ITRE20090027A1 - Dispositivo per rimuovere la nocetta del femore dei prosciutti - Google Patents

Dispositivo per rimuovere la nocetta del femore dei prosciutti Download PDF

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ITRE20090027A1
ITRE20090027A1 IT000027A ITRE20090027A ITRE20090027A1 IT RE20090027 A1 ITRE20090027 A1 IT RE20090027A1 IT 000027 A IT000027 A IT 000027A IT RE20090027 A ITRE20090027 A IT RE20090027A IT RE20090027 A1 ITRE20090027 A1 IT RE20090027A1
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IT
Italy
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ham
axis
cutting unit
rotation
casing
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IT000027A
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English (en)
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Dino Galloni
Luciano Galloni
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Soncini A Macch Spa
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    • A22BUTCHERING; MEAT TREATMENT; PROCESSING POULTRY OR FISH
    • A22CPROCESSING MEAT, POULTRY, OR FISH
    • A22C17/00Other devices for processing meat or bones
    • A22C17/004Devices for deboning meat

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  • Zoology (AREA)
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Description

DESCRIZIONE
“DISPOSITIVO PER RIMUOVER LA NOCETTA DEL FEMORE DEI PROSCIUTTIâ€
La presente invenzione riguarda un dispositivo che à ̈ atto ad effettuare in modo automatico la rimozione della nocetta del femore dei prosciutti.
Più in particolare, la presente invenzione riguarda un dispositivo atto ad essere installato su una macchina che à ̈ globalmente destinata ad effettuare la sgorbiatura dei prosciutti.
Come à ̈ noto, la sgorbiatura consiste in una operazione preliminare mediante la quale si esegue il distacco della massa carnosa dall’osso del prosciutto, in particolare dal suo tratto femorale, prima dell’operazione di disossatura (che può essere effettuata con l’ausilio di una macchina opportuna).
La sgorbiatura può essere effettuata a mano, utilizzando appositi utensili denominati sgorbie, oppure mediante una apposita macchina, detta sgorbiatrice, che à ̈ atta ad eseguire la sgorbiatura automatica dell’osso dei prosciutti con modalità sostanzialmente uguali a quelle eseguite a mano da un operatore specializzato.
Una macchina automatica di questo tipo à ̈ descritta compiutamente nella domanda di brevetto italiana No. RE2000A000015 a nome della stessa Richiedente.
In termini generali, detta macchina sgorbiatrice comprende un piano di lavoro per il sostegno del prosciutto, ed un gruppo operativo preposto a staccare la carne dal femore del prosciutto che si trova bloccato su detto piano di lavoro.
Detto gruppo operativo comprende un albero di supporto a sbalzo che à ̈ destinato ad intestarsi alla nocetta del prosciutto e a sostanzialmente allinearsi con il femore dello stesso, e che porta all’estremità una testina di lavoro.
Detta testina di lavoro à ̈ dotata di uno o più utensili sgorbiatori laterali, la cui punta converge verso l’estremità a sbalzo dell’albero di supporto.
Detti utensili sgorbiatori laterali sono atti a spostarsi a bordo della testina di lavoro, lungo l’asse dell’albero di supporto, tra una posizione arretrata in cui la loro punta à ̈ distanziata dal femore del prosciutto, verso una posizione avanzata in cui la stessa punta scorre sostanzialmente a contatto del femore sino all’articolazione con tibia-perone, staccando la carne.
La testina di lavoro à ̈ inoltre atta a ruotare su se stessa intorno all’asse dell’albero di supporto per passi successivi, che sono intercalati a corse complete di andata e ritorno degli utensili sgorbiatori, e che sottendono complessivamente un angolo giro, in modo da staccare la carne su tutto lo sviluppo laterale del femore del prosciutto.
Affinché questa macchina possa operare correttamente, à ̈ tuttavia necessario che il femore del prosciutto sia preventivamente privato della nocetta, in modo tale che quest’ultima non interferisca con gli utensili sgorbiatori.
La rimozione della nocetta viene generalmente effettuata a mano presso la stazione di carico del prosciutto sulla macchina sgorbiatrice, prima che lo stesso venga automaticamente trasportato nella stazione di sgorbiatura in cui opera il gruppo operativo sopra delineato.
Uno scopo della presente invenzione à ̈ quello di rendere disponibile un dispositivo che sia atto ad essere installato su una macchina sgorbiatrice, per effettuare la rimozione automatica della nocetta del femore dei prosciutti.
Un altro scopo dell’invenzione à ̈ quello di realizzare un dispositivo capace di effettuare detta rimozione senza richiedere l’intervento manuale di un operatore, vale a dire in condizioni di massima sicurezza.
Altro scopo ancora à ̈ quello di rendere disponibile un dispositivo in grado di effettuare la rimozione automatica della nocetta di prosciutti sia desti sia sinistri, ed aventi dimensioni qualunque. Un ulteriore scopo à ̈ quello di rendere disponibile un dispositivo capace di effettuare la rimozione della nocetta in tempi rapidi, garantendo una elevata produttività complessiva della macchina sgorbiatrice su cui à ̈ installato.
Un altro scopo dell’invenzione à ̈ quello di realizzare un dispositivo capace di effettuare l'operazione di rimozione della nocetta dall'osso femorale evitando, per quanto possibile, la produzione di schegge o frammenti di osso che potrebbero avariare o irrancidire la carne del prosciutto.
Altro scopo ancora à ̈ quello di realizzare un dispositivo che sia atto a raggiungere i menzionati obiettivi nell’ambito di una soluzione semplice, razionale e dal costo contenuto.
Tali scopi sono raggiunti dalle caratteristiche dell’invenzione riportate nella rivendicazione indipendente 1. Le rivendicazioni dipendenti delineano aspetti preferiti e/o particolarmente vantaggiosi dell’invenzione.
In termini generali, il dispositivo secondo l’invenzione comprende un piano di lavoro per l’appoggio di un prosciutto ed un gruppo di taglio atto a tagliare il femore di detto prosciutto alla base della nocetta.
Detto gruppo di taglio comprende un braccio di supporto che à ̈ atto ad intestarsi alla nocetta del prosciutto bloccato sul piano di lavoro, e che porta all’estremità un involucro atto a delimitare una camera interna.
Detto involucro comprende due porzioni distinte, le quali sono girevolmente accoppiate tra loro per compiere rotazioni relative intorno ad un asse di rotazione passante all’interno di detta camera interna, scorrendo l’una sull’altra, tra almeno una prima posizione relativa in cui definiscono una bocca dotata di bordi taglienti, la quale à ̈ atta ad infilarsi sulla nocetta del prosciutto per accoglierla in detta camera interna, verso almeno una seconda posizione relativa in cui chiudono almeno parzialmente detta bocca d’accesso, in modo da stringere il femore del prosciutto tra detti bordi taglienti separando la nocetta.
Grazie a questa soluzione, il dispositivo à ̈ efficacemente in grado di separare il femore del prosciutto dalla nocetta, la quale rimane racchiusa all’interno della camera dell’involucro, in modo da non lasciare nella carne frammenti o schegge di osso che potrebbero avariarla.
Il funzionamento del dispositivo à ̈ inoltre molto rapido e preciso, e può essere facilmente configurato per lavorare prosciutti sia destri sia sinistri.
Il dispositivo à ̈ inoltre efficacemente installabile a bordo di una usuale macchina sgorbiatrice, in modo da asportare la nocetta del prosciutto che si trova in posizione di sgorbiatura, prima che entri in funzione il gruppo di sgorbiatura vero e proprio.
Ulteriori caratteristiche e vantaggi dell’invenzione risulteranno evidenti dalla lettura della descrizione seguente fornita a titolo esemplificativo e non limitativo, con l’ausilio delle figure illustrate nelle tavole allegate.
La figura 1 à ̈ una vista in pianta di una macchina sgorbiatrice equipaggiata con un dispositivo per la rimozione della nocetta del prosciutto secondo l’invenzione.
La figura 2 mostra schematicamente la sezione di traccia II-II di figura 1.
La figura 3 Ã ̈ un dettaglio ingrandito e particolareggiato di figura 2.
La figura 4 Ã ̈ un dettaglio ulteriormente ingrandito di figura 3.
Le figure 5A e 5B mostrano la sezione V-V di figura 4 rispettivamente quando l’involucro dell’utensile si trova in configurazione aperta ed in configurazione chiusa.
La figura 6 Ã ̈ la sezione VI-VI di figura 3 mostrata in scala ingrandita.
Le figure 7A e 7B mostrano la sezione VII-VII di figura 3 quando il dispositivo à ̈ predisposto per la rimozione della nocetta dei prosciutti destri, e rispettivamente quando l’involucro dell’utensile si trova in configurazione aperta e chiusa.
Le figure 7C e 7D mostrano la sezione VII-VII di figura 3 quando il dispositivo à ̈ predisposto per la rimozione della nocetta dei prosciutti sinistri, e rispettivamente quando l’involucro dell’utensile si trova in configurazione aperta e chiusa.
La figura 8 Ã ̈ la sezione VIII-VIII di figura 3 mostrata in scala ingrandita.
Le figure 9A e 9B sono rispettivamente la figura 8 ed un dettaglio di figura 1 mostrate nello stesso istante quando il dispositivo à ̈ in posizione di carico del prosciutto.
Le figure 10A e 10B sono rispettivamente la figura 8 ed un dettaglio di figura 1 mostrate nello stesso istante quando il dispositivo à ̈ predisposto per la rimozione della nocetta di un prosciutto destro. Le figure 11A e 11B sono rispettivamente la figura 8 ed un dettaglio di figura 1 mostrate nello stesso istante quando il dispositivo à ̈ predisposto per la rimozione della nocetta di un prosciutto sinistro.
Le figure 12 e 13 mostrano il dettaglio di figura 3 durante altrettante fasi del funzionamento del dispositivo.
La macchina 1 comprende un telaio di supporto 2 montato su ruote 20, nel quale si individuano due piani di riferimento principali, entrambi verticali, di cui un piano longitudinale ed un piano trasversale, che sono rispettivamente indicati con B e D nella vista in pianta di figura 1.
Il piano longitudinale B individua il piano della macchina 1 in cui avviene lo spostamento (indicato con le frecce) dei prosciutti 100 da una stazione operativa verso una stazione di scarico.
Il piano trasversale D individua il piano della macchina 1 che à ̈ ortogonale al piano longitudinale B in corrispondenza della stazione operativa.
Come illustrato in figura 2, la stazione operativa comprende un piano di lavoro 3 atto a sostenere il prosciutto 100 durante le operazioni di rimozione della nocetta e di sgorbiatura.
In corrispondenza di detto piano di lavoro 3, il telaio di supporto 2 presenta un’apertura posteriore 21, attraverso la quale il prosciutto 100 viene caricato mediante un movimento in avanti (indicato con la freccia) che si svolge sostanzialmente nel piano di riferimento trasversale D.
In questo esempio, il piano di lavoro 3 Ã ̈ definito da un insieme di tubi longitudinali 30 che giacciono su uno stesso piano orizzontale, dove sono orientati paralleli al piano di riferimento longitudinale B distanziati tra loro in senso trasversale.
La stazione operativa comprende inoltre mezzi di bloccaggio che sono atti ad agire sul prosciutto 100, in modo da mantenerlo bloccato sul piano di lavoro 3 in un’adeguata posizione di trattamento, cui corrisponde un corretto posizionamento del femore 101 e della nocetta 102.
In detta posizione di trattamento, il prosciutto 100 à ̈ adagiato di piatto sul piano di lavoro 3, con il femore 101 sostanzialmente parallelo al piano di riferimento trasversale D della macchina 1, e con la nocetta 102 rivolta verso l’alto e verso la parte anteriore della macchina 1, ossia dalla parte opposta rispetto all’apertura posteriore 21.
I suddetti mezzi di bloccaggio comprendono una serie di spilloni verticali 31, che sono posizionati sotto il piano di lavoro 3 sfalsati rispetto ai tubi longitudinali 30, e che sono associati ad un unico martinetto di azionamento 32, il quale à ̈ atto a muoverli alternativamente verso l’alto, per infilarli almeno parzialmente nella carne del prosciutto 100, e verso il basso, per liberare il prosciutto 100.
I mezzi di bloccaggio comprendono inoltre delle piastre chiodate (non illustrate giacché di per sé ampiamente note) che sovrastano il piano di lavoro 3, e che sono a loro volta associate ad un martinetto di azionamento atto a muoverle alternativamente verso il basso, per spingere e bloccare il prosciutto 100 sul piano di lavoro 3, e verso l’alto, per liberarlo.
La stazione operativa comprende un gruppo di sgorbiatura, indicato globalmente con 4, il quale à ̈ atto ad eseguire il distacco della massa carnosa dal femore 101 del prosciutto 100 che à ̈ bloccato in posizione di trattamento sul piano di lavoro 3.
Il gruppo di sgorbiatura 4 non viene qui descritto nel dettaglio in quanto le sue caratteristiche costruttive e principi di funzionamento esulano dalla presente trattazione, e sono compiutamente descritti nella domanda di brevetto italiana No. RE2000A000015 a nome della stessa Richiedente, cui si rimanda per maggiori dettagli.
La stazione operativa comprende inoltre un gruppo di taglio 5 per tagliare e rimuovere la nocetta 102 del femore 101 del prosciutto 100 che à ̈ bloccato in posizione di trattamento sul piano di lavoro 3, prima che entri in funzione il gruppo di sgorbiatura 4.
Come illustrato in figura 3, il gruppo di taglio 5 comprende un utensile 50 il quale à ̈ conformato come un involucro atto a delimitare al proprio interno una camera 51.
Detto involucro à ̈ formato da due porzioni distinte, rispettivamente esterna 52 ed interna 53, le quali sono girevolmente accoppiate tra loro per poter compiere rotazioni relative intorno ad un asse principale A che attraversa centralmente la camera 51.
A seguito di queste rotazioni relative, la porzione esterna 52 e la porzione interna 53 sono atte a scorrere l’una a contatto sull’altra, tra una prima posizione relativa di apertura (figure 4 e 5A), in cui definiscono una bocca 54 di accesso alla camera 51, ed una seconda posizione relativa di chiusura (figura 5B), in cui chiudono detta bocca d’accesso 54.
In questo esempio, le porzioni esterna 52 ed interna 53 dell’utensile 50 sono costituite da due bussole cave, le quali sono coassialmente inserite l’una nell’altra, in modo da realizzare un accoppiamento di forma che consente loro di compiere rotazioni relative intorno a detto asse principale A.
Ognuna di dette bussole comprende una parete laterale 52’,53’ di forma generalmente tubolare, con sezione trasversale circolare e centrata nell’asse principale A, ed una parete trasversale 52’’,53’’ fissata all’estremità libera di detta parete laterale.
La bussola interna 53 à ̈ coassialmente inserita nella cavità della bussola esterna 52, in modo tale che le rispettive pareti laterali 52’,53’ e le rispettive pareti trasversali 52’’,53’’ stiano a reciproco contatto, e possano scorrere le une sulle altre a seguito della rotazione relativa delle bussole 52 e 53 intorno all’asse principale A.
Più in particolare, la parete laterale 52’,53’ di ogni bussola à ̈ cilindrica, ma non si esclude che possa avere una forma diversa o più complessa, purché dotata di sezioni trasversali circolari, ad esempio una forma troncoconica.
Non si esclude neppure che la parete laterale 52’ della bussola esterna 52 possa essere ricavata da un blocchetto prismatico, in cui si realizzi una sede dotata di una superficie interna di rotazione intorno all’asse principale A, atta ad accogliere a misura la parete laterale 53’ della bussola interna 53.
Nemmeno si esclude che la parete laterale 53’ della bussola interna 53 possa essere ricavata da un profilato a sezione prismatica, il quale venga tornito in modo da realizzare una superficie esterna di rotazione intorno all’asse principale A, atta ad essere accolta a misura nella cavità della bussola esterna 52.
Ogni bussola 52 e 53 presenta una rispettiva finestra che à ̈ atta ad allinearsi con la finestra dell’altra bussola quando le stesse si trovano in posizione di apertura, in modo da definire globalmente la menzionata bocca 54 di accesso alla camera 51, ed à ̈ atta a sfalsarsi rispetto alla finestra dell’altra bussola quando le stesse si trovano in posizione di chiusura, in modo da chiudere detta bocca d’accesso 54.
La finestra di ciascuna bussola à ̈ ricavata, in parte, nella rispettiva parete laterale 52’,53’ ed, in parte, nella rispettiva parete trasversale 52’’,53’’.
La parete laterale 52’,53’ di ogni bussola presenta infatti un tratto di estremità avente sezione trasversale aperta (v. figg. 5A e 5B) che lascia un passaggio laterale verso l’interno.
La parete trasversale 52’’,53’’ di ogni bussola presenta a sua volta una sagoma che non chiude completamente l’estremità delle rispettiva parete laterale 52’,53’ e che lascia perciò un passaggio assiale verso l’interno.
Detto passaggio assiale e detto passaggio laterale sono contigui tra loro, così da realizzare sostanzialmente un’unica finestra nella rispettiva bussala 52 e 53.
Si osservi che i bordi longitudinali delle pareti laterali 52’,53’ che delimitano il passaggio laterale di ogni bussola sono affilati in modo da definire un tagliente (v. figg.5A e 5B), e che analogamente, anche i bordi delle pareti trasversali 52’’,53’’ che delimitano il passaggio assiale di ogni bussola sono affilati in modo da definire un tagliente (v. fig.4).
Come illustrato in figura 3, la bussola interna 53 à ̈ fissata all’estremità di un albero rotante 55, il cui asse coincide con l’asse principale A.
La bussola esterna 52 à ̈ fissata all’estremità di un cilindro di supporto 56.
L’albero rotante 55 à ̈ girevolmente inserito, ed assialmente bloccato, all’interno di detto cilindro di supporto 56, in modo da poter ruotare su se stesso intorno all’asse principale A, trascinando con sé la bussola interna 53 e facendola ruotare rispetto alla bussola esterna 52.
L’albero rotante 55 presenta un tratto che sporge dall’estremità opposta del cilindro di supporto 56, e sul quale à ̈ assialmente infilato un mozzo 57.
Detto mozzo 57 à ̈ inchiavettato all’albero rotante 55, in modo da essere bloccato su quest’ultimo sia in senso assiale sia in senso rotazionale.
A detto mozzo 57 sono fissate due bielle piane 58 che sono orientate trasversalmente rispetto all’asse principale A e che sono tra loro contrapposte.
Tra dette bielle 58 à ̈ interposto un occhiello 59, il quale à ̈ imperniato a dette bielle 58 mediante un perno di articolazione 60, il cui asse à ̈ parallelo all’asse principale A.
Detto occhiello 59 à ̈ fissato allo stantuffo di un martinetto 61, il cui cilindro à ̈ montato tra due piatti di sostegno, rispettivamente inferiore 62 e superiore 63.
Il piatto inferiore 62 à ̈ saldamente fissato al cilindro di supporto 56, mentre il piatto superiore 63 comprende un supporto cui à ̈ girevolmente accoppiata l’estremità sporgente dell’albero rotante 55. Il cilindro del martinetto 61 à ̈ imperniato a detti piatti di sostegno 62 e 63 mediante due perni di articolazione 64 reciprocamente coassiali, il cui asse à ̈ parallelo all’asse principale A e quindi anche all’asse del perno di articolazione 60.
Come illustrato in figura 7A, quando lo stantuffo del martinetto 61 à ̈ inserito nel cilindro, il perno di articolazione 60 à ̈ quasi allineato e sostanzialmente interposto tra i perni di articolazione 64 e l’asse principale A.
In questa configurazione, le bussole 52 e 53 dell’utensile 50 sono in posizione di apertura.
Una successiva estrazione dello stantuffo del martinetto 61 consente quindi di porre in rotazione il mozzo 57 intorno all’asse principale A, e di conseguenza l’albero rotante 55 all’interno della cilindro di supporto 56, provocando la rotazione della bussola interna 53 rispetto alla bussola esterna 52, sino a raggiungere la posizione di chiusura.
Secondo l’invenzione, tale rotazione deve avvenire nel verso antiorario o nel verso orario di figura 7A, a seconda rispettivamente che si debba asportare la nocetta 102 di un prosciutto destro o di un prosciutto sinistro.
Per selezionare il verso di rotazione, à ̈ previsto un dispositivo che, quando il martinetto 61 à ̈ in configurazione accorciata, à ̈ atto a disallineare il perno di articolazione 60 rispetto all’asse principale A e all’asse dei perni di articolazione 64, in un verso o nel verso opposto, così come rispettivamente illustrato in figura 7A e 7C.
Detto dispositivo comprende un martinetto 65 montato sul piatto di sostegno inferiore 62, il cui asse di azione à ̈ ortogonale all’asse di azione del martinetto 61.
Lo stantuffo del martinetto 65 porta una staffa 66 avente profilo a C e la concavità rivolta verso l’asse principale A.
Quando il martinetto 61 à ̈ in configurazione accorciata, la staffa 66 à ̈ atta a ricevere nella propria concavità un tratto del perno di articolazione 60 che sporge verso il basso dall’occhiello 59 (v. fig.6).
L’attivazione del martinetto 65 consente pertanto di muovere la staffa 66 avanti e indietro, in modo tale che quest’ultima spinga il perno di articolazione 60 in un senso o in senso opposto, facendolo ruotare leggermente intorno all’asse principale A in verso antiorario o in verso orario.
Naturalmente questa piccola rotazione si trasmette anche alle bussole 52 e 53 dell’utensile 50, le quali ruoteranno leggermente l’una rispetto all’altra in verso orario o in verso antiorario, ma manterranno ugualmente una posizione relativa di apertura in cui definiscono la bocca 54 di accesso alla camera 51.
A seconda che il perno di articolazione 60 venga collocato nella posizione iniziale di figura 7A o 7C, il successivo azionamento del martinetto 61 consentirà quindi di far ruotare le bielle 58 in verso antiorario o in verso orario, sino a raggiungere le posizioni di finecorsa mostrate rispettivamente in figura 7B e 7D.
Naturalmente queste differenti posizioni di finecorsa corrispondono a differenti posizioni relative finali delle due bussole 52 e 53, le quali raggiungeranno comunque una posizione di chiusura in cui chiudono la bocca d’accesso 54.
Come illustrato in figura 3, il gruppo di taglio 5 à ̈ installato a bordo della macchina 1 al di sopra del piano di lavoro 3, con l’asse principale A quasi verticale.
In particolare, l’asse principale A à ̈ leggermente inclinato rispetto alla verticale, dall’alto al basso verso la parte anteriore del telaio di supporto 2, in modo da sopravanzare la nocetta 102 del prosciutto 100 che si trova in posizione di trattamento sul piano di lavoro 3.
L’utensile 50 à ̈ posizionato in basso, con la bocca d’accesso 54 rivolta generalmente verso la nocetta 102 del prosciutto 100 che si trova in posizione di trattamento sul piano di lavoro 3.
Il cilindro di supporto 56 à ̈ montato su una staffa a bandiera 7, alla quale à ̈ imperniato mediante un perno di articolazione 70 avente asse orizzontale ed ortogonale all’asse principale A.
In questo modo, il gruppo di taglio 5 può oscillare rispetto alla staffa a bandiera 7, ruotando intorno a detto perno di articolazione 70.
Detta oscillazione à ̈ azionata da un martinetto 71 il cui cilindro à ̈ articolato alla staffa a bandiera 7, mentre lo stantuffo à ̈ articolato ad un’orecchia sporgente fissata al cilindro di supporto 56.
La staffa a bandiera 7 à ̈ a sua volta fissata a sbalzo ad un mozzo cilindrico 72, il quale à ̈ scorrevolmente e girevolmente infilato su un’asta di guida verticale 73, le cui opposte estremità sono fissate al telaio 2 della macchina 1.
In questo modo, il gruppo di taglio 5 può muoversi anche in senso verticale, insieme alla staffa a bandiera 7, rispetto al piano di lavoro 3.
Questo movimento à ̈ azionato da un martinetto 74 ad asse verticale il cui stantuffo à ̈ fissato alla staffa a bandiera 7 mentre il cilindro à ̈ fissato su un piatto orizzontale 75, che à ̈ vincolato a stare ad una quota fissa rispetto al piano di lavoro 3.
Come illustrato in figura 8, detto piatto orizzontale 75 presenta un’asola 76, la quale à ̈ atta ad accogliere il cilindro di supporto 56 del gruppo di taglio 5, abbracciandone un tratto che si trova poco sopra l’utensile 50.
Detta asola 76 presenta una larghezza sostanzialmente pari al diametro del cilindro di supporto 56, e si sviluppa in senso longitudinale in modo da consentire a quest’ultimo di oscillare rispetto alla staffa a bandiera 7 ruotando intorno al perno di articolazione 70.
Il piatto orizzontale 75 à ̈ fissato ad un mozzo cilindrico 77 il quale à ̈ girevolmente infilato, ed assialmente bloccato, sul tratto inferiore dell’asta verticale 73, in modo da poter ruotare intorno ad esso.
La rotazione del piatto orizzontale 75 à ̈ azionata da un martinetto 78 ad asse orizzontale, il cui stantuffo à ̈ imperniato al piatto orizzontale 75, mentre il cilindro à ̈ imperniato al telaio 2 della macchina 1.
Grazie alla rotazione del piatto orizzontale 75, l’asola 76 spinge lateralmente il cilindro di supporto 56, in un senso o in senso opposto, per azionare il gruppo di taglio 5 e la staffa a bandiera 7 a ruotare intorno all’asta verticale 73.
In pratica, assumendo come piano di riferimento del gruppo di taglio 5 il piano verticale che passa per l’asse principale A e per l’asse dell’asta 73, e che à ̈ indicato con E in figura 8, la rotazione del piatto orizzontale 75 consente di variare l’inclinazione in pianta di detto piano di riferimento E rispetto al piano di riferimento trasversale D della macchina 1.
In particolare, prima che il prosciutto 100 venga caricato sul piano di lavoro 3, il gruppo di taglio 5 Ã ̈ mantenuto nella posizione di riposo di figura 9A, in cui piano di riferimento E Ã ̈ inclinato di circa 27° in senso orario rispetto al piano di riferimento trasversale D della macchina 1.
In questo modo, il gruppo di taglio 5 Ã ̈ sostanzialmente spostato di lato (v. fig.9B) e non interferisce con le operazioni manuali di caricamento del prosciutto 100 sul piano di lavoro 3.
Dopo il caricamento ed il bloccaggio del prosciutto 100 in posizione di trattamento sul piano di lavoro 3, il gruppo di taglio 5 viene fatto ruotare intorno all’asta verticale 73 e fermato sostanzialmente di fronte al prosciutto 100 stesso.
In particolare, a seconda che il prosciutto 100 sia destro o sinistro, il gruppo di taglio 5 viene portato rispettivamente nella posizione di figura 10A o di figura 11A.
Nel primo caso, il piano di riferimento E del gruppo di taglio 5 Ã ̈ inclinato di circa 3.4° in senso orario rispetto al piano di riferimento trasversale D della macchina 1.
Nel secondo caso, il piano di riferimento E del gruppo di taglio 5 Ã ̈ inclinato di circa 3.4° in senso antiorario rispetto al piano di riferimento trasversale D della macchina 1.
Corrispondentemente, nel primo caso, il perno di articolazione 60 viene portato nella posizione iniziale cui corrisponde la rotazione dell’albero rotante 55 in senso antiorario, così come illustrato in figura 10B.
Nel secondo caso, il perno di articolazione 60 viene portato nella posizione iniziale cui corrisponde la rotazione dell’albero rotante 55 in senso orario, così come illustrato in figura 11B.
A questo punto, il gruppo di taglio 5 si trova sostanzialmente nella configurazione di figura 3, in cui à ̈ sollevato rispetto al piano di lavoro 3, con l’asse principale A leggermente inclinato in avanti, ed in cui le bussole 52 e 53 dell’utensile 50 sono in una posizione relativa di apertura, per rendere disponibile la bocca 54 di accesso alla camera 51.
Successivamente, la staffa a bandiera 7 viene abbassata sino a portare la bocca d’accesso 54 sostanzialmente di fronte ed alla stessa quota della nocetta 102 del prosciutto 100, così come illustrato in figura 12.
In seguito, il gruppo di taglio 5 viene impegnato a ruotare intorno al perno di articolazione 70, in modo che l’asse principale A si ponga sostanzialmente verticale e che l’utensile 50 si avvicini progressivamente alla nocetta 102, sino ad accoglierla all’interno della camera 51 attraverso la bocca d’accesso 54, così come illustrato in figura 13.
A questo punto, viene azionato il martinetto 61 che impegna l’albero rotante 55 a ruotare nel cilindro di supporto 56, e di conseguenza la bussola interna 53 a ruotare rispetto alla bussola esterna 52, in modo da chiudere progressivamente la bocca d’accesso 54, stringendo tra i bordi taglienti il femore 101 del prosciutto 100, in modo da tagliarlo alla base della nocetta 102.
La nocetta 102 viene così separata dal femore 101 e rimane racchiusa all’interno della camera 51 dell’utensile 50, senza lasciare nella carne del prosciutto 100 schegge o frammenti di osso che potrebbero avariarla.
Mantenendo la nocetta 102 all’interno della camera 51, il gruppo di taglio 5 segue a ritroso i movimenti precedenti e torna nella posizione iniziale, dove la camera 51 viene riaperta per rilasciare la nocetta 102, che cade per gravità in un apposito contenitore di raccolta.
Nel frattempo, il prosciutto 100 viene sottoposto alle operazioni di sgorbiatura da parte del gruppo di sgorbiatura 4.
Dopo le operazioni di sgorbiatura, il prosciutto 100 viene impegnato a scorrere sul piano di lavoro 3 verso la stazione di scarico, mediante mezzi di spinta di per sé noti e non illustrati, ed il ciclo si ripete con un altro prosciutto 100.
Ovviamente al dispositivo per la rimozione della nocetta sopra descritto, un tecnico del settore potrà apportare numerose modifiche di natura tecnico applicativa, senza per questo uscire dall’ambito dell’invenzione come sotto rivendicata.

Claims (10)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Dispositivo per la rimozione della nocetta (102) del femore (101) dei prosciutti (100), caratterizzato dal fatto di comprendere un piano di lavoro (3) per l’appoggio di un prosciutto (100) ed un gruppo di taglio (5) atto a tagliare il femore (101) di detto prosciutto (100) alla base della nocetta (102), in cui detto gruppo di taglio (5) comprende un braccio di supporto (55, 56) che à ̈ atto ad intestarsi alla nocetta (102) del prosciutto (100) bloccato sul piano di lavoro (3), e che porta all’estremità un involucro (50) atto a delimitare una camera interna (51), detto involucro (50) comprendendo due porzioni (52, 53) distinte, le quali sono girevolmente accoppiate tra loro per compiere rotazioni relative intorno ad un asse di rotazione (A) passante all’interno di detta camera interna (51), scorrendo l’una sull’altra, tra almeno una prima posizione relativa in cui definiscono una bocca d’accesso (54) dotata di bordi taglienti, la quale à ̈ atta ad infilarsi sulla nocetta (102) del prosciutto (100) per accoglierla in detta camera interna (51), verso almeno una seconda posizione relativa in cui chiudono almeno parzialmente detta bocca d’accesso (54), in modo da stringere il femore (101) del prosciutto (100) tra detti bordi taglienti separando la nocetta (102).
  2. 2. Dispositivo secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che dette porzioni dell’involucro (50) sono due bussole cave (52, 53) che sono inserite l’una nella cavità dell’altra, in modo da poter compiere rotazioni relative intorno a detto asse di rotazione (A), e che sono provviste di rispettive aperture dotate di taglienti, le quali sono atte a disporsi allineate quando le bussole (52, 53) sono in detta prima posizione relativa, in modo da definire detta bocca d’accesso (54), e a sfalsarsi a seguito della rotazione delle bussole (52, 53) verso la detta seconda posizione relativa.
  3. 3. Dispositivo secondo la rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che ciascuna di dette bussole (52, 53) comprende una parete laterale (52’, 53’) che si sviluppa attorno a detto asse di rotazione (A), e che dette aperture sono almeno parzialmente ricavate in dette pareti laterali (52’, 53’).
  4. 4. Dispositivo secondo la rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che ciascuna di dette bussole (52, 53) comprende una parete di estremità (52’’, 53’’) trasversale rispetto a detto asse di rotazione (A), e che dette aperture sono almeno parzialmente ricavate in dette pareti di estremità (52’’, 53’’).
  5. 5. Dispositivo secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detto braccio di supporto comprende una camicia esterna (56) in cui à ̈ girevolmente accolto un albero rotante (55) avente asse coincidente con detto asse di rotazione (A), una porzione (53) dell’involucro (50) essendo fissata all’estremità di detto albero rotante (55), l’altra porzione (52) dell’involucro essendo fissata all’estremità di detta camicia (56).
  6. 6. Dispositivo secondo la rivendicazione 5, caratterizzato dal fatto detto gruppo di taglio (5) comprende un martinetto (61), il quale à ̈ infulcrato ad un elemento di sostegno (62) fissato a detta camicia esterna (56), ed à ̈ ulteriormente infulcrato ad almeno una biella trasversale (58) fissata a detto albero rotante (55), in modo da essere atto ad azionare in rotazione l’albero rotante (55) all’interno della camicia (56).
  7. 7. Dispositivo secondo la rivendicazione 6, caratterizzato dal fatto che detto gruppo di taglio (5) comprende mezzi (65, 66) per spostare il fulcro (60) di detto martinetto (61) con detta biella (58) da una parte all’altra rispetto ad un piano di riferimento che comprende l’asse di rotazione (A) e il fulcro (64) di detto martinetto (61) con detto elemento di sostegno (62), detti mezzi essendo atti ad agire quando il martinetto (61) à ̈ accorciato.
  8. 8. Dispositivo secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detto gruppo di taglio (5) Ã ̈ associato a primi mezzi di movimentazione (7, 73, 74) atti a muoverlo in direzione verticale rispetto al piano di lavoro (3).
  9. 9. Dispositivo secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detto gruppo di taglio (5) Ã ̈ associato a secondi mezzi di movimentazione (75, 76, 78) atti a farlo ruotare intorno ad un asse verticale (73).
  10. 10. Dispositivo secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detto gruppo di taglio (5) Ã ̈ associato a terzi mezzi di movimentazione (71) atti a farlo oscillare intorno ad un asse orizzontale (70).
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