ITPD20120313A1

ITPD20120313A1 - Dispositivo per l'installazione nel cavo orale di protesi dentarie a supporto implantare e apparecchio per il controllo della corretta applicazione di tale dispositivo

Info

Publication number: ITPD20120313A1
Application number: IT000313A
Authority: IT
Inventors: Pietro Gobbo
Original assignee: Hospitadella Dentaltechnik S R L In Forma Abbre
Priority date: 2012-10-24
Filing date: 2012-10-24
Publication date: 2014-04-25
Also published as: WO2014064117A2; WO2014064117A3; EP2911609A2

Description

DISPOSITIVO PER L'INSTALLAZIONE NEL CAVO ORALE DI PROTESI DENTARIE A SUPPORTO IMPLANTARE E APPARECCHIO PER IL CONTROLLO DELLA CORRETTA APPLICAZIONE DI TALE DISPOSITIVO

DESCRIZIONE

Il presente trovato ha per oggetto un dispositivo per l'installazione nel cavo orale di protesi dentarie a supporto implantare, nonchÃ ̈ un apparecchio per il controllo della corretta applicazione di tale dispositivo.

E' oramai di uso comune nel campo dell'odontoiatria la realizzazione di protesi dentarie basate sull'inserimento in un osso mandibolare o mascellare di un impianto, sul quale impianto viene montata una sovrastruttura chiamata moncone, o 'abutment', sul quale moncone/abutment viene poi fissata la protesi dentale vera e propria.

Dal momento che praticamente chiunque soffre, presto o tardi, di problemi odontoiatrici, il mercato dell'industria odontoiatrica Ã ̈ in continua espansione ed evoluzione.

I pur continui miglioramenti della tecnica di realizzazione industriale di tali componenti implantari non hanno perÃ² superato importanti difficoltÃ di applicazione sul piano clinico, anche per le caratteristiche di estrema individualitÃ delle varie problematiche e delle correlate soluzioni tecniche adottabili, ed infatti per la realizzazione delle protesi dentali vengono impegnate figure professionali altamente specializzate, generandosi cosÃ¬ un'alta incidenza del costo della manodopera, oltre al fatto che la realizzazione della protesi stessa viene a dipendere direttamente dall'operatore.

Ad oggi vi sono sul mercato decine di sistemi implantari, ed il problema che insorge Ã ̈ quello di conoscere l'esistenza, e di poter reperire e disporre, dei componenti e degli strumenti idonei all'uso di ogni singolo sistema.

Inoltre, tali diversi sistemi implantari differiscono tra loro per particolari non percepibili ad occhio nudo, creando serie difficoltÃ agli operatori nella gestione del lavoro, nonchÃ ̈ difficoltÃ di comunicazione tra operatore e paziente.

In particolare, non sono oggi noti sistemi di controllo diretto dell'assetto degli impianti endossei per protesi multi-impianto, che consentano di verificare direttamente in bocca al paziente il corretto posizionamento dei monconi/abutement prima del montaggio della protesi.

Il compito del presente trovato Ã ̈ quello di realizzare un dispositivo per l'installazione nel cavo orale di protesi dentarie a supporto implantare, capace di ovviare ai citati inconvenienti della tecnica nota.

In particolare, importante scopo del trovato Ã ̈ quello di mettere a punto un dispositivo che consenta il facile montaggio su impianti di tipo in sÃ ̈ noto, anche giÃ applicati al paziente, di qualsivoglia protesi secondo i piÃ¹ noti sistemi di fissaggio tra protesi e moncone/abutment.

Un altro scopo del trovato Ã ̈ quello di mettere a punto un dispositivo che consenta il facile posizionamento di una protesi indipendentemente dall'inclinazione dell'impianto nell'osso del paziente.

Un ulteriore importante scopo del trovato Ã ̈ quello di mettere a punto un dispositivo che con un ridotto numero di componenti sappia offrire caratteristiche tecniche non inferiori rispetto alle tecnologie implantari di tipo noto, ed anzi accorpi nel medesimo ridotto numero di componenti le migliori peculiaritÃ dei sistemi noti.

Un altro scopo del trovato Ã ̈ quello di mettere a punto un apparecchio per il controllo della corretta applicazione di un dispositivo secondo il trovato stesso.

Non ultimo scopo del trovato Ã ̈ quello di mettere a punto un dispositivo per l'installazione nel cavo orale di protesi dentarie a supporto implantare, nonchÃ ̈ un apparecchio per il controllo della corretta applicazione di tale dispositivo, realizzabili con tecnologie in sÃ ̈ note.

Questo compito, nonchÃ ̈ questi ed altri scopi che meglio appariranno in seguito, sono raggiunti da un dispositivo per l'installazione nel cavo orale di protesi dentarie a supporto implantare, il quale comprende:

- un moncone/abutment, costituito da una porzione di base dalla quale si sviluppa una porzione troncoconica, o coassiale rispetto a detta porzione di base, o inclinata rispetto ad essa, detto moncone/abutment presentando un foro passante sull'asse di detta porzione di base per una vite primaria di fissaggio ad un corpo implantare, ed un eventuale secondo foro, sull'asse di detta eventuale porzione troncoconica inclinata, per una vite secondaria,

- una cuffia di tenuta ed aggrappaggio, controsagomata per essere calzata su detta porzione troncoconica e su di essa trattenuta con mezzi di fissaggio a scatto,

- un mantello di accoppiamento preposto ad essere incorporato in una protesi dentale e controsagomato per ricevere detta cuffia e la sottostante porzione troncoconica di detto moncone/abutment;

il mantello di accoppiamento Ã ̈ predisposto per essere fissato a detta cuffia e a detta porzione troncoconica mediante almeno uno a scelta tra i seguenti mezzi:

- mezzi d'impegno a scatto,

- mezzi di fissaggio mediante vite secondaria

- mezzi di fissaggio mediante elemento filettato laterale e bussola filettata incorporata nella protesi dentale.

Ulteriori caratteristiche e vantaggi del trovato risulteranno maggiormente dalla descrizione di due forme di esecuzione preferita, ma non esclusive, del dispositivo secondo il trovato, illustrate, a titolo indicativo e non limitativo, negli uniti disegni, in cui:

- la figura 1 illustra una vista prospettica in esploso di un dispositivo secondo il trovato in una sua prima forma realizzativa;

- la figura 2 rappresenta una vista prospettica in esploso di un dispositivo secondo il trovato in una sua seconda forma realizzativa;

- le figure 3 e 4 rappresentano un primo particolare del trovato nella sua prima forma realizzativa;

- le figure 5 e 6 rappresentano un primo particolare del trovato in una sua seconda forma realizzativa;

- le figure 7, 8 e 9 rappresentano ciascuna una variante del primo particolare nella sua seconda forma realizzativa;

- la figura 10 Ã ̈ una vista prospettica di un secondo particolare del trovato;

- la figura 11 Ã ̈ una vista dal basso del secondo particolare di figura 10;

- la figura 12 Ã ̈ una vista laterale in sezione del secondo particolare di figure 10 e 11;

- la figura 13 Ã ̈ una vista prospettica di un terzo particolare del dispositivo secondo il trovato;

- la figura 14 Ã ̈ una vista laterale in sezione del terzo particolare di figura 13;

- la figura 15 Ã ̈ una vista laterale in sezione del terzo particolare di figure 13 e 14;

- la figura 16 Ã ̈ una vista laterale di un dispositivo secondo il trovato, nella sua prima forma realizzativa, in assemblato;

- la figura 17 Ã ̈ una vista laterale in sezione del dispositivo assemblato come da figura 16;

- la figura 18 rappresenta una vista laterale di un dispositivo secondo il trovato in assemblato nella seconda forma realizzativa;

- la figura 19 rappresenta una prima vista in sezione del dispositivo secondo il trovato come da figura 18;

- la figura 20 rappresenta una ulteriore vista in sezione, secondo la linea di sezione XX-XX di figura 18;

- la figura 21 rappresenta un apparecchio per ottimizzare l'impiego di un dispositivo secondo il trovato;

- la figura 22 rappresenta la vista laterale secondo la linea di sezione XXII-XXII di figura 21;

- la figura 23 rappresenta un particolare di figura 22;

- la figura 24 rappresenta un esploso prospettico dell'apparecchio di figura 21;

- la figura 25 rappresenta una vista laterale in sezione di una porzione di un apparecchio secondo il trovato, in assetto operativo per il montaggio di un dispositivo secondo il trovato nella sua prima forma realizzativa;

- la figura 26 rappresenta una vista laterale in sezione di una porzione di un apparecchio secondo il trovato, in assetto operativo per il montaggio di un dispositivo secondo il trovato nella sua seconda forma realizzativa.

Con riferimento alle figure citate, un dispositivo per l'installazione nel cavo orale di protesi dentarie a supporto implantare secondo il trovato, Ã ̈ indicato nel suo complesso con il numero 10.

Tale dispositivo 10 comprende un moncone/abutment 11, costituito da una porzione di base 12 dalla quale si sviluppa una porzione troncoconica, la quale puÃ² essere o coassiale rispetto a detta porzione di base 12, porzione troncoconica indicata con 13 in figura 1, o inclinata rispetto alla porzione di base 112, ed indicata con 113 in figura 2.

La figura 1 rappresenta una prima forma realizzativa del dispositivo 10 secondo il trovato, mentre la figura 2 rappresenta una seconda forma realizzativa del dispositivo secondo il trovato, ivi indicato con il numero 110, ove con il numero 111 Ã ̈ indicato il moncone/abutment nella sua seconda forma realizzativa.

Il moncone/abutment 11 presenta, come visibile in figura 4, un foro passante 14, sull'asse 15 della porzione di base 12, per una vite primaria 16 di fissaggio ad un corpo implantare 17, quest'ultimo da intendersi di tipo noto, ad esempio un impianto a vite, e tratteggiato a titolo esemplificativo in figure 16 e 17.

Nella seconda forma realizzativa del dispositivo 110, la porzione troncoconica 113 del moncone/abutment 111 presenta, oltre al primo foro passante 114 sull'asse 115 della base 112, per una vite primaria 116, un secondo foro 118, sull'asse 119 di detta porzione troncoconica inclinata 113, per una vite secondaria 120.

Il dispositivo 10 e 110 comprende una cuffia di tenuta ed aggrappaggio 21 e 121, controsagomata per essere calzata su detta porzione troncoconica 13 e 113, e su di essa trattenuta con mezzi di fissaggio a scatto, piÃ¹ sotto meglio descritti.

Il dispositivo 10 e 110 comprende anche un mantello di accoppiamento 22 e 122 preposto ad essere incorporato in una protesi dentale 23 e 123, figure da 16 a 20, e controsagomato per ricevere detta cuffia 21 e 121 assieme alla sottostante porzione troncoconica 13 e 113 di detto moncone/abutment 11.

Il mantello di accoppiamento 22 e 122 Ã ̈ predisposto per essere fissato a detta cuffia 21 e 121 e alla porzione troncoconica 13 e 113 mediante almeno uno a scelta tra i seguenti mezzi:

- mezzi d'impegno a scatto, piÃ¹ sotto meglio descritti,

- mezzi di fissaggio mediante vite secondaria 20 e 120,

- mezzi di fissaggio mediante elemento filettato laterale 24 e bussola filettata 25 incorporata nella protesi dentale 23 e 123, come piÃ¹ sotto meglio descritto.

In particolare, il moncone/abutment 11 secondo il trovato Ã ̈ realizzato preferibilmente in Titanio puro o una sua lega, ad esempio Ti6Al4V, capace di conferire un grado di durezza pari a 5 della norma ASTMA B 265.

La porzione di base 12 puÃ² avere altezza compresa tra 1 millimetro e 6 millimetri.

Sulla faccia 26 della porzione di base 12 che Ã ̈ rivolta verso il corpo implantare 17 Ã ̈ realizzata una sede 27 di accoppiamento con la testa del corpo implantare 17.

Tale sede 27 Ã ̈ realizzabile in modo tale da consentire l'impiego del dispositivo 10 e 110 secondo il trovato su corpi implantari 17 e 117 di tipo in sÃ ̈ noto e giÃ presenti sul mercato.

Il tratto di passaggio dalla porzione di base 12 alla porzione troncoconica 13 presenta una superficie troncoconica 27 la cui generatrice forma un angolo 28 sostanzialmente di 30° con un piano 29 ortogonale all'asse 15 della porzione di base 12 stessa; similmente, nella seconda forma realizzativa del dispositivo 110, il tratto di passaggio dalla porzione di base 112 alla porzione troncoconica 113 presenta una superficie troncoconica 127 la cui generatrice forma un angolo 128 sostanzialmente di 30° con un piano 129 ortogonale ortogonale all'asse 119 del secondo foro 118.

L'angolo 28 e 128 Ã ̈ da intendersi compreso in un intervallo tra 1° e 35°, e preferibilmente assumere valore 30°.

La generatrice della porzione troncoconica 13 e 113 forma un angolo 30 e 130 con una parallela all'asse 15 e 119 il cui valore Ã ̈ di 6°.

L'angolo 30 e 130 Ã ̈ da intendersi compreso in un intervallo tra 4° e 6°, e preferibilmente assumere valore 6°.

Il dispositivo 110 presenta la porzione troncoconica 113 inclinata, rispetto all'asse 115 della base 112, di un angolo 131 che puÃ² essere a scelta tra un predefinito numero di angoli diversi, ad esempio 20° come da figura 7, 30° come da figura 8, e 40° come da figura 9.

La porzione tronconica 13 e 113 presenta una scanalatura perimetrale circolare 32 e 132 preposta a ricevere in impegno a scatto corrispondenti rilievi di presa 33 definiti a sporgere dalla superficie interna della cuffia 21, rilievi ben visibili nelle figure 11 e 12.

La cuffia di tenuta ed aggrappaggio 21 e 121, di cui nelle figure da 10 a 12 Ã ̈ rappresentata una cuffia 21 intendendosi la cuffia 121 eguale, Ã ̈ realizzata in materia plastica, ad esempio in nylon.

Tale cuffia 21 Ã ̈ sostanzialmente controsagomata rispetto alla porzione troncoconica 13 e 113 del moncone /abutment 11 e 111, e quando viene calzata sulla corrispondente porzione troncoconica 13 o 113 i rilievi di presa 33 si inseriscono nella scanalatura 32 e 132 stabilizzando la posizione della cuffia rispetto alla stessa porzione troncoconica.

La cuffia 21, come 121, presenta anche un rilievo laterale esterno 34 per il primo bloccaggio del mantello di accoppiamento 22 e 122, grazie al foro laterale 35 definito su quest'ultimo per l'impiego di un elemento filettato laterale 24 con bussola filettata 25 incorporata nella protesi dentale 23, come piÃ¹ sotto meglio descritto.

La cuffia 21 presenta almeno un rilievo di centraggio, ad esempio il rilievo di centraggio 36 sagomato ad arco di cerchio in figura 10, sviluppantesi nella direzione di assemblaggio del mantello sulla cuffia, preposto a disporsi in una corrispondente controsagomata sede 37 definita internamente al mantello 22.

In una equivalente variante realizzativa del trovato, non illustrata per semplicitÃ , la cuffia presenta tre rilievi di centraggio, sostanzialmente cilindrici, preposti a disporsi in altrettante controsagomate sedi definite all'interno del mantello.

La guaina 21 puÃ² essere realizzata in modo da avere grado di durezza diverso, a seconda del grado di frizione e ritenzione che da essa si vuole ottenere tra moncone/abutment 11 e mantello 22.

Vantaggiosamente per un operatore, la cuffia 21 puÃ² essere realizzata di colori diversi a seconda del grado di durezza.

La cuffia 21, come 121, presenta in corrispondenza del suo bordo inferiore 40, uno scalino 41 atto a definire con la superficie troncoconica 27 della porzione di base 12 del moncone/abutment 11 un incavo 43 e 143, figure 17 e 20, preposto all'aggancio con un controsagomato rilievo anulare interno 42 definito internamente a detto mantello 22.

Il mantello di accoppiamento 22 Ã ̈ sostanzialmente controsagomato rispetto alla cuffia 21, e presenta rilievi perimetrali 38, o scanalature perimetrali 39, di aggrappaggio alla protesi a cui Ã ̈ destinato.

Diversamente, ma in modo da intendersi equivalente per il trovato, la medesima sagoma interna del mantello di accoppiamento puÃ² essere realizzata direttamente nella protesi dentale, con sistemi CAD-CAM.

Il mantello di accoppiamento 22 puÃ² essere realizzato in Titanio, o in una lega aurea, o in acciaio, o in materia plastica rigida.

La vite primaria 16 e 116 puÃ² variare in lunghezza e diametro a seconda del corpo implantare 17 o 117 a cui Ã ̈ destinata; dalla sua testa, con cavitÃ interna sagomata per il suo avvitamento con corrispondenti strumenti da intendersi noti, si sviluppa assialmente la sede filettata per la vite secondaria 20, impiegabile in avvitamento alla vite primaria 16 nella prima forma realizzativa 10 del dispositivo, in cui la porzione troncoconica 13 Ã ̈ coassiale alla base 12.

I mezzi d'impegno a scatto per il collegamento del mantello di accoppiamento 22 e 122 con la cuffia 21 e 121 sono quindi dati da detti incavo 43 e 143, figure 17 e 20, e dal controsagomato rilievo anulare interno 42 definito internamente a detto mantello di accoppiamento 22.

In alternativa, o contemporaneamente ai sopra descritti mezzi di impegno a scatto, mantello di accoppiamento, 22 e 122, e moncone/abutment, 11 e 111, sono collegabili con mezzi di fissaggio mediante vite secondaria 20 e 120, per un fissaggio standard con vite introdotta da un foro aperto sul piano di masticazione.

Ancora in alternativa, o contemporaneamente ai sopra descritti mezzi di impegno a scatto, mantello di accoppiamento, 22 e 122, e moncone/abutment, 11 e 111, sono collegabili mediante elemento filettato laterale 24, grano o microvite, e bussola filettata 25 incorporata nella protesi dentale 23 e 123, come da figure 17 In quest'ultima soluzione, l'elemento filettato laterale 24, avvitato, spinge contro il rilievo esterno 34 della cuffia 21, bloccando saldamente il mantello 22 alla porzione troncoconica 13 del moncone/abutment 11.

Tale gamma di soluzioni tecniche per il fissaggio del mantello al moncone/abutment mette a disposizione dell'operatore numerose opzioni di fissaggio sia definitivo che provvisorio senza che lo stesso operatore debba impiegare tempo e denaro nel ponderare quali componenti procurarsi, componenti da scegliersi tra gli innumerevoli disponibili, ma difficilmente compatibili se di produttori diversi, presenti sul mercato.

Forma oggetto del trovato anche un apparecchio per il controllo della corretta applicazione di tale dispositivo, indicato complessivamente nelle figure da 21 a 24 con il numero 45.

Tale apparecchio 45 comprende una barra 46 di supporto per una pluralitÃ di bracci articolati 47, 48 e 49, movimentabili parallelamente ad un unico piano 50, rappresentato in figura 22.

Ciascun braccio 47, 48 e 49 reca all'estremitÃ libera un foro passante 51, 52 e 53 per un perno di posizionamento 54, 55 e 56 atto a portare, fissato in punta, un moncone/abutment 11 o 111, come da figure 25 e 26, da posizionare su di un corpo implantare.

Il moncone/abutment 11 o 111 Ã ̈ portato da detto perno di posizionamento 54, 55 e 56 con la cooperazione di un elemento di trasferimento 57, 58 e 59, controsagomato rispetto a detta porzione tronconica 13 e 113 del moncone/abutment 11 e 111. L'elemento di trasferimento Ã ̈ bloccato tra detto perno di posizionamento 54, 55 e 56 e il moncone/abutment 111 portato, come da figura 26, o tra il perno di posizionamento ed una vite primaria 16 associata a detto moncone/abutment 11, come da figura 25.

In figura 21 sono rappresentati tre bracci articolati, ma Ã ̈ da intendersi che tali bracci possono essere da due in su, fino ad un massimo preferibile di sei.

Per tale ragione la barra di supporto 46 presenta sei fori 60, 61, 62, 63, 64 e 65 per il fissaggio di un corrispondente perno 66, 67 e 68 ad asse ortogonale al piano 50.

Ciascun perno Ã ̈ fissabile alla barra di supporto 46 ad esempio mediante una vite assiale 69.

I bracci articolati 47, 48 e 49 sono rappresentati a titolo esemplificativo come composti di due tratti, rispettivamente 47a, 47b, 48a, 48b, 49a e 49b, ma sono da intendersi poter essere costituiti anche da tre o piÃ¹ tratti tra loro incernierati. Il primo tratto, ad esempio 47a, di ciascun braccio articolato presenta una prima boccola 70 di rotazione e scorrimento rispetto al rispettivo perno 66, 67, 68.

I tratti primo, ad esempio 47a, e secondo, ad esempio 47b, sono tra loro incernierati mediante una bussola intermedia 71 fissata, ad esempio con vite assiale 72, al primo tratto 47a e girevolmente vincolata ad una controsagomata porzione anulare 73 del secondo tratto 47b.

I fori passanti 51, 52 e 53 per i perni di posizionamento 54, 55 e 56 sono svasati di un angolo complessivo 74 di circa 12° da entrambe le bocche del foro stesso.

I fori passanti 51, 52 e 53, cosÃ¬ sagomati, consentono un piÃ¹ facile ma non meno preciso inserimento dei perni di posizionamento, nonchÃ ̈ una calibrata tolleranza nel loro impiego per posizionare i monconi/abutment portati.

I perni di posizionamento 54, 55, 56 presentano un codolo 75 con estremitÃ filettata 76, quest'ultima sagomata per avvitarsi direttamente nel secondo foro 118 di un moncone/abutment 111, figura 26, o nella testa di una vite primaria 16, figura 25.

L'elemento di trasferimento 57, 58 e 59 reca anch'esso un foro assiale filettato 77 tale da consentire il passaggio, per avvitamento, dell'estremitÃ filettata 76 del perno di posizionamento, per poi accogliere senza gioco il codolo 75 dello stesso perno, cosÃ¬ da essere bloccato in modo stabile e preciso tra lo spallamento 78 alla base del codolo e la testa della vite primaria 16 o della porzione troncoconica 113 del moncone/abutment 111.

L'impiego dell'apparecchio 45 secondo il trovato Ã ̈ il seguente.

Per un corretto montaggio di un moncone/abutment 11 o 111 su di un predefinito corpo implantare 17 o 117 nel cavo orale di un paziente, si montano i monconi/abutment sui rispettivi corpi implantari in via provvisoria, si fissano i perni di posizionamento 54, 55 e 56 ciascuno ad un moncone/abutmen con interposti gli elementi di trasferimento 57, 58 e 59, e di seguito si infilano i perni nei fori passanti 51, 52 e 53 dei bracci articolati.

Se il perno di posizionamento non scorre all'interno del corrispondente foro passante, si ruota il moncone/abutment associato al perno di posizionamento fino a che il perno non Ã ̈ libero di scorrere nel suo corrispondente foro passante.

Quando la barra di supporto 46 Ã ̈ liberamente traslabile parallelamente ai perni di posizionamento, allora significa che tutti i monconi/abutment sono posizionati correttamente e che Ã ̈ possibile stabilizzarne il bloccaggio ai rispettivi corpi implantari, mediante avvitamento delle viti primarie.

Per unire la protesi 23 o 123 con il moncone/abutment 11 o 111 direttamente nel cavo orale, si posiziona il mantello 22 o 122 sulla cuffia 21 o 121, con lo scatto all'inserimento del rilievo anulare interno 42 nel corrispondente incavo 43 tra la cuffia e la porzione di base 12 o 112 a confermarne il corretto posizionamento.

Disponendo un disco spaziatore di plastica morbida sigillante, di tipo in sÃ ̈ noto e non illustrato, alla base del moncone/abutment e attorno al mantello, si evita il contatto tra i materiali di fissaggio e i tessuti gengivali, proteggendo questi ultimi, ed Ã ̈ possibile provare la protesi dentale 23 o 123 per verificarne il corretto funzionamento, e la si puÃ² saldare al mantello ricorrendo ad adesivi acrilici specifici.

Il trattenimento della protesi avviene grazie alla frizione meccanica tra l'interno del mantello e la cuffia in plastica calzata sulla porzione troncoconica del moncone/abutment.

Se si vuole fissare stabilmente la protesi Ã ̈ sufficiente rimuovere la cuffia in plastica e sostituirla con cementi adesivi.

Se invece si desidera una protesi fissa avvitata, l'operatore puÃ², dopo che il mantello Ã ̈ stato correttamente bloccato alla protesi, fissare la stessa protesi mediante l'elemento filettato laterale, o mediante l'adozione della vite secondaria.

Si Ã ̈ in pratica constatato come il trovato raggiunga il compito e gli scopi preposti.

In particolare, con il trovato si Ã ̈ messo a punto un dispositivo che consente il facile montaggio su impianti di tipo in sÃ ̈ noto, anche giÃ applicati al paziente, di qualsivoglia protesi secondo i piÃ¹ noti sistemi di fissaggio tra protesi e moncone/abutment.

Inoltre, con il trovato si Ã ̈ messo a punto un dispositivo che consente il facile posizionamento di una protesi indipendentemente dall'inclinazione dell'impianto nell'osso del paziente.

Ulteriormente, con il trovato si Ã ̈ messo a punto un dispositivo che con un ridotto numero di componenti sa offrire caratteristiche tecniche non inferiori rispetto alle tecnologie implantari di tipo noto, ed anzi accorpa nel medesimo ridotto numero di componenti le migliori peculiaritÃ dei sistemi noti.

In piÃ¹, con il trovato si Ã ̈ messo a punto un apparecchio per il controllo della corretta applicazione di un dispositivo secondo il trovato stesso, che risolve le problematiche di parallelismo tra impianti in caso di protesi multi-impianto, apparecchio che consente di impiegare un unico protocollo di lavoro sia per la realizzazione di protesi fisse, che per la realizzazione di protesi mobili, oltre ad essere adattabile a tutte le tipologie di corpi implantari di tipo noto.

Non ultimo, con il trovato si sono messi a punto un dispositivo per l'installazione nel cavo orale di protesi dentarie a supporto implantare, nonchÃ ̈ un apparecchio per il controllo della corretta applicazione di tale dispositivo, realizzabili con tecnologie in sÃ ̈ note.

Il trovato, cosÃ¬ concepito, Ã ̈ suscettibile di numerose modifiche e varianti, tutte rientranti nell'ambito del concetto inventivo; inoltre, tutti i dettagli potranno essere sostituiti da altri elementi tecnicamente equivalenti.

In pratica, i materiali impiegati, purchÃ© compatibili con l'uso specifico, nonchÃ© le dimensioni e le forme contingenti, potranno essere qualsiasi a seconda delle esigenze e dello stato della tecnica.

Ove le caratteristiche e le tecniche menzionate in qualsiasi rivendicazione siano seguite da segni di riferimento, tali segni sono stati apposti al solo scopo di aumentare l'intelligibilitÃ delle rivendicazioni e di conseguenza tali segni di riferimento non hanno alcun effetto limitante sull'interpretazione di ciascun elemento identificato a titolo di esempio da tali segni di riferimento.

Claims

RIVENDICAZIONI 1) Dispositivo (10, 110) per l'installazione nel cavo orale di protesi dentarie a supporto implantare, che si caratterizza per il fatto di comprendere - un moncone/abutment (11, 111), costituito da una porzione di base (12, 112) dalla quale si sviluppa una porzione troncoconica, o coassiale (13) rispetto a detta porzione di base (12), o inclinata (113) rispetto ad essa, detto moncone/abutment (11, 111) presentando un foro passante (14, 114) sull'asse (15, 115) di detta porzione di base (12, 112) per una vite primaria (16) di fissaggio ad un corpo implantare (17), ed un eventuale secondo foro (118), sull'asse (119) di detta eventuale porzione troncoconica inclinata (113), per una vite secondaria (120), - una cuffia di tenuta ed aggrappaggio (21, 121), controsagomata per essere calzata su detta porzione troncoconica (13, 113) e su di essa trattenuta con mezzi di fissaggio a scatto, - un mantello di accoppiamento (22, 122) preposto ad essere incorporato in una protesi dentale (23) e controsagomato per ricevere detta cuffia (21, 121) e la sottostante porzione troncoconica (13, 113) di detto moncone/abutment (11, 111), detto mantello di accoppiamento (22, 122) essendo predisposto per essere fissato a detta cuffia (21, 121) e a detta porzione troncoconica (13, 113) mediante almeno uno a scelta tra i seguenti mezzi: - mezzi d'impegno a scatto, - mezzi di fissaggio mediante vite secondaria (20, 120) - mezzi di fissaggio mediante elemento filettato laterale (24) e bussola filettata (25) incorporata nella protesi dentale (23).
2) Dispositivo secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che sulla faccia (26) della porzione di base (12) che Ã ̈ rivolta verso un corpo implantare (17), Ã ̈ realizzata una sede (27) di accoppiamento con la testa del corpo implantare (17).
3) Dispositivo secondo le rivendicazioni precedenti, che si caratterizza per il fatto che il tratto di passaggio dalla porzione di base (12, 112) alla porzione troncoconica (13, 113) presenta una superficie troncoconica (27, 127) la cui generatrice forma un angolo (28, 128) sostanzialmente di 30° o con un piano (29) ortogonale all'asse (15) della porzione di base (12) stessa, o con un piano (129) ortogonale all'asse (119) del secondo foro (118), detto angolo (28, 128) essendo compreso in un intervallo tra 1° e 35°, e assumendo preferibilmente valore 30°.
4) Dispositivo secondo le rivendicazioni precedenti, che si caratterizza per il fatto che detta generatrice della porzione troncoconica (13, 113) forma un angolo (30, 130) con una parallela all'asse (15) della porzione di base (12), o con l'asse (119) del secondo foro (118) il cui valore Ã ̈ di 6°, detto angolo (30, 130) essendo compreso in un intervallo tra 4° e 6°, con valore preferito di 6°.
5) Dispositivo secondo le rivendicazioni precedenti, che si caratterizza per il fatto che detta porzione tronconica (13, 113) presenta una scanalatura perimetrale circolare (32, 132) preposta a ricevere in impegno a scatto corrispondenti rilievi di presa (33) definiti a sporgere dalla superficie interna di detta cuffia di tenuta e aggrappaggio (21).
6) Dispositivo secondo le rivendicazioni precedenti, che si caratterizza per il fatto che detta cuffia di tenuta ed aggrappaggio (21, 121) Ã ̈ realizzata in materia plastica.
7) Dispositivo secondo le rivendicazioni precedenti, che si caratterizza per il fatto che detta cuffia (21, 121) presenta un rilievo laterale esterno (34) per il primo bloccaggio del mantello di accoppiamento (22, 122), grazie al foro laterale (35) definito su quest'ultimo per l'impiego di un elemento filettato laterale (24) con bussola filettata (25) incorporata in una protesi dentale (23).
8) Dispositivo secondo le rivendicazioni precedenti, che si caratterizza per il fatto che detta cuffia (21) presenta un rilievo di centraggio (36), sviluppantesi nella direzione di assemblaggio del mantello sulla cuffia, preposto a disporsi in una corrispondente controsagomata sede (37) definita internamente al mantello (22).
9) Dispositivo secondo le rivendicazioni precedenti, che si caratterizza per il fatto che detta cuffia (21) presenta, in corrispondenza del suo bordo inferiore (40), uno scalino (41) atto a definire, con la superficie troncoconica (27) della base (12) del moncone/abutment (11), un incavo (43, 143) preposto all'aggancio con un controsagomato rilievo anulare interno (42) definito internamente a detto mantello (22).
10) Dispositivo secondo le rivendicazioni precedenti, che si caratterizza per il fatto che detti mezzi d'impegno a scatto per il collegamento del mantello di accoppiamento (22, 122) con detta cuffia (21, 121) sono dati da detti incavo (43, 143) e dal controsagomato rilievo anulare interno (42) definito internamente a detto mantello (22).
11) Apparecchio (45) per il controllo della corretta applicazione di un dispositivo per l'installazione nel cavo orale di protesi dentarie a supporto implantare come alle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto di comprendere - una barra (46) di supporto per una pluralitÃ di bracci articolati (47, 48, 49) movimentabili parallelamente ad un unico piano (50), ciascun braccio recando all'estremitÃ libera un foro passante (51, 52, 53) per un perno di posizionamento (54, 55, 56) atto a portare, fissato in punta, un moncone/abutment (11, 111) da posizionare su di un corpo implantare, detto moncone/abutment (11, 111) essendo portato da detto perno di posizionamento con la cooperazione di un elemento di trasferimento (57, 58, 59) controsagomato rispetto a detta porzione tronconica (13, 113) di detto moncone/abutment, detto elemento di trasferimento (57, 58, 59) essendo bloccato tra detto perno di posizionamento e detto moncone/abutment, o tra detto perno di posizionamento e una vite primaria associata a detto moncone/abutment.
12) Apparecchio secondo la rivendicazione precedente, che si caratterizza per il fatto che detti bracci articolati (47, 48, 49) sono composti da almeno due tratti (47a, 47b, 48a, 48b, 49a, 49b) tra loro incernierati.
13) Apparecchio secondo le rivendicazioni 11 e 12, che si caratterizza per il fatto che detti fori passanti (51, 52, 53) per i perni di posizionamento (54, 55, 56) sono svasati di un angolo complessivo (74) di circa 12° da entrambe le bocche del foro stesso.
14) Apparecchio secondo le rivendicazioni 11, 12 e 13, che si caratterizza per il fatto che detti perni di posizionamento (54, 55, 56) presentano un codolo (75) con estremitÃ filettata (76), quest'ultima sagomata per avvitarsi direttamente nel secondo foro (118) di un moncone/abutment (111) o nella testa di una vite primaria (16).
15) Apparecchio secondo le rivendicazioni da 11 a 14, che si caratterizza per il fatto che detto elemento di trasferimento (57, 58, 59) reca anch'esso un foro assiale filettato (77) tale da consentire il passaggio, per avvitamento, dell'estremitÃ filettata (76) del perno di posizionamento, per accogliere senza gioco il codolo (75) dello stesso perno, cosÃ¬ da essere bloccato in modo stabile e preciso tra lo spallamento (78) alla base del codolo e la testa della vite primaria (16) o della porzione troncoconica (113) del moncone/abutment (111).