ITMI20012633A1 - Dispositivo di posizionamento e bloccaggio della forma in macchine per la produzione di calzature - Google Patents
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Description
“Dispositivo di posizionamento e bloccaggio della forma in macchine per la produzione di calzature”
La presente invenzione si riferisce ad un dispositivo per il posizionamento e il bloccaggio della forma in una macchina per la produzione di calzature.
In alcune lavorazioni automatizzate, quali ad esempio nelle lavorazioni del fianco della scarpa (in particolare per la cardatura o spargimento di collante) è assolutamente necessario posizionare la forma con precisione e ripetibilità elevate, in modo che gli utensili robotizzati possano seguire i percorsi prefissati senza errori e incertezze che produrrebbero inaccettabili difetti nella calzatura lavorata.
Il problema nel realizzare adatti sistemi di bloccaggio nelle macchine automatiche è che le calzature sono soggette, da modello a modello, da numero a numero, e anche da esemplare ad esemplare, a variazioni che influenzano la posizione di bloccaggio. Ad esempio, anche la semplice variazione dello spessore della tomaia può portare a differenze sensibili nel posizionamento sulla macchina.
Scopo generale della presente invenzione è ovviare agli inconvenienti sopra menzionati fornendo un dispositivo per il posizionamento e il bloccaggio della forma in macchine automatizzate di lavorazione, che consenta un sicuro e preciso bloccaggio della forma.
In vista di tale scopo si è pensato di realizzare, secondo l'invenzione, un dispositivo per il posizionamento e il bloccaggio di una calzatura in una macchina di lavorazione, comprendente due gruppi di bloccaggio contrapposti e relativamente mobili uno verso l’altro per appoggiarsi rispettivamente contro zone di fondo e di collo di una calzatura e imprigionarla fra di essi, il gruppo di bloccaggio sul fondo comprendendo un primo elemento di appoggio sulla zona di tacco e un secondo elemento di appoggio su una zona di fondo fra tacco e punta della calzatura, caratterizzato dal fatto che sono previsti mezzi per il movimento comandato del secondo elemento di appoggio per la regolazione della posizione di appoggio di esso sulla zona di fondo.
Per rendere più chiara la spiegazione dei principi innovativi della presente invenzione ed i suoi vantaggi rispetto alla tecnica nota si descriverà di seguito, con l'aiuto dei disegni allegati, una possibile realizzazione esemplificativa applicante tali principi. Nei disegni:
-figura 1 rappresenta una vista schematica in pianta e parzialmente sezionata di un dispositivo di bloccaggio secondo l’invenzione;
-figura 2 rappresenta una vista laterale del dispositivo di figura 1 ;
-figura 3 rappresenta una vista ingrandita di un particolare del dispositivo di figura 1. Con riferimento alle figure, in figura 1 è mostrato un dispositivo di bloccaggio, indicato genericamente con 10, realizzato secondo l’invenzione, adatto al bloccaggio di una generica calzatura 11 su una adatta forma per eseguire una lavorazione automatica su di essa. La macchina automatizzata può essere una qualsiasi macchina automatizzata o robot antropomorfo adatti alla lavorazioni voluta, e non saranno perciò qui descritti o mostrati. In particolare, le lavorazioni possono essere di cardatura e/o incollaggio laterale nella zona circostante la pianta.
Come si vede bene in figura 1, il dispositivo comprende un gruppo di posizionamento 19 nel quale la scarpa 11 appoggia con il tacco su un primo elemento di appoggio 12 e con la pianta su un secondo elemento di appoggio 13. Come si vede bene in figura 2, entrambi gli elementi di appoggio 12, 13 sono vantaggiosamente scaricati nella loro parte centrale per definire un bordo di appoggio o corona perimetrale (rispettivamente 14 e 15) solo nella parte di tomaia montata sul sottopiede. Ciò permette di ovviare a variazioni di spessore della tomaia.
La forma 11 viene spinta contro gli appoggi 12, 13 per mezzo di un gruppo frontale 16 disposto affrontato agli appoggi del gruppo di posizionamento. Tale gruppo frontale comprende vantaggiosamente un elemento di contrasto 17, che spinge sul collo della forma, e uno spintore 18 che si appoggia sulla parte superiore della calzatura fra collo e punta. L’elemento 17 ha posizione che è regolabile mediante il supporto 20, scorrevole trasversalmente alla direzione di appoggio dell’elemento 17 sul collo della forma. Il tutto è montato sul cannotto 21 che è spinto contro la forma tramite la struttura scorrevole motorizzata 22. All’interno del cannotto 21 è alloggiato un cilindro pneumatico 23 con stelo 24 che supporta e muove lo spintore 18 (vantaggiosamente formato da un tampone in gomma), montato fuori centro per mezzo di una squadretta 25. Due bielle 26 fungono da dispositivo antirotazione per evitare la rotazione del tampone 18 attorno allo stelo 24.
La spinta in punta per mezzo del tampone 18 si è trovata particolarmente utile nel caso di forme di tipo “americano che si aprono nel senso di “alzare la punta”. Il tampone impedisce che la pianta della calzatura si sollevi dall’appoggio 13. Nel caso di forme più rigide o prive di gioco, il tampone può però anche mancare.
Se necessario per la lavorazione o il tipo di movimentazione richiesta sulla macchina, i supporti della forma possono essere motorizzati per ruotare attorno all’asse 60 (parallelo alla direzione di bloccaggio della calzatura) per mezzo di una puleggia motorizzata 61 e di un cannotto 62.
L’appoggio posteriore 12 ha posizione lungo l’asse della scarpa che viene velocemente regolata a mano mediante un opportuno scorrimento del suo supporto (o sul suo supporto) 29.
Come si vede meglio in figura 3, l’appoggio 13 è incernierato in 27 con una inclinazione che viene fissata da una vite di regolazione 28, ed è montato su una slitta a sfere 30 che scorre (contro l’azione di una molla 35) lungo una guida 31 verso il supporto posteriore 12. La guida 31 è a sua volta supportata da una leva 32 imperniata in 33. La leva 32 è inclinabile a comando attorno aH’impemiamento 33 trasversale alla calzatura per mezzo di un’asta 41 assialmente libera di ruotare (ma vincolata allo scorrimento) in un manicotto 42 che è scorrevole assialmente mediante l’innesto con una vite di comando 43 motorizzata attraverso un ingranaggio motorizzato 44 (per semplicità, l’intero motoriduttore non è qui mostrato).
Al manicotto 42 è fissato il corpo di un potenziometro 45 che si impegna, tramite un ingranaggio 46, in una cremagliera 47. Il potenziometro, spostandosi con il manicotto 42, permette così di misurare la posizione del manicotto stesso e, di conseguenza, l’inclinazione della leva 32 di sostegno del supporto anteriore 13.
Il supporto anteriore 13 ha mezzi per il suo posizionamento comandato ad un distanza voluta (in senso assiale alla scarpa) dal supporto posteriore 12.
Per ottenere ciò, nella vantaggiosa realizzazione qui mostrata e descritta, solidale con la slitta 30 si trova un’asta dentata 34 i cui denti inclinati si impegnano con un saltarello 36 imperniato in 37 e spinto ad innestare i denti dell’asta 34 per mezzo di una molla 38. Il dente del saltarello 36 e i denti dell’asta dentata sono sagomati per realizzare un blocco monodirezionale a cremagliera che impedisce il libero scorrimento della slitta nella direzione verso la punta della calzatura (vale a dire nella direzione di allontanamento dell’appoggio anteriore 13 dall’appoggio posteriore 12). In tale modo, l’appoggio anteriore può essere spinto (contro l’azione della molla 35) ad avvicinarsi all’appoggio posteriore e rimarrà poi stabilmente nella posizione raggiunta, trattenuto dall’innesto del saltarello contro l’asta dentata. Mezzi comandabili permettono il disinnesto a comando del saltarello e il ritorno in posizione avanzata dell’appoggio anteriore tirato dalla molla 35.
Tali mezzi comandabili comprendono un attuatore 39 che quando azionato spinge con un dito 50 sul saltarello 36 per farlo ruotare nella direzione di disinnesto dai denti dell’asta 34.
Il dispositivo 10, comprende anche mezzi centratori per posizionare correttamente la scarpa prima che i supporti 12, 13, 17 e, eventualmente, 18 si chiudano sulla calzatura.
Come si vede bene anche in figura 2, Tali mezzi centratori comprendono una coppia di elementi a V 48, 49, disposti rispettivamente anteriormente e posteriormente alla calzatura e mobili uno verso l’altro lungo guide 50, 51. Dal lato posteriore (lato boetta) sulle guide 51 scorre anche un carro motorizzato 52, che viene automaticamente posizionato in funzione di numero e modello della calzatura. L’elemento a V posteriore 49 è mosso a comando lungo le guide per mezzo di un attuatore pneumatico 53, così che da una posizione arretrata, lontana dalla scarpa (figura 1) vada ad arrestarsi, in posizione avanzata, contro il carro 52 che costituisce così finecorsa di precisione per l’elemento a V. Quando in posizione avanzata, l’elemento a V posteriore 49 costituisce in tale modo un riscontro per il posizionamento di precisione della calzatura nel piano.
L’elemento a V anteriore 48 è a sua volta spinto a comando verso la punta della calzatura per mezzo dell’attuatore pneumatico 54. La calzatura posta fra gli elementi a V viene così presa fra di essi e posizionata con precisione nel proprio piano. La successiva chiusura dei gruppi 16 e 19 blocca poi la forma nella voluta posizione, mantenendo la posizione nel piano individuata dagli elementi a V e regolando con precisione la posizione in senso normale a piano stesso. Completato il bloccaggio gli elementi a V possono essere ritirati e la lavorazione può iniziare.
Come si vede bene in figura 3, l’elemento a V anteriore ha un riscontro 55 che nel movimento di avvicinamento alla punta urta contro la slitta dell’elemento di appoggio mobile 13, spostandolo contro l’azione della molla 35 per portarlo nella giusta posizione di appoggio dipendentemente dalla lunghezza della scarpa.
Tutte le operazioni di posizionamento e comando sono eseguite da un sistema di controllo elettronico, in sé noto e non ulteriormente descritto. Il sistema 70 può ricevere (in maniera completamente automatica, tramite sensori, non mostrati, in maniera manuale, tramite comandi da tastiera, o in maniera mista automatica/manuale) informazioni circa il modello e numero di scarpa e di scarpa destra/sinistra, per potere predisporre il bloccaggio di conseguenza. Come mostrato in figura 2, la rilevazione di scarpa destra e sinistra può essere vantaggiosamente attuata per mezzo di un dispositivo di prova 71 con un riscontro a V 72 per la parte di tacco della scarpa e un adatto sensore a tastatore 73 che invia segnali al sistema elettronico 70.
Durante l’uso, all’inizio del ciclo di carico di una calzatura nella macchina, l’elemento a V posteriore è in posizione avanzata verso la scarpa (contro il carro 52) mentre quello anteriore è in posizione di riposo. La scarpa viene posizionata fra gli elementi a V e l’elemento anteriore avanza per serrarla contro l’elemento posteriore. Nel contempo l’appoggio 13 viene spinto in posizione dallo stesso elemento a V anteriore. La zona di appoggio dell’elemento di appoggio 13 è in tale modo sempre a uguale distanza prefissata dalla punta, anche al variare del numero di scarpa.
Dopo di ciò, il gruppo di spinta 16 viene comandato per spingere saldamente la calzatura contro il gruppo di posizionamento 19 (eventualmente già regolato in posizione dalla vite motorizzata 20) e imprigionarla fra i supporti. Fatto ciò, gli elementi a V si allontanano e la lavorazione può avere inizio. Terminato il ciclo, il gruppo 16 si allontana dal gruppo 19 e la calzatura può essere rimossa. Se necessario, l’attuatore 39 viene comandato per liberare la slitta 30 così che il supporto 13 può allontanarsi dal supporto 12 per il successivo riposizionamento al montaggio di una nuova calzatura.
A questo punto è chiaro come si siano raggiunti gli scopi prefissati.
Naturalmente, la descrizione sopra fatta di una realizzazione applicante i principi innovativi della presente invenzione è riportata a titolo esemplificativo di tali principi innovativi e non deve perciò essere presa a limitazione dell'ambito di privativa qui rivendicato.
Claims (17)
- RIVENDICAZIONI 1. Dispositivo per il posizionamento e il bloccaggio di una calzatura in una macchina di lavorazione, comprendente due gruppi di bloccaggio (16,19) contrapposti e relativamente mobili uno verso l’altro per appoggiarsi rispettivamente contro zone di fondo e di collo di una calzatura e imprigionarla fra di essi, il gruppo (19) di bloccaggio sul fondo comprendendo un primo elemento (12) di appoggio sulla zona di tacco e un secondo elemento (13) di appoggio su una zona di fondo fra tacco e punta della calzatura, caratterizzato dal fatto che sono previsti mezzi (30, 35, 34, 55) per il movimento comandato del secondo elemento di appoggio per la regolazione della posizione di appoggio di esso sulla zona di fondo.
- 2. Dispositivo secondo rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che il detto secondo elemento di appoggio (13) è montato su una slitta (30) mobile a comando su guide (31) lungo il fondo della calzatura e verso il primo elemento (12).
- 3. Dispositivo secondo rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che il movimento verso il primo elemento (12) avviene contro l’azione di una molla (35) e sono previsti mezzi rilasciabili (34, 36) di blocco contro il movimento opposto.
- 4. Dispositivo secondo rivendicazione 3, caratterizzato dal fatto che i mezzi rilasciabili di blocco comprendono un innesto a cremagliera (34) e salterello (36) fra slitta e sue guide e un attuatore (39) attuabile per disinnestare a comando il saltarello dalla cremagliera per permettere il detto movimento opposto.
- 5. Dispositivo secondo rivendicazione 3, caratterizzato dal fatto che il detto movimento contro l’azione di una molla è provocato dall’interferenza con un riscontro (55) sporgente da un elemento motorizzato anteriore (48) di centraggio che è spinto contro la punta della calzatura.
- 6. Dispositivo secondo rivendicazione 5, caratterizzato dal fatto che il detto elemento anteriore motorizzato di centraggio (48) coopera con un elemento posteriore di centraggio (49) di appoggio del dietro della calzatura per il posizionamento della calzatura fra i detti due gruppi di bloccaggio (16, 19).
- 7. Dispositivo secondo rivendicazione 6, caratterizzato dal fatto che il detto elemento posteriore di centraggio (49) è mobile fra una posizione di riposo lontano dalla calzatura e una posizione operativa di centraggio.
- 8. Dispositivo secondo rivendicazione 7, caratterizzato dal fatto che l’elemento posteriore (49) è spinto verso la posizione operativa per mezzo di un attuatore (53) e la detta posizione operativa è individuata da un finecorsa motorizzato (52) contro il quale l’elemento posteriori si arresta.
- 9. Dispositivo secondo rivendicazione 6, caratterizzato dal fatto che gli elementi anteriore e posteriore di centraggio hanno superfici disposte a V per l’appoggio centrato della calzatura.
- 10. Dispositivo secondo rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto di comprendere mezzi motorizzati (40-43) per l’inclinazione del secondo elemento di appoggio (13) attorno ad un asse (33) trasversale alla calzatura.
- 11. Dispositivo secondo rivendicazione 1 , caratterizzato dal fatto che il gruppo di appoggio (16) destinato ad appoggiarsi sulla zona di collo della calzatura comprende uno spintore (18) spinto ad appoggiarsi su una zona della calzatura fra collo e punta.
- 12. Dispositivo secondo rivendicazione 11, caratterizzato dal fatto che il detto spintore (18) è spinto da un attuatore pneumatico (23).
- 13. Dispositivo secondo rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che i due gruppi di bloccaggio sono motorizzati per ruotare attorno ad un asse (60) sostanzialmente parallelo alla direzione di bloccaggio della calzatura fra di essi.
- 14. Dispositivo secondo rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto di comprendere un sistema di controllo elettronico (70) che comanda i movimento di posizionamento e bloccaggio a seconda del numero di scarpa, scarpa destra/sinistra e/o modello.
- 15. Dispositivo secondo rivendicazione 14, caratterizzato dal fatto di comprendere un gruppo (71) di rilevazione di scarpa destra/sinistra per l’invio di segnali di controllo al detto sistema elettronico (70).
- 16. Dispositivo secondo rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che gli elementi di appoggio della zona di fondo della calzatura sono sagomati in modo da discriminare l’appoggio di diverse zona del fondo della calzatura.
- 17. Dispositivo secondo rivendicazione 16, caratterizzato dal fatto che gli elementi di appoggio sulla zona di fondo sono sagomati per avere bordo (14, 15) di appoggio per la parte periferica delle rispettive zone di fondo che è ricoperta dalla tomaia risvoltata.
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