ITPD950013A1 - Dispositivo perfezionato di avviamento del rotore di un motore sincro- no a magneti permanenti - Google Patents

Dispositivo perfezionato di avviamento del rotore di un motore sincro- no a magneti permanenti Download PDF

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ITPD950013A1
ITPD950013A1 IT95PD000013A ITPD950013A ITPD950013A1 IT PD950013 A1 ITPD950013 A1 IT PD950013A1 IT 95PD000013 A IT95PD000013 A IT 95PD000013A IT PD950013 A ITPD950013 A IT PD950013A IT PD950013 A1 ITPD950013 A1 IT PD950013A1
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rotor
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tooth
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shaped
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Elio Marioni
Vittorio Cavalcante
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    • F04DNON-POSITIVE-DISPLACEMENT PUMPS
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Abstract

Il presente trovato ha per oggetto un dispositivo perfezionato di avviamento del rotore di un motore sincrono a magneti permanenti.Il dispositivo è particolarmente adatto per pompe di movimentazione liquidi quali quelle impiegate in elettrodomestici o simili ed equipaggiate di motore sincrono a magneti permanenti del tipo, comprendente un gruppo statorico con pacco di lamierini metallici ed avvolgimenti elettrici sostenuto da un corpo definente una camera sostanzialmente cilindrica in cui è alloggiato, in assemblaggio, il gruppo rotorico, quest'ultimo assialmente attraversato da un albero motore.Il dispositivo si caratterizza per il fatto che il gruppo rotorico comprende un elemento cilindrico a forma di bicchiere, chiuso a tenuta stagna mediante un coperchio, solidale, direttamente o mediante quest'ultimo, a detto albero, entro il bicchiere essendo girevolmente alloggiato il rotore a magneti permanenti il quale presenta rotazione libera rispetto all'albero, ed essendo presenti mezzi di trascinamento tra detto rotore e detto albero, atti a portare in rotazione quest'ultimo dopo che detto rotore, attivato dallo statore, è ruotato senza carico per un determinato angolo di rotazione.

Description

"DISPOSITIVO PERFEZIONATO DI AVVIAMENTO DEL ROTORE DI UN MOTORE SINCRONO A MAGNETI PERMANENTI"
DESCRIZIONE
Il presente trovato ha per oggetto un dispositivo perfezionato di avviamento del rotore di un motore sincrono a magneti permanenti.
Il dispositivo è particolarmente adatto per pompe di movimentazione liquidi quali quelle impiegate in elettrodomestici o simili.
E' noto nel campo degli elettrodomestici o simili l'impiego di pompe equipaggiate con motore sincrono a magneti permanenti le quali devono movimentare i fluidi d lavaggio (lisciva) di tali elettrodomestici.
Il motore sincrono è composto da un elettromagnete posizionato esternamente al corpo pompa il quale trasmette un campo elettromagnetico alternato al magnete permanente alloggiato all'interno di tale corpo pompa.
Il flusso elettromagnetico variabile, come noto, imprime al rotore costituito dal magnete permanente, una coppia la quale determina la sua rotazione e conseguentemente, mediante mezzi di trascinamento, quella degli organi ad esso collegati.
Nei modelli noti di pompa, soprattutto in quelli più semplici ed economici, mediante una sovrainiezione di materia plastica si rende solidale il rotore all'albero della pompa la quale comprende anche dispositivi di svincolo grazie ai quali, sempre tale albero, risulta ruotare privo di carico (a vuoto) almeno per un certo angolo di rotazione percorso il quale inizia a trascinare la girante e quindi il carico applicato.
I sistemi noti, di azionamento differito (o svincolo), pur assolvendo ai compiti loro preposti non sono privi di inconvenienti .
Tra tali inconvenienti si possono menzionare principalmente l'usura meccanica ed il bloccaggio di tali sistemi di svincolo e quindi il deterioramento degli stessi, causato principalmente dall'azione abrasiva della lisciva e delle sostanze aggressive in essa contenute.
La possibilità di limitare tale deterioramento è stat invero oggetto di studi e ricerche anche approfondite a risolvere il problema e le soluzioni ritrovate vertono principalmente nel proteggere il sistema di svincolo con sistemi quali:
- elementi di tenuta dinamica (ad esempio anelli di tenuta a labbro oppure o-rings) che però essendo a loro volta soggetti ad usura ritardano solamente nel tempo il contatto tra lisciva ed organi di svincolo e quindi non risolvono radicalmente il problema;
- geometrie a labirinto di vario genere e forma, particolarmente impiegate nelle pompe di tipo sopramenzionato realizzate con la tecnologia cosiddetta "a rotore immerso", che pur limitando il contatto tra gli organi di svincolo e le particelle aggressive aventi una eccessiva granulometria, non proteggono gli stessi dall'acqua dura (calcarea) o dalle microimpurità dissolte nella lisciva che generano, per accumulo, il boccaggio delle parti mobili e l'usura delle stesse.
In ogni caso il contatto diretto o indiretto con i sistemi di svincolo noti determina in tempi brevi mal funzionamenti della pompa quali, ad esempio:
- l'incremento della rumorosità alla partenza determinata dall'urto fra le parti meccaniche deputate al trascinamento del carico sino al raggiungimento della velocità di sincronismo del rotore, generato dal deterioramento dei sistemi ammortizzati posti generalmente per assorbire il colpo alla partenza del rotore sui dispositivi preposti al trascinamento della girante;
- l'incremento della rumorosità nel funzionamento in aria ed acqua generato dal deterioramento dei mezzi di frizione meccanica (tipo o-ring) posti al fine di prevenire l'anticipo dello scambio polare del magnete permanente in rotazione rispetto allo spostamento della girante, il che determina un continuo sbattimento tra questa ed il rotore o più precisamente i mezzi di trascinamento.
Ulteriori inconvenienti da menzionare sono l'usura precoce delle boccole poste per lo scorrimento dell’albero e quindi mal funzionamenti e vibrazioni indesiderate causate dall'incremento progressivo dello sbilanciamento del gruppo rotorico una volta che tali sistemi di svincolo vengono a deteriorarsi, nonché l'impossibilità di mantenere costante una qualità di produzione nella realizzazione della pompa, a causa principalmente della difficoltà di mantenere costanti le tolleranze di montaggio.
Un ultimo inconveniente è quello generato dal fatto ch quando questi tipi di pompe sono alimentati a tension elettriche inferiori a quelle nominali (il che succede in particolari aree geografiche di tutti i paesi) risult fondamentale il perfetto funzionamento e l'integrità del sistema di svincolo mancando i quali il rotore stenta ad avviarsi e lo sbattimento fra gli organi di trascinamento genera ancora una volta rumore oltre che ritardo allo spunto con conseguenti perdite di prestazioni dell'apparecchio nel quale la pompa viene inserita.
Il compito principale del presente trovato è quello di risolvere gli inconvenienti sopra lamentati nei tipi noti di motori a magneti permanenti con un dispositivo di avviamento del rotore che risulti affidabile nel tempo, silenzioso, costruttivamente semplice, ma soprattutto isolato dal contatto di qualsivoglia tipo col fluido movimentato.
In relazione al compito principale, uno scopo del presente trovato è quello di realizzare un dispositivo di avviamento in cui il rotore ed i dispositivi di trascinamento siano contenuti in un ambiente stagno e quindi non a contatto con la lisciva o altri fluidi aggressivi.
Altro scopo del presente trovato è quello di realizzare un dispositivo di avviamento il quale presenti una rumorosità, anche alla partenza, praticamente nulla, rumorosità peraltro mantenentesi a livelli pressoché trascurabili anche nel funzionamento a regime in tutte le condizionidi impiego
Ancora uno scopo del presente trovato è quello di realizzare un dispositivo di avviamento la cui produzione possa essere ottenuta mantenendo costanti gli standard qualitativi e le tolleranze prefissate.
Non ultimo scopo è quello di realizzare un dispositivo di avviamento facilmente adattabile, mantenendo ottimi livelli di silenziosità e di affidabilità, a pompe di scarico per elettrodomestici o altre macchine di diverso tipo e diverso campo di impiego.
Il compito principale, gli scopi preposti, ed altri scopi ancora che più chiaramente appariranno in seguito, vengono raggiunti da un dispositivo perfezionato di avviamento del rotore di un motore sincrono a magneti permanenti del tipo comprendente un gruppo statorico con pacco di lamierini metallici ed avvolgimenti elettrici sostenuto da un corpo definente, fra due espansioni polari, una camera sostanzialmente cilindrica in cui è alloggiato, in assemblaggio, un gruppo rotorico, quest'ultimo assialmente attraversato da un albero, detto dispositivo caratterizzandosi per il fatto che il gruppo rotorico comprende un elemento cilindrico a forma di bicchiere, chiuso a tenuta stagna mediante un coperchio, solidale, direttamente o mediante quest'ultimo, a detto albero, entro il bicchiere essendo girevolmente alloggiato il rotore a magneti permanenti il quale presenta rotazione libera rispetto all'albero, ed essendo presenti mezzi trascinamento tra detto rotore e detto albero, atti portare in rotazione quest'ultimo dopo che detto rotore attivato dallo statore, è ruotato senza carico per un determinato angolo di rotazione.
Ulteriori caratteristiche e vantaggi del presente trovato risulteranno maggiormente dalla descrizione di quattro sue forme realizzative, illustrate a titolo indicativo, ma non per questo limitativo della loro portata, nelle allegate tavole di disegni in cui:
la fig. 1 è una vista in sezione secondo un piano diametrale di una pompa, secondo il trovato, in una sua prima forma realizzativa;
la fig. 2 è una vista in sezione trasversale secondo la traccia II-II di figura 1;
la fig. 3 è una sezione trasversale, secondo una traccia corrispondente a quella di fig. 2, di una variante realizzativa relativa alla pompa di fig. 1;
la fig. 4 è una vista in esploso della pompa relativa alla figura 1;
la fig. 5 è una vista assonometrica di un particolare della pompa relativa alla figura 1;
la fig. 6 è una vista in sezione di un particolare della pompa relativa alla figura 1 in una sua possibile variante realizzativa;
la fig. 7 è una vista assonometrica di un particolare relativo alla variante realizzativa di figura 6;
la fig. 8 è una vista in sezione diametrale di una pompa, secondo il trovato, in una sua seconda forma realizzativa;
la fig. 9 è una vista del gruppo rotorico in sezione trasversale secondo la traccia IX-IX di fig. 8;
la fig. 10 è una vista assonometrica di un particolare relativo alla pompa di figura 8;
le figg. 11 e 12 sono rispettivamente sezioni trasversali di varianti realizzative della pompa relativa alla figura 8;
la fig. 13 è una pompa secondo il trovato, in una sua terza forma reaiizzativa.
Con particolare riferimento alle figure 1 e 2, una pompa a motore sincrono con rotore a magneti permanenti, particolarmente per elettrodomestici o simili, secondo il trovato, in una sua prima forma realizzativa viene complessivamente indicata con il numero 10.
La pompa 10 comprende un gruppo statorico, qui complessivamente indicato con 11, costituito da uno statore 12, il quale è un elettromagnete alimentato con corrente alternata, supportato da un corpo 13 definente una camera 14, sostanzialmente cilindrica, posta fra due espansioni polari e avente una estremità 15 aperta in corrispondenza della girante 16.
L'estremità 15, è chiusa in assemblaggio, da elemento discoidale 17 assialmente forato e semp assialmente alloggiente una boccola autocentrante 18 quale contribuisce a supportare girevolmente un albero 19 alla cui estremità uscente dell'elemento discoidale 17 è calettata appunto la girante 16.
Tra boccola autocentrante 18 ed elemento discoidale 17 il contatto è mediato da un anello o-ring 20 in elastomero.
Inoltre all'estremità 21 opposta all'estremità 15, entro il corpo 13 è alloggiata un'altra boccola autocentrante 22 la quale contribuisce a supportare girevolmente l'albero 19.
Entro la camera 14 è alloggiato, in assemblaggio, un gruppo rotorico complessivamente indicato con il numero 23.
Il gruppo rotorico 23 è assialmente attraversato dall'albero 19 e comprende un elemento cilindrico a bicchiere 24, chiuso a tenuta stagna all' estremità opposta rispetto alla girante 16, mediante un coperchio 25.
L'ermeticità del gruppo rotorico 23 viene garantita in questo caso da due anelli di tenuta statica, tipo o-ring, rispettivamente 25a fra elemento 24 ed albero 19, e 25b fra elemento 25 e bicchiere 24.
Tali anelli possono essere eventualmente omessi se la tenuta ermetica è comunque ottenibile per semplice interferenza fra le parti in accoppiamento.
Il coperchio 25 è sagomato a svilupparsi assialmente in assemblaggio, con verso entrante rispetto all’elemento a bicchiere 24 definendo un elemento tubolare 26 il quale circonda e si fissa all'albero 19 in una zona 27 di quest'ultimo opportunamente zigrinata.
Dall'elemento tubolare 26 inoltre si sviluppa radialmente un rilievo sagomato 28.
Entro l'elemento a bicchiere 24, sempre in assemblaggio, è contenuto un rotore 29 a magneti permanenti al quale è sovrainiettato un elemento sagomato 30 in materia plastica che, oltre a ricoprire il rotore 29 in corrispondenza delle zone adiacenti all'albero 19, si sviluppa parallelamente all'asse della pompa 10 e con verso opposto rispetto alla girante 16, a definire un dente 31 di trascinamento il quale, in questo caso, ha sezione sostanzialmente ellittica leggermente rettificata secondo i tratti a curvatura minore.
Il gruppo rotorico 23 così realizzato presenta una camera 32 definita dall'elemento a bicchiere 24, dal coperchio 25 e dall'elemento sagomato 30.
Tale camera 32 è stagna ed entro essa viene collocato in assemblaggio un elemento ammortizzatore 33, realizzato in questo caso in elastomero, il quale sostanzialmente è piastriforme e sagomato a presentare bordi opposti e disposti parallelamente allo sviluppo longitudinale della pompa 10, i quali definiscono due bulbi 34 i quali si trovano interposti tra dente 31 e il rilievo sagomato 28, nelle traiettorie di movimentazione di questi ultimi, in sè interferenti.
L'elemento ammortizzatore sagomato 33 è mobile rispetto al dente 31 ed al rilievo sagomato 28 ed ha dimensioni e geometrie tali da offrire un determinato attrito contro le pareti dell'elemento a bicchiere 24 all'atto dell'avviamento del motore e cioè quando il dente 31 colpisce alternativamente uno di due bulbi 34, riducendo consistentemente pertanto la forza di impatto tra il dente 31 ed il rilievo sagomato 28 e quindi il rumore di sbattimento.
Per consentire un attrito sempre costante tra l'elemento 33 e l'elemento a bicchiere 24 è prevista l'eventuale introduzione di un liquido viscoso lubrificante che, essendo il gruppo rotorico 23 ermetico, rimane sempre presente all'interno dell'elemento a bicchiere 24 stesso.
Tale liquido viscoso ha peraltro la funzione di disporsi anche tra rotore 29 ed elemento a bicchiere 24 concorrendo quindi, anche se in piccola misura, a ridurre ulteriormente la velocità di impatto tra dente 31 e rilievo 28 e quindi il rumore risultante.
In pratica il funzionamento è il seguente quando lo statore 12 viene eccitato mediante una corrente alternata esso induce un campo magnetico alternato sul rotore 29 e sul quale, per le note leggi dell'elettromagnetismo, si ingenera una coppia motrice la quale determina il suo movimento rotatorio
Il movimento rotatorio del rotore 29 porta in rotazione anche il dente 31 il quale ha movimento libero per un certo angolo di rotazione dopo di che interferisce prima con un bulbo 34 dell'elemento ammortizzante 33 e poi con il rilievo sagomato 28, in tal modo portando in rotazione il coperchio 25 ed il bicchiere 24.
Essendo il coperchio 25 solidalmente connesso all ' albero 19 , la sua movimentazione determina anche la movimentazione di quest'ultimo ed infine anche della girante 16.
L'elemento ammortizzante 33 avendo due bulbi disposti come sopra descritto riesce ad ammortizzare, interponendosi, l'urto tra il rilievo sagomato 28 ed il dente 31 qualsiasi sia il verso di rotazione che a quest'ultimo viene imposto dalla fase dello statore 12.
Inoltre si osserva che qualora il dente 31 si trovi già nelle adiacenze del rilievo sagomato 28, una volta che lo statore venga eccitato e quindi il rotore 29 messo in rotazione, se la coppia di spunto sarà sufficiente a vincere le resistenze della girante 16 avremo appunto che il dente 31 prosegue nel suo verso di rotazione altrimenti quest'ultimo una volta atteso il cambiamento di fase dello statore 12, in leggera spinta al rilievo sagomato 28 (che però non riesce a muovere), riparte in rotazione con verso opposto avendo così a disposizione un tratto libero di rotazione durante il quale il rotore 29 parte assolutamente privo di carico ed un successivo tratto libero di rotazione a carico quasi insignificante e calibrato, che permette da un lato al rotore 29 di effettuare lo scambio polare aumentando la sua coppia di spunto fino a raggiungere il sincronismo e superare il carico applicato alla girante 16, e dall'altro di ridurre, grazie all'attrito minimo tra elemento ammortizzante 33 e pareti dell'elemento a bicchiere 24, l'impatto tra il dente 31 e l'elemento 28.
Facendo ora riferimento alla figura 3, in una variante l'elemento ammortizzante 33 è sostituito dun elemento ammortizzante 33a solidale con l'elemento 28, e quindi mobile con esso, essendo inserito fisso o sovrastampato su questo.
Con particolare riferimento alle figure 6 e 7, è illustrata una variante relativa alla prima forma realizzativa della pompa 10.
Tale variante realizzativa non presenta differenze sostanziali rispetto a quanto descritto con riferimento alle figure da 1 a 4 se non per la sagomatura del bicchiere 24 il quale in questa forma realizzativa presenta due discontinuità di diametro le quali definiscono, in corrispondenza alla girante 16, due gradini 35 e 36.
Questa soluzione permette, in alternativa a quanto rappresentato nelle figg. da 1 a 4, di inserire l'elemento ammortizzatore 33 all'interno di una camera 37 ricavata direttamente sul coperchio 25 e può agevolare le operazioni di movimentazione e assemblaggio dell'ammortizzatore stesso.
Sono altresì previsti dei canali 38 di sfiato per evitare che l'aria si comprima all'interno dell'elemento a bicchiere 24 all'atto del montaggio del coperchio 25.
Con particolare riferimento alle figure da 8 a 10, una pompa a motore sincrono con rotore a magneti permanenti, particolarmente per elettrodomestici o simili in una seconda forma realizzativa viene complessivamente indicata con il numero 100.
La pompa 100 comprende un gruppo statorico 101 costituito da uno statore 102 supportato da un corpo 103 definente una camera 104 avente un’estremità 105 aperta in corrispondenza di una girante 106.
Tale estremità è chiusa, in assemblaggio, da un elemento discoidale 107 il quale alloggia una boccola autocentrante 108 cooperante al supporto di un albero 109.
Tra boccola autocentrante 108 e l'elemento discoidale 107 è interposto un elemento costituito da un anello o-ring 110 in elastomero.
All'estremità 111, opposta all'estremità 105, internamente al corpo 103 è alloggiata un'altra boccola 112 autocentrante anch'essa cooperante al supporto girevole dell'albero 109.
All'interno del corpo 103 è girevolmente alloggiato un gruppo rotorico complessivamente indicato con il numero 113 e assialmente attraversato dall'albero 109.
Il gruppo rotorico 113 comprende un elemento a bicchiere 114 chiuso, a tenuta stagna, da un coperchio 115 dalla parte della girante 106.
Tra coperchio 115 ed elemento a bicchiere 114 è interposto, proprio per la tenuta, un anello 116 del tipo oring.
Inoltre l'elemento a bicchiere 114 si sviluppa all'estremità opposta rispetto alla girante 106, e con verso entrante, a definire un elemento tubolare 117 circondante l'albero 109 e a quest'ultimo fissato in una zona 118 opportunamente zigrinata.
All'interno dell'elemento a bicchiere 114 è girevolmente alloggiato un rotore 119 sul quale è sovrastampato un elemento sagomato 120 il quale lo ricopre in corrispondenza delle zone adiacenti all'albero 109 e si sviluppa, in assemblaggio con direzione parallela a quella assiale e con verso opposto alla girante 106, a definire dente 121.
In opposizione alla girante 106 l'elemento sagomato 120 e l'elemento bicchiere 114 definiscono internamente camera 122 entro la quale il dente 121 può rotare liberamente meno che per un tratto occupato da un rilievo 123, sviluppantesi dalla superficie interna dell'elemento a bicchiere 114, assialmente forato e attraversato dall'albero 109.
Il rilievo 123 inoltre ha superficie esterna sostanzialmente conformata al dente 121.
Per quanto riguarda il funzionamento della pompa 100 in questa seconda forma realizzativa si rimanda a quanto detto relativamente alla prima forma realizzativa, si fa qui notare solamente come la particolare conformazione del dente 121 e del rilievo 123 fanno si che l'urto nella fase di spunto venga opportunamente attenuato e graduaiizzato grazie all'interposizione di un fluido lubrificante a viscosità determinata.
Con particolare riferimento alle figure 11 e 12 si illustrano due varianti realizzative del dente 121 e del rilievo 123, fermo restando quanto è stato detto relativamente a questa seconda forma realizzativa.
In particolare con riferimento alla figura 11 il dent 121 risulta sagomato sostanzialmente a segmento di coron circolare essendo che il rilievo 123 presenta un canale 124 passante sviluppantesi sostanzialmente secondo un arco di circonferenza ed essendo inoltre che entro la camera 122 è presente un fluido a viscosità determinata il quale passando attraverso il canale 124 determina una dispersione di energia la quale attua l'ammortizzazione nell'impatto tra dente 121 e rilievo 123.
Con riferimento alla figura 12 in una seconda variante il dente 121 ha forma sostanzialmente ellittica schiacciata, essendo il rilievo 123 ad esso sostanzialmente conformato e presentando, anche in questa variante, il canale passante 124, ed essendo presente il summenzionato fluido atto alla dispersione nel passaggio attraverso il canale 124, dell'energia di impatto nella fase di spunto.
Con particolare riferimento alla figura 13, una pompa a motore sincrono con rotore a magneti permanenti in una sua terza forma realizzativa, viene indicata complessivamente con il numero 200.
La pompa 200 comprende un gruppo statorico 201 costituito da uno statore 202 e da un corpo 203 definente una camera 204 entro la quale è girevolmente alloggiato un gruppo rotorico 205
Il gruppo rotorico 205 comprende un elemento bicchiere 206, chiuso da un coperchio 207 a tenuta stagna.
Entro l'elemento a bicchiere 206 è a sua volta girevolmente alloggiato un rotore 208 sul quale è sovrastampato un elemento sagomato 209.
Fermo restando quanto descritto relativamente alle precedenti forme realizzative, la peculiarità di questa terza forma realizzativa sta nel fatto che dall'elemento sagomato 209 si sviluppano, secondo un asse parallelo all'asse della pompa 200, ma con direzioni tra loro opposte, due denti 210 i quali interferiscono con corrispondenti rilievi 211 sviluppantisi dal coperchio 207 e dalla superficie interna dell’elemento a bicchiere 206.
In questa terza forma realizzativa, avendo due denti 209 sì ottiene un maggiore bilanciamento della coppia di spunto con conseguente minore scompensazìone dei momenti torsionali agenti sull ’ albero qui indicato con il numero 212.
Si è in pratica constatato come siano stati raggiunti gli scopi preposti, in particolare da osservare come si realizzi il trascinamento in rotazione della girante, mediante meccanismi assai semplici i quali però assicurano un avvio morbido e quasi totalmente privo dei fastidiosi battimenti comuni ai modelli noti.
Si osserva ulteriormente come il rotore ed dispositivi di trascinamento essendo alloggiati in camere a tenuta perfettamente stagna non sono soggetti al degrado dovuto all'azione aggressiva della lisciva o di altri fluidi di lavoro.
Ancora è da osservare la flessibilità realizzativa della pompa secondo il trovato la quale può adattarsi alle più diverse esigenze ed impieghi.
Inoltre è da osservare come per la realizzazione della pompa, secondo il trovato, siano state utilizzate tecnologie che, impiegate più razionalmente, consentono uno standard qualitativo costante nonché un livello delle tolleranze controllabile agevolmente.
Inoltre è da notare come l'introduzione ad esempio di fluidi viscosi possa ulteriormente migliorare lo smorzamento dei battimenti allo spunto.
Il presente trovato è suscettibile di numerose modifiche e varianti tutte rientranti nell'ambito del concetto inventivo.
I particolari costruttivi sono sostituibili con altri elementi tecnicamente equivalenti.
I materiali nonché le dimensioni possono essere qualsiasi a seconda delle esigenze.

Claims (2)

  1. RIVENDICAZIONI 1) Dispositivo perfezionato di avviamento del rotore di un motore sincrono a magneti permanenti del tipo comprendente un gruppo statorico con pacco di lamierini metallici ed avvolgimenti elettrici sostenuto da un corpo definente, fra le espansioni polari, una camera sostanzialmente cilindrica in cui è alloggiato, in assemblaggio, un gruppo rotorico, quest'ultimo assialmente attraversato da un albero, detto dispositivo caratterizzandosi per il fatto che il gruppo rotorico comprende un elemento cilindrico a forma di bicchiere chiuso a tenuta stagna mediante un coperchio solidale, direttamente o mediante quest'ultimo, a detto albero, entro il bicchiere essendo girevolmente alloggiato il rotore a magneti permanenti il quale presenta rotazione libera rispetto all'albero, ed essendo presenti mezzi di trascinamento tra detto rotore e detto albero, atti a portare in rotazione quest'ultimo dopo che detto rotore, attivato dallo statore, è ruotato senza carico per un determinato angolo di rotazione.
  2. 2) Dispositivo come alla rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detto rotore e detto bicchiere definiscono internamente a quest'ultimo almeno una camera entro la quale sono alloggiati detti mezzi di trascinamento. 3) dispositivo come alle rivendicazioni 1 e 2, caratterizzato dal fatto che detti mezzi di trascinamento comprendono almeno un dente, solidale ad una estremità di detto rotore, il quale quando quest'ultimo entra in rotazione, porta in trascinamento almeno un rilievo sviluppantesi solidalmente alla superficie interna di detto bicchiere o di detto secondo coperchio. 4) Dispositivo come ad una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto di comprendere mezzi di ammortizzazione del contatto, allo spunto, fra detto almeno un dente e detto almeno un rilievo. 5) Dispositivo come ad una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto almeno un rilievo è monolitico a detto bicchiere o a detto secondo coperchio. 6) Dispositivo come ad una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto almeno un dente è sagomato a gradualizzare l'urto allo spunto, essendo il detto almeno un rilievo corrispondente, ad esso controsagomato. 7) Dispositivo come ad una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto almeno un rilievo è assialmente forato essendo anch'esso attraversato dadetto albero. 8) Dispositivo come ad una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detti mezzi di ammortizzazione comprendono un elemento sagomato in elastomero collocato tra detto almeno un dente ed il corrispondente almeno un rilievo ad ammortizzare il loro impatto in fase di avviamento. 9) Dispositivo come ad una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto elemento sagomato in elastomero è posto libero nello spazio fra detto dente e detto rilievo sagomato. 10) Dispositivo come alla rivendicazione 9, caratterizzato dal fatto che detto elemento sagomato in elastomero posto libero nello spazio fra detto dente e detto rilievo sagomato ha dimensioni e geometrie tali da offire un predeterminato attrito con le pareti della camera in cui è posto. 11) Dispositivo come ad una o più delle rivendicazioni da 1 a 8, caratterizzato dal fatto che detto elemento sagomato in elastomero è solidale a detto rilievo sagomato e quindi mobile con esso. 12) Dispositivo come ad una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che in detta camera è introdotta una quantità determinata di un fluido lubrificante a viscosità determinata. 13) Dispositivo come alla rivendicazione 12, caratterizzato dal fatto che detto fluido ha funzione di ammortizzatore fluidico interponendosi fra le parti mobili contenute nel detto elemento a bicchiere. 14) Dispositivo come ad una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che su detto almeno un rilievo è ricavato un canale attraverso il quale detto fluido lubrificante viene compresso disperdendo energia a causa delle sue perdite di carico, in tal modo realizzando un ammortizzatore fluidico tra detto almeno un dente e detto almeno un rilievo sagomato. 15) Dispositivo come ad una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto almeno un dente è in materia plastica e rotore 16) Dispositivo come ad una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto bicchiere presenta in corrispondenza sia della sua superficie interna che della sua superficie esterna due o più discontinuità di diametro a realizzare dei corrispondenti gradini , dette discontinuità di diametro, per esigenze di rotazione , essendo imposte anche a detto corpo , oppure essendo privo di discontinuità di diametro, la superficie risultando quindi sostanzialmente cilindrica per tutta la sua lunghezza. 17) Dispositivo come alla rivendicazione 16, caratterizzato dal fatto che in dette discontinuità viene alloggiato un tappo a forma di contenitore di detto elemento ammortizzante . 18) Dispositivo come ad una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto contenitore (camera) presenta almeno uno sfiato per l'aria che durante l’accoppiamento con detto elemento a bicchiere risulta in eccesso. 19) Pompa centrifuga con dispositivo come ad una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detto almeno un dente e il corrispondente di almeno un rilievo si sviluppano dalla parte di detta girante. 20) Pompa centrifuga con dispositivo come ad una o più delle rivendicazioni da 1 a 18, caratterizzata dal fatto che detto almeno un dente e detto almeno un rilievo si sviluppano in opposizione a detta girante. 21) Pompa centrifuga con dispositivo come ad una o più delle rivendicazioni da 1 a 18 caratterizzata dal fatto di comprendere almeno un dente ed almeno un rilievo corrispondente sviluppantesi dalla parte di detta girante ed almeno un dente ed almeno un rilievo corrispondente sviluppantesi in opposizione a detta girante. 22) Dispositivo perfezionato di avviamento del rotore di un motore sincrono a magneti permanenti come ad una o più delle rivendicazioni precedenti, che si caratterizza per quanto descritto ed illustrato nelle allegate tavole di disegni .
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