ITMO20060256A1

ITMO20060256A1 - Apparati

Info

Publication number: ITMO20060256A1
Application number: IT000256A
Authority: IT
Inventors: Giambattista Cavina; Fiorenzo Parrinello; Zeno Zuffa
Original assignee: Sacmi
Priority date: 2006-08-07
Filing date: 2006-08-07
Publication date: 2008-02-08
Also published as: CN101511556B; CN101511556A

Description

Descrizione di invenzione industriale

Apparati

L’invenzione concerne apparati per movimentare oggetti, particolarmente dosi di materia plastica, e per formare per compressione dosi di materia plastica.

Sono noti apparati per formare per compressione dosi di materia plastica comprendenti una giostra di formatura ad una regione periferica della quale sono associati stampi di formatura, gli stampi di formatura comprendendo una cavità di stampo ed un punzone reciprocamente mobili.

Ciascuna cavità di stampo è disposta per ricevere una dose di materia plastica allo stato pastoso, quando la cavità di stampo è distante dal punzone. La cavità di stampo ed il punzone vengono successivamente avvicinati, in modo tale che il punzone penetri all’interno della cavità di stampo ed interagisca con la dose di materia plastica per formarla.

Sono altresì noti apparati che alimentano le cavità di stampo con dosi di materia plastica allo stato pastoso.

I suddetti apparati comprendono dispositivi di taglio che provvedono a tagliare la materia plastica che fuoriesce da un ugello erogatore di un estrusore per originare le dosi. I dispositivi di taglio possono comprendere uno, o più, elementi di taglio, ed uno, o più, elementi di contrasto che agiscono come mezzi di riscontro per la materia plastica e che impediscono che un elemento di taglio, dopo avere separato un dose dalla materia plastica che fuoriesce dall’ugello erogatore, allontani la dose stessa da una zona di consegna.

Tali apparati comprendono una prima giostra supportante una pluralità di elementi di prelievo che prelevano le dosi che i dispositivi di taglio hanno separato dall’ugello erogatore ed una seconda giostra supportante una pluralità di elementi distributori che ricevono le dosi di materia plastica dai suddetti elementi di prelievo e le consegnano alle cavità di stampo.

La prima giostra e la seconda giostra hanno assi di rotazione coincidenti e sono disposte in modo tale che gli elementi di prelievo siano posizionati ad una quota verticale maggiore rispetto agli elementi distributori e gli elementi distributori siano posizionati ad una quota verticale maggiore rispetto alle cavità di stampo.

Gli elementi di prelievo sono fissati ad una zona periferica della prima giostra e si muovono lungo un percorso circolare.

Gli elementi distributori sono supportati da bracci mobili associati alla seconda giostra e si muovono lungo un percorso chiuso ad anello, tale percorso chiuso ad anello comprendendo una porzione coincidente con una parte del suddetto percorso circolare, una ulteriore porzione coincidente con una parte della traiettoria – anch’essa circolare -individuata dalle cavità di stampo durante la rotazione, e due tratti di raccordo interposti tra la suddetta porzione e la suddetta ulteriore porzione. Nel funzionamento, un elemento di prelievo preleva una dose di materia plastica dall’estrusore e, successivamente, la consegna ad un corrispondente elemento distributore mentre l’elemento di prelievo e l’elemento distributore sono mutuamente sovrapposti e si muovono lungo porzioni di traiettoria circolare coincidenti.

Ancora successivamente, mentre l’elemento di prelievo continua a percorrere una traiettoria circolare, un braccio mobile allontana l’elemento distributore dall’elemento di prelievo e porta l’elemento di prelievo ad interagire con una cavità di stampo.

L’elemento di distributore consegna la dose di materia plastica alla cavità di stampo mentre l’elemento distributore è sovrapposto alla cavità di stampo e si muove lungo una porzione di traiettoria circolare individuata dalla cavità di stampo.

Il braccio mobile consente che l’elemento distributore e la cavità di stampo interagiscano durante un tempo più lungo rispetto a quello durante il quale interagirebbero se l’elemento distributore fosse fissato ad una zona periferica della seconda giostra. Ciò consente di fornire un intervallo di tempo di ampiezza significativa durante il quale la dose può passare dall’elemento distributore alla cavità di stampo.

Negli apparati sopra descritti, i bracci mobili sono azionati da camme.

Un difetto degli apparati sopra descritti consiste nel fatto che la dose di materia plastica risulta tranciata dal movimento relativo dell’elemento distributore e dell’elemento di prelievo, se non è stata ancora completamente trasferita dall’elemento di prelievo all’elemento distributore quando il braccio mobile allontana l’elemento distributore dall’elemento di prelievo per portare l’elemento distributore ad interagire con la cavità di stampo. Porzioni della dose che è stata tranciata vengono disseminate sull’apparato. Ne consegue che i componenti dell’apparato (ad esempio piste delle suddette camme, bracci mobili, ecc.) sono sporcati dalla materia plastica. Inoltre, la materia plastica che si è depositata sui suddetti componenti, una volta divenuta solida, genera delle sollecitazioni sui componenti stessi che ne alterano la precisione. Un ulteriore difetto degli apparati sopra descritti consiste nel fatto che essi comportano una notevole complessità di fabbricazione e di messa a punto.

Le suddette camme, infatti, devono essere realizzate con tolleranze dimensionali estremamente ridotte dal momento che ad un piccolo errore dimensionale delle camme corrisponde un significativo – e pertanto inaccettabile – errore di posizione dell’elemento distributore rispetto alla cavità di stampo.

In presenza di un errore dimensionale delle camme e/o di una loro fase angolare non precisa, l’elemento distributore non è allineato con la cavità di stampo e, pertanto, in presenza di imprecisioni di una certa consistenza, non è possibile trasferire la dose.

In aggiunta, le usure ed il logorio delle parti, e dei dispositivi, amplificano le suddette imprecisioni.

Inoltre, poiché il numero di cavità di stampo è maggiore nel numero di elementi distributori, ciascun elemento distributore deve alimentare, durante il funzionamento, una pluralità di cavità di stampo.

Un difetto degli apparati sopra descritti consiste nel fatto che risulta estremamente difficile ottenere, nel funzionamento, un corretto posizionamento dell’elemento distributore rispetto a tutte le cavità di stampo della pluralità di cavità di stampo che esso è destinato ad alimentare.

Errori di posizionamento – anche di entità limitata – di una cavità di stampo rispetto alla giostra di formatura comportano che l’elemento distributore non sia in grado di depositare, in tutto o in parte, la dose all’interno di tale cavità di stampo, pur essendo in grado di depositare le dosi all’interno delle altre cavità di stampo della suddetta pluralità di cavità di stampo.

Negli apparati sopra descritti, ciascun elemento distributore comprende un involucro tubolare che presenta una apertura superiore, attraverso la quale una dose proveniente da un elemento di prelievo entra all’interno dell’involucro tubolare ed una apertura inferiore attraverso la quale la dose passa dall’involucro tubolare ad una cavità di stampo. Ciascun elemento distributore comprende un primo elemento di chiusura ed un secondo elemento di chiusura incernierati ad un supporto all’involucro tubolare e mobili tra una posizione di apertura, nella quale consentono il passaggio della dose attraverso l’apertura inferiore, ed una posizione di chiusura, nella quale impediscono il passaggio della dose attraverso l’apertura inferiore.

Il primo elemento di chiusura ed il secondo elemento di chiusura passano dalla posizione di chiusura alla posizione di apertura, e viceversa, percorrendo traiettorie arcuate.

E’ inoltre previsto un dispositivo attuatore provvisto di uno stelo che aziona direttamente il primo elemento di chiusura.

Il secondo elemento di chiusura è azionato dal primo elemento di chiusura tramite una leva avente una estremità incernierata al primo elemento di chiusura ed una ulteriore estremità incernierata al secondo elemento di chiusura.

Un difetto degli apparati sopra descritti consiste nel fatto che il primo elemento di chiusura ed il secondo elemento di chiusura passano dalla posizione di chiusura alla posizione di apertura, e viceversa, con modalità differenti (cioè con leggi di moto differenti) l’uno rispetto all’altro.

Spostamenti anticipati o differiti di uno dei due elementi di chiusura, la cui superficie interna è a contatto con una estremità inferiore della dose – la quale può risultare più o meno aderente alla suddetta superficie – comportano sollecitazioni e distorsioni della dose, in particolare della estremità inferiore della dose rispetto ad un corpo della dose.

Ciò comporta che la dose viene sottoposta a sollecitazioni che tendono a deformarne la suddetta estremità inferiore, cioè una zona di punta della dose. Ne consegue che l’inserimento della dose deformata all’interno della cavità di stampo può risultare difficile, o addirittura impossibile.

Le traiettorie arcuate percorse dal primo elemento di chiusura e dal secondo elemento di chiusura costituiscono un limite di progetto, in quanto non tutte le forme interne del primo elemento di chiusura e del secondo elemento di chiusura, che potrebbero trovare una convenienza tecnologica per un buon prodotto, possono essere attuate, dal momento che alcune di tali forme non consentono, o comunque rendono estremamente difficile, l’estrazione dell’estremità inferiore della dose dal primo elemento di chiusura e dal secondo elemento di chiusura.

Uno scopo dell’invenzione è migliorare gli apparati per movimentare oggetti, particolarmente dosi di materia plastica.

Un altro scopo è migliorare gli apparati per formare per compressione dosi di materia plastica.

Un ulteriore scopo è ottenere un apparato per movimentare oggetti, in particolare dosi di materia plastica, che sia dotato di buona precisione e di elevata ripetibilità.

Ancora un ulteriore scopo è ottenere un apparato per alimentare dosi di materia plastica ad un dispositivo di formatura per compressione nel quale sia eliminato il rischio che le dosi risultino tranciate mentre vengono trasferite.

Un ancora ulteriore scopo è di ottenere un apparato per alimentare dosi di materia plastica ad un dispositivo di formatura per compressione che non deformi le dosi, in particolare una zona di punta di esse.

In un primo aspetto dell’invenzione, è previsto un apparato, comprendente un dispositivo di trasporto provvisto di mezzi a sede disposti per ricevere oggetti, detti mezzi a sede essendo mobili lungo un percorso curvilineo, ed un ulteriore dispositivo di trasporto provvisto di mezzi di trasferimento disposti per consegnare detti oggetti a, e/o prelevare detti oggetti da, detto dispositivo di trasporto, caratterizzato dal fatto che detti mezzi di trasferimento comprendono mezzi di accoppiamento disposti per impegnarsi con detti mezzi a sede in modo tale che detti mezzi a sede e detti mezzi di trasferimento siano mantenuti mutuamente accoppiati lungo una porzione di detto percorso curvilineo.

Grazie a questo aspetto dell’invenzione, è possibile ottenere un apparato che con estrema precisione inserisca oggetti nei, o prelevi gli oggetti dai, mezzi a sede. I mezzi a sede, infatti, interagendo con i mezzi di accoppiamento, inducono i mezzi di trasferimento a muoversi insieme ai mezzi a sede, lungo una porzione del percorso curvilineo individuato dai mezzi a sede. Mentre i mezzi di trasferimento ed i mezzi a sede percorrono la suddetta porzione, gli oggetti possono essere trasferiti dai mezzi di trasferimento ai mezzi a sede, o viceversa.

Inoltre per l’azionamento dei mezzi di trasferimento non è necessario impiegare una o più camme, come negli apparati secondo lo stato della tecnica.

Ciò consente di evitare i problemi di perdita di precisione nelle traiettorie dei mezzi di trasferimento dovuti alle tolleranze dimensionali delle camme, all’usura di queste ultime ed alla perdita di precisione dei dispositivi a bracci articolati degli apparati secondo lo stato della tecnica.

In una versione, il dispositivo di trasporto comprende un dispositivo di formatura per compressione ed i mezzi a sede comprendono cavità di stampo di stampi di formatura supportati dal dispositivo di formatura per compressione.

In tal caso, è possibile ottenere un apparato nel quale i mezzi di trasferimento vengono direttamente a contatto con le cavità di stampo durante il trasferimento delle dosi.

Durante il trasferimento delle dosi, infatti, i mezzi di accoppiamento si appoggiano alle cavità di stampo in modo tale che le cavità di stampo agiscono come mezzi di riferimento e centraggio per i mezzi di trasferimento.

Ciò non accade negli apparati secondo lo stato della tecnica nei quali sono totalmente assenti mezzi di riferimento per gli elementi distributori, gli elementi distributori essendo, infatti, posizionati superiormente alle cavità di stampo senza, tuttavia, venire mai a contatto con queste ultime.

In aggiunta, le cavità di stampo, interagendo con i mezzi di accoppiamento, fungono da mezzi di azionamento dei mezzi di trasferimento, assicurando che i mezzi di trasferimento e le cavità di stampo percorrano un tratto comune di traiettoria in un intervallo di tempo durante il quale la dose viene trasferita dai mezzi di trasferimento alle cavità di stampo.

Ciò non accade negli apparati secondo lo stato della tecnica, nei quali gli elementi distributori sono azionati da camme, il che comporta errori di posizionamento degli elementi distributori, ai quali si aggiungono anche eventuali errori di posizionamento derivanti da una non ottimale sincronizzazione cinematica dei vari dispostivi (ad esempio problemi meccanici nella trasmissione dei moti dei dispositivi a giostra).

In un secondo aspetto dell’invenzione, è previsto un apparato, comprendente mezzi di trasferimento disposti per consegnare dosi di materia plastica ad un dispositivo di formatura per compressione, detti mezzi di trasferimento comprendendo mezzi di ricezione disposti per prelevare dette dosi da mezzi estrusori e mezzi di consegna disposti per ricevere dette dosi da detti mezzi di ricezione e consegnare dette dosi a detto dispositivo di formatura per compressione, caratterizzato dal fatto che detti mezzi di ricezione e detti mezzi di consegna sono mutuamente fissati.

Grazie a questo aspetto dell’invenzione, è possibile ottenere un apparato nel quale, a differenza di quanto avviene negli apparati secondo lo stato della tecnica, le dosi non siano tranciate quando i mezzi di ricezione ed i mezzi di consegna si spostano gli uni rispetto agli altri.

In un terzo aspetto dell’invenzione, è previsto un apparato, comprendente mezzi di trasferimento disposti per consegnare dosi di materia plastica ad un dispositivo di formatura per compressione, caratterizzato dal fatto che comprende inoltre primi mezzi di chiusura cooperanti con secondi mezzi di chiusura per chiudere e/o aprire una apertura di detti mezzi di trasferimento attraversabile da dette dosi e mezzi di azionamento disposti per spostare detti primi mezzi di chiusura e detti secondi mezzi di chiusura mantenendoli tra loro paralleli in un piano disposto sostanzialmente parallelamente a detta apertura.

Grazie a questo aspetto dell’invenzione, è possibile ottenere un apparato nel quale, a differenza di quanto avviene negli apparati secondo lo stato della tecnica, i primi mezzi di chiusura ed i secondi mezzi di chiusura non esercitino sulle dosi sollecitazioni che potrebbero deformare le dosi stesse, in particolare zone di punta.

Ciò consente che le dosi possano essere trasferite più facilmente al dispositivo di formatura per compressione e possano essere inserite con maggiore precisione all’interno di cavità di stampo di stampi di formatura supportati dal dispositivo di formatura per compressione.

In un quarto aspetto dell’invenzione, è previsto un apparato, comprendente mezzi di trasferimento disposti per consegnare dosi di materia plastica ad un dispositivo di formatura per compressione, detti mezzi di trasferimento comprendendo mezzi di ricezione disposti per prelevare dette dosi da mezzi estrusori, caratterizzati dal fatto che detti mezzi di ricezione sono conformati in modo tale da prelevare da detto dispositivo di formatura per compressione oggetti ottenuti da dette dosi.

In un quinto aspetto dell’invenzione è previsto un apparato, comprendente un dispositivo di formatura per compressione provvisto di mezzi a stampo disposti per formare per compressione dosi di materia plastica per ottenere preforme di contenitori ed un dispositivo di movimentazione provvisto di mezzi di trasferimento disposti per alimentare detti mezzi a stampo con dette dosi e per prelevare da detti mezzi a stampo dette preforme.

Grazie a questi aspetti dell’invenzione, è possibile ottenere un apparato assai compatto nel quale un unico dispositivo di movimentazione consegna le dosi di materia plastica ai mezzi a stampo e preleva dai mezzi a stampo gli oggetti ottenuti formando le dosi. In particolare, poiché una dose ed una preforma hanno forme che presentano un certo grado di similitudine -cioè hanno entrambe una forma allungata – è possibile conformare i mezzi di ricezione in modo tale che essi, durante una fase del ciclo di funzionamento, prelevino una dose dai mezzi estrusori e, durante una successiva fase del ciclo di funzionamento, prelevino una preforma dai mezzi a stampo.

Negli apparati secondo lo stato della tecnica, al contrario, è previsto un dispositivo di alimentazione per alimentare le dosi ad una giostra di formatura per compressione ed un dispositivo di prelievo per prelevare le preforme dalla giostra di formatura. Il dispositivo di prelievo ed il dispositivo di alimentazione sono posizionati uno a fianco dell’altro, il dispositivo di prelievo essendo disposto a monte del dispositivo di alimentazione rispetto ad una direzione di rotazione della giostra di formatura.

Grazie a questi aspetti dell’invenzione, è possibile ottenere un apparato nel quale le preforme possono essere mantenute all’interno del dispositivo di formatura per compressione per un tempo più lungo rispetto agli apparati secondo lo stato della tecnica. Ciò consente di ottenere un migliore raffreddamento delle preforme a bordo del dispositivo di formatura.

Grazie a questo aspetti dell’invenzione, infatti, poiché è previsto un unico dispositivo di movimentazione che consegna le dosi e preleva le preforme, una dose, e la preforma da essa ottenuta, rimangono a bordo del dispositivo di formatura per compressione sostanzialmente per un intero giro del dispositivo di formatura per compressione.

Al contrario, negli apparati noti, la preforma viene prelevata da uno stampo prima che una dose – destinata a formare una ulteriore preforma - sia introdotta nello stampo stesso.

Pertanto, ciascuna dose, e la preforma da essa ottenuta, rimangono a bordo della giostra di formatura per compressione per meno di un intero giro della giostra di formatura per compressione.

Grazie a questi aspetti dell’invenzione, inoltre, poiché è previsto un unico dispositivo di movimentazione che consegna le dosi e preleva le preforme, gli ingombri complessivi sono ridotti ed è possibile posizionare l’estrusore rispetto al dispositivo di movimentazione in modo tale che le dosi rimangano a bordo del dispositivo di movimentazione per un tempo inferiore rispetto a quanto avviene nei dispositivi di alimentazione secondo lo stato della tecnica.

Ciò limita i rischi di adesione delle dosi ai mezzi di trasferimento del dispositivo di movimentazione. Ciò, inoltre, rende sufficiente una minore termoregolazione dei suddetti mezzi di trasferimento.

In un sesto aspetto dell’invenzione, è previsto un apparato, comprendente mezzi di trasferimento disposti per consegnare dosi di materia plastica ad un dispositivo di formatura per compressione, detti mezzi di trasferimento comprendendo mezzi di contenimento disposti per ricevere dette dosi, caratterizzato dal fatto che detti mezzi di trasferimento comprendono mezzi promotori di spostamento ricevuti in detti mezzi di contenimento e mobili rispetto a detti mezzi di contenimento per consegnare dette dosi a detto dispositivo di formatura per compressione.

Grazie a questo aspetto dell’invenzione, è possibile ottenere un apparato nel quale le dosi sono accompagnate dai mezzi di trasferimento fino all’interno di cavità di stampo del dispositivo di formatura per compressione, il che consente di semplificare il trasferimento delle dosi e di migliorarne il posizionamento all’interno delle cavità di stampo.

L’invenzione potrà essere meglio compresa ed attuata con riferimento agli allegati disegni, che ne illustrano alcune forme esemplificative e non limitative di attuazione, in cui:

Figura 1 è una vista in pianta di un apparato comprendente un dispositivo di formatura per compressione ed un dispositivo di trasporto;

Figura 2 è una vista laterale del dispositivo di trasporto di Figura 1;

Figura 3 è una vista in pianta del dispositivo di trasporto di Figura 1;

Figura 4 è una vista laterale prospettica interrotta del dispositivo di trasporto di Figura 1; Figura 5 è una vista in pianta schematica ed interrotta dell’apparato di Figura 1 evidenziante elementi di trasporto del dispositivo di trasporto in una configurazione operativa;

Figura 6 è una vista come quella di Figura 5, evidenziante gli elementi di trasporto in una ulteriore configurazione operativa;

Figura 7 è una vista prospettica di un elemento di trasporto;

Figura 8 è una vista in pianta dell’elemento di trasporto di Figura 7;

Figura 9 è una vista laterale dell’elemento di trasporto di Figura 7;

Figura 10 è una sezione longitudinale dell’elemento di trasporto di Figura 7;

Figura 11 è una vista prospettica di una parte di elemento di trasporto;

Figura 12 è una vista in pianta della parte elemento di trasporto di Figura 11;

Figura 13 è una vista laterale della parte di elemento di trasporto di Figura 11;

Figura 14 è una vista frontale della parte di elemento di trasporto di Figura 11;

Figura 15 è una vista prospettica di una ulteriore parte di elemento di trasporto;

Figura 16 è una vista in pianta dell’ulteriore parte di elemento di trasporto di Figura 15;

Figura 17 è una vista prospettica, schematica ed interrotta, dell’apparato di Figura 1;

Figura 18 è una vista prospettica di un componente di un elemento di trasporto;

Figura 19 è un lay-out schematico di un apparato per la formatura per compressione di materia plastica; Figura 20 è un lay-out schematico di un ulteriore apparato per la formatura per compressione di materia plastica;

Figura 21 è una sezione longitudinale di una cavità di stampo di un dispositivo di formatura e di un elemento di manipolazione di un dispositivo di trasporto in una configurazione operativa;

Figura 22 è una particolare ingrandito di Figura 21; Figura 23 è una sezione come quella di Figura 21 evidenziante l’elemento di manipolazione in una ulteriore configurazione operativa;

Figura 24 è una particolare ingrandito di Figura 23; Figura 25 è una vista prospettica di una porzione di contenimento di un elemento di manipolazione;

Figura 26 è una ulteriore vista prospettica della porzione di contenimento di Figura 25;

Figura 27 è una vista prospettica schematica di un elemento di guida di cui è provvista la porzione di contenimento di Figura 25;

Figura 28 è una ulteriore vista prospettica schematica dell’elemento di guida di Figura 27, evidenziante, in trasparenza, una versione di mezzi a condotto disposti per ricevere un fluido di raffreddamento;

Figura 29 è una sezione presa lungo un piano longitudinale della porzione di contenimento di Figura 25;

Figura 30 è una ulteriore sezione presa lungo un piano longitudinale della porzione di contenimento di Figura 25;

Figura 31 è una vista come quella di Figura 28, evidenziante, in trasparenza, una ulteriore versione dei mezzi a condotto.

Figura 32 è un particolare di Figura 10;

Figura 33 è una vista prospettica dal basso, parzialmente interrotta, di un elemento di trasporto; Figura 34 è una ulteriore vista prospettica dal basso, parzialmente interrotta, dell’elemento di trasporto di Figura 33;

Figura 35 è una vista prospettica, schematica e sezionata, dell’elemento di trasporto di Figura 33. Con riferimento alle Figure da 1 a 18, è mostrato un dispositivo di formatura 1 per formare per compressione dosi di materia plastica comprendente una giostra 2 girevole attorno ad un asse A, in una direzione R1, e supportante una pluralità di stampi di formatura 3. Gli stampi di formatura 3 sono posizionati in una zona periferica 4 della giostra 2 e sono disposti in modo tale da risultare sostanzialmente angolarmente equidistanti.

Per semplicità, soltanto alcuni degli stampi di formatura 3 sono mostrati in Figura 1.

Ciascuno stampo di formatura 3 comprende una cavità di stampo 5 ed un punzone – non raffigurato -reciprocamente mobili. Lo stampo di formatura 3 può assumere una configurazione aperta, nella quale la cavità di stampo 5 ed il punzone sono mutuamente distanziati in modo tale che una dose 80 (Figura 21) di materia plastica venga inserita all’interno della cavità di stampo 5 ed un oggetto formato, ad esempio una preforma di contenitore, venga prelevato dallo stampo di formatura 3, ed una configurazione chiusa, nella quale il punzone penetra all’interno della cavità di stampo 5 per sagomare la dose 80.

In una versione non raffigurata, il dispositivo di formatura 1 comprende, al posto della giostra 2, un elemento di movimentazione e supporto degli stampi di formatura 3 provvisto di un elemento flessibile, ad esempio un elemento a nastro o a catena, mobile lungo un percorso chiuso ad anello.

Sono inoltre previsti dispositivi di taglio, non raffigurati, che provvedono tagliare la materia plastica che fuoriesce da un ugello erogatore di un estrusore per originare le dosi 80. I dispositivi di taglio possono comprendere uno, o più, elementi di taglio, ed uno, o più, elementi di contrasto che agiscono come mezzi di riscontro per la materia plastica e che impediscono che un elemento di taglio, dopo avere separato un dose dalla materia plastica che fuoriesce dall’ugello erogatore, allontani la dose stessa da una zona di consegna.

E’ inoltre previsto un dispositivo di trasporto 6 che riceve le dosi 80 che i summenzionati dispositivi di taglio hanno separato dall’ugello erogatore e consegna le dosi 80 al dispositivo di formatura 1.

In una versione non raffigurata, al posto del dispositivo di formatura 1 è previsto un dispositivo operatore rotante sulla cui periferia è prevista una pluralità di sedi.

In tal caso, il dispositivo di trasporto 6 può consegnare oggetti alle, o prelevare oggetti dalle, suddette sedi.

Il dispositivo di trasporto 6 comprende una ulteriore giostra 7 girevole attorno ad un ulteriore asse B, in una ulteriore direzione R2, e supportante una pluralità di elementi di trasporto 8 posizionati in una ulteriore zona periferica 9 della ulteriore giostra 7 e disposti in modo tale da risultare sostanzialmente angolarmente equidistanti.

La giostra 2 e l’ulteriore giostra 7 possono essere azionate a rotazione da dispositivi di azionamento – ad esempio motori elettrici – indipendenti e mutuamente sincronizzati.

In una versione non raffigurata, il dispositivo di trasporto 6 comprende al posto della ulteriore giostra 7 un elemento di movimentazione e supporto degli elementi di trasporto 8 provvisto di un elemento flessibile, ad esempio un elemento a nastro o a catena, mobile lungo un percorso chiuso ad anello.

Ciascun elemento di trasporto 8 comprende una coppia di aste di guida 10 ricevute in fori 11 della ulteriore giostra 7.

I fori 11 possono alloggiare boccole a ricircolo di sfere.

Tra l’ulteriore giostra 7 e l’elemento di trasporto 8 è interposta una molla 12 che tende ad allontanare l’elemento di trasporto 8 dalla ulteriore giostra 7 ed a mantenere l’elemento di trasporto 8 in una configurazione di massima estensione E, mostrata in Figura 5, nella quale le aste di guida 10 si estendono di una quantità massima all’esterno dei fori 11.

La configurazione di massima estensione E è determinata da elementi di fine corsa associati alle aste di guida 10.

La molla 12 è internamente guidata da una colonna 13 ed è ricevuta in un involucro di protezione 14 che impedisce che, in caso di rottura, parti della molla 12 danneggino componenti del dispositivo di trasporto 6.

L’elemento di trasporto 8 comprende un corpo di supporto 15 al quale sono fissate le aste di guida 11 e che risulta mobile radialmente rispetto alla giostra 2, in avvicinamento ed in allontanamento rispetto all’ulteriore asse B.

L’elemento di trasporto 8 comprende inoltre un ulteriore corpo di supporto 16 girevolmente supportato al corpo di supporto 15 ed oscillante rispetto ad un ancora ulteriore asse C, disposto sostanzialmente parallelamente all’ulteriore asse B. Il corpo di supporto 15 è percorso da un foro 17 – disposto sostanzialmente parallelamente all’ancora ulteriore asse C - internamente al quale è ricevuto un codolo 18 dell’ulteriore corpo di supporto 15. Tra il foro 17 ed il codolo 18 sono interposti cuscinetti 19 che consentono all’ulteriore corpo di supporto 16 di oscillare rispetto al corpo di supporto 15 attorno all’ulteriore asse C.

L’ulteriore corpo di supporto 16 comprende un elemento di manipolazione 20 provvisto di una porzione di ricezione 21, disposta per ricevere una dose 80 che i summenzionati dispositivi di taglio hanno separato dall’ugello erogatore, una porzione di contenimento 22, disposta per contenere la dose 80 e per conferire alla dose 80 una forma desiderata, ed una porzione di raccordo 23, interposta tra la porzione di ricezione 21 e la porzione di contenimento 22 e disposta per favorire il trasferimento della dose 80 dalla porzione di ricezione 21 alla porzione di contenimento 22.

L’elemento di manipolazione 20 è conformato in modo tale che la porzione di ricezione 21, la porzione di contenimento 22 e la porzione di raccordo siano realizzate in un unico pezzo, o, comunque, in più parti distinte tra loro che, una volta assemblate, individuano superfici interne continue per profili e dimensioni.

La porzione di ricezione 21 ha una forma come di “C” e è internamente provvista di una vano 24, aperto nell’ulteriore direzione di rotazione R2, e generalmente conformato come un tronco di cono rovesciato, cioè avente una sezione decrescente in avvicinamento alla porzione di raccordo 23.

La porzione di contenimento 22 è internamente provvista di un recesso 25 di forma sostanzialmente cilindrica.

La porzione di raccordo 23 è internamente provvista di un ulteriore recesso 26 conformato come un tronco di cono rovesciato, cioè avente una sezione decrescente in avvicinamento alla porzione di contenimento 22. In altre parole, la porzione di raccordo 23 ha una forma ad imbuto per favorire l’inserimento della dose 80 nella porzione di contenimento 22.

La porzione di raccordo 23 è provvista di una apertura di ingresso 27 attraverso la quale la dose 80, prelevata dall’estrusore dalla porzione di ricezione 21, penetra all’interno della porzione di raccordo 23.

La porzione di contenimento 22 è provvista di una apertura di uscita 28 attraverso la quale la dose 80 è consegnata ad una cavità di stampo 5.

Sono previsti mezzi di termoregolazione disposti per regolare la temperatura dell’elemento di manipolazione 20, per evitare indesiderate adesioni della materia plastica alle superfici destinate a venire a contatto con le dosi.

I mezzi di termoregolazione possono comprendere mezzi a condotto di raffreddamento ricavati nell’elemento di manipolazione 20 ed alimentati con un liquido refrigerante.

I mezzi di termoregolazione possono comprendere inoltre mezzi erogatori di un gas refrigerante, oppure di altri fluidi in pressione che, espandendo il proprio volume durante la fuoriuscita da microporosità o fori, tendono a raffreddarsi, raffreddando, di conseguenza, le superfici con le quali interagiscono.

Una porzione interna dell’elemento di manipolazione 20, destinata ad interagire con la materia plastica, può essere realizzata in materiale provvisto di una porosità attraverso la quale viene erogato il gas refrigerante.

La suddetta porzione interna, sia nel caso di mezzi di termoregolazione utilizzanti un liquido refrigerante che nel caso di mezzi di termoregolazione utilizzanti un gas refrigerante, può essere sottoposta a trattamenti di finitura superficiale - che possono eventualmente prevedere l’applicazione di materiali di rivestimento – che ostacolano l’adesione della materia plastica e aumentano la mutua scorrevolezza tra la materia plastica e la suddetta porzione interna.

Sono inoltre previsti un primo elemento di chiusura 29 ed un secondo elemento di chiusura 30 associati alla apertura di uscita 28 e mobili tra una configurazione aperta X, mostrata nelle Figure 4, 15, 16, 23 e 24, nella quale il primo elemento di chiusura 29 ed il secondo elemento di chiusura 30 consentono il passaggio della dose 80 attraverso l’apertura di uscita 28, ed una configurazione chiusa Y, mostrata nelle Figure 21 e 22, nella quale il primo elemento di chiusura 29 ed il secondo elemento di chiusura 30 impediscono il passaggio della dose 80 attraverso l’apertura di uscita 28.

Il primo elemento di chiusura 29 ed il secondo elemento di chiusura 30 comprendono una porzione sagomata 31 disposta per conferire alla punta della dose 80 una forma desiderata.

All’ulteriore corpo di supporto è associato un elemento di accoppiamento 32 disposto per impegnarsi con una cavità di stampo 5, come sarà descritto in maggiore dettaglio nel seguito.

L’elemento di accoppiamento 32 comprende una prima parete di accoppiamento 33 ed una seconda parete di accoppiamento 34, mutuamente inclinate per definire una sede conformata a “V” 36, disposte per interagire con una superficie esterna di una cavità di stampo 5, in particolare una superficie cilindrica esterna 35. Durante il funzionamento, la giostra 2 ruota attorno all’asse A, in modo tale che gli stampi di formatura 3 da essa supportati avanzino nella direzione R1 lungo un percorso circolare P1.

La ulteriore giostra 7 ruota attorno all’ulteriore asse B, in modo tale che gli elementi di trasferimento 8 da essa supportati – mantenuti nella configurazione di massima estensione E dalla molla 12 - avanzino nella ulteriore direzione R2 lungo un ulteriore percorso circolare P2.

Il dispositivo di formatura 1 ed il dispositivo di trasporto 6 sono posizionati in modo tale che il percorso circolare P1 e l’ulteriore percorso circolare P2 si intersechino in una zona di trasferimento T, mostrata nelle Figure 5 e 6, nella quale le dosi 80 vengono trasferite dagli elementi di trasporto 8 alle cavità di stampo 5.

In altre parole, l’asse A e l’ulteriore asse B sono separati da una distanza minore della somma dei raggi del percorso circolare P1 e dell’ulteriore percorso circolare P2.

Durante la rotazione della giostra 2 e dell’ulteriore giostra 7, un dispositivo di trasporto 8, che si trova in corrispondenza di una parte iniziale della zona di trasferimento T, interagisce con un corrispondente stampo di formatura 3.

La prima parete di accoppiamento 33 e la seconda parete di accoppiamento 34 si impegnano con la superficie cilindrica esterna 35 della cavità di stampo 5 dello stampo di formatura 3, tale cavità di stampo 5 essendo ricevuta all’interno della sede conformata a “V” 36.

Mentre la giostra 2 e l’ulteriore giostra 7 continuano a ruotare, la cavità di stampo 5 induce l’elemento di trasporto 8 a spostarsi dalla configurazione di massima estensione E e ad avvicinarsi all’ulteriore asse di rotazione B.

Il corpo di supporto 15 si sposta radialmente rispetto alla ulteriore giostra 7, mentre le aste di guida 10 vengono parzialmente ricevuta all’interno dei fori 11, la spinta esercitata sul corpo di supporto 15 dalla molla 12 essendo vinta dalla forza esercitata dalla cavità di stampo 5 sull’elemento di accoppiamento 32.

L’elemento di trasporto 8, durante lo spostamento, è mantenuto a contatto con l’elemento di accoppiamento 32 dalla forza esercitata dalla molla 12.

Come emerge da un confronto tra la Figura 5 e la Figura 6, l’ulteriore corpo di supporto 16 ruota rispetto al corpo di supporto 15 - passando da una prima configurazione operativa O1 mostrata in Figura 5 ad una ulteriore posizione operativa O2 mostrata in Figura 6 - mentre la prima parete di accoppiamento 33 e la seconda parete di accoppiamento 34 si mantengono a contatto con la superficie cilindrica esterna 35. L’elemento di trasporto 8, pertanto, in corrispondenza della zona di trasferimento T abbandona l’ulteriore percorso circolare P2 e si muove lungo una porzione Z del percorso circolare P1. In tal modo, l’elemento di trasferimento 8 e la cavità di stampo 5 interagiscono per un intervallo di tempo significativamente lungo, durante il quale una dose 80 può essere correttamente trasferita dall’elemento di trasferimento 8 alla cavità di stampo 5.

Poiché la prima superficie di accoppiamento 33 e la seconda superficie di accoppiamento 34 si mantengono a contatto con la superficie cilindrica esterna 35, la porzione di contenimento 22 risulta disposta superiormente a, ed allineata con, la cavità di stampo 5, mentre la cavità di stampo 5 e l’elemento di manipolazione 20 percorrono insieme la porzione Z. Ciò consente un ottimale trasferimento della dose 80 dalla porzione di contenimento 22 alla cavità di stampo 5, dal momento che la cavità di stampo 5 agisce come un mezzo di riferimento e centraggio per l’elemento di trasporto 8 assicurando un corretto posizionamento dell’elemento di manipolazione 20 rispetto alla cavità di stampo 5.

Inoltre, poiché l’ulteriore corpo di supporto 16 può ruotare rispetto al corpo di supporto 15 ed il corpo di supporto 15 può spostarsi radialmente rispetto alla ulteriore giostra 7, mentre la molla 12 lo induce ad allontanarsi dall’ulteriore asse B, l’elemento di accoppiamento 32 può impegnarsi correttamente con la cavità di stampo 5 anche nel caso in cui la posizione dell’elemento di accoppiamento 32 e/o la posizione della cavità di stampo 5 differiscano – entro certi limiti- dal quelle teoricamente previste.

Quanto sopra esposto, in aggiunta alla forma della sede conformata a “V” che si impegna con la superficie cilindrica esterna 35 ed alla cedevolezza in direzione radiale – consentita dalla molla 12 -dell’elemento di trasporto 8, permette di compensare errori di sincronizzazione tra la velocità di rotazione della giostra 2 e la velocità di rotazione dell’ulteriore giostra 2.

La superficie cilindrica esterna 35 è sottoposta a lavorazioni meccaniche, ad esempio di rettifica, che ne assicurano una elevata precisione dimensionale, in modo tale che la cavità di stampo 5 possa esplicare in modo ottimale la sua funzione di mezzo di riferimento e centraggio per l’elemento di trasporto 8.

Quando l’elemento di accoppiamento 32 interagisce con la superficie cilindrica esterna 35, lo stampo di formatura 3 è nella configurazione aperta e la cavità di stampo 5 si trova in una posizione di punto morto inferiore della propria corsa.

La cavità di stampo 5 è movimentata da un dispositivo di azionamento provvisto di uno stelo ad una estremità del quale è fissata la cavità di stampo 5. Nella posizione di punto morto inferiore, una porzione prevalente del suddetto stelo è ricevuta all’interno di un manicotto di guida.

Nella posizione di punto morto inferiore, pertanto, la cavità di stampo 5 è dotata di elevata rigidezza, il che consente di ottenere un più preciso posizionamento dell’elemento di manipolazione 20.

La cavità di stampo 5, l’elemento di accoppiamento 32 e l’elemento di manipolazione 20 possono essere conformati in modo tale che, quando l’elemento di accoppiamento 32 interagisce con la superficie cilindrica esterna 35, un asse della porzione di contenimento 22 risulti sostanzialmente coincidente con un asse della cavità di stampo 5.

Nella pratica, la dose 80 può presentare un diametro leggermente minore rispetto al diametro della porzione di contenimento 22.

In tal caso, la dose 80 può appoggiarsi ad una porzione di parete interna dell’elemento di contenimento 22 ed essere distanziata da una ulteriore porzione di parete interna dell’elemento di contenimento 22, opposta alla suddetta porzione di parete interna.

In altre parole, la dose 80 si dispone all’interno dell’elemento di contenimento 20 in modo tale da risultare asimmetrica rispetto all’asse della porzione di contenimento 22.

Sono previsti mezzi di regolazione 37 che consentono di spostare l’elemento di accoppiamento 32 rispetto all’ulteriore corpo di supporto 16, in modo tale che, quando l’elemento di accoppiamento 32 interagisce con la superficie cilindrica esterna 35, un asse della dose 80 (e non l’asse della porzione di contenimento 22) risulti sostanzialmente coincidente con un asse della cavità di stampo 5.

I mezzi di regolazione 37 comprendono primi mezzi di regolazione 38, disposti per spostare l’elemento di accoppiamento 32 lungo una direzione di regolazione D1, mostrata nelle Figure 10, 32, 33 e 34, disposta radialmente rispetto alla ulteriore giostra 7, e secondi mezzi di regolazione 39 disposti per spostare l’elemento di accoppiamento 32, in una ulteriore direzione di regolazione D2, mostrata nelle Figure 33 e 34, disposta trasversalmente rispetto alla ulteriore giostra 7.

E’ prevista una slitta 117 avente una prima porzione 119 scorrevole in una scanalatura 118 ricavata nell’elemento di manipolazione 20 ed una seconda porzione 120 provvista di una ulteriore scanalatura 140 nella quale è scorrevole una appendice 141 dell’elemento di accoppiamento 32.

I primi mezzi di regolazione 38 comprendono un primo perno ad eccentrico 123 avente un gambo 125 ricevuto in una sede 126 ricavata nella slitta 117.

Il primo perno ad eccentrico 123 sposta l’elemento di accoppiamento 32 rispetto alla slitta 117, lungo la direzione di regolazione D1.

Il primo perno ad eccentrico 123 può essere ruotato per mezzo di un opportuno utensile inseribile in un foro di passaggio 132 ricavato nell’elemento di accoppiamento 32.

I primi mezzi di regolazione 38 comprendono inoltre una prima vite di serraggio 127 che blocca l’elemento di accoppiamento 32 sulla slitta 117, una volta che l’elemento di accoppiamento 32 è stato disposto in una desiderata posizione rispetto alla slitta 117. La prima vite di serraggio 127 agisce su un elemento a cuneo 142 ricevuto in un foro 122 ricavato nell’elemento di accoppiamento 32, per premere l’elemento a cuneo 142 contro una parete 143 della ulteriore scanalatura 140.

I secondi mezzi di regolazione 39 comprendono un secondo perno ad eccentrico 124 avente un ulteriore gambo ricevuto in una ulteriore sede ricavata nell’elemento di manipolazione 20.

Il secondo perno ad eccentrico sposta la slitta 117 rispetto all’elemento di manipolazione 20, lungo la ulteriore direzione di regolazione D2.

Il secondo perno ad eccentrico 124 può essere ruotato per mezzo di un opportuno utensile inseribile in un ulteriore foro di passaggio 133 ricavato nella slitta 117.

I secondi mezzi di regolazione 39 comprendono inoltre una seconda vite di serraggio 128 che blocca la slitta 117 sull’elemento di manipolazione 20, una volta che la slitta 117 è stata disposta in una desiderata posizione rispetto all’elemento di manipolazione 20.

La seconda vite di serraggio 128 agisce su un ulteriore elemento a cuneo 129 ricevuto in un ulteriore foro 130 ricavato nella slitta 117, per premere l’ulteriore elemento a cuneo 129 contro una ulteriore parete 131 della scanalatura 118.

Mentre la giostra 2 e l’ulteriore giostra 7 continuano a ruotare, l’elemento di trasporto 8 e la cavità di stampo 5, mantenuti in reciproco contatto dalla molla 12 e dall’elemento di accoppiamento 32, giungono in una zona terminale della porzione Z.

In corrispondenza di tale zona terminale, l’elemento di accoppiamento 32 si disimpegna dalla superficie cilindrica esterna 35.

La molla 12 riporta l’elemento di trasporto 8 nella configurazione di massima estensione E, in modo tale che l’elemento di trasporto 8 abbandoni il percorso circolare P1 e percorra nuovamente l’ulteriore percorso circolare P2.

L’elemento di trasporto 8 comprende mezzi elastici -ricevuti all’interno di mezzi ad involucro 76 mostrati in Figura 4 – interposti tra il corpo di supporto 15 e l’ulteriore corpo di supporto 16 e disposti per ruotare l’ulteriore corpo di supporto 16 attorno all’ulteriore asse C, in modo tale spostare l’ulteriore corpo di supporto 16 dalla ulteriore posizione operativa O2 alla posizione operativa O1. I mezzi elastici, inoltre, mantengono l’ulteriore corpo di supporto 16 nella posizione operativa O1. L’elemento di trasporto 8 comprende inoltre un elemento smorzatore 77 mostrato in Figura 15 – ad esempio uno smorzatore pneumatico – disposto per facilitare un corretto riposizionamento dell’ulteriore corpo di supporto 16 nella posizione operativa O1, evitando oscillazioni dell’ulteriore corpo di supporto 16 attorno alla posizione operativa O1.

Come mostrato nelle Figure da 7 a 9, all’ulteriore corpo di supporto 16 è associato un dispositivo di chiusura 40 disposto per chiudere l’apertura di ingresso 27 della porzione di raccordo 23.

Il dispositivo di chiusura 40 comprende un elemento di chiusura 41 fissato ad una estremità 42 di un braccio 43 avente una ulteriore estremità 44, opposta all’estremità 42, incernierata all’ulteriore corpo di supporto 16.

L’elemento di chiusura 41 è mobile tra una posizione di chiusura K, mostrata nelle Figure 7 e 8, nella quale l’elemento di chiusura 41 chiude l’apertura di ingresso 27, ed una posizione di apertura, non raffigurata, nella quale l’elemento di chiusura 41 è distante dall’apertura di ingresso 27.

Nella posizione di chiusura K, l’elemento di chiusura 41 non va a contatto con l’elemento di manipolazione 20 per evitare che superfici dell’elemento di chiusura 41 e dell’elemento di manipolazione 20, interagendo mutuamente, risultino danneggiate.

Il dispositivo di chiusura 40 comprende inoltre ulteriori mezzi elastici, ad esempio una molla ricevuta all’interno di un astuccio 45, che mantengono l’elemento di chiusura 41 nella posizione di chiusura K.

Gli ulteriori mezzi elastici forniscono una spinta che non modifica l’entità dell’oscillazione dell’ulteriore corpo di supporto 16 rispetto al corpo di supporto 15, durante il funzionamento.

L’astuccio 45 comprende una prima zona di estremità 49 incernierata al corpo di supporto 15 ed una ulteriore zona di estremità 50, opposta alla zona estremità 49, incernierata ad una porzione 51 del braccio 43.

Il dispositivo di chiusura 40 comprende inoltre un elemento volvente 46 incernierato ad una appendice 47 del braccio 43 e cooperante con un elemento a camma, non raffigurato, fissato ad un telaio del dispositivo di trasporto 6.

L’elemento a camma è conformato in modo tale da spostare l’elemento di chiusura 41 dalla posizione chiusa K alla posizione aperta, durante la rotazione della ulteriore giostra 7, senza provocare alterazioni della posizione del corpo di supporto 15 e dell’ulteriore corpo di supporto 16.

In alternativa, gli ulteriori mezzi elastici possono essere conformati in modo tale da mantenere l’elemento di chiusura 41 nella posizione aperta.

In tal caso, l’elemento a camma è conformato in modo tale da spostare l’elemento di chiusura 41 dalla posizione aperta alla posizione chiusa K, durante la rotazione della ulteriore giostra 7.

Sono previsti mezzi sensori che verificano se la dose 80 è stata completamente ricevuta all’interno della porzione di raccordo 23 e della porzione di contenimento 22 (cioè verificano se tutta la dose 80 ha attraversato l’apertura di ingresso 27) e, in caso affermativo, consentono lo spostamento dell’elemento di chiusura 41 dalla posizione aperta alla posizione chiusa K.

All’elemento di chiusura 41 è associato un dispositivo di erogazione 48 per erogare un fluido, ad esempio aria in pressione, all’interno della porzione di raccordo 23 e della porzione di contenimento 22, il dispositivo di erogazione 48 essendo alimentato tramite condotti, non raffigurati. Quando l’elemento di chiusura 41 è nella posizione chiusa K, l’elemento di erogazione 48 introduce il fluido all’interno della porzione di contenimento 22, superiormente alla dose 80 in essa ricevuta, per promuovere l’espulsione della dose 80 dalla porzione di contenimento 22, attraverso l’apertura di uscita 28.

In alternativa, all’interno, all’elemento di chiusura 40 può essere associato un elemento espulsore mobile, comandato dal fluido, che agisce direttamente sulla dose 80 per espellerla dalla porzione di contenimento 22.

L’elemento espulsore può essere conformato in modo tale da formare una parte superiore della dose 80 per ridurre, o addirittura eliminare, la scabrosità della parte superiore della dose 80 che è venuta precedentemente a contatto con un coltello di taglio che ha separato la dose 80 dall’estrusore.

L’elemento espulsore mobile può essere conformato così da produrre su una estremità della dose con la quale interagisce un avvallamento di forma tale da agevolare una prima penetrazione del punzone, in modo tale che il punzone possa centrarsi più facilmente rispetto alla dose.

In altre parole, il punzone, impegnandosi nel suddetto avvallamento, può più facilmente posizionare la dose in modo tale che l’asse della dose si allinei con l’asse della cavità di stampo.

In alternativa, l’elemento espulsore può agire sulla dose 80 non direttamente, ma indirettamente, tra l’elemento espulsore e la parte superiore della dose 80 essendo interposto un cuscino fluido.

Con riferimento alle Figure 15 e 16 è mostrato un dispositivo di azionamento 52 disposto per azionare il primo elemento di chiusura 29 ed il secondo elemento di chiusura 30 tra la configurazione aperta X e la configurazione chiusa Y.

Il dispositivo di azionamento 52 comprende un primo attuatore 53, ad esempio un attuatore pneumatico, ed un secondo attuatore 54, ed esempio un ulteriore attuatore pneumatico, fissati all’ulteriore corpo di supporto 16.

Il primo attuatore 53 comprende un primo stelo 55, avente una estremità libera 56 fissata ad un primo elemento di supporto 57 al quale è connesso il primo elemento di chiusura 29.

Il secondo attuatore 55 comprende un secondo stelo 58, avente una ulteriore estremità libera 59 fissata ad un secondo elemento di supporto 60 al quale è connesso il secondo elemento di chiusura 30.

Il primo attuatore 53 ed il secondo attuatore 54 spostano il primo elemento di chiusura 29 ed il secondo elemento di chiusura 30 dalla posizione aperta X alla posizione chiusa Y, e viceversa.

Il primo attuatore 53 ed il secondo attuatore possono essere del tipo a doppio effetto.

Il dispositivo di azionamento 52 comprende una barra 61 provvista di una porzione di cremagliera 63 ed avente una zona di estremità 62 connessa al primo elemento di supporto 57.

Il dispositivo di azionamento 52 comprende inoltre una ulteriore barra 64 provvista di una ulteriore porzione di cremagliera 66 ed avente una ulteriore zona di estremità 65 connessa al secondo elemento di supporto 60.

Il dispositivo di azionamento 52 comprende inoltre una ruota dentata 67 girevolmente supportata in modo folle all’ulteriore corpo di supporto 16.

La barra 61 e l’ulteriore barra 64 sono disposte in modo tale che la porzione di cremagliera 63 e l’ulteriore porzione di cremagliera 66 siano reciprocamente affacciate ed ingranino simultaneamente con la ruota dentata 67.

Il primo stelo 55 è disposto sostanzialmente parallelamente all’ulteriore barra 64 e superiormente a quest’ultima.

Il secondo stelo 58 è disposto sostanzialmente parallelamente alla barra 61 e superiormente a quest’ultima.

Il dispositivo di azionamento 52 mutuamente allontana ed avvicina il primo elemento di chiusura 29 ed il secondo elemento di chiusura 30 traslandoli linearmente lungo una direzione di movimentazione F. Il dispositivo di azionamento 52 mutuamente allontana ed avvicina il primo elemento di chiusura 29 ed il secondo elemento di chiusura 30 mantenendoli in un piano sostanzialmente parallelo ad un ulteriore piano individuato dalla apertura di uscita 28.

Il dispositivo di azionamento 52 movimenta il primo elemento di chiusura 29 ed il secondo elemento di chiusura 30 mantenendoli reciprocamente paralleli. In tal modo, la punta della dose 80 si distacca uniformemente dal primo elemento di chiusura 29 e dal secondo elemento di chiusura 30.

Il primo elemento di chiusura 29 ed il secondo elemento di chiusura 30, pertanto, non esercitano sulla dose 80 – in particolare sulla punta della dose 80 – sollecitazioni che tendono a deformarla.

Il primo elemento di chiusura 29 ed il secondo elemento di chiusura 30 si spostano lungo la direzione di movimentazione F in modo contemporaneo e percorrendo una stessa distanza, grazie alla porzione di cremagliera 63, all’ulteriore porzione di cremagliera 66 ed alla ruota dentata 67 che agiscono come mezzi di sincronizzazione.

Sono inoltre previsti elementi di registrazione 68 per regolare la posizione del primo elemento di chiusura 29 e del secondo elemento di chiusura 30. Gli elementi di registrazione 68 evitano che il primo elemento di chiusura 29 ed il secondo elemento di chiusura 30 urtino uno contro l’altro, il che potrebbe portare ad un danneggiamento.

Gli elementi di registrazione 68 comprendono fine corsa meccanici ciascuno provvisto di una vite di registro e di uno o più elementi di arresto che può essere posizionato in una desiderata configurazione operativa tramite la vite di registro.

Come mostrato nelle Figure 17 e 18, il dispositivo di trasporto 6 comprende un primo dispositivo di movimentazione 69 ed un secondo dispositivo di movimentazione 70 disposti per movimentare gli elementi di trasporto 8.

Per esigenze legate al ciclo produttivo, o in situazioni di emergenza che si verifichino durante il funzionamento, può essere necessario impedire agli elementi di trasporto 8 di interagire con l’estrusore, in modo tale che gli elementi di trasporto 8 non prelevino dall’estrusore dosi 80 di materia plastica, o impedire agli elementi di trasporto 8 di interagire con il dispositivo di formatura per compressione 1, in modo tale che gli elementi di trasporto 8 non consegnino alle cavità di stampo 5 dosi 80 di materia plastica.

Più in generale, può accadere che si voglia evitare una qualsiasi interazione tra il dispositivo di trasporto 6 ed il dispositivo di formatura per compressione 1.

In aggiunta, può risultare desiderabile che soltanto alcuni degli elementi di trasporto 8 interagiscano con l’estrusore e con il dispositivo di formatura per compressione 1, mentre i rimanenti elementi di trasporto sono mantenuti in una configurazione non operativa.

Il primo dispositivo di movimentazione 69 è posizionato in una zona del dispositivo di trasporto 6 in corrispondenza della quale il dispositivo di trasporto 6 interagisce con il dispositivo di formatura per compressione 1, in modo tale da allontanare, se richiesto, gli elementi di trasporto 8 dalla giostra 2.

Il secondo dispositivo di movimentazione 70 è posizionato in una ulteriore zona del dispositivo di trasporto 6 in corrispondenza della quale il dispositivo di trasporto 6 interagisce con l’estrusore, in modo tale da allontanare, se richiesto, gli elementi di trasporto 8 dall’estrusore.

Il primo dispositivo di movimentazione 69 ed il secondo dispositivo di movimentazione 70 comprendono una piastra 71 nella quale è ricavata una scanalatura 72 che definisce un profilo di camma.

Il primo dispositivo di movimentazione 69 ed il secondo dispositivo di movimentazione 70 comprendono inoltre mezzi attuatori 73, ad esempio mezzi attuatori pneumatici, aventi una porzione collegata alla ulteriore giostra 7 ed una ulteriore porzione collegata alla piastra 71.

I mezzi attuatori 73 spostano la piastra 71 tra una posizione operativa, nella quale un corpo volvente 74, girevolmente supportato dal corpo di supporto 15, viene ricevuto nella scanalatura 72, ed una posizione di riposo, nella quale il corpo volvente 74 non interagisce con la scanalatura 72.

Sono inoltre previste colonne 75 che guidano la piastra 71 dalla posizione operativa alla posizione di riposo, e viceversa.

Nella posizione operativa, la scanalatura 72 induce il corpo volvente 74 a compiere un predeterminato percorso.

Il corpo volvente 74, pertanto, interagendo con la scanalatura 72, vince la forza esercitata dalla molla 12 e induce l’elemento di trasporto 8 ad avvicinarsi all’ulteriore asse di rotazione B.

Quando la piastra 71 si trova nella posizione operativa, una pluralità di corpi volventi 74, associati ad elementi di trasporto 8 tra loro adiacenti, impegna contemporaneamente la scanalatura 72.

Ne consegue che la piastra 71 movimenta simultaneamente un gruppo di elementi di trasporto 8 consecutivi.

In alternativa, ciascun elemento di trasporto 8 può comprendere, al posto della molla 12, un dispositivo di attuazione lineare, pneumatico o di altro tipo (ad esempio LinMot<®>), che da un lato garantisce una spinta sostanzialmente costante sull’elemento di trasporto 8, verso l’estero della ulteriore giostra 7, a prescindere dalla posizione radiale dell’elemento di trasporto 8, e dall’altro consente di spostare l’elemento di trasporto 8, indipendentemente dagli altri elementi di trasporto 8, per rimuoverlo dalla configurazione di massima estensione E ed avvicinarlo all’ulteriore asse di rotazione B.

In tal caso non è necessario prevedere il primo dispositivo di movimentazione 69 ed il secondo dispositivo di movimentazione 70.

Con riferimento alla Figura 19, è mostrato un apparato per la formatura per compressione di dosi materia plastica per ottenere oggetti, in particolare preforme di contenitori, comprendente un estrusore 81, un dispositivo di trasporto 6, del tipo sopra descritto, che preleva dosi di materia plastica pastosa dall’estrusore 81 e le trasferisce ad un dispositivo di formatura per compressione 1, del tipo sopra descritto.

L’apparato comprende inoltre un dispositivo di estrazione 82, un dispositivo di condizionamento termico 83, un dispositivo di prelievo 84 ed un dispositivo convogliatore 85.

Il dispositivo di estrazione 82, il dispositivo di condizionamento termico 83 ed il dispositivo di prelievo 84 possono comprendere ciascuno una giostra rotante.

Il dispositivo di estrazione 82 rimuove gli oggetti dal dispositivo di formatura per compressione 1 e li consegna al dispositivo di condizionamento termico 83 nel quale gli oggetti vengono termicamente condizionati, ad esempio raffreddati.

Il dispositivo di prelievo 84 rimuove gli oggetti dal dispositivo di condizionamento termico 83 e li consegna al dispositivo convogliatore 85 che provvede ad evacuarli.

Nel dispositivo di trasporto 6 è individuato un settore angolare ? di inserimento delle dosi 80.

Nel dispositivo di estrazione 82 è individuato un settore angolare ? di prelievo dei prodotti finiti. L’estrusore 81 non può essere spostato rispetto al dispositivo di trasporto 6 in modo da assumere una posizione disposta più a valle rispetto alla ulteriore direzione di rotazione R2 – cioè non è possibile avvicinare l’estrusore 81 al settore angolare ? spostandolo lungo la ulteriore direzione di rotazione R2 - per non impedire ad un operatore l’accesso ad una zona delimitata dal dispositivo di trasporto 6, dal dispositivo di estrazione 82 e dal dispositivo di condizionamento termico 83.

Con riferimento alla Figura 20, è mostrato un apparato per la formatura per compressione di dosi materia plastica per ottenere oggetti, in particolare preforme di contenitori, comprendente un estrusore 81, un dispositivo di formatura per compressione 1, un dispositivo di condizionamento termico 83, un dispositivo di prelievo 84 ed un dispositivo convogliatore 85 analoghi a quelli descritti con riferimento alla Figura 19.

L’apparato è provvisto di un dispositivo di trasporto 6 che preleva le dosi di materia plastica pastosa dall’estrusore 81 e le trasferisce ad un dispositivo di formatura per compressione 1.

Il dispositivo di trasporto 6, inoltre, preleva gli oggetti dal dispositivo di formatura per compressione 1 e li trasferisce ad un dispositivo di trasferimento 86, ad esempio del tipo a giostra.

Il dispositivo di trasferimento 86 provvede, successivamente ad alimentare con gli oggetti il dispositivo di condizionamento termico 83.

Nel dispositivo di trasporto 6 è individuato un settore angolare ? di inserimento delle dosi 80 e di prelievo dei prodotti finiti.

In una versione non raffigurata, il dispositivo di trasferimento 86 può non essere previsto, in tal caso il dispositivo di trasporto 6 consegna gli oggetti direttamente al dispositivo di condizionamento termico 83.

Ciò consente di ottenere un apparato strutturalmente più semplice.

Come mostrato nelle Figure 7, 10 e 12, la porzione di ricezione 22 degli elementi di trasporto 8 del dispositivo di trasporto 6 è conformata in modo tale da ricevere e supportare un oggetto.

Il vano 24 della porzione di ricezione 22 può essere conformato in modo tale da ricevere e manipolare efficacemente sia una dose che un oggetto, in particolare nel caso in cui tale oggetto sua una preforma e, pertanto, presenti una considerevole somiglianza, per quanto riguarda la forma e le dimensioni, con una dose 80 destinata ad originarla. Mentre la preforma viene prelevata, l’elemento di chiusura 41, se presente, si trova nella posizione di chiusura K.

Di conseguenza, l’elemento di chiusura 41, opportunamente conformato allo scopo, può agire quale mezzo di appoggio che supporta inferiormente la preforma.

L’estrusore 81 può assumere una posizione disposta più a valle rispetto alla ulteriore direzione di rotazione R2, rispetto alla posizione assunta dall’estrusore 81 nell’apparato di Figura 19.

In altre parole è possibile avvicinare l’estrusore 81 al settore angolare ? spostandolo lungo la ulteriore direzione di rotazione R2, dal momento che, non essendo previsto il dispositivo di estrazione 82, l’estrusore non impedisce l’accesso al dispositivo di trasporto 6.

In aggiunta, poiché l’estrusore è posizionato più a valle rispetto alla ulteriore direzione di rotazione R2, le dosi permangono all’interno degli elementi di trasporto 8 per un tempo minore rispetto a quanto avviene nell’apparato mostrato in Figura 19.

Ciò contribuisce ad evitare che la materia plastica si attacchi alle pareti degli elementi di trasporto 8.

In aggiunta, poiché gli oggetti sono prelevati dal dispositivo di formatura per compressione 1 quando le dosi sono inserite nel dispositivo di formatura per compressione 1 – e non prima che le dosi siano inserite nel dispositivo di formatura per compressione 1 – esse (e le preforme originate dalle dosi) rimangono a bordo del dispositivo di formatura per compressione 1 per un intervallo di tempo che corrisponde sostanzialmente ad un giro competo della giostra 2 attorno all’asse A.

In tal modo è fornito un tempo maggiore, rispetto al caso dell’apparato mostrato in Figura 19, durante il quale l’oggetto, dopo essere stato formato, può raffreddarsi, in modo tale da stabilizzare la propria forma.

Con riferimento alle Figure da 21 a 24, è mostrato un elemento di manipolazione 20 comprendente una porzione di contenimento 22 provvista di un elemento di guida 87 disposto per indirizzare la dose 80 verso la cavità di stampo 5.

L’elemento di guida 87 comprende un manicotto 88 ricevuto all’interno del recesso 25.

L’elemento di guida 87 è mobile tra una posizione retratta M, mostrata nelle Figure 21 e 22, nella quale il manicotto 88 è contenuto all’interno della porzione di contenimento 22, ed una posizione estesa N, mostrata nelle Figure 23 e 24, nella quale il manicotto 88 si proietta attraverso l’apertura di uscita 28, eventualmente oltre il primo elemento di chiusura 29 ed il secondo elemento di chiusura 30, per consegnare la dose 80 alla cavità di stampo 5.

L’elemento di guida 87 assume la posizione retratta M quando il primo elemento di chiusura 29 ed il secondo elemento di chiusura 30 sono nella configurazione chiusa Y.

L’elemento di guida 87 assume la posizione estesa N quando il primo elemento di chiusura 29 ed il secondo elemento di chiusura 30 sono nella configurazione aperta X.

Il manicotto 88, passando dalla posizione retratta M alla posizione estesa N, percorre una distanza che può essere uguale, o maggiore, rispetto ad uno spessore H del primo elemento di chiusura 29 e del secondo elemento di chiusura 30, misurato parallelamente all’ulteriore asse B.

L’elemento di guida 87 comprende un risalto anulare 89 che si diparte dal manicotto 88 per essere ricevuto in un alloggiamento 91 ricavato nella porzione di contenimento 22.

Il risalto anulare 89 comprende una prima nervatura 92 ed una seconda nervatura 93, mutuamente distanziate, tra le quali è individuata una gola 94 che riceve un elemento di tenuta 95 disposto per interagire con l’alloggiamento 91.

Il risalto anulare 89 individua nell’alloggiamento 91 una prima camera 96 ed una seconda camera 97.

La prima camera 96 è alimentata con un fluido operatore, ad esempio aria in pressione, tramite un condotto 98.

La seconda camera 97 è alimentata con un fluido operatore, ad esempio aria in pressione, tramite un ulteriore condotto 99.

Nel funzionamento, quando l’elemento di guida 87 si trova nella posizione retratta M, la seconda camera 97 viene alimentata con il fluido operatore.

Il risalto anulare 89 si sposta fino a quando la prima nervatura 92 giunge a battuta contro una superficie di riscontro 100 dell’alloggiamento 91.

L’elemento di guida 87 passa, in tal modo, dalla posizione retratta M alla posizione estesa N.

Successivamente, la prima camera 96 viene alimentata con il fluido operatore.

Il risalto anulare 89 si sposta fino a quando la seconda nervatura 93 giunge a battuta contro una ulteriore superficie di riscontro 101 dell’alloggiamento 91.

Il fluido operatore presente all’interno della seconda camera 97 viene evacuato attraverso l’ulteriore condotto 99.

L’elemento di guida 87 ritorna, in tal modo, dalla posizione estesa N alla posizione retratta M.

Con riferimento alle Figure da 25 a 31, è mostrata una porzione di contenimento 22 di un elemento di manipolazione 20 che è provvista di una manicotto 88 comprendente di una parete laterale 116 nella quale sono ricavati mezzi a condotto 102 disposti per convogliare un fluido di raffreddamento.

Nel manicotto 88 sono ricavati mezzi a sede 110 che alloggiano una sfera 111.

Una porzione della sfera 111 sporge dai mezzi a sede 110 ed è ricevuta in una scanalatura ricavata nella porzione di contenimento 22.

La sfera 111, pertanto, consente all’elemento di guida 87 di spostarsi tra la posizione retratta M e la posizione estesa N, ma impedisce al manicotto 88 di ruotare attorno ad un proprio asse longitudinale E.

Nel seguito saranno descritte, a titolo esemplificativo, due particolari forme di realizzazione dei mezzi a condotto 102, altre forme di realizzazione potendo essere previste in alternativa.

Con riferimento alle Figure da 25 a 30, i mezzi a condotto 102 comprendono una pluralità di condotti inferiori 103, uno soltanto dei quali è mostrato in Figura 28, disposti circonferenzialmente uno accanto all’altro.

I mezzi a condotto 102 comprendono inoltre una pluralità di condotti superiori 104, uno soltanto dei quali è mostrato in Figura 28, disposti circonferenzialmente uno accanto all’altro.

Nel seguito sarà descritto dettagliatamente uno dei condotti inferiori 103.

Quanto affermato con riferimento al suddetto condotto inferiore 103 deve ritenersi applicabile anche agli altri condotti 103 ed ai condotti superiori 104.

Il condotto inferiore 103 comprende un primo tubo 105 ed un secondo tubo 106, sostanzialmente rettilinei, estendentesi sostanzialmente parallelamente all’asse longitudinale E.

Il primo tubo 105 ed il secondo tubo 106 sono collegati da un terzo tubo 107 avente uno sviluppo curvilineo ed estendentesi sostanzialmente circonferenzialmente rispetto al manicotto 88.

Il condotto inferiore 104 comprende inoltre un primo elemento tubolare 108, collegato al primo tubo 105, attraverso il quale il fluido di raffreddamento viene introdotto nel condotto inferiore 104, ed un secondo elemento tubolare 109, collegato al secondo tubo 106, attraverso il quale il fluido di raffreddamento viene asportato dal condotto inferiore 104.

Il primo elemento tubolare 108 ed il secondo elemento tubolare 109 sono disposti sostanzialmente radialmente rispetto al manicotto 88.

Come mostrato in Figura 30, il primo elemento tubolare 108 si affaccia su una prima camera 112 ricavata nella porzione di contenimento 22.

La prima camera 112 viene alimentata con il fluido di raffreddamento tramite un condotto di alimentazione 113 e, a sua volta, provvede ad alimentare il primo elemento tubolare 108.

La prima camera 112 ha una estensione, misurata parallelamente all’asse longitudinale E, che è uguale alla, o maggiore della, corsa che l’elemento di guida 87 percorre spostandosi dalla posizione retratta M alla posizione estesa N.

Di conseguenza il primo elemento tubolare 108 risulta affacciato alla prima camera 112 sia quando l’elemento di guida 87 è nella posizione retratta M che quando l’elemento di guida è nella posizione estesa N.

Inoltre, il primo elemento tubolare 108 è mantenuto costantemente in collegamento con la prima camera 112 mentre l’elemento di guida 87 si sposta dalla posizione retratta M alla posizione estesa N, e viceversa.

Come mostrato in Figura 29, il secondo elemento tubolare 109 si affaccia su una seconda camera 114 ricavata nella porzione di contenimento 22.

La seconda camera 114 riceve il fluido di raffreddamento dal secondo elemento tubolare 109. Il fluido di raffreddamento viene evacuato dalla seconda camera 114 attraverso un condotto di scarico 115.

La seconda camera 114 ha una estensione, misurata parallelamente all’asse longitudinale E, che è uguale alla, o maggiore della, corsa che l’elemento di guida 87 percorre spostandosi dalla posizione retratta M alla posizione estesa N.

Di conseguenza il secondo elemento tubolare 109 risulta affacciato alla seconda camera 114 sia quando l’elemento di guida 87 è nella posizione retratta M che quando l’elemento di guida 87 è nella posizione estesa N.

Inoltre, il secondo elemento tubolare 109 è mantenuto costantemente in collegamento con la seconda camera 114, mentre l’elemento di guida 87 si sposta dalla posizione retratta M alla posizione estesa N, e viceversa.

Ciò consente un efficace raffreddamento dell’elemento di guida in ogni momento del ciclo di funzionamento. Con riferimento alla Figura 31, i mezzi a condotto 102 comprendono una pluralità di condotti 150, uno soltanto dei quali è mostrato in Figura 31, disposti circonferenzialmente uno accanto all’altro.

Nel seguito sarà descritto dettagliatamente uno dei condotti 150.

Quanto affermato con riferimento al suddetto condotto 150 deve ritenersi applicabile anche agli altri condotti 150.

Il condotto 150 comprende una prima porzione di tubo 151, una seconda porzione di tubo 152 ed una terza porzione di tubo 153, sostanzialmente rettilinee, estendentesi sostanzialmente parallelamente all’asse longitudinale E.

La prima porzione di tubo 151 e la terza porzione di tubo 153 sono sostanzialmente mutuamente allineate. La prima porzione di tubo 151 e la seconda porzione di tubo 152 sono collegate da una quarta porzione di tubo 154 avente uno sviluppo curvilineo ed estendentesi sostanzialmente circonferenzialmente rispetto al manicotto 88.

La seconda porzione di tubo 152 e la terza porzione di tubo 153 sono collegate da una quinta porzione di tubo 155 avente uno sviluppo curvilineo ed estendentesi sostanzialmente circonferenzialmente rispetto al manicotto 88.

Il condotto 150 comprende inoltre un ulteriore primo elemento tubolare 156, collegato alla prima porzione di tubo 151, attraverso il quale il fluido di raffreddamento viene introdotto nel condotto 150, ed un ulteriore secondo elemento tubolare 157, collegato alla terza porzione di tubo 153, attraverso il quale il fluido di raffreddamento viene asportato dal condotto 150.

L’ulteriore primo elemento tubolare 156 e l’ulteriore secondo elemento tubolare 157 sono disposti sostanzialmente radialmente rispetto al manicotto 88. L’ulteriore primo elemento tubolare 156 si affaccia su una ulteriore prima camera, non raffigurata, ricavata nella porzione di contenimento 22.

L’ulteriore prima camera viene alimentata con il fluido di raffreddamento e, a sua volta, provvede ad alimentare l’ulteriore primo elemento tubolare 156. L’ulteriore prima camera ha una estensione, misurata parallelamente all’asse longitudinale E, che è uguale alla, o maggiore della, corsa che l’elemento di guida 87 percorre spostandosi dalla posizione retratta M alla posizione estesa N.

Di conseguenza l’ulteriore primo elemento tubolare 156 risulta affacciato alla ulteriore prima camera sia quando l’elemento di guida 87 è nella posizione retratta M che quando l’elemento di guida è nella posizione estesa N.

Inoltre, l’ulteriore primo elemento tubolare 156 è mantenuto costantemente in collegamento con l’ulteriore prima camera mentre l’elemento di guida 87 si sposta dalla posizione retratta M alla posizione estesa N, e viceversa.

L’ulteriore secondo elemento tubolare 157 si affaccia su una ulteriore seconda camera, non raffigurata, ricavata nella porzione di contenimento 22.

L’ulteriore seconda camera riceve il fluido di raffreddamento dall’ulteriore secondo elemento tubolare 157 e provvede ad evacuarlo.

L’ulteriore seconda camera ha una estensione, misurata parallelamente all’asse longitudinale E, che è uguale alla, o maggiore della, corsa che l’elemento di guida 87 percorre spostandosi dalla posizione retratta M alla posizione estesa N.

Di conseguenza l’ulteriore secondo elemento tubolare 157 risulta affacciato alla ulteriore seconda camera sia quando l’elemento di guida 87 è nella posizione retratta M che quando l’elemento di guida 87 è nella posizione estesa N.

Inoltre, l’ulteriore secondo elemento tubolare 157 è mantenuto costantemente in collegamento con l’ulteriore seconda camera, mentre l’elemento di guida 87 si sposta dalla posizione retratta M alla posizione estesa N, e viceversa.

Ciò consente un efficace raffreddamento dell’elemento di guida in ogni momento del ciclo di funzionamento.

Claims

RIVENDICAZIONI 1. Apparato, comprendente un dispositivo di trasporto (1) provvisto di mezzi a sede (5) disposti per ricevere oggetti (80), detti mezzi a sede (5) essendo mobili lungo un percorso curvilineo (P1), ed un ulteriore dispositivo di trasporto (6) provvisto di mezzi di trasferimento (8) disposti per consegnare detti oggetti (80) a, e/o prelevare detti oggetti (80) da, detto dispositivo di trasporto (1), caratterizzato dal fatto che detti mezzi di trasferimento (8) comprendono mezzi di accoppiamento (32) disposti per impegnarsi con detti mezzi a sede (5) in modo tale che detti mezzi a sede (5) e detti mezzi di trasferimento (8) siano mantenuti mutuamente accoppiati lungo una porzione (Z) di detto percorso curvilineo (P1).
2. Apparato secondo la rivendicazione 1, in cui detti mezzi di accoppiamento (32) comprendono primi mezzi a parete (33) e secondi mezzi a parete (34) che definiscono mezzi a vano (36) disposti per impegnarsi con una superficie esterna di detti mezzi a sede (5).
3. Apparato secondo la rivendicazione 2, in cui detti primi mezzi a parete (33) e detti secondi mezzi a parete (34) sono mutuamente inclinati in modo tale che detti mezzi a vano (36) presentino una sezione conformata a “V”.
4. Apparato secondo la rivendicazione 2, oppure 3, in cui detta superficie esterna è una superficie esterna cilindrica (35).
5. Apparato secondo una delle rivendicazioni precedenti, in cui detti mezzi di trasferimento (8) comprendono mezzi ad asta di guida (10) scorrevoli rispetto ad un elemento mobile (7) di detto ulteriore dispositivo di trasporto (6) e mezzi di manipolazione (20) disposti per manipolare detti oggetti (80), detti mezzi ad asta di guida (10) supportando detti mezzi di manipolazione (20).
6. Apparato secondo la rivendicazione 5, in cui detti mezzi di accoppiamento (32) sono associati a detti mezzi di manipolazione (20).
7. Apparato secondo la rivendicazione 5, oppure 6, in cui detti mezzi di manipolazione (20) sono posizionati rispetto a detti mezzi di accoppiamento in modo tale che mezzi ad asse longitudinale di detti mezzi di manipolazione (20) ed ulteriori mezzi ad asse longitudinale di detti mezzi a sede (5) risultino sostanzialmente mutuamente allineati quando detti mezzi di accoppiamento (32) si impegnano con detti mezzi a sede (5).
8. Apparato secondo una delle rivendicazioni da 5 a 7, e comprendente inoltre mezzi di regolazione (37) disposti per consentire di posizionare detti mezzi di accoppiamento (32) rispetto a detti mezzi di manipolazione (20).
9. Apparato secondo la rivendicazione 8 quando dipendente dalla rivendicazione 7, in cui detti mezzi di regolazione (37) sono conformati in modo tale da spostare reciprocamente detti mezzi ad asse longitudinale e detti ulteriori mezzi ad asse longitudinale.
10. Apparato secondo la rivendicazione 8, oppure 9, in cui detti mezzi di regolazione (37) comprendono primi mezzi di regolazione (38) disposti per spostare detti mezzi di accoppiamento (32) lungo una direzione di regolazione (D1) disposta sostanzialmente radialmente rispetto a detto elemento mobile (7).
11. Apparato secondo la rivendicazione 10, in cui detti primi mezzi di regolazione (37) comprendono mezzi ad eccentrico (123) disposti per movimentare lungo detta direzione di regolazione (D1) mezzi a slitta (117) aventi una porzione (119) scorrevole in una scanalatura (118) di detti mezzi di manipolazione (20) e supportanti detti mezzi di accoppiamento (32).
12. Apparato secondo la rivendicazione 11, in cui detti primi mezzi di regolazione (38) comprendono inoltre primi mezzi a vite di serraggio (127) che bloccano detti mezzi di accoppiamento (32) su detti mezzi a slitta (117).
13. Apparato secondo la rivendicazione 12, in cui detti primi mezzi a vite di serraggio (127) agiscono su un elemento a cuneo (142) ricevuto in un foro (122) ricavato in detti mezzi di accoppiamento (32), per premere detto elemento a cuneo (142) contro detti mezzi a slitta (117).
14. Apparato secondo una delle rivendicazioni da 8 a 13, in cui detti mezzi di regolazione (37) comprendono secondi mezzi di regolazione (39) disposti per spostare detti mezzi di accoppiamento (32) lungo una ulteriore direzione di regolazione (D2), disposta trasversalmente rispetto a detto elemento mobile (7).
15. Apparato secondo la rivendicazione 14, in cui detta direzione di regolazione (D1) e detta ulteriore direzione di regolazione (D2) sono sostanzialmente mutuamente perpendicolari.
16. Apparato secondo la rivendicazione 14 quando dipendente da una delle rivendicazioni da 11 a 13, in cui detti secondi mezzi di regolazione (39) comprendono ulteriore mezzi ad eccentrico (124) disposti per movimentare lungo detta ulteriore direzione di regolazione (D2) detti mezzi di accoppiamento (32), detti mezzi di accoppiamento (32) comprendendo una appendice (141) scorrevole in una ulteriore scanalatura di detti mezzi a slitta (117).
17. Apparato secondo la rivendicazione 14, oppure 15, quando la rivendicazione 14 dipende da una delle rivendicazioni da 11 a 13, oppure secondo la rivendicazione 16, in cui detti secondi mezzi di regolazione (39) comprendono inoltre secondi mezzi a vite di serraggio (128) che bloccano detti mezzi a slitta (32) su detti mezzi di manipolazione (20).
18. Apparato secondo la rivendicazione 17, in cui detti secondi mezzi a vite di serraggio (128) agiscono su un ulteriore elemento a cuneo (129) ricevuto in un ulteriore foro (130) ricavato in detti mezzi a slitta (117), per premere detto ulteriore elemento a cuneo (130) contro detti mezzi di manipolazione (20).
19. Apparato secondo una delle rivendicazioni da 5 a 18, in cui tra detto elemento mobile (7) e detti mezzi di manipolazione (20) sono interposti mezzi di spostamento cedevoli (12) disposti per allontanare detti mezzi di manipolazione (20) da detto elemento mobile (7).
20. Apparato secondo la rivendicazione 19, in cui detti mezzi di spostamento cedevoli (12) mantengono detti mezzi ad asta di guida (10) in una configurazione di massima estensione (E) rispetto a detto elemento mobile (7).
21. Apparato secondo la rivendicazione 19, oppure 20, in cui detti mezzi di spostamento cedevoli comprendono mezzi elastici (12).
22. Apparato secondo la rivendicazione 21, in cui detti mezzi elastici comprendono mezzi a molla (12).
23. Apparato secondo la rivendicazione 19, oppure 20, in cui detti mezzi di azionamento cedevoli comprendono mezzi attuatori lineari.
24. Apparato secondo una delle rivendicazioni da 5 a 23, in cui detti mezzi di trasferimento (8) comprendono inoltre mezzi a corpo di supporto (15) fissati a detti mezzi ad asta di guida (10) e ulteriori mezzi a corpo di supporto (16) a cui sono fissati detti mezzi di manipolazione (20), detti ulteriori mezzi a corpo di supporto (16) essendo girevolmente supportati da detti ulteriori mezzi a corpo di supporto (15).
25. Apparato secondo la rivendicazione 24, in cui tra detti mezzi a corpo di supporto (15) e detti ulteriori mezzi a corpo di supporto (16) sono interposti ulteriori mezzi di azionamento cedevoli disposti per mantenere detti ulteriori mezzi a corpo di supporto (16) in una prefissata posizione operativa (O1) rispetto a detti mezzi a corpo di supporto (15).
26. Apparato secondo la rivendicazione 25, in cui detti ulteriori mezzi di spostamento cedevoli comprendono ulteriori mezzi elastici.
27. Apparato secondo la rivendicazione 26, in cui detti ulteriori mezzi elastici comprendono ulteriori mezzi a molla.
28. Apparato secondo una delle rivendicazioni da 25 a 27, e comprendente inoltre mezzi smorzatori di vibrazioni (77) disposti per sostanzialmente impedire a detti ulteriori mezzi a corpo di supporto (16) di oscillare rispetto a detti mezzi a corpo di supporto (15) in detta prefissata posizione operativa (O1).
29. Apparato secondo una delle rivendicazioni da 5 a 28, e comprendente inoltre mezzi promotori di spostamento (69, 70), disposti per avvicinare detti mezzi di trasferimento (8) a detto elemento mobile (7).
30. Apparato secondo la rivendicazione 29, in cui detti mezzi promotori di spostamento (69, 70) comprendono mezzi a corpo di guida (71) provvisto di mezzi a camma (72).
31. Apparato secondo la rivendicazione 30, in cui detti mezzi a corpo di guida (71) sono mobili tra una posizione operativa, nella quale, detti mezzi a camma (72) si impegnano con mezzi volventi (74) girevolmente supportati da detti mezzi di trasferimento (8), ed una posizione di riposo, nella quale detti mezzi a camma (72) sono distanti da detti mezzi volventi (74).
32. Apparato secondo una delle rivendicazioni da 5 a 31, in cui detto elemento mobile comprende mezzi a giostra (7) girevoli attorno a mezzi ad asse di rotazione (B) e supportanti detti mezzi di trasferimento (8).
33. Apparato secondo una delle rivendicazioni da 5 a 31, in cui detto elemento mobile comprende un elemento di movimentazione flessibile supportante detti mezzi di trasferimento (8).
34. Apparato secondo la rivendicazione 33, in cui detto elemento di movimentazione flessibile è un elemento di movimentazione flessibile chiuso ad anello.
35. Apparato secondo una delle rivendicazioni precedenti, in cui detti mezzi di trasferimento comprendono una pluralità di elementi di trasferimento (8).
36. Apparato secondo una delle rivendicazioni precedenti, in cui detti oggetti comprendendo dosi (80) di materia plastica.
37. Apparato secondo la rivendicazione 36, in cui detto dispositivo di trasporto comprende un dispositivo di formatura per compressione (1) per formare per compressione dette dosi (80), detti mezzi a sede comprendendo mezzi a cavità di stampo (5) di mezzi a stampo (3) di detto dispositivo di formatura per compressione (1).
38. Apparato secondo la rivendicazione 37, in cui detti mezzi di accoppiamento (32) interagiscono con detti mezzi a cavità di stampo (5) quando detti mezzi a cavità di stampo (5) si trovano in una posizione di punto morto inferiore di una loro corsa operativa.
39. Apparato secondo la rivendicazione 37, oppure 38, in cui detto dispositivo di formatura per compressione (1) comprende una giostra girevole attorno ad un asse di rotazione (A) e supportante detti mezzi a stampo (3).
40. Apparato secondo la rivendicazione 37, oppure 38, in cui detto dispositivo di formatura per compressione comprende un elemento di movimentazione flessibile supportante detti mezzi a stampo (3).
41. Apparato secondo la rivendicazione 40, in cui detto elemento di movimentazione flessibile è un elemento di movimentazione flessibile chiuso ad anello.
42. Apparato secondo una delle rivendicazioni da 37 a 41, in cui detti mezzi a stampo comprendono una pluralità di stampi (3).
43. Apparato secondo una delle rivendicazioni da 37 a 42, in cui detti mezzi di trasferimento (8) comprendendo mezzi di ricezione (21) disposti per prelevare dette dosi (80) da mezzi estrusori, detti mezzi di ricezione (21) essendo conformati in modo tale da prelevare da detto dispositivo di formatura per compressione (1) manufatti ottenuti da dette dosi (80).
44. Apparato secondo la rivendicazione 43, i cui detti manufatti comprendono preforme di contenitore.
45. Apparato secondo la rivendicazione 43, oppure 44, in cui detti mezzi di ricezione (21) comprendono mezzi a vano (24) aventi una sezione a forma come di “C”.
46. Apparato secondo la rivendicazione 45, in cui detti mezzi a vano (24) sono aperti in una direzione di avanzamento (R2) di detti mezzi di trasferimento (8).
47. Apparato secondo la rivendicazione 45, oppure 46, in cui detti mezzi a vano (24) sono sostanzialmente conformati come un tronco di cono rovesciato avente una sezione maggiore in corrispondenza di una zona di ingresso di dette dosi (80) in detti mezzi di ricezione (21) ed una sezione minore in corrispondenza di una zona di uscita di dette dosi (80) da detti mezzi di ricezione (21).
48. Apparato secondo una delle rivendicazioni da 43 a 47, in cui a detti mezzi di ricezione (21) sono associati mezzi di consegna (22, 23) disposti per ricevere dette dosi (80) da detti mezzi di ricezione (21) e consegnare dette dosi (80) a detto dispositivo di formatura per compressione (1), detti mezzi di ricezione (21) e detti mezzi di consegna (22, 23) essendo mutuamente fissati.
49. Apparato secondo la rivendicazione 48, e comprendente inoltre mezzi di chiusura (40) disposti per chiudere mezzi ad apertura di ingresso (27) attraverso i quali dette dosi entrano in detti mezzi di consegna (22, 23).
50. Apparato secondo la rivendicazione 49, in cui detti mezzi di chiusura (40) comprendono mezzi a coperchio (41) mobili tra una posizione di chiusura (K), nella quale detti mezzi a coperchio (41) chiudono detti mezzi ad apertura di ingresso (27), ed una posizione di apertura, nella quale detti mezzi a coperchio (41) sono distanti da detti mezzi ad apertura di ingresso (27).
51. Apparato secondo la rivendicazione 50 quando la rivendicazione 49 dipende dalla rivendicazione 44, oppure da una delle rivendicazioni da 45 a 48 quando dipendenti dalla rivendicazione 44, in cui detti mezzi a coperchio (41) sono conformati in modo tale da supportare dette preforme di contenitore quando detti mezzi a coperchio si trovano in detta posizione di chiusura (K).
52. Apparato secondo la rivendicazione 50, oppure 51, in cui detti mezzi a coperchio (41) sono fissati ad una zona (42) di mezzi a braccio (43) aventi una ulteriore zona (44) incernierata a mezzi a corpo di supporto (15, 16) di detti mezzi di trasferimento (8).
53. Apparato secondo una delle rivendicazioni da 50 a 52, e comprendente inoltre mezzi ad elemento a camma e mezzi ad elemento elastico mutamente cooperanti per movimentare detti mezzi a coperchio (41) tra detta posizione di chiusura (K) e detta posizione di apertura.
54. Apparato secondo una delle rivendicazioni da 50 a 53, in cui a detti mezzi a coperchio (41) sono associati mezzi di erogazione (48) per erogare un fluido all’interno di detti mezzi di consegna (22, 23).
55. Apparato secondo la rivendicazione 54, in cui detti mezzi di erogazione (48) erogano detto fluido quando detti mezzi a coperchio (41) sono in detta posizione di chiusura (K).
56. Apparato secondo la rivendicazione 54, oppure 55, in cui detti mezzi di erogazione (48) erogano detto fluido direttamente a contatto con dette dosi (80) per espellere dette dosi (80) da detti mezzi di consegna (22, 23).
57. Apparato secondo la rivendicazione 54, oppure 55, e comprendente inoltre mezzi espulsori mobili associati a detti mezzi a coperchio (41) ed azionabili da detto fluido.
58. Apparato secondo la rivendicazione 57, in cui detti mezzi espulsori mobili agiscono direttamente su dette dosi (80) per espellere dette dosi (80) da detti mezzi di consegna (22, 23).
59. Apparato secondo la rivendicazione 58, in cui detti mezzi espulsori mobili sono conformati in modo tale da sagomare una porzione di dette dosi (80) con la quale interagiscono.
60. Apparato secondo la rivendicazione 59, in cui detti mezzi espulsori mobili sono conformati in modo tale da realizzare in detta porzione un avvallamento di forma tale da facilitare una prima penetrazione di mezzi a punzone di detti mezzi a stampo (3) in dette dosi (80).
61. Apparato secondo la rivendicazione 57, in cui detti mezzi espulsori mobili agiscono indirettamente su dette dosi (80), tra detti mezzi espulsori mobili e dette dosi (80) essendo interposto un cuscino fluido.
62. Apparato secondo una delle rivendicazioni da 37 a 61, e comprendente inoltre primi mezzi di chiusura (29) cooperanti con secondi mezzi di chiusura (30) per chiudere e/o aprire una apertura (28) di detti mezzi di trasferimento (8) attraversabile da dette dosi (80) e mezzi di azionamento (52) disposti per spostare detti primi mezzi di chiusura (29) e detti secondi mezzi di chiusura (30) mantenendoli tra loro paralleli in un piano disposto sostanzialmente parallelamente a detta apertura (28).
63. Apparato secondo la rivendicazione 62, in cui detti mezzi di azionamento (52) comprendono mezzi ad elemento allungato (61) fissati a detti primi mezzi di chiusura (29) e comprendenti mezzi a cremagliera (63) ed ulteriori mezzi ad elemento allungato (64) fissati a detti secondi mezzi di chiusura (30) e comprendenti ulteriori mezzi a cremagliera (66).
64. Apparato secondo la rivendicazione 62, oppure 63, in cui detti mezzi di azionamento (52) comprendono mezzi a ruota dentata (67).
65. Apparato secondo la rivendicazione 64 quando dipendente dalla rivendicazione 63, in cui detti mezzi ad elemento allungato (61) e detti ulteriori mezzi ad elemento allungato (64) sono disposti in modo tale che detti mezzi a cremagliera (63) e detti ulteriori mezzi a cremagliera (66) siano reciprocamente affacciati ed ingranino simultaneamente con detti mezzi a ruota dentata (67).
66. Apparato secondo la rivendicazione 64, oppure 65, in cui detti mezzi a ruota dentata sono girevolmente supportati in modo folle da detti mezzi di trasferimento (8).
67. Apparato secondo la una delle rivendicazioni da 62 a 66, in cui detti mezzi di azionamento (52) comprendono mezzi attuatori (53, 54) disposti per azionare detti primi mezzi di chiusura (29) e detti secondi mezzi di chiusura (30) tra una configurazione aperta (X), nella quale detti primi mezzi di chiusura (29) e detti secondi mezzi di chiusura (30) consentono a dette dosi di passare attraverso detta apertura (28), ed una configurazione chiusa (Y), nella quale detti primi mezzi di chiusura (29) e detti secondi mezzi di chiusura (30) impediscono a dette dosi (80) di passare attraverso detta apertura (28).
68. Apparato secondo la rivendicazione 67, in cui detti mezzi attuatori comprendono un primo attuatore (53) ed un secondo attuatore (54) fissati a detti mezzi di trasferimento (8).
69. Apparato secondo la rivendicazione 68, in cui detto primo attuatore (53) comprende un primo stelo (55) avente una estremità libera (56) fissata a detti primi mezzi di chiusura (29) e detto secondo attuatore (54) comprende un secondo stelo (58) avente una ulteriore estremità libera (59) fissata a detti secondi mezzi di chiusura (30).
70. Apparato secondo la rivendicazione 69 quando la rivendicazione 67 dipende dalla rivendicazione 63, oppure da una delle rivendicazioni da 64 a 66 quando dipendenti dalla rivendicazione 63, in cui detto primo stelo (55) è disposto sostanzialmente parallelamente a detti ulteriori mezzi ad elemento allungato (64) e superiormente a detti ulteriori mezzi ad elemento allungato (64) e detto secondo stelo (58) è disposto sostanzialmente parallelamente a detti mezzi ad elemento allungato (61) e superiormente a detti mezzi ad elemento allungato (61).
71. Apparato secondo una delle rivendicazioni da 62 a 70, e comprendete inoltre elementi di registrazione (68) per regolare la posizione di detti primi mezzi di chiusura (29) e di detti secondi mezzi di chiusura (30).
72. Apparato secondo la rivendicazione 71, in cui detti elementi di registrazione (68) comprendono mezzi a fine corsa meccanici provvisti di mezzi a vite di registro e di mezzi di arresto posizionabili in una desiderata configurazione operativa tramite detti mezzi a vite di registro.
73. Apparato, secondo una delle rivendicazioni da 37 a 72, in cui detti mezzi di trasferimento (8) comprendono mezzi di contenimento (22) disposti per ricevere dette dosi (80) e mezzi promotori di spostamento (87) ricevuti in detti mezzi di contenimento (22) e mobili rispetto a detti mezzi di contenimento (22) per consegnare dette dosi (80) a detto dispositivo di formatura per compressione (1).
74. Apparato secondo la rivendicazione 73, in cui detti mezzi promotori di spostamento (87) comprendono mezzi a manicotto (88).
75. Apparato secondo la rivendicazione 74, in cui detti mezzi promotori di spostamento (87) sono mobili tra una posizione retratta (M), nella quale detti mezzi a manicotto (88) sono ricevuti all’interno di detti mezzi di contenimento (22), ed una posizione estesa (N), nella quale detti mezzi a manicotto (88) si proiettano parzialmente all’esterno di detti mezzi di contenimento (22) verso detto dispositivo di formatura per compressione (1).
76. Apparato secondo la rivendicazione 74, oppure 75, in cui detti mezzi promotori di spostamento (87) comprendono mezzi a risalto (89) che si dipartono da detti mezzi a manicotto (88) per essere ricevuti in mezzi ad alloggiamento (91) di detti mezzi di contenimento (22).
77. Apparato secondo la rivendicazione 76, in cui detti mezzi a risalto (89) comprendono una prima nervatura (92) ed una seconda nervatura (93), mutuamente distanziate, tra detta prima nervatura (92) e detta seconda nervatura (93) essendo individuata una gola (94) che riceve un elemento di tenuta (95) disposto per interagire con detti mezzi ad alloggiamento (91).
78. Apparato secondo la rivendicazione 76, oppure 77, in cui detti mezzi a risalto (89) individuano in detti mezzi ad alloggiamento (91) primi mezzi a camera (96) e secondi mezzi a camera (97).
79. Apparato secondo la rivendicazione 78, e comprendente inoltre mezzi di alimentazione disposti per alimentare con un fluido operatore detti primi mezzi a camera (96) e detti secondi mezzi a camera (97).
80. Apparato secondo una delle rivendicazioni da 73 a 79, in cui detti mezzi promotori di spostamento (87) sono percorsi da mezzi a condotto di raffreddamento (102) nei quali fluisce un fluido di raffreddamento.
81. Apparato secondo la rivendicazione 80, in cui detti mezzi a condotto di raffreddamento (102) comprendono una pluralità di condotti di raffreddamento (103; 104; 150) perifericamente disposti in detti mezzi promotori di spostamento (87).
82. Apparato secondo la rivendicazione 80, oppure 81, in cui detti mezzi a condotto di raffreddamento (102) comprendono primi mezzi a tubo (105) e secondi mezzi a tubo (106), sostanzialmente rettilinei, estendentesi sostanzialmente parallelamente ad un asse longitudinale (E) di detti mezzi promotori di spostamento (87).
83. Apparato secondo la rivendicazione 82, in cui detti mezzi a condotto di raffreddamento (102) comprendono terzi mezzi a tubo (107) aventi uno sviluppo curvilineo ed estendentesi sostanzialmente circonferenzialmente rispetto a detti mezzi promotori di spostamento (87), detti terzi mezzi a tubo (107) collegando detti primi mezzi a tubo (105) e detti secondi mezzi a tubo (106).
84. Apparato secondo la rivendicazione 82, oppure 83, in cui detti mezzi a condotto di raffreddamento (102) comprendono primi mezzi ad elemento tubolare (108), collegati a detti primi mezzi a tubo (105), attraverso i quali detto fluido di raffreddamento viene introdotto in detti mezzi a condotto di raffreddamento (102), e secondi mezzi ad elemento tubolare (109), collegati a detti secondi mezzi a tubo (106), attraverso i quali detto fluido di raffreddamento viene asportato da detti mezzi a condotto di raffreddamento (102).
85. Apparato secondo la rivendicazione 84, in cui detti primi mezzi ad elemento tubolare (108) e detti secondi mezzi ad elemento tubolare (109) sono disposti sostanzialmente radialmente rispetto a detti mezzi promotori di spostamento (87).
86. Apparato secondo la rivendicazione 84, oppure 85, in cui detti primi mezzi ad elemento tubolare (108) si affacciano su primi mezzi a cavità (112) ricavati in detti mezzi di contenimento (22).
87. Apparato secondo la rivendicazione 86 quando dipendente dalla rivendicazione 75, oppure da una delle rivendicazioni da 76 a 85 quando dipendenti dalla rivendicazione 75, in cui detti primi mezzi a cavità (112) hanno una estensione tale che detti primi mezzi ad elemento tubolare (108) si mantengono affacciati a detti primi mezzi a cavità (112) quando detti mezzi promotori di spostamento (87) si spostano da detta posizione retratta (M) a detta posizione estesa (N), e viceversa.
88. Apparato secondo una delle rivendicazioni da 84 a 87, in cui detti secondi mezzi ad elemento tubolare (109) si affacciano su secondi mezzi a cavità (114) ricavati in detti mezzi di contenimento (22).
89. Apparato secondo la rivendicazione 88 quando dipendente dalla rivendicazione 75, oppure da una delle rivendicazioni da 76 a 86 quando dipendenti dalla rivendicazione 75, oppure secondo la rivendicazione 87, in cui detti secondi mezzi a cavità (114) hanno una estensione tale che detti secondi mezzi ad elemento tubolare (109) si mantengono affacciati a detti secondi mezzi a cavità (114) quando detti mezzi promotori di spostamento (87) si spostano da detta posizione retratta (M) a detta posizione estesa (N), e viceversa.
90. Apparato secondo la rivendicazione 80, oppure 81, in cui detti mezzi a condotto di raffreddamento (102) comprendono primi mezzi a tubo (151), secondi mezzi a tubo (152) e terzi mezzi a tubo (153), sostanzialmente rettilinei, estendentesi sostanzialmente parallelamente ad un asse longitudinale (E) di detti mezzi promotori di spostamento (87).
91. Apparato secondo la rivendicazione 90, in cui detti primi mezzi a tubo (151) e detti terzi mezzi a tubo (153) sono sostanzialmente allineati.
92. Apparato secondo la rivendicazione 90, oppure 91, in cui detti mezzi a condotto di raffreddamento (102) comprendono quarti mezzi a tubo (154) e quinti mezzi a tubo (155) aventi uno sviluppo curvilineo ed estendentesi sostanzialmente circonferenzialmente rispetto a detti mezzi promotori di spostamento (87), detti quarti mezzi a tubo (107) collegando detti primi mezzi a tubo (151) e detti secondi mezzi a tubo (152), detti quinti mezzi a tubo (155) collegando detti secondi mezzi a tubo (152) e detti terzi mezzi a tubo (153).
93. Apparato secondo una delle rivendicazioni da 90 a 92, in cui detti mezzi a condotto di raffreddamento (102) comprendono primi mezzi ad elemento tubolare (156), collegati a detti primi mezzi a tubo (151), attraverso i quali detto fluido di raffreddamento viene introdotto in detti mezzi a condotto di raffreddamento (102), e secondi mezzi ad elemento tubolare (157), collegati a detti terzi mezzi a tubo (153), attraverso i quali detto fluido di raffreddamento viene asportato da detti mezzi a condotto di raffreddamento (102).
94. Apparato secondo la rivendicazione 93, in cui detti primi mezzi ad elemento tubolare (156) e detti secondi mezzi ad elemento tubolare (157) sono disposti sostanzialmente radialmente rispetto a detti mezzi promotori di spostamento (87).
95. Apparato secondo la rivendicazione 93, oppure 94, in cui detti primi mezzi ad elemento tubolare (156) si affacciano su primi mezzi a cavità ricavati in detti mezzi di contenimento (22).
96. Apparato secondo la rivendicazione 95 quando dipendente dalla rivendicazione 75, oppure da una delle rivendicazioni da 76 a 81 quando dipendenti dalla rivendicazione 75, oppure da una delle rivendicazioni da 90 a 94 quando dipendenti dalla rivendicazione 75, in cui detti primi mezzi a cavità hanno una estensione tale che detti primi mezzi ad elemento tubolare (156) si mantengono affacciati a detti primi mezzi a cavità quando detti mezzi promotori di spostamento (87) si spostano da detta posizione retratta (M) a detta posizione estesa (N), e viceversa.
97. Apparato secondo una delle rivendicazioni da 93 a 96, in cui detti secondi mezzi ad elemento tubolare (157) si affacciano su secondi mezzi a cavità ricavati in detti mezzi di contenimento (22).
98. Apparato secondo la rivendicazione 97 quando dipendente dalla rivendicazione 75, oppure da una delle rivendicazioni da 76 a 81 quando dipendenti dalla rivendicazione 75, oppure da una delle rivendicazioni da 90 a 95 quando dipendenti dalla rivendicazione 75, oppure secondo la rivendicazione 96, in cui detti secondi mezzi a cavità hanno una estensione tale che detti secondi mezzi ad elemento tubolare (109) si mantengono affacciati a detti secondi mezzi a cavità quando detti mezzi promotori di spostamento (87) si spostano da detta posizione retratta (M) a detta posizione estesa (N), e viceversa.
99. Apparato, comprendente mezzi di trasferimento (8) disposti per consegnare dosi (80) di materia plastica ad un dispositivo di formatura per compressione (1), detti mezzi di trasferimento (8) comprendendo mezzi di ricezione (21) disposti per prelevare dette dosi (80) da mezzi estrusori e mezzi di consegna (22, 23) disposti per ricevere dette dosi (80) da detti mezzi di ricezione (21) e consegnare dette dosi (80) a detto dispositivo di formatura per compressione (1), caratterizzato dal fatto che detti mezzi di ricezione (21) e detti mezzi di consegna (22, 23) sono mutuamente fissati.
100. Apparato secondo la rivendicazione 99, in cui detti mezzi di ricezione (21) sono conformati in modo tale da prelevare da detto dispositivo di formatura per compressione (1) oggetti ottenuti da dette dosi (80).
101. Apparato secondo la rivendicazione 100, i cui detti oggetti comprendono preforme di contenitore.
102. Apparato secondo una delle rivendicazioni da 99 a 101, in cui detti mezzi di ricezione (21) comprendono mezzi a vano (24) aventi una sezione a forma come di “C”.
103. Apparato secondo la rivendicazione 102, in cui detti mezzi a vano (24) sono aperti in una direzione di avanzamento (R2) di detti mezzi di trasferimento (8).
104. Apparato secondo la rivendicazione 102, oppure 103, in cui detti mezzi a vano (24) sono sostanzialmente conformati come un tronco di cono rovesciato avente una sezione maggiore in corrispondenza di una zona di ingresso di dette dosi (80) in detti mezzi di ricezione (21) ed una sezione minore in corrispondenza di una zona di uscita di dette dosi (80) da detti mezzi di ricezione (21).
105. Apparato secondo una delle rivendicazioni da 99 a 104, e comprendente inoltre mezzi di chiusura (40) disposti per chiudere mezzi ad apertura di ingresso (27) attraverso i quali dette dosi (80) entrano in detti mezzi di consegna (22, 23).
106. Apparato secondo la rivendicazione 105, in cui detti mezzi di chiusura (40) comprendono mezzi a coperchio (41) mobili tra una posizione di chiusura (K), nella quale detti mezzi a coperchio (41) chiudono detti mezzi ad apertura di ingresso (27), ed una posizione di apertura, nella quale detti mezzi a coperchio (41) sono distanti da detti mezzi ad apertura di ingresso (27).
107. Apparato secondo la rivendicazione 106 quando la rivendicazione 105 dipende dalla rivendicazione 101, oppure da una delle rivendicazioni da 102 a 104 quando dipendenti dalla rivendicazione 101, in cui detti mezzi a coperchio (41) sono conformati in modo tale da supportare dette preforme di contenitore quando detti mezzi a coperchio (41) si trovano in detta posizione di chiusura (K).
108. Apparato secondo la rivendicazione 106, oppure 107, in cui detti mezzi a coperchio (41) sono fissati ad una zona (42) di mezzi a braccio (43) aventi una ulteriore zona (44) incernierata a mezzi a corpo di supporto (15, 16) di detti mezzi di trasferimento (8).
109. Apparato secondo una delle rivendicazioni da 106 a 108, e comprendente inoltre mezzi a camma e mezzi elastici mutamente cooperanti per movimentare detti mezzi a coperchio (41) tra detta posizione di chiusura (K) e detta posizione di apertura.
110. Apparato secondo una delle rivendicazioni da 106 a 109, in cui a detti mezzi a coperchio (41) sono associati mezzi di erogazione (48) per erogare un fluido all’interno di detti mezzi di consegna (22, 23).
111. Apparato secondo la rivendicazione 110, in cui detti mezzi di erogazione (48) erogano detto fluido quando detti mezzi a coperchio (41) sono in detta posizione di chiusura (K).
112. Apparato secondo la rivendicazione 110, oppure 111, in cui detti mezzi di erogazione (48) erogano detto fluido direttamente a contatto con dette dosi (80) per espellere dette dosi (80) da detti mezzi di consegna (22, 23).
113. Apparato secondo la rivendicazione 110, oppure 111, e comprendente inoltre mezzi espulsori mobili associati a detti mezzi a coperchio (41) ed azionabili da detto fluido.
114. Apparato secondo la rivendicazione 113, in cui detti mezzi espulsori mobili agiscono direttamente su dette dosi (80) per espellere dette dosi (80) da detti mezzi di consegna (22, 23).
115. Apparato secondo la rivendicazione 114, in cui detti mezzi espulsori mobili sono conformati in modo tale da sagomare una porzione di dette dosi (80) con la quale interagiscono.
116. Apparato secondo la rivendicazione 115, in cui detti mezzi espulsori mobili sono conformati in modo tale da realizzare in detta porzione un avvallamento di forma tale da facilitare una prima penetrazione di mezzi a punzone di detti mezzi a stampo (3) in dette dosi (80).
117. Apparato secondo la rivendicazione 113, in cui detti mezzi espulsori mobili agiscono indirettamente su dette dosi (80), tra detti mezzi espulsori mobili e dette dosi (80) essendo interposto un cuscino fluido.
118. Apparato secondo una delle rivendicazioni da 99 a 117, e comprendente inoltre mezzi a giostra (7) girevoli attorno a mezzi ad asse di rotazione (B) e supportanti detti mezzi di trasferimento (8).
119. Apparato secondo una delle rivendicazioni da 99 a 117, e comprendente inoltre un elemento di movimentazione flessibile supportante detti mezzi di trasferimento (8).
120. Apparato secondo la rivendicazione 119, in cui detto elemento di movimentazione flessibile è un elemento di movimentazione flessibile chiuso ad anello.
121. Apparato secondo una delle rivendicazioni da 99 a 120, in cui detti mezzi di trasporto comprendono una pluralità di elementi di trasporto (8).
122. Apparato secondo una delle rivendicazioni da 99 a 121, in cui detto dispositivo di formatura per compressione (1) comprende una giostra girevole attorno ad un asse di rotazione (A) e supportante mezzi a stampo (3).
123. Apparato secondo una delle rivendicazioni da 99 a 121, in cui detto dispositivo di formatura per compressione comprende un elemento di movimentazione flessibile supportante mezzi a stampo (3).
124. Apparato secondo la rivendicazione 123, in cui detto elemento di movimentazione flessibile è un elemento di movimentazione flessibile chiuso ad anello.
125. Apparato secondo una delle rivendicazioni da 122 a 124, in cui detti mezzi a stampo comprendono una pluralità di stampi (3).
126. Apparato, comprendente mezzi di trasferimento (8) disposti per consegnare dosi (80) di materia plastica ad un dispositivo di formatura per compressione (1), caratterizzato dal fatto che comprende inoltre primi mezzi di chiusura (29) cooperanti con secondi mezzi di chiusura (30) per chiudere e/o aprire una apertura (28) di detti mezzi di trasferimento (8) attraversabile da dette dosi (80) e mezzi di azionamento (52) disposti per spostare detti primi mezzi di chiusura (29) e detti secondi mezzi di chiusura (30) mantenendoli tra loro paralleli in un piano disposto sostanzialmente parallelamente a detta apertura (28).
127. Apparato secondo la rivendicazione 126, in cui detti mezzi di azionamento (52) comprendono mezzi ad elemento allungato (61) fissati a detti primi mezzi di chiusura (29) e comprendenti mezzi a cremagliera (63) ed ulteriori mezzi ad elemento allungato (64) fissati a detti secondi mezzi di chiusura (30) e comprendenti ulteriori mezzi a cremagliera (66).
128. Apparato secondo la rivendicazione 126, oppure 127, in cui detti mezzi di azionamento (52) comprendono mezzi a ruota dentata (67).
129. Apparato secondo la rivendicazione 128 quando dipendente dalla rivendicazione 127, in cui detti mezzi ad elemento allungato (61) e detti ulteriori mezzi ad elemento allungato (64) sono disposti in modo tale che detti mezzi a cremagliera (63) e detti ulteriori mezzi a cremagliera (66) siano reciprocamente affacciati ed ingranino simultaneamente con detti mezzi a ruota dentata (67).
130. Apparato secondo la rivendicazione 128, oppure 129, in cui detti mezzi a ruota dentata sono girevolmente supportati in modo folle da detti mezzi di trasferimento (8).
131. Apparato secondo la una delle rivendicazioni da 126 a 130, in cui detti mezzi di azionamento (52) comprendono mezzi attuatori (53, 54) disposti per azionare detti primi mezzi di chiusura (29) e detti secondi mezzi di chiusura (30) tra una configurazione aperta (X), nella quale detti primi mezzi di chiusura (29) e detti secondi mezzi di chiusura (30) consentono a dette dosi di passare attraverso detta apertura (28), ed una configurazione chiusa (Y), nella quale detti primi mezzi di chiusura (29) e detti secondi mezzi di chiusura (30) impediscono a dette dosi (80) di passare attraverso detta apertura (28).
132. Apparato secondo la rivendicazione 131, in cui detti mezzi attuatori comprendono un primo attuatore (53) ed un secondo attuatore (54) fissati a detti mezzi di trasferimento (8).
133. Apparato secondo la rivendicazione 132, in cui detto primo attuatore (53) comprende un primo stelo (55) avente una estremità libera (56) fissata a detti primi mezzi di chiusura (29) e detto secondo attuatore (54) comprende un secondo stelo (58) avente una ulteriore estremità libera (59) fissata a detti secondi mezzi di chiusura (30).
134. Apparato secondo la rivendicazione 133 quando la rivendicazione 131 dipende dalla rivendicazione 127, oppure da una delle rivendicazioni da 128 a 130 quando dipendenti dalla rivendicazione 127, in cui detto primo stelo (55) è disposto sostanzialmente parallelamente a detti ulteriori mezzi ad elemento allungato (64) e superiormente a detti ulteriori mezzi ad elemento allungato (64) e detto secondo stelo (58) è disposto sostanzialmente parallelamente a detti mezzi ad elemento allungato (61) e superiormente a detti mezzi ad elemento allungato (61).
135. Apparato secondo una delle rivendicazioni da 126 a 134, e comprendete inoltre elementi di registrazione (68) per regolare la posizione di detti primi mezzi di chiusura (29) e di detti secondi mezzi di chiusura (30).
136. Apparato secondo la rivendicazione 135, in cui detti elementi di registrazione (68) comprendono mezzi a fine corsa meccanici provvisti di mezzi a vite di registro e di mezzi di arresto posizionabili in una desiderata configurazione operativa tramite detti mezzi a vite di registro.
137. Apparato secondo una delle rivendicazioni da 126 a 136, e comprendente inoltre mezzi a giostra (7) girevoli attorno a mezzi ad asse di rotazione (B) e supportanti detti mezzi di trasferimento (8).
138. Apparato secondo una delle rivendicazioni da 126 a 136, e comprendente inoltre un elemento di movimentazione flessibile supportante detti mezzi di trasferimento (8).
139. Apparato secondo la rivendicazione 138, in cui detto elemento di movimentazione flessibile è un elemento di movimentazione flessibile chiuso ad anello.
140. Apparato secondo una delle rivendicazioni da 126 a 139, in cui detti mezzi di trasporto comprendono una pluralità di elementi di trasporto (8).
141. Apparato secondo una delle rivendicazioni da 126 a 140, in cui detto dispositivo di formatura per compressione (1) comprende una giostra girevole attorno ad un asse di rotazione (A) e supportante mezzi a stampo (3).
142. Apparato secondo una delle rivendicazioni da 126 a 140, in cui detto dispositivo di formatura per compressione comprende un elemento di movimentazione flessibile supportante mezzi a stampo (3).
143. Apparato secondo la rivendicazione 142, in cui detto elemento di movimentazione flessibile è un elemento di movimentazione flessibile chiuso ad anello.
144. Apparato secondo una delle rivendicazioni da 141 a 143, in cui detti mezzi a stampo comprendono una pluralità di stampi (3).
145. Apparato, comprendente mezzi di trasferimento (8) disposti per consegnare dosi (80) di materia plastica ad un dispositivo di formatura per compressione (1), detti mezzi di trasferimento (8) comprendendo mezzi di ricezione (21) disposti per prelevare dette dosi (80) da mezzi estrusori, caratterizzati dal fatto che detti mezzi di ricezione (21) sono conformati in modo tale da prelevare da detto dispositivo di formatura per compressione (1) oggetti ottenuti da dette dosi (80).
146. Apparato secondo la rivendicazione 145, i cui detti oggetti comprendono preforme di contenitore.
147. Apparato secondo la rivendicazione 145, oppure 146, in cui detti mezzi di ricezione (21) comprendono mezzi a vano (24) aventi una sezione a forma come di “C”.
148. Apparato secondo la rivendicazione 147, in cui detti mezzi a vano (24) sono aperti in una direzione di avanzamento (R2) di detti mezzi di trasferimento (8).
149. Apparato secondo la rivendicazione 147, oppure 148, in cui detti mezzi a vano (24) sono sostanzialmente conformati come un tronco di cono rovesciato avente una sezione maggiore in corrispondenza di una zona di ingresso di dette dosi (80) in detti mezzi di ricezione (21) ed una sezione minore in corrispondenza di una zona di uscita di dette dosi (80) da detti mezzi di ricezione (21).
150. Apparato secondo una delle rivendicazioni da 145 a 149, in cui a detti mezzi di ricezione (21) sono associati mezzi di consegna (22, 23) disposti per ricevere dette dosi (80) da detti mezzi di ricezione (21) e consegnare dette dosi (80) a detto dispositivo di formatura per compressione (1), detti mezzi di ricezione (21) e detti mezzi di consegna (22, 23) essendo mutuamente fissati.
151. Apparato secondo la rivendicazione 150, e comprendente inoltre mezzi di chiusura (40) disposti per chiudere mezzi ad apertura di ingresso (27) attraverso i quali dette dosi entrano in detti mezzi di consegna (22, 23).
152. Apparato secondo la rivendicazione 151, in cui detti mezzi di chiusura (40) comprendono mezzi a coperchio (41) mobili tra una posizione di chiusura (K), nella quale detti mezzi a coperchio (41) chiudono detti mezzi ad apertura di ingresso (27), ed una posizione di apertura, nella quale detti mezzi a coperchio (41) sono distanti da detti mezzi ad apertura di ingresso (27).
153. Apparato secondo la rivendicazione 152 quando la rivendicazione 151 dipende dalla rivendicazione 146, oppure da una delle rivendicazioni da 147 a 150 quando dipendenti dalla rivendicazione 146, in cui detti mezzi a coperchio (41) sono conformati in modo tale da supportare dette preforme di contenitore quando detti mezzi a coperchio (41) si trovano in detta posizione di chiusura (K).
154. Apparato secondo la rivendicazione 152, oppure 153, in cui detti mezzi a coperchio (41) sono fissati ad una zona (42) di mezzi a braccio (43) aventi una ulteriore zona (44) incernierata a mezzi a corpo di supporto (15, 16) di detti mezzi di trasferimento (8).
155. Apparato secondo una delle rivendicazioni da 152 a 154, e comprendente inoltre mezzi a camma e mezzi elastici mutamente cooperanti per movimentare detti mezzi a coperchio (41) tra detta posizione di chiusura (K) e detta posizione di apertura.
156. Apparato secondo una delle rivendicazioni da 152 a 155, in cui a detti mezzi a coperchio (41) sono associati mezzi di erogazione (48) per erogare un fluido all’interno di detti mezzi di consegna (22, 23).
157. Apparato secondo la rivendicazione 156, in cui detti mezzi di erogazione (48) erogano detto fluido quando detti mezzi a coperchio (41) sono in detta posizione di chiusura (K).
158. Apparato secondo la rivendicazione 156, oppure 157, in cui detti mezzi di erogazione (48) erogano detto fluido direttamente a contatto con dette dosi (80) per espellere dette dosi (80) da detti mezzi di consegna (22, 23).
159. Apparato secondo la rivendicazione 156, oppure 157, e comprendente inoltre mezzi espulsori mobili associati a detti mezzi a coperchio (41) ed azionabili da detto fluido.
160. Apparato secondo la rivendicazione 159, in cui detti mezzi espulsori mobili agiscono direttamente su dette dosi (80) per espellere dette dosi (80) da detti mezzi di consegna (22, 23).
161. Apparato secondo la rivendicazione 160, in cui detti mezzi espulsori mobili sono conformati in modo tale da sagomare una porzione di dette dosi (80) con la quale interagiscono.
162. Apparato secondo la rivendicazione 161, in cui detti mezzi espulsori mobili sono conformati in modo tale da realizzare in detta porzione un avvallamento di forma tale da facilitare una prima penetrazione di mezzi a punzone di detti mezzi a stampo (3) in dette dosi (80).
163. Apparato secondo la rivendicazione 159, in cui detti mezzi espulsori mobili agiscono indirettamente su dette dosi (80), tra detti mezzi espulsori mobili e dette dosi (80) essendo interposto un cuscino fluido.
164. Apparato secondo una delle rivendicazioni da 145 a 163, e comprendente inoltre mezzi a giostra (7) girevoli attorno a mezzi ad asse di rotazione (B) e supportanti detti mezzi di trasferimento (8).
165. Apparato secondo una delle rivendicazioni da 145 a 163, e comprendente inoltre un elemento di movimentazione flessibile supportante detti mezzi di trasferimento (8).
166. Apparato secondo la rivendicazione 165, in cui detto elemento di movimentazione flessibile è un elemento di movimentazione flessibile chiuso ad anello.
167. Apparato secondo una delle rivendicazioni da 145 a 166, in cui detti mezzi di trasporto comprendono una pluralità di elementi di trasporto (8).
168. Apparato secondo una delle rivendicazioni da 145 a 167, in cui detto dispositivo di formatura per compressione (1) comprende una giostra girevole attorno ad un asse di rotazione (A) e supportante mezzi a stampo (3).
169. Apparato secondo una delle rivendicazioni da 145 a 167, in cui detto dispositivo di formatura per compressione comprende un elemento di movimentazione flessibile supportante mezzi a stampo (3).
170. Apparato secondo la rivendicazione 169, in cui detto elemento di movimentazione flessibile è un elemento di movimentazione flessibile chiuso ad anello.
171. Apparato secondo una delle rivendicazioni da 168 a 170, in cui detti mezzi a stampo comprendono una pluralità di stampi (3).
172. Apparato, comprendente un dispositivo di formatura per compressione (1) provvisto di mezzi a stampo (3) disposti per formare per compressione dosi (80) di materia plastica per ottenere preforme di contenitori ed un dispositivo di movimentazione (6) provvisto di mezzi di trasferimento (8) disposti per alimentare detti mezzi a stampo (3) con dette dosi (80) e per prelevare da detti mezzi a stampo (3) dette preforme.
173. Apparato, secondo la rivendicazione 172, in cui detti mezzi di trasferimento (8) comprendono mezzi di ricezione (21) disposti per prelevare dette dosi (80) da mezzi estrusori, detti mezzi di ricezione (21) essendo conformati in modo tale da prelevare da detto dispositivo di formatura per compressione (1) dette preforme.
174. Apparato secondo la rivendicazione 173, in cui detti mezzi di ricezione (21) comprendono mezzi a vano (24) aventi una sezione a forma come di “C”.
175. Apparato secondo la rivendicazione 174, in cui detti mezzi a vano (24) sono aperti in una direzione di avanzamento (R2) di detti mezzi di trasferimento (8).
176. Apparato secondo la rivendicazione 174, oppure 175, in cui detti mezzi a vano (24) sono sostanzialmente conformati come un tronco di cono rovesciato avente una sezione maggiore in corrispondenza di una zona di ingresso di dette dosi (80) in detti mezzi di ricezione (21) ed una sezione minore in corrispondenza di una zona di uscita di dette dosi (80) da detti mezzi di ricezione (21).
177. Apparato secondo una delle rivendicazioni da 173 a 176, in cui a detti mezzi di ricezione (21) sono associati mezzi di consegna (22, 23) disposti per ricevere dette dosi (80) da detti mezzi di ricezione (21) e consegnare dette dosi (80) a detto dispositivo di formatura per compressione (1), detti mezzi di ricezione (21) e detti mezzi di consegna (22, 23) essendo mutuamente fissati.
178. Apparato secondo la rivendicazione 177, e comprendente inoltre mezzi di chiusura (40) disposti per chiudere mezzi ad apertura di ingresso (27) attraverso i quali dette dosi entrano in detti mezzi di consegna (22, 23).
179. Apparato secondo la rivendicazione 178, in cui detti mezzi di chiusura (40) comprendono mezzi a coperchio (41) mobili tra una posizione di chiusura (K), nella quale detti mezzi a coperchio (41) chiudono detti mezzi ad apertura di ingresso (27), ed una posizione di apertura, nella quale detti mezzi a coperchio (41) sono distanti da detti mezzi ad apertura di ingresso (27).
180. Apparato secondo la rivendicazione 179, in cui detti mezzi a coperchio (41) sono conformati in modo tale da supportare dette preforme di contenitore quando detti mezzi a coperchio (41) si trovano in detta posizione di chiusura (K).
181. Apparato secondo la rivendicazione 179, oppure 180, in cui detti mezzi a coperchio (41) sono fissati ad una zona (42) di mezzi a braccio (43) aventi una ulteriore zona (44) incernierata a mezzi a corpo di supporto (15, 16) di detti mezzi di trasferimento (8).
182. Apparato secondo una delle rivendicazioni da 179 a 181, e comprendente inoltre mezzi a camma e mezzi elastici mutamente cooperanti per movimentare detti mezzi a coperchio (41) tra detta posizione di chiusura (K) e detta posizione di apertura.
183. Apparato secondo una delle rivendicazioni da 179 a 182, in cui a detti mezzi a coperchio (41) sono associati mezzi di erogazione (48) per erogare un fluido all’interno di detti mezzi di consegna (22, 23).
184. Apparato secondo la rivendicazione 183, in cui detti mezzi di erogazione (48) erogano detto fluido quando detti mezzi a coperchio (41) sono in detta posizione di chiusura (K).
185. Apparato secondo la rivendicazione 183, oppure 184, in cui detti mezzi di erogazione (48) erogano detto fluido direttamente a contatto con dette dosi (80) per espellere dette dosi (80) da detti mezzi di consegna (22, 23).
186. Apparato secondo la rivendicazione 183, oppure 184, e comprendente inoltre mezzi espulsori mobili associati a detti mezzi a coperchio (41) ed azionabili da detto fluido.
187. Apparato secondo la rivendicazione 186, in cui detti mezzi espulsori mobili agiscono direttamente su dette dosi (80) per espellere dette dosi (80) da detti mezzi di consegna (22, 23).
188. Apparato secondo la rivendicazione 187, in cui detti mezzi espulsori mobili sono conformati in modo tale da sagomare una porzione di dette dosi (80) con la quale interagiscono.
189. Apparato secondo la rivendicazione 188, in cui detti mezzi espulsori mobili sono conformati in modo tale da realizzare in detta porzione un avvallamento di forma tale da facilitare una prima penetrazione di mezzi a punzone di detti mezzi a stampo (3) in dette dosi (80).
190. Apparato secondo la rivendicazione 186, in cui detti mezzi espulsori mobili agiscono indirettamente su dette dosi (80), tra detti mezzi espulsori mobili e dette dosi (80) essendo interposto un cuscino fluido.
191. Apparato secondo una delle rivendicazioni da 172 a 190, e comprendente inoltre mezzi a giostra (7) girevoli attorno a mezzi ad asse di rotazione (B) e supportanti detti mezzi di trasferimento (8).
192. Apparato secondo una delle rivendicazioni da 172 a 190, e comprendente inoltre un elemento di movimentazione flessibile supportante detti mezzi di trasferimento (8).
193. Apparato secondo la rivendicazione 192, in cui detto elemento di movimentazione flessibile è un elemento di movimentazione flessibile chiuso ad anello.
194. Apparato secondo una delle rivendicazioni da 172 a 193, in cui detti mezzi di trasporto comprendono una pluralità di elementi di trasporto (8).
195. Apparato secondo una delle rivendicazioni da 172 a 194, in cui detto dispositivo di formatura per compressione (1) comprende una giostra girevole attorno ad un asse di rotazione (A) e supportante detti mezzi a stampo (3).
196. Apparato secondo una delle rivendicazioni da 172 a 194, in cui detto dispositivo di formatura per compressione comprende un elemento di movimentazione flessibile supportante detti mezzi a stampo (3).
197. Apparato secondo la rivendicazione 196, in cui detto elemento di movimentazione flessibile è un elemento di movimentazione flessibile chiuso ad anello.
198. Apparato secondo una delle rivendicazioni da 172 a 197, in cui detti mezzi a stampo comprendono una pluralità di stampi (3).
199. Apparato, comprendente mezzi di trasferimento (8) disposti per consegnare dosi (80) di materia plastica ad un dispositivo di formatura per compressione (1), detti mezzi di trasferimento (8) comprendendo mezzi di contenimento (22) disposti per ricevere dette dosi (80), caratterizzato dal fatto che detti mezzi di trasferimento (8) comprendono mezzi promotori di spostamento (87) ricevuti in detti mezzi di contenimento (22) e mobili rispetto a detti mezzi di contenimento (22) per consegnare dette dosi (80) a detto dispositivo di formatura per compressione (1).
200. Apparato secondo la rivendicazione 199, in cui detti mezzi promotori di spostamento (87) comprendono mezzi a manicotto (88).
201. Apparato secondo la rivendicazione 200, in cui detti mezzi promotori di spostamento (87) sono mobili tra una posizione retratta (M), nella quale detti mezzi a manicotto (88) sono ricevuti all’interno di detti mezzi di contenimento (22), ed una posizione estesa (N), nella quale detti mezzi a manicotto (88) si proiettano parzialmente all’esterno di detti mezzi di contenimento (22) verso detto dispositivo di formatura per compressione (1).
202. Apparato secondo la rivendicazione 200, oppure 201, in cui detti mezzi promotori di spostamento (87) comprendono mezzi a risalto (89) che si dipartono da detti mezzi a manicotto (88) per essere ricevuti in mezzi ad alloggiamento (91) di detti mezzi di contenimento (22).
203. Apparato secondo la rivendicazione 202, in cui detti mezzi a risalto (89) comprendono una prima nervatura (92) ed una seconda nervatura (93), mutuamente distanziate, tra detta prima nervatura (92) e detta seconda nervatura (93) essendo individuata una gola (94) che riceve un elemento di tenuta (95) disposto per interagire con detti mezzi ad alloggiamento (91).
204. Apparato secondo la rivendicazione 202, oppure 203, in cui detti mezzi a risalto (89) individuano in detti mezzi ad alloggiamento (91) primi mezzi a camera (96) e secondi mezzi a camera (97).
205. Apparato secondo la rivendicazione 204, e comprendente inoltre mezzi di alimentazione disposti per alimentare con un fluido operatore detti primi mezzi a camera (96) e detti secondi mezzi a camera (97).
206. Apparato secondo una delle rivendicazioni da 199 a 205, in cui detti mezzi promotori di spostamento (87) sono percorsi da mezzi a condotto di raffreddamento (102) nei quali fluisce un fluido di raffreddamento.
207. Apparato secondo la rivendicazione 206, in cui detti mezzi a condotto di raffreddamento (102) comprendono una pluralità di condotti di raffreddamento (103; 104) perifericamente disposti in detti mezzi promotori di spostamento (87).
208. Apparato secondo la rivendicazione 206, oppure 207, in cui detti mezzi a condotto di raffreddamento (102) comprendono primi mezzi a tubo (105) e secondi mezzi a tubo (106), sostanzialmente rettilinei, estendentesi sostanzialmente parallelamente ad un asse longitudinale (E) di detti mezzi promotori di spostamento (87).
209. Apparato secondo la rivendicazione 208, in cui detti mezzi a condotto di raffreddamento (102) comprendono terzi mezzi a tubo (107) aventi uno sviluppo curvilineo ed estendentesi sostanzialmente circonferenzialmente rispetto a detti mezzi promotori di spostamento (87), detti terzi mezzi a tubo (107) collegando detti primi mezzi a tubo (105) e detti secondi mezzi a tubo (106).
210. Apparato secondo la rivendicazione 208, oppure 209, in cui detti mezzi a condotto di raffreddamento (102) comprendono primi mezzi ad elemento tubolare (108), collegati a detti primi mezzi a tubo (105), attraverso i quali detto fluido di raffreddamento viene introdotto in detti mezzi a condotto di raffreddamento (102), e secondi mezzi ad elemento tubolare (109), collegati a detti secondi mezzi a tubo (106), attraverso i quali detto fluido di raffreddamento viene asportato da detti mezzi a condotto di raffreddamento (102).
211. Apparato secondo la rivendicazione 210, in cui detti primi mezzi ad elemento tubolare (108) e detti secondi mezzi ad elemento tubolare (109) sono disposti sostanzialmente radialmente rispetto a detti mezzi promotori di spostamento (87).
212. Apparato secondo la rivendicazione 210, oppure 211, in cui detti primi mezzi ad elemento tubolare (108) si affacciano su primi mezzi a cavità (112) ricavati in detti mezzi di contenimento (22).
213. Apparato secondo la rivendicazione 212 quando dipendente dalla rivendicazione 201, oppure da una delle rivendicazioni da 202 a 211 quando dipendenti dalla rivendicazione 201, in cui detti primi mezzi a cavità (112) hanno una estensione tale che detti primi mezzi ad elemento tubolare (108) si mantengono affacciati a detti primi mezzi a cavità (112) quando detti mezzi promotori di spostamento (87) si spostano da detta posizione retratta (M) a detta posizione estesa (N), e viceversa.
214. Apparato secondo una delle rivendicazioni da 210 a 213, in cui detti secondi mezzi ad elemento tubolare (109) si affacciano su secondi mezzi a cavità (114) ricavati in detti mezzi di contenimento (22).
215. Apparato secondo la rivendicazione 214 quando dipendente dalla rivendicazione 201, oppure da una delle rivendicazioni da 202 a 212 quando dipendenti dalla rivendicazione 201, oppure secondo la rivendicazione 214, in cui detti secondi mezzi a cavità (114) hanno una estensione tale che detti secondi mezzi ad elemento tubolare (109) si mantengono affacciati a detti secondi mezzi a cavità (114) quando detti mezzi promotori di spostamento (87) si spostano da detta posizione retratta (M) a detta posizione estesa (N), e viceversa.
216. Apparato secondo la rivendicazione 206, oppure 207, in cui detti mezzi a condotto di raffreddamento (102) comprendono primi mezzi a tubo (151), secondi mezzi a tubo (152) e terzi mezzi a tubo (153), sostanzialmente rettilinei, estendentesi sostanzialmente parallelamente ad un asse longitudinale (E) di detti mezzi promotori di spostamento (87).
217. Apparato secondo la rivendicazione 216, in cui detti primi mezzi a tubo (151) e detti terzi mezzi a tubo (153) sono sostanzialmente allineati.
218. Apparato secondo la rivendicazione 216, oppure 217, in cui detti mezzi a condotto di raffreddamento (102) comprendono quarti mezzi a tubo (154) e quinti mezzi a tubo (155) aventi uno sviluppo curvilineo ed estendentesi sostanzialmente circonferenzialmente rispetto a detti mezzi promotori di spostamento (87), detti quarti mezzi a tubo (107) collegando detti primi mezzi a tubo (151) e detti secondi mezzi a tubo (152), detti quinti mezzi a tubo (155) collegando detti secondi mezzi a tubo (152) e detti terzi mezzi a tubo (153).
219. Apparato secondo una delle rivendicazioni da 216 a 218, in cui detti mezzi a condotto di raffreddamento (102) comprendono primi mezzi ad elemento tubolare (156), collegati a detti primi mezzi a tubo (151), attraverso i quali detto fluido di raffreddamento viene introdotto in detti mezzi a condotto di raffreddamento (102), e secondi mezzi ad elemento tubolare (157), collegati a detti terzi mezzi a tubo (153), attraverso i quali detto fluido di raffreddamento viene asportato da detti mezzi a condotto di raffreddamento (102).
220. Apparato secondo la rivendicazione 219, in cui detti primi mezzi ad elemento tubolare (156) e detti secondi mezzi ad elemento tubolare (157) sono disposti sostanzialmente radialmente rispetto a detti mezzi promotori di spostamento (87).
221. Apparato secondo la rivendicazione 219, oppure 220, in cui detti primi mezzi ad elemento tubolare (156) si affacciano su primi mezzi a cavità ricavati in detti mezzi di contenimento (22).
222. Apparato secondo la rivendicazione 221 quando dipendente dalla rivendicazione 201, oppure da una delle rivendicazioni da 202 a 207 quando dipendenti dalla rivendicazione 201, oppure da una delle rivendicazioni da 216 a 220 quando dipendenti dalla rivendicazione 201, in cui detti primi mezzi a cavità hanno una estensione tale che detti primi mezzi ad elemento tubolare (156) si mantengono affacciati a detti primi mezzi a cavità quando detti mezzi promotori di spostamento (87) si spostano da detta posizione retratta (M) a detta posizione estesa (N), e viceversa.
223. Apparato secondo una delle rivendicazioni da 219 a 222, in cui detti secondi mezzi ad elemento tubolare (157) si affacciano su secondi mezzi a cavità ricavati in detti mezzi di contenimento (22).
224. Apparato secondo la rivendicazione 223 quando dipendente dalla rivendicazione 201, oppure da una delle rivendicazioni da 202 a 207 quando dipendenti dalla rivendicazione 201, oppure da una delle rivendicazioni da 216 a 221 quando dipendenti dalla rivendicazione 201, oppure secondo la rivendicazione 222, in cui detti secondi mezzi a cavità hanno una estensione tale che detti secondi mezzi ad elemento tubolare (109) si mantengono affacciati a detti secondi mezzi a cavità quando detti mezzi promotori di spostamento (87) si spostano da detta posizione retratta (M) a detta posizione estesa (N), e viceversa.
225. Apparato secondo una delle rivendicazioni da 199 a 224, e comprendente inoltre mezzi a giostra (7) girevoli attorno a mezzi ad asse di rotazione (B) e supportanti detti mezzi di trasferimento (8).
226. Apparato secondo una delle rivendicazioni da 199 a 224, e comprendente inoltre un elemento di movimentazione flessibile supportante detti mezzi di trasferimento (8).
227. Apparato secondo la rivendicazione 226, in cui detto elemento di movimentazione flessibile è un elemento di movimentazione flessibile chiuso ad anello.
228. Apparato secondo una delle rivendicazioni da 199 a 227, in cui detti mezzi di trasporto comprendono una pluralità di elementi di trasporto (8).
229. Apparato secondo una delle rivendicazioni da 199 a 228, in cui detto dispositivo di formatura per compressione (1) comprende una giostra girevole attorno ad un asse di rotazione (A) e supportante mezzi a stampo (3).
230. Apparato secondo una delle rivendicazioni da 199 a 228, in cui detto dispositivo di formatura per compressione comprende un elemento di movimentazione flessibile supportante mezzi a stampo (3).
231. Apparato secondo la rivendicazione 230, in cui detto elemento di movimentazione flessibile è un elemento di movimentazione flessibile chiuso ad anello.
232. Apparato secondo una delle rivendicazioni da 229 a 231, in cui detti mezzi a stampo comprendono una pluralità di stampi (3).