ITMT20100004A1 - Sollevatori a grande alzata libera a visibilita' migliorata - Google Patents

Sollevatori a grande alzata libera a visibilita' migliorata Download PDF

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ITMT20100004A1 IT000004A ITMT20100004A ITMT20100004A1 IT MT20100004 A1 ITMT20100004 A1 IT MT20100004A1 IT 000004 A IT000004 A IT 000004A IT MT20100004 A ITMT20100004 A IT MT20100004A IT MT20100004 A1 ITMT20100004 A1 IT MT20100004A1
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Description

“Sollevatori a grande alzata libera a visibilità migliorataâ€
Descrizione
CAMPO DELL’INVENZIONE
L'invenzione riguarda i sollevatori telescopici a tre telai per carrelli elevatori in grado di effettuare in sequenza un primo stadio di sollevamento del carico detto “a grande alzata libera†, cioà ̈ di sollevare il carico senza alcun incremento dell’ingombro complessivo del sollevatore, e un secondo stadio di sollevamento durante il quale il sollevatore si estende longitudinalmente.
STATO DELL’ARTE
I carrelli elevatori utilizzano vari tipi di sollevatori telescopici azionati idraulicamente. Molto utilizzati sono quelli a tre telai, di cui due mobili ed uno fisso, in grado di effettuare una prima corsa di sollevamento del carico senza alcun incremento dell'ingombro verticale del sollevatore. Per questa loro caratteristica sono chiamati sollevatori "a grande alzata libera†. Questi sollevatori sono composti da un telaio fisso al telaio del carrello elevatore e due telai mobili, quello “interno†e quello “intermedio".
Comunemente, i sollevatori a grande alzata libera comprendono tre cilindri idraulici: uno più corto posizionato al centro del sollevatore, utilizzato per la grande alzata libera, e due cilindri collocati sui lati esterni o dietro il sollevatore, che hanno il compito di effettuare il secondo stadio di sollevamento, quello che provoca lo scorrimento dei telai mobili e quindi l’allungamento in altezza del sollevatore.
Si costruiscono anche sollevatori a grande alzata libera che invece di un solo cilindro centrale ne montano due, per cui i cilindri diventano quattro.
In ogni caso, la visibilità anteriore attraverso un sollevatore a grande alzata libera à ̈ limitata per la presenza del cilindro o dei due cilindri centrali.
DESCRIZIONE DELL’INVENZIONE
Lo scopo dell’invenzione à ̈ quello di realizzare un sollevatore a grande alzata libera per carrelli elevatori a tre telai che sia azionato soltanto da due cilindri idraulici a due stadi, disposti sui lati esterni o posteriormente al sollevatore, in modo tale da ottenere una migliore visibilità rispetto ai sollevatori attuali.
Il sistema in accordo con lo scopo dell’invenzione riguarda un sollevatore a tre telai, di cui uno fisso al telaio del carrello elevatore, uno intermedio mobile ed uno interno mobile, azionato da due cilindri idraulici a due stadi che, tramite catene e pulegge di rinvio, sono in grado di realizzare un primo stadio di sollevamento senza alcun incremento dell'ingombro verticale del sollevatore, la grande alzata libera, ed un successivo stadio fino alla massima altezza di sollevamento, durante il quale il sollevatore si espande longitudinalmente.
L'assenza di cilindri idraulici nell’area centrale del sollevatore comporta un miglioramento della visibilità per il conducente sia durante la marcia del carrello elevatore e sia durante le operazioni di sollevamento del carico.
La presente invenzione à ̈ la continuazione della precedente MT2009A000003 (Varvara P. - 2009) da cui si differenzia sostanzialmente per le modalità di funzionamento.
BREVE DESCRIZIONE DEI DISEGNI
L’invenzione sarà chiarita di seguito con riferimento ai disegni allegati dove: - la Fig. 1 rappresenta la sezione longitudinale di un cilindro idraulico a due stadi;
- le Figg. 2, 3, 4 rappresentano il cilindro di Fig. 1 , rispettivamente, in posizione di riposo, al termine del primo e del secondo stadio;
- la Fig. 5 rappresenta la sezione longitudinale di un cilindro a due stadi con funzionalità differente rispetto a quello di Fig. 1 ;
- le Figg. 6, 7, 8 rappresentano il cilindro di Fig. 5, rispettivamente, in posizione di riposo, al termine del primo e del secondo stadio;
- le Figg. 9, 10, 11 mostrano lo schema di trasmissione di un sollevatore, a grande alzata libera a tre telai, azionato da due cilindri idraulici a due stadi del tipo di Fig. 1, secondo la presente invenzione;
- le Figg. 12, 13, 14 mostrano lo schema di trasmissione di un sollevatore, a grande alzata libera a tre telai, azionato da due cilindri idraulici bistadio del tipo di Fig. 5, secondo la presente invenzione;
- la Fig. 15 rappresenta uno schema di trasmissione a catena alternativo a quello di Fig. 9, secondo la presente invenzione;
- la Fig. 16 rappresenta uno schema di trasmissione a catena alternativo a quello di Fig. 12, secondo la presente invenzione;
- la Fig. 17 rappresenta la vista posteriore di un sollevatore a tre telai a grande alzata libera realizzato secondo lo schema di Fig. 9, in accordo con la presente invenzione;
- la Fig. 18 rappresenta la vista in sezione del sollevatore di Fig. 17.
DESCRIZIONE DETTAGLIATA DI ALCUNE APPLICAZIONI
La Fig. 1 rappresenta la sezione longitudinale del cilindro idraulico bistadio 51 in posizione di riposo. Il cilindro 51 comprende una canna mobile esterna 52 di lunghezza circa la metà del cilindro 51. Alle estremità della canna esterna 52 sono fìssati il fondello avvitato 3 in alto ed il fondello saldato 5 in basso. All'interno della canna 52, à ̈ montata una canna intermedia 56. La canna intermedia 56 presenta alle estremità un fondello 60 avvitato in alto, e dall'altra parte un fondello saldato 63. Il fondello 63 à ̈ forato assialmente ed à ̈ predisposto per il collegamento con il tubo dì alimentazione dell’olio idraulico. All’interno della canna 56, in alto, à ̈ alloggiato un collare di fine corsa 12. A circa metà della lunghezza della canna 56 à ̈ saldato il pistone 54. Il pistone 54 presenta una cava anulare 15 ed una serie di cave longitudinali 16, i quali insieme ai fori radiali 17 praticati sulla parete della canna 56 consentono il passaggio dell’olio all’interno delle camere anulari, superiore ed inferiore, delimitate dalle canne 52, 56 e dal pistone 54. All’interno della canna 56 à ̈ montato lo stelo 68, alla cui estremità inferiore à ̈ avvitato il pistone 19. Il pistone 19 à ̈ forato assialmente e presenta una serie di fori radiali 21 che consentono il passaggio dell’olio verso la camera anulare compresa tra lo stelo 68 e la canna 56. Il pistone 19 monta all’esterno l’anello di guida 20 ed all’interno ospita la valvola cava 24 su cui agisce la molla 23. La valvola 24 presenta fori radiali calibrati 25 ed ha la funzione di ridurre la velocità nell’ultimo settore di discesa dello stelo 68.
La Fig. 2 rappresenta la vista frontale del cilindro idraulico 51 in condizioni di riposo.
La Fig. 3 rappresenta il cilindro 51 quando la canna esterna 52 ha completato la prima corsa verso il basso, primo stadio, per effetto della pressione dell'olio idraulico mandato da una pompa, rappresentata con linee tratteggiate. In questa condizione la canna esterna 52 Ã ̈ a fine corsa.
L'olio entra dal fondello inferiore 63, attraversa la valvola 24, i fori 21 del pistone 19, passa nella camera compresa tra lo stelo 68 e la canna intermedia 56, attraversa i fori 17 e le cave 15, 16 del pistone 54 e giunge nella canna esterna 52.
La Fig. 4, infine, rappresenta il cilindro idraulico 51 al termine della seconda corsa in cui lo stelo 68 scorre all’interno della canna 56. Durante questa traslazione, la canna esterna 52 resta immobile. Al termine di questa fase il cilindro ha raggiunto la massima elongazione in quanto il pistone 19 va a battuta sul collare 12.
Quando il fluido in pressione all'interno del cilindro 51 viene messo in scarico verso il serbatoio attraverso il fondello 63, si ha la sequenza inversa di discesa, per cui lo stelo 68 trasla verso il basso rispetto alla canna 56, riportando il cilindro 51 nella posizione di Fig. 3. Terminata la corsa di discesa dello stelo 68, inizia la corsa della canna esterna 52 che trasla verso l’alto per effetto delle forze peso della piastra porta forche, delle forche e del carico, nel caso che ci sia, a cui la canna esterna 52 à ̈ collegata attraverso catene e pulegge (vedi per esempio Fig. 9 e Fig. 15), fino a che il cilindro ritorna nella posizione di riposo di Fig. 2.
La Fig. 5 rappresenta il cilindro a due stadi 1 sezionato parzialmente ed in condizioni di riposo. Questo cilindro à ̈ ricavato ruotando di 180° il cilindro 51 di Fig. 1 ed apportando alcune modifiche riguardanti lo stelo e la bocca di alimentazione: infatti, lo stelo 18 del cilindro 1 à ̈ completamente cavo e la bocca di ingresso/uscita dell’olio à ̈ ricavata nel fondello 22 dello stelo tubolare 18, mentre il fondello 13 della canna intermedia 6 à ̈ chiuso.
L’olio viene immesso attraverso il fondello 22 e attraversa lo stelo tubolare 18, i fori radiali 21 del pistone 19, i fori radiali 17 nella parete della canna intermedia 6, le cave 15 e 16 del pistone 9, fino a giungere nella canna esterna 2, la quale trasla verso l’alto. La sequenza delle traslazioni à ̈ descritta nelle Fig. 6, 7 e 8 che rappresentano il cilindro 1 in riposo, al termine del primo ed al termine del secondo stadio. Rispettivamente, in Fig. 6 la canna esterna 2 ha completato la sua corsa verso l'alto, primo stadio, e la Fig. 7 rappresenta il cilindro 1 alla fine del secondo stadio, quando il collare 12 à ̈ a battuta sul pistone 19, durante il quale la canna 6 si muove fino alla massima elevazione trascinando la canna esterna 2.
Quando l’olio viene messo in scarico verso il serbatoio, si ha la sequenza inversa. Prima si ha la traslazione verso il basso della canna 6 solidalmente alla canna 2, ed il cilindro 1 ritorna nella posizione di Fig. 7; successivamente la canna esterna 2 trasla verso il basso riportando il cilindro 1 nella configurazione di riposo di Fig. 6.
Il primo esempio applicativo à ̈ il sollevatore 100 a grande alzata libera a tre stadi azionato da due cilindri bistadio 51 di Fig. 1. Il sollevatore 200 à ̈ schematicamente rappresentato nella posizione di riposo, Fig. 9, al termine della prima corsa, l'alzata libera, Fig. 10, e al termine della seconda corsa di sollevamento, Fig. 11.
Il sollevatore 100 comprende una piastra porta forche scorrevole nel telaio mobile interno 131 , a sua volta scorrevole nel telaio mobile intermedio 121 , scorrevole nel telaio fisso 111 , e due cilindri a due stadi 51 di Fig. 1.
La canna 56 del cilindro 51 poggia in basso sul supporto 122 fissato al telaio intermedio 121 ed à ̈ reso solidale a questo tramite un sistema di fissaggio che nelle Fig. 9, 10 e 11 à ̈ rappresentato dal dado 99 avvitato sul fondello 63. In alto lo stelo 68 del cilindro 51 à ̈ solidale alla traversa superiore 133 del telaio interno 131. La canna esterna 52 à ̈ solidale alla puleggia 153. La catena 151 à ̈ fissata da una parte alla piastra porta forche 141 e dall’altra al telaio fisso 111, ed à ̈ guidata dalla puleggia 152, solidale al telaio interno 131, e dalla puleggia 153. Quando il cilindro à ̈ alimentato con olio in pressione, Fig. 10, si ha la prima corsa di sollevamento, cioà ̈ l’alzata libera. L’olio in pressione fa traslare in basso la canna 52 la quale tramite la puleggia 153 e la catena 151 solleva la piastra porta forche 141 con velocità doppia rispetto a quella della canna 52, cioà ̈ con un rapporto di trasmissione pari a 2:1. Al termine della prima fase, la piastra porta forche 141 viene a contatto con il dispositivo di arresto 132 fissato al telaio interno 131.
Completata la prima fase di salita, la pressione dell'olio aumenta ed inizia la seconda fase, in cui lo stelo 68 scorre longitudinalmente nella canna 56 e solleva il telaio interno 131 e la puleggia 152, tra di loro solidali. La traslazione in alto del telaio interno 131 e della puleggia 152, provoca, tramite la catena 151, il sollevamento della puleggia 153, solidale alla canna esterna 52, che trascina verso l'alto l’intero cilindro 51 e quindi anche il telaio mobile intermedio 121 reso solidale alla canna intermedia 56 tramite il sistema di fissaggio 99.
In questa seconda fase, la velocità di salita della piastra porta forche 141, solidale al telaio interno 131, à ̈ uguale alla velocità assoluta di salita dello stelo 68, mentre à ̈ pari al doppio della velocità di scorrimento dello stelo 68 rispetto alla canna intermedia 56. Alla fine del secondo stadio di sollevamento, il sollevatore 100 raggiunge la sua massima elevazione, rappresentata in Fig. 11. In accordo con lo scopo dell'invenzione, cioà ̈ quello di migliorare la visibilità attraverso il sollevatore, la Fig. 17 rappresenta la vista posteriore di un sollevatore 100 a grande alzata libera realizzato secondo lo schema di funzionamento appena descritto di Fig. 9, 10 e 11. La Fig. 18 rappresenta la vista in sezione del sollevatore 100 di Fig. 17. Sono indicati il telaio esterno fisso 111 , il telaio mobile intermedio 121, il telaio mobile interno 131, la piastra porta forche 141, i due cilindri bistadio 51 posizionati posteriormente al sollevatore, le due catene 151, le due pulegge 153 solidali alle canne esterne 52 tramite la traversa 98, le due pulegge 152 solidali al telaio mobile interno 131 , un blocchetto 132, Fig. 18, di arresto della piastra porta forche 141, i dadi 99 di fissaggio delle canne intermedie 56 al telaio intermedio 121, i fondelli 63 di collegamento ai tubi di alimentazione dell'olio, la parte terminale dello stelo 68 fissato in alto alla traversa superiore 133 del telaio interno 131.
Si tratta esclusivamente di un esempio a scopo illustrativo che non deve intendersi limitativo delle effettive applicazioni pratiche dell’invenzione.
Un secondo esempio applicativo riguarda un sollevatore 200 a grande alzata libera a tre telai azionato da una coppia di cilindri a due stadi 1 di Fig. 5. Il sollevatore 200 à ̈ schematicamente rappresentato nella posizione di riposo Fig. 12, al termine della prima corsa, l’alzata libera, Fig. 13, e al termine della seconda corsa di sollevamento Fig. 14, cioà ̈ alla massima elevazione.
Lo stelo tubolare 18 del cilindro 1 poggia in basso sul supporto 222 solidale al telaio intermedio 221, mentre in alto la canna intermedia 6 à ̈ fissata alla traversa superiore 233 del telaio interno 231. La catena 251 à ̈ fissata da una parte al telaio fisso 211 e dall’altra parte alla piastra porta forca 241, ed à ̈ guidata dalla puleggia 252 che à ̈ solidale alla canna esterna 2 e dalla puleggia 253 che à ̈ solidale al telaio intermedio 221.
Quando il cilindro viene alimentato con olio in pressione, Fig. 13, si ha la traslazione verso l'alto della canna esterna 2 e della puleggia 252 che solleva la piastra porta forche 241. La velocità di salita della piastra porta forche 241 à ̈ doppia rispetto alla velocità di salita della canna 2 e della puleggia 252. Al termine del primo stadio, la piastra porta forche 241 viene in contatto con il dispositivo 232 di arresto, fissato al telaio mobile interno 231, che impedisce ulteriori scorrimenti verso l'alto della piastra porta forche 241 rispetto al telaio interno 231. In Fig. 14 il sollevatore 200 ha completato anche il secondo stadio. Durante la seconda fase la canna 6 scorre in alto lungo lo stelo tubolare 18 trascinando la canna esterna 2, quindi anche la puleggia 252, ed il telaio mobile interno 231. Tramite la puleggia 253, solidale al telaio intermedio 221, e la catena 251, il moto à ̈ trasmesso al telaio mobile intermedio 221 e quindi anche al cilindro 1. Conseguentemente, la velocità di salita della piastra porta forche 241, e del telaio mobile interno 231, à ̈ di fatto doppia rispetto a quella del telaio mobile intermedio 221 che à ̈ pari alla velocità relativa di scorrimento della canna 6 rispetto allo stelo tubolare 18.
La Fig. 15 rappresenta un sistema di trasmissione equivalente a quello rappresentato in Fig. 9. In questo caso, la trasmissione del moto dal cilindro bistadio 51 alla piastra porta forche 141 avviene tramite due catene. La catena 161 à ̈ collegata alla piastra porta forche 141 ed al telaio mobile interno 131 ed à ̈ guidata dalle pulegge 152, solidale al telaio interno 131, e 153 solidale alla canna esterna 52, mentre la catena 162 à ̈ collegata al telaio interno 131 e al telaio fisso 111 ed à ̈ guidata dalla puleggia 154 solidale al telaio mobile intermedio 121.
La Fig. 16 rappresenta un sistema di trasmissione equivalente a quello rappresentato in Fig. 12. In questo caso, la trasmissione del moto dal cilindro bistadio 1 alla piastra porta forche 241 avviene tramite due catene. La catena 261 à ̈ collegata alla piastra porta forche 241 ed al telaio interno 231 ed à ̈ guidata dalla puleggia 252 solidale alla canna esterna 2, mentre la catena 262 à ̈ collegata al telaio mobile interno 231 ed al telaio fisso 211 ed à ̈ guidata dalla puleggia 253, solidale al telaio mobile intermedio 221.

Claims (1)

  1. Rivendicazioni 1 - Sollevatore telescopico a tre stadi, a grande alzata libera, ad azionamento idraulico, per carrello elevatore, comprendente un telaio esterno fìsso, un telaio mobile intermedio, un telaio mobile interno, una piastra porta forche, o un dispositivo equivalente di presa del carico, caratterizzato da un sistema di azionamento comprendente due cilindri idraulici a due stadi (51; 1) disposti sui lati esterni del sollevatore, oppure dietro di questo, un sistema di fissaggio dei cilindri (51; 1) al telaio mobile intermedio in basso ed al telaio mobile interno in alto, ed infine un sistema di trasmissione costituito da catene e pulegge di guida. Ogni cilindro idraulico a due stadi à ̈ costituito da: • uno stelo interno (68; 18); • un pistone (19) cavo dotato di fori radiali (21) e di collare di guida (20), solidale allo stelo (68; 18); · una canna intermedia (56; 6) munita di fori radiali (17) per il passaggio dell'olio, terminante ad una estremità con un fondello (63; 13) saldato e all'altra con un fondello cavo filettato (60; 10); • un pistone anulare (54; 9) saldato, o comunque fissato, all’esterno della media intermedia (56; 6), dotato di una cava anulare (15) e di una serie di cave longitudinali (16) periferiche; • un collare di fine corsa (12) solidale alla canna intermedia (56; 6); • una canna esterna (52; 2), scorrevole sulla canna intermedia (56; 6), dotata alle estremità di un fondello forato (5) saldato e di un fondello forato (3) avvitato. 2 - Sollevatore telescopico a grande alzata libera (100; 101) come nella rivendicazione 1, caratterizzato da: - detto sistema di azionamento comprende due cilindri bistadio (51), nei quali i fondelli (63) delle canne intermedie (56) sono forati assialmente e collegati alla tubazione di alimentazione dell’olio idraulico; - detto sistema di fissaggio dei cilindri (51) à ̈ costituito in basso da un supporto (122) solidale al telaio mobile intermedio (121) su cui poggiano le canne intermedie (56), ed in alto dalla traversa superiore (133) del telaio mobile interno (131) a cui sono agganciate le estremità superiori (72) degli steli (68). 3 - Sollevatore a grande alzata libera (100) come nella rivendicazione 2, caratterizzato da: - detto sistema di trasmissione à ̈ costituito da: una staffa (132), solidale in alto al telaio mobile interno (111), di battuta della piastra porta forche (141); una coppia di catene (151) ancorate ad una estremità alla piastra porta forche (141) e all’altra estremità al telaio fìsso (111), guidate da due coppie di pulegge di cui una coppia (152) à ̈ solidale in alto al telaio interno (131) e l’altra coppia (153) à ̈ solidale alle canne esterne (52) dei cilindri (51); - detto sistema di fissaggio dei due cilindri (51) al supporto (122) comprende i dadi (99) serrati ai fondelli inferiori (63) delle canne intermedie (56), o un mezzo equivalente di fissaggio, affinchà ̈ i cilindri bistadio (51) siano in grado di trascinare il telaio intermedio (121). 4 - Sollevatore a grande alzata libera (101) come nella rivendicazione 2, caratterizzato da: - detto sistema di trasmissione à ̈ costituito da due coppie di catene: una coppia di catene (161), ancorate ad una estremità alla piastra porta forche (141) e all'altra estremità al telaio mobile interno (131), à ̈ guidata da due coppie di pulegge di cui una coppia (152) à ̈ solidale in alto al telaio interno (131) e l’altra coppia (153) à ̈ solidale alle canne esterne (52) dei cilindri (51); l'altra coppia di catene (162), ancorate da una parte al telaio interno (131) e dall'altra al telaio fìsso (111), à ̈ guidata da una coppia di pulegge (154) solidali in basso al telaio intermedio (121). 5 - Sollevatore elescopico a grande alzata libera (200; 201) come nella rivendicazione 1 , caratterizzato da: - detto sistema di azionamento à ̈ costituito da due cilindri bistadio (1), nei quali sia i fondelli (22) e sia gli steli (18) sono assialmente cavi e collegati alla tubazione di alimentazione dell’olio idraulico; - detto sistema di appoggio dei cilindri (1) à ̈ costituito in basso da un supporto (222) solidale al telaio intermedio (221) su cui sono appoggiati i fondelli (22) degli steli tubolari (18) dei due cilindri (1), ed in alto dalla traversa superiore (233) del telaio mobile interno (231) a cui sono agganciati i fondelli superiori (13) delle canne intermedie (6) dei cilindri (1). 6 - Sollevatore a grande alzata libera (200) come nella rivendicazione 5, caratterizzato da: - detto sistema di trasmissione à ̈ costituito da: una staffa (232), solidale in alto al telaio mobile interno (231), di battuta della piastra porta forche (241); una coppia di catene (251) ancorate ad una estremità alla piastra porta forche (241) e all’altra estremità al telaio fisso (211), guidate da due coppie di pulegge, di cui una coppia (252) à ̈ solidale alle canne mobili esterne (2) dei cilindri (1) e l’altra coppia (253) à ̈ fissata in basso al telaio mobile intermedio (221); - detto sistema di fissaggio dei due cilindri (1) al supporto (222) comprende i dadi (99) serrati alla estremità inferiore (22) della canna intermedia (6), o un mezzo equivalente di fissaggio, affinchà ̈ i cilindri bistadio siano in grado di trascinare il telaio intermedio (221). 7 - Sollevatore a grande alzata libera (201) come nella rivendicazione 5, caratterizzato da: - detto sistema di trasmissione à ̈ costituito da due coppie di catene: una coppia di catene (261), ancorata ad una estremità alla piastra porta forche (241) e all’altra estremità al telaio mobile interno (231), à ̈ guidata da una coppia di pulegge (252) solidale alle canne mobili esterne (2) dei cilindri (1); l'altra coppia di catene (262), ancorate da una parte al telaio mobile interno (231) e dall'altra al telaio fìsso (211), à ̈ guidata da una coppia di pulegge (253) solidale in basso al telaio mobile intermedio (221). 8 - Sollevatore a grande alzata libera secondo una delle rivendicazioni da 1 a 7, caratterizzato dal fatto che almeno uno dei due cilindri a due stadi à ̈ equipaggiato con valvola di frenatura (24), interna al pistone (19), dotata di una molla di richiamo (23) e di fori radiali calibrati (25).
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