ITRE20120046A1 - Dispositivo di presa di forza collegabile ad un trattore - Google Patents

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ITRE20120046A1
ITRE20120046A1 IT000046A ITRE20120046A ITRE20120046A1 IT RE20120046 A1 ITRE20120046 A1 IT RE20120046A1 IT 000046 A IT000046 A IT 000046A IT RE20120046 A ITRE20120046 A IT RE20120046A IT RE20120046 A1 ITRE20120046 A1 IT RE20120046A1
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IT
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output shaft
tractor
shaft
driven pulleys
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Olmes Ognibene
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Olmes Ognibene
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    • B60KARRANGEMENT OR MOUNTING OF PROPULSION UNITS OR OF TRANSMISSIONS IN VEHICLES; ARRANGEMENT OR MOUNTING OF PLURAL DIVERSE PRIME-MOVERS IN VEHICLES; AUXILIARY DRIVES FOR VEHICLES; INSTRUMENTATION OR DASHBOARDS FOR VEHICLES; ARRANGEMENTS IN CONNECTION WITH COOLING, AIR INTAKE, GAS EXHAUST OR FUEL SUPPLY OF PROPULSION UNITS IN VEHICLES
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Description

DESCRIZIONE
del Brevetto Italiano per Invenzione Industriale dal titolo:
“DISPOSITIVO DI PRESA DI FORZA COLLEGABILE AD UN TRATTOREâ€
CAMPO TECNICO
La presente invenzione riguarda un dispositivo di presa di forza collegabile ad un trattore.
Più in particolare, l’invenzione riguarda un dispositivo di presa di forza collegabile all’albero di uscita di un trattore, ad esempio ad uso agricolo od industriale, per la moltiplicazione dei punti di attacco di diversi utensili di lavoro, come spaccalegna, attrezzi agricoli o altri opportuni macchinari.
TECNICA PREESISTENTE
Come à ̈ noto un trattore del tipo comunemente utilizzato in campo agricolo, comprende un albero di uscita o presa di forza, il quale à ̈ atto ad azionare in rotazione, ad esempio mediante un giunto cardanico o altro organo di trasmissione, un albero di ingresso di un utensile di lavoro, come ad esempio una fresa, un dispositivo di taglio, pompe idrauliche o mezzi pompanti asserviti a varie macchine o altre utenze di tipo noto.
L’albero di uscita convenzionalmente gira ad una velocità angolare di circa 550 giri al minuto o di circa 1100 giri al minuto.
Generalmente, all’albero di uscita può essere associato un singolo utensile di lavoro, ad esempio, con interposizione di un opportuno riduttore o moltiplicatore del numero di giri, a seconda delle esigenze applicative.
Nel caso che l’albero di uscita del trattore debba trascinare in rotazione una pompa idraulica, ad esempio, di uno spaccalegna idraulico o altro utensile analogo, à ̈ necessario, a seconda delle applicazioni o dello spaccalegna utilizzato, poter variare il numero di giri della pompa da 550 a 2000 giri al minuto, ad esempio mediante un opportuno moltiplicatore di numero di giri che viene interposto tra l’utensile e l’albero di uscita del trattore.
I dispositivi di tipo non sono scevri da inconvenienti, tra i quali va certamente annoverato il fatto che qualora si debba poter utilizzare più di un utensile di lavoro, ad esempio più spaccalegna o più utensili ad uso agricolo à ̈ necessario attaccarli selettivamente alla presa di forza del trattore con conseguenti perdite di tempo e di operatività da parte dell’utilizzatore.
Inoltre, per quelle applicazioni che necessitano la variazione del numero di giri dell’albero dell’utenza, la predisposizione di opportuni riduttori o moltiplicatori opportunamente dimensionati e specifici per l’applicazione desiderata rende antieconomico e scomodo il loro impiego.
Uno scopo della presente invenzione à ̈ quello di superare i menzionati inconvenienti della tecnica nota, nell’ambito di una soluzione semplice, razionale e dal costo contenuto.
Tali scopi sono raggiunti dalle caratteristiche dell’invenzione riportate nella rivendicazione indipendente. Le rivendicazioni dipendenti delineano aspetti preferiti e/o particolarmente vantaggiosi dell’invenzione.
<ESPOSIZIONE DELL>’<INVENZIONE>
L’invenzione, particolarmente, rende disponibile un dispositivo di presa di forza collegabile ad un trattore dotato di una presa di forza, che comprende un telaio di supporto fissabile ad un trattore e atto a supportare in rotazione almeno un albero di ingresso atto a prendere il moto dalla presa di forza del trattore e almeno un primo albero di uscita atto ad azionare almeno un utensile di lavoro.
Secondo l’invenzione, il dispositivo comprende almeno un secondo albero di uscita, parallelo a detto primo albero di uscita e atto ad azionare almeno un ulteriore utensile di lavoro, e mezzi di trasmissione del moto interposti tra l’albero di ingresso e il secondo albero di uscita.
Grazie a tale soluzione, à ̈ possibile moltiplicare il numero di prese di forza del trattore rendendo disponibili, anche contemporaneamente, più punti di attacco per differenti utensili.
Tale soluzione à ̈ particolarmente vantaggiosa quando à ̈ necessario utilizzare più di un utensile, ad esempio più di uno spaccalegna o più di un utensile agricolo o altro, trascinandoli con un unico trattore.
Un aspetto dell’invenzione à ̈, inoltre, che i detti mezzi di trasmissione del moto comprendono almeno una puleggia motrice calettata su detto albero di ingresso e almeno un puleggia condotta associata a detto secondo albero di uscita, e un organo flessibile chiuso su se stesso ad anello per la trasmissione del moto da detta puleggia motrice a detta puleggia condotta.
Grazie a tale soluzione à ̈ possibile mantenere a congrua distanza i vari alberi di uscita del dispositivo in modo da rendere possibile associare a tale dispositivo più utensili, anche di ingombro relativamente considerevole, in modo semplice e funzionale.
Ancora, il dispositivo comprende una coppia di dette pulegge motrici collegate, mediante rispettivi organi flessibili, ad una rispettiva coppia di dette pulegge condotte, dette pulegge condotte di detta coppia essendo rese selettivamente solidali in rotazione con detto secondo albero di uscita mediante mezzi di selezione, ad esempio del tipo di un selettore a manicotto azionabile manualmente.
In tal modo, à ̈ possibile variare la velocità angolare di rotazione del secondo albero di uscita a seconda delle esigenze.
Ad esempio, à ̈ possibile variare la velocità angolare del secondo albero di uscita tra una prima e una seconda velocità angolare, ad esempio maggiori della velocità angolare dell’albero di ingresso, rispettivamente, di un fattore di moltiplicazione 2 e 4,5.
Vantaggiosamente, nel dispositivo sono presenti due di detti secondi alberi di uscita tra loro paralleli e collegati nello stesso modo sopradescritto all’albero di ingresso, rendendo così disponibile complessivamente anche tre prese di forza per rispettivi utensili azionabili anche contemporaneamente dalla stessa presa di forza dell’unico trattore.
BREVE DESCRIZIONE DEI DISEGNI
Ulteriori caratteristiche e vantaggi dell’invenzione risulteranno evidenti dalla lettura della descrizione seguente fornita a titolo esemplificativo e non limitativo, con l’ausilio delle figure illustrate nelle tavole allegate.
La figura 1 à ̈ una vista in pianta del dispositivo di presa di forza, secondo l’invenzione.
La figura 2 Ã ̈ una vista posteriore da II di figura 1.
La figura 3 Ã ̈ una vista anteriore da III di figura 1.
La figura 4 Ã ̈ la sezione schematica di traccia IV-IV di figura 3.
La figura 5 Ã ̈ un particolare ingrandito di figura 4.
<MODO MIGLIORE PER ATTUARE L>’<INVENZIONE>
Con particolare riferimento a tali figure, si à ̈ indicato globalmente con 10 un dispositivo di presa di forza collegabile ad un trattore, ad esempio un trattore ad uso agricolo od industriale, non mostrato nelle figure in quanto di tipo noto.
Come noto al tecnico del settore, infatti, un trattore presenta una presa di forza, del tipo di un albero motore e un attacco a tre punti atto ad agganciare attrezzi o macchine operatrici come aratri, frese, coltivatori, spaccalegna, seghe a nastro o simili utensili di lavoro. Il dispositivo 10 comprende un carter scatolare 11 sostanzialmente chiuso e cavo internamente, ad esempio di forma di un parallelepipedo, in modo che l’asse longitudinale dello stesso sia disposto, una volta agganciato al trattore, sostanzialmente orizzontale ed ortogonale alla direzione di avanzamento del trattore stesso.
Il carter di supporto 11 comprende una parete posteriore 12, atta ad essere affacciata in uso al retro del trattore, la quale à ̈ dotata di un foro di ingresso 13, passante e sostanzialmente posizionato in posizione centrale, e una parete anteriore 14 ad essa contrapposta dotata di un primo foro di uscita 15 anch’esso passante e disposto sostanzialmente coassiale con il foro di ingresso 13.
La parete anteriore 14 comprende, inoltre, un secondo foro di uscita 16, posto ad esempio a lato del primo foro di uscita 15.
La parete anteriore 14 comprende, poi, un terzo foro di uscita 17, posto a lato del primo foro di uscita 15, dalla parte opposta rispetto al secondo foro di uscita 16.
Nell’esempio illustrato i tre fori di uscita 15,16,17 sono sostanzialmente allineati lungo l’asse longitudinale centrale della parete anteriore 14.
Inoltre, i tre fori di uscita 15,16,17 presentano forma circolare e il secondo e il terzo foro di uscita 16,17 presentano un interasse minimo di 730 mm rispetto al primo foro di uscita 15.
Attorno a ciascun foro di uscita 15,16,17, così come al foro di ingresso 13, il carter scatolare 11 comprende un attacco a tre punti formato da nr. tre forcelle 18 o simili organi meccanici, che sono posizionate come noto al tecnico del ramo rispetto ai rispettivi fori del carter scatolare 11.
La forcella 18 posta al vertice superiore dell’attacco a tre punti, nell’esempio raffigurato, à ̈ realizzata su una traversa 110 fissata superiormente al carter scatolare 11 e disposta con asse longitudinale sostanzialmente parallelo all’asse longitudinale del carter scatolare stesso, le forcelle 18 inferiori sono, ad esempio, realizzate su una barra di rinforzo 111 parallela alla traversa 110 e fissata inferiormente al carter scatolare 11.
Attorno a ciascun foro 13, 15, 16 e 17 del carter scatolare 11, inoltre, sono previsti rispettivi codoli 19 fissati coassialmente ai relativi fori 13, 15, 16 e 17, i quali si protendono esternamente al carter scatolare stesso e presentano forma sostanzialmente troncoconica divergente.
Il dispositivo 10 comprende un albero principale 20 alloggiato, almeno parzialmente all’interno del carter scatolare 11, una cui prima porzione 21 estremale fuoriesce da esso attraverso il foro di ingresso 13 e definisce un albero di ingresso del dispositivo 10.
L’albero di ingresso 21 à ̈ collegabile, mediante un gruppo di trasmissione noto come un giunto cardanico o altro sistema equivalente, alla presa di forza del trattore.
L’albero principale 20 à ̈ coassialmente inserito nel foro di ingresso 13 ed à ̈ sostenuto in rotazione dal carter scatolare mediante interposizione di appositi cuscinetti 30, mostrati solo schematicamente in figura 4.
La seconda porzione 22 estremale dell’albero principale 20 à ̈ inserita nel primo foro di uscita 15 e fuoriesce dal carter scatolare 11, in pratica, la seconda porzione 22 definisce un primo albero di uscita che rende disponibile una prima presa di forza del dispositivo 10, la cui velocità angolare, ad esempio, à ̈ la stessa velocità angolare della presa di forza del trattore, essendo il primo albero di uscita 22 il prolungamento dell’albero di ingresso 21.
Nel tratto intermedio dell’albero principale 20, interposto tra la prima porzione 21 e la seconda porzione 22, sono calettate una pluralità di pulegge motrici, nell’esempio in numero di 4, e numerate rispettivamente con i numeri di riferimento 24,25,26 e 27, le quali sono solidali in rotazione all’albero principale 20.
Ad esempio, le 4 pulegge motrici 24,25,26 e 27 presentano tutte lo stesso raggio R1 e sono coassiali e allineate lungo l’asse di rotazione dell’albero principale 20.
Il dispositivo 10 comprende, poi, un secondo albero di uscita destro 40 (con riferimento alla disposizione di figura 4) una cui porzione di estremità fuoriesce dal secondo foro di uscita 16 ed à ̈ sostenuto, all’interno del carter scatolare 11 mediante rispettivi cuscinetti 30.
La porzione di estremità del secondo albero di uscita destro 40 che fuoriesce dal secondo foro di uscita 16 rende disponibile una seconda presa di forza del dispositivo 10 atta ruotare con una velocità angolare, ad esempio, differente rispetto alla velocità angolare del primo albero di uscita 22.
In pratica, in una porzione centrale del secondo albero di uscita destro 40 à ̈ associata folle una prima puleggia condotta 41 la quale à ̈ trascinata in rotazione, mediante una prima cinghia 51 da una delle pulegge motrici 24,25,26 e 27, nell’esempio la puleggia motrice 24.
Nella porzione centrale del secondo albero di uscita destro 40, dell’esempio raffigurato, à ̈ associata folle anche una seconda puleggia condotta 42 la quale à ̈ trascinata in rotazione, mediante una seconda cinghia 52 da una delle pulegge motrici 24,25,26 e 27, nell’esempio la puleggia motrice 25.
La prima e la seconda puleggia condotta, rispettivamente 41 e 42, sono rese selettivamente solidali in rotazione con detto secondo albero di uscita destro 40 mediante mezzi di selezione.
I mezzi di selezione, nella fattispecie, comprendono un manicotto 43 associato solidale in rotazione e libero in traslazione al secondo albero di uscita destro 40 e dotato di denti frontali 44, su entrambe le facce assialmente contrapposte, che sono atti ad impegnare rispettive sedi 45 realizzate sulle pareti affacciate della prima e della seconda puleggia condotta 41,42, per il trascinamento in rotazione delle stesse.
La porzione centrale del secondo albero di uscita destro 40, interposta tra le due pulegge condotte 41 e 42, presenta ad esempio un profilo scanalato 46 (o una linguetta o altro equivalente accorgimento tecnico), in modo che il manicotto 43, ad esempio presentante un foro centrale corrispondentemente scanalato, possa scorrere assialmente lungo il secondo albero di uscita destro 40, tra una almeno prima posizione, in cui i denti frontali 44 ingranano le sedi 45 ricavate nella prima puleggia condotta 41, rendendo il secondo albero di uscita destro 40 solidale in rotazione con la prima puleggia condotta 41 stessa, e almeno una seconda posizione, in cui i denti frontali 44 ingranano le sedi 45 ricavate nella seconda puleggia condotta 41, rendendo il secondo albero di uscita destro 40 solidale in rotazione con la seconda puleggia condotta 41 stessa.
La prima puleggia condotta 41, ad esempio, presenta un raggio R2 = 1/4,5 R1.
La seconda puleggia condotta 42, ad esempio, presenta un raggio R3 = 1/2 R1.
In tal modo, quando il secondo albero di uscita destro 40 à ̈ trascinato in rotazione dall’albero principale 20 tramite la prima puleggia condotta 41 esso gira ad una velocità angolare 4,5 volte maggiore della presa di forza del trattore, quando il secondo albero di uscita destro 40 à ̈ trascinato in rotazione dall’albero principale 20 tramite la seconda puleggia condotta 42 esso gira ad una velocità angolare 2 volte maggiore della presa di forza del trattore.
Il dispositivo 10 comprende mezzi di azionamento atti ad azionare il manicotto 43 in traslazione lungo detto secondo albero di uscita destro tra la prima posizione e la seconda posizione.
I mezzi di azionamento, ad esempio, comprendono una leva 47 una cui estremità conformata a forcella à ̈ fissata al manicotto 43 e la cui estremità libera fuoriesce da un foro praticato nel carter scatolare 11 per essere azionata manualmente.
Analogamente, dalla parte opposta del secondo albero di uscita destro 40 rispetto al primo albero di uscita 22, il dispositivo 10 comprende, poi, un secondo albero di uscita sinistro 60 una cui porzione di estremità fuoriesce dal terzo foro di uscita 17 ed à ̈ sostenuto, all’interno del carter scatolare 11 mediante rispettivi cuscinetti 30.
La porzione di estremità del secondo albero di uscita sinistro 60 che fuoriesce dal terzo foro di uscita 17 rende disponibile una terza presa di forza del dispositivo 10 atta ruotare con una velocità angolare, ad esempio, differente rispetto alla velocità angolare del primo albero di uscita 22.
In pratica, in una porzione centrale del secondo albero di uscita sinistro 60 à ̈ associata folle una ulteriore prima puleggia condotta 61 la quale à ̈ trascinata in rotazione, mediante una prima cinghia 71 da una delle pulegge motrici 24,25,26 e 27, nell’esempio la puleggia motrice 26.
Nella porzione centrale del secondo albero di uscita sinistro 60, dell’esempio raffigurato, à ̈ associata folle anche una ulteriore seconda puleggia condotta 62 la quale à ̈ trascinata in rotazione, mediante una seconda cinghia 72 da una delle pulegge motrici 24,25,26 e 27, nell’esempio la puleggia motrice 27.
La prima e la seconda puleggia condotta, rispettivamente 71 e 72, sono rese selettivamente solidali in rotazione con detto secondo albero di uscita sinistro 60 mediante ulteriori mezzi di selezione. I mezzi di selezione, nella fattispecie, comprendono un manicotto 63 associato solidale in rotazione e libero in traslazione al secondo albero di uscita sinistro 60 e dotato di denti frontali 64, su entrambe le facce assialmente contrapposte, atti ad impegnare rispettive sedi 65 realizzate sulle pareti affacciate della prima e della seconda puleggia condotta 61,62, per il trascinamento in rotazione delle stesse.
La porzione centrale del secondo albero di uscita sinistro 60, interposta tra le due pulegge condotte 61 e 62 presenta, ad esempio, un profilo scanalato 66 (o una linguetta o altro equivalente accorgimento tecnico), in modo che il manicotto 63, ad esempio presentante un foro centrale corrispondentemente scanalato, possa scorrere assialmente lungo il secondo albero di uscita sinistro 60, tra almeno una prima posizione, in cui i denti frontali 64 ingranano le sedi 65 ricavate nella prima puleggia condotta 61, rendendo il secondo albero di uscita sinistro 60 solidale in rotazione con la prima puleggia condotta 61 stessa, e almeno una seconda posizione, in cui i denti frontali 64 ingranano le sedi 65 ricavate nella seconda puleggia condotta 62, rendendo il secondo albero di uscita sinistro 60 solidale in rotazione con la seconda puleggia condotta 62 stessa. La prima puleggia condotta 61, ad esempio, presenta un raggio R4 = R2 = 1/4,5 R1.
La seconda puleggia condotta 62, ad esempio, presenta un raggio R5 = R3 = 1/2 R1.
In tal modo, quando il secondo albero di uscita sinistro 60 à ̈ trascinato in rotazione dall’albero principale 20 tramite la prima puleggia condotta 61 esso gira ad una velocità angolare 4,5 volte maggiore della presa di forza del trattore, quando invece il secondo albero di uscita sinistro 60 à ̈ trascinato in rotazione dall’albero principale 20 tramite la seconda puleggia condotta 62 esso gira ad una velocità angolare 2 volte maggiore della presa di forza del trattore.
Il dispositivo 10 comprende mezzi di azionamento atti ad azionare il manicotto 63 in traslazione lungo detto secondo albero di uscita destro tra la prima posizione e la seconda posizione.
I mezzi di azionamento, ad esempio, comprendono una leva 67 una cui estremità conformata a forcella à ̈ fissata al manicotto 63 e la cui estremità libera fuoriesce da un foro praticato nel carter scatolare 11 per essere azionata manualmente.
Nell’esempio raffigurato, il primo albero di uscita 22, il secondo albero di uscita destro 40 e il secondo albero di uscita sinistro 60 sono tra loro paralleli, posti su un piano sostanzialmente orizzontale, sostanzialmente paralleli alla direzione di avanzamento del trattore e allineati lungo l’asse longitudinale del carter scatolare 11; inoltre, l’interasse tra il primo albero di uscita 22 e i secondi alberi di uscita destro 40 e sinistro 60 à ̈ almeno maggiore di 730 mm.
Non si escludono differenti ed equivalenti disposizioni degli alberi di uscita 22,40,60 a seconda delle esigenze costruttive.
Alla luce di quanto sopra descritto, il funzionamento del dispositivo 10 Ã ̈ il seguente.
Come prima cosa à ̈ necessario rendere solidale in rotazione l’albero di ingresso 21 con la presa di forza del trattore, ad esempio, collegandoli tramite un giunto cardanico.
La presa di forza del trattore trascina in rotazione l’albero di ingresso 21 con una velocità angolare che, normalmente, à ̈ pari a 550 giri al minuto o 1100 giri al minuto, a seconda del trattore.
La rotazione impartita all’albero di ingresso 21 si traduce in una rotazione con pari velocità angolare del primo albero di uscita 22, in quanto l’albero di ingresso 21 e il primo albero di uscita 22 costituiscono lo stesso albero principale 20.
Al primo albero di uscita 22 Ã ̈ collegabile, mediante mezzi noti nel settore, un primo utensile di lavoro, ad esempio che non necessiti di un numero di giri maggiore del numero di giri fornito dalla presa di forza del trattore.
Qualora sia necessario l’impiego di tale unica presa di forza del dispositivo 10 (primo albero di uscita 22) à ̈ sufficiente azionare la leva 47 e la leva 67 in modo che i rispettivi manicotti 43 e 63 si portino in una posizione intermedia tra la prima posizione e la seconda posizione, in cui il manicotto 43,63 stesso non ingrana nessuna delle prime e seconde pulegge condotte, rispettivamente 41,42 e 61,62.
Qualora invece sia necessario rendere disponibile una seconda presa di forza per un ulteriore utensile, che ad esempio necessiti di un numero di giri superiore a quello impartito dalla presa di forza del trattore, à ̈ sufficiente azionare uno dei manicotti 43,63 per portarlo nella sua prima o seconda posizione, perché questo renda solidale in rotazione il secondo albero di uscita destro 40 o 60, rispettivamente, ad una tra la prima e la seconda puleggia condotta 41,61 e 42,62 a seconda della velocità angolare richiesta dall’utensile.
Ovviamente se si deve rendere disponibile una terza presa di forza per un ulteriore utensile à ̈ sufficiente portare nella prima o nella seconda posizione entrambi i manicotti 43 e 63, in modo da azionare in rotazione entrambi i secondi alberi di uscita destro 40 e sinistro 60.
Non si esclude, infine, che il rapporto di trasmissione tra l’albero di ingresso 21 e uno qualunque degli alberi di uscita 22,40 e 60 possa essere differente rispetto a quelli sopradescritti, potendo prevedere che gli alberi di uscita stessi possano avere velocità angolari ridotte, moltiplicate o uguali alla velocità angolare della presa di forza del trattore a seconda delle diverse esigenze costruttive.
L’invenzione così concepita à ̈ suscettibile di numerose modifiche e varianti tutte rientranti nell’ambito del concetto inventivo.
Inoltre tutti i dettagli sono sostituibili da altri elementi tecnicamente equivalenti.
In pratica i materiali impiegati, nonché le forme e le dimensioni contingenti, potranno essere qualsiasi a seconda delle esigenze senza per questo uscire dall’ambito di protezione delle seguenti rivendicazioni.

Claims (9)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Dispositivo (10) di presa di forza collegabile ad un trattore dotato di una presa di forza, che comprende un telaio di supporto (11) fissabile ad un trattore e atto a supportare in rotazione almeno un albero di ingresso (21) atto a prendere il moto dalla presa di forza del trattore e almeno un primo albero di uscita (22) atto ad azionare almeno un utensile di lavoro, caratterizzato dal fatto di comprendere almeno un secondo albero di uscita (40,60), parallelo a detto primo albero di uscita (22) e atto ad azionare almeno un ulteriore utensile di lavoro, e mezzi di trasmissione del moto (24-27, 40,41,51,52, 61,62,71,72) interposti tra l’albero di ingresso (21) e il secondo albero di uscita (40,60).
  2. 2. Dispositivo (10) secondo la rivendicazione 1, in cui detti mezzi di trasmissione del moto comprendono almeno una puleggia motrice (24-27) calettata su detto albero di ingresso (21) e almeno un puleggia condotta (41,42,61,62) associata a detto secondo albero di uscita (40,60), e un organo flessibile (51,52,71,72) chiuso su se stesso ad anello per la trasmissione del moto da detta puleggia motrice (24-27) a detta puleggia condotta (41,42,61,62).
  3. 3. Dispositivo (10) secondo la rivendicazione 2 caratterizzato dal comprendere almeno una coppia di dette pulegge motrici (24,25;26,27) collegate, mediante rispettivi organi flessibili (51,52;71,72) ad una rispettiva coppia di dette pulegge condotte (41,42;61,62), dette pulegge condotte (41,42;61,62) di detta coppia essendo rese selettivamente solidali in rotazione con detto secondo albero di uscita (40,60) mediante mezzi di selezione (43,63).
  4. 4. Dispositivo (10) secondo la rivendicazione 3, in cui detti mezzi di selezione comprendono almeno un manicotto (43,63) associato solidale in rotazione e libero in traslazione al secondo albero di uscita (40,60) e dotato di denti frontali (44,64) atti ad impegnare rispettive sedi (45,65) realizzate su dette pulegge condotte (41,42;61,62) per il trascinamento in rotazione del secondo albero di uscita stesso.
  5. 5. Dispositivo (10) secondo la rivendicazione 4, caratterizzato dal comprendere mezzi di azionamento (47,67) atti ad azionare detto manicotto (43,63) in traslazione lungo detto secondo albero di uscita (40,60) da una prima posizione in cui ingrana con una di dette pulegge condotte (41,61) e una seconda posizione in cui ingrana con l’altra di dette pulegge condotte (42,62).
  6. 6. Dispositivo (10) secondo una qualunque delle rivendicazioni da 3 a 5, in cui dette pulegge condotte (41,42;61,62) presentano diametro tra loro differente in modo tale che l’albero di ingresso (21), quando collegato al secondo albero di uscita (40,60) tramite una delle pulegge condotte (41,61), impartisce al secondo albero di uscita stesso una prima velocità angolare e, quando collegato al secondo albero di uscita (40,60) tramite l’altra delle pulegge condotte (42,62), impartisce al secondo albero di uscita stesso una seconda velocità angolare differente da detta prima velocità angolare.
  7. 7. Dispositivo (10) secondo la rivendicazione 6, in cui detta prima e detta seconda velocità angolare del secondo albero di uscita (40,60) sono maggiori della velocità angolare di detto albero di ingresso (21), rispettivamente, di un fattore di moltiplicazione 2 e 4,5.
  8. 8. Dispositivo (10) secondo la rivendicazione 1, in cui l’interasse tra detto primo albero di uscita (22) e detto secondo albero di uscita (40,60) à ̈ sostanzialmente non inferiore a 730 mm.
  9. 9. Dispositivo (10) secondo una qualunque delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal comprendere una coppia di detti secondi alberi di uscita (40 e 60) paralleli a detto primo albero di uscita (22).
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