ITMO20130324A1 - Apparato di formatura - Google Patents

Apparato di formatura

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ITMO20130324A1
ITMO20130324A1 IT000324A ITMO20130324A ITMO20130324A1 IT MO20130324 A1 ITMO20130324 A1 IT MO20130324A1 IT 000324 A IT000324 A IT 000324A IT MO20130324 A ITMO20130324 A IT MO20130324A IT MO20130324 A1 ITMO20130324 A1 IT MO20130324A1
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IT
Italy
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half unit
capsules
cam
unit
forming
Prior art date
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IT000324A
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English (en)
Inventor
Fabrizio Villa
Original Assignee
Sacmi
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Priority to PCT/IB2014/066360 priority patent/WO2015079392A2/en
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Description

Descrizione
Apparato di formatura
Background dell’invenzione
[0001] L’invenzione concerne un apparato di formatura, in particolare per la formatura a compressione di dosi di materiale plastico prelevate da un estrusore.
[0002] In modo specifico, ma non esclusivo, l’invenzione può essere applicata per la formatura di guarnizioni all’interno di capsule per la chiusura di contenitori. In particolare l’apparato di formatura può essere utilizzato per formare una guarnizione all’interno di una capsula avente una parete laterale relativamente alta, ad esempio di altezza maggiore a 40 millimetri, o a 50 millimetri, o a 60 millimetri.
[0003] La tecnica nota comprende la pubblicazione brevettuale GB 1494743, in cui un apparato di stampaggio comprende una pluralità di stampi montati su una piattaforma girevole; ogni stampo viene aperto e chiuso grazie al movimento di uno stantuffo fissato a un meccanismo a ginocchiera azionato da camme comprendenti: una prima camma disposta per azionare il meccanismo a ginocchiera in modo da aprire lo stampo, una seconda camma disposta per chiudere gli stampi secondo un movimento a “doppio urto” che chiude lo stampo e successivamente lo riapre momentaneamente per consentire l’eiezione dell’aria intrappolata nello stampo, una terza camma che effettua la chiusura finale dello stampo; l’articolazione a ginocchiera rimane quindi in posizione per mantenere lo stampo chiuso per tutto il resto della sua rotazione attorno all’asse verticale della piattaforma girevole finché raggiunge di nuovo la prima camma per ripetere il ciclo.
[0004] La pubblicazione brevettuale US 2011/0142978 descrive un apparato di formatura a compressione con una giostra sulla cui periferia sono disposte varie matrici a ciascuna delle quali è associata una coppia di punzoni formata da un punzone inferiore e un punzone superiore i cui movimenti assiali verticali sono controllati, rispettivamente, da un profilo di camma inferiore e un profilo di camma superiore; il profilo di camma inferiore ha una porzione piana perpendicolare all’asse del punzone inferiore e una porzione inclinata disposta per spostare assialmente il punzone inferiore fino a fargli raggiungere la posizione desiderata all’interno della matrice.
[0005] La pubblicazione brevettuale WO 2012/135645 mostra un apparato di stampaggio rotante attorno ad un asse orizzontale con una pluralità di stazioni di stampaggio provviste, ciascuna, di due semi-stampi mobili tra una posizione chiusa e una posizione aperta; i movimenti di apertura e chiusura sono guidati da mezzi a camma comprendenti tre porzioni di camma disposte in successione, in cui la terza porzione di camma ruota attorno a un perno ed è perciò mobile rispetto alle altre porzioni di camma affinché il rullino segui camma, quando esce dalla camma, è già in posizione ottimale per rientrare nella camma al ciclo di stampaggio successivo.
[0006] La pubblicazione brevettuale WO 2004/080684 descrive un apparato per formare guarnizioni in tappi comprendente una giostra di stampaggio provvista di una pluralità di stampi formati ciascuno da uno stampo maschio e uno stampo femmina; quest’ultimo comprende uno stelo che porta due rulli folli disposti per impegnarsi con due profili di camma fissati al basamento; lo stelo porta inoltre due rulli aggiuntivi, uno che si impegna con una fenditura verticale di un collare, l’altro che può impegnarsi con un settore fissato all’interno di un contenitore cilindrico.
[0007] Nella pubblicazione brevettuale EP 0162456, un apparato di formatura a compressione comprende una pluralità di stampi ciascuno avente un semi stampo inferiore e un semi stampo superiore; ogni semi stampo ha un elemento di supporto esterno sollevabile e abbassabile mediante un rullo segui camma e un elemento di supporto interno sollevabile e abbassabile mediante due rulli segui camma.
[0008] La pubblicazione brevettuale WO 2004/009319 descrive un apparato rotante per formare compresse all’interno di matrici con la cooperazione di un punzone superiore e un punzone inferiore; quest’ultimo ha una testa sagomata disposta per cooperare con varie camme disposte in sequenza lungo un percorso circolare e sagomate per comandare il desiderato spostamento assiale del punzone inferiore.
[0009] La pubblicazione brevettuale WO 2005/099990 descrive un apparato per lo stampaggio a compressione di materia plastica comprendente una torretta girevole con una pluralità di coppie di stampi (stampo maschio e stampo femmina) che si aprono e si chiudono, in cui il movimento assiale di ogni stampo è guidato in chiusura mediante un organo segui camma accoppiato a un profilo di camma e in apertura da un altro organo segui camma accoppiato a un altro profilo di camma.
[0010] Nella pubblicazione brevettuale WO 2007/013954, ogni stampo inferiore è provvisto di almeno un segui camma a rullo che si impegna con una coppia di superfici di camma disposte in un settore circolare in corrispondenza del quale vengono introdotte le preforme nella cavità di stampaggio e vengono prelevati gli articoli stampati; il segui camma percorre in sequenza le superfici di camma che sono parzialmente sovrapposte in modo da agevolare una transizione armonica da una camma all’altra. Gli stampi inferiori sono supportati da un elemento di supporto che consente loro di avere un movimento laterale e un movimento assiale in avvicinamento e allontanamento dal rispettivo stampo superiore; ogni stampo inferiore è provvisto di pattini di guida che si impegnano scorrevolmente all’interno di uno o più binari di guida associati all’elemento di supporto che, a sua volta, comprende uno o più pattini di guida che si impegnano scorrevolmente all’interno di uno o più binari di guida associati alla giostra.
[0011] La pubblicazione brevettuale US 6479568 descrive un apparato per stampare a compressione materia plastica comprendente un meccanismo di chiusura a scatto associato a ciascuna coppia di semi-stampi per mantenerli chiusi durante il loro movimento indipendentemente dal meccanismo che comanda l’apertura e la chiusura degli stampi, per isolare le forze che si scaricano sui semi-stampi dal telaio della macchina; il meccanismo di chiusura a scatto comprende un elemento a “L” imperniato attorno ad un asse e movimentato tra due posizioni tramite un’asta di attuazione che porta un rullino segui camma impegnato con una camma; è previsto un meccanismo che comanda l’apertura e la chiusura dei semi-stampi mediante una camma superiore, a cui si impegna un rullo associato al semi-stampo superiore, e una camma inferiore, a cui si impegna un rullo associato al semi-stampo inferiore.
[0012] La pubblicazione brevettuale WO 2006/113185 descrive una macchina per lo stampaggio a compressione comprendente una pluralità di stampi montati su una giostra girevole attorno ad un asse orizzontale, in cui a ogni stampo è associato un rullo segui camma impegnato con una camma avente una prima porzione per aprire in sequenza gli stampi e una seconda porzione per chiudere in sequenza gli stampi.
[0013] Nella pubblicazione brevettuale WO 2006/138101, la prima porzione di camma è fissata al basamento della macchina e la seconda porzione di camma è mobile rispetto alla prima porzione ed è bloccata in posizione tramite un fermo a scatto rilasciabile che si apre in caso di forza eccessiva sulla seconda porzione. In WO 2006/138101 è anche descritta una camma comprendente una ruota di spostamento disposta per sollevare un rullo dalla prima porzione di camma alla seconda porzione di camma, che è accorciata in modo da ridurre la rotazione angolare della giostra necessaria a chiudere gli stampi; la ruota di spostamento ha tre bracci radiali provvisti, ciascuno, di un bordo disposto per impartire un moto verso l’interno al semi stampo.
[0014] La pubblicazione brevettuale WO 2006/138090 mostra una giostra per stampare a compressione, con due rulli segui camma che si impegnano con due camme, in cui una camma si estende attorno alla periferia della giostra per movimentare lo stampo femmina verso la posizione chiusa e mantenere gli stampi chiusi, e un’altra camma è disposta adiacente alla porzione inferiore della giostra per aprire lo stampo femmina.
Sommario dell’invenzione
[0015] Uno scopo dell’invenzione è di realizzare un apparato per la formatura a compressione di dosi di materiale plastico.
[0016] Un vantaggio è di rendere disponibile un apparato per formare delle guarnizioni all’interno di capsule per contenitori mediante compressione di materiale plastico.
[0017] Un vantaggio è di provvedere un apparato per formare guarnizioni sul fondo di capsule per contenitori in cui le capsule hanno altezze relativamente elevate, ad esempio superiori a 40, 50 o 60 millimetri.
[0018] Un vantaggio è di aumentare la velocità di chiusura e/o apertura delle unità di formatura per la compressione del materiale plastico.
[0019] Un vantaggio è di consentire un’elevata efficienza e/o produttività anche con elevate corse di chiusura e apertura delle unità di formatura.
[0020] Un vantaggio è di fornire un apparato costruttivamente semplice ed economico per la formatura a compressione di materiale plastico.
[0021] Un vantaggio è di realizzare un apparato di formatura dal funzionamento regolare, poco rumoroso, riducendo urti e vibrazioni.
[0022] Tali scopi e vantaggi, ed altri ancora, sono raggiunti dall’apparato secondo una o più delle rivendicazioni sotto riportate.
[0023] In un esempio, un apparato di formatura a compressione comprende una pluralità di unità di formatura disposte su una giostra rotante, in cui ciascuna unità di formatura ha una prima semi unità e una seconda semi unità di formatura che possono chiudersi l’una sull’altra per formare a compressione un oggetto e possono aprirsi per espellere l’oggetto formato, la prima semi unità di formatura essendo collegata a un organo ausiliario tramite un meccanismo moltiplicatore del moto, per cui a uno spostamento dell’organo ausiliario di una certa entità corrisponde uno spostamento di entità maggiore della prima semi unità di formatura; lo spostamento dell’organo ausiliario viene comandato da un segui camma accoppiato a un primo profilo di camma per avere una fase iniziale di chiusura rapida dell’unità di formatura senza forza di compressione, dopodiché vi è una fase di formatura in cui la forza di compressione, che viene generata tra la prima e la seconda semi unità di formatura, viene scaricata su un secondo profilo di camma tramite un altro segui camma associato alla prima semi unità di formatura.
Breve descrizione dei disegni
[0024] L’invenzione potrà essere meglio compresa e attuata con riferimento agli allegati disegni che ne illustrano un esempio non limitativo di attuazione.
[0025] La figura 1 è una vista in pianta dall’alto di un esempio di macchina di formatura realizzata in accordo con l’invenzione.
[0026] La figura 2 è una vista laterale da destra di figura 1.
[0027] La figura 3 è un particolare ingrandito di figura 1.
[0028] La figura 4 è una vista in prospettiva della giostra di inserimento dosi della macchina di formatura di figura 1.
[0029] La figura 5 è una sezione, con un piano di sezione verticale, di una parte della giostra di inserimento dosi di figura 4.
[0030] La figura 6 è una vista in prospettiva della giostra di trasferimento capsule della macchina di formatura di figura 1.
[0031] La figura 7 è una vista in prospettiva dell’apparato di formatura della macchina di formatura di figura 1.
[0032] Le figure 8A, 8B e 8C mostrano, in maniera schematica, tre fasi in sequenza del funzionamento del sistema di movimentazione di una semi unità di formatura dell’apparato di formatura di figura 7.
[0033] La figura 9 è una schematica sezione, con un piano di sezione verticale, di una parte dell’apparato di formatura di figura 7.
[0034] La figura 10 è un particolare ingrandito di figura 9.
[0035] La figura 11 è una vista, in prospettiva, dei profili di camma che guidano la movimentazione delle varie semi unità di formatura nell’apparato di figura 7.
[0036] Le figure 12A e 12B mostrano, in maniera schematica, due possibili regolazioni del sistema di movimentazione della prima semi unità di formatura dell’apparato di formatura di figura 7.
[0037] La figura 13 è una sezione, con un piano di sezione verticale, della seconda semi unità di formatura dell’apparato di formatura di figura 7.
[0038] La figura 14 è una vista in prospettiva del supporto porta capsula con il dispositivo estrattore della prima semi unità di formatura dell’apparato di figura 7.
[0039] Le figure 15A, 15B, 15C e 15D mostrano quattro fasi in sequenza dell’ingresso di una capsula nel supporto porta capsula di figura 14.
Descrizione dettagliata
[0040] Con 1 è stato indicato nel suo complesso una macchina per la formatura a compressione di materiale plastico. In particolare la macchina 1 di formatura è utilizzabile per lo stampaggio di dosi di materiale plastico prelevate da un estrusore. La macchina può servire, come in questo caso, per la formatura di guarnizioni sul fondo di capsule C per la chiusura di contenitori. Le capsule C possono essere realizzate (ad esempio mediante imbutitura) in un materiale deformabile plasticamente, in particolare in un materiale metallico, ad esempio in alluminio. Ogni capsula C può avere una parete laterale (ad esempio cilindrica) chiusa su un lato (da un fondo, ad esempio un fondo piano, in particolare di forma circolare) e aperta sul lato opposto. Le capsule possono comprendere, ad esempio, una parete laterale di altezza relativamente elevata, ad esempio superiore a 30, 40 o 50 millimetri. Nella fattispecie ogni capsula ha una parete laterale di circa 60 millimetri di altezza.
[0041] In altri casi la macchina, attrezzata con stampi appropriati, può servire per la formatura a compressione di altri oggetti, ad esempio capsule per contenitori o preforme per contenitori, in particolare oggetti in materiale plastico o in materiale deformabile plasticamente (ad esempio in metallo), o in materiale incoerente (ad esempio in polvere o granuli per formare compresse), ad esempio oggetti realizzati mediante imbutitura o stampaggio a compressione.
[0042] La macchina 1 può comprendere, come in questo caso, una linea 2 di ingresso capsule disposta per trasportare le capsule C in fila l’una di seguito all’altra. Nel caso specifico le capsule C avanzano, almeno in parte, in linea retta. All’ingresso le capsule C possono avanzare, come in questo esempio, l’una a contatto con l’altra, per poi essere in seguito distanziate tra loro (ad esempio con un passo prestabilito, in particolare un passo costante). Nell’esempio qui descritto, le capsule C sono trasportate (lungo l’intera macchina 1) con l’apertura rivolta verso l’alto e il fondo disposto in basso, in particolare appoggiato su un piano di trasporto.
[0043] La macchina 1 può comprendere, come in questo esempio, una prima stella 3 di trasporto, in particolare rotante attorno a un asse di rotazione (verticale). La prima stella 3 di trasporto è disposta per ricevere le capsule C dalla linea 2 di ingresso capsule e per trasportare le capsule C lungo un primo percorso arcuato (sostanzialmente un percorso ad arco di circonferenza).
[0044] Questo primo percorso arcuato delle capsule C può essere, in particolare, un percorso che si sviluppa angolarmente (dall’ingresso capsule nella prima stella 3 di trasporto all’uscita capsule) con un angolo maggiore di 180° attorno all’asse di rotazione della prima stella 3 di trasporto. In questo primo percorso arcuato le capsule C possono essere distanziate tra loro (con passo costante).
[0045] La macchina 1 può comprendere dei primi mezzi di riscaldamento 4 per riscaldare le capsule C lungo il primo percorso arcuato, mentre le capsule C stesse sono trasportate dalla prima stella 3 di trasporto. I primi mezzi di riscaldamento 4 possono comprendere, ad esempio, un gruppo di riscaldamento del tipo a induzione elettromagnetica (in particolare un gruppo induttore di tipo noto).
[0046] I primi mezzi di riscaldamento 4 possono essere estesi in maniera circonferenziale, attorno all’asse di rotazione della prima stella 3 di trasporto, per una frazione del primo percorso arcuato che è superiore al 40%, o al 50%, ad esempio circa uguale (o maggiore) al 60%, del totale del primo percorso arcuato.
[0047] La macchina 1 può comprendere una giostra 5 di inserimento dosi, ad esempio rotante attorno a un asse di rotazione (verticale). La giostra 5 di inserimento dosi può essere disposta per ricevere le capsule C (preriscaldate dai primi mezzi di riscaldamento 4) in uscita dalla prima stella 3 di trasporto e per trasportare le capsule C lungo un secondo percorso arcuato (ad esempio un percorso sostanzialmente ad arco circolare).
[0048] Questo secondo percorso arcuato delle capsule C può essere, in particolare, un percorso che si sviluppa angolarmente (dall’ingresso capsule nella giostra 5 di inserimento dosi all’uscita capsule) con un angolo “α” maggiore di 180° attorno all’asse di rotazione della giostra 5 di inserimento dosi.
[0049] La macchina 1 può comprendere un estrusore 6 per materiale plastico avente almeno un ugello 7 disposto in prossimità della giostra 5 di inserimento dosi. Tale ugello 7 può essere disposto, in particolare, in una zona della giostra 5 esterna al secondo percorso arcuato, ad esempio in corrispondenza di un tratto della circonferenza su cui è disposto il secondo percorso arcuato che non è, però, il tratto (arco) di circonferenza destinato al passaggio delle capsule, essendo quindi esterno al secondo percorso arcuato. L’ugello 7 può avere, come in questo caso, una uscita del materiale plastico rivolta verso l’alto.
[0050] La giostra 5 di inserimento dosi può comprendere, come in questo esempio, dei mezzi separatori, portati dal telaio rotante della giostra 5 per separare dosi di materiale plastico in uscita dall’ugello 7 dell’estrusore 6. Tali mezzi separatori possono comprendere, ad esempio, una pluralità di organi di prelievo 8 disposti angolarmente distanziati tra loro (di un passo uguale al passo circonferenziale che avranno le capsule sulla giostra 5). Durante la rotazione della giostra 5, ogni organo di prelievo 8 passa di fronte all’uscita dell’ugello 7, separando una dose di plastica dal flusso continuo di plastica in uscita dall’ugello 7. Ogni organo di prelievo 8 può comprendere, in particolare, un corpo concavo (ad esempio a forma di U) di contenimento momentaneo della dose di plastica. Tale organo di prelievo 8 può essere aperto frontalmente (per entrare nel flusso di materiale plastico in uscita dall’estrusore 6 in fase di separazione della dose) e aperto inferiormente (per espellere la dose in fase di inserimento della dose nella capsula C).
[0051] La giostra 5 di inserimento dosi può comprendere, come in questo esempio, dei mezzi di inserimento, portati dalla giostra 5 stessa, per inserire le dosi (momentaneamente portate dai mezzi separatori) dentro le capsule C trasportate dalla giostra 5. Tali mezzi di inserimento possono comprendere, ad esempio, mezzi di spinta (ad esempio del tipo a getto d’aria) per spingere verso il basso (sopra il sottostante fondo della capsula) la dose contenuta in un organo di prelievo 8.
[0052] Ogni organo di prelievo 8 può essere mobile (verticalmente) almeno tra una posizione distante - posizione superiore, di non ingombro rispetto alla capsula C, ad esempio la posizione a sinistra della figura 5, in cui l’organo 8 passa davanti all’uscita dell’estrusore 6 per separare la dose, cosicché una capsula C, entrando nella giostra 5 di inserimento dosi, può essere posizionata sotto l’organo di prelievo 8 - e una posizione prossima (inferiore) in cui l’organo di prelievo 8 è inserito all’interno della cavità della capsula C (attraverso l’apertura della capsula C rivolta verso l’alto) e si trova vicino al fondo della capsula per rilasciare la dose (ad esempio la posizione a destra di figura 5).
[0053] La macchina 1 può comprendere una seconda stella 10 di trasporto rotante disposta per ricevere le capsule C (con dentro le dosi da stampare a compressione per formare le guarnizioni) in uscita dalla giostra 5 di inserimento dosi. La seconda stella 10 di trasporto è girevole attorno a un asse di rotazione (verticale).
[0054] La seconda stella 10 di trasporto è disposta per trasportare le capsule C lungo un terzo percorso arcuato (sostanzialmente ad arco di circonferenza). Questo terzo percorso arcuato delle capsule C può essere, in particolare, un percorso che si sviluppa angolarmente (dall’ingresso capsule all’uscita capsule della seconda stella 10 di trasporto) con un angolo maggiore di 180° attorno all’asse di rotazione della seconda stella 10 di trasporto.
[0055] La seconda stella 10 di trasporto può comprendere, come in questo caso, due dischi 11 rotanti (solidali tra loro) disposti l’uno sopra l’altro a una certa distanza reciproca. Ogni disco 11 può avere una pluralità di sedi (concave) disposte a passo in maniera circonferenziale per ospitare le capsule C. Ogni sede può comprendere una rientranza conformata per l’accoppiamento di forma con un oggetto (capsula C) da trasportare. In particolare, la rientranza di ogni sede può presentare, in pianta, una forma sostanzialmente ad arco di circonferenza.
[0056] Ogni sede di un disco 11 è configurata per ricevere (a contatto) una porzione di capsula collaborando insieme con una rispettiva sede dell’altro disco 11. In particolare, ad ogni sede del disco 11 superiore può corrispondere una sottostante sede del disco 11 inferiore, in maniera che ogni oggetto (capsula C) possa essere contemporaneamente accolto da due sedi che collaborano tra loro in maniera che la sede superiore riceva (in accoppiamento di forma) una porzione superiore della capsula C e la sede inferiore riceva (in accoppiamento di forma) una porzione inferiore della stessa capsula C.
[0057] La seconda stella 10 di trasporto potrebbe comprendere un piano (fisso) di trasporto sul quale le capsule C, mentre sono trascinate in avanti dai due dischi 11 rotanti, possono essere scorrevolmente appoggiate, oppure possono avanzare sopra il piano senza contatto con il piano stesso.
[0058] La seconda stella 10 di trasporto può comprendere dei mezzi di presa a vuoto che agiscono lateralmente sugli oggetti (capsule C) in almeno due zone laterali degli oggetti situate ad altezze diverse. In particolare, ogni sede può essere collegata con mezzi di aspirazione (ad esempio un dispositivo di pompaggio per fare il vuoto) per trattenere l’oggetto con presa pneumatica. In particolare ad ogni sede può essere associato un condotto di aspirazione (collegato ai mezzi di aspirazione) che sfocia con un’apertura 12 nella sede stessa per effettuare un’azione di presa con una depressione sulla parete laterale della capsula C. Pertanto, sulla parete laterale di ogni capsula C potranno operare almeno due condotti di aspirazione (uno per ogni disco 11) disposti a due altezze diverse della capsula stessa.
[0059] La prima stella 3 di trasporto prima descritta può anch’essa comprendere, come la seconda stella 10 di trasporto, dei mezzi di presa a vuoto che agiscono lateralmente sugli oggetti (capsule C) in almeno due zone laterali degli oggetti situate ad altezze diverse. In particolare i mezzi di presa della prima stella 3 di trasporto possono essere uguali a quelli della seconda stella 10 di trasporto.
[0060] La macchina 1 può comprendere dei secondi mezzi di riscaldamento 9 per riscaldare le capsule C, con dentro le dosi, lungo il terzo percorso arcuato, mentre le capsule stesse sono trasportate dalla seconda stella 10 di trasporto. I secondi mezzi di riscaldamento 9 possono comprendere, ad esempio, un gruppo di riscaldamento del tipo a induzione elettromagnetica. I secondi mezzi di riscaldamento 9 possono essere estesi in maniera circonferenziale, attorno all’asse di rotazione della seconda stella 10 di trasporto, per una frazione del terzo percorso arcuato che è superiore al 40%, o al 50%, ad esempio circa uguale (o maggiore) al 60%, del totale del terzo percorso arcuato.
[0061] Nella giostra 5 di inserimento dosi, la corsa (verticale, di salita e discesa) di ogni organo di prelievo 8 tra la posizione distante e la posizione prossima, in entrambi i sensi, può essere relativamente elevata, specialmente se le capsule C, come in questo caso, hanno pareti laterali di altezza relativamente elevata (ad esempio 60 millimetri circa).
[0062] Il fatto di avere collocato dei mezzi di riscaldamento sul primo percorso arcuato e/o sul terzo percorso arcuato delle capsule (ovverosia a monte e/o a valle del secondo percorso arcuato compiuto dalle capsule nella giostra 5 di inserimento dosi), consente di avere, lungo il secondo percorso arcuato, un tratto relativamente elevato di percorso capsule disponibile per eseguire la corsa (assiale, di salita e discesa) degli organi preposti al prelievo delle dosi dall’estrusore e al deposito delle dosi stesse nelle capsule. In questo modo la giostra 5 di inserimento dosi può avere dimensioni relativamente ridotte, consentendo nel contempo una corsa (assiale) degli organi di prelievo/deposito relativamente elevata.
[0063] La macchina 1 comprende un apparato di formatura 13, del tipo a giostra, disposto per ricevere le capsule C, con dentro le dosi da stampare, in uscita dalla seconda stella 10 di trasporto. L’apparato di formatura 13 ha una giostra di formatura rotante attorno a un asse di rotazione (verticale). La giostra di formatura è disposta per trasportare le capsule C lungo un quarto percorso arcuato (sostanzialmente ad arco circolare). In luogo di una giostra rotante è possibile l’impiego di un qualsiasi altro dispositivo di trasporto con movimentazione ad anello chiuso.
[0064] Il quarto percorso arcuato delle capsule può essere, in particolare, un percorso che si sviluppa angolarmente (dall’ingresso capsule all’uscita capsule dell’apparato di formatura 13) con un angolo maggiore di 180° (o di 210°, o di 240°, o di 270°, ad esempio compreso tra 270° e 300°) attorno all’asse di rotazione della giostra di formatura.
[0065] Nella giostra di formatura, mentre le capsule C attraversano il quarto percorso arcuato, le dosi, che erano state precedentemente depositate all’interno (sul fondo) delle capsule C, vengono stampate a compressione per formare le guarnizioni, come sarà meglio spiegato nel prosieguo della presente descrizione.
[0066] La macchina 1 può comprendere una terza stella 14 di trasporto rotante attorno a un asse di rotazione (verticale). La terza stella 14 di trasporto è disposta per ricevere le capsule C, con dentro le guarnizioni formate, in uscita dall’apparato di formatura 13 e per trasportare le capsule lungo un quinto percorso arcuato.
[0067] La terza stella 14 di trasporto può comprendere, così come la seconda stella 10 di trasporto, dei mezzi di presa a vuoto che agiscono lateralmente sugli oggetti (capsule) in almeno due zone laterali degli oggetti situate ad altezze diverse. In particolare i mezzi di presa capsule della terza stella 14 possono essere uguali a quelli della seconda stella 10.
[0068] La macchina 1 può comprendere una linea 15 di uscita capsule disposta per ricevere le capsule C in uscita dalla terza stella 14 di trasporto e configurata per trasportare le capsule C allineate l’una di seguito all’altra (ad esempio in linea retta) verso un’uscita della macchina 1 di formatura. Nel caso specifico le capsule C allineate lungo la linea 15 di uscita sono disposte a una certa distanza (passo) l’una dall’altra.
[0069] La linea 15 di uscita capsule può comprendere, ad esempio, un trasportatore a nastro avente un elemento di trasporto flessibile mobile senza fine con un ramo superiore (orizzontale) scorrevole sul quale sono appoggiate le capsule C che avanzano verso almeno un’uscita. Il trasportatore a nastro può comprendere, ad esempio, mezzi di aspirazione per generare una depressione atta a trattenere le capsule al nastro di trasporto.
[0070] La macchina 1 può comprendere dei mezzi di ispezione disposti in prossimità della terza stella 14 di trasporto e/o della linea 15 di uscita per verificare l’integrità o la mancanza di anomalie delle capsule C e delle relative guarnizioni.
[0071] Tali mezzi di ispezione possono comprendere, ad esempio, mezzi di video ispezione 16 disposti per rilevare almeno un’immagine delle capsule e/o delle guarnizioni.
[0072] I suddetti mezzi di video ispezione possono comprendere, in particolare, almeno tre o quattro videocamere disposte attorno a una zona di ispezione disposta nella linea 15 di uscita.
[0073] I mezzi di video ispezione 16 delle capsule possono comprendere, ad esempio, un apparato di ispezione ottica come uno di quelli descritti nella pubblicazione brevettuale WO 2011/013153, utilizzati in questo caso per verificare, in particolare, l’assenza di anomalie sulla parete laterale esterna delle capsule.
[0074] I mezzi di ispezione possono comprendere primi mezzi di ispezione (ottica) disposti per controllare l’esterno della parete di fondo delle capsule (ovverosia il lato inferiore delle capsule, visto che in questo caso le capsule stesse sono rivolte con l’apertura verso l’alto) e/o secondi mezzi di ispezione (ottica) disposti per controllare l’interno della parete di fondo delle capsule (in particolare l’integrità delle guarnizioni disposte sul fondo stesso). I primi mezzi di ispezione e/o i secondi mezzi di ispezione possono essere disposti, ad esempio, prima dei mezzi di video ispezione 16 laterale (ove “prima” va inteso con riferimento alla direzione di avanzamento delle capsule lungo il percorso sulla macchina di formatura), sulla terza stella 14 di trasporto o sulla linea 15 di uscita capsule.
[0075] I primi mezzi di ispezione possono servire, in particolare, per verificare l’integrità di una decorazione disposta sull’esterno del fondo delle capsule C.
[0076] La linea 15 di uscita capsule può comprendere, come in questo esempio, una pluralità di uscite distinte per le capsule C. In particolare è possibile prevedere almeno una uscita principale O1 per le capsule senza difetti o anomalie che possono proseguire verso altre stazioni di lavoro (ad esempio per il confezionamento dei contenitori), e/o almeno una prima uscita secondaria O2 per la selezione di un campione di capsule, e/o almeno una seconda uscita secondaria O3 per l’espulsione di capsule difettose sulla parete laterale (in particolare capsule trovate difettose dai mezzi di video ispezione 16 laterale), e/o almeno una terza uscita secondaria O4 per l’espulsione di capsule difettose sull’esterno del fondo (in particolare capsule trovate difettose dai primi mezzi di ispezione), e/o almeno una quarta uscita secondaria O5 per l’espulsione di capsule difettose nella guarnizione (in particolare capsule trovate difettose dai secondi mezzi di ispezione).
[0077] La seconda, terza e quarta uscita secondaria, rispettivamente O3, O4 e O5, possono essere disposte prima dell’uscita principale O1 e/o prima della prima uscita secondaria O2 (sempre con riferimento alla direzione di avanzamento delle capsule C). La prima uscita secondaria O2 può essere disposta prima dell’uscita principale O1.
[0078] In corrispondenza della prima O2 e/o della seconda O3 e/o della terza O4 e/o della quarta uscita secondaria O5 può essere disposto un contenitore per l’accumulo delle capsule C in uscita, per cui ogni contenitore potrà essere riempito con capsule appartenenti a una specifica categoria: capsule campionate, capsule con difetti sulla parete laterale, capsule con difetti sull’esterno del fondo (ad esempio difetti della eventuale decorazione all’esterno della parte piatta della capsula), capsule con difetti nella guarnizione.
[0079] La linea 15 di uscita capsule può essere dotata, in particolare, di una pluralità di mezzi di espulsione (indicati con T1, T2, T3 e T4 in figura 1) disposti per espellere le capsule C verso le rispettive uscite secondarie O2, O3, O4 e O5.
[0080] La macchina di formatura 1 è dotata di mezzi di controllo (in particolare mezzi di controllo elettronici programmabili) per il controllo dei vari attuatori della macchina 1. Tali mezzi di controllo possono essere collegati ai mezzi sensori di ispezione delle capsule e possono essere inoltre collegati a dei mezzi di prelievo delle capsule disposti sulla linea 15 di uscita per controllare tali mezzi di prelievo secondo una determinata logica di controllo in base. In particolare, la macchina 1 può comprendere istruzioni di programma di computer implementate sui mezzi di controllo per eseguire l’espulsione delle capsule in maniera selezionata verso le varie uscite secondarie O3, O4 e O5, in funzione dei segnali emessi dai vari mezzi di ispezione (sulla parete laterale, sull’interno del fondo, sull’esterno del fondo), agendo sui rispettivi mezzi di espulsione T2, T3 e T4.
[0081] Le istruzioni di programma di computer potranno essere in grado di eseguire il campionamento delle capsule, mediante l’espulsione di capsule C verso la prima uscita secondaria O2, a intervalli predeterminati, mediante i mezzi di espulsione T1.
[0082] Di seguito viene descritto in maggiore dettaglio l’apparato di formatura 13 a compressione, con riferimento alle figure da 7 in poi.
[0083] L’apparato di formatura 13 ha un telaio 20 rotante attorno all’asse di rotazione (verticale). La giostra reca una pluralità di unità di formatura 21 a compressione disposte sul telaio 20 angolarmente distanziate tra loro attorno all’asse di rotazione.
[0084] L’apparato di formatura 13 può comprendere un percorso per oggetti all’interno della giostra di formatura (che può essere il suddetto quarto percorso arcuato). Gli oggetti possono essere le capsule C incluse le dosi di materiale plastico (almeno una dose per ogni capsula C) depositate sul fondo delle capsule e destinate a formare le guarnizioni. Tale percorso interno all’apparato di formatura 13 può quindi comprendere un ingresso di oggetti da formare (ad esempio le dosi dentro le capsule) e un’uscita di oggetti formati (le guarnizioni dentro le capsule). Nel caso specifico le unità di formatura 21 operano lo stampaggio delle dosi di plastica direttamente dentro le capsule C, mentre le capsule stesse non saranno soggette a formatura.
[0085] L’apparato di formatura 13 può comprendere, per ciascuna unità di formatura 21, una prima semi unità 22 e una seconda semi unità 23 suscettibili di un movimento di avvicinamento reciproco per chiudere l’unità di formatura con una forza di compressione, esercitata tra le due suddette semi unità 22 e 23, idonea per formare un oggetto (la guarnizione) mentre attraversa il percorso all’interno della giostra di formatura.
[0086] Nel caso specifico la prima semi unità 22 è disposta inferiormente rispetto alla seconda semi unità 23, disposta superiormente. La prima semi unità 22 (inferiore) e la seconda semi unità 23 (superiore) possono essere in grado di compiere inoltre un movimento di allontanamento reciproco per aprire l’unità di formatura e consentire quindi di espellere l’oggetto formato (la guarnizione insieme con la capsula) al termine del percorso nella giostra di formatura.
[0087] I movimenti di chiusura (avvicinamento reciproco) e apertura (allontanamento reciproco) possono essere movimenti lineari, in particolari movimenti assiali (ovverosia paralleli all’asse di rotazione della giostra di formatura). Tali movimenti di chiusura e apertura, per ogni unità di formatura 21, seguono un ciclo di lavoro (comandato da mezzi a camma, come sarà meglio spiegato in seguito) che si ripete ad ogni giro completo della giostra attorno al proprio asse di rotazione.
[0088] È possibile prevedere, come nel caso specifico, che almeno la prima semi unità 22 (inferiore, che porta la capsula C) sia mobile (dietro comando di mezzi attuatori di azionamento) rispetto al telaio 20 della giostra per consentire i suddetti movimenti (assiali) di apertura e chiusura dell’unità di formatura.
[0089] È inoltre possibile prevedere, come nel caso specifico, che almeno la seconda semi unità 23 (superiore) sia dotata di almeno una parte mobile elasticamente e di un’altra parte (fissa) che può restare sostanzialmente solidale al telaio 20 della giostra durante la formatura e/o può non compiere movimenti assiali rispetto al telaio 20 in fase di apertura o chiusura dell’unità di formatura.
[0090] La parte mobile elasticamente può comprendere, ad esempio, una porzione tubolare 24 (vedi figura 13) che entra nella capsula C definendo la parete laterale esterna della cavità di formatura della guarnizione. La porzione tubolare 24 può essere mobile (assialmente) con un ritorno elastico sotto l’azione di mezzi elastici M. La parte fissa può comprendere, ad esempio, un punzone 25 che entra nella capsula C per stampare a compressione il materiale plastico definendo la parete superiore della cavità di formatura della guarnizione. Nel caso specifico la parete inferiore della cavità di formatura è definita, almeno in parte, dal fondo della capsula C stessa.
[0091] La prima semi unità di formatura 22 (inferiore) comprende, nel caso specifico, una base o supporto 26 disposto per ricevere in appoggio le capsule C all’interno delle quali dovranno essere formate le guarnizioni. Il supporto 26 può essere disposto, come in questo caso, alla sommità della prima unità di formatura 22. Le capsule C sono ricevute, in questo caso specifico, con l’apertura rivolta verso l’alto e il fondo appoggiato sul supporto 26. Ogni prima semi unità di formatura 22 può comprendere, ad esempio, un cursore principale scorrevolmente accoppiato con il telaio 20 della giostra. Il cursore principale può scorrere in una direzione di scorrimento lineare (verticale). Il cursore principale può avere, ad esempio, un corpo (cilindrico o prismatico) scorrevole assialmente entro una sede di scorrimento (cilindrica o prismatica).
[0092] Ad ogni prima semi unità 22 può essere associato almeno un organo ausiliario 28 mobile, che può comprendere, come in questo caso, un cursore ausiliario scorrevolmente accoppiato con il telaio 20 della giostra. L’organo ausiliario 28 può scorrere, in particolare, in una direzione di scorrimento lineare parallela a quella del cursore principale della prima semi unità 22. L’organo ausiliario 28 può avere, ad esempio, un corpo (cilindrico o prismatico) scorrevole assialmente entro una sede di scorrimento (cilindrica o prismatica).
[0093] L’organo ausiliario 28 mobile (cursore ausiliario) può essere collegato alla rispettiva prima semi unità 22 (in particolare al cursore principale) tramite un meccanismo di trasmissione del moto disposto in maniera tale che a uno spostamento di una certa ampiezza dell’organo ausiliario 28 (chiamato per comodità “spostamento ausiliario”) corrisponda un altro spostamento, di ampiezza maggiore, della prima semi unità 22 (chiamato per comodità “spostamento principale”).
[0094] Il suddetto meccanismo di trasmissione del moto può comprendere un meccanismo a leva conformato e disposto in modo da realizzare un meccanismo che sia, in effetti, moltiplicatore del moto, ovverosia tale per cui lo spostamento principale della prima semi unità 22 risulti maggiore (con un determinato rapporto di trasmissione) del corrispondente spostamento ausiliario dell’organo ausiliario 28.
[0095] L’apparato di formatura 13 può comprendere, come nell’esempio in questione, almeno un primo profilo di camma 31 (ad esempio un profilo di camma bilaterale) e almeno un secondo profilo di camma 32 (ad esempio un profilo di camma monolaterale) disposti, rispettivamente, lungo un primo settore di circonferenza e lungo un secondo settore di circonferenza, attorno all’asse di rotazione della giostra di formatura.
[0096] Ad ogni prima semi unità 22 può essere associato, come in questo caso, almeno un primo segui camma 41 montato sull’organo ausiliario 28. Ad ogni rotazione del telaio 20 della giostra, il primo segui camma 41 entra in accoppiamento con il primo profilo di camma 31 per comandare almeno una prima fase di chiusura dell’unità di formatura (in assenza di forza di compressione idonea per la formatura della guarnizione). La prima fase di chiusura comprende, in particolare, almeno una prima parte di avvicinamento rapido della prima semi unità 22 (assialmente mobile) verso la seconda semi unità 23 (che si può considerare assialmente fissa).
[0097] Nel caso specifico la suddetta prima parte di avvicinamento rapido è causata, attraverso il meccanismo moltiplicatore del moto, da un prefissato spostamento ausiliario dell’organo ausiliario 28 guidato dal primo profilo di camma 31.
[0098] Ad ogni prima semi unità 22 può essere associato, come in questo caso, almeno un secondo segui camma 42 montato sulla prima semi unità 22 (in particolare sul cursore principale) che reca la capsula C.
[0099] Ad ogni rotazione del telaio 20 della giostra, il secondo segui camma 42 entra in accoppiamento con il secondo profilo di camma 32 per comandare almeno una seconda fase di chiusura dell’unità di formatura 21 (in presenza di forza di compressione idonea per la formatura della guarnizione). Ad ogni ciclo di chiusura (si avrà un ciclo di chiusura per ogni giro della giostra di formatura), la seconda fase di chiusura (fase di compressione) sarà successiva alla prima fase di chiusura (fase di chiusura rapida).
[0100] La forza di compressione generata tra le due semi unità di formatura 22 e 23 per comprimere e formare la guarnizione potrà essere scaricata, almeno in parte, sul secondo profilo di camma 32 (attraverso il secondo segui camma 42) durante la seconda fase di chiusura.
[0101] Ad ogni ciclo di formatura, in particolare durante la seconda fase di chiusura (fase di compressione), il secondo segui camma 42 entra in accoppiamento con il secondo profilo di camma 32 per comandare almeno una seconda parte di avvicinamento (di entità inferiore rispetto alla prima parte di avvicinamento di cui è responsabile il primo profilo di camma 31) della prima semi unità 22 verso la seconda semi unità 23. La prima semi unità 22, quando compie la seconda parte di avvicinamento, è più vicina alla seconda semi unità 23 rispetto a quando compie la prima parte di avvicinamento.
[0102] Il meccanismo moltiplicatore del moto può comprendere, come nell’esempio specifico, un bilanciere 50 (asta oscillante, in particolare con un moto di oscillazione girevole attorno ad almeno un perno di rotazione) che può essere vincolato a una porzione del telaio 20 rotante della giostra. In particolare il bilanciere 50 può avere una prima porzione articolata con un primo perno 51 alla prima semi unità 22 (cursore principale), una seconda porzione articolata con un secondo perno 52 alla porzione di telaio 20, e una terza porzione interposta tra la prima porzione e la seconda porzione e articolata con un terzo perno 53 all’organo ausiliario 28 (cursore ausiliario). È possibile prevedere, come in questo esempio, che almeno due dei suddetti tre perni (ad esempio il primo perno 51 e il secondo perno 52) siano mobili entro due rispettive asole (ricavate sul bilanciere 50).
[0103] Nelle figure da 8A a 8C è illustrato in maniera schematica l’effetto di moltiplicazione del moto procurato dal bilanciere 50 in fase di chiusura dell’unità di formatura 21 (salita della prima semi unità 22 inferiore). All’inizio della chiusura vi è una prima fase di chiusura (salita) rapida (passaggio dalla configurazione di figura 8A a quella di figura 8B) in cui l’organo ausiliario 28 si sposta (verso l’alto) guidato dal primo profilo di camma 31. La prima semi unità 22 (cursore principale) che porta la capsula C si sposterà di conseguenza (verso l’alto) con uno spostamento di ampiezza maggiore rispetto allo spostamento dell’organo ausiliario 28 (secondo un rapporto di trasmissione uguale, come noto, al rapporto tra i bracci di una leva a bilanciere), come risulta evidente dalle figure. In questa fase di spostamento rapido il secondo segui camma 42, associato alla prima semi unità 22, non è accoppiato al secondo profilo di camma 32.
[0104] Successivamente il secondo segui camma 42 entrerà in accoppiamento con il secondo profilo di camma 32 (figura 8C), mentre il primo segui camma 41 potrà essere uscito dal primo profilo di camma 31 o non essere più accoppiato ad esso. In questa configurazione avviene la chiusura definitiva dell’unità di formatura 21, con conseguente generazione della forza di compressione che formerà la guarnizione. Tale forza di compressione andrà a scaricarsi sul secondo profilo di camma 32, che potrà essere costruito con una struttura più resistente e robusta rispetto al primo profilo di camma 31.
[0105] Ad ogni prima semi unità 22 può essere associato, come in questo caso, almeno un terzo segui camma 43 montato sulla rispettiva prima semi unità 22 (in particolare sul cursore principale) e accoppiato a un terzo profilo di camma 33 (ad esempio un profilo di camma monolaterale) per comandare almeno una prima fase di apertura dell’unità di formatura 21 (con distacco dal punzone superiore portato dalla seconda semi unità 23 di formatura). Questa prima fase di apertura può comprendere, ad esempio, almeno una prima parte di allontanamento della prima semi unità 22 dalla seconda semi unità 23, dopo che la guarnizione è stata formata.
[0106] È possibile prevedere, come in questo esempio, che il primo segui camma 41 sia accoppiato al primo profilo di camma 31 (durante una frazione del giro completo della giostra) per comandare almeno una seconda fase di apertura dell’unità di formatura 21 che, ad ogni ciclo di apertura, è successiva alla suddetta prima fase di apertura. Questa seconda fase di apertura potrà comprendere, in particolare, almeno una seconda parte di allontanamento (rapido) della prima semi unità 22 dalla seconda semi unità 23 durante la quale la prima semi unità 22 è più lontana dalla seconda semi unità 23 rispetto a quando compie la prima parte di allontanamento.
[0107] Ad ogni rotazione del telaio 20 della giostra, il terzo segui camma 43 può entrare in accoppiamento con un quarto profilo di camma 34 (ad esempio un profilo di camma monolaterale) che può essere almeno in parte interposto con estensione circonferenziale tra il primo profilo di camma 31 e il secondo profilo di camma 32, per comandare un movimento della prima semi unità 22 in una fase di transizione dalla prima fase di chiusura alla seconda fase di chiusura.
[0108] L’apparato di formatura 13 può comprendere, come nell’esempio descritto, dei primi mezzi di smorzamento 29, in particolare operativamente associati alla prima semi unità 22, disposti per smorzare un movimento brusco della prima semi unità 22 dovuto a un eventuale saltello del primo segui camma 41 in corrispondenza di un primo punto morto (ad esempio un punto morto inferiore) del primo profilo di camma 31.
[0109] I primi mezzi di smorzamento 29 (ad esempio del tipo a fluido) possono essere disposti in maniera da tendere a chiudere la prima semi unità di formatura 22, ovverosia ad avvicinarla alla seconda semi unità 23 (in questo caso a spingere la prima semi unità di formatura 22 verso l’alto).
[0110] L’apparato di formatura 13 può comprendere, come in questo caso specifico, dei secondi mezzi di smorzamento 30, in particolare applicati all’organo ausiliario 28, disposti per smorzare un movimento brusco dell’organo ausiliario 28 dovuto a un eventuale saltello del primo segui camma 41 in corrispondenza di un secondo punto morto (ad esempio un punto morto superiore) del primo profilo di camma 31.
[0111] I secondi mezzi di smorzamento 30 possono essere, ad esempio, disposti in maniera da tendere ad aprire la prima semi unità 22 di formatura, ovverosia ad allontanarla dalla seconda semi unità 23 (in questo caso a spingere la prima semi unità 22 verso il basso).
[0112] Grazie ai mezzi di smorzamento 29 e 30, è possibile ridurre o eliminare gli inconvenienti dovuti ai saltelli della prima semi unità 22 di formatura (che porta la capsula) in corrispondenza dei punti morti del primo profilo di camma 31 che guida la salita rapida della stessa prima semi unità 22. Tali saltelli possono essere causati, in particolare, dai giochi presenti nel sistema di leveraggio (incluso il bilanciere 50) disposto tra il primo profilo di camma 31 per la salita rapida e la prima semi unità 22 di formatura che porta la capsula C.
[0113] Nel caso specifico sono stati utilizzati due mezzi di smorzamento 29 e 30, uno per ogni punto morto del primo profilo di camma 31, in particolare uno (direttamente) applicato all’organo ausiliario 28 e l’altro (direttamente) applicato alla prima semi unità 22 che porta la capsula C. È possibile prevedere, in altri esempi non illustrati, due mezzi di smorzamento (direttamente) applicati entrambi all’organo ausiliario 28 o (direttamente) applicati entrambi alla prima semi unità 22.
[0114] L’apparato di formatura 13 può comprendere, per ciascuna prima semi unità di formatura 22, almeno un quinto profilo di camma 35 (ad esempio un profilo di camma bilaterale) applicato al terzo segui camma 43 (come in questo caso), o accoppiato a un quarto segui camma montato sulla rispettiva prima semi unità (in un esempio non illustrato), per guidare la prima semi unità 22 almeno in una frazione del giro completo della giostra in corrispondenza della quale avviene una fase di ingresso dell’oggetto (capsula C), affinché la prima semi unità 22 abbia un proprio piano (orizzontale) di ricevimento oggetti (capsule C) situato in una posizione desiderata (sostanzialmente complanare) rispetto a un piano di ingresso (orizzontale) dell’oggetto (capsula) nella prima semi unità 22 (in particolare il piano di ricevimento potrà essere definito dalla superficie superiore del supporto 26).
[0115] Il quinto profilo di camma 35 può servire, ad esempio, per limitare il recupero dei giochi (in particolare i giochi dovuti all’usura, il recupero dei giochi essendo effettuato in particolare dall’azione dei primi mezzi di smorzamento 29 che tendono a spingere la prima semi unità di formatura 22 verso l’alto, spostando verso l’alto anche il piano di ricevimento capsule), in maniera da evitare che un eccessivo recupero dei giochi causi un ingresso non corretto (con urti e/o sbalzi) dell’oggetto nel piano di ricevimento, o addirittura impedisca tale ingresso.
[0116] Ogni prima semi unità di formatura 22 può comprendere, come in questo esempio, un dispositivo anti-rotazione per impedire la rotazione su se stesso del cursore principale (cilindrico). Tale dispositivo anti-rotazione può comprendere, in particolare, una sporgenza 61 mobile (scorrevole) entro una scanalatura 62 che si estende parallela alla direzione (verticale) di movimentazione (salita e discesa) del cursore principale. Durante la corsa della prima semi unità di formatura 22 per la chiusura e/o l’apertura dell’unità di formatura (verso l’alto e/o verso il basso), la sporgenza 61 si mantiene accoppiata dentro la scanalatura 62 ostacolando ogni eventuale rotazione su se stessa del cursore principale. La sporgenza 61 può essere solidale al cursore principale mobile verticalmente e la scanalatura 62 può essere solidale al telaio 20 della giostra (come in questo caso), o viceversa. La sporgenza 61 può comprendere, come in questo esempio, un rullo o altro elemento girevole in maniera folle.
[0117] Ogni segui camma 41, 42, 43 può comprendere, in particolare, un rullo o altro elemento girevole in maniera folle. Ogni profilo di camma 31, 32, 33, 34, 35 può comprendere, ad esempio, una pista (bilaterale o monolaterale) per rulli.
[0118] L’apparato di formatura 13 può comprendere, come in questo esempio, un dispositivo di regolazione per regolare una distanza tra il primo segui camma 41 e il secondo segui camma 42, in maniera da recuperare le differenze che si hanno (inevitabilmente) tra le varie unità di formatura 21 in seguito alle diverse tolleranze dei vari componenti meccanici delle unità stesse, così da assicurare, una volta eseguita la regolazione, un funzionamento uniforme e regolare per tutte le unità di formatura 21 durante la rotazione della giostra.
[0119] Il dispositivo di regolazione può comprendere, ad esempio, almeno un organo eccentrico 63 accoppiato alla porzione di telaio 64 che porta il meccanismo moltiplicatore del moto (bilanciere 50). La regolazione dell’organo eccentrico 63 consente di variare la posizione della suddetta porzione di telaio 64 e quindi la posizione dell’estremità del meccanismo moltiplicatore del moto vincolata (mediante un perno di articolazione) a tale porzione. Il dispositivo di regolazione può essere interposto tra il meccanismo moltiplicatore del moto (bilanciere 50) e il telaio 20 rotante della giostra.
[0120] Nelle figure 12A e 12B è illustrata schematicamente la regolazione eseguita mediante l’organo eccentrico 63. Ruotando in un senso l’organo eccentrico 63 è possibile spostarlo verso il basso (figura 12A) e quindi spostare in basso la zona di articolazione tra il bilanciere 50 e il telaio 20, con conseguente spostamento verso l’alto della prima semi unità 22 (spostamento amplificato del rapporto di trasmissione del moto fornito dal rapporto dei bracci del bilanciere 50), lasciando, ad esempio, invariata la posizione del fulcro del bilanciere (la zona di articolazione tra il bilanciere 50 e l’organo ausiliario 28 avente il proprio segui camma 41 impegnato nel corrispondente profilo di camma 31). In questo modo si riduce la distanza X tra l’asse del segui camma 41 dell’organo ausiliario 28 e l’asse del segui camma 42 della prima semi unità 22.
[0121] Ruotando nell’altro senso l’organo eccentrico 63 è possibile spostarlo verso l’alto (figura 12B) così da spostare verso l’alto la zona di articolazione tra il bilanciere 50 e il telaio 20, con conseguente spostamento verso il basso della prima semi unità 22 (anche questo spostamento sarà amplificato del rapporto di trasmissione fornito dal bilanciere 50), lasciando, ad esempio, ancora invariata la posizione del fulcro del bilanciere 50 (il terzo perno 53 intermedio accoppiato all’organo ausiliario 28 che ha il proprio segui camma 41 impegnato nel suo profilo di camma 31). In questo modo si aumenta la distanza X tra l’asse del segui camma 41 dell’organo ausiliario 28 e l’asse del segui camma 42 della prima semi unità 22 di formatura.
[0122] Ogni prima semi unità 22 potrà essere regolata in maniera appropriata affinché i vari meccanismi a camma di tutte le prime semi unità 22 siano accoppiati in maniera precisa e regolare, in particolare affinché il segui camma 42 della prima semi unità 22, che dovrà sopportare la forza di compressione, sia accoppiato con precisione con il corrispondente profilo di camma 32.
[0123] In sostanza, il dispositivo di regolazione (ad esempio con organo eccentrico 63), che regola la distanza tra gli elementi associati al meccanismo (bilanciere 50) moltiplicatore del moto (nel caso specifico regola la quota X tra gli assi dei rulli che definiscono il primo e il secondo segui camma 41 e 42), serve per avere in tutte le prime semi unità di formatura 22 una transizione ottimale (graduale e regolare) nel passaggio tra i vari profili di camma. Agendo sul dispositivo di regolazione (organo eccentrico 63) è infatti possibile recuperare le differenze costruttive tra le diverse unità di formatura 21 dovute alla somma (in generale diversa per ogni unità di formatura 21) delle tolleranze dei vari componenti delle unità.
[0124] Nelle figure da 15A a 15D è illustrato l’inserimento di una capsula in una unità di formatura 21. In figura 15A la prima semi unità 22 (inferiore) è vuota e presenta il proprio piano di ricevimento pronto per accogliere la capsula C che arriverà in seguito (figura 15B) dalla seconda stella 10 di trasporto. In figura 15A la prima semi unità 22 presenta inoltre un dispositivo estrattore 65 in posizione aperta, anch’esso pronto a ospitare la capsula. In figura 15B, con il dispositivo estrattore 65 sempre aperto, la capsula C entra nella giostra di formatura, trasportata, come si è visto, dalla seconda stella 10 con trasporto pneumatico mediante mezzi di aspirazione applicati sul lato della capsula C. Dopodiché la prima semi unità di formatura (cursore principale) inizia il proprio movimento di chiusura (movimento di salita della prima semi unità 22).
[0125] Dopo una corsa prestabilita (ad esempio dopo circa 2 o 3 millimetri dall’inizio della chiusura) il dispositivo estrattore 65 si chiude automaticamente (con un sistema elastico), bloccando la capsula C in posizione sulla prima semi unità 22 (figura 15C). La prima semi unità di formatura 22 a questo punto può continuare la sua corsa (salita) verso la seconda semi unità 23 (punzone 25) con la capsula C bloccata (figura 15D). Una volta stampata la guarnizione, il dispositivo estrattore 65 scende (in modo noto e non illustrato nel dettaglio) svolgendo la sua funzione primaria, ovverosia l’estrazione della capsula C dal punzone 25 formatore.

Claims (14)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Apparato di formatura (13) a compressione comprendente: - una giostra di formatura avente un telaio (20) che ruota attorno a un asse di rotazione e che porta almeno una unità di formatura (21) a compressione o una pluralità di unità di formatura (21) a compressione angolarmente distanziate tra loro attorno a detto asse di rotazione; - per ciascuna unità di formatura (21), una prima semi unità (22) e una seconda semi unità (23) in grado di assumere almeno una posizione di chiusura, in cui tra dette semi unità (22; 23) è generata una forza di compressione idonea per formare un oggetto, e almeno una posizione di apertura, in cui è possibile introdurre un oggetto da formare ed espellere un oggetto formato, dette semi unità (22; 23) essendo in grado di compiere almeno un movimento di avvicinamento reciproco per chiudere l’unità di formatura (21) e un movimento di allontanamento reciproco per aprire l’unità di formatura (21), almeno detta prima semi unità (22) essendo mobile rispetto a detto telaio (20); - per ciascuna prima semi unità (22), almeno un organo ausiliario (28) mobile collegato a detta prima semi unità (22) tramite mezzi di trasmissione (50) moltiplicatori del moto disposti in maniera che a uno spostamento ausiliario di detto organo ausiliario (28) di una certa ampiezza corrisponda uno spostamento principale di detta prima semi unità (22) di ampiezza maggiore; - per ciascuna prima semi unità (22), primi mezzi segui camma (41) associati a detto organo ausiliario (28), ad ogni rotazione della giostra detti primi mezzi segui camma (41) essendo accoppiati a primi mezzi a camma (31) per comandare almeno una prima fase di chiusura dell’unità di formatura (21) con un avvicinamento rapido di detta prima semi unità (22) verso detta seconda semi unità (23) causato da un prefissato spostamento ausiliario di detto organo ausiliario (28) guidato da detti primi mezzi a camma (31); - per ciascuna prima semi unità (22), secondi mezzi segui camma (42) associati a detta prima semi unità (22), ad ogni rotazione della giostra detti secondi mezzi segui camma (42) essendo accoppiati a secondi mezzi a camma (32) per comandare almeno una seconda fase di chiusura dell’unità di formatura (21), in presenza della forza di compressione che è scaricata almeno in parte su detti secondi mezzi a camma (32) durante detta seconda fase di chiusura.
  2. 2. Apparato secondo la rivendicazione 1, in cui detti mezzi di trasmissione comprendono un meccanismo (50) moltiplicatore del moto collegato a detto organo ausiliario (28) e a detta prima semi unità (22), e in cui detto apparato comprende detti primi mezzi a camma e detti secondi mezzi a camma i quali comprendono, rispettivamente, almeno un primo profilo di camma (31) e almeno un secondo profilo di camma (32) disposti, rispettivamente, lungo un primo settore di circonferenza e un secondo settore di circonferenza attorno a detto asse di rotazione; detti primi mezzi segui camma comprendendo almeno un primo segui camma (41) montato su detto organo ausiliario (28) e accoppiato a detto primo profilo di camma (31) per comandare detta prima fase di chiusura in assenza della forza di compressione; detti secondi mezzi segui camma comprendendo almeno un secondo segui camma (42) montato su detta prima semi unità (22) e accoppiato a detto secondo profilo di camma (32) per comandare detta seconda fase di chiusura dell’unità di formatura (21) in presenza della forza di compressione, ad ogni ciclo di chiusura detta seconda fase di chiusura essendo successiva a detta prima fase di chiusura.
  3. 3. Apparato secondo la rivendicazione 2, in cui, durante detta seconda fase di chiusura, detto secondo segui camma (42) è accoppiato a detto secondo profilo di camma (32) per comandare almeno una seconda parte di avvicinamento di detta prima semi unità (22) verso detta seconda semi unità (23); detta prima semi unità (22), quando compie detta seconda parte di avvicinamento, essendo più vicina a detta seconda semi unità (23) rispetto a quando compie detta prima parte di avvicinamento.
  4. 4. Apparato secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui detti mezzi di trasmissione comprendono un bilanciere (50) collegato a detto organo ausiliario (28), a detta prima semi unità (22) e a una porzione (64) di detto telaio (20).
  5. 5. Apparato secondo la rivendicazione 4, in cui detto bilanciere (50) ha una prima porzione articolata con un primo perno (51) a detta prima semi unità (22), una seconda porzione articolata con un secondo perno (52) a detta porzione (64) di telaio, e una terza porzione interposta tra detta prima porzione e detta seconda porzione e articolata con un terzo perno (53) a detto organo ausiliario (28); almeno due di detti tre perni essendo, opzionalmente, mobili entro due rispettive asole.
  6. 6. Apparato secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, comprendente almeno terzi mezzi segui camma (43) associati a detta prima semi unità (22) e accoppiati a terzi mezzi a camma (33) per comandare almeno una prima fase di apertura di detta unità di formatura (21) comprendente almeno una prima parte di allontanamento di detta prima semi unità (22) da detta seconda semi unità (23).
  7. 7. Apparato secondo la rivendicazione 6, in cui detti primi mezzi segui camma (41) sono accoppiati a detti primi mezzi a camma (31) per comandare almeno una seconda fase di apertura di detta unità di formatura (21) che, ad ogni apertura, è successiva a detta prima fase di apertura, detta seconda fase di apertura comprendendo almeno una seconda parte di allontanamento di detta prima semi unità (22) da detta seconda semi unità (23), durante detta seconda parte di allontanamento detta prima semi unità (22) essendo più lontana da detta seconda semi unità (23) rispetto a quando compie detta prima parte di allontanamento.
  8. 8. Apparato secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui, ad ogni rotazione del telaio (20) della giostra, almeno un segui camma associato a detta prima semi unità (22) si accoppia con quarti mezzi a camma (34) almeno in parte estesi in maniera circonferenziale tra detti primi mezzi a camma (31) e detti secondi mezzi a camma (32) per guidare detta prima semi unità (22) in una fase di transizione tra detta prima fase di chiusura e detta seconda fase di chiusura.
  9. 9. Apparato secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, comprendente primi mezzi di smorzamento (29), applicati in particolare a detta prima semi unità (22), disposti per smorzare un movimento brusco di detta prima semi unità dovuto a un eventuale saltello di detti primi mezzi segui camma (41) in corrispondenza di un primo punto morto di detti primi mezzi a camma (31); detti primi mezzi di smorzamento (29) essendo opzionalmente disposti in maniera da tendere a chiudere detta prima semi unità (22).
  10. 10. Apparato secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, comprendente secondi mezzi di smorzamento (30), applicati in particolare a detto organo ausiliario (28), disposti per smorzare un movimento brusco di detto organo ausiliario (28) dovuto a un eventuale saltello di detti primi mezzi segui camma (41) in corrispondenza di un secondo punto morto di detti primi mezzi a camma (32); detti secondi mezzi di smorzamento (30) essendo opzionalmente disposti in maniera da tendere ad aprire detta prima semi unità (22).
  11. 11. Apparato secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui, ad ogni rotazione del telaio (20) della giostra, almeno un segui camma associato a detta prima semi unità (22) si accoppia con quinti mezzi a camma (35) per guidare detta prima semi unità (22) almeno in una fase di ingresso dell’oggetto (C) nella prima semi unità affinché detta prima semi unità (22) abbia un proprio piano di ricevimento oggetti situato in una posizione desiderata di riferimento rispetto a un piano di ingresso dell’oggetto nella prima semi unità, per limitare uno spostamento della prima semi unità (22) da una posizione di riferimento causato, ad esempio, da un dispositivo di recupero dei giochi in maniera da evitare che un eccessivo recupero dei giochi impedisca il corretto ingresso dell’oggetto nel piano di ricevimento.
  12. 12. Apparato secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui detto organo ausiliario (28) comprende un cursore accoppiato scorrevolmente a detto telaio (20) in una direzione di scorrimento parallela a detto asse di rotazione e a un asse di scorrimento di detta prima semi unità (22).
  13. 13. Apparato secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, comprendente un dispositivo di regolazione per regolare una distanza tra detti primi mezzi segui camma (41) e detti secondi mezzi segui camma (42) in maniera da recuperare le differenze che si hanno tra le varie unità di formatura (21) in seguito alle diverse tolleranze dei vari componenti meccanici; detto dispositivo di regolazione comprendendo, opzionalmente, almeno un organo eccentrico (63) accoppiato a detti mezzi di trasmissione (50) moltiplicatori del moto; detto dispositivo di regolazione essendo, opzionalmente, interposto tra detti mezzi di trasmissione (50) e una porzione (64) di detto telaio (20).
  14. 14. Macchina di formatura (1) comprendente: - una linea (2) di ingresso capsule (C) disposta per trasportare capsule in fila l’una di seguito all’altra; - una prima stella (3) di trasporto rotante disposta per ricevere le capsule (C) da detta linea (2) di ingresso capsule e per trasportare le capsule lungo un primo percorso arcuato con angolo maggiore di 180°; - primi mezzi di riscaldamento (4) per riscaldare le capsule (C) mentre sono trasportate da detta prima stella (3) di trasporto; - una giostra (5) di inserimento dosi disposta per ricevere le capsule (C) in uscita da detta prima stella (3) di trasporto e per trasportare le capsule (C) lungo un secondo percorso arcuato con angolo maggiore di 180°; - un estrusore (6) per materiale plastico avente almeno un ugello (7) disposto accanto a detta giostra (5) di inserimento dosi in una zona di giostra esterna a detto secondo percorso arcuato; - mezzi separatori (8) portati da detta giostra (5) di inserimento dosi per separare dosi di materiale plastico in uscita da detto ugello (7); - mezzi di inserimento portati da detta giostra (5) di inserimento dosi per inserire le dosi separate da detti mezzi separatori (8) dentro le capsule (C) trasportate da detta giostra (5) di inserimento dosi; - una seconda stella (10) di trasporto rotante disposta per ricevere le capsule (C), con dentro le dosi, in uscita da detta giostra (5) di inserimento dosi e per trasportare le capsule (C) lungo un terzo percorso arcuato; - opzionalmente, secondi mezzi di riscaldamento (9) per riscaldare le capsule (C), con dentro le dosi, mentre sono trasportate da detta seconda stella (10) di trasporto; - un apparato di formatura (13), del tipo a giostra, disposto per ricevere le capsule (C) in uscita da detta seconda stella (10) di trasporto e per trasportare le capsule lungo un quarto percorso arcuato formando guarnizioni comprimendo le dosi dentro le capsule; detto apparato di formatura (13) essendo realizzato, opzionalmente, secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti; - opzionalmente, una terza stella (14) di trasporto rotante disposta per ricevere le capsule (C), con dentro le guarnizioni, in uscita da detta giostra di formatura (13) e per trasportare le capsule lungo un quinto percorso arcuato; - una linea (15) di uscita capsule disposta per ricevere le capsule (C) in uscita da detta terza stella (14) di trasporto e per trasportarle disposte l’una di seguito all’altra.
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