ITMO970083A1 - Macchina addrizzatrice-allineatrice - Google Patents

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ITMO970083A1
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IT
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IT97MO000083A
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Vito Lotti
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Eurokemac S R L
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Description

DESCRIZIONE
annessa a domanda di brevetto per INVENZIONE INDUSTRIALE avente per titolo: MACCHINA RADDRIZZATRICE - ALLINEATRICE
Forma oggetto del presente trovato una macchina raddrizzatriceallineatrice in particolare per elementi di forma allungata (7) in transito, con disposizione traversale, su una linea di trasporto (1 ) del tipo a cinghie o simili.
In particolare, ma non esclusivamente, essa trova utile applicazione per realizzare il corretto posizionamento di elementi ceramici di forma allungata come listelli, matite etc... che sono stati sottopósti a lavorazioni in linea come, ad esempio, la smaltatura per l’ effettuazione delle quali gli elementi medesimi vengono trasportati su usuali cinghie di trasporto. E’ infatti frequente che all’ uscita di tali applicazioni detti elementi di forma allungata, che vengono trasferiti con disposizione trasversale sulle cinghie, risultino scentrati, cioè non allineati lungo l’asse di trasporto, e variamente inclinati rispetto allo stesso.
II presente trovato si propone di risolvere il problema di allineare e raddrizzare gli elementi di forma allungata in transito, con disposizione trasversale, su una linea di trasporto a cinghie in modo da evitare agli elementi stessi bruschi e dannosi contatti.
Vantaggi del presente trovato sono la sua semplicità funzionale e costruttiva nonché la sua affidabilità.
Un altro vantaggio del presente trovato consiste nel fatto di possedere un ingombro ridotto che ne consente un facile inserimento in un usuale linea di trasporto del tipo a cinghie.
Tali scopi e vantaggi sono tutti raggiunti dal presente trovato così come esso risulta caratterizzato dalle rivendicazioni.
Ulteriori caratteristiche e vantaggi del presente ritrovato meglio appariranno dalla descrizione dettagliata che segue di una forma preferita, ma non esclusiva, di realizzazione del trovato medesimo, illustrata a titolo puramente esemplificativo, ma non limitativo, nelle allegate figure in cui:
la figura 1 ne mostra una schematica vista in pianta dall’ alto; la figura 2 mostra, in scala ingrandita, una schematica sezione eseguita secondo il piano di traccia II-II di figura 1 ;
la figura 3 mostra parte di una schematica sezione eseguita secondo il piano di traccia ΠΙ-ΠΙ di figura 2 relativa a due diverse configurazioni operative;
la figura 4 mostra una schematica vista assonometrica delle trasmissione del moto ai vari organi della macchina.
Con riferimento alle menzionate figure, con 1 si è indicata una usuale linea di trasporto a cinghie formata da due cinghie parallele 2 dotate di un moto concorde la cui direzione ed il cui verso sono indicati dalla freccia 11. La linea di trasporto 1 è adatta per trasferire manufatti ceramici ed è in particolare utilizzata per trasportare elementi ceramici di forma allungata 7 costituiti ad esempio da listelli, “matite” etc... i quali sono deposti sulle cinghie 2 con disposizione trasversale.
Due cinghie laterali mobili 3 sono sistemate ai due lati opposti della detta linea 1 per operare sui bordi delle estremità opposte degli elementi 7. Le due cinghie 3 presentano due rami opposti 31 affacciati simmetricamente rispetto alla direzione longitudinale del moto di trasporto e disposti in modo da individuare una configurazione convergente col verso del detto moto di trasporto nella quale la minima distanza tra i due detti rami 31 è prossima, ma non inferiore, alla lunghezza dei detti elementi 7.
Ciascuna detta cinghia laterale 3 è chiusa ad anello ed è avvolta su due ruote o pulegge 32,33 ad assi perpendicolari alla direzione del detto moto di trasporto;
Le ruote o pulegge 32, 33 di entrambe le dette cinghie laterali 3 sono girevolmente montate su rispettivi supporti 34, 35 la cui posizione è regolabile almeno in direzione perpendicolare alla direzione del detto moto di trasporto.
In particolare le pulegge 32 sono condotte mentre le pulegge 33 sono motrici e ricevono il moto, mediante rinvìi ad angolo, da un albero 37.
La trasmissione dei moto alle pulegge 32 è realizzata in modo che i due rami opposti (31) delle dette due cinghie laterali (3) siano trascinati in movimento con velocità che presentano, nella direzione del detto moto di trasporto indicata dalla freccia 11 , componenti uguali ed equiverse con la velocità del detto moto di trasporto.
In prossimità della zona di minima distanza tra i due rami 31 sono collocate, con asse orizzontale e perpendicolare alla direzione del moto di trasporto indicato dalla freccia 11, due ruote o pulegge 4 che sono uguali e risultano montate, mediante collegamenti che consentono, mantenendo la solidarietà alla rotazione, di posizionare assialmente le ruote o pulegge medesime, su un unico albero 40 posto inferiormente alle cinghie 2 della linea 1 con asse di rotazione perpendicolare alla direzione del detto moto di trasporto.
Le due ruote 4 presentano perifericamente un anello esterno in gomma o simile la cui fruizione è quella di fornire un’ adeguata superficie d’ appoggio per gli elementi 7.
Infatti le ruote 4 sono predisposte in modo da poter essere variamente posizionate, a seconda delle esigenze, rispetto al piano di appoggio individuato dalle cinghie 2.
Come si può facilmente rilevare dalla figura 3 le ruote 4 possono essere posizionate totalmente al di sotto delle cinghie 2, così da non interferire con gli elementi 7 da queste trasportati, oppure parzialmente al di sopra delle cinghie medesime così da generare una porzione di superficie d’ appoggio, di forma arcuata, che si sostituisce alla sottostante porzione di piano d’ appoggio individuata dalle dette cinghie 2.
In quest’ ultima posizione operativa la detta porzione di superficie d’ appoggio individuata dalle parti superiori delle ruote 4 è superiormente sporgente rispetto al piano di appoggio individuato dalle cinghie 2 della linea 1 a partire da un punto collocato a breve distanza a monte della zona in cui è minima la distanza tra i due detti rami 31 .
La possibilità posizionare a diverse altezze rispetto al piano di appoggio individuato dalle cinghie 2 le ruote 4 dipende dal fatto che ciascuna ruota 4 presenta il proprio mozzo 41 dotato di una sede cilindrica interna eccentrica la quale si accoppia sulla superficie cilindrica esterna di un manicotto 42 che, a sua volta, è dotato di una sede interna per l’ accoppiamento, assialmente scorrevole, ma solidale alla rotazione, col detto albero 40 la quale è eccentrica rispetto alla detta superficie cilindrica esterna.
Il valore dell’ eccentricità è calcolato in funzione della entità prevista della massima sporgenza della singola ruota 4 al di sopra del piano di appoggio individuato dalle cinghie 2 della linea 1.
Per ottenere un aggiustamento rapido e semplice della posizione in altezza delle ruote 4 i mozzi delle dette ruote 4 sono angolarmente posizionabili e fissabili in posizioni prestabilite sui rispettivi manicotti 42 mediante comuni otturatori a sfera 43.
Il moto all’ albero 40, che reca le ruote 4, è conferito da una trasmissione a cinghia 46 che a sua volta è comandata da un albero 12 con l’ interposizione di un dispositivo a frizione 44.
L’ albero 12 comanda anche il moto di rotazione dell’ albero 37, che aziona le pulegge motrici 33 delle cinghie laterali 3, per mezzo di una trasmissione meccanica a cinghia 38.
L’ albero 12 riceve a sua volta il moto , attraverso una trasmissione meccanica non illustrata nelle allegate figure, direttamente dal meccanismo di movimentazione delle cinghie 2 della linea 1. In questo modo viene garantita meccanicamente l’ uguaglianza delle velocità nella direzione e nel verso indicati dalla freccia 11 delle cinghie 2 e dei rami opposti 31 delle cinghie laterali 3.
Analoga situazione si riproduce per la velocità periferica che assumono, quando attivate, le ruote 4 la quale è sempre in un rapporto prestabilito ( preferibilmente uguale a uno) con la velocità delle cinghie 2.
Due sensori 6, uguali, costituiti ad esempio da due fotocellule, sono collocati al di sopra delle cinghie 2 e sono allineati per operare su un piano di riferimento di traccia X-X che è perpendicolare alla direzione di trasporto, indicata dalla freccia 11, ed è collocato a ridosso del punto a partire dal quale, nella posizione di lavoro, iniziano a sporgere superiormente, rispetto al piano d’ appoggio individuato dalle cinghie 2, le superfici periferiche esterne delle ruote 4.
La funzione dei sensori 6 è quella di comandare l’ innesto, per un breve tempo prestabilito, del dispositivo a frizione 44 così da trascinare in moto le ruote 4 allorquando entrambi i sensori 6 medesimi vengono contemporaneamente attivati dalla presenza, in corrispondenza del piano di traccia X-X, di un elemento 7.
L’ attivazione di entrambi i sensori 6 significa che P elemento 7 che la produce presenta il proprio asse longitudinale perfettamente perpendicolare alla direzione del moto di trasporto indicata dalla freccia 11. In tale situazione la messa in moto delle ruote 4 consente il trasferimento nel senso del moto di trasporto dell’ elemento 7 perfettamente raddrizzato nel caso che la sua precedente disposizione sulle cinghie 2 fosse diversa.
Il raddrizzamento degli elementi 7 che transitano variamente inclinati trasferiti dalle cinghie 2 viene realizzato dal dispositivo di raddrizzamento appena descritto nel quale le ruote 4 sono normalmente ferme e costituiscono ostacoli lungo il cammino degli elementi 7 contro i quali ciascuno di essi interagisce con la parte inferiore di uno dei propri bordi laterali parallelo all’ asse longitudinale.
Infatti qualora l’ elemento 7 risulti inclinato rispetto alla normale alla direzione di avanzamento, quindi rispetto al piano di traccia X-X, lo elemento stesso verrà a contatto inizialmente con la superficie periferica esterna di una delle ruota 4. Poiché entrambe le ruote sono ferme il punto di contatto funziona come perno attorno al quale l’ elemento inizia a ruotare compiendo una rotazione che si arresta soltanto quando lo elemento stesso giunge a contatto, sempre con la parte inferiore del suddetto bordo laterale, con la superficie periferica esterna dell’ altra ruota 4. Essendo i due punti di contatto disposti in un piano perpendicolare alla direzione del moto di trasporto indicato dalla freccia 11 anche il bordo dell’ elemento, quindi l’ elemento medesimo risultano perfettamente raddrizzati.
In tale configurazione entrambi i sensori 6, che operano in prossimità delle ruote 4 sul piano di riferimento di traccia X-X , situato immediatamente a monte dei punti di contatto medesimi, vengono attivati contemporaneamente facendo così partire il segnale che comanda lo innesto del dispositivo a frizione 44 con conseguente trascinamento in moto delle ruote 4.
L’ elemento 7 viene così trasferito in avanti dalle stesse ruote 4 le quali, dopo breve percorso, lo depongono sulle cinghie 2 e subito dopo arrestano il proprio moto. L’ arresto delle ruote 4 può essere programmato a tempo o, più convenientemente comandato da sensori (fotocellule), non evidenziati nelle allegate figure, atti a rilevare la presenza di un elemento 7 immediatamente a valle del punto in cui le superfici periferiche esterne delle ruote 4 intersecano il piano di appoggio individuato dalle cinghie 2.
L’ allineamento degli elementi 7 viene realizzato dai rami opposti 31. In un primo momento esso viene eseguito nella zona a configurazione convergente In corrispondenza della quale gli elementi 7 risultano ancora variamente inclinati quindi anche da raddrizzare. In un secondo momento esso viene realizzato sull’ elemento 7 già raddrizzato tra la zona In corrispondenza della quale avviene il contatto con le superfici periferiche esterne delle ruote 4 e al zona di minima distanza tra i du rami opposti 31.
Il fatto che i rami opposti 31 siano dotati della stessa velocità, lungo la direzione del moto di trasporto, delle cinghie 2 garantisce il corretto svolgimento di tutti i movimenti di spostamento cui vengono sottoposti gli elementi 7.
Il funzionamento dell’ apparecchiatura è estremamente semplice ed efficace.
La possibilità di registrare a piacimento la distanza relativa tra le cinghie 3 e quindi tra i rami opposti 31 consente di adattare con rapidità la macchina a formati diversi.
Inoltre nel caso In cui non sia necessario eseguire il raddrizzamento questa funzione può facilmente essere esclusa portando le ruote 4 completamente al di sotto del piano d’ appoggio individuato dalle cinghie 2. Per far ciò sarà sufficiente operare una rotazione relativa tra i mozzi 41 delle ruote 4 e i relativi manicotti eccentrici 42 mediante i quali i mozzi medesimi sono montati sull’ albero 40.
Ovviamente al trovato potranno essere apportate numerose modifiche di natura pratico-applicativa dei dettagli costruttivi senza che per altro si esca dall'ambito di protezione dell'idea inventiva come sotto rivendicata.

Claims (9)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Macchina raddrizzatrice-allineatrice in particolare per elementi di forma allungata in transito, con disposizione traversale, su una linea di trasporto del tipo a cinghie o simili, caratterizzata per il fatto che comprende: due cinghie laterali mobili (3) operanti ai due lati opposti della detta linea (1) le quali presentano due rami opposti (31) affacciati simmetricamente rispetto alla direzione longitudinale del moto di trasporto e disposti in modo da individuare una configurazione convergente col verso del detto moto di trasporto nella quale la minima distanza tra i due detti rami (31) è prossima, ma non inferiore, alla lunghezza dei detti elementi di forma allungata (7); almeno un dispositivo di raddrizzamento dotato di almeno una superficie di appoggio , mobile dietro comando nella direzione e nel verso del detto moto di trasporto, la quale è superiormente sporgente rispetto al piano di appoggio individuato dalla detta linea (1 ) a partire da un punto collocato a breve distanza a monte della zona in cui è minima la distanza tra i due detti rami (31 ); essendo previsti due sensori (6) operanti, su un piano di riferimento di traccia X-X che è perpendicolare alla direzione del moto di trasporto ed è collocato a ridosso del detto punto, atti a rilevare la presenza di detti elementi (7) in corrispondenza del piano di riferimento medesimo; l’ azione di detti sensori (6) essendo correlata in modo che soltanto la loro contemporanea attivazione, a seguito del contemporaneo rilevamento di presenza, fornisca il comando per il trascinamento in moto, nella direzione e nel verso del detto moto di trasporto, della detta superficie di appoggio.
  2. 2. Macchina secondo la rivendicazione 1, caratterizzata per il fatto che ciascuna detta cinghia laterale (3) è chiusa ad anello ed è avvolta su due ruote o pulegge (32,33) ad assi perpendicolari alla direzione del detto moto di trasporto; i due detti rami opposti (31) delle dette due cinghie laterali (3) essendo trascinati in movimento con velocità che presentano, nella direzione del detto moto di trasporto, componenti uguali ed equiverse con la velocità del detto moto di trasporto.
  3. 3. Macchina secondo la rivendicazione 2, caratterizzata per il fatto che le ruote o pulegge (32,33) di entrambe le dette cinghie laterali (3) sono girevolmente montate su supporti (34,35) la cui posizione è regolabile almeno in direzione perpendicolare alla direzione del detto moto di trasporto.
  4. 4. Macchina secondo la rivendicazione 1 , caratterizzata per il fatto che la detta superficie d’appoggio è originata dalle porzioni superiormente sporgenti, rispetto al piano d’ appoggio individuato dalla detta linea (1 ), delle superfici periferiche esterne di due ruote o pulegge (4) uguali e montate su un albero (40) posto inferiormente alla detta linea (1) con asse di rotazione perpendicolare alla direzione del detto moto di trasporto.
  5. 5. Macchina secondo la rivendicazione 4, caratterizzata per il fatto che le dette ruote o pulegge (4) sono montate sul detto albero (40) mediante collegamenti che consentono, mantenendo la solidarietà alla rotazione, di posizionare assialmente le ruote o pulegge medesime.
  6. 6. Macchina secondo la rivendicazione 4, caratterizzata per il fatto che ciascuna detta ruota o puleggia (4) presenta il proprio mozzo (41) dotato di una sede cilindrica interna eccentrica la quale si accoppia sulla superficie cilindrica esterna di un manicotto (42) che, a sua volta, è dotato di una sede interna per P accoppiamento, assialmente scorrevole, ma solidale alla rotazione, col detto albero (40) la quale è eccentrica rispetto alla detta superficie cilindrica esterna; il valore dell’ eccentricità essendo commisurato alla massima sporgenza della singola ruota o puleggia (4) sopra il piano d’ appoggio individuato dalla detta linea (1 ).
  7. 7. Macchina secondo la rivendicazione 6, caratterizzata per il fatto che i mozzi delle dette ruote o pulegge (4) sono angolarmente posizionabili sui rispettivi manicotti (42) mediante otturatori a sfera (43).
  8. 8. Macchina secondo la rivendicazione 2, caratterizzata per il fatto che la detta superfìcie d’appoggio (5) è originata dalle porzioni superiormente sporgenti, rispetto al piano d’ appoggio individuato dalla detta linea (1 ), delle superfici periferiche esterne di due ruote o pulegge (4) uguali e montate su un albero (40) posto inferiormente alla detta linea (1 ) con asse di rotazione perpendicolare alla direzione del detto moto di trasporto; essendo previsto che le ruote o pulegge (32,33), che sostengono e movimentano le dette cinghie laterali (3) e le ruote o pulegge (4) siano trascinate in rotazione da una catena di trasmissioni meccaniche che ricevono il moto dal meccanismo di movimentazione della detta linea di trasporto (1 ); essendo previsto che la parte di trasmissione che trasmette il moto alle dette ruote o pulegge (4) sia connessa alla rimanente parte di trasmissione mediante uh dispositivo a frizione (44) nel quale l’ innesto è comandato dal verificarsi della contemporanea attivazione dei due detti sensori (6).
  9. 9. Macchina raddrizzatrice-allineatrice in particolare per elementi di forma allungata in transito, con disposizione traversale, su una linea di trasporto del tipo a cinghie o simili, secondo le rivendicazioni precedenti e secondo quanto descritto ed illustrato con riferimento alle figure dei disegni allegati e per gli scopi sopra citati.
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