ITRE20100046A1 - Impianto di accumulo industriale di oggetti - Google Patents

Description

DESCRIZIONE

del brevetto per invenzione industriale dal titolo:

“IMPIANTO DI ACCUMULO INDUSTRIALE DI OGGETTI”

L’invenzione riguarda un impianto di accumulo industriale di oggetti in grado di operare con moto discontinuo.

Tipicamente, rimpianto è per accumulare temporaneamente oggetti aventi peso compreso tra 5 e 30 kg, ed in particolare per coordinare linee aventi potenzialità e/o ritmi produttivi diversi.

Sono noti sistemi di accumulo temporaneo (polmoni) di oggetti che comprendono numerosi tratti di linee di trasporto posti al suolo, paralleli tra loro, che definiscono zone, più o meno estese in pianta, su cui gli oggetti vengono portati per stazionare, temporaneamente, i quali oggetti, vengono poi ripresi e rimessi nel ciclo produttivo, il tutto essendo organizzato secondo modalità varie, al fine di compensare fasi produttive aventi potenzialità e ritmi diversi.

Detti sistemi noti presentano tuttavia l’inconveniente di richiedere aree al suolo di estensione estremamente elevata, e quindi occupano parte rilevante degli edifici industriali in cui si svolgono le fasi di produzione.

Uno scopo dell’invenzione è di realizzare un impianto di accumulo in grado di svilupparsi in direzione verticale, occupando un’area in pianta estremamente ridotta. Un altro scopo dell’invenzione è di realizzare un impianto di accumulo costruttivamente semplice ed economico e funzionalmente efficace.

Detto ed altri scopi sono raggiunti dal trovato in oggetto così come si caratterizza nelle rivendicazioni.

L’invenzione viene esposta in dettaglio nel seguito con l'aiuto delle allegate figure che ne illustrano una forma, a titolo di esempio e non esclusiva, di attuazione.

La FIG. 1 è una vista generale dell’impianto, con alcune parti asportate, per meglio evidenziarne altre; la rulliera fissa 51 non è mostrata.

La FIG. 2 è una vista generale come Fig. 1, semplificata, del solo polmone M.

La Fig. 2A è un particolare ingrandito della Fig. 2.

La FIG. 3 mostra una piattaforma di carico di Fig. 1.

La FIG. 4 è una vista frontale di Fig. 3.

La FIG. 5 è una vista di lato di Fig. 1.

La FIG. 6 è una vista di lato del dispositivo di carico/scarico 40.

Le figure da 7A a 7D mostrano quattro fasi in successione del dispositivo di carico/scarico di Fig. 6, ove:

la Fig. 7 A è la stessa vista di Fig. 6 durante il tratto di percorso RI.

La Fig. 7B è una sezione ingrandita secondo il piano B-B di Fig. 7A durante il tratto di percorso R2.

la Fig. 7C è la stessa vista di Fig. 7A durante il tratto di percorso R6.

La Fig. 7D è una sezione ingrandita secondo il piano D-D di Fig. 7C durante il tratto di percorso R4.

L’impianto di accumulo illustrato comprende un grosso contenitore-polmone M, in grado di contenere un numero relativamente elevato di oggetti P posti su piattaforme 10 ed un dispositivo 40 di carico/scarico degli oggetti atto a caricare/scaricare almeno un carico di oggetti P alla volta su/da una singola piattaforma 10, ove un carico di oggetti è costituito da uno o da più oggetti, tipicamente affiancati tra loro a formare almeno uno strato.

Il polmone M comprende una pluralità di piattaforme 10, atte a portare, ciascuna, in appoggio sul proprio pianale di appoggio 11, un carico di oggetti P.

Il polmone M comprende inoltre un sistema di movimentazione che aziona in movimento la pluralità di piattaforme 10 secondo un percorso che si sviluppa in un piano verticale e longitudinale.

Il sistema di movimentazione comprende una linea continua, motorizzata, di trasporto 20, in particolare comprendente due catene 21, ciascuna delle quali si avvolge, in modo sufficientemente teso, attorno ad una pluralità di ruote dentate 23 per catene, definendo un anello chiuso che si sviluppa lungo un percorso che corre su un piano verticale e longitudinale, che trasporta in movimento contemporaneo la detta pluralità di piattaforme 10.

In particolare, la linea di trasporto 20 comprende due tratti verticali rettilinei 20a, che definiscono la maggior parte del percorso, e due tratti di raccordo 20b, lungo cui il percorso perviene ad invertire la propria direzione, che congiungono tra loro i due tratti verticali 20a.

Le piattaforme 10 sono incernierate alla linea di trasporto 20 con possibilità di oscillare attorno ad un asse A orizzontale trasversale (ossia diretto da una catena 21 all’ al tra) (figure 3, 4).

Secondo una forma preferita (ma non esclusiva) di attuazione, le piattaforme 10 comprendono un pianale di appoggio 11, orizzontale, avente estensione tale da sostenere in appoggio un carico di oggetti P affiancati tra loro; sui due fianchi laterali (ossia le due estremità poste vicino alle rispettive catene 21) del pianale 11 sono fissate due colonne verticali 12, le quali sono a loro volta incernierate alle catene 21, in particolare sono vincolate alle catene 21 mediante perni orizzontali e trasversali 24, solidali alle stesse catene 21 e coassiali con le rotelle 15 (Fig. 4). Le due estremità inferiori delle colonne 12 sono solidalmente fissate alle estremità di una trave orizzontale e trasversale 14, che sostiene il pianale di carico 11.

L’asse A è disposto in posizione superiore al baricentro determinato dal peso della piattaforma 10 e del suo carico, in modo che la piattaforma stessa tenda, in modo naturale, a mantenere una posizione di equilibrio costante in cui il pianale 11 è orizzontale, lungo ogni tratto del suo percorso lungo la linea 20.

Preferibilmente, lungo almeno parte del percorso della linea 20, corre almeno una linea di rotaie atta a mantenere guidate le piattaforme 10, mantenendo il pianale 11 di appoggio degli oggetti in posizione orizzontale.

Preferibilmente sono previste due linee di rotaie 31 e 32, parallele che interagiscono con due rispettive rotelle folli di riscontro 15 e 16 imperniate su ciascuna delle colonne verticali 12, in punti distanti tra loro lungo la stessa colonna 12.

In particolare, le rotelle 15 sono coassiali all’asse A di cerniera della rispettiva piattaforma 10.

Le rotaie di guida 31, 32 possiedono tratti rettilinei verticali 3 la e 32a che guidano le rotelle 15 e rispettivamente le rotelle 16 lungo i tratti verticali 20a del percorso ed eventuali tratti di raccordo 31b (non rappresentati nelle figure), 32b che guidano le rotelle 15, 16 lungo i tratti di raccordo 20b del percorso. Grazie alla previsione delle due rotelle 15, 16 entrambe guidate, le piattaforme mantengono una posizione prefissata e stabile, nonostante eventuali spinte che tendessero a variare l’orientazione dei pianali 11.

Il pianale di appoggio 11 è formato da una pluralità di prime stecche 13, rettilinee, orizzontali, longitudinali e parallele tra loro, sostenute dalla trave 14 e solidali ad essa, la cui superficie superiore definisce il piano di appoggio degli oggetti sul pianale 11. II dispositivo di carico/scarico 40 comprende un utensile traslatore 41 a forma di pettine, per il trasferimento degli oggetti P sulla/dalla piattaforma, che possiede una pluralità di seconde stecche 42 rettilinee, orizzontali, longitudinali e parallele tra loro e parallele alle prime stecche 13, sostenute da una pluralità di elementi di supporto mobili 43, solidali tra loro; gli elementi 43 sono tanti quanti le seconde stecche 42 e ciascuno di essi supporta, a sbalzo, presso una propria porzione sporgente verso il polmone M, una rispettiva stecca 42. Lo spessore, in direzione orizzontale, di tale estremità è tale da non debordare trasversalmente rispetto alla rispettiva stecca 42.. Dette seconde stecche 42 sono atte ad inserirsi negli interstizi tra le prime stecche 13 del pianale Il e definiscono, con la propria superficie superiore, un piano di appoggio degli oggetti di forma ed estensione sostanzialmente uguale al piano di appoggio definito dalle stecche 13.

In dettaglio, secondo la forma di attuazione illustrata nelle figure, le stecche 13 sono fissate ad una seconda trave trasversale 142, fissata sopra la trave 14 e parallela a questa; ciascuna stecca 13 è fissata a questa trave 142 mediante una piastra di sostegno 143, che funge da piedestallo, il cui piano principale si sviluppa nello stesso piano verticale individuato dalla stecca 13 (figure 3 e 4); questa configurazione serve a fare in modo che la distanza in direzione verticale tra il piano di appoggio definito dalle stecche 13 e la trave trasversale che sorregge le stecche (che in questo caso è la trave 142, ma potrebbe essere direttamente la trave 14) sia maggiore dello spessore in verticale delle seconde stecche 42.

Ciò al fine di permettere alle seconde stecche 42 di inserirsi tra le prime stecche 13 e di scendere con il proprio piano di appoggio ad un livello inferiore al piano di appoggio delle stecche 13.

Il dispositivo 40 comprende inoltre un dispositivo atto a muovere l’utensile traslatore 41 a pettine lungo un percorso R di forma rettangolare che si svolge in un piano verticale longitudinale, parallelo alle stecche 13 e 42.

Nel caso il dispositivo 40 sia in fase di carico di oggetti P su una piattaforma, il percorso R dell’utensile traslatore 41 comprende (si vedano la Fig. 6 e le figure 7A-7D):

un primo tratto RI, orizzontale, in avanti verso il pianale 11 della piattaforma 10, in cui il piano di appoggio delle seconde stecche 42 si muove ad un livello più alto rispetto a quello delle prime stecche 13, fino a sovrapporsi completamente a questo (Fig. 7 A);

un secondo tratto R2 verso il basso, in cui il piano di appoggio delle seconde stecche 42 si porta ad un livello più basso rispetto a quello delle prime stecche 13, in modo da rilasciare gli oggetti P, in appoggio sulle prime stecche 13 (Fig. 7B)

un terzo tratto R3 orizzontale, indietro, in cui le seconde stecche 42 fuoriescono dagli spazi tra le prime stecche 13, mantenendo il proprio piano di appoggio ad un livello più basso di queste (Fig. 7C); ed

un quarto tratto R4 verso l’alto, che risolleva il piano di appoggio delle seconde stecche 42 ad un livello leggermente superiore al piano di appoggio delle prime stecche 13.

Il percorso R ed i rispettivi tratti R1-R4, illustrati nelle figure sono la traiettoria che compie un punto dell’utensile traslatore 41 o un punto solidale ad esso: in Fig. 6 è indicato con R la traiettoria compiuta dal punto mediano del profilo del piano di appoggio delle stecche 42; in Fig. 7A è indicato con RI la traiettoria compiuta dal punto baricentrico dell’oggetto P; nelle figure 7B e 7D è indicato con R2 e rispettivamente con R4 la il percorso (verticale) compiuto dal piano di appoggio delle stecche 42; in Fig. 7D è indicato con R3 la traiettoria compiuta dal punto baricentrico della stecca 42.

Quando il dispositivo 40 opera per scaricare degli oggetti da una piattaforma 10, il movimento di forma rettangolare R è invertito rispetto a quello praticato in fase di carico, qui sopra descritto.

Per attuare il detto movimento lungo un percorso rettangolare R, il dispositivo atto a muovere l’utensile traslatore 41 comprende una prima slitta 45, che porta il detto utensile traslatore 41 ed una seconda slitta 46 che porta detta prima slitta 45.

La prima slitta 45 ha un movimento orizzontale longitudinale (parallelo alle stecche 13, 42), prodotto da un motore 451, che aziona un nastro di trasmissione 452, avanti ed indietro rispetto alla seconda slitta 46, tale da muovere l’utensile 41 secondo un corrispondente moto orizzontale alternativo che definisce il primo tratto RI e il terzo tratto R3 del percorso rettangolare R.

La seconda slitta 46 ha un movimento verticale su e giù, motorizzato, rispetto ad un supporto 47 , prodotto ad esempio mediante un cinematismo ad eccentrici (non illustrato) tale da muovere la prima slitta 45, e con essa l’utensile 41, secondo un corrispondente moto verticale alternativo che definisce il secondo tratto R2 e il quarto tratto R4 del percorso rettangolare. Con la coordinazione di tali movimenti si realizza il voluto movimento rettangolare R, in un senso o nell’altro.

L’impianto in oggetto comprende inoltre una rulliera fissa 51, atta a sostenere e muovere oggetti P, avente rulli 52, paralleli alle stecche 42 dell’utensile traslatore 41, posti a sbalzo e posti sul percorso rettangolare R dell’utensile 4L Più precisamente, il piano di appoggio della rulliera 51 è fermo ed è posto ad un livello intermedio tra la pozione superiore e la posizione inferiore assunta dal piano di appoggio dell’utensile traslatore 41 durante detto quarto tratto R4, ed i rulli 52 sono disposti in posizione tale che le seconde stecche 42 passano lungo gli interstizi tra i rulli 52 stessi, durante detto quarto tratto R4.

Nel funzionamento, gli oggetti P da immagazzinare vengono inseriti e alternativamente estratti dal contenitore-polmone M mediante il dispositivo di carico/scarico 40. Il contenitore-polmone M è usualmente in condizione inattiva (le piattaforme 10 sono ferme) e viene movimentato solamente quando occorre caricare e/o scaricare una o più di tali piattaforme.

Può essere previsto un solo dispositivo di carico/scarico 40, il quale serve a caricare e scaricare alternativamente gli oggetti P sulle e dalle piattaforme 10.

Il carico degli oggetti sulle piattaforme 10 avviene nel modo che segue.

Una piattaforma vuota 10 viene fermata in una posizione (costante) di carico presso il dispositivo di carico/scarico 40.

Gli oggetti da caricare pervengono sulla rulliera fissa 51 e da questa, tramite il descritto movimento rettangolare dell’utensile 41, vengono prelevati, a strati (ovvero più oggetti affiancati, in vario modo) dalla rulliera 51 e trasferiti su una piattaforma 10 ferma nella stazione di carico/scarico.

Una volta caricata una piattaforma 10, la linea di trasporto 20 si muove di un passo (o di più passi) per portare un’altra piattaforma 10, vuota in posizione di carico.

Lo scarico degli oggetti dalle piattaforme 10 avviene in modo inverso a quello descritto per il carico.

Possono essere previsti più dispositivi di carico/scarico 40 e questi possono fungere da mezzo dedicato a caricare oggetti sulle piattaforme oppure da mezzo dedicato a scaricare oggetti dalle piattaforme o da mezzo in grado di effettuare, alternativamente, entrambe le fasi di carico e scarico degli oggetti sulle e dalle piattaforme 10.

La flessibilità di funzionamento del polmone è molto elevata, in quanto il movimento della linea 20 può avvenire in entrambi i sensi e il numero di passi tra una fermata e la successiva può variare; si possono quindi manipolare oggetti di tipo diverso e con modalità diverse.

Il contenitore-polmone M è in grado di accumulare un numero relativamente molto elevato di oggetti; naturalmente la capacità di accumulo dipende in massima parte dalle dimensioni generali del contenitore-polmone M stesso, ed in particolare dall’altezza di esso, le quali dimensioni sono a libera scelta del progettista. Soprattutto, può venire sfruttata al massimo l’altezza interna degli edifici industriali, la quale è normalmente poco utilizzata, riducendo di conseguenza in modo corrispondente la superficie in pianta occupata dal polmone.

Ovviamente all’invenzione in oggetto potranno venire apportate numerose modifiche di natura pratico-applicativa, senza con ciò uscire dall'ambito dell'idea inventiva come sotto rivendicata.

Claims (8)

1. RIVENDICAZIONI 1. Impianto di accumulo industriale di oggetti, caratterizzato dal fatto che comprende: un grosso contenitore - polmone M avente una pluralità di piattaforme (10) atte a portare in appoggio, ciascuna, uno o più oggetti P, ed un sistema di movimentazione che aziona in movimento la pluralità di piattaforme (10) secondo un percorso che si sviluppa in un piano verticale e longitudinale, e almeno un dispositivo di carico/scarico degli oggetti (40) atto a caricare/scaricare almeno un carico di oggetti P alla volta su/da una singola piattaforma.
2. 2. Impianto secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che il sistema di movimentazione comprende una linea motorizzata (20) di catene di trasporto, che si sviluppa ad anello chiuso lungo un percorso che corre su un piano verticale, che trasporta in movimento contemporaneo la detta pluralità di piattaforme (10).
3. 3. Impianto secondo la rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che dette piattaforme (10) sono incernierate alla linea di trasporto (20) con possibilità di oscillare attorno ad un asse A orizzontale trasversale, e rimpianto comprende almeno una linea di rotaie (31, 32) atte a mantenere guidate le piattaforme (10) lungo almeno parte del percorso della linea (20), con il pianale di appoggio (11) degli oggetti in posizione orizzontale, lungo almeno parte del percorso definito dalla linea di trasporto (20).
4. 4. Impianto secondo la rivendicazione 3, caratterizzato dal fatto il contenitorepolmone M comprende due linee di rotaie (31) e (32), parallele che interagiscono con due rispettive rotelle folli di riscontro (15) e (16) imperniate su ciascuna delle colonne verticali (12), in punti distanti tra loro lungo la stessa colonna (12).
5. 5. Impianto secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che ogni piattaforma (10) comprende un pianale di appoggio (11) formato da una pluralità di prime stecche (13), rettilinee, orizzontali, longitudinali e parallele tra loro, la cui superficie superiore definisce il piano di appoggio degli oggetti P sulle piattaforme (10), ed inoltre il dispositivo di carico/scarico (40) comprende un utensile traslatore (41) a forma di pettine, per il trasferimento degli oggetti P sulla/dalla piattaforma (10), avente una pluralità di seconde stecche rettilinee (42), orizzontali, longitudinali e parallele tra loro, atte ad inserirsi negli interstizi tra le prime stecche (13), la distanza in direzione verticale tra il piano di appoggio definito dalle stecche (13) e la trave trasversale (14, 142) che sorregge le stecche essendo maggiore dello spessore in verticale delle seconde stecche (42) e del loro eventuale supporto (43).
6. 6. Impianto secondo la rivendicazione 5, caratterizzato dal fatto che il dispositivo di carico/scarico comprende un dispositivo atto a muovere l’utensile traslatore a pettine con movimento lungo un percorso (R) di forma rettangolare, che, in fase di carico di oggetti su una piattaforma, comprende: un primo tratto (RI), orizzontale, in avanti verso il pianale (11) della piattaforma (10), in cui il piano di appoggio delle seconde stecche (42) si muove ad un livello più alto rispetto a quello delle prime stecche (13), fino a sovrapporsi completamente a questo (Fig. 7 A); un secondo tratto (R2) verso il basso, in cui il piano di appoggio delle seconde stecche (42) si porta ad un livello più basso rispetto a quello delle prime stecche (13), in modo da rilasciare gli oggetti P, in appoggio sulle prime stecche (13) (Fig. 7B); un terzo tratto (R3) orizzontale, indietro, in cui le seconde stecche (42) fuoriescono dagli spazi tra le prime stecche (13), mantenendo il proprio piano di appoggio ad un livello più basso di queste (Fig. 7C); ed un quarto tratto (R4) verso l’alto, che risolleva il piano di appoggio delle seconde stecche (42) ad un livello leggermente superiore al piano di appoggio delle prime stecche (13). ed in fase di scarico degli oggetti da una piattaforma, il movimento di forma rettangolare è invertito rispetto a quello praticato in fase di carico.
7. 7. Impianto secondo la rivendicazione 6, caratterizzato dal fatto che: il dispositivo atto a muovere l’utensile traslatore (41) comprende una prima slitta (45), che porta il detto utensile traslatore (41) ed una seconda slitta (46) che porta detta prima slitta (45), la prima slitta (45) avendo un movimento orizzontale longitudinale, azionato da motore, avanti ed indietro rispetto alla seconda slitta (46), tale da muovere l’utensile (41) secondo un corrispondente moto orizzontale alternativo che definisce il primo tratto (RI) e il terzo tratto (R3) del percorso rettangolare (R); la seconda slitta (46) avendo un movimento verticale su e giù, motorizzato, tale da muovere la prima slitta e con essa l’utensile (41) secondo un corrispondente moto verticale alternativo che definisce il secondo tratto (R2) e il quarto tratto (R4) del percorso rettangolare.
8. 8. Impianto secondo la rivendicazione 6, caratterizzato dal fatto che il dispositivo di carico/scarico (40) comprende una rulliera fissa (51), atta a sostenere e muovere oggetti P, posta sul percorso rettangolare dell’utensile traslatore (41), avente i propri rulli (52), posti a sbalzo, paralleli alle seconde stecche (42) e disposti in posizione tale che le seconde stecche (42) passano attraverso gli interstizi dei rulli (52) durante detto quarto tratto (R4) del percorso rettangolare, il piano di appoggio della rulliera (51) essendo fermo ad un livello intermedio tra la pozione superiore e la posizione inferiore assunta dal piano di appoggio dell’utensile traslatore (41) durante detto quarto tratto (R4).