ITPD20090038U1 - Struttura di motoriduttore elettrico, particolarmente per alzavetri e tergicristalli di autovetture e simili - Google Patents

Struttura di motoriduttore elettrico, particolarmente per alzavetri e tergicristalli di autovetture e simili

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ITPD20090038U1
ITPD20090038U1 ITPD20090038U ITPD20090038U1 IT PD20090038 U1 ITPD20090038 U1 IT PD20090038U1 IT PD20090038 U ITPD20090038 U IT PD20090038U IT PD20090038 U1 ITPD20090038 U1 IT PD20090038U1
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IT
Italy
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casing
gearmotor
connector element
intermediate portion
fact
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Maurizio Basso
Mirko Ortoman
Antonio Surian
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Nuova Sme S P A
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    • HELECTRICITY
    • H02GENERATION; CONVERSION OR DISTRIBUTION OF ELECTRIC POWER
    • H02KDYNAMO-ELECTRIC MACHINES
    • H02K5/00Casings; Enclosures; Supports
    • H02K5/04Casings or enclosures characterised by the shape, form or construction thereof
    • H02K5/22Auxiliary parts of casings not covered by groups H02K5/06-H02K5/20, e.g. shaped to form connection boxes or terminal boxes
    • H02K5/225Terminal boxes or connection arrangements
    • HELECTRICITY
    • H02GENERATION; CONVERSION OR DISTRIBUTION OF ELECTRIC POWER
    • H02KDYNAMO-ELECTRIC MACHINES
    • H02K7/00Arrangements for handling mechanical energy structurally associated with dynamo-electric machines, e.g. structural association with mechanical driving motors or auxiliary dynamo-electric machines
    • H02K7/10Structural association with clutches, brakes, gears, pulleys or mechanical starters
    • H02K7/116Structural association with clutches, brakes, gears, pulleys or mechanical starters with gears
    • H02K7/1163Structural association with clutches, brakes, gears, pulleys or mechanical starters with gears where at least two gears have non-parallel axes without having orbital motion
    • H02K7/1166Structural association with clutches, brakes, gears, pulleys or mechanical starters with gears where at least two gears have non-parallel axes without having orbital motion comprising worm and worm-wheel

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Description

STRUTTURA DI MOTORIDUTTORE ELETTRICO, PARTICOLARMENTE PER ALZAVETRI E TERGICRISTALLI DI AUTOVETTURE E SIMILI
DESCRIZIONE
Il presente trovato ha per oggetto una struttura di motoriduttore elettrico, particolarmente per alzavetri e tergicristalli di autovetture e simili .
Sono oggi noti e molto diffusi motoriduttori elettrici per l'applicazione ad esempio in autoveicoli, per la movimentazione di alzavetri, tergiscristalli, parti di sedile e simili, la cui peculiarità principale è la compattezza.
Tali motoriduttori elettrici infatti sono atti ad essere alloggiati in spazi angusti come l'interno di una portiera, o nel portellone posteriore, o nel cofano di un veicolo.
Tali motoriduttori elettrici generalmente comprendono un carter da fissare alla carcassa di un motore elettrico, il quale carter è di contenimento e protezione per gli ingranaggi di riduzione della velocità di rotazione dell'albero motore, ed un elemento connettore per l'alimentazione elettrica del motore, da innestare nel carter; tale elemento connettore presenta generalmente, integrate, una prima porzione che è una presa elettrica, standard, per il cablaggio con un impianto elettrico di una autovettura, con direzione di innesto di cablaggio per la presa elettrica che è sostanzialmente parallela all'asse del motore elettrico contenuto nel carter, ed una seconda porzione di connessione con detto carter, comprendente tipicamente mezzi di collegamento elettrico con il motore e una scheda elettronica di controllo.
Tale seconda porzione è atta ad essere innestata in una corrispondente sede sul carter secondo una direzione radiale, ovvero ortogonale, rispetto all'asse di rotazione di detto motore elettrico contenuto nel carter, con interposizione di un profilo di guarnizione per la protezione della componentistica elettrica ed elettronica all'interno di detta sede.
Tale motoriduttori con presa a direzione di innesto parallela all’asse del motore e scheda elettronica inserita ortogonalmente nel carter sono particolarmente compatti e molto apprezzati per tale qualità.
Una tipologia di tali motoriduttori elettrici compatti prevede che la scheda elettronica sia alloggiata in una predisposta sede definita a fianco del motore elettrico, in una tasca del carter che si sviluppa appunto lateralmente alla carcassa del motore elettrico.
Essendo relativamente lontana dall'albero motore, tale scheda elettronica portata dall'elemento connettore non può quindi essere dotata dì sensori per la rilevazione di posizione e velocità dell'albero motore, che quindi devono essere integrati all'interno del carter, in affaccio all'albero motore, con relative difficoltà di montaggio e sigillatura, nella zona di flangiatura tra carter e carcassa del motore elettrico.
Una diversa tipologia di motoriduttori compatti presenta un carter sagomato in modo da avere la sede per l'inserimento della scheda elettronica in posizione tale che la scheda, portante sensori per la rilevazione dei parametri di rotazione dell'albero motore, si inserisca con tali sensori affacciati all'albero motore.
Tale seconda tipologia di motoriduttori è di compattezza relativamente maggiore rispetto ai motoriduttori della prima tipologia sopra citata. In particolare, la sede per la scheda elettronica, e quindi per l'innesto dell'elemento connettore che la porta, è definita nel carter in una posizione non interessata dalle viti di fissaggio della carcassa del motore elettrico al carter stesso, poiché generalmente l'interasse tra due vicine viti di un carter di un motoriduttore elettrico che si vuole complessivamente di spessore minimo, è tale da non consentire l'alloggiamento di scheda elettronica assieme alle connessioni elettriche di alimentazione.
Per ospitare scheda elettronica con sensori per l'albero motore e terminali di connessione a fianco della zona di flangiatura in direzione assiale, il carter viene realizzato di lunghezza assiale, ovvero rispetto alla direzione dell'asse del motore elettrico, maggiore rispetto ad un analogo motoriduttore della prima tipologia, ma ciò comporta, per avere lunghezza assiale complessiva del motoriduttore contenuta e paragonabile alla lunghezza assiale dei motoriduttori della prima tipologia, una particolare lavorazione per la carcassa del motore elettrico, la quale carcassa deve risultare più corta assialmente.
Una terza tipologia di motoriduttori elettrici compatti prevede che la seconda porzione di detto elemento connettore sia sagomata per essere inserita in una corrispondente sede nel carter definita tra due vicine viti per il fissaggio del carter alla carcassa del motore elettrico.
Tale soluzione prevede che vi sia una guarnizione anulare tra il corpo dell'elemento connettore e la finestra definita nel carter per l'ingresso della seconda porzione dell'elemento connettore; tale guarnizione anulare è realizzata alla base della seconda porzione dell'elemento connettore, dalla quale base si allungano appunto scheda elettronica e terminali di connessione, ed è atta ad essere premuta contro il bordo di detta finestra del carter .
Tale soluzione realizzativa richiede però che i componenti di contatto elettrico presenti all'interno dell'elemento connettore per la definizione della presa di cablaggio vengano montati e sigillati all'interno dello stesso elemento connettore prima dell'assemblaggio con il carter, in quanto la guarnizione anulare va a sigillare, come detto, solo la finestra attraverso la quale la scheda elettronica e i terminali elettrici per l'alimentazione del motore entrano nel carter.
Il compito del presente trovato è quello di realizzare una struttura di motoriduttore elettrico capace di ovviare agli inconvenienti e ai limiti dei citati motoriduttori elettrici di tipo noto.
Nell'ambito di tale compito, uno scopo del trovato è quello di mettere a punto una struttura di motoriduttore elettrico di spessore e lunghezza non superiori ai motoriduttori di tipo noto, realizzabile senza l'impiego di motori elettrici a carcassa modificata.
Un altro importante scopo del trovato è quello di realizzare una struttura di motoriduttore elettrico in cui l'elemento connettore non preveda le operazioni di chiusura sigillata prima dell'assemblaggio al carter tipiche dei motoriduttori compatti di tipo noto.
Un altro scopo del trovato è quello di mettere a punto una struttura di motoriduttore elettrico il cui elemento connettore sia di semplice assemblaggio anche per un operatore di montaggio non particolarmente addestrato.
Un ulteriore scopo del trovato è quello di mettere a punto una struttura di motoriduttore elettrico in cui la scheda elettronica e i componenti elettrici per l'alimentazione del motore siano sigillati nella sede per la seconda porzione dell'elemento connettore.
Non ultimo scopo del trovato è quello di proporre una struttura di motoriduttore elettrico semplice da realizzare e da assemblare, che possa essere prodotta con impiantì e tecniche note, nonché a costi contenuti.
Questo compito, nonché questi ed altri scopi che meglio appariranno in seguito, sono raggiunti da una Struttura di motoriduttore, particolarmente per alzavetri e tergicristalli di autovetture e simili, comprendente
un carter di contenimento e protezione per ingranaggi di riduzione, da fissare ad un motore elettrico,
- un motore elettrico con carcassa
ed un elemento connettore per l'alimentazione elettrica,
il quale elemento connettore presenta,
una prima porzione che definisce una presa elettrica per il cablaggio con un impianto elettrico di una autovettura, con direzione di innesto di cablaggio per detta presa elettrica che è sostanzialmente parallela all'asse del motore elettrico,
- una seconda porzione, di connessione con detto carter, comprendente mezzi di collegamento elettrico e una scheda elettronica di controllo disposti in modo da essere innestati in una corrispondente sede su detto carter secondo una direzione sostanzialmente trasversale rispetto all'asse di rotazione di detto motore elettrico, - e una porzione intermedia, di raccordo tra dette due porzioni prima e seconda, sulla quale è definito un profilo di guarnizione per la protezione di detta seconda parte all'interno di detta sede,
tale struttura di motoriduttore elettrico caratterizzandosi per il fatto che
detta porzione intermedia di detto elemento connettore presenta una finestra di accesso alla zona dei terminali elettrici (23) della presa per il cablaggio all'impianto elettrico dell 'autovettura,
sulla superficie esterna di detta porzione intermedia essendo definito un profilo di guarnizione sagomato in modo da sigillare detta finestra e detta seconda porzione contro le facce interne delle pareti di un canale d'ingresso alla sede per detta seconda porzione, il quale canale si sviluppa da detto carter, detta seconda porzione,
- detta porzione intermedia essendo realizzate in un corpo unico di materia plastica,
- detta seconda porzione è sagomata per essere inserita in una corrispondente sede nel carter che è definita tra due vicine viti per il fissaggio del carter alla carcassa del motore elettrico, con la massima larghezza della porzione intermedia dell'elemento connettore, dalla parte d'estremità interna, che è sostanzialmente uguale della larghezza, misurata sull'interasse delle due viti tra cui è definita, dell'apertura di ingresso nel carter di detta seconda porzione, ed è minore della corrispondente larghezza interna del canale. Ulteriori caratteristiche e vantaggi del trovato risulteranno maggiormente dalla descrizione di una forma di esecuzione preferita, ma non esclusiva, della struttura di motoriduttore elettrico secondo il trovato, illustrata, a titolo indicativo e non limitativo, negli uniti disegni, in cui:
- la figura 1 illustra una vista prospettica di una struttura di motoriduttore elettrico secondo il trovato;
la figura 2 è una vista prospettica di un esploso parziale della struttura secondo il trovato;
- la figura 3 è una vista laterale dell'elemento connettore;
la figura 4 è una vista dal basso di detto elemento connettore;
la figura 5 è una sezione trasversale della struttura di motoriduttore secondo il trovato;
- la figura 6 è una vista frontale dell'elemento connettore;
- le figure 7 e 8 sono due ulteriori prospettiche dell'elemento connettore;
la figura 9 rappresenta una prospettica in esploso parziale di una variante realizzativa di un particolare della struttura di motoriduttore secondo il trovato.
Con riferimento alle figure citate, una struttura di motoriduttore, particolarmente per alzavetri e tergicristalli di autovetture e simili, secondo il trovato, viene indicata complessivamente con il numero 10.
Tale struttura di motoriduttore 10 comprende
- un carter 11 di contenimento e protezione per ingranaggi di riduzione, da fissare ad un motore elettrico 12,
- un motore elettrico 12 con carcassa 13
- ed un elemento connettore 14 per l'alimentazione elettrica .
L'elemento connettore 14 è costituito da:
- una prima porzione 15 che definisce una presa elettrica 16 per il cablaggio con un impianto elettrico di una autovettura, con direzione di innesto di cablaggio per la presa elettrica 16 che è sostanzialmente parallela all'asse X del motore elettrico 12,
- una seconda porzione 17, di connessione con il carter 11, comprendente mezzi di collegamento elettrico e una scheda elettronica di controllo 18 disposti in modo da essere innestati in una corrispondente sede 19 su detto carter 11 secondo una direzione Y sostanzialmente trasversale rispetto all'asse X di rotazione di detto motore elettrico 12,
- e una porzione intermedia 20, di raccordo tra le due porzioni prima 15 e seconda 17.
Su tale porzione intermedia 20 è definito un profilo di guarnizione 21 per la protezione della seconda parte 17 all'interno della sua corrispondente sede 19.
La porzione intermedia 20 dell'elemento connettore 14 presenta una finestra 22, visibile nelle figure 2 e 8, di accesso alla zona di montaggio dei terminali elettrici 23 della presa 16 per il cablaggio all'impianto elettrico dell'autovettura; sulla superficie esterna di detta porzione intermedia 20 è definito un profilo di guarnizione 21 sagomato in modo da sigillare tale finestra 22 e la seconda porzione 17 operando contro le facce interne delle pareti di un canale 24 d’ingresso alla sede 19 per la seconda porzione 17, il quale canale si sviluppa dal carter 11; detta seconda porzione 15 e detta porzione intermedia 20 sono realizzate in un corpo unico di materia plastica. La finestra 22 consente l'accesso ai terminali 23 sostanzialmente in una direzione parallela all'asse X dell'albero motore.
Inoltre la seconda porzione 17 dell'elemento connettore 14 è sagomata per essere inserita in una corrispondente sede 19 sul carter 11 che è definita tra due vicine viti 25 e 26 per il fissaggio del carter 11 alla carcassa 13 del motore elettrico 12.
Le due viti 25 e 26 sono le più vicine tra loro tra le tre viti di fissaggio 25, 26 e 26a del carter 11 alla carcassa 13.
In particolare in figura 3, è visibile che il profilo di guarnizione 21 si presenta sulle pareti laterali 27 e 28 della porzione intermedia 20 con un primo tratto 29, prossimo alla faccia esterna 20a della porzione intermedia 20, che si sviluppa in una prima direzione XI parallela all'asse X del motore 12, un secondo tratto 30 che si sviluppa in una seconda direzione Y1 ortogonale a tale prima direzione XI, ed un terzo tratto 31, in prossimità della parte d'estremità interna 20b della porzione intermedia 20, la quale si affaccia sull'interno del carter 11, che si sviluppa in una terza direzione X2 anch'essa parallela all'asse X del motore 12.
Un simile profilo di guarnizione 21, con tratti tra loro ortogonali, migliora ed ottimizza la tenuta in entrambe le direzioni X e Y, rispetto ad una guarnizione diagonale, tipica di alcuni motoriduttori noti.
Tale profilo di guarnizione 21 è chiuso da un tratto trasversale superiore 32 passante tra la faccia esterna 20a e il bordo della finestra 22, come visibile in figura 1, e da un tratto trasversale inferiore 33 che circonda la parte d'estremità interna 20b dal lato della prima porzione 15.
Tale struttura di motoriduttore 10 secondo il trovato combina i vantaggi di compattezza dati dalla direzione della presa 16 per l'innesto di cablaggio, dall'inserimento della seconda porzione 17, con scheda 18 e i mezzi di collegamento elettrico, ad esempio due terminali di connessione a forcella 54, tra le due viti 25 e 26 tra loro più vicine di fissaggio del carter 11 alla carcassa 13, con il vantaggio di disporre di un elemento connettore 14 dotato di una finestra 22 tramite la quale o montare manualmente i terminali di connessione 23 per la realizzazione della presa 16, o far passare i dispositivi di supporto degli stessi terminali 23 durante una operazione di sovras tampaggio del corpo dell'elemento connettore 14 sui terminali 23 stessi, o entrambe le soluzioni in combinazione, consentendo quindi una facile ed economica messa a punto dello stampo per la realizzazione di tale elemento connettore 14. Inoltre la massima larghezza A, indicata nelle figure 5 e 6, della porzione intermedia 20 dalla parte d'estremità interna 20b e misurata alla base del corrispondente tratto del profilo di guarnizione 21, è sostanzialmente uguale alla larghezza B, misurata sull'interasse delle due viti 25 e 26, dell'apertura 35 di ingresso nel carter 11 per la seconda porzione 17; nei motoriduttori di tipo noto tale larghezza A della parte d'estremità interna 20b dell'elemento connettore 14 è maggiore della larghezza B della finestra 35 perchè la guarnizione anulare presente attorno al bordo della parte d'estremità interna va premuta tra gli affacciati bordi della parte d'estremità interna e della finestra.
Realizzare una porzione intermedia 20 di larghezza A inferiore relativamente alla larghezza della finestra di accesso all'interno del carter, rispetto agli elementi connettori dei motoriduttori noti, significa realizzare una struttura di motoriduttore 10 di ingombri maggiormente contenuti relativamente ad analoghi motoriduttori di tipo noto.
La larghezza A è minore della corrispondente larghezza interna D del canale 24, così da consentire il passaggio e la compressione del profilo di guarnizione 21.
La massima larghezza A della porzione intermedia 20 è anche inferiore alla corrispondente larghezza C della prima porzione 15.
Ciò comporta che la presa 16, e quindi la seconda porzione 15 dell'elemento connettore 14, è realizzata in modo da contenere per quanto maggiormente possibile gli ingombri nella direzione Y.
La porzione intermedia 20 è sostanzialmente parallelepipeda .
In particolare la larghezza A del corpo parallelepipedo della porzione intermedia 20 è costante nella direzione di riferimento Y o varia tra la parte d’estremità 20b e la faccia esterna 20a meno del 10% della sua misura di larghezza A di riferimento, cioè misurata alla base del corrispondente tratto del profilo di guarnizione 21.
Tale costanza dimensionale consente di ottenere un accoppiamento ottimale tra l'elemento connettore 14, la sede 19 e il canale 24, tale da ottenere massima precisione per la posizione della scheda 18 rispetto all'albero motore 53 e dei terminali a forcella 54 rispetto ai corrispondenti connettori maschi .
L'elemento connettore 14 è dotato di mezzi d'impegno a scatto per il fissaggio al carter 11, così da velocizzarne l'assemblaggio.
Tali mezzi di impegno a scatto sono dati da due primi simmetrici denti 40 sviluppanti si lateralmente ciascuno da una parete delle due opposte pareti laterali 27 e 28 della porzione centrale 20, e due secondi simmetrici denti 43 sviluppantisi dalla faccia superiore 44, ortogonale alle due pareti laterali, anch'essa parte della porzione intermedia 20; tali denti sono preposti all'impegno a scatto in corrispondenti aperture 45 e 46 definite sulle pareti 47 del canale d'ingresso 24 alla sede 19 per la seconda porzione 18, le quali pareti si sviluppano dal carter 11.
Tali incastri definiscono il bloccaggio dell'elemento connettore 14 in tutte le tre direzioni di riferimento X e Y schematizzate nelle figure e anche Z non indicata, assicurando la tenuta del profilo di guarnizione 21.
All'interno del motoriduttore, come visibile in figura 5, è presente un elemento 50 di riscontro, vincolo e supporto per l'estremità libera della scheda elettronica 18; tale elemento di riscontro 50 consente il posizionamento stabile della scheda elettronica 18 ad una predeterminata corretta distanza fra uno o più sensori di hall 51 montati su detta scheda 18 ed un magnete cilindrico 52 montato sull'<’>albero motore 53.
La scheda 18 è montata sull'elemento connettore 14 in modo da risultare parallela all'asse X dell'albero motore 53 una volta inserita nel carter 11.
La struttura di motoriduttore 10 secondo il trovato è particolarmente adatta per la realizzazione con motori elettrici 12 aventi diametro dell'albero motore 53 è compreso fra 3,5 e 6 millimetri, nonché aventi diametro esterno del magnete 52, montato sull'albero 53, compreso fra 9,5 e 14,5 millimetri.
In figura 9 è rappresentata una variante alternativa ai mezzi d'impegno a scatto, sostituibili con un fissaggio per l'elemento connettore 114 al carter 111 mediante una vite 157 .
Si è in pratica constatato come il trovato raggiunga il compito e gli scopi preposti.
In particolare, con il presente trovato si è messa a punto una struttura di motoriduttore elettrico di spessore e lunghezza non superiori ai motoriduttori di tipo noto, realizzabile senza l'impiego di motori elettrici a carcassa modificata, grazie alla definizione della sede 19 per la seconda porzione 17 dell'elemento connettore 14 tra le due più vicine viti 25 e 26 di fissaggio del carter 11 alla carcassa 13, soluzione che consente di non modificare, accorciandola, la stessa carcassa 13 del motore 12 .
Inoltre, con il trovato si è realizzata una struttura di motoriduttore elettrico in cui l'elemento connettore non prevede le operazioni di chiusura sigillata prima dell'assemblaggio al carter tipiche dei motoriduttori compatti di tipo noto, grazie al peculiare profilo di guarnizione 21 che consente il montaggio dei terminali 23 per la presa 16 tramite una finestra 22 che resta accessibile fino all 'avvenuto montaggio dell'elemento connettore 14 sul carter 11.
Ulteriormente, con il presente trovato si è messa a punto una struttura dì motoriduttore elettrico il cui elemento connettore 14 è di semplice assemblaggio anche per un operatore di montaggio non particolarmente addestrato, grazie ai mezzi d'impegno a scatto, che al contempo ottimizzano la tenuta del profilo di guarnizione 21.
Non ultimo, con il trovato si è realizzata una struttura di motoriduttore elettrico semplice da realizzare e da assemblare, e che può essere prodotta con impianti e tecniche note, nonché a costi contenuti.
Il trovato, così concepito, è suscettibile di numerose modifiche e varianti, tutte rientranti nell'ambito del concetto inventivo; inoltre, tutti i dettagli potranno essere sostituiti da altri elementi tecnicamente equivalenti.
In pratica, i materiali impiegati, nonché le dimensioni e le forme contingenti, potranno essere qualsiasi a seconda delle esigenze e dello stato della tecnica.
Ove le caratteristiche e le tecniche menzionate in qualsiasi rivendicazione siano seguite da segni di riferimento, tali segni sono stati apposti al solo scopo di aumentare l'intelligibilità delle rivendicazioni e di conseguenza tali segni di riferimento non hanno alcun effetto limitante sull'interpretazione di ciascun elemento identificato a titolo di esempio da tali segni di riferimento .

Claims (7)

  1. RIVENDICAZIONI 1) Struttura di motoriduttore (10), particolarmente per alzavetri e tergicristalli di autovetture e simili, comprendente - un carter (11) di contenimento e protezione per ingranaggi di riduzione, da fissare ad un motore elettrico (12), - un motore elettrico (12) con carcassa (13) ed un elemento connettore (14) per l’alimentazione elettrica, il quale elemento connettore (14) presenta, - una prima porzione (15) che definisce una presa elettrica (16) per il cablaggio con un impianto elettrico di una autovettura, con direzione di innesto di cablaggio per detta presa elettrica (16) che è sostanzialmente parallela all'asse (X) del motore elettrico (12), - una seconda porzione (17), di connessione con detto carter (11), comprendente mezzi di collegamento elettrico e una scheda elettronica di controllo (18) disposti in modo da essere innestati in una corrispondente sede (19) su detto carter (11) secondo una direzione (Y) sostanzialmente trasversale rispetto all'asse (X) di rotazione di detto motore elettrico (12), - e una porzione intermedia (20), di raccordo tra dette due porzioni prima (15) e seconda (17), sulla quale è definito un profilo di guarnizione (21) per la protezione di detta seconda parte (17) all'interno di detta sede (19), tale struttura di motoriduttore elettrico caratterizzandosi per il fatto che - detta porzione intermedia (20) di detto elemento connettore (14) presenta una finestra (22) di accesso alla zona dei terminali elettrici (23) della presa (16) per il cablaggio all'impianto elettrico dell'autovettura, sulla superficie esterna di detta porzione intermedia (20) essendo definito un profilo di guarnizione (21) sagomato in modo da sigillare detta finestra (22) e detta seconda porzione (17) contro le facce interne delle pareti di un canale (24) d'ingresso alla sede (19) per detta seconda porzione (17), il quale canale si sviluppa da detto carter (11), detta seconda porzione (15), detta porzione intermedia (20) essendo realizzate in un corpo unico di materia plastica, detta seconda porzione (17) è sagomata per essere inserita in una corrispondente sede (19) nel carter (11) che è definita tra due vicine viti (25, 26) per il fissaggio del carter (11) alla carcassa (13) del motore elettrico (12), con la massima larghezza (A) della porzione intermedia (20) dell'elemento connettore (14), dalla parte d'estremità interna (20b), che è sostanzialmente uguale della larghezza (B), misurata sull'interasse delle due viti (25, 26) tra cui è definita, dell'apertura (35) di ingresso nel carter di detta seconda porzione, ed è minore della corrispondente larghezza interna (D) del canale (24) .
  2. 2) Struttura di motoriduttore secondo le rivendicazioni precedenti, che si caratterizza per il fatto che il profilo di guarnizione (21) si presenta sulle pareti laterali (27, 28) della porzione intermedia (20) dell'elemento connettore (14), con un primo tratto (29), prossimo alla faccia esterna (20a) della porzione intermedia (20), che si sviluppa in una prima direzione (XI) parallela all'asse (X) del motore, un secondo tratto (30) che si sviluppa in una seconda direzione (Yl) ortogonale a tale prima direzione (XI), ed un terzo tratto (31), in prossimità della parte d'estremità interna (20b) della porzione intermedia (20), che si affaccia sull'interno del carter (11), che si sviluppa in una terza direzione (X2) anch'essa parallela all'asse (X) del motore, tale profilo di guarnizione essendo chiuso da un tratto trasversale superiore (32) passante tra detta faccia esterna (20a) e il bordo di detta finestra (22), e da un tratto trasversale inferiore (33) che circonda detta parte d'estremità interna (20b) dal lato della prima porzione (15).
  3. 3) Struttura di motoriduttore elettrico secondo le rivendicazioni precedenti, che si caratterizza per il fatto che la massima larghezza (A) della porzione intermedia (20) è inferiore alla corrispondente larghezza (C) della prima porzione (15).
  4. 4) Struttura di motoriduttore secondo le rivendicazioni precedenti, che si caratterizza per il fatto che dettaa scheda (18) è montata sull'elemento connettore (14) in modo da risultare parallela all'asse (X) dell'albero motore (53) una volta inserita nel carter (11).
  5. 5) Struttura di motoriduttore secondo le rivendicazioni precedenti, caratterizzantesi per il fatto che detto elemento connettore (14) è dotato di mezzi d’impegno a scatto per il fissaggio al carter (11).
  6. 6) Struttura dì motoriduttore secondo la rivendicazione precedente, che si caratterizza per il fatto che detti mezzi di impegno a scatto sono dati da almeno un dente d'impegno a scatto in una corrispondente apertura definita sulle pareti di detto canale (24).
  7. 7) Struttura secondo la rivendicazione precedente, che si caratterizza per il fatto di comprendere due primi simmetrici denti (40) sviluppantisi lateralmente ciascuno da una parete delle due opposte pareti laterali (27, 28) di detta porzione centrale (20), e due secondi simmetrici denti (43) sviluppantisi dalla faccia superiore (44), ortogonale alle due pareti laterali, anch'essa parte di detta porzione centrale, detti denti essendo preposti all'impegno a scatto in corrispondenti aperture (45, 46) definite sulle pareti (47) del canale d'ingresso (24) alla sede (19) per detta seconda porzione (18), le quali pareti si sviluppano da detto carter. 8).Struttura secondo le rivendicazioni precedenti, che si caratterizza per il fatto di presentare un elemento di riscontro, vincolo e supporto (50) per l'estremità libera della scheda elettronica (18), detto elemento di riscontro (50) consentendo il posizionamento stabile di detta scheda elettronica (18) ad una predeterminata corretta distanza fra uno o più sensori di hall (51) montati su detta scheda (18) ed un magnete cilindrico (52) montato sull'albero motore (53). 9) Struttura di motoriduttore secondo le rivendicazioni precedenti, che si caratterizza per il fatto che il diametro dell'albero motore (53) è compreso fra 3,5 e 6 millimetri. 10) Struttura di motoriduttore secondo le rivendicazioni precedenti, che si caratterizza per il fatto che il diametro esterno del magnete (52) montato sull'albero (53) è compreso fra 9,5 e 14,5 millimetri . 11) Struttura di motoriduttore secondo le rivendicazioni da 1 a 5 e da a 10, che si caratterizza per il fatto che detto elemento connettore (114) è fissato al carter (111) mediante almeno una vite (157), o mediante l'adozione in combinazione di mezzi d'impegno a scatto e di almeno una vite.
ITPD20090038 2009-07-08 2009-07-08 Struttura di motoriduttore elettrico, particolarmente per alzavetri e tergicristalli di autovetture e simili ITPD20090038U1 (it)

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