ITPN20000051A1 - Molla a gas con ritorno controllato - Google Patents

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Romeo Bordignon
Silvano Bordignon
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Romeo Bordignon
Silvano Bordignon
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Descrizione del Brevetto per Invenzione Industriale intitolato: "MOLLA A GAS CON RITORNO CONTROLLATO"
La presente invenzione si riferisce ad una molla pneumatica, o molla a gas, particolarmente ideata per impiego su presse per la lavorazione dei metalli o comunque atta a separare superfici che vengono azionate con alte pressioni di contatto, dotata di speciali caratteristiche che ne migliorano le prestazioni rispetto alle molle attuali.-E’ noto che una molla a gas e' in sostanza costituita da una o piu' camere a tenuta in cui l'aria od un altro gas subisce una compressione quando si applica un carico.
La molla a gas presenta un rendimento elevato perchè non vi sono parti radenti, attriti, ed in genere sforzo di materiale. Queste molle vengono impiegate in molte applicazioni, in particolare nella sospensione di veicoli e nell'isolamento meccanico di parti di macchinari.
Sono note molle pneumatiche di varia configurazione e proprietà :
- le molle conosciute come "molle a gas", sono costitutite sostanzialmente da un cilindro esterno, dotato di una cavita' passante interna coassiale, un pistone interno atto a scorrere entro detta cavita' in modo da comprimerne il gas ivi contenuto e una guarnizione del tipo "0" ring atta a rendere ermetica la tenuta tra la superficie interna del cilindro e la superficie laterale del pistone.
E' noto che esiste una categoria di presse, particolarmente per la lavorazione della lamiera, che presentano un requisito speciale; infatti i dispositivi e gli ingranaggi che sovrintendono al movimento della pressa sono specialmente realizzati per produrre la forza richiesta nella corsa utile, o di andata, ma risultano piuttosto delicati e poco adatti a resistere a forze notevoli durante la corsa di ritorno dello stampo mobile, quando esso deve essere accompagnato in modo piuttosto delicato e che e' soggetto all'azione di opportune molle a gas-Per superare tale inconveniente sono state formulate numerose soluzioni: dai brevetti US 4,742,997 e US 4,838,527 e' noto disporre una pluralità' di molle miste olio/gas collegate con linee dedicate ad una sorgente di gas sotto pressione; tale disposizione consente di regolare l'afflusso di gas entro le molle e quindi di comandarne in modo sincrono il funzionamento, ed in particolare di ritardare il momento di inizio della corsa di ritorno delle molle stesse; tuttavia tale soluzione implica l'uso di dispositivi di comando e controllo complicati e costosi, ed inoltre la disponibilità di una sorgente esterna e dedicata di gas pressurizzato. -Dal brevetto US 5,076,404 e' nota una soluzione di una molla cosiddetta a gas ma tuttavia riempita con una miscela di gas e olio; secondo tale brevetto alla molla a gas/olio viene associato un volume fisso che funziona come un serbatoio di pressione in cui il gas viene sospinto e compresso durante la fase di compressione della molla e che re-invia alla molla stessa il gas compresso quando e' terminata l'azione di compressione e la molla deve riassumere lo stato iniziale di riposo.-Tuttavia tale soluzione presenta numerosi inconvenienti, qui sinteticamente elencati:
- il primo inconveniente riguarda il fatto che la fase di ritorno del gas e controllato da un apposito dispositivo di regolazione (12) sincronizzato con il movimento della molla o di tutto l'impianto; evidentemente la sola presenza di tale dispositivo genera un costo diretto ed indiretto, anche per la necessita’ della sua sincronizzazione ;
il secondo inconveniente e' dovuto alla stessa presenza del volume fisso e dei collegamenti associati; anche tale presenza richede costi e complicazioni addizionali; questo inconveniente e solo ridotto ma non eliminato dalla forma di realizzazione di Fig. 2 in cui detto volume fisso, utilizzato come serbatoio di pressione, viene formato come un anello cilindrico che avvolge completamente la molla di lavoro, poiché' comunque un ulteriore dispositivo e relativo volume bisogna realizzare.-- il terzo inconveniente dipende dal fatto, ben noto all'esperto del settore, che quando la miscela olio/gas ritorna alla valvola attraverso la valvola a spillo (choke) 14, l'olio tende a surriscaldarsi in modo notevolissimo, ciò' comportando degli ulteriori problemi a cascata ben noti e che per questo non saranno ricordati.
Tuttavia in tale brevetto risulta interessante notare che la velocita' di ritorno della molla non e' libera ma dipende dalla presenza e regolazione di detta valvola a spillo, e tale circostanza risulta utile in tutti quei casi in cui la corsa di ritorno deve essere in qualche modo regolata e rallentata per evitare che il pistone, libero da ogni vincolo, venga come "sparato" nella posizione di riposo.
Sono anche note, dal US 5,588,641, alcune soluzioni che impiegano una molla a gas e che intendono risolvere il problema della regolazione e controllo della corsa di ritorno; tuttavia le soluzioni ivi proposte si presentano come delle varianti, solo piu' complesse, della soluzione in US 5, 076, 404; in particolare con questa hanno in comune la circostanza che vengono sempre richiesti volumi addizionali e un dispositivo di controllo dedicato; inoltre nel brevetto US 5,588,641, la velocita1 di ritorno del pistone e1 fissa.
Sarebbe quindi vantaggioso, ed e' scopo principale della presente invenzione, proporre una soluzione di realizzazione di molle esclusivamente a gas, che siano prive degli inconvenienti sopra descritti ed in particolare non richiedano la presenza di volumi aggiuntivi; inoltre tali molle devono essere realizzate con tecnologie e materiali semplici e normalmente disponibili nel mercato.
Tali scopi, con altre caratteristiche dell'invenzione, sono conseguiti mediante un forno realizzato e funzionante secondo le rivendicazioni che seguono.
L'invenzione verrà meglio compreso dalla seguente descrizione di una forma di realizzazione preferenziale e non limitativa, qui descritta in dettaglio ed illustrata a solo scopo esemplificativo non limitativo e con riferimento alle figure allegate, in cui:
- la fig. 1 mostra una sezione passante per l'asse di una forma semplificata di una molla a gas secondo l'invenzione, - la fig. 2 mostra la sezione verticale di una variante perfezionata di una molla a gas secondo l'invenzione,
- le figg. 3, 4, 5 e 6 mostrano una molla a gas secondo l'invenzione in una forma di realizzazione ulteriormente
perfezionata e in quattro distinti assetti operativi, la fig. 7 mostra lo schema ed un dispositivo di collegamento tra una pluralità di molle a gas,
- la fig. 8 e la fig. 9 mostrano rispettivamente lo schema ed il dispositivo di collegamento tra una pluralità di molle a gas secondo l'invenzione, in due distinti assetti operativi, in una forma di realizzazione perfezionata.-In riferimento alla figura 1, un molla a gas secondo l'invenzione e' sostanzialmente composta: da un involucro cavo cilindrico 1, da un pistone interno 2, da un'asta 3 atta a comandare detto pistone; detto involucro cavo e' dotato di due pareti opposte e parallele 11 e 12 di cui la parete 11 chiude completamente una estremità di detto vano, mentre la seconda parete 12 chiude non completamente l'estremità' opposta del vano, essendo dotata di una apertura 13 che consente il passaggio ed il comando dall'esterno di detta asta 3.
Il pistone scorre a tenuta contro le pareti interne cilindriche del vano, e delimita una prima camera 14, a volume variabile, che contiene un opportuno gas la cui compressione/ espansione genera l'effetto della molla.-Detta prima camera 14 e' delimitata da detta prima parete 11, da porzioni variabili 15 delle pareti interne di detto involucro cavo e dalla faccia 16 di detto pistone opposta alla faccia non collegata all'asta 13.
Questa passa per detta apertura 13 in modo che la sua superficie laterale 17 si accoppi a tenuta con la superficie cilindrica 18 che delimita internamente detta apertura 13.
Per semplicità', tutta la struttura finora definita è simmetrica attorno ad un asse X passante per il centro del vano, del pistone, dell'asta e dell'apertura 13.-Nel suo movimento, il pistone definisce anche una seconda camera a volume variabile 19, delimitata da una porzione variabile della superficie laterale 17 dell'asta 3 ed interna a detto vano, dalla porzione anulare 20 del pistone, non unita all'asta, esterna al perimetro 21 di unione asta/pistone, e dalla superficie interna 22 di detta parete 12, in cui e' praticata l'apertura 13.-Fino a qui si e' descritta una molla a gas di tipo tradizionale e noto. L'elemento determinante dell’invenzione e' costituto da due elementi fondamentali:
- il primo elemento e' costituito da un primo condotto 30 disposto tra detta prima camera 14 e detta seconda camera 19 e dotato di una porzione con una sezione 32, di passaggio del gas, di portata opportunamente ridotta e predefinita.-- il secondo elemento è costituito da un secondo condotto 33 che collega detta prima camera con detta seonda camera, e dotato di mezzi di apertura/chiusura 31 atti a consentire il passaggio di gas da detta prima a detta seconda camera quando la differenza tra le rispettive pressioni e' superiore ad un valore predeterminato, e chiudere detto secondo condotto nelle altre circostanze.-Detti mezzi di apertura/chiusura 31 consistono sostanzialmente in una valvola di non-ritorno pre-tarata, che consente il trasferimento di gas dalla prima camera 14 alla seconda camera 19 in condizioni prestabilite, e sulla cui configurazione e funzionamento si tornerà' piu avanti.-La soluzione semplificata illustrata nella figura 1, benché' utile dal punto di vista esemplificativo, presenta tuttavia l'inconveniente che, a causa del fatto che la sezione dell'asta è modesta rispetto alla sezione del vano, 1'inserimento a fondo di questa non porta ad una sensibile riduzione del volume del gas contenuto complessivamente nel volume totate di detta prima camera e detta seconda camera, e quindi non produce un apprezzabile effetto elastico.-Per ovviare a questo problema, e' pratica comune aumentare la sezione dell'asta, ma ciò' riduce la superficie disponibile della porzione anulare 20 del pistone, rendendola insufficiente ad accogliere in modo indipendente le bocche di accesso dei due detti condotti 30 e 33 verso detta seconda camera 19.-E' quindi un vantaggioso perfezionamento adottare la forma di realizzazione dell'invenzione illustrata in fig. 2, in cui si osservi che, insieme ad un'asta 3 di sezione molto aumentata, i due condotti 30 e 33 presentano un tratto in comune e tale tratto percorre anche una parte dell'asta 3, sboccando in detta seconda camera 19 da un'unica uscita 33/A disposta lungo la superficie laterale di detta asta, preferibilmente nella zona piu' vicina al perimetro 21, per consentire la massima sezione dell'apertura di detta uscita 33/A a detta seconda camera 19.-Pertanto, purché’ evidentemente detta sezione 32 di portata ridotta sia orientata verso detta prima camera 14 rispetto al punto di congiunzione 33/B tra detto primo condotto 30 e detto secondo condotto 33, le condizioni dell'invenzione sono soddisfatte.-Tuttavia le soluzioni proposte presentano ancora un inconveniente d'uso: infatti può essere richiesto, per variare di esigenze produttive, che la portata della sezione 32 venga modificata in modo da aumentare o ridurre la portata del gas e quindi di incrementare o ridurre la velocita' di ripristino del pistone; le soluzioni a sezione fissa finora illustrate non consentono tale possibilità Risulta pertanto vantaggioso introdurre il perfezionamento illustrato nelle figure da 3 a 6 e descritto di seguito: l'asta 3 viene dotata di dotata di un canale coassiale 43 aperto verso l'esterno, il quale canale si immette verso l'interno in un allargamento 41F su cui sbocca detto secondo condotto 33. Da detto allargamento detto canale prosegue con un restringimento 41, di tipo conico, che si immette in detta prima camera 14.-Detto canale 43 e' atto ad alloggiare un opportuno elemento di strozzatura 42, dotato di opportune guarnizioni 14 per la tenuta del gas, e la cui posizione rispetto all'asta e' regolabile mediante un accoppiamento a vite/madrevite rispetto a questa, riferito nella figura 3 come 42/A; detto elemento di strozzatura è avvitabile dall'esterno dell'asta con un intaglio per vite 42/B; inoltre detto elemento di strozzatura 42 termina con una punta conica 44 atta ad accoppiarsi con detto restringimento 41.-Per quanto riguarda il condotto 33, esso viene dotato di una valvola di non-ritorno, che comprende preferibilmente un vano allargato 34 dotato di una parete esterna sostanzialmente cilindrica 35 che termina, nella direzione verso detta prima camera, con una forma ad imbuto 36.-In detto vano viene disposto un elemento mobile 37 e dotato di una protuberanza a forma di cono 38 atta ad impegnarsi amovibilmente con detta forma ad imbuto 36 in modo da chiudere il passaggio di gas da detto vano; infine un elemento elastico, preferibilmente una molla agi&al320Hdetto mobile in modo che, in condizione di riposo, detto elemento mobile chiude il passaggio del gas nel vano e quindi nel secondo condotto 33.
A questo punto della descrizione all'esperto del settore sara ' chiaro il funzionamento dell'invenzione; all'inizio e durante la fase di compressione della molla a gas, fig. 3, il condotto 33 e aperto poiché la pressione del gas nella prima camera 14 aumenta per effetto della compressione esercitata sull'asta e da questa al pistone 2.-Il gas transita nel condotto 33 e si porta, attraverso i condotti 33/C, entro detta seconda camera 19 che pertanto viene riempita di gas ad una pressione leggermente inferiore che nella prima camera 14.
Alla fine della fase di compressione, fig. 4, la valvola di non ritorno si chiude automaticamente e la pressione nelle due camere si livella per effetto del passaggio, sia pure ridotto, del gas nel restringimento 41.
Quando la forza che agisce sull'asta termina, anche bruscamente, il pistone tende naturalmente a risalire (fig.
5) ma per consentire tale risalita la prima camera deve ritornare a riempirsi del gas presente nella seconda camera; tuttavia il passaggio di detto gas non può' avvenire nel secondo condotto 33 per la presenza della valvola di non ritorno, ora chiusa per effetto combinato sia della molla 39 sia della circostanza che in questa fase la pressione nella seconda camera e' superiore alla prima camera e tale differenza tra le pressioni tende a mantenere chiusa la valvola.
pertanto il gas ritorna esclusivamente attraverso il restringimento 41, che appunto perche' tale frena il passaggio del gas, con la conseguenza che la prima camera 14 si riempie piu' lentamente e quindi anche il ritorno del pistone viene corrispondentemente frenato.
Alla fine della sua corsa il pistone raggiunge il punto morto superiore (Fig. 6 ) a cui viene fatto corrispondere anche l'annullamento del volume della seconda camera e quindi l'azzeramento dell'effetto frenante; ma tale fatto non assume logicamente piu alcun rilievo poiché' anche la corsa del pistone e' terminata.-Per quanto riguarda la regolazione del restringimento 41, essa può essere rapidamente ed agevolmente ottenuta regolando la profondità dell'elemento di strozzatura 41 semplicemente ruotandolo rispetto all'asta 3 e sfruttando la configurazione a vite/madrevite 42/A.-Il restringimento 41 può essere realizzato anche sostituendo alle forme coniche un accoppiamento a forme cilindriche allungate, in modo da migliorare la precisione della regolazione fine della portata del restringimento.
E' evidente che le modalità' di funzionamento appena descritte per la molla delle figure da 3 a 6 si applicano anche alle molle illustrate nelle figure 1 e 2, che per brevità' sono state temporaneamente omesse.-Risulta pertanto dimostrato che una molla a gas secondo l'invenzione consegue alcuni importanti vantaggi e cioè' e' in grado:
sia di funzionare con una corsa di ritorno del pistone frenata e regolabile, e tale caratteristica e' ottenibile senza alcun organo supplementare di controllo del flusso di gas,
- sia di utilizzare come camera di accumulo del gas durante la fase di compressione la stessa seconda camera, cioè' un volume già' impegnato dal corpo esterno della molla a gas; e ciò' consente di non richiedere volumi o dispositivi supplementari, cicostanza questa che risulta preziosa in molte applicazioni tipiche che impiegano una pluralità di molle a gas.
con riferimento alle figure 7 e 8, l'invenzione può essere applicata, con opportuni adattamenti, anche e collettivamente ad una pluralità' di molle a gas che devono funzionare in modo sincronizzato, almeno nel rilascio, ed in cui sia opportuno, o accettato, che le differenze di pressione tra le coppie di prima e seconda camera, per ogni rispettiva molla, siano mantenute sostanzialmente identiche, al variare delle pressioni assolute e quindi delle posizione dei rispettivi pistoni.
La figura 7 mostra due distinte molle collegate ad un unico dispositivo di regolazione 50, comprendente:
- un primo collettore 51,
- un secondo collettore 52,
- una pluralità' di primi canali 53, 54 colleganti detto primo collettore a rispettive prime camere di dette molle, - una pluralità' di secondi canali 55, 56 colleganti detto secondo collettore a rispettive seconde camere,
- un primo condotto 57 disposto tra detto primo collettore e detto secondo collettore, e dotato di una porzione avente una sezione 59 di portata ridotta e predeterminabile,
- un secondo condotto 60 disposto tra detto primo collettore e detto secondo collettore, e dotato di mezzi atti ad agire come valvola di non-ritorno 61.-E' quindi evidente che i due collettori 51 e 52 livellano in ogni istante le pressioni di tutte le prime camere e rispettivamente di tutte le seconde camere comprese nelle rispettive molle; tale fatto porta ai seguenti benefici:
a) le singole molle si comportano come molle individualmente frenate come sopra illustrato, ma risultano notevolmente piu' semplici ed economiche, poiché<1 >possono essere realizzate secondo la tecnica nota ed il dispositivo di regolazione esterno e' uno solo ma funziona per una pluralità di molle;
b) tutti i pistoni delle molle ritornano in modo frenato, anche se in modo non necessariamente uguale, nel caso in cui vengano premuti in momenti differenti,
c) con molle sostanzilmente simili e rilasciate nello stesso istante, la velocita di espulsione dei pistoni viene livellata ed i pistoni vengono cosi ' automaticamente sincronizzati, senza alcun dispositivo esterno di controllo e/o comando.-Risulta inoltre opportuno che le velocita' frenate di espulsione dei pistoni possano essere regolate a piacere, ed allo scopo risulta utile che detto dispositivo di regolazione 50 sia realizzato come illustrato nelle figure 8 e 9, e cioè' con detto primo condotto 57 che presenta un restringimento 71 in un suo tratto intermedio, e un opportuno elemento di strozzatura 72, dotato di una sezione minorata preferibilmente e cono 73, viene inserito almeno parzialmente in detto restringimento 71.-Vantaggiosamente detto elemento di strozzatura e impegnato in modo regolabile, preferibilmente mediante un accoppiamento a vite madrevite 74, al corpo di detto dispositivo di regolazione 50, cosi che sia possibile variare la posizione di detto elemento di strozzatura rispetto a detto dispositivo e di conseguenza regolare la portata tra detto restringimento 71 ed il rispettivo elemento di strozzatura 72.

Claims (1)

  1. RIVENDICAZIONI 1) Molla pneumatica, particolarmente del tipo utilizzato nelle presse per la formatura dei metalli, comprendente : - un involucro cavo (1) con due pareti pref. parallele, di cui una parete (11) e completamente chiusa e l'altra parete e' dotata di una apertura (13) verso l'esterno, - un pistone (2) atto a scorrere lungo un asse (X), in modo sostanzialmente a tenuta, entro detto involucro cavo e delimitante una prima camera (14) a volume variabile contenente un opportuno gas e costituita da detta prima parete (11), da porzioni (15) delle pareti laterali interne di detto involucro cavo e dalla faccia interna (16) di detto pistone, il quale e<1 >atto altresì ad agire verso il gas contenuto in detta camera a volume variabile, - un'asta preferibilmente cilindrica (3) collegata con una sua estremità ad una porzione centrale di detto pistone e passante per detta apertura (13) di detta seconda parete (12) in modo che la superficie laterale (17) di detta asta si accoppi in modo sostanzialmente a tenuta con la zona cilindrica (18), rivolta ortogonalmente alla direzione di detto asse (X), di detta apertura (13) di detta seconda parete, - una seconda camera a volume variabile (19) delimitata da una porzione variabile di detta superficie laterale (17) di detta asta, dalla porzione anulare (20) della superficie di detto pistone esterna al perimetro di unione (21) tra detta cista e detto pistone, e dalla porzione anulare interna (22) di detta seconda parete, caratterizzata dal fatto di essere dotata di dispositivi di rallentamento atti ad automaticamente rallentare la velocita' di espulsione di detto pistone (2) dopo una fase di inserimento di questo entro detto involucro cavo.- 2) Molla pneumatica secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che detti dispositivi di rallentamento comprendono: - un primo condotto (30) disposto tra detta prima camera (14) e detta seconda camera (19) e dotato di una porzione avente una sezione (32) di portata predeterminabile, e preferibilmente regolabile in modo selettivo, - un secondo condotto (33) che collega detta prima camera con detta seconda camera, e dotato di mezzi di non-ritorno (31).- 3) Molla pneumatica secondo la rivendicazione 2, caratterizzata dal fatto che detti mezzi di non-ritorno comprendono : - un allargamento di detto secondo condotto (33) tale da configurare un vano (34), dotato di una parete esterna sostanzialmente cilindrica (35) che termina, nella direzione verso detta prima camera, con una forma ad imbuto (36), - un elemento mobile (37) alloggiato in detto vano (34) e dotato, nella direzione di detto secondo condotto orientato verso detta prima camera, di una protuberanza a forma di cono (38) ed atta ad impegnarsi amovibilmente con detta forma ad imbuto (36) in modo da chiudere il passaggio di gas in detto vano (34), - un elemento elastico, preferibilmente una molla a spirale (39), atta ad agire su detto elemento mobile (37) e per reazione su almeno una superficie (40) di detto vano, in modo che in condizione di riposo detto elemento mobile chiude detto vano.- 4) Molla pneumatica secondo la rivendicazione 3, caratterizzata dal fatto che detti due condotti (30, 33) presentano almeno un rispettivo tratto in comunee detto tratto sbocca in detta seconda camera (19) da una unica uscita comune (33/A).- 5) Molla pneumatica secondo la rivendicazione 2 o 3, caratterizzata dal fatto che detta sezione di portata predeterminabile in detto primo condotto e' ottenuta mediante il restringimento (41) di un suo tratto, e il complessivo asta/pistone e' dotato di un elemento di strozzatura (42) inserito almeno parzialmente in detto primo condotto e terminante con una porzione a sezione minorata (44), preferibilmente conica, atta ad inserirsi almeno parzialmente in detto restringimento (41) di detto primo condotto.- 6) Molla pneumatica secondo la rivendicazione 5, caratterizzata dal fatto che detta asta e' dotata di un opportuno canale (43) aperto verso l'esterno ed atto ad alloggiare detto elemento di strozzatura (42) il quale presenta una estremità<1 >di regolazione (42/B) disposta in detto canale (43) ed accessibile dall'esterno.- 7) Molla pneumatica secondo la rivendicazione 6, caratterizzata dal fatto che detto elemento di strozzatura (42) e detto canale (43) sono accoppiati a vite/madrevite, e che la posizione di detto elemento di strozzatura e' regolabile rispetto a detta asta mediante una opportuna rotazione di detta estremità' di regolazione (42/B), preferibilmente sagomata a testa di vite.- 8) Pluralità' di molle pneumatiche realizzate secondo il preambolo della rivendicazione 1, caratterizzate dal fatto che sono collegate ad un unico dispositivo di regolazione (50) atto ad automaticamente regolare l'espulsione dei rispettivi pistoni, dopo una fase di inserimento di questi entro i rispettivi involucri cavi, di modo che le rispettive velocita' siano rallentate ed eventualmente sincronizzate.-9) Pluralità' di molle pneumatiche secondo la rivendicazione 8, caratterizzate dal fatto che detto dispositivo di regolazione (50) comprende: - un primo collettore (51), - un secondo collettore (52), - una pluralità' di primi canali (53, 54) colleganti detto primo collettore a rispettive prime camere di dette molle, - una pluralità' di secondi canali (55, 56) colleganti detto secondo collettore a rispettive seconde camere di dette molle, - un primo condotto (57) disposto tra detto primo collettore e detto secondo collettore, e dotato di una porzione (58) avente una sezione di passaggio (59) di portata predeterminabile, e preferibilmente regolabile in modo selettivo, un secondo condotto (60) disposto tra detti primo e secondo collettore e dotato di mezzi atti ad agire come valvola di non-ritorno (61).- 10) Pluralità di molle pneumatiche secondo la rivendicazione 11 , caratterizzate dal fatto che detta sezione di passaggio di portata predeterminabile in detto primo condotto (57) e' ottenuta mediante il restringimento (71) di un suo tratto, ed e' disposto un elemento di strozzatura (72) inserito almeno parzialmente in detto tratto e terminante con una porzione a sezione minorata (73) preferibilmente conica, atta ad inserirsi almeno parzialmente in detto restringimento (71) di detto primo condotto
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