ITPN990019A1 - Dispositivo per il trattamento chimico per via umida dimateriale fotografico - Google Patents

Dispositivo per il trattamento chimico per via umida dimateriale fotografico

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ITPN990019A1
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San Marco Imaging Srl
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Description

Descrizione del brevetto per invenzione industriale avente per titolo :
” Dispositivo per il trattamento chimico per via umida di materiale fotografico”,
DESCRIZIONE
L’invenzione concerne un dispositivo per il trattamento chimico per via umida di materiale fotografico in conformità al concetto inventivo enunciato nella rivendicazione indipendente.
I dispositivi di trattamento fotografico di questo tipo vengono generalmente denominati processori ( processori - pellicola , processori - carta). In molte apparecchiature di finitura fotografica , in particolare i cosiddetti Minilabs , è presente sia un processore - pellicola sia un processore - carta.
Un tale processore comprende una serie di bagni di trattamento attraverso i quali viene guidato in successione il materiale fotografico , pellicola o carta , da trattare.
Usualmente, sono presenti uno o più bagni di sviluppo, un bagno di sbianca, uno o più bagni di fissaggio ed uno o più bagni di stabilizzazione che, durante il funzionamento del processore, contengono rispettive soluzioni di sviluppo, soluzioni di sbianca, soluzioni di fissaggio e-soluzioni di stabilizzazione ; queste soluzioni di trattamento sono adeguate al materiale fotografico da trattare. Il numero dei bagni può anche variare a seconda del materiale e del relativo sistema chimico e, in ogni caso, sono comunque presenti uno o più bagni di sviluppo e di sbianca. Le soluzioni di trattamento sono soggette a consumarsi in funzione della produzione oraria di materiale trattato e debbono quindi essere reintegrate in modo continuo o a richiesta .
A questo scopo, nell’elaboratore si trovano recipienti di reintegro che possono essere sostituiti e che sono collegati ai bagni di trattamento, mediante un sistema di pompe e di tubazioni, allo scopo di reintegrare le singole soluzioni necessarie al trattamento. Un dispositivo di comando delle pompe provvede a che le soluzioni nei singoli bagni di trattamento vengano adeguatamente rabboccate dai recipienti di reintegro
Ovviamente, i recipienti di reintegro vuoti debbono essere tempestivamente sostituiti con recipienti di reintegro pieni , cosa che richiede un certo dispendio di -manutenzione.
Per agevolare e snellire la gestione dei recipienti di reintegro è stato recentemente introdotto un metodo organizzativo che prevede di fornire tutte le soluzioni necessarie al trattamento chimico entro recipienti di plastica che a loro volta sono alloggiati entro involucri di cartone. Generalmente, uno degli involucri di cartone contiene i recipienti per tre soluzioni di sviluppo e la soluzione di stabilizzazione , mentre l’altro involucro di cartone contiene i recipienti per la soluzione sbiancante e per la soluzione di fissaggio oppure per una soluzione combinata di sbianca e di fissaggio. Secondo questo metodo organizzativo , il sistema chimico e, in modo conforme, il consumo delle soluzioni di trattamento, i singoli recipienti di plastica e le soluzioni di trattamento in essi contenute, sono così sincronizzati gH uni rispetto agli altri che, di norma , tutti i recipienti di plastica o meglio tutti gli involucri di cartone si dovrebbero vuotare contemporaneamente , presupposto che le portate delle pompe siano state conformemente adattate.
Nei recipienti di plastica o anche negli involucri di cartone che li contengono, sono previsti dei sensori di livello, ad esempio in forma di contatti elettrici che , non appena un recipiente è vuoto , inviano un segnale ai dispositivi di comando a cui sono collegati. Con questo metodo le operazioni di manutenzione vengono sostanzialmente semplificate rispetto ai metodi precedenti in quanto che i recipienti di reintegro possono essere sostituiti contemporaneamente . rendendo quindi indispensabile solo la sostituzione dei due involu cri che contengono tutte le soluzioni di trattamento . Inoltre , anche lo smaltimento degli involucri di cartone vuoti è notevolmente semplificato, poiché i residui di soluzioni di trattamento sono presenti in quantità talmente insignificanti che gli involucri e i recipienti di reintegro possono essere smaltiti solo previa una semplice separazione in base al cartone e alla plastica che li costituisce
Però, nella pratica con questo metodo emergono continuamente delle difficoltà.
Infatti, succede spesso che non tutti i recipienti si vuotino contemporaneamente per i motivi che le pompe impiegate non sono sufficientemente precise e che la depressione, necessarla al prelievo delle soluzioni di trattamento dai relativi recipienti, varia da involucro di cartone a involucro di cartone. Se però uno dei recipienti viene vuotato prima degli altri, questo metodo impone che anche tutti i restanti recipienti o involucri debbano venire sostituiti. A prescindere dallo spreco di soluzioni di trattamento che restano inutilizzate, questo fatto rende molto più difficile e costoso lo smaltimento degli involucri poiché il loro contenuto residuo è pericoloso per l’ambiente. Oltre a ciò, questo metodo non garantisce che le soluzioni di trattamento vengano correttamente rabboccate nei bagni di trattamento, e ciò può ripercuotersi negativamente sull’intero processo di trattamento.
La presente invenzione ha perciò lo scopo di ovviare a questi inconvenienti e di migliorare un dispositivo di trattamento del genere descritto in modo tale che i recipienti di reintegrò per le singole soluzioni di trattamento possano essere smaltiti in modo più semplice ed economico.
Il raggiungimento dello scopo su cui è basata l’ invenzione lo si evince dalle caratteristiche descritte nella parte caratterizzante della rivendicazione indipendente.
Ulteriori forme di realizzazione e perfezionamenti secondo l’invenzione sono oggetto delle rivendicazioni dipendenti.
L’invenzione verrà qui di seguito descritta dettagliatamente con riferimento al disegno in cui l’unica figura rappresenta mia vista schematica di una combinazione tra un processore - pellicola e un processore - carta che, presi a sé stanti, sono ambedue realizzati come un dispositivo di trattamento secondo l’invenzione pur avendo in comune alcuni componenti che sono di secondaria importanza per l’invenzione.
Sul lato sinistro del disegno sono riportati i componenti tradizionali ed inventivi del processore - pellicola e sul lato destro del disegno sono rappresentati i componenti tradizionali ed inventivi del processore - carta. I componenti illustrati nella patte centrale del disegno sono quelli in comune ad ambedue i processori.
I processore -pellicola comprende tre bagni di sviluppo 1 , 2 , 3 , un bagno di sbianca 4 , due bagni di fissaggio 5 , 6 e tre bagni di stabilizzazione 7 , 8 , 9.
Durante il funzionamento, questi nove bagni di trattamento contengono rispettivamente una soluzione di sviluppo, una soluzione di sbianca , una soluzione di fissaggio e una soluzione di stabilizzazione come prevede mi tradizionale e in sé noto trattamento chimico per via umida di materiale fotografico in pellicola .
in modo analogo, il processore - carta comprende un bagno di sviluppo 101 , un bagno di sbianca/fissaggio 104 e quattro bagni di stabilizzazione 107, 108 , 109 , 110. Durante il funzionamento, questi bagni di trattamento contengono rispettivamente una soluzione di sviluppo, una soluzione combinata di sbianca/fissaggio ed una soluzione di stabilizzazione come prevede mi tradizionale e in sé noto trattamento chimico per via umida di materiale fotografico per riproduzioni ( carta per riproduzioni ).
Il materiale fotografico da trattare, in pellicola o in carta , viene guidato ad attraversare in successione i diversi bagni di trattamento, a cominciare da un bagno di sviluppo, e in essi viene sottoposto al trattamento chimico per via umida.
Usualmente, le soluzioni di trattamento e il numero dei bagni di trattamento per la pellicola sono diversi da quelli utilizzati per la carta. H tipo di trattamento chimico e il modo con cui il materiale fotografico viene trasportato attraverso i bagni di trattamento non costituiscono oggetto dell’invenzione e quindi non verranno ulteriormente descritti. Nel processore -pellicola sono presenti sei recipienti di reintegro in materiale plastico 11 - 16 che assolvono la funzione di rabboccare i bagni di trattamento. Detti recipienti di reintegro sono riuniti in due involucri 17 - 18 realizzati mediante sovrarecipienti in cartone.
Allo stesso modo, nel processore - carta sono presenti sei recipienti di reintegro in materiale plastico 111 - 116 che sono ugualmente riuniti in due involucri 117 - 118 realizzati mediante sovrarecipienti in cartone. Ciascun involucro 17 o 117 contiene quattro reci--pienti di reintegro 11 - 14 oppure 111 - 114 per la soluzione di sviluppo e per la soluzione di stabilizzazione, mentre l’ altro involucro 18 o 118 contiene di volta in volta i recipienti di reintegro 15 e 16 oppure 115 e 116per la soluzione di sbianca e la soluzione di fissaggio { pellicola ) oppure la soluzione combinata sbianca / fissaggio ( carta ).
Ogni recipiente di reintegro 11 - 16 oppure 111 - 116 è provvisto di un sensore di livello SI - S12 che segnala se il relativo recipiente di reintegro è vuoto o non vuoto ad un dispositivo di comando 50 a cui è collegato in modo non mostrato. I recipienti di reintegro e gli involucri sono di tipo convenzionale e corrispondono a quelli previsti dal metodo commentato nella parte introduttiva della descrizione.
In comune ai due processori vi sono quattro ulteriori recipienti 21 - 24 . 1 recipienti 21 -23 fungono da recipienti di raccolta , mentre il recipiente 24 costituisce un serbatoio d’acqua ed è anch’esso provvisto di un sensore di livello S13 collegato con il dispositivo di comando 50.
I recipienti di reintegro 11 - 16 oppure 111 - 116 e i recipienti di raccolta 21 - 23 come pure il serbatoio d’acqua 24 sono collegati con i bagni di trattamento 1 -9 oppure 101 110 attraverso due sistemi di tubazioni di rabbocco 31 - 37 oppure 131 - 136, 37 ed un sistema di tubazioni di troppopieno S I - 83.
I tre sistemi di tubazioni sono progettati, come in sé già noto, in modo che da un lato i singoli bagni di trattamento risultino di volta in volta collegati con i corrispondenti recipienti di reintegro mediante le tubazioni di rabbocco e, dall’altro lato , in modo che le tubazioni di troppopieno che fuoriescono dai bagni di sviluppo si immettano nel recipiente di raccolta 21 e che le tubazioni di troppopieno che fuoriescono dai bagni di sbianca , fissaggio e stabilizzazione si immettano nei recipienti di raccolta 22 e 23 , rendendo cosi possibile ima separazione delle soluzioni che contengono argento da quelle che non lo contengono.
Poiché i bagni di stabilizzazione contengono di regola solo una soluzione a basso tenore d’aigento, le loro tubazioni di troppopieno possono venire allacciate anche al recipiente di raccolta 21.
In alternativa , le tubazioni di troppopieno possono essere collegate anche in modo tale che le soluzioni ad alto tenore d’argento vengano convogliate, ad esempio, nel recipiente di raccolta 22 , mentre le soluzioni a basso tenore d’argento vengano convogliate nel recipiente di raccolta 23.
La tubazione di rabbocco 37 , indicata con linea tratteggiata , collega il serbatoio d’acqua 24 con tutti i bagni di trattamento attraverso un organo di distribuzione 57 che , a sua volta, si collega ai bagni di trattamento con relative tubazioni pure indicate con linea tratteggiata.
In modo noto in sè , le tubazioni di rabbocco 31 - 36 e 131 - 136 sono amovibilmente collegate ai recipienti di reintegro 11 - 16 oppure 111 - 116 mediante giunti d’accoppiamento rapido non mostrati in figura. In tal modo, i recipienti di reintegro possono essere facilmente e comodamente collegati o scollegati rispetto alle tubazioni.
Nelle tubazioni di rabbocco 31 - 36 e 131 - 136 e pure nella tubazione di rabbocco 37 vi sono delle pompe elettriche di rabbocco 41 - 46 oppure 141 - 146 e 47 che sono collegate , in modo non mostrato, con il dispositivo di comando 50 da cui vengono attivate. Con l’ausilio di queste pompe di rabbocco e sotto il controllo del dispositivo di comando 50 , quantità necessarie di soluzione di trattamento o di acqua vengono prelevate dai singoli recipienti di reintegro 11 - 16 oppure 111 - 116 nonché dal serbatoio d’acqua 24 per essere inviate a rabboccare il livello nei singoli bagni di trattamento,
Il procedimento di rabbocco viene arrestato se uno dei sensori di livello SI - S6 oppure S7 - S12 segnala che il recipiente di reintegro ad esso associato è vuoto. Dopodiché , ambedue gii involucri 17 e 18 comprendenti i sei recipienti di reintegro 11 - 16 del processore -pellicola o ambedue gli involucri 11.7 e 118 comprendenti i sei recipienti di reintegro 111 - 116 del processore - carta vengono rimpiazzati da corrispondenti involucri o recipienti di raccolta pieni.
Fino a questo punto, il processore - pellicola e il processore - carta illustrati in figura corrispondono completamente , sia dal punto di vista costruttivo che funzionale, allo stato della tecnica e quindi per l’esperto del ramo si rende superflua ogni ulteriore descrizione. Qui di seguito, verranno descritte le differenze inventive rispetto ai dispositivi di trattamento tradizionali
Secondo il concetto più sostanziale dell’invenzione . i recipienti di reintegro 11 - 13 oppure 111 - 113 che contengono soluzione di sviluppo sono ciascuno collegati con una rispettiva tubazione supplementare 61 - 63 oppure 161 - 163 . In ciascuna tubazione supplementare è disposta una pompa ausiliaria 71 - 73 oppure 171 - 173 che. in un modo non mostrato, è collegata con il dispositivo di comando 50 da cui viene attivata .
Le tubazioni supplementari 61 - 63 oppure 161 - 163 sono collegate ai Patti di tubazioni di raccordo 31 - 33 oppure 131 - 133 che sono interposti alle pompe di rabbocco 41 - 43 oppure 141 — 143 e i recipienti di reintegro 11 - 13 oppure 111 - 113 , quindi sono collegate al lato aspirante delle pompe di rabbocco, e conducono al recipiente di raccolta 21 per le soluzioni che non contengono argento.
Queste pompe ausilarie hanno la funzione primaria di vuotale completamente i recipienti di reintegro nel caso sia necessario estrarre i residui di soluzione di trattamento dai recipienti di reintegro per le soluzioni di sviluppo.
Un ulteriore compito di queste pompe ausiliarie consiste nel fatto di estrarre l’aria eventualmente infiltratasi nei tratti interposti alle pompe di rabbocco e ai recipienti di reintegro durante il cambio degli involucri o dei recipienti di reintegro, evitando in tal modo che le infiltrazioni d’aria pregiudichino la precisione di mandata delle pompe di rabbocco.
Quando il dispositivo di comando 50 riceve da uno dei sensori di livello SI - S 12 il segnale che il recipiente di reintegro ad esso associato è vuoto, esegue innanzitutto una verifica di plausibilità. A questo scopo , esso è collegato a due sensori di materiale S14 oppure S 15 . in sé noti e rappresentati simbolicamente , che rilevano le quantità di materiale fotografico passato attraverso i bagni di trattamento del processore - pellicola o del processore - carta .
Se la quantità di materiale rilevata ( quantità di pellicola o di carta ) è al di sotto della quantità nominale prefissata per gli involucri o i recipienti di reintegro e per non più di un valore preimpostato di tolleranza . viene supposto che il recipiente di reintegro in questione sia realmente vuoto e si procede con le fasi successive.
In caso contrario, viene supposta una situazione di errore e viene richiesto l’intervento di un operatore.
Immediatamente dopo le quantità residue di soluzione di trattamento vengono pompate fuori da tutti i recipienti di reintegro . Le meno critiche soluzioni di sbianca , fissaggio e stabilizzazione vengono pompate , mediante le pompe di rabbocco 44 - 46 oppure 144,-146 e sotto il controllo del dispositivo di comando 50 , nei corrispondenti bagni di trattamento 4 - 9 oppure 104 - 110 . Le quantità residue di soluzioni di sviluppo nei recipienti di reintegro 11 - 13 oppure 111 - 113 vengono anch’esse pompate , mediante le pompe ausiliarie 71 - 73 oppure 171 - 173 e sotto il controllo del dispositivo di comando 50 , nel recipiente di raccolta 21 per le soluzioni che non contengono argento.
In alternativa, una certa parte ( una certa quota percentuale del volume del bagno di sviluppo ) di queste quantità residue di soluzioni di sviluppo può essere dapprima pompata nel corrispondente bagno di sviluppo e la rimanente parte può essere successivamente pompata nel recipiente di raccolta.
Se tutti i recipienti di reintegro vengono in tal modo completamente vuotati, gli involucri oppure i recipienti di reintegro possono venire estratti dal processole - pellicola o dal processore - carta e rimpiazzati da corrispondenti recipienti di reintegro pieni.
Prima di riawiare il funzionamento, vengono innanzitutto messe in movimento le pompe ausiliarie 71 - 73 oppure 171 — 173 , per un breve periodo di tempo e sotto il controllo del dispositivo di comando 50, allo scopo di aspirare l’aria eventualmente infiltratasi nelle tubazioni di rabbocco.
Nell’esempio realizzativo sopra descritto, le tubature supplementari e le corrispondenti pompe ausiliarie sono associate solo ai recipienti di reintegro contenenti la soluzione di sviluppo. Ben si comprende che tali tubature supplementari e pompe ausiliarie possono essere previste anche per i restanti recipienti di reintegro, ad esentino per pompare le quantità residue di soluzioni di trattamento verso il recipiente di raccolta 21 invece che nel corrispondente bagno di trattamento, oppure per aspirare le bolle d’aria dalle tubazioni di rabbocco. Inoltre, è facilmente comprensibile il fatto che le quantità residue possono essere pompate in idonei recipienti da dove possono poi venire eventualmente inviate verso un ulteriore impiego.
Secondo un perfezionamento particolarmente vantaggioso dell’invenzione, le pompe di rabbocco 41 - 46 oppure 141 - 146 sono realizzate, in modo noto in sé , per avere una portala ( volume di mandata per unità di tempo ) che può essere variata dal dispositivo di comando 50.
Il dispositivo di comando 50 è corredato di una routine di programma che in base alle quantità residue che vengono pompate dai singoli recipienti di reintegro può determinare un valore di correzione per regolare le portate delle singole pompe di rabbocco e che può corrispondentemente correggere le regolazioni delle portate in modo tale da annullare o almeno diminuire i residui nei recipienti di reintegro che vengono impiegati successivamente e , quindi , da raggiungere sostanzialmente lo scopo di vuotare pressoché contemporaneamente tutti i recipienti di reintegro. Perciò, le pompe di rabbocco e il dispositivo di comando che le controlla sono in un certo qual modo autodidatti.
E’ oliiaro che una tale correzione delle portate delle pompe può venire calcolata non sulla base dei residui di un’unica serie di recipienti di reintegro ma sulla base di un valore statìstico dei residui ili numerose serie di recipienti di reintegro.
Ben si comprende che varianti diverse potranno venire apportate al dispositivo formante oggetto del presente trovato senza peraltro uscire dall’ambito di quanto descritto e di seguito rivendicato con riferimento al disegno allegato e quindi dal dominio di protezione della presente privativa industriale.

Claims (10)

  1. RIVENDICACI ONI 1) Dispositivo per il trattamento chimico per via umida di materiale fotografico con una pluralità di bagni di trattamento ( 1 - 9 ) che vengono attraversati in successione dal materiale fotografico da trattare e nei quali , durante il funzionamento, sono contenute soluzioni di trattamento fotografico, specialmente soluzioni di sviluppo, sbianca, fissaggio e stabilizzazione, con un sistema di pompe e di tubazioni per pompare da recipienti di reintegro delle soluzioni di trattamento e da un serbatoio per l’acqua le soluzioni e l’acqua da utilizzare nel trattamento, nel quale sono previste una pompa di rabbocco ( 41 - 47 ) ed una corrispondente tubazione di rabbocco ( 31 - 37 ) per ciascun recipiente di reintegro ( 11 — 16 ) e per il serbatoio dell’acqua ( 24 ) e con un dispositivo di comando ( 50 ) delle pompe di rabbocco che coopera con i sensori di livello ( SI S6 ) associati ai recipienti di reintegro in modo che il processo di rabbocco venga arrestato non appena uno dei recipienti di reintegro è vuoto, caratterizzato dal fatto che sono previste una pompa ausiliaria ( 71 - 73 ) . attivata dal dispositivo di comando (50), ed una corrispondente tubatura supplementare ( 61 - 63 ) per almeno ciascuno dei recipienti di reintegro (11 - 13) contenenti almeno una soluzione del processo fotografico. mediante le quali possono venire estratte le soluzioni di trattamento che si trovano in questi recipienti di reintegro ( 11 — 13 ).
  2. 2) Dispositivo secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che il dispositivo di comando ( 50 ) è così realizzato in modo che , non appena uno dei recipienti di reintegro ( 11 - 16 ) è vuoto, esso attiva le pompe di rabbocco ( 41 - 46 ) e le pompe ausiliarie ( 71 — 73 ) in modo da estrarre i residui di soluzioni di trattamento presenti nei restanti recipienti di reintegro.
  3. 3) Dispositivo secondo la rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che il dispositivo di comando .( 50 ) è realizzato in modo che i recipienti di reintegro ( 14 - 16 ) che non contengono soluzioni di sviluppo fotografico vengano vuotati , mediante le pompe di rabbocco ( 44 - 46 ), nei corrispondenti bagni di trattamento ( 4 - 9 ).
  4. 4) Dispositivo secondo la rivendicazione 2 , caratterizzato dal fatto che , le tubature supplementari ( 61 - 63 ) conducono ad un recipiente di raccolta ( 21 ) e che il dispositivo di comando ( 50 ) è realizzato in modo che i recipienti di reintegro ( 11 13 ) contenenti la soluzione di sviluppo fotografico vengono vuotati , mediante le pompe ausiliarie ( 71 - 73 ), nel recipiente di raccolta ( 21 ).
  5. 5) Dispositivo secondo la rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che le tubature supplementari ( 61 - 63 ) conducono ad un recipiente di raccolta ( 21 ) e che il dispositivo di comando è cosi realizzato che per vuotare i recipienti di reintegro ( 11 - 13 ) contenenti la soluzione di sviluppo fotografico, una parte della soluzione di sviluppo residua viene inviata , mediante le pompe di rabbocco ( 41 - 43 ) . nei corrispondenti bagni di trattamento ( 1 - 3 ) e la rimanente parte della soluzione di sviluppo residua viene inviata , mediante le pompe ausiliarie ( 71 - 73 ) , nel recipiente di raccolta ( 21 ).
  6. 6) Dispositivo secondo una delle precedenti rivendicazioni, caratterizzato dal fatto che le pompe ausiliarie ( 71 - 73 ) sono allacciate alle tubazioni di rabbocco ( 31 - 33 ) prima delle pompe di rabbocco ( 41 - 43 ) .
  7. 7) Dispositivo secondo la rivendicazione 6, caratterizzato dal fatto che il dispositivo di comando è realizzato in modo che dopo l’ inserimento di recipienti di raccolta ( 11 — 16 ) pieni , le pompe ausiliarie ( 71 — 73 ) vengono avviate per un breve periodo di tempo allo scopo di aspirare le bolle d’aria dai tratti di tubazioni di rabbocco! 31 - 33 ) che si trovano prima delle pompe di rabbocco ( 41 - 43 ).
  8. 8) Dispositivo secondo una delle rivendicazioni 2 - 7, caratterizzato dal fatto che è previsto un sensore di materiale ( S14 ) cooperante con il dispositivo di comando ( 50 ) detto sensore di materiale ( SI 4 ) risultando atto a rilevare la quantità di materiale fotografico trattato a partire dall’ inserimento dei recipienti di reintegro pieni ( 11 - 16 ) e che il dispositivo di comando ( 50 ) è realizzato in modo da far eseguire lo svuotamento dei recipienti di reintegro ( 11 - 16 ) solo se la quantità rilevata è al di sotto della quantità nominale prefissata e per non più di un valore preimpostato di tolleranza.
  9. 9) Dispositivo secondo una delle rivendicazioni 2 - 8, caratterizzato dal fatto che la portata delle pompe di rabbocco ( 41 - 46 ) può essere variata dal dispositivo di comando (50) e che il dispositivo di comando ( 50 ) è realizzato in modo da regolare le portate delle pompe di rabbocco ( 41 - 46 ), sulla base dei residui di soluzioni di trattamento estratti dai recipienti di reintegro ( 11 - 16 ). in modo tale da annullare i residui nei recipienti di reintegro che vengono successivamente impiegati.
  10. 10) Dispositivo secondo una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni , caratterizzato dal fatto che le tubature supplementari ( 61 - 63 ) conducono le quantità residue di soluzioni di trattamento in idonei recipienti dai quali possono poi venire inviate verso un ulteriore impiego.
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