ITMO20120105A1 - Modulo di raffreddamento per gruppi riduttori ad ingranaggi - Google Patents

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ITMO20120105A1
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Vittoriano Zanotti
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Description

"MODULO DI RAFFREDDAMENTO PER GRUPPI RIDUTTORI AD INGRANAGGI" .
DESCRIZIONE
Il presente trovato ha per oggetto un modulo di raffreddamento per gruppi riduttori ad ingranaggi, particolarmente di tipo epicicloidale .
Sono noti gruppi riduttori ad ingranaggi che trovano applicazione nella trasmissione di un moto rotatorio da un motore o da un altro organo movente, fonte di coppia motrice, ad una utenza. Tali gruppi sono essenzialmente costituiti da una carcassa che supporta un albero di ingresso ed un albero di uscita, entrambi ruotabili attorno ai rispettivi assi longitudinali, tra i quali sono interposti uno o più ingranaggi per la trasmissione del moto rotatorio dall'albero di ingresso all'albero di uscita.
Sono noti, in particolare, gruppi riduttori epicicloidali che prevedono albero di ingresso e di uscita tra loro coassiali e comprendono un pignone dentato, cosiddetto solare, calettato solidale all'albero di ingresso ed accoppiato ad una pluralità di ruote satelliti, distribuite intorno al pignone stesso e supportate ruotabili attorno a rispettivi assi paralleli ai precedenti da un organo porta-satelliti, e una corona dentata internamente, disposta a racchiudere le ruote satelliti e con esse ingranata.
Nelle più comuni applicazioni, tali gruppi riduttori prevedono che la corona dentata sia solidale alla carcassa, e dunque fissa, mentre l'organo porta-satelliti è collegato all'albero di uscita e lo aziona in rotazione.
E', altresì, noto realizzare la carcassa di tali riduttori aperta in corrispondenza dell'albero di ingresso e predisposta con una flangia di attacco ad un motore di azionamento ovvero ad un modulo di connessione ad un organo movente. Tale modulo di connessione è provvisto di un coperchio di chiusura della carcassa, che supporta ruotabile un segmento di albero avente una prima estremità destinata ad essere collegata mediante profili scanalati all'albero di ingresso del gruppo riduttore ed una seconda estremità, contrapposta alla prima, destinata a sporgere dalla carcassa chiusa dal coperchio per l'accoppiamento all'organo movente.
All'interno della carcassa del gruppo riduttore gli ingranaggi sono almeno parzialmente immersi in un bagno di olio lubrificante, che subisce un riscaldamento durante il funzionamento del gruppo stesso, maggiormente sensibile in corrispondenza dell'albero di ingresso che ha velocità di rotazione maggiore rispetto agli altri organi in movimento .
Per tale motivo è necessario prevedere appositi sistemi di raffreddamento del bagno di olio, in modo da asportare calore e ripristinare le condizioni ottimali di funzionamento e di lubrificazione .
Nel caso di riduttori ordinari è noto prevedere una serpentina attraversata da un fluido di raffreddamento direttamente all'interno della carcassa, in zone libere dagli organi del rotismo. Tale soluzione, tuttavia, non è applicabile ai riduttori epicicloidali , a causa dell'assenza di spazio disponibile all'interno della carcassa, e comporta la necessità di realizzare varie tipologie di serpentina a seconda della conformazione del gruppo riduttore.
Nel caso di gruppi riduttori epicicloidali, in particolare, è noto prevedere, all'esterno del suddetto modulo di connessione, una ventola di raffreddamento solidale in rotazione alla seconda estremità del segmento di albero sporgente dal coperchio e racchiusa da un carter di convogliamento dell'aria verso il gruppo stesso, esternamente alla carcassa.
Ovviamente tale applicazione non può essere prevista in caso di accoppiamento diretto tra il gruppo riduttore e il motore di azionamento, che è generalmente dotato di una propria ventola di raffreddamento, la quale tuttavia svolge un azione di asportazione del calore principalmente rivolta al motore stesso.
Inoltre l'efficacia di questa soluzione è penalizzata dal limite di scambio termico con l'ambiente esterno, che in situazioni sfavorevoli (ambiente esterno caldo) potrebbe essere quasi nullo. Ad esempio, in caso di ambiente industriali chiusi, in cui la temperatura può arrivare localmente a temperature piuttosto elevate, dell'ordine di 60°C, il gruppo riduttore dotato di ventola viene investito da un flusso di aria calda che non ha effetti sostanziali sul raffreddamento del bagno di olio.
Infine, l'utilizzo della ventola aumenta l'emissione sonora complessiva dell'installazione ed è da evitare nelle applicazioni sensibili al rumore .
In alternativa è, altresì, noto prevedere un'unità di raffreddamento esterna collegata mediante un circuito di ricircolo dell'olio al gruppo riduttore. L'olio viene, dunque, prelevato dalla carcassa del gruppo riduttore, trattato all'interno di uno scambiatore esterno alimentato con un fluido "freddo", del tipo di aria forzata o acqua, e nuovamente immesso nella carcassa. Tali unità sono, quindi, dotate di uno scambiatore di calore, di una pompa di circolazione, di un motore elettrico di azionamento della pompa e di vari sensori di regolazione e controllo.
Questo sistema di tipo noto, pur essendo molto efficace, comporta notevoli costi di acquisto e manutenzione ed aumenta in modo sensibile la complessità e l'ingombro dell'impianto complessivo .
Compito precipuo del presente trovato è quello di eliminare gli inconvenienti sopra lamentati della tecnica nota escogitando un modulo di raffreddamento per gruppi riduttori ad ingranaggi, che sia adattabile a diverse tipologie di gruppi riduttori e che consenta di ottenere un efficace scambio termico in qualsiasi condizione di utilizzo e senza comportare complicazioni strutturali .
Nell'ambito di tale compito tecnico, altro scopo del presente trovato è quello di essere utilizzabile in applicazioni che prevedano il collegamento del gruppo riduttore sia ad un organo movente mediante modulo di connessione, che direttamente ad un motore di azionamento.
Ulteriore scopo del presente trovato è quello di presentare ingombri contenuti, in modo da non penalizzarne le possibilità di applicazione.
Altro scopo del presente trovato è quello di risultare di agevole montaggio e di impiego flessibile .
Non ultimo scopo del presente trovato è quello di presentare una struttura semplice, di relativamente facile attuazione pratica, di sicuro impiego ed efficace funzionamento, nonché di costo relativamente contenuto.
Questo compito e questi scopi vengono tutti raggiunti dal presente modulo di raffreddamento per gruppi riduttori ad ingranaggi, del tipo comprendente una carcassa che supporta internamente un albero di ingresso ruotabile attorno al relativo asse longitudinale ed associabile a mezzi di azionamento in rotazione, un albero in uscita ruotabile attorno al relativo asse longitudinale ed associabile ad un utenza e un rotismo interposto tra l'albero in ingresso e l'albero di uscita per l'azionamento in rotazione dell'albero di uscita stesso, la carcassa contenendo internamente un bagno di olio di lubrificazione ed essendo aperta in corrispondenza dell'estremità libera dell'albero di ingresso, caratterizzato dal fatto di comprendere una camicia di supporto avente un primo lato aperto associabile in comunicazione con l'interno di detta carcassa in corrispondenza dell'estremità libera di detto albero di ingresso ed un secondo lato, contrapposto al primo, associabile a detti mezzi di azionamento in rotazione, un segmento di albero supportato ruotabile attorno al relativo asse longitudinale e assialmente fisso all'interno di detta camicia e passante attraverso di essa, che presenta una prima estremità associabile solidale in rotazione all'estremità libera di detto albero di ingresso ed una seconda estremità, contrapposta alla prima, associabile a detti mezzi di azionamento in rotazione, e mezzi di raffreddamento di detto bagno di olio comprendenti almeno una bocca di ingresso e almeno una bocca di uscita di un fluido di raffreddamento tra le quali è interposto almeno un condotto di passaggio del fluido stesso avente sviluppo sostanzialmente curvilineo e supportato all'interno di detta camicia ad avvolgere almeno parzialmente detto segmento di albero, la bocca di ingresso e la bocca di uscita essendo connesse ad un circuito esterno di ricircolo di detto fluido di raffreddamento .
Ulteriori caratteristiche e vantaggi del presente trovato risulteranno maggiormente evidenti dalla descrizione di dettaglio di una forma di esecuzione preferita, ma non esclusiva, di un modulo di raffreddamento per gruppi riduttori ad ingranaggi illustrata a titolo indicativo, ma non limitativo, nelle unite tavole di disegni in cui: la figura 1 è una schematica vista in alzato frontale di un modulo di raffreddamento per gruppi riduttori ad ingranaggi, secondo il trovato;
la figura 2 è una schematica vista in sezione secondo il piano di traccia II-II di figura 1; la figura 3 è una schematica vista in sezione secondo il piano di traccia III-III di figura 1 la figura 4 è una schematica vista in alzato frontale dei mezzi di raffreddamento del modulo di raffreddamento per gruppi riduttori ad ingranaggi, secondo il trovato;
la figura 5 è una schematica vista in pianta dei mezzi di raffreddamento di figura 4;
la figura 6 è una schematica vista assonometrica in esploso di un modulo di raffreddamento per gruppi riduttori ad ingranaggi, secondo il trovato, destinato ad essere montato tra un gruppo riduttore ad ingranaggi di tipo epicicloidale ed un modulo di connessione ad un organo movente; la figura 7 è una schematica vista assonometrica di modulo di raffreddamento per gruppi riduttori ad ingranaggi, secondo il trovato, montato tra un gruppo riduttore ad ingranaggi di tipo epicicloidale ed un modulo di connessione ad un organo movente .
Con particolare riferimento a tali figure, si è indicato globalmente con 1 un modulo di raffreddamento per gruppi riduttori ad ingranaggi. Il modulo di raffreddamento 1 può essere accoppiato ad un convenzionale gruppo riduttore 100, del tipo comprendente una carcassa 101 di contenimento e supporto di un albero di ingresso 102 ruotabile attorno al relativo asse longitudinale e associabile a mezzi di azionamento in rotazione, di un albero di uscita 103 ruotabile attorno al relativo asse longitudinale ed associabile ad una utenza e di un rotismo 104 interposto tra l'albero di ingresso 102 e l'albero di uscita 103.
La carcassa 101 alloggia internamente un bagno di olio (non rappresentato) per la lubrificazione degli organi in movimento ed è aperta in corrispondenza dell'estremità libera dell'albero di ingresso 102.
Nelle figure 6 e 7 il gruppo riduttore 100 rappresentato prevede albero di ingresso 102 e albero di uscita 103 coassiali e comprende un rotismo 104 di tipo epicicloidale, non descritto nel dettaglio in quanto di tipo noto al tecnico del ramo.
Il modulo di raffreddamento 1, infatti, può essere vantaggiosamente impiegato per gruppi riduttori di tipo epicicloidale, ma può essere associato anche a gruppi riduttori di tipo ordinario, ad esempio con alberi di ingresso e uscita paralleli ovvero sghembi. Inoltre, come si capirà meglio dalla descrizione che segue, il modulo di raffreddamento I può essere utilizzato in applicazioni che prevedano il collegamento del gruppo riduttore 100 a mezzi di azionamento costituiti sia da un motore elettrico, che da un diverso organo movente mediante interposizione di un convenzionale modulo di connessione 200.
Come noto tale modulo di connessione 200 è essenzialmente costituito da un coperchio 201 che supporta ruotabile attorno al relativo asse longitudinale e assialmente fisso un tratto di albero 202 avente una prima estremità destinata ad essere associata all'albero di ingresso 102 e una seconda estremità per il collegamento ad un organo movente in rotazione, non rappresentato.
II modulo di raffreddamento 1, infatti, è destinato ad essere interposto tra il gruppo riduttore 100 e il modulo di connessione 200 ad un organo movente ovvero tra il gruppo riduttore 100 e il motore elettrico di azionamento, a seconda della specifica applicazione, senza richiedere modifiche di questi ultimi.
Il modulo di raffreddamento 1 comprende una camicia 2 sostanzialmente cilindrica di contenimento e supporto, che presenta un primo lato 2a aperto e destinato ad essere associato alla carcassa 101 in corrispondenza dell'estremità libera dell'albero di ingresso 102 e comunicante con il suo interno per il deflusso del bagno di olio ed un secondo lato 2b, contrapposto al primo, associabile ai mezzi di azionamento in rotazione. Anche il secondo lato 2b è preferibilmente aperto in modo che la camicia 2 possa essere interamente attraversata dal bagno di olio.
Il modulo di raffreddamento 1 prevede, inoltre, un segmento di albero 3 supportato ruotabile attorno al relativo asse longitudinale A e assialmente fisso all'interno della camicia 2 e passante attraverso di essa.
La camicia 2 prevede, internamente in prossimità del secondo lato 2b, una parete anulare 4 dotata di fori 5 per il deflusso del bagno di olio a cui è raccordato un manicotto 6 centrale attraverso il quale è inserito passante il segmento di albero 3, che è supportato in rotazione mediante interposizione di una coppia di cuscinetti 7.
Il segmento di albero 3 prevede una prima estremità 3a, posizionata in prossimità del primo lato 2a, e preferibilmente rientrante rispetto ad esso, destinata ad essere collegata solidale in rotazione all'estremità libera dell'albero di ingresso 102, ad esempio, mediante elementi di accoppiamento scanalati. Nella forma di attuazione rappresentata, secondo una modalità di accoppiamento convenzionale, la prima estremità 3a è dotata di una sede incavata 8 sulla cui parete interna è ricavata una dentatura a denti dritti complementare a quella definita esternamente sull'estremità libera dell'albero di ingresso 102. Il segmento di albero 3 è, infine, provvisto di una seconda estremità 3b, posizionata in prossimità del secondo lato 2b, e preferibilmente sporgente rispetto ad esso, destinata ad essere collegata ai mezzi di azionamento in rotazione.
Nel caso in cui i mezzi di azionamento siano costituiti da un motore elettrico, questo viene direttamente collegato al secondo lato 2b della camicia 2 ed il relativo albero motore è reso solidale alla seconda estremità 3b del segmento di albero 3, ad esempio mediante elementi di accoppiamento scanalati. In configurazione assemblata, tale albero motore, il segmento di albero 3 e l'albero di ingresso 102 risultano, quindi, coassiali e solidali in rotazione.
In caso, invece, di collegamento a diverso organo movente è prevista l'interposizione del modulo di connessione 200 come rappresentato nelle figure 6 e 7. In questo caso, secondo convenzionali modalità di accoppiamento, in corrispondenza della seconda estremità 3b del segmento di albero 3 è previsto un codolo dotato esternamente di una dentatura dritta 9 destinata a collegarsi in una complementare dentatura femmina ricavata sulla prima estremità del tratto di albero 202, non visibile nelle figure. In configurazione assemblata, il tratto di albero 202, il segmento di albero 3 e l'albero di ingresso 102 risultano, quindi, coassiali e solidali in rotazione.
Il modulo di raffreddamento 1 viene, quindi, semplicemente interposto tra il gruppo riduttore 100 e il modulo di connessione 200 ad un organo movente o il motore elettrico di azionamento.
Per agevolare tale montaggio la camicia 2 prevede in corrispondenza dei lati 2a e 2b rispettive flange 10 e 11 per il collegamento mediante organi filettati al gruppo riduttore 100 e ai mezzi di azionamento .
Le flange 10 e 11 sono provviste di relativi fori passanti per l'inserimento dei suddetti organi filettati posizionati in modo corrispondente a quelli usualmente previsti sul gruppo riduttore 100 e sui mezzi di azionamento disponibili.
Nelle figure sono indicati con i numeri di riferimento 105 e 203 gli organi filettati di collegamento, rispettivamente, della flangia 10 alla carcassa 101 e della flangia 11 al coperchio 201 .
Il modulo di raffreddamento 1 prevede, infine, mezzi di raffreddamento 12 del bagno di olio che comprendono almeno una bocca di ingresso 13 ed almeno una bocca di uscita 14 di un fluido di raffreddamento, del tipo di acqua o aria in pressione, tra le quali è interposto almeno un condotto 15 di passaggio del fluido stesso. Tale condotto 15 presenta uno sviluppo sostanzialmente curvilineo ed è supportato all'interno della camicia 2 ad avvolgere almeno parzialmente il segmento di albero 3. I mezzi di raffreddamento 12 prevedono, inoltre, un circuito esterno di ricircolo del fluido di raffreddamento, non rappresentato nelle figure, che comprende una convenzionale pompa di circolazione del fluido di raffreddamento connessa alle bocche 13 e 14.
Nel caso in cui il modulo di raffreddamento 1 sia destinato ad essere installato in un ambiente industriale in cui è disponibile un circuito di alimentazione di fluido di raffreddamento (acqua) dotato di un serbatoio a scambio termico naturale, il suddetto circuito di ricircolo può essere connesso a tale circuito di alimentazione in modo che i mezzi di raffreddamento 12 siano continuamente riforniti di fluido di raffreddamento freddo.
In alternativa il circuito di ricircolo può essere dotato di un proprio scambiatore di calore per il condizionamento del fluido di raffreddamento di tipo convenzionale.
Ε' del tutto evidente che, in entrambi i casi, gli ingombri e la complessità di tale circuito esterno sono molto inferiori rispetto a quelli previsti nelle unità esterne di raffreddamento del bagno di olio.
Preferibilmente, il condotto 15 si sviluppa su almeno un arco di circonferenza centrata sull'asse longitudinale A avente apertura angolare almeno pari a 90°.
Ancor più preferibilmente il condotto 15 ha uno sviluppo sostanzialmente anulare, a meno dell'ingombro angolare delle bocche 13 e 14.
Nella forma di attuazione rappresentata il condotto 15 sviluppato in piano è sagomato sostanzialmente ad U e comprende un ramo di andata 15a in comunicazione con la bocca di ingresso 13, che si avvolge attorno al segmento di albero 3 in un primo verso, un ramo di ritorno 15b in comunicazione con la bocca di uscita 14, che si avvolge attorno al segmento di albero 3, in un secondo verso, contrapposto al primo, e un ramo intermedio 15c interposto tra i precedenti per l'interconnessione degli stessi.
Vantaggiosamente le bocche 13 e 14 sono allineate in direzione parallela all'asse longitudinale A e i mezzi di raffreddamento 12 prevedono un unico blocchetto 16 su cui sono definite entrambe le bocche stesse.
Il condotto 15 è, quindi, definito all'interno di una fascia 17 curva chiusa sul blocchetto 16 a definire una struttura anulare, che presenta una prima estremità in corrispondenza della quale si affacciano il ramo di andata 15a e il ramo di ritorno 15b e che è inserita entro il blocchetto 16 in modo che tali rami siano in comunicazione, rispettivamente, con la bocca di ingresso 13 e con la bocca di uscita 14 e una seconda estremità chiusa che è collegata al blocchetto stesso da parte opposta.
I mezzi di raffreddamento 12 comprendono, infine, una pluralità di alette 18 di raffreddamento associate alla fascia 17, preferibilmente distribuite sia internamente, che esternamente.
La camicia 2 comprende rispettivi fori di attacco 19 e 20 passanti in corrispondenza della bocca di ingresso 13 e della bocca di uscita 14. I fori di attacco 19 e 20 e le bocche 13 e 14 sono internamente filettati per l'accoppiamento a rispettivi elementi collettori 21 e 22, rettilinei ed esternamente filettati, di collegamento al circuito esterno mediante tratti di condotto non rappresentati .
Attraverso il collegamento degli elementi collettori 21 e 22, la carcassa 2 sostiene il blocchetto 16 e la fascia 17 in posizione assiale. Non si escludono, naturalmente, diverse forme di attuazione dei mezzi di raffreddamento 12, in cui ad esempio il condotto 15 avvolga solo parzialmente il segmento di albero 3, ovvero si avvolga più volte intorno ad esso a definire una sorta di spirale.
Il funzionamento del presente trovato è il seguente .
Una volta assemblato al gruppo riduttore 100, il modulo di raffreddamento 1 consente di asportare calore al bagno di olio che dalla carcassa 101 si distribuisce entro la camicia 2 con essa comunicante e per effetto del moto turbolento indotto dalla rotazione del rotismo 104 lambisce il condotto 15.
Il fluido di raffreddamento passante attraverso il condotto 15 assorbe calore dal bagno di olio, che viene poi smaltito nel circuito esterno.
In particolare, il modulo di raffreddamento 1 consente di sottrarre calore in corrispondenza dell'albero di ingresso 101, ossia della zona del riduttore 100 che subisce un maggior innalzamento termico a causa delle elevate velocità di rotazione .
Si fa notare che la particolare conformazione del condotto 15 consente di ottimizzare l'efficacia di scambio termico e la compattezza del modulo di raffreddamento 1.
Si è in pratica constatato come il trovato descritto raggiunga gli scopi proposti ed in particolare si sottolinea il fatto che il modulo di raffreddamento secondo il trovato consente di ottenere un efficace raffreddamento del bagno di olio di lubrificazione previsto all'interno dei gruppi riduttori, indipendente dalle loro caratteristiche, senza aumentare considerevolmente gli ingombri e la complessità strutturale dell 'impianto .
Inoltre il modulo di raffreddamento può essere agevolmente impiegato a gruppi riduttori di tipo ordinario o epicicloidale e in applicazioni che prevedano sia il collegamento diretto ad un motore di azionamento, che l'accoppiamento ad un diverso organo movente per interposizione di un modulo di connessione .
Il trovato così concepito è suscettibile di numerose modifiche e varianti tutte rientranti nell'ambito del concetto inventivo.
Inoltre tutti i dettagli sono sostituibili da altri elementi tecnicamente equivalenti.
In pratica i materiali impiegati, nonché le forme e le dimensioni contingenti, potranno essere qualsiasi a seconda delle esigenze senza per questo uscire dall'ambito di protezione delle seguenti rivendicazioni.

Claims (9)

  1. RIVENDI C AZ I O NI 1) Modulo di raffreddamento (1) per gruppi riduttori (100) ad ingranaggi, del tipo comprendente una carcassa (101) che supporta internamente un albero di ingresso (102) ruotabile attorno al relativo asse longitudinale ed associabile a mezzi di azionamento in rotazione (200), un albero in uscita (103) ruotabile attorno al relativo asse longitudinale ed associabile ad un utenza e un rotismo (104) interposto tra l'albero in ingresso (102) e l'albero di uscita (103) per l'azionamento in rotazione dell'albero di uscita stesso, la carcassa (101) contenendo internamente un bagno di olio di lubrificazione ed essendo aperta in corrispondenza dell'estremità libera dell'albero di ingresso (102), caratterizzato dal fatto di comprendere una camicia (2) di supporto avente un primo lato (2a) aperto associabile in comunicazione con l'interno di detta carcassa (101) in corrispondenza dell'estremità libera di detto albero di ingresso (102) ed un secondo lato (2b), contrapposto al primo, associabile a detti mezzi di azionamento in rotazione (200), un segmento di albero (3) supportato ruotatile attorno al relativo asse longitudinale (A) e assialmente fisso all'interno di detta camicia (2) e passante attraverso di essa, che presenta una prima estremità (3a) associabile solidale in rotazione all'estremità libera di detto albero di ingresso (102) ed una seconda estremità (3b), contrapposta alla prima, associabile a detti mezzi di azionamento in rotazione (200), e mezzi di raffreddamento (12) di detto bagno di olio comprendenti almeno una bocca di ingresso (13) e almeno una bocca di uscita (14) di un fluido di raffreddamento tra le quali è interposto almeno un condotto (15) di passaggio del fluido stesso avente sviluppo sostanzialmente curvilineo e supportato all'interno di detta camicia (2) ad avvolgere almeno parzialmente detto segmento di albero (3), la bocca di ingresso (13) e la bocca di uscita (14) essendo connesse ad un circuito esterno di ricircolo di detto fluido di raffreddamento .
  2. 2) Modulo di raffreddamento (1) secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detto condotto (15) si sviluppa su almeno un arco di circonferenza centrata su detto asse longitudinale (A) avente un'apertura angolare almeno pari a 90°.
  3. 3) Modulo di raffreddamento (1) secondo la rivendicazione 1 o 2, caratterizzata dal fatto che detto condotto (15) presenta sviluppo sostanzialmente anulare intorno a detto segmento di albero (3) a meno dell'ingombro angolare di dette bocche di ingresso e di uscita (13, 14).
  4. 4) Modulo di raffreddamento (1) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto condotto (15) comprende un ramo di andata (15a) in comunicazione con detta bocca di ingresso (13) e che si avvolge intorno a detto asse longitudinale (A) in un primo verso, un ramo di ritorno (15b) in comunicazione con detta bocca di uscita (14) e che si avvolge intorno a detto asse longitudinale (A) in un secondo verso, contrapposto al primo, e un ramo intermedio (15c) interposto tra i precedenti per l'interconnessione degli stessi.
  5. 5) Modulo di raffreddamento (1) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detti mezzi di raffreddamento (12) comprendono una pluralità di alette (18) di raffreddamento disposte esternamente a detto condotto (15) .
  6. 6) Modulo di raffreddamento (1) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detta bocca di ingresso (13) e detta bocca di uscita (14) sono allineate in direzione parallela a detto asse longitudinale (A).
  7. 7) Modulo di raffreddamento (1) secondo la rivendicazione 7, caratterizzato dal fatto che comprende un unico blocchetto (16) in cui sono ricavate detta bocca di ingresso (13) e detta bocca di uscita (14).
  8. 8) Modulo di raffreddamento (1) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detta camicia (2) comprende rispettivi fori di attacco (19, 20) in corrispondenza di detta bocca di ingresso (13) e detta bocca di uscita (14), detti fori di attacco (19, 20) e dette bocche (13, 14) essendo internamente filettati per l'accoppiamento con rispettivi elementi collettori (21, 22) rettilinei ed esternamente filettati di collegamento a detto circuito esterno di ricircolo.
  9. 9) Modulo di raffreddamento (1) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detti primo e secondo lato (2a, 2b) sono dotati di rispettive flange (10, 11) per il collegamento mediante organi filettati (105, 203) a detto gruppo riduttore (100) e a detti mezzi di azionamento (200).
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Citations (6)

* Cited by examiner, † Cited by third party
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