ITPR20130032A1 - Sistema e metodo di ribaltamento cassoni preforme - Google Patents

Description

DESCRIZIONE

TITOLO: SISTEMA E METODO DI RIBALTAMENTO CASSONI PREFORME

CAMPO DI APPLICAZIONE DELL’INVENZIONE

Il presente trovato si inserisce nel campo dell’imbottigliamento e più precisamente riguarda il settore dell’alimentazione preforme per le macchine di soffiaggio.

L’esigenza di ridurre i costi del packaging ha portato ormai, soprattutto nel settore delle acque minerali, a una riduzione dei pesi delle preforme, e ciò è stato eseguito non solo sul corpo della bottiglia ma anche nel collo, arrivando ad una riduzione dello spessore della baga del contenitore, che con i normali metodi di lavorazione potrebbe provocare danneggiamenti alla stessa, con la conseguenza di ridurre l’efficienza della linea e di dare un’immagine negativa, nel caso appunto di bottiglia danneggiata.

Scopo del presente trovato è quello di mettere a disposizione della tecnica un sistema di ribaltamento cassoni preforme.

Grazie al trovato non si hanno salti o cadute delle preforme maggiori di 100 mm, garantendo così l’integrità assoluta delle preforme stesse.

In sostanza il sistema comprende l’abbinamento tra un ribaltatore cassoni, opportunamente modificato, ed una particolare e tramoggia di ricevimento delle preforme.

VANTAGGI

Il trovato garantisce l’assoluta integrità della preforma, preservando le efficienze elevate delle macchine a valle e riducendo quindi di conseguenza anche gli scarti di produzione.

Detti scopi e vantaggi sono tutti raggiunti dal sistema e metodo di ribaltamento cassoni preforme, oggetto del presente trovato, che si caratterizza per quanto previsto nelle sotto riportate rivendicazioni.

BREVE DESCRIZIONE DELLE FIGURE

Questa ed altre caratteristiche risulteranno maggiormente evidenziate dalla descrizione seguente di alcune forme di realizzazione illustrate, a puro titolo esemplificativo e non limitativo nelle unite tavole di disegno.

- Figura 1: illustra il trovato, ovvero l’apparato di ribaltamento cassoni preforme, in configurazione iniziale, vale a dire con cassone introdotto all’interno dell’elevatore/ribaltatore e ad esso agganciato tramite con appositi mezzi di trattenimento, a lato dell’elevatore, la tramoggia di scarico a forma di tunnel contenente un mezzo di trasporto quale un nastro trasportatore, - Figura 2: illustra il sistema di trattenimento dell’imballaggio entro il quale sono situate le preforme, con relativo coperchio di tenuta alla polvere; il coperchio è apribile per consentire la fuoriuscita delle preforme una volta ribaltato il cassone,

- Figura 3: illustra l’apparato con cassone e coperchio sollevati da opportuna motorizzazione dell’elevatore, e ad una altezza superiore a quella di una tramoggia di contenimento preforme;

- Figura 4: illustra il contenitore ribaltato e inserito entro la tramoggia in prossimità del nastro trasportatore; il coperchio viene parzialmente aperto per permettere il deflusso controllato delle preforme, deflusso che prosegue sollevando man mano il contenitore e chiudendo relativa saracinesca o serranda mobile verticale della tramoggia,

- Figura 5: illustra la fase di risalita con completo svuotamento del cassone e ritorno in posizione iniziale; la rotazione di ribaltamento avviene con motore indipendente sull’elevatore.

- Figura 6: illustra la porzione terminale della tramoggia con serrande mobili in posizione di massima apertura per l’inserimento del cassone ribaltato.

DESCRIZIONE DEL TROVATO

Con particolare riferimento alle figure sopra indicate, si indica con 1 un apparato di ribaltamento cassoni 2 porta preforme, noti anche con il termine tecnico di octabin e/o box-pallet. In sostanza sono imballaggio a forma di prisma a base ottagonale o quadrata per il contenimento di oggetti.

L’imballaggio 2 è chiuso sul fondo, indipendentemente dalla forma, ed è aperto superiormente per permettere il carico degli oggetti, preforme in tal caso, al suo interno.

L’apparato 1 comprende almeno:

• Un dispositivo elevatore e ribaltatore, indicato globalmente con il riferimento 3, atto a ricevere e supportare detto cassone 2,

• Una tramoggia 4 di scarico e relativo mezzo 6 trasportatore atto a trasferire le preforme scaricate dal cassone 2 verso un dispositivo ordinatore delle stesse (dispositivo ordinatore non illustrato).

Come detto, l’elevatore 3 comprende mezzi 7 per sostenere e sollevare il cassone 2.

Con riferimento alla figura 2, il sistema comprende un coperchio 5 a chiusura del cassone 2, ossia per la copertura e tenuta alla polvere; infatti gli imballaggi sono comunemente aperti superiormente.

Detto coperchio 5 è provvisto di mezzi con cui è possibile gestire la sua apertura, in tutto o in parte (in tal caso tramite sua saracinesca 8 scorrevole) per permettere l’apertura della bocca di ingresso e lo svuotamento del cassone medesimo, come nel seguito descritto.

L’elevatore 3 reca una prima motorizzazione 9 per il sollevamento del pianale, ovvero dei mezzi di aggancio, e relativo cassone 2, oltre al coperchio 5.

In sostanza la prima motorizzazione 9 consente lo spostamento verticale lungo il corrispondente montante 3B dell’elevatore.

L’elevatore 3 reca, altresì, seconda motorizzazione 10 indipendente dalla prima motorizzazione 9 che permette la rotazione del cassone 2 secondo un asse trasversale alla direzione di sollevamento.

Essendo indipendenti, il secondo motore 10 potrà essere azionato in qualsiasi posizione si trovi il cassone sollevato dal primo motore 9. Naturalmente, la rotazione del sistema sarà eseguita convenientemente ad una altezza opportuna e come nel seguito descritto e rivendicato.

Quindi, riassumendo, l’elevatore 3 comprende mezzi di sollevamento 9 indipendenti da mezzi 10 di rotazione/ribaltamento e mezzi 5,8 di chiusura del cassone, apribili all’occorrenza tramite relativo comando pneumatico o idraulico o meccanico.

Per ribaltamento s’intende la rotazione compiuta dal secondo motore al fine di poter ribaltare il cassone in modo da posizionarlo con la sua bocca di carico verso il basso e consentire lo svuotamento delle preforme.

La tramoggia 4 è il gruppo preposto alla ricezione delle preforme; essa è posta a fianco dell’elevatore 3. La tramoggia è un sorta di tunnel che si estende in lunghezza, protetto su tutti i lati da relativa copertura 11 o carteratura.

La tramoggia contiene al suo interno il mezzo trasportatore 6, quale ad esempio un nastro, per il trasferimento delle preforme scaricate dal cassone mediante l’elevatore.

La tramoggia 4 è provvista di una prima serranda mobile 12 posta superiormente al carter 11. La serranda 12 può essere comandata in scorrimento orizzontale tramite relativa motorizzazione 13, così da regolare una corrispondente luce 14 di ingresso per introdurre e scaricare le preforme contenute nel cassone.

La tramoggia 4 è altresì provvista di una seconda serranda 15 mobile, posta su almeno una delle pareti verticali del carter 11. Anche la seconda serranda è provvista di motorizzazione 16 indipendente per essere portata in scorrimento verticale e definire una corrispondente luce 17 frontale.

Più precisamente le serrande 12, 15 summenzionate sono, in posizione di chiusura entrambe a contatto, mentre quando vengono retratte ovvero abbassate, queste si separano definendo la coppia di luci 14, 17 perpendicolari tra loro e di dimensioni tali da poter ospitare almeno il coperchio 5 di chiusura cassone 6.

La serranda 15 verticale può convenientemente scorrere sincronizzandosi con il movimento di discesa o salita dell’elevatore; ciò consente di poter portare, abbassare, il coperchio 5 fino in prossimità del mezzo di trasporto, riducendo in tal modo l’altezza di svuotamento.

Ne risulterà una più dolce fase di scarico che non rovinerà le già fragili preforme che, sempre più spesso, vengono realizzate con esigui spessori al fine di ridurne il costo.

A tal scopo, il sistema comprende un dispositivo 18 lettore, quale ad esempio sonar, atto a controllare la distanza dal fondo della tramoggia, o per meglio dire dal mezzo di trasporto e/o dalle eventuali preforme già scaricate. Ciò agevola l’abbassamento e porta il cassone nella più consona posizione di scarico minimizzando l’altezza di ribaltamento. Detto lettore essendo posto sull’elevatore piuttosto che sui mezzi di trattenimento cassone, piuttosto che nel coperchio o nella tramoggia.

Nell’esempio si fa riferimento a una seconda serranda posizionata di testa alla tramoggia, ossia alla sua estremità e ad una prima serranda che si apre orizzontalmente lungo la sua direzione di elongazione. Tuttavia senza peraltro uscire dall’ambito di protezione richiesto, la parete mobile verticale potrà essere posta su una delle pareti laterali e corrispondentemente la apertura della prima serranda orizzontale e superiore sarà trasversale rispetto a quella ora illustrata, sempre per consentire l’apertura della luce “angolare” come precedentemente descritto.

Nell’esempio si è fatto riferimento a serrande mobili e scorrevoli tramite motore e pignone e cremagliera, tuttavia le serrande mobili potranno essere sostituite da mezzi di apertura equivalenti senza uscire dalla protezione richiesta.

Allo stesso modo, anche il sistema di apertura del coperchio 5 potrà essere sostituito da analogo sistema equivalente.

Le serrande mobili, la prima e la seconda, sono comandate in apertura e chiusura in funzione del posizionamento del cassone tramite l’elevatore.

Come si evince dalle figure sia la prima che la seconda serranda consentono al sistema di inserire (almeno) il coperchio ed eventualmente anche parte del cassone all’interno della tunnel di trasferimento preforme.

Si descrive ora la sequenza di lavoro del sistema sopra descritto e rivendicato anche come metodo nelle seguenti rivendicazioni.

Il processo prevede le seguente fasi:

a) il cassone preforme viene introdotto all’interno del ribaltatore (con l’ausilio di mezzi quali un muletto o di un transpallet), una volta introdotto il cassone è agganciato all’elevatore con appositi mezzi di trattenimento; in aggiunta potrà essere supportato da una apposita pedana sottostante la sua base,

b) sollevare il cassone, posizionandolo ad una altezza superiore a quella di una tramoggia di contenimento preforme;

c) ruotare detto cassone fino a posizionare l’apertura di scarico dell’elevatore sopra la corrispondente apertura della tramoggia, apribile mediante prima paratia scorrevole,

d) abbassare il cassone introducendolo all’interno della tramoggia; durante detta fase di abbassamento una seconda paratia della tramoggia scorre verticalmente in sincronia con il cassone

e) durante detto abbassamento e per tutta la durata dello svuotamento, viene controllata la distanza dal fondo della tramoggia o dalle preforme già contenute, così da portare detto cassone in prossimità del nastro di trasporto, f) iniziare la fase di svuotamento, a seguito dell’apertura del coperchio dell’elevatore e contemporaneo sollevamento del cassone, in funzione del livello di preforme presenti nella tramoggia, fino al suo completo svuotamento g) le preforme vengono poi portate all’elevatore attraverso il secondo nastro posizionato alla base della tramoggia, che ha la funzione di dosarle in modo costante.

Al termine il cassone è riportato in posizione iniziale, per essere sostituito da un altro pieno di preforme da scaricare nuovamente.

Claims (8)

1. RIVENDICAZIONI 1. Apparato (1) di ribaltamento cassoni (2); detti cassoni (2) del tipo comprendenti un imballaggio a base quadrangolare o ottagonale, aperto superiormente e al cui interno sono contenute una pluralità di preforme da scaricare su mezzo di trasporto; caratterizzato dal fatto che comprende almeno: a. Un dispositivo (3), elevatore/ribaltatore, atto a supportare e movimentare detto cassone tramite relativi mezzi (7), b. Una tramoggia (4), o gruppo preposto alla ricezione delle preforme, e mezzo trasportatore per trasferire le preforme scaricate dal cassone (2), e caratterizzato dal fatto che detto elevatore 3 comprende: - una prima motorizzazione (9) per il sollevamento e l’abbassamento verticale del cassone 2; - una seconda motorizzazione (10), indipendente dalla prima, per la rotazione del cassone secondo un asse trasversale alla direzione di sollevamento e a seguito della quale le preforme vengono scaricate dal cassone.
2. 2. Apparato secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che comprende un coperchio (5) a chiusura del cassone (2); detto coperchio (5) potendo scorrere in tutto o in parte, tramite sua saracinesca (8) scorrevole, per permettere l’apertura della sua bocca di ingresso.
3. 3. Apparato secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che la tramoggia (4): a. è posta a fianco dell’elevatore ed è protetta sui suoi lati da relativa copertura o carteratura; b. comprende una prima serranda (12) mobile, superiormente al tunnel, che può essere comandata in scorrimento tramite relativa motorizzazione, così da regolare una corrispondente luce (14) di ingresso per introdurre e scaricare le preforme contenute nel cassone. c. comprende una seconda serranda (15) mobile, posta su almeno una delle pareti verticali del tunnel, anch’essa provvista di motorizzazione (17) indipendente per essere portata in scorrimento verticale dette serrande (12, 15) sono, in posizione di chiusura, entrambe a contatto, mentre se separate ovvero retratte/abbassate, si separano definendo una luce di passaggio angolare; dette serrande essendo comandabili in apertura e chiusura in funzione del posizionamento del cassone tramite l’elevatore.
4. 4. Apparato secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che comprende un dispositivo (18) lettore, quale ad esempio sonar, atto a controllare la distanza dal fondo della tramoggia, o per meglio dire dal mezzo di trasporto e/o dalle eventuali preforme già scaricate; detto lettore essendo posto sull’elevatore piuttosto che sui mezzi di trattenimento cassone, piuttosto che nel coperchio o nella tramoggia.
5. 5. Apparato secondo la rivendicazione 3, caratterizzato dal fatto che la serranda (15) verticale scorre sincronizzandosi con il movimento di discesa o salita dell’elevatore.
6. 6. Apparato secondo la rivendicazione 3, caratterizzato dal fatto che la seconda serranda (15) posizionata di testa alla tramoggia, ossia alla sua estremità e la prima serranda (12) si apre orizzontalmente lungo la sua direzione di elongazione.
7. 7. Apparato secondo la rivendicazione 3, caratterizzato dal fatto che la serranda (15) mobile verticale è posta su una delle pareti laterali e corrispondentemente la apertura della prima serranda (12) orizzontale e superiore è trasversale alla direzione di elongazione del tunnel.
8. 8. Metodo per il ribaltamento e lo svuotamento di cassoni preforme caratterizzato dal fatto che prevede di: a. introdurre il cassone preforme all’interno di un elevatore b. agganciare detto cassone con appositi mezzi di trattenimento, c. sollevare il cassone, posizionandolo ad una altezza superiore a quella di una tramoggia di contenimento preforme; d. ruotare detto cassone fino a posizionare l’apertura di scarico dell’elevatore sopra la corrispondente apertura della tramoggia, apribile mediante prima paratia scorrevole, e. abbassare il cassone introducendolo all’interno della tramoggia; durante detta fase di abbassamento una seconda paratia della tramoggia scorre verticalmente in sincronia con il cassone f. durante detto abbassamento e per tutta la durata della successiva fase di svuotamento, si controlla la distanza dal fondo della tramoggia o dalle preforme già contenute, così da portare detto cassone in prossimità del nastro di trasporto, g. Svuotare il cassone, a seguito dell’apertura del coperchio dell’elevatore e contemporaneo sollevamento del cassone, in funzione del livello di preforme presenti nella tramoggia, fino al suo completo svuotamento