ITRE20070043A1 - '' dispositivo trasportatore '' - Google Patents

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ITRE20070043A1
ITRE20070043A1 IT000043A ITRE20070043A ITRE20070043A1 IT RE20070043 A1 ITRE20070043 A1 IT RE20070043A1 IT 000043 A IT000043 A IT 000043A IT RE20070043 A ITRE20070043 A IT RE20070043A IT RE20070043 A1 ITRE20070043 A1 IT RE20070043A1
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IT
Italy
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towing member
fact
holder assemblies
magnetic
connecting elements
Prior art date
Application number
IT000043A
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English (en)
Inventor
Alessandro Ferrari
Original Assignee
Ferrari Romano Di Ferrari Alessandro E C Snc
Priority date (The priority date is an assumption and is not a legal conclusion. Google has not performed a legal analysis and makes no representation as to the accuracy of the date listed.)
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Publication date
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    • BPERFORMING OPERATIONS; TRANSPORTING
    • B65CONVEYING; PACKING; STORING; HANDLING THIN OR FILAMENTARY MATERIAL
    • B65GTRANSPORT OR STORAGE DEVICES, e.g. CONVEYORS FOR LOADING OR TIPPING, SHOP CONVEYOR SYSTEMS OR PNEUMATIC TUBE CONVEYORS
    • B65G17/00Conveyors having an endless traction element, e.g. a chain, transmitting movement to a continuous or substantially-continuous load-carrying surface or to a series of individual load-carriers; Endless-chain conveyors in which the chains form the load-carrying surface
    • B65G17/30Details; Auxiliary devices
    • B65G17/38Chains or like traction elements; Connections between traction elements and load-carriers
    • B65G17/42Attaching load carriers to traction elements
    • BPERFORMING OPERATIONS; TRANSPORTING
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    • B65GTRANSPORT OR STORAGE DEVICES, e.g. CONVEYORS FOR LOADING OR TIPPING, SHOP CONVEYOR SYSTEMS OR PNEUMATIC TUBE CONVEYORS
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Description

DESCRIZIONE
"DISPOSITIVO TRASPORTATORE"
La presente invenzione riguarda un dispositivo trasportatore per oggetti leggeri, in accordo con il preambolo della rivendicazione indipendente 1.
Più in particolare, la presente invenzione riguarda un dispositivo trasportatore a traino magnetico, il quale è principalmente destinato ad essere impiegato negli impianti di trattamento delle bottiglie vuote in plastica, per il trasporto delle stesse tra le diverse stazioni operative.
Un trasportatore a traino magnetico comprende generalmente una pluralità di equipaggi portaoggetti singolarmente dotati di mezzi per afferrare un oggetto da trasportare, i quali sono scorrevolmente accoppiati ad un unico binario fisso di guida, che definisce un percorso chiuso lungo il quale gli equipaggi portaoggetti vengono fatti avanzare in successione.
L'avanzamento degli equipaggi portaoggetti è ottenuto mediante un organo di traino che è scorrevolmente avvolto ad anello su una pluralità di ruote di rinvio, ad esempio una catena o un nastro scorrevole, il quale si sviluppa parallelamente al binario di guida, ed è atto a realizzare un accoppiamento magnetico con gli equipaggi portaoggetti, in modo da trascinare questi ultimi facendoli avanzare sul binario di guida.
Detto accoppiamento magnetico è tipicamente ottenuto realizzando l'organo di traino in materiale magnetizzabile, ad esempio utilizzando una catena d'acciaio o un nastro dotato di almeno uno strato ferromagnetico, e installando a bordo di ciascun equipaggio portaoggetti un magnete permanente, in modo che quest'ultimo si attacchi per attrazione magnetica direttamente sull'organo di traino magnetizzabile.
Per poter utilizzare un trasportatore a traino magnetico di questo tipo in un impianto per il trattamento delle bottiglie vuote in plastica, occorre tuttavia rispettare alcune esigenze tecniche specifiche di questo settore d'applicazione.
In particolare, il trasportatore a traino magnetico deve essere atto a trasferire le bottiglie vuote in plastica tra due stazioni operative, ad esempio tra una stazione di ordinamento ed una stazione di lavaggio delle bottiglie, dove la stazione di monte opera in modo discontinuo con gruppi di bottiglie separati, mentre la stazione di valle opera in modo continuo.
Per questo motivo, è necessario che il trasportatore sia in grado di creare un accumulo di bottiglie in corrispondenza della stazione di valle, in modo da garantire a quest'ultima un rifornimento costante di bottiglie che le permetta di non interrompere la produzione.
Tale accumulo può essere ottenuto prevedendo che l'organo di traino scorrevole faccia avanzare gli equipaggi portaoggetti ad una velocità superiore rispetto a quella con cui la stazione di valle è in grado di prendere in carico le bottiglie, e prevedendo inoltre che gli equipaggi portaoggetti vengano temporaneamente arrestati in corrispondenza del punto di rilascio delle bottiglie, mentre l'organo di traino continua a scorrere accanto ad essi.
In questo modo tuttavia, l'arresto degli equipaggi portaoggetti comporterebbe un esteso strisciamento dell'organo di traino contro gli equipaggi, provocando una rapida usura delle parti a reciproco contatto, da cui la necessità di frequenti interventi di manutenzione e di sostituzione, sia degli equipaggi portaoggetti sia dell'organo di traino.
Scopo della presente invenzione è quello di rendere disponibile un nuovo dispositivo trasportatore a traino magnetico che possa essere efficacemente impiegato nel trasporto delle bottiglie vuote in plastica, superando i problemi che nascono nell'applicazione dei trasportatori magnetici noti in questo settore tecnologico.
Ulteriore scopo dell'invenzione è quello di conseguire il menzionato obiettivo nell'ambito di una soluzione semplice, razionale e dal costo contenuto.
Tali scopi sono raggiunti dall'invenzione così come caratterizzata nella rivendicazione indipendente 1. Le rivendicazioni dipendenti delineano aspetti preferiti dell'invenzione.
In particolare, viene reso disponibile un dispositivo trasportatore per il trasporto di oggetti, tipicamente per il trasporto di bottiglie vuote in plastica, comprendente:
una pluralità di equipaggi portaoggetti i quali sono scorrevolmente accoppiati a primi mezzi di guida fissi che definiscono un percorso chiuso, in cui detti equipaggi portaoggetti sono atti ad avanzare in successione,
almeno un organo di traino scorrevolmente avvolto ad anello su una pluralità di corpi di rinvio, il quale presenta almeno un tratto operativo parallelo al percorso degli equipaggi portaoggetti, e mezzi di connessione atti a stabilire in detto tratto operativo un accoppiamento magnetico tra l'organo di traino e gli equipaggi portaoggetti, in modo che lo scorrimento dell'organo di traino provochi l'avanzamento degli equipaggi portaoggetti sui primi mezzi di guida fissi.
Secondo l'invenzione, detti mezzi di connessione comprendono una pluralità di elementi di collegamento, i quali sono fissati a detto organo di traino in modo da essere reciprocamente separati lungo lo sviluppo longitudinale del medesimo, sono interposti tra gli equipaggi portaoggetti e l'organo di traino in corrispondenza di detto tratto operativo, e sono singolarmente atti a generare una forza di attrazione magnetica con un rispettivo equipaggio portaoggetti.
Grazie a questa soluzione, solo i suddetti elementi di collegamento sono atti a stare a diretto contatto con gli equipaggi portaoggetti, cosicché quando questi ultimi vengono arrestati per creare un accumulo, non si crea uno strisciamento relativo tra gli equipaggi portaoggetti e l'organo di traino.
In questo modo, le cause di usura tra le parti vengono efficacemente ridotte, aumentando l'affidabilità del dispositivo di trasporto nonché riducendo le difficoltà ed il costo degli interventi di manutenzione.
Inoltre, grazie alla soluzione proposta, con un unico elemento di collegamento è vantaggiosamente possibile fare avanzare un intero gruppo di equipaggi portaoggetti.
Infatti, un solo equipaggio portaoggetti che avanza trascinato da un rispettivo elemento di collegamento, è in grado di spingere in avanti uno o più ulteriori equipaggi portaoggetti che non sono accoppiati ad alcun elemento di collegamento, e che lo precedono nella direzione d'avanzamento.
In questo modo, non è necessario fissare sull'organo di traino un numero di elementi di collegamento pari al numero di equipaggi portaoggetti da muovere; al contrario, è sufficiente utilizzare un numero minimo di elementi di collegamento che, oltre a ridurre ulteriormente il fenomeno dell'usura, comporta vantaggi in termini di semplicità costruttiva del dispositivo trasportatore e di costi, sia di installazione sia di manutenzione.
Secondo una prima forma di attuazione dell'invenzione, gli elementi di collegamento sono singolarmente provvisti di un corpo magnetico, il quale è atto ad interagire con un corpo magnetizzabile installato a bordo di ciascun equipaggio portaoggetti, in modo da generare la desiderata forza di attrazione magnetica.
Secondo una differente forma di attuazione dell'invenzione, gli elementi di collegamento sono invece singolarmente provvisti di un corpo magnetizzabile, il quale è atto ad interagire con un corpo magnetico montato a bordo di ciascun equipaggio portaoggetti.
Infine, una terza forma di attuazione dell'invenzione prevede che sia gli elementi di collegamento sia gli equipaggi portaoggetti siano singolarmente provvisti di un corpo magnetico, in modo che il corpo magnetico installato su ciascun elemento di collegamento sia atto ad interagire con il corpo magnetico installato sull'equipaggio portaoggetti, per generare la desiderata forza di attrazione magnetica.
Tutte queste soluzioni consentono vantaggiosamente di variare l'entità della forza magnetica di accoppiamento tra gli elementi di collegamento e gli equipaggi portaoggetti, scegliendo opportunamente le dimensioni ed il materiale di cui sono costituiti i detti corpi magnetici e corpi magnetizzabili, senza incidere sulla dimensione e sul materiale dell'organo di trascinamento.
In particolare, con piccoli ingombri e bassi costi, è possibile ottenere forze magnetiche sufficientemente elevate per consentire elevate velocità di avanzamento degli equipaggi portaoggetti, e per fare avanzare gli equipaggi portaoggetti anche lungo tratti inclinati o verticali del percorso definito dai mezzi di guida.
In questo senso, particolarmente efficace risulta essere la soluzione che prevede l'utilizzo di un corpo magnetico, sia a bordo degli elementi di collegamento sia a bordo degli equipaggi portaoggetti. Secondo una preferita forma di attuazione dell'invenzione, lungo il tratto operativo in cui avviene l'accoppiamento magnetico degli elementi di collegamento con gli equipaggi portaoggetti, l'organo di traino è disposto rispetto ai primi mezzi di guida in modo che, per effetto della forza di reciproca attrazione magnetica, gli elementi di collegamento siano atti a stare a diretto contatto con gli equipaggi portaoggetti.
Inoltre, è previsto che l'organo scorrevole di trascinamento sia a sua volta accoppiato a secondi mezzi di guida fissi, i quali sono atti a farlo scorrere ad una prefissata distanza costante rispetto al percorso degli equipaggi portaoggetti, almeno lungo il detto tratto operativo.
Ad esempio, se detto organo scorrevole è una catena, l'invenzione prevede che esso sia scorrevolmente accoppiato ad una rispettiva guida-catena.
In questo modo, un equipaggio portaoggetti che è magneticamente attaccato ad un elemento di collegamento, risulta rigidamente collegato anche ai detti secondi mezzi di guida, cosicché durante l'avanzamento, esso è vincolato a mantenere un'esatta posizione rispetto ai primi mezzi di guida su cui scorre.
Questo vincolo, oltre a garantire maggiore precisione al trasporto, consente vantaggiosamente di ridurre gli attriti tra gli equipaggi portaoggetti ed i primi mezzi di guida, da cui discende la possibilità di raggiungere maggiori velocità di avanzamento e quindi maggiore produttività.
Ulteriori caratteristiche e vantaggi dell'invenzione risulteranno evidenti dalla lettura della descrizione seguente fornita a titolo esemplificativo e non limitativo, con l'ausilio delle figure illustrate nelle tavole allegate, in cui:
- la figura 1 è una vista prospettica di un dispositivo trasportatore secondo la presente invenzione;
- la figura 2 è una vista in pianta del dispositivo trasportatore di figura 1;
- la figura 3 è la sezione III-III di figura 2;
- la figura 4 è la sezione IV-IV di figura 3 in cui gli equipaggi portaoggetti sono stati eliminati per meglio evidenziare alcuni dettagli del dispositivo;
- la figura 5 è una vista laterale del dispositivo trasportatore di figura 1;
- la figura 6 è una vista frontale, in scala ingrandita, di un equipaggio portaoggetti del dispositivo trasportatore di figura 1; - la figura 7 è la sezione VII-VII di figura 6;
- la figura 8 è la sezione VIII-VIII di figura 7 in scala ingrandita; - la figura 9 è una vista prospettica del dispositivo trasportatore di figura 1 semplificato in modo da eliminare il gruppo motore, per meglio illustrare alcuni dettagli sottostanti;
- la figura 10 è una vista in pianta del dispositivo trasportatore semplificato di figura 6;
- la figura 11 è la sezione XI-XI di figura 10;
- la figura 12 è un dettaglio ingrandito di figura 10;
- la figura 13 è il dettaglio di figura 12 secondo un differente possibile modo di funzionare del dispositivo;
- la figura 14 è una vista laterale di un dispositivo trasportatore secondo una differente forma di attuazione dell'invenzione;
- la figura 15 è una vista in pianta del dispositivo trasportatore di figura 14 semplificato in modo da mostrare solo alcuni equipaggi portaoggetti e da eliminare il gruppo di motorizzazione per mostrare i particolari sottostanti.
Nelle allegate figure è illustrato un dispositivo trasportatore a traino magnetico 1 destinato ad essere installato in un impianto per il trattamento di bottiglie vuote in plastica 200, al fine di trasferire dette bottiglie vuote 200 tra due o più stazioni operative, ad esempio tra una stazione di ordinamento ed una stazione di pulitura o tra quest'ultima ed una stazione di riempimento.
Come illustrato nelle figure 1 e 2, il dispositivo trasportatore 1 comprende un telaio fisso di supporto 2 atto ad essere appoggiato al suolo tramite opportuni elementi di sostegno (non mostrati), sul quale è installata una rotaia fissa di guida 3 atta a definire un percorso chiuso in cui viene fatta avanzare una pluralità di equipaggi portaoggetti 4 disposti in successione.
Detta rotaia di guida 3 è formata da un nastro rigido metallico, a sezione trasversale costante e di forma rettangolare, il quale ha i fianchi orientati verticalmente e si sviluppa in pianta secondo il percorso da imporre agli equipaggi portaoggetti 4. Detto nastro metallico è ottenuto mediante una pluralità di piatti metallici disposti in successione e reciprocamente fissati di testa, ad esempio tramite saldatura o altri mezzi noti.
Nell'esempio mostrato nelle figure 1 e 2, la rotaia di guida 3 si sviluppa in un unico piano orizzontale, rispetto al quale essa presenta uno sviluppo in pianta che comprende due tratti rettilinei paralleli, raccordati alle estremità da altrettanti tratti circolari. Ovviamente tuttavia la rotaia di guida 3 potrebbe avere in pianta un qualunque sviluppo prefissato, genericamente costituito da tratti rettilinei raccordati da opportuni tratti curvilinei.
Come meglio illustrato nelle figure 9 e 10, sul telaio di supporto 2 sono ulteriormente installate due ruote dentate di rinvio, rispettivamente motorizzata 20 e condotta 21, sulle quali è avvolto ad anello un organo continuo di traino 5, nella fattispecie una catena, in modo che la rotazione della ruota motorizzata 20 comporti lo scorrimento della catena 5 nella direzione di avanzamento indicata con S.
La catena scorrevole 5 si sviluppa in un piano orizzontale, parallelo al piano in cui giace la rotaia di guida 3, sostanzialmente alla stessa quota di quest'ultima.
In particolare, la catena scorrevole 5 è completamente contenuta in pianta all'interno dello spazio delimitato dalla rotaia di guida 3, e presenta uno sviluppo che è almeno parzialmente parallelo al percorso di avanzamento degli equipaggi portaoggetti 4 definito dalla rotaia 3 stessa.
Nell'esempio mostrato, la catena scorrevole 5 presenta infatti due tratti rettilinei che sono paralleli ai tratti rettilinei della rotaia di guida 3, e che sono raccordati da un tratto circolare, definito dall'avvolgimento attorno alla ruota motorizzata 20, il quale si sviluppa parallelamente ad un tratto circolari della rotaia di guida 3.
Ovviamente, qualora la rotaia di guida 3 avesse in pianta una forma più tortuosa e complicata, la catena scorrevole 5 potrebbe essere avvolta su un numero superiore di ruote di rinvio, in modo da essere ugualmente parallela ad un ampio tratto del percorso di avanzamento degli equipaggi portaoggetti 4.
Lungo ciascun tratto rettilineo, la catena scorrevole 5 è guidata all'interno di una guida-catena, rispettivamente 22 e 23, la quale è installata sul telaio di supporto 2, ed è atta a far scorrere la catena 5 ad una prefissata distanza costante rispetto al percorso degli equipaggi portaoggetti 4 definito dalla rotaia di guida 3.
Ogni guida-catena 22,23 comprende un corpo metallico 24 conformato a canale in cui è contenuta un'anima sagomata in materiale plastico 25 in cui è trattenuta lateralmente e scorre la catena 5 (v. fig.ll). Il fianco superiore della catena scorrevole 5 sporge dalla luce superiore del corpo a canale 24, in modo da risultare accessibile dall'esterno.
Sulla catena scorrevole 5 è fissata una pluralità di identici elementi di collegamento 6, i quali sono disposti in successione e sono separati tra loro lungo lo sviluppo longitudinale della catena scorrevole 5, preferibilmente equidistanziati.
Come illustrato in figura 11, ogni elemento di collegamento 6 comprende una staffa 60 conformata a squadro, preferibilmente realizzata in materiale metallico, la quale è provvista di una porzione orizzontale che è fissata al fianco superiore sporgente della catena scorrevole 5, e di una porzione verticale discendente che si interpone tra la catena scorrevole 5 stessa e la rotaia di guida 3, all'esterno delle guida-catena 22 e 23.
Nell'esempio illustrato, la catena scorrevole 5 è del tipo in cui le maglie sono articolate tramite perni di articolazione cavi, cosicché la porzione orizzontale di ogni staffa 60 è direttamente incastrata a due perni di articolazione consecutivi della catena scorrevole 5.
Come illustrato nelle figure 6 e 7, ciascun equipaggio portaoggetti 4 comprende un corpo monolitico di materiale plastico, realizzato preferibilmente per stampaggio, il quale presenta una porzione principale 40 conformata sostanzialmente come una parete piana.
Detta parete piana 40 possiede una sagoma frontale di forma generalmente rettangolare, alleggerita al centro de due incamerature contrapposte che definiscono una zona centrale avente larghezza ridotta.
Dalla faccia anteriore della parete piana 40 sporgono ortogonalmente due perni d'accoppiamento 42, ricavati in un unico corpo con la parete piana 40 stessa, su ciascuno dei quali è girevolmente montata una ruota scanalata, rispettivamente superiore 43 ed inferiore 44, la quale è atta a ruotare folle intorno all'asse centrale del relativo perno d'accoppiamento 42.
Dette ruote scanalate 43,44 giacciono in un piano parallelo alla parete piana 40, e sono dimensionate e reciprocamente distanziate, in modo che la distanza tra il fondo delle rispettive scanalature circonferenziali sia sostanzialmente uguale alla larghezza del nastro metallico che forma la rotaia di guida 3.
Come illustrato in figura il, ogni equipaggio portaoggetti 4 è pertanto scorrevolmente agganciato alla rotaia di guida 3 tramite le suddette ruote scanalate 43 e 44, le cui scanalature circonferenziali accolgono i bordi laterali rispettivamente superiore ed inferiore del nastro metallico, ottenendo un accoppiamento stabile e sicuro.
In questo modo, le ruote scanalate 43,44 di ciascun equipaggio portaoggetti 4 sono atte a rotolare su detti bordi laterali superiore ed inferiore del nastro metallico, consentendo efficacemente al relativo equipaggio portaoggetti 4 di scorrere sulla rotaia di guida 3 con attriti estremamente ridotti.
In particolare, la larghezza delle scanalature circonferenziali delle ruote scanalate 43,44 è almeno leggermente superiore allo spessore del nastro metallico della rotaia di guida 3, così da lasciare un gioco trasversale sufficientemente ampio per consentire all'equipaggio portaoggetti 4 di percorrere anche i tratti curvilinei della rotaia di guida 3 stessa.
Le ruote scanalate 43,44 sono realizzate in materiale plastico, ad esempio per stampaggio, e preferibilmente con un materiale plastico avente elevata resistenza all'usura.
Per migliorare la stabilità dello scorrimento sulla rotaia di guida 3, ciascun equipaggio portaoggetti 4 è ulteriormente provvisto di una coppia di bussole cilindriche 45 (v. fig.6), le quali sono disposte simmetricamente da parti opposte rispetto alla ruota scanalata superiore 43, dove sono accoppiate a rispettivi perni d'aggancio che sporgono ortogonalmente dalla faccia anteriore della parete piana 40. Dette bussole 45 sono preferibilmente realizzate in materiale plastico con elevata resistenza all'usura, e sono atte a strisciare a contatto del bordo superiore del nastro metallico della rotaia di guida 3, in modo da impedire all'equipaggio portaoggetti 4 di oscillare nel piano definito dal nastro metallico stesso (v. ad esempio fig.5).
Come illustrato nelle figure 6 e 7, ogni equipaggio portaoggetti 4 presenta inoltre un braccio di sostegno inferiore 46 avente sostanzialmente la forma di un gancio, il quale è ricavato in un unico corpo con la parete piana 40, all'estremità del quale è installata una pinza d'afferraggio 7 per una bottiglia 200 da trasportare.
Detta pinza d'afferraggio 7 comprende una coppia di ganasce sagomate contrapposte, 70 e 71, le quali sono poste all'estremità di due rispettive leve d'azionamento reciprocamente incrociate 72 e 73, che sono girevolmente articolate ad un unico perno d'accoppiamento 47 ad asse verticale, ricavato in un corpo unico con il braccio di sostegno 46 e posto all'estremità del medesimo.
Le estremità libere delle leve d'azionamento 72,73 sono articolate a due bielle, rispettivamente 74 e 75, le quali sono a loro volta articolate all'estremità di un unico cilindro di comando 76 che è scorrevolmente infilato, secondo un asse di scorrimento orizzontale, all'interno di una bussola di guida 48 ricavata in un unico corpo con il braccio di sostegno 46.
Sulla porzione del cilindro di comando 76 che sporge dal braccio di sostegno 46, dalla parte opposta rispetto alle ganasce 70 e 71, è infilata una molla 77.
Detta molla 77 è interposta e compressa tra la detta bussola di guida 48 ed una testa bombata 78 del cilindro di comando 76, la quale è ricavata all'estremità di quest'ultimo.
In questo modo, la molla 77 è atta ad esercitare una forza elastica che tende a spingere il cilindro di comando 76 a scorrere nella bussola di guida 48, nel senso di allontanarsi dal perno d'accoppiamento 47.
Pertanto, attraverso le bielle 74 e 75, le estremità libere delle leve d'azionamento 72,73 tendono ad avvicinarsi reciprocamente, in modo da serrare le ganasce 70,71 sino a raggiungere una configurazione chiusa in cui la pinza d'afferraggio 7 è atta ad afferrare e trattenere il collo di una bottiglia 200 da trasportare. Viceversa, premendo la testa bombata 78 del cilindro di comando 76 in direzione contraria all'azione della molla 77, le leve d'azionamento 72,73 vengono azionate a ruotare nel senso di divaricare le ganasce sagomate 70 e 71, in modo da raggiungere una configurazione aperta in cui la pinza d'afferraggio 7 è atta ad accogliere o alternativamente rilasciare la bottiglia 200.
In particolare, si desidera osservare che quando le ganasce sagomate 70,71 sono in configurazione chiusa, il centro dell'occhiello da esse definito giace sostanzialmente nel piano delle ruote scanalate 43 e 44, cosicché il peso della bottiglia trasportata non crei un momento torsionale che tenda a far ruotare l'equipaggio portaoggetti 4 secondo un asse parallelo alla direzione d'avanzamento (v. fig.ll) Come illustrato in figura 11, gli equipaggi portaoggetti 4 sono installati sulla rotaia di guida 3 in modo che la parete piana verticale 40 sia interposta tra la rotaia di guida 3 stessa, e le pareti verticali degli elementi di collegamento 6 che sono fissati alla catena scorrevole 5.
Sulla faccia posteriore della parete piana 40 di ciascun equipaggio portaoggetti 4 è amovibilmente fissato, preferibilmente mediante un sistema ad incastro, un primo semiguscio di contenimento 49 in plastica che, assieme alla parete piana 40, racchiude e trattiene un corpo magnetico 51.
Analogamente, sulla faccia anteriore della parete verticale di ciascun elemento di collegamento 6 è amovibilmente fissato, preferibilmente mediante un sistema ad incastro, un secondo semiguscio 61 in plastica che, assieme alla parete verticale dell'elemento di collegamento 6, racchiude e trattiene un corpo magnetico 63.
Nell'esempio mostrato, detti corpi magnetici 51 e 63 sono due magneti permanenti, aventi sostanzialmente la forma di un piatto rettangolare.
Detti magneti permanenti 51 e 63 sono disposti in modo da esercitare una forza di reciproca attrazione magnetica, cosicché quando un equipaggio portaoggetti 4 si trova prospiciente ad un elemento di collegamento 6, si generi una connessione magnetica tale da consentire alla catena scorrevole 5 di trascinare l'equipaggio portaoggetti 4, facendolo avanzare sulla rotaia di guida 3 nella direzione di avanzamento S.
In particolare, gli equipaggi portaoggetti 4 e gli elementi di collegamento 6 sono dimensionati e disposti in modo tale che, nei tratti in cui la catena scorrevole 5 corre parallela alla rotaia di guida 3, la forza di attrazione magnetica mantenga a diretto contatto ciascun elemento di collegamento 6 con il rispettivo equipaggio portaoggetti 4.
In questo modo, gli equipaggi portaoggetti 4 non sono solo guidati dalla rotaia di guida 3, ma anche dalla catena scorrevole 5 che, essendo a sua volta vincolata alle guida-catena 22,23 e alle ruote di rinvio 20 e 21, garantisce una più precisa posizione dell'equipaggio portaoggetti 4 durante il trasporto, con conseguente riduzione degli attriti sulla rotaia di guida 3 e quindi con la possibilità di aumentare la velocità di avanzamento.
Ovviamente la connessione magnetica tra gli equipaggi portaoggetti 4 e gli elementi di collegamento 6 fissati alla catena scorrevole 5 può essere ottenuta anche in altri modi.
In particolare, è possibile prevedere che il semiguscio 61 di ciascun elemento di collegamento 6 racchiuda un magnete permanente 63, e che il semiguscio 49 di ciascun equipaggio portaoggetti 4 racchiuda invece un semplice corpo di materiale magnetizzabile, ad esempio di un materiale ferromagnetico.
Alternativamente, è possibile prevedere che il semiguscio 61 di ciascun elemento di collegamento 6 racchiuda un corpo magnetizzabile, e che il semiguscio 49 di ciascun equipaggio portaoggetti 4 racchiuda un magnete 51.
In quest'ultimo caso, siccome ogni elemento di collegamento 6 è realizzato in metallo, è possibile prevedere che il suddetto corpo magnetizzabile sia semplicemente definito dalla parete verticale della staffa 60, senza la necessità di realizzare il secondo semiguscio 61.
Come illustrato nelle figure 9 e 10, sul telaio di supporto 2 del dispositivo trasportatore 1 è ulteriormente installata una ruota di sincronizzazione 8, realizzata preferibilmente in plastica, la quale presenta la forma di un disco piano provvisto di una pluralità di denti di spinta 80, angolarmente equidistanziati, i quali sporgono dal bordo laterale del disco stesso (v. anche fig. 4).
Detta ruota di sincronizzazione 8 è orientata orizzontalmente ed è posta in pianta all'interno dello spazio delimitato dalla rotaia di guida 3, sostanzialmente coassiale al tratto circolare del nastro metallico e alla stessa quota di quest'ultimo.
La ruota di sincronizzazione 8 è atta a ruotare intorno al proprio asse centrale verticale, in un verso T concorde alla direzione di avanzamento S della catena scorrevole 5.
Grazie a tale rotazione, ciascun dente sporgente 80 è atto ad agganciare un equipaggio portaoggetti 4 alla volta, arpionandolo in corrispondenza della zona ristretta della parete piana 40, in modo da spingerlo ad avanzare lungo il tratto circolare della rotaia di guida 3 (v. figg.9 e 10).
In questo modo, gli equipaggi portaoggetti 4 possono essere fatti avanzare in detto tratto circolare ad una velocità controllata, generalmente inferiore a quella della catena scorrevole 5, e possono essere messi in passo tra loro, ossia possono essere reciprocamente separati di un passo costante e prefissato, definito dalla distanza tra i denti sporgenti 80 della ruota di sincronizzazione 8.
Come illustrato in figura 3, la ruota di sincronizzazione 8 è calettata centralmente un albero rotante verticale 90. 1/estremità superiore di detto albero rotante 90 reca un primo pignone dentato 91, su cui è avvolta una catena di trasmissione 92 atta a collegarlo con un secondo pignone dentato 93, posto all'estremità superiore di un albero verticale 94 calettato alla ruota dentata condotta 21 della catena scorrevole 5.
In questo modo, grazie ad un unico motore di azionamento 9 predisposto per far ruotare la ruota dentata motorizzata 20 (v. fig.l), viene efficacemente fatta ruotare anche la ruota di sincronizzazione 8, tramite il sistema di trasmissione costituito dalla catena scorrevole 5 e dalla catena di trasmissione 92.
Ovviamente, per modificare la velocità di rotazione della ruota di sincronizzazione 8 rispetto alla catena scorrevole 5, occorre variare il rapporto di trasmissione definito dai pignoni dentati, 91 e 93, ed eventualmente dalla ruote dentate di rinvio 20 e 21.
Come schematicamente illustrato in figura 1, il dispositivo trasportatore 1 è destinato ad essere installato in un impianto per il trattamento delle bottiglie in plastica 200, tra una stazione operativa di monte 10 ed una stazione operativa di valle 11.
La stazione operativa di monte 10 è provvista di una giostra rotante di scarico 100, posta sopra un piano d'appoggio 101 (v. fig.5), la quale è atta a rendere disponibile con frequenza costante, in un prefissato punto R sul piano d'appoggio 101, una bottiglia 200 orientata verticalmente.
La stazione operativa di valle 11 è provvista di una coclea di carico 110, anch'essa posta sopra un rispettivo piano d'appoggio 111, la quale è atta a prelevare con frequenza costante, da un prefissato punto P sul piano d'appoggio 111, una bottiglia 200 orientata verticalmente.
Il dispositivo trasportatore 1 è configurato in modo che in pianta il percorso degli equipaggi portaoggetti 4 passi per i detti punti R e P, cosicché ciascun equipaggio portaoggetti 4, avanzando in direzione S lungo la rotaia di guida 3, possa afferrare una bottiglia 200 nel punto di presa R e rilasciarla nel punto di rilascio P.
In particolare, il punto di presa R si trova in corrispondenza di un tratto del percorso degli equipaggi portaoggetti 4, in cui questi ultimi vengono fatti avanzare dalla ruota di sincronizzazione 8.
In questo modo, regolando opportunamente la velocità della ruota di sincronizzazione 8, è possibile sincronizzare quest'ultima con la giostra rotante 100 della stazione di monte 10, affinché gli equipaggi portaoggetti 4 passino in corrispondenza dalla posizione di presa R con la stessa frequenza e nello stesso istante in cui le bottiglie vuote 200 vengono rilasciate dalla giostra 100.
Si desidera osservare che, in corrispondenza del punto di presa R, il dispositivo trasportatore 1 è provvisto di una camma fissa (non mostrata), la quale è installata sul telaio di supporto 2 ad una quota inferiore rispetto alla ruota di sincronizzazione 8, in modo da agire sulla testa bombata 78 della pinza d'afferraggio 7 appartenente all'equipaggio 4 in transito dal punto di presa R.
Detta camma fissa è sagomata e dimensionata in modo tale da aprire le ganasce 70,71 della pinza d'afferraggio 7, per accogliere il collo della bottiglia 200, e successivamente richiuderle, per trattenere la bottiglia 200 stessa.
Dopo aver afferrato la bottiglia 200, gli equipaggi portaoggetti 4 vengono spinti dalla ruota di sincronizzazione 8 sul primo tratto rettilineo della rotaia di guida 3, a valle del punto di presa R, dove si accumulano a reciproco contatto, formando una fila che avanza in modo discontinuo in direzione S, a mano a mano che la ruota di sincronizzazione 8 alimenta gli equipaggi 4.
Quando il primo equipaggio portaoggetti 4 della fila raggiunge un tratto operativo della rotaia di guida 3, in cui quest'ultima è parallela alla catena scorrevole 5, detto equipaggio 4 viene agganciato magneticamente da un elemento di collegamento 6 che scorre solidale alla catena scorrevole 5.
In altre parole, come descritto in precedenza, l'equipaggio portaoggetti 4 si attacca saldamente all'elemento di collegamento 6, grazie alla forza di attrazione magnetica esercitata dai magneti permanenti 51 e 63.
In questo modo, l'equipaggio portaoggetti 4 rimane solidale alla catena scorrevole 5 che lo fa avanzare in direzione S sulla rotaia di guida 3, fino a raggiungere il punto di rilascio P della bottiglia 200.
In corrispondenza di detto punto di rilascio P, il dispositivo trasportatore 1 è provvisto di una seconda camma fissa 30, la quale è illustrata schematicamente nelle figure il e 5, ed è analoga a quella posta in corrispondenza del punto di presa R.
Detta camma 30 è installata sul telaio di supporto 2 ad una quota inferiore rispetto alla ruota motorizzata 20, ed è dimensionata in modo da agire sulla testa bombata 78 della pinza d'afferraggio 7 appartenente all'equipaggio 4 in transito, in modo da aprire le ganasce 70,71 per rilasciare il collo della bottiglia 200.
Si desidera osservare che per garantire un corretto funzionamento della stazione di valle il, è generalmente necessario creare un accumulo di bottiglie 200 a monte del punto di rilascio P, in modo da assicurare una costante alimentazione della coclea di carico 110 della stazione di valle il stessa.
Con il dispositivo trasportatore 1 in oggetto, tale accumulo è ottenuto regolando la velocità della catena scorrevole 5 in modo che gli equipaggi portaoggetti 4 avanzino con una velocità superiore rispetto a quella con cui la coclea 110 allontana le bottiglie 200, ed arrestando temporaneamente gli equipaggi portaoggetti 4, a monte del punto di presa P, in modo da sincronizzarli con la coclea 110 stessa.
Detto arresto degli equipaggi portaoggetti 4 comporta la generazione di una forza tangenziale che vince la forza di attrazione magnetica tra gli equipaggi 4 stessi e gli elementi di collegamento 6, i quali si staccano consentendo alla catena scorrevole 5 di continuare a scorrere a velocità costante.
In particolare, l'arresto degli equipaggi portaoggetti 4 a monte del punto di rilascio P può essere ottenuto mediante appositi mezzi d'arresto (non illustrati), oppure per interferenza diretta della coclea 110 la quale agisce contro le bottiglie 200, in modo da impedire selettivamente l'ulteriore avanzamento degli equipaggi portaoggetti 4.
In ogni caso, a monte del punto di rilascio P si forma una fila di equipaggi portaoggetti 4 a reciproco contatto, i quali vengono lasciati liberi di avanzare uno alla volta in sincronia con la coclea 110.
Quando il primo equipaggio portaoggetti 4 della fila viene lasciato libero di avanzare, esso si aggancia magneticamente con un elemento di collegamento 6 della catena scorrevole 5, il quale lo fa transitare dal punto di rilascio P, e quindi lo riporta verso la ruota di sincronizzazione 8 per un nuovo ciclo.
Si desidera ulteriormente osservare che lungo i tratti operativi della rotaia di guida 3, è possibile prevedere che ciascun equipaggio portaoggetti 4 sia fatto avanzare da un rispettivo elemento di collegamento 6 della catena scorrevole 5, così come mostrato nel dettaglio di figura 12.
Questa non è tuttavia una condizione necessaria per il funzionamento del dispositivo trasportatore 1. Come illustrato in figura 13, è infatti possibile prevedere che una fila di due o più equipaggi portaoggetti 4 consecutivi venga fatti avanzare da un unico elemento di collegamento 6, il quale è magneticamente collegato con l'ultimo equipaggio 4 della fila, rispetto alla direzione d'avanzamento S. In questo modo, è possibile ridurre il numero complessivo degli elementi di collegamento 6, semplificando e rendendo meno costoso il dispositivo trasportatore 1.
Nelle figure 14 e 15, è illustrata una forma di attuazione del dispositivo trasportatore 1 che consente di muovere le bottiglie 200 a quote differenti, in modo da occupare in modo più razionale i volumi all'interno degli stabilimenti, ad esempio per liberare spazio a terra.
Secondo questa forma di attuazione, il nastro metallico che forma la rotaia di guida 3 si sviluppa non più su un unico piano, ma su una pluralità di piani reciprocamente inclinati.
Nell'esempio illustrato, la rotaia di guida si sviluppa in modo continuo su un primo piano orizzontale A, su un piano C inclinato di circa 30° rispetto all'orizzontale, ed infine su un secondo piano orizzontale B, posto ad una quota superiore rispetto al primo piano orizzontale A.
L'avanzamento degli equipaggi portaoggetti 4 lungo la rotaia di guida 3 è ottenuto mediante tre distinte catene scorrevoli, di cui una prima catena scorrevole 5A giace nel primo piano orizzontale A, una seconda catena scorrevole 5C giace nel piano inclinato C, ed una terza catena scorrevole 5B giace nel secondo piano orizzontale B.
Ciascuna catena scorrevole 5A-5C è avvolta ad anello su una relativa coppia di ruote dentate, rispettivamente motorizzata 20A-20C e condotta 21A-21C, le quali sono installate sul telaio di supporto 2, ed è provvista di una rispettiva pluralità di elementi di collegamento 6 equidistanziati, esattamente analoghi a quelli descritti in precedenza.
Nel dettaglio, la catena scorrevole 5A è azionata da un primo motore elettrico 9A direttamente collegato alla ruota dentata motorizzata 20A. Detto primo motore elettrico aziona anche una ruota di sincronizzazione 8 dello stesso tipo di quella descritta nella prima forma di attuazione, la quale giace nel piano orizzontale A ed è collegata alla ruota condotta 21A della catena scorrevole 5A, mediante una trasmissione a catena 92.
La catena scorrevole 5B è azionata da un secondo motore elettrico 9B direttamente collegato alla ruota dentata motorizzata 20B. La ruota condotta 21B della catena scorrevole 5B è a sua volta collegata, mediante un giunto di cardano 12, alla ruota motorizzata 20C della catena scorrevole 5C, cosicché quest'ultima è anch'essa azionata dal motore elettrico 9B.
Il funzionamento del dispositivo trasportatore 1 secondo questa forma di attuazione è del tutto analogo a quello descritto per la prima forma di attuazione.
Ovviamente al dispositivo trasportatore descritto in precedenza, un tecnico del ramo potrà apportare numerose modifiche di natura tecnico applicativa, senza per questo uscire dall'ambito dell'invenzione come sotto rivendicata.

Claims (14)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Dispositivo trasportatore di oggetti, tipicamente per bottiglie vuote in plastica, comprendente una pluralità di equipaggi portaoggetti (4) scorrevolmente accoppiati a primi mezzi di guida fissi (3), atti a definire un prefissato percorso chiuso in cui detti equipaggi portaoggetti (4) sono atti ad avanzare in successione, almeno un organo di traino (5) scorrevolmente avvolto ad anello su una pluralità di corpi di rinvio (20, 21), il quale presenta almeno un tratto operativo parallelo al percorso degli equipaggi portaoggetti (4), e mezzi di connessione (6, 51, 63) atti a stabilire in detto tratto operativo un accoppiamento magnetico tra l'organo di traino (5) e gli equipaggi portaoggetti (4), in modo che lo scorrimento dell'organo di traino (5) faccia avanzare gli equipaggi portaoggetti (4) sui primi mezzi di guida fissi (3), caratterizzato dal fatto che detti mezzi di connessione comprendono una pluralità di elementi di collegamento (6), i quali sono fissati sull'organo di traino (5) in modo da essere reciprocamente distanziati lungo lo sviluppo longitudinale del medesimo, sono interposti tra gli equipaggi portaoggetti (4) e l'organo di traino (5) in corrispondenza di detto tratto operativo, e sono singolarmente atti a generare una forza di reciproca attrazione magnetica con un equipaggio portaoggetti (4).
  2. 2. Dispositivo secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detti elementi di collegamento (6) sono singolarmente provvisti di un corpo magnetico (63), il quale è atto ad interagire con un corpo magnetizzabile installato a bordo dell'equipaggio portaoggetti (4), in modo da generare detta forza di attrazione magnetica.
  3. 3. Dispositivo secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detti elementi di collegamento (6) sono singolarmente provvisti di un corpo magnetizzabile, il quale è atto ad interagire con un corpo magnetico (51) installato a bordo dell'equipaggio portaoggetti (4), in modo da generare detta forza di attrazione magnetica.
  4. 4. Dispositivo secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detti elementi di collegamento (6) sono singolarmente provvisti di un primo corpo magnetico (63), il quale è atto ad interagire con un secondo corpo magnetico (51) installato a bordo dell'equipaggio portaoggetti (4), in modo da generare detta forza di attrazione magnetica.
  5. 5. Dispositivo secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che in detto tratto operativo, gli elementi di collegamento (6) sono atti a stare a contatto con gli equipaggi portaoggetti (4), per effetto di detta forza di reciproca attrazione.
  6. 6. Dispositivo secondo la rivendicazione 5, caratterizzato dal fatto che l'organo di traino (5) è scorrevolmente accoppiato a secondi mezzi di guida fissi (22, 23), i quali sono disposti almeno in corrispondenza di detto tratto operativo, in modo da vincolare l'organo di traino (5) a scorrere parallelamente e ad una distanza prefissata rispetto ai primi mezzi di guida (3) degli equipaggi portaoggetti (4).
  7. 7. Dispositivo secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che il detto percorso degli equipaggi portaoggetti (4) si sviluppa in un unico piano di giacitura.
  8. 8. Dispositivo secondo la rivendicazione 7, caratterizzato dal fatto che, in uso, detto piano di giacitura è un piano orizzontale.
  9. 9. Dispositivo secondo la rivendicazione 7, caratterizzato dal fatto che detto organo di traino (5) si sviluppa in un piano parallelo a detto piano di giacitura, ed è contenuto nello spazio interno delimitato dai primi mezzi di guida (3) degli equipaggi portaoggetti (4).
  10. 10. Dispositivo secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detti primi mezzi di guida (3) sono atti a definire un percorso per gli equipaggi portaoggetti (4) che si sviluppa su una pluralità di piani di giacitura reciprocamente inclinati (A, B, C).
  11. 11. Dispositivo secondo la rivendicazione 10, caratterizzato dal fatto che per ciascuno di detti piani di giacitura (A, B, C), il dispositivo comprende almeno un organo di traino (5A, 5B, 5C) che si sviluppa in un piano parallelo a detto piano di giacitura (A, B, C), e che è contenuto nello spazio interno delimitato dai primi mezzi di guida (3) in detto piano di giacitura (A, B, C).
  12. 12. Dispositivo secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detto organo di traino (5) è una catena.
  13. 13. Dispositivo secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che i primi mezzi di guida per gli equipaggi portaoggetti comprendono un nastro rigido (3), e che ciascun equipaggio portaoggetti (4) è provvisto di una coppia di ruote scanalate (43, 44) atte a rotolare sui bordi laterali opposti di detto nastro (3).
  14. 14. Dispositivo secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che ciascun equipaggio portaoggetti (4) è provvisto di un dispositivo a pinza (7) atto ad afferrare gli oggetti da trasportare.
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