essere trasmesse attraverso tutti i mezzi gassosi, qui l'aria, ma anche con le vibrazioni meccaniche, cioè attraverso i corpi solidi. Le vibrazioni elettriche vengono ulteriormente elaborate come segnali di misurazione, innanzitutto in un amplificatore che normalmente funziona in modo analogico. Un dispositivo di allarme in un autoveicolo funziona normalmente come trasmettitore di segnali acustici e/o ottici. A questo scopo è possibile utilizzare gli avvisatori acustici e/o gli elementi di illuminazione comunque presenti nell'autoveicolo, ma è anche possibile utilizzare trasmettitori di segnali indipendenti dall'impianto elettrico dell'autoveicolo. Un dispositivo di allarme può anche emettere come segnale radio un segnale di allarme verso un ricevitore radio. Attraverso questi procedimenti è possibile avvertire dell'ingresso non autorizzato nell'abitacolo di un autoveicolo attraverso il dispositivo di allarme. L'ingresso nell'abitacolo può ad esempio avvenire attraverso la rottura di un finestrino di autoveicolo, attraverso l'introduzione di una sonda meccanica per l'azionamento illecito degli elementi di bloccaggio e/o di rilascio di una chiusura di portiera di autoveicolo, oppure attraverso l'introduzione di una persona senza autorizzazione, ad esempio attraverso l'introduzione della mano. Nel procedimento noto dalla pratica del tipo esposto all'inizio, attraverso un trasmettitore acustico aggiuntivo vengono emesse in modo permanente onde ad ultrasuoni, le onde ad ultrasuoni riflesse vengono ricevute e le onde a ultrasuoni ricevute vengono valutate secondo il metodo Doppler. Con questo metodo avviene una comparazione di frequenza e di fase tra le onde sonore emesse e ricevute. Se un oggetto o una persona si muove con una componente di movimento in direzione di emissione del trasmettitore/ricevitore acustico, le onde sonore riflesse mostrano uno spostamento di frequenza, che è proporzionale alla velocità della componente di movimento. Attraverso il paragone della frequenza delle onde sonore emesse con quella delle onde sonore ricevute si produce un segnale di misurazione la cui grandezza dipende dalla velocità rilevata dell'oggetto o della persona. Se il segnale di misurazione supera un determinato valore soglia, viene attivato il dispositivo di allarme. Nel procedimento finora noto si lavora complessivamente con elettronica analogica. L'elettronica analogica convenzionale funziona tuttavia in modo relativamente impreciso, cosicché per motivi di protezione dai falsi allarmi deve essere regolato un valore soglia alto. Di conseguenza, soltanto movimenti relativamente rapidi fanno scattare il dispositivo di allarme. Inoltre sussiste il pericolo che insetti piuttosto grandi rinchiusi nell'abitacolo attraverso il loro movimento facciano scattare un falso allarme. Infine la costante emissione di onde sonore porta ad un consumo energetico troppo alto.
Di fronte a tutto questo, l'invenzione si prefigge l'obiettivo di indicare un procedimento per il controllo dell'abitacolo in un autoveicolo che presenti un consumo energetico ridotto, rilevi in modo affidabile qualsiasi ingresso nell'abitacolo di un autoveicolo e presenti una alta sicurezza contro i falsi allarmi. Per raggiungere questo obiettivo l'invenzione indica un procedimento per il controllo di un abitacolo in un autoveicolo in cui attraverso almeno un ricevitore acustico le onde sonore nell'abitacolo dell'autoveicolo vengono trasformate in un segnale di misurazione elettrico, in cui il segnale di misurazione elettrico viene amplificato con un amplificatore e viene immesso in una unità di elaborazione, e in cui un dispositivo di allarme viene attivato da una unità di elaborazione dopo l'indicazione di una prova di identità o di somiglianza, eseguita dall'unità di elaborazione, del segnale di misurazione con uno o più segnali modello utilizzati nell'unità di elaborazione. Nel caso di utilizzo di più ricevitori acustici, naturalmente è possibile prevedere anche più segnali di misurazione diversi. Come segnali modello si intendono i segnali che sono stati calcolati teoricamente o sperimentalmente nell'abitacolo dell'autoveicolo. Attraverso la prova di identità e/o di somiglianza tra il segnale di misurazione e segnale modello si determina se il segnale di misurazione indica un ingresso all'interno dell'autoveicolo. La prova di identità e/o di somiglianza può riferirsi alla frequenza dei valori di ampiezza del segnale di misurazione e di segnale modello di per sè oppure anche in aggiunta può riferirsi all'andamento temporale della sequenza dei valori di ampiezza di questi segnali. In particolare, è possibile lavorare con i transienti di ampiezza e/o di energia dei segnali. Nell'ambito della prova si costituisce un parametro di somiglianza, il cui ammontare è la misura della somiglianza. Se si supera o si va al di sotto di un determinato valore soglia del parametro di somiglianza (a seconda della sua definizione) il dispositivo di allarme viene attivato. Attraverso la prova di identità e/o di somiglianza tra segnale di misurazione e segnale modello si determina dunque se il segnale di misurazione indica un ingresso nell'abitacolo dell'autoveicolo. Attraverso più segnali modello è ad esempio possibile inoltre differenziare tra diversi ingressi. Le consuete unità di elaborazione funzionano sulla base dell'architettura di Von Neumann. Si capisce, che all'utilizzo di una simile unità di elaborazione il segnale di elaborazione analogico della unità di elaborazione deve inizialmente essere trasformato in un segnale di misurazione digitale. Quando si utilizza una unità di elaborazione Von Neumann, la prova di identità e/o di somiglianza può avvenire attraverso l'algoritmo di Dynamic Time Warping (DTW). Nell'algoritmo DTW gli andamenti temporali di segnale di misurazione e di segnale modello vengono trattati ogni volta come diagramma vettoriale e viene ricercata a questo proposito la matrice dell'immagine (Warping Function). In questo contesto la matrice dell'immagine viene costituita fondamentalmente sia per quanto riguarda l'andamento temporale che per quando riguarda la successione dei valori di ampiezza. Successivamente si costituisce la matrice di distorsione i cui elementi sono una misura della somiglianza dei diagrammi vettoriali illustrati uno sull'altro. Le connessioni dei vettori di ampiezza per costituire direttamente, la matrice di distorsione sono ad esempio la distanza euclidea al quadrato oppure la distanza differenza-quantità assoluta. Nel risultato si ottiene un problema di ottimizzazione non lineare in matematica discreta che si può risolvere con l'aiuto di una equazione ricorsiva. Dalla soluzione di questo problema è infine possibile definire un parametro di somiglianza, che è una misura per la somiglianza di segnale di misurazione e segnale modello. Il parametro di somiglianza è opportunamente definito in modo tale che in caso di identità sia uguale a zero. Nell'algoritmo DTW avviene per quanto riguarda l'andamento temporale della successione di valori di ampiezza una specie di unificazione, cioè successioni di valori di ampiezza simili vengono riconosciute simili anche quando la successione dei valori di ampiezza avviene ad una velocità diversa. In questo modo è possibile compensare gli effetti di temperatura che agiscono sulle onde sonore e quindi sui segnali di misurazione. L'algoritmo DTW è stato mezzo a punto nell'ambito del riconoscimento vocale automatico in diverse varianti (vedi ad esempio Eppinger/E. Herter, "Sprachverarbeitung" , Karl Hanser-Verlag, Monaco, 1993).
Una configurazione vantaggiosa del procedimento secondo l’invenzione funziona con una unità di elaborazione che almeno parzialmente è programmata o implementata come rete neuronaie. Le reti neuronali possono essere fondamentalmente installate anche come programma in elaboratore Von Neumann. Tuttavia, una rete neuronaie funziona molto più velocemente se viene implementata a livello dell 'hardware, dato che allora risulta davvero possibile un funzionamento in parallelo dei neuroni - in modo sincrono o asincrono. Per la prova di identità e/o di somiglianza tra il segnale di misurazione e segnale modello sono adatti in particolare reti eteroassociative oppure reti Hopfield. Per quanto riguarda la struttura di questi tipi di rete si fa riferimento a R. Rojas, Teoria delle reti neuronali, Editore Springer, 1993. Anche nella configurazione con una rete neuronaie il problema della matrice di immagine sconosciuta viene risolto fondamentalmente tra i vettori del segnale di misurazione e del segnale modello. Del resto le reti neuronali possono essere "addestrate" oppure possono "apprendere", il che significa che i segnali modello immagazzinati (come pesi) sono sottoposti automaticamente ad una specie di aggiornamento in caso di condizioni che si sono modificate.
In un'altra configurazione vantaggiosa l'unità di elaborazione funziona almeno parzialmente con componenti e/o programmi di fuzzy-logic. La fuzzylogie si basa sul principio della teoria di calcolo delle quantità imprecise e funziona con i cosiddetti vettori di pertinenza, in cui si elimina la limitazione degli elementi di vettore binari. La pertinenza di un argomento rispetto a una quantità può dunque essere non soltanto zero (non pertinente) e uno (pertinente), ma può anche assumere valori intermedi. Con la fuzzy-logic può dunque essere calcolato il grado di pertinenza di un segnale di misurazione rispetto ad un segnale modello. Il dispositivo di allarme viene allora attivato quando la pertinenza sale al di sopra o scende al di sotto di un valore predeterminato.
Questo criterio può anche essere connesso con un criterio di pertinenza, che però non è complementare in modo corrispondente.
La prova di identità e/o di somiglianza può avvenire sulla base di diverse caratteristiche dei segnali di misurazione o modello. Per quanto riguarda il requisito di ampiezza d'onda risulta vantaggioso se il segnale di misurazione elettrico prima dell'immissione in una unità di elaborazione viene innanzitutto trasformato attraverso un raddrizzatore e un filtro in un segnale di misurazione a curva di inviluppo e la prova di identità e/o di somiglianza avviene con uno o più segnali modello a curva di inviluppo memorizzati nell'unità di elaborazione. In caso di protezione contro i falsi allarmi insufficiente, è possibile lavorare con un volume di dati notevolmente ridotto. In questo modo il procedimento funziona molto velocemente oppure può essere azionato con basso dispendio per quanto riguarda l'unità di elaborazione. Una protezione particolarmente alta contro i falsi allarmi è raggiungibile quando il segnale di misurazione nell'unità di elaborazione viene inizialmente analizzato secondo lo spettro, preferibilmente tramite l'algoritmo trasformata rapida di Fourier, e in cui la prova di identità e/o di somiglianza avviene con uno o più segnali modello analizzati nello spettro e memorizzati nell'unità di elaborazione. Analizzati nello spettro significa la trasformazione del segnale di misurazione o di modello dal campo temporale, così come è stato misurato, nel campo della frequenza. Questo avviene normalmente attraverso la trasformazione discreta di Fourier.
Secondo una configurazione particolarmente semplice e vantaggiosa per quanto riguarda il consumo energetico, la prova di identità e/o di somiglianza viene eseguita con segnali modello, che corrispondono alle onde sonore nel caso di una rottura di un vetro dell'autoveicolo. Questa configurazione si basa sul fatto che un colpo sul vetro di un autoveicolo con la rottura dello stesso provoca un segnale di misurazione che si differenzia in modo caratteristico da un colpo senza rottura. In questo ultimo caso, il vetro dell'autoveicolo oscilla per molto più tempo successivamente con la conseguenza di onde sonore corrispondenti di durata maggiore. Inoltre l'ampiezza massima è più bassa. Con questa configurazione dunque è possibile controllare intromissioni nell'abitacolo del veicolo, preferibilmente si lavora con quella parte del segnale di misurazione le cui frequenze si trovano al di sopra dei 5 chilo-Hertz.
In un'altra configurazione si allestisce un controllo del volume dell'abitacolo del veicolo. A questo scopo, si producono e si irradiano impulsi di onde sonore primarie attraverso almeno un trasmettitore acustico, in cui le onde sonore che successivamente si riflettono nell'abitacolo dell 'autoveicolo e si sovrappongono tra loro vengono trasformate attraverso il ricevitore acustico in un segnale di misurazione elettrico, e in cui la prova di identità e/o di somiglianza viene eseguita attraverso segnali modello che corrispondono alle onde sonore riflesse e sovrapposte fra loro nell'abitacolo del veicolo. Questa configurazione funziona con segnali di misurazione e modello il cui andamento del segnale è determinato dai tempi di propagazione degli "eco" delle pareti interne dell'autoveicolo e degli arredi nell’abitacolo del veicolo. In questo contesto è consigliabile che dopo ogni uscita dall'autoveicolo e dopo ogni accensione dell'impianto, dall'allarme vengano emessi inizialmente uno o più impulsi di onde sonore primarie in modo da misurare e memorizzare i segnali modello, e che solo poi vengano provati gli ulteriori segnali di misurazione paragonandoli con questi segnali modello per provarne identità o somiglianza. In questo modo si garantisce che non può formarsi alcun falso allarme attraverso modifiche all'interno dell'abitacolo.
Una configurazione particolarmente sicura sia dal punto di vista del controllo che dal punto di vista dei falsi allarmi del procedimento secondo l'invenzione è caratterizzata dal fatto che in intervalli di tempo predeterminati vengono eseguite alternativamente prove di identità e/o di somiglianza con i segnali modello, che corrispondono alle onde sonore nel caso di una rottura di un vetro dell'autoveicolo oppure che gli impulsi delle onde sonore primarie vengono prodotti ed emessi almeno attraverso un trasmettitore acustico, in cui le onde sonore riflesse e sovrapposte tra loro nell'abitacolo dell'autoveicolo vengono trasformate attraverso il ricevitore acustico in un segnale di misurazione elettrico, e in cui la prova di identità e/o somiglianza viene eseguita con segnali modello che corrispondono alle onde sonore riflesse e sovrapposte tra loro nell'abitacolo del veicolo e in cui, in caso di identità o somiglianza del segnale di misurazione con i segnali modello, che corrispondono alle onde sonore nel caso di una rottura di un vetro di un autoveicolo, subito dopo vengono emessi impulsi di onde sonore primarie e viene eseguita la prova di identità e/o di somiglianza con segnali modello che corrispondono alle onde sonore riflesse e sovrapposte fra loro nell'abitacolo del veicolo. In questo modo viene allestito sia un controllo contro la rottura di un vetro che un controllo dell'abitacolo. Il fabbisogno energetico è tuttavia basso, dato che senza un vero e proprio attacco, il controllo dell'abitacolo avviene a campionamento e quindi i trasmettitori acustici per la maggior parte del tempo possono restare inattivi. Soltanto alla ricezione di un segnale di misurazione che corrisponde ad una rottura di un vetro dell'autoveicolo il controllo dell'abitacolo è immediatamente attivato.
Dato che i ricevitori acustici (e i trasmettitori acustici) presentano caratteristiche dimensionali si può raccomandare di lavorare con più ricevitori acustici e/o trasmettitori acustici. A questo scopo si consiglia una configurazione tale che attraverso i tanti ricevitori acustici le onde sonore vengano trasformate in più segnali di misurazione elettrici e tale che i più segnali di misurazione elettrici innanzitutto vengano immessi in un multiplatore e poi vengano immessi nell'unità di elaborazione.
Oggetto dell'invenzione è anche un dispositivo per l'esecuzione del procedimento, con almeno un ricevitore acustico per la ricezione e la trasformazione di onde sonore nell'abitacolo dell'autoveicolo in un segnale di misurazione elettrico, con almeno un amplificatore per l'amplificazione del segnale di misurazione elettrico, con una unità di elaborazione che presenta almeno un processore e una memoria, in cui nella memoria sono memorizzati i segnali modello, con un dispositivo di allarme per il rilascio di un segnale di allarme e con un dispositivo di alimentazione di corrente. Perfezionamenti vantaggiosi del dispositivo secondo l'invenzione sono indicati nelle rivendicazioni da 1 a 14. Qui di seguito l'invenzione viene esposta in maggior dettaglio sulla base di disegni che illustrano semplicemente esempi di configurazione.
La figura 1 illustra il diagramma a blocchi di un dispositivo secondo l'invenzione per il controllo di un abitacolo con l'utilizzo in comune di almeno uno dei ricevitori acustici per il rilevamento di onde sonore di diversa origine;
la figura 2 illustra un diagramma a blocchi di un dispositivo secondo l'invenzione per il controllo di un abitacolo con ricevitori acustici separati per il rilevamento di onde sonore di diversa origine.
Nella figura 1 si riconoscono più ricevitori acustici 1 per ricevere e trasformare onde sonore nell'abitacolo dell'autoveicolo in un segnale di misurazione elettrico. Allacciato al ricevitore acustico 1 si trova ogni volta un amplificatore 2 per amplificare i segnali di amplificazione elettrici. Le uscite degli amplificatori 2 sono allacciate agli ingressi del multiplatore 11. L'uscita del multiplatore 11 è connessa con una unità di elaborazione 3 attraverso un raddrizzatore 8 e un filtro 9. In alternativa, il multiplatore 11 può essere collegato con l'unità di elaborazione 3 anche attraverso un filtro 16. L'unità di elaborazione presenta tra l'altro un processore 4, una memoria 5 e un trasformatore analogico digitale 12 per trasformare il segnale di misurazione in sequenze di dati binari. Collegati all'unità di elaborazione ci sono un dispositivo di allarme 6 e una alimentazione di corrente 7. Il dispositivo di allarme 6 e l'alimentazione di corrente 7 possono senz'altro sfruttare dispositivi presenti nell'autoveicolo, ma possono anche essere allestiti in modo indipendente dall'autoveicolo. Si riconosce inoltre che i trasmettitori acustici 10 per l'emissione di impulsi di onde sonore primarie sono collegati attraverso eccitatori 17 all'unità di elaborazione 3 e sono comandabili da questa.
Qui di seguito viene esposto il funzionamento di un dispositivo secondo la figura 1. Innanzitutto, le onde sonore rilevate dai ricevitori acustici 1 vengono trasformate in segnali di misurazione elettrici e vengono amplificate attraverso l'amplificatore 2. Nella configurazione con un raddrizzatore 8 e un filtro 9 i segnali di misurazione elettrici vengono trasformati in segnali di misurazione a curva inviluppo. Nella configurazione con il filtro 16 i segnali di misurazione vengono immessi direttamente, sebbene liberati dalle quote di frequenza di disturbo, nell'unità di elaborazione 3, ad esempio per l'analisi dello spettro. L'unità di elaborazione 3 è inoltre allestita anche per comandare il trasmettitore acustico 10 attraverso eccitatori 17 per produrre impulsi di onde sonore primarie. L'unità di elaborazione 3 è programmata in modo tale che a intervalli di tempo predeterminato, alternativamente viene eseguita una prova di identità o di somiglianza dei segnali di misurazione con i segnali modello, che corrispondono alle onde sonore nel caso di una rottura di un vetro dell'autoveicolo, oppure impulsi di onde sonore primarie vengono prodotti ed emessi attraverso il trasmettitore acustico 10, in cui le onde sonore successivamente riflesse e sovrapposte fra loro nell'abitacolo del veicolo, tramite il ricevitore acustico 1 vengono trasformate in segnali di misurazione elettrici in cui la prova di identità e/o somiglianza viene eseguita con segnali modello che corrispondono alle onde sonore riflesse e sovrapposte tra loro nell'abitacolo del veicolo, e che in caso di identità o somiglianza del segnale di misurazione con i segnali modello che corrispondono alle onde sonore in caso della rottura del vetro del veicolo, subito dopo vengono emessi impulsi di onde sonore primarie e viene eseguita la prova di identità e/o somiglianza con i segnali modello, che corrispondono alle onde sonore riflesse e sovrapposte tra loro nell'abitacolo del veicolo. Con questo funzionamento sono disponibili due tipi di funzionamento, entrambi i quali sfruttano lo stesso ricevitore acustico 1. Nel primo tipo di funzionamento si controllano i vetri dell'autoveicolo per verificarne la rottura. La corrente assorbita in questo primo tipo di funzionamento è relativamente ridotta. A distanza di un certo intervallo di tempo il dispositivo si commuta su di un secondo tipo di funzionamento con andamento a campionatura, e cioè su di un controllo dell’abitacolo attraverso la misurazione dei tempi di propagazione dell'eco. Questo secondo tipo di funzionamento viene tuttavia istantaneamente attivato quando nel primo tipo di funzionamento si rileva una rottura di un vetro di autoveicolo. Questo è poi il controllo di emergenza nel secondo tipo di funzionamento. Nel controllo a semplice campionatura nel secondo tipo di funzionamento è possibile lavorare con un dispendio ridotto con riferimento all'algoritmo della prova di identità e di somiglianza. Il controllo in caso di emergenza al contrario usa tutte le risorse. Per l'esecuzione delle singole prove di identità e/o di somiglianza nella memoria 5 sono memorizzati sia segnali modello, che corrispondono alle onde sonore nel caso di una rottura di un vetro di un autoveicolo, che segnali modello che corrispondono alle onde sonore riflesse e sovrapposte tra loro nell'abitacolo dell'autoveicolo dopo l'emissione di un impulso di onde sonore primarie. Nell'esempio di configurazione con un raddrizzatore 8e un filtro 9 si tratta per questi segnali modello di segnali modello a curva inviluppo. L'unità di elaborazione 3 è strutturata come elaboratore Von Neumann. Per questo motivo i segnali di misurazione vengono trasformati tramite il trasformatore analogico digitale 12 in serie di dati binari e nel processore 4 vengono sottoposti alla prova di identità e/o di somiglianza. Appena si supera o si va al di sotto di una somiglianza predeterminata, il dispositivo di allarme 6 viene attivato dalla unità di elaborazione 3. E' anche possibile prevedere che il dispositivo di allarme 6 venga attivato solo dopo l'indicazione di una prova di identità e/o somiglianza, eseguita dall'unità di elaborazione dei segnali di misurazione con il segnale modello, che corrisponde alle onde sonore riflesse sovrapposte tra loro nell'abitacolo del veicolo dopo l'emissione di impulsi di onde sonore primarie .
Nella figura 2 si riconosce un ricevitore acustico 13 aggiuntivo, che è collegato con il processore 4 attraverso un amplificatore 14 e un comparatore 15. Il funzionamento di base del dispositivo nella figura 2 corrisponde a quello nella figura 1. La differenza più importante consiste nel fatto che per il primo tipo di funzionamento (rilevamento di onde sonore che corrispondono alle onde sonore nel caso di una rottura di vetro dell'autoveicolo) è allestito un ricevitore acustico 13 separato. Questo ricevitore acustico 13 è destinato in particolare al primo tipo di funzionamento, per quanto riguarda le sue frequenze. Con il ricevitore acustico 13 è possibile eseguire il primo tipo di funzionamento in tutte le configurazioni descritte precedentemente. Questo tipo di funzionamento può però anche essere eseguito in modo particolarmente semplice per quanto riguarda il dispendio facendo sì che l'unità di elaborazione venga commutata momentaneamente al secondo tipo di funzionamento quando l'ampiezza dei segnali di misurazione rilevati con il ricevitore acustico 13 supera un valore modello predeterminato.

Claims (14)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Procedimento per il controllo di un abitacolo in un autoveicolo in cui attraverso almeno un ricevitore acustico (1) le onde sonore nell'abitacolo dell'autoveicolo vengono trasformate in un segnale di misurazione elettrico, in cui il segnale di misurazione elettrico viene amplificato con un amplificatore (2) e viene immesso in una unità di elaborazione (3) e un dispositivo di allarme (6) viene attivato dall'unità di elaborazione (3) secondo l'indicazione di una prova di identità e/o di somiglianza, eseguita dall'unità di elaborazione (3), del segnale di misurazione con uno o più segnali modello memorizzati nell'unità di elaborazione (3).
  2. 2. Procedimento secondo la rivendicazione 1 in cui si utilizza una unità di elaborazione (3) che è programmata o implementata almeno in parte come rete neuronaie.
  3. 3.Procedimento secondo la rivendicazione 1 o 2, in cui l'unità di elaborazione (3) funziona almeno parzialmente con componenti e/o programmi di Fuzzy-Logic.
  4. 4. Procedimento secondo una delle rivendicazioni da 1 a 3, in cui il segnale di misurazione elettrico prima dell'immissione nell'unità di elaborazione (3) viene inizialmente trasformato attraverso un raddrizzatore (8) e un filtro (9) in un segnale di misurazione a curva inviluppo e in cui la prova di identità e/o di somiglianza avviene con uno o più segnali modello a curva inviluppo memorizzati nell'unità di elaborazione (3).
  5. 5. Procedimento secondo una delle rivendicazioni da 1 a 3, in cui il segnale di misurazione nell'unità di elaborazione (3) viene innanzitutto sottoposto ad una analisi dello spettro, preferibilmente con l'algoritmo della trasformata rapida di -Fourier, e in cui la prova di identità e/o di somiglianza avviene con uno o più segnali modello analizzati secondo lo spettro e memorizzati nell'unità di elaborazione .
  6. 6. Procedimento secondo una delle rivendicazioni da 1 a 5, in cui la prova di identità o di somiglianza viene eseguita con segnali modello che corrispondono alle onde sonore nel caso di rottura di un vetro del veicolo. 1.
  7. Procedimento secondo una delle rivendicazioni da 1 a 5, in cui impulsi di onde sonore primarie vengono prodotti e irradiati attraverso almeno un trasmettitore acustico {10), in cui le onde sonore successivamente riflesse e sovrapposte tra loro nell'abitacolo del veicolo tramite il ricevitore acustico (1} vengono trasformate in un segnale di misurazione elettrico, e in cui la prova di identità e/o di somiglianza viene eseguita con segnali modello che corrispondono alle onde sonore riflesse e sovrapposte tra loro nello spazio interno del veicolo.
  8. 8. Procedimento secondo una delle rivendicazioni da 1 a 7, in cui in intervalli di tempo predeterminati alternativamente viene eseguita la prova di identità e/o di somiglianza con segnali modello, che corrispondono alle onde sonore nel caso di una rottura di un vetro di autoveicolo, oppure impulsi di onde sonore primarie vengono prodotti e irradiati attraverso almeno un trasmettitore acustico (10) in cui le onde sonore successivamente riflesse e sovrapposte tra loro nell'abitacolo del veicolo vengono trasformate attraverso il ricevitore acustico (1) in un segnale di misurazione elettrico, e in cui la prova di identità e/o di somiglianza viene eseguita con segnali modello che corrispondono alle onde sonore riflesse e sovrapposte tra loro nello spazio interno del veicolo, e in cui in caso di identità o somiglianza del segnale di misurazione con segnali modello che corrispondono alle onde sonore in caso di una rottura del vetro di un autoveicolo, immediatamente dopo vengono emessi impulsi di onde sonore primarie e viene eseguita la prova di identità e/o di somiglianza con segnali modello, che corrispondono alle onde sonore riflesse e sovrapposte tra loro nell'abitacolo del veicolo.
  9. 9. Procedimento secondo una delle rivendicazioni da 1 a 8, in cui attraverso più ricevitori acustici (1) le onde sonore vengono trasformate in più segnali di misurazioni elettrici e in cui più segnali di misurazioni elettrici vengono innanzitutto immessi in un multiplatore (11) e poi immessi nell'unità di elaborazione (3).
  10. 10. Dispositivo per l'esecuzione del procedimento secondo una delle rivendicazioni da 1 a 9, con almeno un ricevitore acustico (1) per la ricezione la trasformazione di onde sonore nello spazio interno dell'autoveicolo in un segnale di misurazione elettrico, con almeno un amplificatore (2) per amplificare il segnale di misurazione elettrico, con una unità di elaborazione (3), che presenta almeno un processore (4) e una memoria (5), in cui nella memoria (5) sono memorizzati segnali modello, con un dispositivo di allarme (6) per emettere un segnale di allarme e con un dispositivo di alimentazione di corrente (7).
  11. 11. Dispositivo secondo la rivendicazione 10, con almeno un trasmettitore acustico (10) per l'emissione di impulsi di onde sonore primarie, che è comandabile dall'unità di elaborazione (3).
  12. 12. Dispositivo secondo la rivendicazione 10 oppure 11 con un raddrizzatore (8) e un filtro (9) per la trasformazione del segnale di misurazione in un segnale di misurazione a curva inviluppo, in cui il raddrizzatore (8) e il filtro (9) sono inseriti tra l'amplificatore (2) e l'unità di elaborazione (3).
  13. 13. Dispositivo secondo una delle rivendicazioni da 10 a 12, in cui l'unità di elaborazione (3) presenta un trasformatore analogico digitale (12) per la trasformazione del segnale di misurazione in serie di dati binari.
  14. 14. Dispositivo secondo una delle rivendicazioni da 10 a 13, con una molteplicità di ricevitori acustici (1) e amplificatori (2) relativi ai primi e con un multiplatore (11), in cui gli amplificatori (2) sono collegati agli ingressi del multiplatore (11) e in cui l'uscita del multiplatore (11) è collegata con l'unità di elaborazione (3).
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