ITPR20060051A1 - Apparato di lavaggio, sterilizzazione, soffiaggio di contenitori. - Google Patents

Apparato di lavaggio, sterilizzazione, soffiaggio di contenitori. Download PDF

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ITPR20060051A1
ITPR20060051A1 ITPR20060051A ITPR20060051A1 IT PR20060051 A1 ITPR20060051 A1 IT PR20060051A1 IT PR20060051 A ITPR20060051 A IT PR20060051A IT PR20060051 A1 ITPR20060051 A1 IT PR20060051A1
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Alessandro Pirondi
Flavio Rocchi
Matteo Vettori
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Promec Srl
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Description

91.P1010.12.IT.9 MC/ML/mc Ing. Marco Li&sandrini Albo N.1068 BM •L
DESCRIZIONE dell'invenzione avente per TITOLO:
“APPARATO DI LAVAGGIO / STERILIZZAZIONE / SOFFIAGGIO DI CONTENITORI”,
a nome di PROMEC S.r.l., con sede in FONTEVIVO (PR), Strada Fornace n. 4, di nazionalità italiana,
depositata in data: gj jyJAG 2006
Inventori: Rocchi Flavio, Pirondi Alessandro, Vettori Matteo.
I Mandatari: Ing. Stefano Gotra iscritto all'Albo con il n. 503BM e Ing. Marc Lissandrini iscritto all’Albo con il n. 1068BM della BUGNION S.p.A domiciliati presso quest'ultima in PARMA - Largo Michele Novaro 1/A.
* ;La presente invenzione ha per oggetto un apparato di lavaggio / sterilizzazione / soffiaggio di contenitori, comprendente: ;- un telaio; ;- una giostra rotante rispetto a detto telaio; ;- una pluralità di ugelli associati alla giostra, alimentati con un fluido di lavaggio e cooperanti con mezzi di presa dei contenitori per iniettare il fluido aH'intemo dei contenitori; ;- una pluralità di valvole associate alla giostra e operativamente connesse a corrispondenti ugelli per abilitarli / disabilitarli, ciascuna valvola essendo dotata di un elemento di controllo mobile tra una prima e una seconda posizione operativa, corrispondenti a posizioni di apertura / chiusura stabili della valvola; ;- mezzi di attivazione / disattivazione delle valvole. ;Nell'ambito dell'industria alimentare e in particolare nel settore Albo N.1068 BM l ;;dell'imbottigliamento, ovvero del riempimento di contenitori, si utilizzano apparati dedicati alla pulizia e/o al condizionamento (ed eventualmente alla sterilizzazione) dei contenitori da riempire. ;Si osservi che, per quanto riguarda il trattamento dei contenitori, ovvero la pulizia e/o il condizionamento dei contenitori, è noto l'impiego di fluidi sia liquidi che gassosi. Nel caso in cui si impieghino fluidi gassosi per il condizionamento dei contenitori, detti apparati vengono anche denominati "soffiatrici" e il fluido di lavaggio viene propriamente definito fluido di soffiaggio. ;Tali apparati comprendono generalmente una giostra rotante rispetto a un telaio, Operativamente, la giostra riceve da una stella di alimentazione i contenitori da trattare e li trasferisce a una stella di uscita, al termine del trattamento, in un processo continuo. ;La giostra comprende una pluralità di ugelli, in modo da consentire a una pluralità di contenitori di essere trattati contemporaneamente. Ad ogni ugello corrisponde una pinza, atta a prelevare un contenitore dalla stella di alimentazione, movimentarlo per predisporlo al lavaggio e disporlo in alimentazione alla stella di uscita. ;La movimentazione dei contenitori consiste sostanzialmente in un ribaltamento di 180 gradi, in modo che, in tale posizione ribaltata, l'apertura di ciascun contenitore si trovi allineata a un ugello, così che l'ugello stesso possa iniettare il fluido di lavaggio o soffiaggio all'intemo del contenitore. ;Dopo il lavaggio, ciascun contenitore viene mantenuto nella posizione ribaltata, in una fase di sgocciolamento; successivamente, le pinze ribaltano nuovamente i contenitori, per poi alimentarli alla stella di uscita. Si osservi che, nel caso in cui fluido di trattamento sia gassoso, detta fase di sgocciolamento non è prevista. ;Dal momento che gli ugelli e le pinze sono solidali alla giostra e ruotano con essa, ; ymuiu.i2.n .y ML/ML/ITIC Ing. Marco Liisandrmi , Albo N.1068 BM ;;fasi di prelievo, lavaggio, (eventuale) sgocciolamento e trasferimento in uscita dei contenitori corrispondono a rispettivi angoli di rotazione della giostra. In particolare, per ogni ugello, per quanto riguarda il lavaggio di un contenitore, ovvero la fase durante la quale l'ugello inietta il fluido di lavaggio nel contenitore, il corrispondente angolo di lavaggio (denominato anche angolo di flussaggio) è dato dalla posizione dell'ugello (rotante solidalmente alla giostra) rispetto al telaio tra gli istanti iniziale e finale dell'iniezione del fluido stesso. Pertanto, la durata della fase di lavaggio è proporzionale all'angolo di lavaggio e inversamente proporzionale alla velocità di rotazione della giostra rispetto al telaio. Analogamente, ciascuna di dette fasi ha una durata proporzionale all'angolo corrispondente a quella fase e inversamente proporzionale alla velocità di rotazione della giostra rispetto al telaio. ;Per quanto riguarda la necessità di abilitare / disabilitare gli ugelli, generalmente si utilizza una pluralità di valvole associate alla giostra. Ciascuna valvola è connessa a un corrispondente ugello; di conseguenza, un'attivazione / disattivazione di una valvola comporta un'abilitazione / disabilitazione del corrispondente ugello. ;Per quanto riguarda la modalità di attivazione / disattivazione delle valvole stesse, sono note diverse soluzioni. ;Alcune soluzioni prevedono di attivare / disattivare le valvole in modo meccanico, per esempio mediante l'impiego di camme. Tali soluzioni, pur avendo il pregio di essere economiche, sono svantaggiose, in quanto richiedono l'impiego di organi soggetti a usura (per strisciamento), con conseguente riduzione dell'affidabilità dell'apparato; inoltre, tali soluzioni richiedono la presenza di mezzi di lubrificazione, che pongono problemi anche in termini igienici. ;Altre soluzioni consentono, in effetti, di evitare la presenza di organi meccanici. In particolare, è noto (come descritto nella domanda di brevetto PR2004C000048) yi.nuiu.ii.n .y MU/ML/mc Ing. Marco Lissandrini Albo N.1068 BM ;;l'impiego di un magnete permanente, fissato al telaio in corrispondenza dell'angolo di lavaggio, detto magnete essendo atto a interagire con una valvola, quando questa transita sopra al magnete stesso. L'azione del magnete è quella di movimentare la valvola da una posizione di chiusura a una posizione di apertura, la valvola essendo di tipo monostabile e in particolare di tipo normalmente chiuso. In tal modo, quando la valvola, nella propria rotazione solidale alla giostra, si trova in posizione di non interferenza rispetto al magnete, l'azione del magnete stesso cessa e la valvola si chiude. ;Tuttavia, tale soluzione presenta alcuni inconvenienti. ;Innanzi tutto, richiede un magnete di dimensioni considerevoli, in quanto deve coprire tutto l'angolo di lavaggio, con conseguente aumento dei costi e delle forze magnetiche in gioco. Inoltre, tale soluzione non consente di variare l'angolo di lavaggio. Si osservi che la possibilità di variare l'angolo di lavaggio è importante per due motivi. Il primo motivo è costituito dalla necessità di variare il tempo di lavaggio in funzione delle dimensioni dei contenitori trattati. Il secondo motivo è dato dall'esigenza di mantenere costante il tempo di lavaggio (per una certa tipologia di contenitori trattati), al variare della velocità di rotazione della giostra (che dipende dalle esigenze in termini di rendimento orario nel processo di trattamento dei contenitori), per ottimizzare i consumi dei fluidi di condizionamento e ridurre i costi di esercizio dell'impianto. ;Altre soluzioni (come per esempio quella descritta nella domanda di brevetto PR2002A000066) prevedono l'impiego di elettrovalvole, comandate elettricamente da ricevitori, associati alla giostra, interagenti con corrispondenti emettitori, associati al telaio. Tali soluzioni, pur prevedendo una regolazione non continua dell'ango lavaggio, sono complicate e costose, a causa dell'impiego di elettrovalvole<y>i.riuiu.iz.n<y>MU/ML/mc Ing. Marco Liisandrini Albo N.1068 BM ;;circuiti elettrici / elettronici per il controllo delle valvole stesse. ;Inoltre, l'impiego di dispositivi elettrici in presenza di liquidi liberi o di ambienti umidi è pericoloso, in quanto può provocare cortocircuiti. ;Un ulteriore svantaggio è dato dalla presenza di emettitori e di ricevitori, che 5 complicano notevolmente la costruzione della macchina e la sua gestione durante il funzionamento. ;Un ulteriore svantaggio è dato dal fatto che detti emettitori e di ricevitori sono soggetti a malfunzionamenti causati da eventuali depositi di sporcizia. ;Scopo del presente trovato è quello di eliminare i suddetti inconvenienti e di rendere io disponibile un apparato di lavaggio / sterilizzazione /soffiaggio di contenitori che sia in grado di comandare l'apertura / chiusura delle valvole senza parti meccaniche in contatto strisciante. ;Un altro scopo del presente trovato è quello di rendere disponibile un apparato di lavaggio / sterilizzazione / soffiaggio di contenitori che consenta di regolare l'angolo ìs di lavaggio, ovvero il tempo durante il quale i contenitori vengono sottoposti al lavaggio, in modo continuo o discreto, senza l'arresto dell'apparato. ;Un ulteriore scopo del presente trovato è quello di rendere disponibile un apparato di lavaggio / sterilizzazione / soffiaggio di contenitori che sia semplice, economico e affidabile. ;0 Detti scopi sono pienamente raggiunti dall'apparato oggetto del presente trovato, che si caratterizza per quanto contenuto nelle rivendicazioni sotto riportate ed in particolare per il fatto che i mezzi di attivazione / disattivazione delle valvole comprendono, in combinazione: ;- un magnete di apertura, associato al telaio e atto a interagire magneticamente con 5 detto elemento di controllo di una valvola, quando si trova in prossimità di essa, per ;; ; yi.riuiu.iz.n y MUMUIUC ing. Marco Lissanonni Albo N.l 068 BM ;;portarla nella posizione di apertura; ;- un magnete di chiusura, associato al telaio e atto a interagire magneticamente con detto elemento di controllo di una valvola, quando si trova in prossimità di essa, per portarla nella posizione di chiusura, detto magnete di chiusura essendo disposto a una distanza prestabilita dal magnete di apertura. ;Queste ed altre caratteristiche risulteranno maggiormente evidenziate dalla descrizione seguente di una preferita forma realizzativa, illustrata a puro titolo esemplificativo e non limitativo nelle unite tavole di disegno, in cui: ;- la figura 1 illustra schematicamente un apparato di lavaggio di contenitori secondo il presente trovato, in vista dall'alto parzialmente aperta; ;- la figura 2 illustra schematicamente l'apparato di figura 1 secondo una variante realizzativa, in vista dall'alto parzialmente aperta; ;- la figura 3 illustra schematicamente l'apparato di figura 1 secondo un'ulteriore variante realizzativa, in vista dall'alto parzialmente aperta; ;- la figura 4 illustra un particolare dell'apparato di figura 3, in vista dall'alto parzialmente sezionata; ;- la figura 5 illustra il particolare di figura 3, secondo una variante realizzativa, in vista dall'alto parzialmente sezionata; ;- la figura 6 illustra, in vista sezionata, una valvola dell'apparato secondo il presente trovato, in posizione stabile disattiva; ;- la figura 7 illustra, in vista sezionata, la valvola di figura 6 interagente con un magnete di apertura; ;- la figura 8 illustra, in vista sezionata, la valvola di figura 6, in posizione stabile attiva; ;- la figura 9 illustra, in vista sezionata, la valvola di figura 6 interagente con ; yi.riuiu.iz.u.y MU/ML/IIIC mg. Marco Lissananm Albo N.1068 BM ;;magnete di chiusura; ;- la figura 10 illustra il particolare di figura 3, secondo un'ulteriore variante realizzativa. ;Nelle figure, si è indicato con 1 un apparato di lavaggio / sterilizzazione / soffiaggio di contenitori 2, secondo il presente trovato. Si osservi che tutto quanto descritto e illustrato nel seguito vale anche per apparati di soffiaggio di contenitori, ovvero apparati di condizionamento che utilizzano fluidi gassosi per il lavaggio dei contenitori. Infatti, le caratteristiche e le problematiche tecniche descritte per il lavaggio o la sterilizzazione di contenitori sono le medesime, nel caso del soffiaggio dei contenitori. Preferibilmente, gli apparati di soffiaggio sono utilizzati nei casi in cui non è tollerato residuo liquido nel contenitore, come ad esempio quando si imbottiglia liquore od olio alimentare. ;Per quanto riguarda il fluido di trattamento, esso sarà costituito, indifferentemente: - da un fluido (in particolare un liquido) pulente / sterilizzante; ;- da un fluido gassoso (di soffiaggio), in particolare aria, vapore, gas sterilizzanti od inerti. ;L'apparato 1 comprende un telaio 3, una giostra 4 rotante rispetto a detto telaio 3, una pluralità di ugelli (non illustrati perché di per se stessi noti) associati alla giostra 4, alimentati con un fluido di lavaggio o soffiaggio e cooperanti con mezzi di presa (anch'essi non illustrati in quanto di per se stessi noti) dei contenitori 2 per iniettare il fluido all'interno dei contenitori stessi, lavandoli. I mezzi di presa possono essere costituti per esempio da pinze. ;L'apparato 1 funziona in continuo; in particolare, i mezzi di presa prelevano i contenitori 2 da lavare da una stella di alimentazione 5, movimentando ciascun contenitore 2 in modo da allinearlo a un corrispondente ugello (in generale lo yi.fiuiu.iz.n.y MUML/mc mg. Marco ussananm . ;Albo N.1068 BM ;;capovolgono); successivamente, avviene il lavaggio dei contenitori 2; in seguito, i contenitori 2 vengono mantenuti capovolti per un certo tratto, per consentirne uno sgocciolamento; infine, i mezzi di presa trasferiscono ciascun contenitore 2 a una stella di uscita 6, provvedendo nuovamente a un capovolgimento dei contenitori 2. Si osservi che gli ugelli e i mezzi di presa sono solidali alla giostra 4 e ruotano con essa; pertanto, risultano definite fasi di prelievo, lavaggio, sgocciolamento e trasferimento in uscita dei contenitori 2, le quali corrispondono a rispettivi angoli di rotazione della giostra: angolo di prelievo / capovolgimento a, lavaggio β, sgocciolamento γ e trasferimento / capovolgimento δ, rispettivamente, ;Si osservi che, nel caso di un apparato di soffiaggio, non è generalmente prevista la fase di sgocciolamento, mentre sono previste le altre fasi. In alternativa, la fase di sgocciolamento è sostituita da una fase di sosta, di ridotta entità, per favorire la fuoriuscita deH’aria iniettata e delle particelle rimosse. ;In particolare, per ogni ugello, per quanto riguarda il lavaggio di un contenitore 2, ovvero la fase durante la quale l'ugello inietta il liquido di lavaggio nel contenitore 2, il corrispondente angolo di lavaggio β è determinato dalla posizione dell'ugello rispetto al telaio 3 tra gli istanti iniziale e finale dell'iniezione del fluido stesso. Pertanto, la durata della fase di lavaggio è proporzionale all'angolo di lavaggio β e inversamente proporzionale alla velocità di rotazione della giostra 4 rispetto al telaio 3. Analogamente, ciascuna di dette fasi ha una durata proporzionale all'angolo corrispondente a quella fase e inversamente proporzionale alla velocità di rotazione della giostra 4 rispetto al telaio 3. ;L'apparato 1 comprende anche una pluralità di valvole 7 associate alla giostra 4 e operativamente connesse a corrispondenti ugelli per abilitarli / disabilita valvola 7 è dotata di un elemento di controllo 8 mobile tra una prima e u ; mg. miuku ussaiiunni Albo N.l 068 BM ;;posizione operativa, corrispondenti a posizioni di apertura / chiusura stabili della valvola 7. ;Nella forma realizzativa illustrata (in particolare nelle figure 6 - 9), l'elemento di controllo 8 è costituito da uno spintore che agisce su una membrana 9 alloggiata internamente alla valvola e atta ad aprire e chiudere un condotto 10 di alimentazione del fluido di lavaggio a un ugello, in finizione dell'azione dello spintore 8 sulla membrana 9 stessa (secondo una tecnica sostanzialmente nota). In particolare, quando l'elemento di controllo 8 è nella prima posizione operativa di apertura sulla membrana 9 non agisce lo spintore 8, ciò consentendo il passaggio di liquido di lavaggio nel condotto 10; quando l'elemento di controllo 8 è nella seconda posizione operativa di chiusura, la membrana 9 è deformata, in modo da chiudere / interrompere il condotto 10, impedendo il passaggio di liquido di lavaggio nel condotto 10 stesso. ;Si osservi che, nell'apparato 1, ad ogni ugello corrisponde un mezzo di presa e una valvola 7, solidali alla giostra 4 e tra loro cooperanti, in modo da effettuare, per ogni rotazione della giostra 4, un trattamento su un singolo contenitore 2 corrispondente. Inoltre, l'apparato 1 comprende mezzi di attivazione / disattivazione delle valvole 7, l'attivazione / disattivazione di ciascuna valvola 7 definendo detti istanti iniziale e finale dell'iniezione del fluido di lavaggio all'interno del contenitore 2 corrispondente alla valvola 7 stessa. ;Detti mezzi di attivazione / disattivazione delle valvole 7 comprendono, originalmente: ;- un magnete di apertura 11 , associato al telaio 3 e atto a interagire magneticamente con l'elemento di controllo 8 di una valvola 7, quando si trova in prossimità di e per portarla nella posizione di apertura; ; yi.riuiu.u.ii.y MU/ML/mc Ing. Marco LiSsandrini ■ Albo N.1068 BM ;;- un magnete di chiusura 12, associato al telaio 3 e atto a interagire magneticamente con l'elemento di controllo 8 di una valvola 7, quando si trova in prossimità di essa, per portarla nella posizione di chiusura, detto magnete di chiusura 12 essendo disposto a una distanza angolare prestabilita dal magnete di apertura 11. ;Detti magneti di apertura e di chiusura consistono in dipoli magnetici genericamente ottenuti, per esempio mediante magneti permanenti, o elettromagneti, o elettropermanenti. ;L'apparato 1 comprende anche mezzi di regolazione (non illustrati perché di per se stessi sostanzialmente noti) collegati a un sensore atto a rilevare la presenza di un contenitore 2 in corrispondenza di una valvola 7 e operativamente attivi sul magnete di apertura 11, per disabilitarlo in assenza di contenitori 2 associati alle pinze, per esempio spostandolo radialmente in ima posizione in cui non è atto a interagire magneticamente con le valvole 7, permettendo così di iniettare il fluido solo in presenza del contenitore nella rispettiva pinza. ;Nella preferita forma realizzati va illustrata, l'elemento di controllo 8 di una valvola 7 comprende uno spintore dotato di magnete permanente 13, atto a interagire magneticamente con il magnete di apertura Il o con il magnete di chiusura 12, quando la valvola 7, ruotando solidalmente alla giostra 4, si trova in prossimità di detto magnete di apertura o di chiusura. ;Si osservi che, nella forma realizzativa illustrata, la valvola 7 comprende anche una molla 14, operativamente connessa allo spintore 8 per spingerlo verso la seconda posizione operativa, nella quale detto spintore agisce sulla membrana 9, deformandola e interrompendo così il condotto 10. ;Quando la valvola 7 è nella posizione attiva, il liquido di lavaggio, percorrendo il condotto 10, esercita una pressione su tutta la superficie della membrana 9 e quindi ;;11 ; yi.riuiu.iz.ii .y iviuML/mc mg. Marco ussanarmi Albo N.1068 BM ;;sullo spintore 8, tale da mantenerlo nella prima posizione operativa, vincendo l'azione della molla 14. Quando la valvola 7 è nella posizione disattiva, il liquido di lavaggio, poiché il condotto 10 è interrotto, esercita una pressione su una ridotta superficie della membrana 9, per cui la forza che agisce sullo spintore 8 è relativamente modesta; in particolare, tale forza è insufficiente a vincere l'azione della molla 14, lasciando pertanto lo spintore 8 nella seconda posizione operativa. Dunque, la valvola 7 risulta di tipo bistabile, in quanto tende a permanere nella posizione attiva o in quella disattiva, in assenza di un intervento di forze dall'esterno della valvola stessa. ;Si osservi che nell'apparato di lavaggio 1 secondo il presente trovato è previsto di applicare valvole bistabili di tipo qualsiasi, non necessariamente del tipo comprendente una membrana descritto sopra. ;Quando una valvola 7 si trova in prossimità del magnete di apertura 11, si stabilisce una forza magnetica tra il magnete di apertura Il e l'elemento di controllo 8, in modo che l'elemento di controllo 8 venga movimentato verso la prima posizione operativa, cui corrisponde la posizione attiva della valvola 7. ;Nella forma realizzativa illustrata, detta forza magnetica si stabilisce tra il magnete di apertura 11 e il magnete permanente 13 compreso nell'elemento di controllo 8 (o associato all'elemento di controllo 8). Preferibilmente, nel caso in cui l'elemento di controllo sia costituito da uno spintore, il magnete permanente è integrato in una porzione dello spintore stesso. ;Quando una valvola 7 si trova in prossimità del magnete di chiusura 12, si stabilisce una forza magnetica tra il magnete di chiusura 12 e l'elemento di controllo 8, in modo che l'elemento di controllo 8 venga movimentato verso la seconda posizione operativa, cui corrisponde la posizione disattiva della valvola 7. ; ;;; Nella forma realizzativa illustrata, detta forza magnetica si stabilisce tra il magnete di chiusura 12 e il magnete permanente 13 assegnato all'elemento di controllo 8; a tale scopo, il magnete di chiusura 12 presenta polarità invertita rispetto a quello di apertura 11 ; in alternativa, i magneti di apertura e di chiusura sono disposti sul telaio 3 in modo da trovarsi in posizioni opposte rispetto al magnete permanente 13 della valvola 7, quando sono in prossimità della valvola stessa. ;Si osservi che è prevista una variante realizzativa (non illustrata), in cui l'elemento di controllo 8 comprende un blocco di materiale ferromagnetico (anziché il magnete permanente 13), atto a interagire magneticamente con il magnete di apertura 11 e con quello di chiusura 12. ;Con riferimento alla figura 1, si osservi che il magnete di apertura 11 e il magnete di chiusura 12 sono disposti sul telaio 3 a una distanza angolare prestabilita, la quale definisce l'angolo di lavaggio β, ovvero definisce, per una data velocità di rotazione della giostra 4, il tempo di lavaggio. ;Il presente trovato prevede una forma realizzativa (illustrata nella figura 2), secondo la quale l'apparato 1 comprende, originalmente, una pluralità di magneti di chiusura 12, ciascuno essendo mobile rispetto al telaio 3 tra una posizione attiva, nella quale è atto a interagire magneticamente con detto elemento di controllo 8 di una valvola 7, e una posizione passiva, nella quale non interferisce magneticamente con detto elemento di controllo 8 di una valvola 7. Per esempio, è previsto che ciascun magnete di chiusura 12 sia fissato su un pistoncino mobile rispetto a un proprio cilindro fissato al telaio 3. ;In tal modo, il tempo di lavaggio risulta variabile in modo discreto in funzione di un collocamento dei magneti di chiusura 12 in posizione attiva o passiva. Infatti, l'angolo di lavaggio β è definito dalla distanza angolare tra il magnete di apertura e il 9J.P1010.12.IT.9 MC/ML/mc ing. Marco L «sanarmi . ;Albo N.1068 BM ;;primo (ovvero il più vicino) dei magneti di chiusura 12 collocati in posizione attiva. Pertanto, il presente trovato consente, vantaggiosamente, di regolare l'angolo di lavaggio β, ovvero il tempo di lavaggio. In particolare, il presente trovato consente di attivare / disattivare i magneti di chiusura 12 in modo che tra l'istante in cui una valvola 7 interagisce col magnete di apertura Il e l'istante in cui la stessa valvola interagisce col magnete di chiusura 12 intercorra un tempo di lavaggio prestabilito, durante il quale detta valvola è attiva, in funzione di un verso di rotazione della giostra 4 rispetto al telaio 3. ;Si osservi che la possibilità di variare l'angolo di lavaggio β si può ottenere anche attraverso una pluralità di magneti di apertura 11, ciascuno essendo mobile rispetto al telaio 3 tra una posizione attiva, nella quale è atto a interagire magneticamente con detto elemento di controllo 8 di una valvola 7, e una posizione passiva, nella quale non interferisce magneticamente con detto elemento di controllo di una valvola, in modo che il tempo di lavaggio sia variabile in funzione di un collocamento dei magneti di apertura 11 in posizione attiva o passiva. Per esempio, è previsto che ciascun magnete di apertura 11 sia fissato su un pistoncino mobile rispetto a un proprio cilindro fissato al telaio 3. ;Il presente trovato prevede un'ulteriore forma realizzativa (illustrata nelle figure 3 - 5 e 10), secondo la quale l'apparato 1 comprende originalmente mezzi di movimentazione 15, operativamente attivi sul magnete di chiusura 12 e/o sul magnete di apertura 11, per variare detta distanza prestabilita tra il magnete di apertura 11 e il magnete di chiusura 12. ;Per quanto riguarda i mezzi di movimentazione 15 sono previste, in particolare, tre f ; li ti ;yi.lMUlU.lZ.ll V MU/ML/mc Ing. Marco Lissandrini Albo N.1068 BM ;;movimentazione 15 comprendono una cinghia 16 (o qualunque altro organo di trasmissione flessibile) connessa a pulegge 17 associate al telaio 3, il magnete di apertura Il o quello di chiusura 12 essendo ancorato alla cinghia 16. In particolare, nella forma realizzativa illustrata nelle figure 3 e 4 il magnete di chiusura 12 è ancorato alla cinghia 16, mentre il magnete di apertura 11 è fisso. Si osservi che una porzione della cinghia 16 è scorrevolmente accoppiata a una guida lineare 18, in modo da essere disposta lungo un arco di circonferenza, che corrisponde a una porzione della traiettoria delle valvole 7 (rotanti solidalmente alla giostra 4). ;In accordo con una seconda forma realizzativa (illustrata nella figura 5), i mezzi di movimentazione 15 comprendono: ;- una guida 19 associata al telaio 3 e provvista di una dentatura; ;- un cursore 20 provvisto di una ruota dentata, preferibilmente motorizzata, ingranante in detta dentatura. ;Secondo quanto illustrato nella figura 5, il magnete di chiusura 12 è ancorato al cursore 20, mentre il magnete di apertura 11 è fisso. In alternativa, è previsto che il magnete di apertura 11 sia ancorato al cursore 20 ed il magnete di chiusura sia fisso. Secondo una terza forma realizzativa (illustrata nella figura 10), i mezzi di movimentazione 15 comprendono un cilindro 21 o qualunque altro elemento mobile rispetto al telaio 3 in direzione sostanzialmente radiale. Il magnete di chiusura 12 (o eventualmente quello di apertura 11) presenta preferibilmente una forma arcuata, sostanzialmente parallela allo sviluppo della circonferenza definita dalla traiettoria descritta dalle valvole 7 nella loro rotazione. Detto magnete presenta una prima estremità imperniata al telaio 3 e ima seconda estremità fissata a detto cilindro 21. Spostando il cilindro 21, si sposta il magnete rispetto alla traiettoria delle valvole 7; conseguentemente, si sposta il punto in cui la distanza tra una valvola 7 e il magnete yi.HUlU.lZ.H.y MC/ML/mc Ing. Marco Lissandrini , Albo N.1068 BM ;;è tale da attivare detta interazione magnetica. In tal modo, è possibile variare l'angolo di lavaggio β da un valore minimo pmjna un valore massimo pmax. ;Si osservi che i mezzi di movimentazione 15 consentono, vantaggiosamente, di variare l'angolo di lavaggio β con continuità e in modo automatico, ;In particolare, è anche previsto che l'apparato 1 comprenda un elemento di rilevazione (non illustrato perché di tipo noto) della velocità angolare di rotazione della giostra 4 rispetto al telaio 3, e mezzi di controllo operativamente collegati all'elemento di rilevazione e ai mezzi di movimentazione 15 per variare detta distanza prestabilita tra il magnete di apertura 11 e il magnete di chiusura 12 (ovvero per variare l'angolo di lavaggio β), in funzione della velocità angolare rilevata. ;In tal modo, l'apparato 1 consente, vantaggiosamente, di variare automaticamente, durante l'esercizio dell'apparato stesso, l'angolo di lavaggio β, in modo da mantenere sostanzialmente costante il tempo di lavaggio al variare della velocità angolare della giostra; ciò consente, vantaggiosamente, di adeguare l'angolo di trattamento alla produzione oraria e al formato dei contenitori, evitando tempi di lavaggio maggiori del necessario, ovvero sprechi inutili del fluido di lavaggio. ;Si osservi anche che l'apparato 1 secondo il presente trovato sfrutta, per l'attivazione / disattivazione delle valvole 7, unicamente forze di tipo magnetico, con il vantaggio di evitare organi meccanici (che comportano fenomeni di strisciamento, indesiderati perché penalizzanti per quanto riguarda l'affidabilità e l'igiene dell'apparato) e circuitene elettriche / elettroniche (che comporterebbero una complicazione dell'apparato e una conseguente riduzione dell'affidabilità dell'apparato stesso). ;; *

Claims (13)

  1. yi.nuiu.u.n.y MUMUIDC ing. Marco Lissananm Albo N.l 068 BM l RIVENDICAZIONI 1. Apparato (1) di lavaggio/sterilizzazione/soffiaggio di contenitori (2), comprendente: - un telaio (3); - una giostra (4) rotante rispetto a detto telaio (3); - una pluralità di ugelli associati alla giostra (4), alimentati con un fluido di lavaggio e cooperanti con mezzi di presa dei contenitori (2) per iniettare il fluido airintemo dei contenitori (2); - una pluralità di valvole (7) associate alla giostra (4) e operativamente connesse a corrispondenti ugelli per abilitarli / disabilitarli, ciascuna valvola (7) essendo dotata di un elemento di controllo (8) mobile tra una prima e ima seconda posizione operativa, corrispondenti a posizioni di apertura / chiusura stabili della valvola (7); - mezzi di attivazione / disattivazione delle valvole (7), caratterizzato dal fatto che i mezzi di attivazione / disattivazione delle valvole comprendono, in combinazione: - un magnete di apertura (11), associato al telaio (3) e atto a interagire magneticamente con detto elemento di controllo (8) di una valvola (7), quando si trova in prossimità di essa, per portarla nella posizione di apertura; - un magnete di chiusura (12), associato al telaio (3) e atto a interagire magneticamente con detto elemento di controllo (8) di una valvola (7), quando si trova in prossimità di essa, per portarla nella posizione di chiusura, detto magnete di chiusura (12) essendo disposto a una distanza prestabilita dal magnete di apertura (11).
  2. 2. Apparato secondo la rivendicazione 1, in cui detto elemento di controllo (8) di una valvola (7) comprende un magnete permanente (13) e/o elettro yi.iMUiu.iz.n.y MUMUIUC mg. Marco Ltssanonni Albo N.1068 BM
  3. 3. Apparato secondo la rivendicazione 1, in cui l'elemento di controllo (8) di una valvola (7) presenta almeno ima porzione realizzata in materiale ferromagnetico.
  4. 4. Apparato secondo la rivendicazione 1, comprendente una pluralità di magneti di chiusura (12), ciascuno essendo mobile rispetto al telaio (3) tra una posizione attiva, nella quale è atto a interagire magneticamente con detto elemento di controllo (8) di una valvola (7), e una posizione passiva, nella quale non interferisce magneticamente con detto elemento di controllo (8) di una valvola (7), in modo che il tempo di lavaggio di un contenitore (2) sia variabile in funzione di un determinato collocamento dei magneti di chiusura (12) in posizione attiva o passiva,
  5. 5. Apparato secondo la rivendicazione 1, comprendente una pluralità di magneti di apertura (11), ciascuno essendo mobile rispetto al telaio (3) tra una posizione attiva, nella quale è atto a interagire magneticamente con detto elemento di controllo (8) di una valvola (7), e una posizione passiva, nella quale non interferisce magneticamente con detto elemento di controllo (8) di una valvola (7), in modo che il tempo di lavaggio di un contenitore (2) sia variabile in funzione di un collocamento dei magneti di apertura (11) in posizione attiva o passiva.
  6. 6. Apparato secondo la rivendicazione 1, comprendente mezzi di movimentazione (15), operativamente attivi sul magnete di chiusura (12) e/o sul magnete di apertura (11), per variare detta distanza prestabilita tra il magnete di apertura (11) e il magnete di chiusura (12).
  7. 7. Apparato secondo la rivendicazione 6, in cui i mezzi di movimentazione (15) comprendono una cinghia (16) connessa a pulegge (17) associate al telaio (3), il magnete di apertura (11) o quello di chiusura (12) essendo ancorato alla cinghia (16).
  8. 8. Apparato secondo la rivendicazione 6, in cui i mezzi di movimentazione (15) comprendono: 91.P1010.12.IT.9 MC/ML/mc Ing. Marco Lissandrini Albo N.1068 BM - una guida (19) associata al telaio (3) e provvista di una dentatura; - un cursore (20) provvisto di una ruota dentata ingranante in detta dentatura, il magnete di apertura (11) o quello di chiusura (12) essendo ancorati al cursore (20).
  9. 9. Apparato secondo la rivendicazione 6, comprendente: - un elemento di rilevazione della velocità angolare di rotazione della giostra (4) rispetto al telaio (3); - mezzi di controllo operativamente collegati aH'elemento di rilevazione e ai mezzi di movimentazione (15) per variare detta distanza prestabilita tra il magnete di apertura (1 1) e il magnete di chiusura (12), in funzione della velocità angolare rilevata.
  10. 10. Apparato secondo la rivendicazione 6, in cui il magnete di chiusura (12) e/o quello di apertura (11) presenta una prima estremità imperniata nel telaio (3) e una seconda estremità collegata a detti mezzi di movimentazione.
  11. 11. Apparato secondo la rivendicazione 10, in cui detti mezzi di movimentazione comprendono un cilindro mobile rispetto al telaio (3) in direzione sostanzialmente radiale, detto cilindro essendo collegato a detta seconda estremità del magnete.
  12. 12. Apparato secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui detto magnete di apertura (11) e/o detto magnete di chiusura (12) sono magneti permanenti.
  13. 13. Apparato secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 11, in cui detto magnete di apertura (11) e/o detto magnete di chiusura (12) sono elettromagneti.
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