ITPD20130316A1 - Macchina per la lavorazione di pareti, in particolare per pareti in legno o pareti multistrato e simili - Google Patents

Description

MACCHINA PER LA LAVORAZIONE DI PARETI, IN PARTICOLARE PER PARETI IN LEGNO O PARETI MULTISTRATO E SIMILI

DESCRIZIONE

Il presente trovato ha per oggetto una macchina per la lavorazione di pareti, in particolare per pareti in legno o pareti multistrato e simili.

Oggigiorno, nel campo delle strutture prefabbricate per la costruzione di edifici, è noto e sempre più diffuso allestire pareti prefabbricate costituite ad esempio da uno o più strati di materiale ligneo sovrapposti.

Tali strutture rispondono all'esigenza sempre più avvertita dagli operatori del settore, di proporre strutture nella realizzazione delle quali siano impiegati materiali di origine naturale.

Per la lavorazione di tali pareti sono oggi generalmente impiegate macchine cosiddette "a portale mobile" dotate di testa di fresatura a “cinque assi”, ovvero comprendenti un portale traslante lungo un primo asse X longitudinale e parallelo al piano di lavoro, con un carro portautensile che trasla lungo un secondo asse Y trasversale al primo asse X, ed un ulteriore carro traslante lungo un terzo asse Z, verticale, portante una testa bi-rotativa, ruotabile attorno a due assi, a sua volta comprendente un elettromandrino porta-frese; all'elettromandrino è associato un dispositivo di cambio utensili automatico.

Un simile portale mobile è posto a scorrere su apposite guide di scorrimento rispetto ad un piano di lavoro.

Sul piano di lavoro possono essere appoggiate ad esempio pareti già assemblate, oppure vi si può assemblare una parete, cosiddetta parete a telaio, costituita da uno primo strato dato da un pannello in OSB (Oriented Strand Board, pannello a scaglie orientate), un secondo strato di travi e un terzo strato di OSB.

Le pareti vanno ovviamente lavorate su entrambe le facce.

Attualmente chi opera con una macchina a portale mobile come quella descritta deve disporre in più di uno o due carri laterali ausiliari necessari per rovesciare la parete in lavorazione, in modo che di una stessa parete siano lavorabili sia una faccia che la faccia opposta.

Un primo carro si sposta trasversalmente e serve esclusivamente ad effettuare il ribaltamento, mentre un secondo carro si sposta longitudinalmente, porta il pannello in lavorazione sotto al portale recante le teste a fresare o tagliare, ed infine si dispone al posto del primo carro, il quale invece si sposta da un lato ed inizia il ribaltamento del pannello mediante la rotazione dei piani di appoggio dei carri ad affacciarsi per il eseguire il passaggio con ribaltamento del pannello da un carro all'altro.

Tali carri primo e secondo si muovono ciascuno su corrispondenti rotaie di guida realizzate in modo economico con piatti di ferro trafilato, le quali determinano uno scorrimento di scarsa precisione, con velocità e accelerazioni basse a causa dello scivolamento consentito alle ruote dei carri sui piatti di ferro che definiscono le rotaie di guida.

Inoltre, le rotaie di guida si incrociano per sovrapposizione, determinandosi così l'impossibilità per uno dei due carri di proseguire la corsa nella sua direzione di spostamento, con conseguenti limiti complessivi di gestione dei pannelli in lavorazione o lavorati. Il compito del presente trovato è quello di realizzare una macchina per la lavorazione di pareti, in particolare per pareti in legno o pareti multistrato e simili, capace di ovviare ai limiti delle macchine per la lavorazioni di pareti di tipo noto.

Nell'ambito di tale compito, uno scopo del trovato è quello di mettere a punto una macchina per la lavorazione di pareti priva di carri laterali ausiliari per il rovesciamento di una parete in lavorazione.

Un altro scopo del trovato è quello di mettere quindi a punto una macchina complessivamente più compatta, essendo allestibile senza gli ingombri laterali dei carri ausiliari per il ribaltamento della parete in lavorazione.

Un ulteriore scopo del trovato è quindi quello di mettere a punto una macchina per la lavorazione di pareti più rapida e precisa rispetto alle macchine di tipo noto.

Questo compito, nonchè questi ed altri scopi che meglio appariranno in seguito, sono raggiunti da una macchina per la lavorazione di pareti, in particolare per pareti in legno o pareti multistrato e simili, comprendente un portale con una o più teste di lavoro, e un piano di lavoro per l'appoggio di una parete da lavorare, detto portale e detto piano di lavoro essendo configurati per il movimento di uno rispetto all'altro, detta macchina per la lavorazione di pareti caratterizzandosi per il fatto che detto piano di lavoro comprende due opposti telai di appoggio e movimentazione entrambi dotati di mezzi di traslazione e rotazione rispetto ad un telaio di base, fisso, configurati in modo tale da consentire a ciascun telaio di appoggio e movimentazione di realizzare i seguenti assetti - abbassato di sostanziale orizzontalità per la lavorazione di una parete

- inclinato e affacciato all'altro opposto telaio di appoggio e movimentazione per il ribaltamento di una parete portata da un primo telaio di appoggio e movimentazione sul secondo opposto telaio di appoggio e movimentazione.

Ulteriori caratteristiche e vantaggi del trovato risulteranno maggiormente dalla descrizione di una forma di esecuzione preferita, ma non esclusiva, della macchina per la lavorazione di pareti, in particolare per pareti in legno o pareti multistrato e simili, secondo il trovato, illustrata, a titolo indicativo e non limitativo, negli uniti disegni, in cui:

- la figura 1 illustra una vista prospettica di una macchina secondo il trovato;

- la figura 2 rappresenta un esploso prospettico dei mezzi di traslazione e rotazione della macchina secondo il trovato;

- la figura 3 rappresenta l'assieme dell'esploso di figura 2;

- la figura 4 rappresenta una vista dall'alto di una porzione di un piano di lavoro di una macchina secondo il trovato;

- la figura 5 rappresenta la vista secondo la linea di sezione V-V di figura 4;

- la figura 6 rappresenta la vista secondo la linea di sezione VI-VI di figura 4;

- le figure da 7 a 11 rappresentano ciascuna una fase d'impiego della macchina secondo il trovato. Con riferimento alle figure citate, una macchina per la lavorazione di pareti, in particolare per pareti in legno o pareti multistrato e simili, secondo il trovato, è indicata nel suo complesso con il numero 10.

Tale macchina 10 comprende un portale 11, con una o più teste di lavoro 12, e un piano di lavoro 13 per l'appoggio di una parete da lavorare 14.

Il portale 11 e il piano di lavoro 13 sono configurati per il movimento di uno rispetto all'altro, ad esempio, ma non esclusivamente, il portale 11 è di tipo mobile, ovvero è configurato per scorrere su rotaie di guida 15 e 16.

Tale macchina 10 per la lavorazione di pareti presenta la peculiarità che il piano di lavoro 13 comprende due opposti telai di appoggio e movimentazione 17 e 18 entrambi dotati di mezzi di traslazione e rotazione, 19 e 20 rispettivamente, rispetto ad un telaio di base 21, fisso a terra. Tali mezzi di traslazione e rotazione, 19 e 20, più sotto meglio descritti, sono configurati in modo tale da consentire a ciascun telaio di appoggio e movimentazione 17 e 18 di realizzare i seguenti assetti:

- abbassato di sostanziale orizzontalità per la lavorazione di una parete 14, come ad esempio visibile in figura 7,

- inclinato e affacciato all'altro opposto telaio di appoggio e movimentazione per il ribaltamento di una parete 14 portata da un primo telaio 17, di appoggio e movimentazione, sul secondo opposto telaio di appoggio e movimentazione 18, come da figura 10.

Ciascuno dei due telai 17 e 18 è sagomato sostanzialmente a pettine, con una barra longitudinale 22 e 23 rispettivamente, ed una serie di traversi 24 e 25, fissati ortogonalmente alla barra longitudinale rispettiva.

I due telai 17 e 18 sono disposti in modo che in direzione longitudinali si incontrino alternativamente un traverso 24 di un primo telaio 17 e un traverso 25 del secondo telaio 18.

I mezzi di traslazione e rotazione, 19 e 20, ben visibili nelle figure da 2 a 6, prevedono per ciascun telaio 17 e 18, almeno due gruppi di traslazione e rotazione, applicati a due rispettivi distanziati traversi del corrispondente telaio.

I mezzi di traslazione rotazione 19 e 20 sono interposti tra un traverso, ad esempio un traverso 25 del secondo telaio 18 in figure 2 e 3, e un corrispondente sottostante traverso 26 e 27 del telaio di base 21.

Tali mezzi di traslazione e rotazione 19 e 20 comprendono una slitta 30 e 31, posta a scorrere su una guida 32 e 33 posta al di sopra del corrispondente traverso 26 o 27 del telaio di base 21; alla slitta 30 e 31 è incernierato, con fulcro 34 e 35, il corrispondente traverso 24 e 25 del telaio di appoggio e movimentazione 17 e 18.

Il sistema a guida lineare 32 e 33 e il fulcro di rotazione 34 e 35 sono presenti su tutti i traversi 24 e 25 dei due telai 17 e 18, mentre i mezzi di traslazione e rotazione 19 e 20 sono presente solo in corrispondenza di un numero limitato di traversi, ad esempio due traversi per ciascun telaio 17 e 18.

La slitta 30 e 31 è mossa rispetto alla propria guida 32 e 33 mediante mezzi di spinta o trazione, ad esempio mediante una trasmissione a catena 36 e 37, la quale catena 36 e 37 è vincolata alla slitta 30 e 31 mediante una staffa 38 e 39.

La catena 36 e 37 è azionata da un pignone 40 e 41 calettato su di un albero motore sviluppantesi longitudinalmente alla direzione di sviluppo del piano di lavoro 13 e azionante contemporaneamente tutte le catene 36 e 37 relative ad uno stesso telaio 17 e 18 mediante corrispondenti pignoni.

Lo spostamento della slitta 30 come 31, tramite il moto delle catene, è dato da un motoriduttore, non illustrato per semplicità e da intendersi di tipo noto, che aziona l'albero motore su cui sono calettati i pignoni che trainano la catena su cui è fissata la staffa 38 e 39 rispettivamente.

In alternativa all'impiego di un sistema a catena, si intende equivalentemente poter impiegare un attuatore lineare, tipo cilindro pistone, o altro attuatore lineare elettrico, da intendersi di tipo in sè noto.

I mezzi di traslazione e rotazione 19 e 20 comprendono, per la realizzazione della rotazione un attuatore lineare 43 e 44 interposto tra la slitta 30 e 31 e il corrispondente traverso di telaio d'appoggio 24 e 25.

Tale attuatore lineare 43 e 44 è dato da un cilindro fluidodinamico, idraulico o pneumatico, o da un attuatore con motorizzazione elettrica, o da altro attuatore lineare equivalente.

La parete 14 in lavorazione è mantenuta in posizione sui telai 17 e 18 mediante riscontri fissi 45 e 46, fissati in estremità rispettivamente ai traversi 24 e 25 dei due telai 17 e 18, e riscontri mobili 47 e 48.

I riscontri mobili, ad esempio 48 in figure 2 e 3, sono portati da una slitta 50 preposta a scorrere su di una guida 51 fissata al traverso 25 del secondo telaio 18, ed analogamente ad un traverso 24 del primo telaio 17; la slitta è mossa da un attuatore lineare 52, concretizzantesi ad esempio in un cilindro pistone fluidodinamico.

I riscontri, sia fissi che mobili, sono preferibilmente a scomparsa, ovvero azionabili in traslazione lungo il loro asse a scomparire al di sotto della superficie di appoggio del traverso corrispondente a cui sono associati.

Il funzionamento della macchina 10 secondo il trovato è il seguente.

In figura 7 il piano di lavoro 13 è in assetto abbassato di lavorazione per una parete 14 posata su di esso con una prima faccia 60 rivolta verso l'alto.

Per il ribaltamento della parete 14, in una prima fase, governata da una unità elettronica di controllo che gestisce e coordina la sequenza di fasi tramite le varie motorizzazioni per catene di traslazione 36 e 37 e attuatori lineari di rotazione 43 e 44, i due telai 17 e 18 arretrano lateralmente verso l'esterno rispetto al telaio di base 21 come da figura 8, con la parete che, appoggiata ai riscontri, ad esempio i riscontri fissi 45, resta sul primo telaio 17.

Successivamente, o contemporaneamente all'arretramento laterale, i telai 17 e 18 ruotano spinti dagli attuatori lineari 43 e 44, come da figura 9, per affacciarsi come da figura 10.

Nell'assetto di figura 10 avviene il passaggio della parete 14 dal primo telaio 17 al secondo telaio 18, con la parete 14 che appoggia inferiormente sui riscontri 45 e 46 sia del primo telaio 17 che del secondo telaio 18, e con la prima faccia 60 della parete 14 in appoggio sul secondo telaio 18.

In figura 11 è esemplificato un assetto di discesa dei due telai 17 e 18 con la parete 14 portata ora, ribaltata, dal secondo telaio 18, quindi con la seconda faccia 61 della parete 14 rivolta verso l'alto e disponibile alla lavorazione a discesa terminata.

Il portale 11 è da intendersi poter essere di tipo noto, ad esempio un portale mobile con testa di fresatura a “cinque assi”, ovvero comprendente un portale traslante lungo un primo asse X longitudinale e parallelo al piano di lavoro, con un carro porta-utensile che trasla lungo un secondo asse Y trasversale al primo asse X, ed un ulteriore carro traslante lungo un terzo asse Z, verticale, portante una testa bi-rotativa, ruotabile attorno a due assi, a sua volta comprendente un elettromandrino porta-frese; all'elettromandrino è associato un dispositivo di cambio utensili automatico.

Si è in pratica constatato come il trovato raggiunga il compito e gli scopi preposti.

In particolare, con il trovato si è messa a punto una macchina per la lavorazione di pareti priva di carri laterali ausiliari per il rovesciamento di una parete in lavorazione, grazie alla presenza dei due opposti telai 17 e 18 e dei corrispondenti mezzi di traslazione e rotazione 19 e 20 che ne consentono la descritta movimentazione.

In più, con il trovato si è messa a punto una macchina complessivamente più compatta, essendo allestibile senza gli ingombri laterali dei carri ausiliari per il ribaltamento della parete in lavorazione.

Quindi con il trovato si è messa a punto una macchina per la lavorazione di pareti più rapida e precisa rispetto alle macchine di tipo noto.

Il trovato, così concepito, è suscettibile di numerose modifiche e varianti, tutte rientranti nell'ambito del concetto inventivo; inoltre, tutti i dettagli potranno essere sostituiti da altri elementi tecnicamente equivalenti.

In pratica, i dispositivi ed i componenti impiegati, purché compatibili con l'uso specifico, nonché le dimensioni e le forme contingenti, potranno essere qualsiasi a seconda delle esigenze e dello stato della tecnica.

Ove le caratteristiche e le tecniche menzionate in qualsiasi rivendicazione siano seguite da segni di riferimento, tali segni sono stati apposti al solo scopo di aumentare l'intelligibilità delle rivendicazioni e di conseguenza tali segni di riferimento non hanno alcun effetto limitante sull'interpretazione di ciascun elemento identificato a titolo di esempio da tali segni di riferimento.

Claims (10)

1. RIVENDICAZIONI 1) Macchina (10) per la lavorazione di pareti, in particolare per pareti in legno o pareti multistrato e simili, comprendente un portale (11) con una o più teste di lavoro (12), e un piano di lavoro (13) per l'appoggio di una parete (14) da lavorare, detto portale (11) e detto piano di lavoro (13) essendo configurati per il movimento di uno rispetto all'altro, detta macchina per la lavorazione di pareti caratterizzandosi per il fatto che detto piano di lavoro (13) comprende due opposti telai di appoggio e movimentazione (17, 18) entrambi dotati di mezzi di traslazione e rotazione (19, 20) rispetto ad un telaio di base (21), fisso, configurati in modo tale da consentire a ciascun telaio di appoggio e movimentazione (17, 18) di realizzare i seguenti assetti: - abbassato di sostanziale orizzontalità per la lavorazione di una parete (14), - inclinato e affacciato all'altro opposto telaio di appoggio e movimentazione (17, 18) per il ribaltamento di una parete (14) portata da detto primo telaio di appoggio e movimentazione (17) su detto secondo opposto telaio di appoggio e movimentazione (18).
2. 2) Macchina secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che ciascuno dei due telai (17, 18) è sagomato sostanzialmente a pettine, con una barra longitudinale (22, 23) ed una serie di traversi (24, 25), fissati ortogonalmente alla barra longitudinale rispettiva.
3. 3) Macchina secondo le rivendicazioni precedenti, che si caratterizza per il fatto che detti mezzi di traslazione e rotazione (19, 20) prevedono per ciascun telaio (17, 18) almeno due gruppi di traslazione e rotazione, applicati a rispettivi distanziati traversi del corrispondente telaio.
4. 4) Macchina secondo le rivendicazioni precedenti, che si caratterizza per il fatto che detti mezzi di traslazione e rotazione (19, 20) sono interposti tra un traverso (24, 25) del corrispondente telaio (17, 18) e un corrispondente sottostante traverso (26, 27) del telaio di base (21).
5. 5) Macchina secondo le rivendicazioni precedenti, che si caratterizza per il fatto che detti mezzi di traslazione e rotazione (19, 20) comprendono una slitta (30, 31) posta a scorrere su una guida (32, 33) posta al di sopra del corrispondente traverso (26, 27) del telaio di base (21), alla slitta (30, 31) essendo incernierato il corrispondente traverso (24, 25) del telaio di appoggio e movimentazione (17, 18).
6. 6) Macchina secondo le rivendicazioni precedenti, che si caratterizza per il fatto che detta slitta (30, 31) è mossa rispetto alla propria guida (32, 33) mediante mezzi di spinta o trazione.
7. 7) Macchina secondo le rivendicazioni precedenti, che si caratterizza per il fatto che detti mezzi attuatori lineari sono realizzati mediante una trasmissione a catena (36, 37), la quale catena (36, 37) è vincolata alla slitta (30, 31) mediante una staffa (38, 39).
8. 8) Macchina secondo le rivendicazioni precedenti, che si caratterizza per il fatto che detta catena (36, 37) è azionata da un pignone (40, 41) calettato su di un albero motore sviluppantesi longitudinalmente alla direzione di sviluppo del piano di lavoro (13) e azionante contemporaneamente tutte le catene (36, 37) relative ad uno stesso telaio (17, 18) mediante corrispondenti pignoni.
9. 9) Macchina secondo le rivendicazioni precedenti, che si caratterizza per il fatto che detti mezzi di traslazione e rotazione (19, 20) comprendono, per la realizzazione della rotazione, un attuatore lineare (43, 44) interposto tra la slitta (30, 31) e il corrispondente traverso di telaio d'appoggio (24, 25).
10. 10) Macchina secondo le rivendicazioni precedenti, che si caratterizza per il fatto che detta parete (14) in lavorazione è mantenuta in posizione sui telai (17, 18) mediante riscontri fissi (45, 46), fissati in estremità rispettivamente ai traversi (24, 25) dei due telai (17, 18), e riscontri mobili (47, 48).