ITMO20090292A1 - Apparato misuratore di umidita' - Google Patents

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ITMO20090292A1
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IT
Italy
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measuring apparatus
solid material
moisture measuring
sample
carriage
Prior art date
Application number
IT000292A
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English (en)
Inventor
Ermes Bigi
Marcello Fontanini
Davide Tasini
Original Assignee
Lb Officine Meccaniche Spa
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    • GPHYSICS
    • G01MEASURING; TESTING
    • G01NINVESTIGATING OR ANALYSING MATERIALS BY DETERMINING THEIR CHEMICAL OR PHYSICAL PROPERTIES
    • G01N5/00Analysing materials by weighing, e.g. weighing small particles separated from a gas or liquid
    • G01N5/04Analysing materials by weighing, e.g. weighing small particles separated from a gas or liquid by removing a component, e.g. by evaporation, and weighing the remainder
    • G01N5/045Analysing materials by weighing, e.g. weighing small particles separated from a gas or liquid by removing a component, e.g. by evaporation, and weighing the remainder for determining moisture content

Description

Descrizione di invenzione industriale
Apparato misuratore di umidità
L’invenzione concerne un apparato misuratore di umidità, in particolare un apparato in grado di misurare un tasso di umidità di un materiale in forma polverulenta, ad esempio polvere di tipo ceramico, detto materiale essendo destinato alla fabbricazione di un manufatto ceramico, quale ad esempio una piastrella ceramica.
Sono noti apparati misuratori di umidità che misurano in tempo reale e in maniera continua il tasso di umidità di un materiale in forma polverulenta all’interno del quale gli apparati misuratori di umidità vengono immersi. Il materiale in forma polverulenta può essere fatto avanzare tramite mezzi convogliatori lungo un impianto di fabbricazione di un manufatto ceramico, ad esempio per alimentare una pressa ceramica.
Tali apparati misuratori di umidità devono essere collocati in posizioni prestabilite e fisse lungo l’impianto di fabbricazione di un manufatto ceramico per essere costantemente attraversati dal materiale in forma polverulenta.
I suddetti apparati misuratori di umidità che operano immersi nel materiale in forma polverulenta comprendono un sensore risonante a microonde dotato di una cavità risonante atta ad essere attraversata dal materiale in forma polverulenta mentre avanza sui mezzi convogliatori.
Il principio di funzionamento dei suddetti apparati misuratori di umidità è basato sulla rilevazione della permittività dielettrica del materiale in forma polverulenta, tale grandezza fisica essendo direttamente correlata al contenuto di acqua e, di conseguenza, al tasso di umidità.
Un difetto degli apparati misuratori di umidità che operano attraversati da materiale in forma polverulenta, sopra descritti, è che per misurare il tasso di umidità richiedono una grande quantità di materiale in forma polverulenta. Tale grande quantità di materiale in forma polverulenta deve essere scartata dopo la misura del tasso di umidità.
In alternativa, per recuperare il materiale in forma polverulenta che ha attraversato gli apparati misuratori di umidità, devono essere previsti convogliatori dedicati al trasporto del materiale misurato e collegati all’impianto di fabbricazione del manufatto ceramico.
Ciò comporta che i suddetti apparati misuratori di umidità siano piuttosto complessi e, conseguentemente, piuttosto costosi.
Un altro difetto degli apparati misuratori di umidità, sopra descritti, è che la misura del tasso di umidità del materiale in forma polverulenta è spesso condizionata da variazioni di parametri ambientali quali ad esempio la temperatura, che possono influenzare la risposta del sensore risonante a microonde e determinare, quindi, una misura alterata del tasso di umidità, vale a dire non corrispondente a quella effettiva.
Gli apparati misuratori di umidità che operano attraversati da materiale in forma polverulenta non sono sufficientemente affidabili.
Sono noti, inoltre, apparati misuratori di umidità che misurano il tasso di umidità di un materiale in forma polverulenta senza esservi immersi all’interno. Come nel caso precedente, il materiale in forma polverulenta può essere fatto avanzare tramite mezzi convogliatori lungo un impianto di fabbricazione di un manufatto ceramico, ad esempio per alimentare una pressa ceramica.
Questi apparati misuratori di umidità operano utilizzando un metodo gravimetrico per stabilire il tasso di umidità del materiale in forma polverulenta.
A tale scopo, gli apparati misuratori di umidità sono dotati di un dispositivo essiccatore, come una lampada ad incandescenza, e di un dispositivo pesatore, come una bilancia.
E’ previsto, infatti, che un operatore prelevi un campione di materiale in forma polverulenta mentre quest’ultimo avanza sui mezzi convogliatori e lo ponga all’interno dell’apparato misuratore di umidità.
Il materiale in forma polverulenta viene qui sottoposto ad un processo di riscaldamento che termina con l’essiccazione del materiale in forma polverulenta stesso.
In base alla differenza di peso, tra il peso del campione di materiale in forma polverulenta prelevato e il peso del campione di materiale in forma polverulenta essiccato, rilevati attraverso il dispositivo pesatore, è possibile stimare l’acqua contenuta nel campione di materiale in forma polverulenta prelevato e, quindi, il tasso di umidità del materiale in forma polverulenta.
Un difetto degli apparati misuratori di umidità, del tipo sopra illustrato, è che necessitano di un operatore per prelevare il materiale in forma polverulenta e definire un campione di cui valutarne il tasso di umidità. Ciò comporta considerevoli costi di manodopera e tempi elevati per ottenere la misura del tasso di umidità del campione di materiale in forma polverulenta prelevato dall’operatore. Inoltre, il campione è soggetto all’abilità dell’operatore, il quale potrebbe prelevare una quantità di materiale in forma pulverulenta insufficiente per effettuare correttamente la misura.
In aggiunta, per ragioni di sicurezza, l’operatore non può prelevare il materiale in forma polverulenta in determinati punti dell’impianto.
Uno scopo dell’invenzione è migliorare gli apparati misuratori di umidità di tipo noto.
Un altro scopo è fornire un apparato misuratore di umidità che sia relativamente semplice ed economico.
Un ulteriore scopo è fornire un apparato misuratore di umidità che possa essere sistemato in determinati punti di un impianto di fabbricazione di un manufatto ceramico, in particolare in corrispondenza di una uscita di mezzi convogliatori che avanzano il materiale in forma polverulenta.
Un ancora altro scopo è fornire un apparato misuratore di umidità che sia affidabile e che sia influenzato in modo sostanzialmente irrilevante dalle variazioni di condizioni ambientali dell’impianto di fabbricazione di un manufatto ceramico in cui è disposto.
Secondo l’invenzione, è previsto un apparato misuratore di umidità come definito nella rivendicazione 1.
L’invenzione potrà essere meglio compresa e attuata con riferimento agli allegati disegni, che ne illustrano una forma esemplificativa e non limitativa di attuazione, in cui:
Figura 1 è una vista prospettica da destra di un apparato misuratore di umidità in cui sono state tolte alcune parti per consentire di mostrarne altre;
Figura 2 è una vista prospettica da sinistra e parzialmente sezionata dell’apparato misuratore di umidità di Figura 1 in cui mezzi di prelievo previsti in detto apparato misuratore di umidità sono in una posizione avanzata;
Figura 2A è un dettaglio ingrandito di Figura 2;
Figura 3 è una vista prospettica da destra e ingrandita dei mezzi di prelievo previsti nell’apparato misuratore di umidità di Figura 1;
Figura 4 è una sezione longitudinale ingrandita e parziale dei mezzi di prelievo;
Figura 5 è una vista prospettica da destra e ingrandita di un dispositivo pesatore previsto nell’apparato misuratore di umidità di Figura 1;
Figura 6 è una sezione longitudinale dell’apparato misuratore di umidità di Figura 1 in cui i mezzi di prelievo sono in una posizione intermedia tra la posizione avanzata e una posizione arretrata;
Figura 7 è una sezione come quella di Figura 6 in cui i mezzi di prelievo sono nella posizione arretrata;
Figura 8 è una sezione come quella di Figura 6 in cui il dispositivo pesatore previsto nell’apparato misuratore di umidità di Figura 1 interagisce con i mezzi di prelievo;
Figura 9 è una sezione come quella di Figura 6 in cui un dispositivo pulitore previsto nell’apparato misuratore di umidità di Figura 1 interagisce con i mezzi di prelievo.
La Figura 1 mostra un apparato misuratore di umidità 1 disposto per misurare il contenuto di acqua in un materiale solido, ad esempio in forma di polvere o di granuli, in particolare di tipo ceramico. Il materiale solido può essere polvere ceramica, in particolare utilizzata in un impianto di fabbricazione di un manufatto ceramico, quale ad esempio una piastrella ceramica.
Misurare il contenuto di acqua del materiale solido è necessario per valutare il tasso di umidità del materiale solido. Nel caso in cui il tasso di umidità non sia quello ideale per le successive lavorazioni alle quali il materiale solido deve essere sottoposto, come ad esempio una lavorazione di compattazione, è opportuno intervenire sul materiale solido con un adeguato trattamento per portarlo al tasso di umidità adatto alle successive lavorazioni.
L’apparato misuratore di umidità 1 appoggia su di un piano P tramite piedi 63, il piano P essendo disposto in una prestabilita zona di un impianto per il trattamento del materiale solido.
Il materiale solido può avanzare lungo una linea dell’impianto trasportato da mezzi convogliatori, quali ad esempio un nastro convogliatore, comprendenti una porzione di uscita 2, parzialmente illustrata in Figura 2, disposta per essere attraversata dal materiale solido che cade per gravità da un nastro non raffigurato, previsto nei mezzi convogliatori, per raggiungere ad esempio un contenitore, anche esso non raffigurato. I mezzi convogliatori possono essere previsti in prossimità di una pressa di compattazione del materiale solido, in particolare per la formatura di una piastrella ceramica.
Con riferimento alla Figura 2, la porzione d’uscita 2 comprende pareti laterali 3 che consentono di limitare o addirittura impedire che il materiale solido si disperda nell’ambiente durante la caduta.
L’apparato misuratore di umidità 1 è associato alla porzione di uscita 2 dei mezzi convogliatori attraverso un passaggio 7 ivi ricavato.
L’apparato misuratore di umidità 1 comprende un telaio 4, sostanzialmente di forma scatolare, disposto per alloggiare mezzi di prelievo 5.
I mezzi di prelievo 5 sono disposti per prelevare un campione del materiale solido, in particolare mentre il materiale solido cade per gravità, ad esempio internamente alle pareti laterali 3.
I mezzi di prelievo 5 comprendono un carrello 6 mobile lungo una direzione di avanzamento V1, tra una posizione arretrata R, mostrata in Figura 1 in cui il carrello 6 è disposto internamente al telaio 4, e una posizione avanzata A, mostrata in Figura 2, in cui il carrello 6 si proietta almeno parzialmente esternamente al telaio 4. Nella posizione arretrata R il carrello 6 è più lontano dalla porzione di uscita 2 dei mezzi convogliatori, nella posizione avanzata A il carrello 6 è più vicino alla porzione di uscita 2 dei mezzi convogliatori, in particolare nella posizione avanzata A il carrello 6 è disposto almeno parzialmente internamente alla porzione di uscita 2.
Il carrello 6 è inoltre mobile lungo una direzione di arretramento V2, parallela e opposta alla direzione di avanzamento V1, tra la posizione avanzata A e la posizione arretrata R.
Il telaio 4 comprende una piastra 8, mostrata ad esempio in Figura 2, nella quale è ricavata un’apertura 9, avente dimensioni tali da consentire il passaggio al proprio interno dei mezzi di prelievo 5, in particolare del carrello 6.
Quando i mezzi di prelievo 5 sono nella posizione avanzata A, il materiale solido in caduta internamente alle pareti laterali 3 forma un cumulo di materiale solido sui mezzi di prelievo 5.
Quando sui mezzi di prelievo 5 si è formato il cumulo di materiale solido e il carrello 6 passa dalla posizione avanzata A alla posizione arretrata R, l’apertura 9 esercita sul materiale solido appena prelevato un’azione di livellamento, rimuovendo dal cumulo una parte del materiale solido eccedente un prestabilito volume, come verrà dettagliato nel seguito. Il prestabilito volume di materiale solido livellato definisce il campione su cui effettuare la misura del tasso di umidità.
Con riferimento alla Figura 3, il carrello 6 comprende una struttura di supporto 10 estendentesi in lunghezza parallelamente alla direzione di avanzamento V1 e/o alla direzione di arretramento V2.
La struttura di supporto 10 è conformata sostanzialmente come una cornice e comprende una prima zona 11 e una seconda zona 12. L’apparato misuratore di umidità 1 è montato in modo che la seconda zona 12 sia più vicina alla porzione di uscita 2 dei mezzi convogliatori rispetto alla prima zona 11. Nella posizione avanzata A del carrello 6, la seconda zona 12 si proietta all’esterno del telaio 4, mentre nella posizione arretrata R la seconda zona 12 è sostanzialmente contenuta all’interno del telaio 4.
Nella prima zona 11 della struttura di supporto 10, lateralmente ed esternamente a questa ultima, sono montati mezzi volventi 13, comprendenti ad esempio rotelle, che permettono al carrello 6 di scorrere lungo guide laterali 14 alle quali si accoppiano.
E’ prevista una guida laterale 14 per ciascun lato della struttura di supporto 10 che si estende parallelamente alla direzione di avanzamento V1 e/o alla direzione di arretramento V2.
I mezzi volventi 13 possono comprendere quattro rotelle per ciascun lato parallelo alla direzione di avanzamento V1 e/o alla direzione di arretramento V2 della struttura di supporto 10 del carrello 6.
I mezzi volventi 13, in particolare, sono fissati alla struttura di supporto 10 in modo tale che alcuni siano disposti al di sopra delle guide laterali 14, e alcuni al di sotto di esse. In altre parole, sono previste due rotelle che interagiscono al di sopra di ciascuna guida laterale 14 e due rotelle che interagiscono al di sotto di ciascuna guida laterale 14.
La distanza tra i mezzi volventi 13 disposti al di sopra di ciascuna guida laterale 14 e i mezzi volventi 13 disposti al di sotto di ciascuna guida laterale 14 è scelta in modo tale che i mezzi volventi 13 contattino le guide laterali 14.
Ciò consente di evitare che sobbalzi possano scostare il carrello 6 dalle guide laterali 14, il che potrebbe far cadere dai mezzi di prelievo 5 parte del campione di materiale solido prelevato.
Ciascuna guida laterale 14 comprende una superficie laterale 15, ad esempio di forma sostanzialmente cilindrica, che riceve in accoppiamento di forma una superficie di scorrimento 16 dei mezzi volventi 13.
Le guide laterali 14 sono fissate, mediante mezzi di connessione di tipo noto, al telaio 4 dell’apparato misuratore di umidità 1.
In prossimità della prima zona 11, dalla struttura di supporto 10 si protendono mezzi a piastra 17, disposti per collegare il carrello 6 ad una cinghia 18, ad esempio dentata.
La cinghia 18 è disposta per trasmettere un moto traslatorio al carrello 6.
I mezzi a piastra 17 comprendono, a tale scopo, una coppia di piatti 19 reciprocamente collegati e posizionati su lati opposti della cinghia 18. La cinghia 18 risulta quindi inserita e serrata tra i piatti 19, collegati alla struttura di supporto 10.
Le zone dei piatti 19 destinate a contattare la cinghia 18 possono essere scabre in modo da aumentare la presa sulla cinghia 18. Nel caso la cinghia 18 sia dentata, come mostrato in Figura 3, uno dei piatti 19 può avere una superficie dentata che si impegna con la superficie dentata della cinghia 18.
La cinghia 18 è avvolta intorno ad una puleggia motrice 20 e ad una puleggia condotta 21, girevoli, rispettivamente, intorno ad un primo asse di rotazione B e ad un secondo asse di rotazione C.
Il primo asse di rotazione B ed il secondo asse di rotazione C sono reciprocamente paralleli e sono sostanzialmente perpendicolari alla direzione di avanzamento V1 e/o alla direzione di arretramento V2.
La puleggia motrice 20 è disposta in prossimità della prima zona 11, mentre la puleggia condotta 21 è disposta in prossimità della seconda zona 12 della struttura di supporto 10. La posizione della puleggia motrice 20 e della puleggia condotta 21 può naturalmente essere scambiata.
La puleggia motrice 20 è azionata in rotazione da mezzi di azionamento 22 i quali comprendono un motore elettrico provvisto di un albero motore, al quale la puleggia motrice 20 è calettata.
I mezzi di azionamento 22 sono collegati ad una unità di gestione e controllo, non illustrata, che ne comanda il funzionamento.
La puleggia condotta 21 è montata folle su un albero che è connesso al telaio 4 dell’apparato misuratore di umidità 1. La puleggia motrice 20, azionata dai mezzi di azionamento 22, trascina la cinghia 18 e, conseguentemente, il carrello 6 al quale la cinghia 18 è collegata nel modo precedentemente descritto.
A seconda del verso di rotazione dell’albero motore dei mezzi di azionamento 22, il carrello 6 può avvicinarsi alla porzione di uscita 2 dei mezzi convogliatori, o, viceversa, può allontanarsi dalla porzione di uscita 2 dei mezzi convogliatori.
Grazie alla trasmissione del moto dai mezzi di azionamento 22 alla cinghia 18 e dalla cinghia 18 al carrello 6, i mezzi di prelievo 5 sono mobili di moto alternato tra la posizione avanzata A e la posizione arretrata R.
Quando i mezzi di prelievo 5 passano dalla posizione arretrata R alla posizione avanzata A il carrello 6 percorre le guide laterali 14 nella direzione di avanzamento V1, così da avvicinarsi alla porzione di uscita 2 dei mezzi convogliatori.
Quando i mezzi di prelievo 5 passano dalla posizione avanzata A alla posizione arretrata R il carrello 6 percorre le guide laterali 14 nella direzione di arretramento V2, così da allontanarsi dalla porzione di uscita 2 dei mezzi convogliatori.
Grazie ai mezzi di prelievo 5, l’apparato misuratore di umidità 1 consente di prelevare materiale solido in polvere evitando così che il prelievo sia svolto da una persona.
I mezzi di prelievo 5 comprendono mezzi ricevitori 23 disposti in appoggio sul carrello 6.
I mezzi ricevitori 23 sono disposti per ricevere il materiale solido in caduta proveniente dal nastro dei mezzi convogliatori.
I mezzi ricevitori 23 comprendono un porta-campione, in particolare un disco provvisto di una superficie superiore 24, sulla quale si raccoglie il materiale solido. La superficie superiore 24 è pressoché piana.
Il materiale solido mentre cade dal nastro raggiunge la superficie superiore 24, formando, così, su di essa un cumulo di materiale solido.
Con riferimento alla Figura 4, i mezzi ricevitori 23 comprendono una parete di bordo esterno 25, conformata a forma di anello e di sezione sostanzialmente rettangolare, che si diparte da una superficie inferiore 26, opposta alla superficie superiore 24 dei mezzi ricevitori 23.
La parete di bordo esterno 25 si estende lungo la circonferenza della superficie inferiore 26. Di conseguenza, la parete di bordo esterno 25 delimita e orla la superficie inferiore 26.
Dalla superficie inferiore 26, si proietta, inoltre, una parte scanalata 27, di forma anulare, avente un diametro minore rispetto al diametro della parete di bordo esterno 25. Ciò vale a dire che la parete di bordo esterno 25 circonda almeno una parte della parte scanalata 27.
La parte scanalata 27 comprende una prima parte 28a di forma cilindrica adiacente alla superficie inferiore 26. La parte scanalata 27 comprende, inoltre, una seconda parte 28b che si proietta dalla prima parte 28a.
La seconda parte 28b ha una sezione trasversale di forma sostanzialmente triangolare, con il vertice del triangolo collegato alla prima parte 28a.
Nella seconda parte 28b è ricavata una sede o scanalatura 29. La scanalatura 29 ha una sezione trasversale, presa lungo un piano perpendicolare alla superficie inferiore 26, sostanzialmente conformata a “V” rovesciata.
La scanalatura 29 corre lungo l’intero ingombro circonferenziale della parte scanalata 27.
Per sostenere i mezzi ricevitori 23, la struttura di supporto 10 del carrello 6 comprende, inoltre, elementi a barra 30, ad esempio in numero di due, mostrati in vista prospettica in Figura 3. Ciascuno degli elementi a barra 30 è fissato, ad esempio tramite mezzi di connessione di tipo noto, a lati opposti della struttura di supporto 10, tali lati opposti estendendosi sostanzialmente parallelamente alla direzione di avanzamento V1 e/o alla direzione di arretramento V2. In altre parole, gli elementi a barra 30 sono sostanzialmente perpendicolari alla direzione di avanzamento V1 e/o alla direzione di arretramento V2.
A ciascun elemento a barra 30 è collegato, tramite mezzi di connessione di tipo noto, un elemento di sostegno 32 disposto per ricevere in appoggio una porzione 31 della parete di bordo esterno 25.
Ciascun elemento di sostegno 32 ha una forma come di parallelepipedo ed è montato pressoché a metà della lunghezza di ciascun elemento a barra 30.
Gli elementi di sostegno 32 risultano sostanzialmente affacciati quando i mezzi ricevitori 23 sono rimossi dai mezzi di prelievo 5. In altre parole, i due elementi di sostegno 32 sono disposti in modo da ricevere in appoggio due porzioni 31 diametralmente opposte della parete di bordo esterno 25.
In aggiunta, sono previsti ulteriori elementi di sostegno, in particolare in numero di due, strutturalmente e funzionalmente uguali agli elementi di sostegno 32 e non illustrati nelle Figure, fissati alla struttura di supporto 10, pressoché a metà della distanza tra un elemento a barra 30 e l’altro, in modo da poter ricevere in appoggio rispettive ulteriori porzioni della parete di bordo esterno 25, tali rispettive ulteriori porzioni essendo diametralmente opposte tra loro.
Gli elementi di sostegno 32 e gli ulteriori elementi di sostegno consentono, quindi, ai mezzi ricevitori 23 di appoggiarsi sul carrello 6.
Quando i mezzi ricevitori 23 sono in appoggio sugli elementi di sostegno 32 e sugli ulteriori elementi di sostegno del carrello 6, i mezzi ricevitori 23 sono contenuti all’interno della struttura di supporto 10.
La scanalatura 29 è disposta, nell’uso, per ricevere, in accoppiamento di forma, mezzi a protrusione 33, mostrati in dettaglio in Figura 5. A tale fine, la scanalatura 29 può essere prevista solamente in corrispondenza di zone della parte scanalata 27 in cui i mezzi a protrusione 33 interagiscono con la parte scanalata 27.
In alternativa, la scanalatura 29 può essere conformata in una qualsiasi altra forma, purché atta a ricevere i mezzi a protrusione 33.
La Figura 5 mostra un dispositivo pesatore 34 previsto nell’apparato misuratore di umidità 1. Il dispositivo pesatore 34 comprende mezzi di appoggio 35, nei quali sono previsti i mezzi a protrusione 33.
I mezzi di appoggio 35 sono atti a ricevere in appoggio i mezzi ricevitori 23 per sostenere questi ultimi, sui quali è presente il campione di materiale solido, e per collegare i mezzi ricevitori 23 con un sistema pesatore del dispositivo pesatore 34, per misurare un peso del campione di materiale solido prelevato.
I mezzi di appoggio 35 comprendono inoltre un supporto 36. Il supporto 36 ha forma sostanzialmente discoidale.
I mezzi a protrusione 33 hanno forma sostanzialmente cilindrica e si estendono dal supporto 36 verso l’alto in allontanamento da quest’ultimo.
I mezzi a protrusione 33 sono fissati al supporto 36 e comprendono una pluralità di spine 37, ad esempio in numero di tre. Le spine 37 della pluralità di spine dei mezzi a protrusione 33 sono disposte in prossimità di un bordo circonferenziale del supporto 36 e ad una distanza angolare reciproca di circa 120° rispetto ad un centro O del supporto 36. Nell’uso, quando i mezzi a protrusione 33 sono accoppiati alla scanalatura 29, la suddetta disposizione a 120° delle spine 37 consente ai mezzi di appoggio 35 di ricevere stabilmente in appoggio i mezzi ricevitori 23.
Per interagire con la scanalatura 29, ciascuna spina 37 è dotata di un’estremità 38, conformata in modo da essere ricevuta, in accoppiamento di forma, dalla scanalatura 29. Avendo la scanalatura 29 in particolare una sezione trasversale sostanzialmente conformata a “V” rovesciata, l’estremità 38 avrà una forma come di cono.
Il dispositivo pesatore 34 comprende un dispositivo trasduttore 39. Il dispositivo trasduttore 39 può essere una cella di carico, ad esempio del tipo avente carico nominale fino a 500 g.
In particolare, la cella di carico comprende un elemento metallico sul quale sono montati degli estensimetri che convertono una deformazione dell’elemento metallico, ad esempio dovuta alla forza di gravità, in segnale elettrico. Il peso del volume prestabilito di materiale solido livellato, ossia il peso del campione di materiale solido, è variabile, a parità di volume, in base alla densità apparente della polvere. Ad esempio, il peso del campione di materiale solido può essere compreso tra circa 30 g e circa 50 g (grammi).
In base alle dimensioni dell’apparato misuratore di umidità 1, ed in particolare alle dimensioni dei mezzi ricevitori 23 e dell’apertura 9, è possibile definire un volume prestabilito di materiale solido di cui misurare il tasso di umidità. Per questo, il peso del campione può anche non essere compreso nell’intervallo 30-50 g, tale peso dipendendo oltre che dalla densità apparente del materiale solido anche dalle dimensioni dell’apparato misuratore di umidità 1.
Il dispositivo trasduttore 39 è superiormente collegato al supporto 36.
Inoltre, il dispositivo trasduttore 39 è inferiormente collegato a mezzi attuatori 41. I mezzi attuatori 41 sono a loro volta fissati ad una parete di base 40 fissata al telaio 4 dell’apparato misuratore di umidità 1.
I mezzi attuatori 41 sono collegati all’unità di gestione e controllo che ne comanda il funzionamento.
I mezzi attuatori 41 possono comprendere uno o più attuatori, ad esempio cilindri pneumatici o idraulici.
I mezzi attuatori 41 sono disposti per sollevare e abbassare il dispositivo trasduttore 39 al quale sono collegati i mezzi di appoggio 35. I mezzi di appoggio 35 vengono perciò sollevati e/o abbassati insieme al dispositivo trasduttore 39.
I mezzi attuatori 41 sono mobili tra una posizione abbassata D, mostrata in Figura 7, in cui i mezzi di appoggio 35 sono più distanti dai mezzi di prelievo 5, e una posizione sollevata U, mostrata in Figura 8, in cui i mezzi di appoggio 35 sono più vicini ai mezzi di prelievo 5 al fine di interagire con i mezzi ricevitori 23 per ricevere in appoggio questi ultimi.
Con riferimento alle Figure 7 e 8, i mezzi attuatori 41 sono azionati a muoversi dalla posizione abbassata D alla posizione sollevata U per consentire ai mezzi di appoggio 35 di sollevare e sostenere i mezzi ricevitori 23 allontanandoli dagli elementi di sostegno 32 previsti nel carrello 6.
Quando i mezzi ricevitori 23 sono sostenuti dai mezzi di appoggio 35, ossia nella posizione sollevata U (Figura 8), il dispositivo trasduttore 39 misura il peso del campione di materiale solido disposto sui mezzi ricevitori 23.
I mezzi attuatori 41, infatti, spingendo il dispositivo trasduttore 39 verso l’alto, e spingendo, conseguentemente, anche il supporto 36 e le spine 37 ivi connesse, permettono a queste ultime di accoppiarsi con la scanalatura 29 e di sollevare i mezzi ricevitori 23. I mezzi ricevitori 23 vengono, così, separati dal carrello 6 e vengono movimentati fino a quando i mezzi attuatori 41 raggiungono la posizione sollevata U.
Il contenuto di acqua del materiale solido viene misurato calcolando la differenza di peso, tra il peso del campione di materiale solido prelevato e il peso del campione stesso una volta sottoposto ad una fase di essiccazione.
I mezzi attuatori 41 consentono, inoltre, di avvicinare i mezzi ricevitori 23 ad un dispositivo essiccatore 42, disposto per ridurre il contenuto di acqua del campione mediante essiccazione.
Il dispositivo trasduttore 39 misura il peso del campione di materiale solido anche durante l’essiccazione di quest’ultimo.
Il dispositivo essiccatore 42 comprende ad esempio una lampada a radiazione infrarossa di tipo noto, fissata al telaio 4 dell’apparato misuratore di umidità 1 tramite un elemento a staffa 43. Ad esempio, la lampada a radiazione infrarossa può essere una lampada al quarzo.
Il dispositivo essiccatore 42 è collegato all’unità di gestione e controllo che ne comanda il funzionamento.
Al termine della fase di essiccazione i mezzi attuatori 41 ritornano nella posizione abbassata D (Figura 7) e i mezzi ricevitori 23 vengono nuovamente appoggiati sul carrello 6. Al dispositivo pesatore 34 sono collegati mezzi elaboratori, non illustrati, atti ad elaborare il segnale elettrico proveniente dal dispositivo trasduttore 39 per determinare una variazione di peso del campione di materiale solido.
Tali mezzi elaboratori sono inoltre collegati all’unità di gestione e controllo che ne comanda il funzionamento.
Il valore del tasso di umidità viene, poi, visualizzato su mezzi visualizzatori, di tipo noto non raffigurati, al fine di mostrarlo ad un operatore. L’operatore può così decidere se il materiale solido dovrà essere successivamente umidificato o essiccato da apparati disposti a valle dell’apparato misuratore di umidità 1.
In alternativa, sulla base del tasso di umidità calcolato dall’apparato misuratore di umidità 1, l’unità di gestione e controllo può azionare gli apparati disposti a valle dell’apparato misuratore di umidità 1 nell’impianto di fabbricazione del manufatto ceramico.
I valori del tasso di umidità rilevati possono essere registrati in forma di base di dati in una memoria, in particolare prevista nell’unità di gestione e controllo. Ad esempio, possono essere registrati i seguenti dati: valore di umidità misurato, data e ora della misura, tipo di materiale solido di cui è stata effettuata la misura del tasso di umidità.
Ancora con riferimento alla Figura 1, l’apparato misuratore di umidità 1 comprende, inoltre, un dispositivo pulitore 44 disposto per rimuovere il campione di materiale solido dai mezzi ricevitori 23 per consentire a questi ultimi di ricevere un nuovo campione di materiale solido al fine di misurarne il tasso di umidità.
Il dispositivo pulitore 44 comprende una spazzola 45, in particolare di forma cilindrica. La spazzola 45 è disposta esternamente al telaio 4 dell’apparato misuratore di umidità 1 in prossimità della piastra 8, questa ultima non mostrata in Figura 1.
La spazzola 45 è girevole intorno ad un terzo asse di rotazione E, sostanzialmente perpendicolare alla direzione di avanzamento V1 e/o alla direzione di arretramento V2.
La spazzola 45 è azionata da mezzi motori 46 a ruotare intorno al terzo asse di rotazione E.
I mezzi motori 46 sono collegati all’unità di gestione e controllo che ne comanda il funzionamento.
I mezzi motori 46 comprendono un motore elettrico provvisto di un albero motore al quale è fissata la spazzola 45.
La spazzola 45 può ruotare, inoltre, intorno ad un perno 47 collegato al telaio 4.
Il perno 47 è disposto tra la spazzola 45 e la piastra 8, questa ultima mostrata in Figura 5, e si estende lungo una direzione sostanzialmente parallela al terzo asse di rotazione E.
Il perno 47 ha forma sostanzialmente cilindrica e comprende una pluralità di sedi 48 disposte per alloggiare una pluralità di elementi di fissaggio 49 che si proiettano dal perno 47 in una direzione sostanzialmente ortogonale alla direzione di estensione longitudinale del perno 47 stesso. Ciascun elemento di fissaggio 49 è provvisto di una estremità filettata 50 accoppiabile ad un rispettivo foro filettato 51, mostrato in Figura 5, previsto nella piastra 8.
Ancora con riferimento alla Figura 1, la rotazione della spazzola 45 intorno al perno 47 è causata da mezzi di movimentazione 52.
I mezzi di movimentazione 52 sono collegati all’unità di gestione e controllo che ne comanda il funzionamento.
I mezzi di movimentazione 52 comprendono un cilindro 53 all’interno del quale è scorrevole, lungo una direzione di scorrimento indicata dalle frecce F1 e F2, un pistone collegato ad uno stelo 54.
Il cilindro 53 è fissato ad una parete laterale 55 del telaio 4 mediante un membro di supporto 56.
Una testa 57 dello stelo 54 è girevolmente collegata ad un elemento di collegamento 58.
All’elemento di collegamento 58 sono collegati, inoltre, il perno 47 e la spazzola 45.
Con riferimento alla Figura 2A, i mezzi di movimentazione 52 comprendono, inoltre, un ulteriore cilindro 53’ all’interno del quale è scorrevole, lungo una ulteriore direzione di scorrimento indicata dalle frecce F1’ e F2’, un ulteriore pistone collegato ad un ulteriore stelo 54’.
L’ulteriore cilindro 53’ è fissato ad una ulteriore parete laterale 55’, mostrata in Figura 1, del telaio 4, opposta alla parete laterale 55, mediante un ulteriore membro di supporto, non raffigurato e sostanzialmente conformato come il membro di supporto 56. Una ulteriore testa 57’ dell’ulteriore stelo 54’ è girevolmente collegata ad un ulteriore elemento di collegamento 58’.
All’ulteriore elemento di collegamento 58’ sono collegati, inoltre, il perno 47 e la spazzola 45.
L’ulteriore cilindro 53’, l’ulteriore stelo 54’ e l’ulteriore elemento di collegamento 58’ sono sostanzialmente analoghi, rispettivamente, al cilindro 53, allo stelo 54 e all’elemento di collegamento 58, sia nella struttura, sia nel funzionamento.
L’ulteriore cilindro 53’, l’ulteriore stelo 54’ e l’ulteriore elemento di collegamento 58’ operano, inoltre, sostanzialmente simultaneamente, rispettivamente, al cilindro 53, allo stelo 54 e all’elemento di collegamento 58.
Nella piastra 8 sono previsti un foro 59 (mostrato in Figura 5) e un ulteriore foro 59’ (mostrato in Figura 2 e in Figura 2A) attraversati dallo stelo 54 e dall’ulteriore stelo 54’. Con riferimento alle Figure 1 e 2A, l’elemento di collegamento 58 è previsto in corrispondenza di una prima estremità 60 della spazzola 45 e l’ulteriore elemento di collegamento 58’ è previsto in corrispondenza di una seconda estremità 60’ della spazzola 45.
L’elemento di collegamento 58 e l’ulteriore elemento di collegamento 58’ agiscono come elementi di supporto rispettivamente della prima estremità 60 e della seconda estremità 60’.
I mezzi motori 46 sono collegati alla prima estremità 60 della spazzola 45.
L’elemento di collegamento 58 e l’ulteriore elemento di collegamento 58’ comprendono rispettivamente una piastra di forma sostanzialmente triangolare.
La prima estremità 60 e la seconda estremità 60’ della spazzola 45 sono fissate in prossimità, rispettivamente, di un primo vertice X1 di ciascuna piastra.
Un secondo vertice X2 di ciascuna piastra alloggia rispettive estremità del perno 47.
Infine, ad un terzo vertice X3 di ciascuna piastra sono montati, rispettivamente, la testa 57 e l’ulteriore testa 57’.
Quando i mezzi di movimentazione 52 vengono azionati rispettivamente lungo la direzione di scorrimento F1 e l’ulteriore direzione di scorrimento F1’, lo stelo 54 e l’ulteriore stelo 54’ si estendono, rispettivamente, al di fuori del cilindro 53 e dell’ulteriore cilindro 53’.
Quando i mezzi di movimentazione 52 vengono azionati rispettivamente lungo la direzione di scorrimento F2 e l’ulteriore direzione di scorrimento F2’, lo stelo 54 e l’ulteriore stelo 54’ si ritraggono, rispettivamente, all’interno del cilindro 53 e dell’ulteriore cilindro 53’. Quando lo stelo 54 e l’ulteriore stelo 54’ si muovono, rispettivamente, lungo la direzione di scorrimento F1 e l’ulteriore direzione di scorrimento F1’, l’elemento di collegamento 58 e l’ulteriore elemento di collegamento 58’ sono spinti rispettivamente dalla testa 57 e dalla ulteriore testa 57’ e ruotano intorno al perno 47 secondo la direzione di rotazione W1 mostrata in Figura 6. Di conseguenza anche la spazzola 45 ruota intorno al perno 47 secondo la direzione di rotazione W1 fino a raggiungere una posizione superiore S, in cui la spazzola 45 non interagisce con i mezzi ricevitori 23.
Quando, invece, lo stelo 54 e l’ulteriore stelo 54’ si muovono, rispettivamente, lungo la direzione di scorrimento F2 e l’ulteriore direzione di scorrimento F2’, l’elemento di collegamento 58 e l’ulteriore elemento di collegamento 58’ ruotano intorno al perno 47 secondo la direzione di rotazione W2, mostrata in Figura 9, opposta alla direzione W1. Di conseguenza anche la spazzola 45 ruota intorno al perno 47 secondo la direzione di rotazione W2 fino a raggiungere una posizione inferiore I, in cui la spazzola 45 interagisce con i mezzi ricevitori 23 al fine di pulirli. L’elemento di collegamento 58 e l’ulteriore elemento di collegamento 58’ agiscono ciascuno sostanzialmente come una leva azionata rispettivamente dallo stelo 54 e dall’ulteriore stelo 54’ e infulcrata su rispettive estremità del perno 47.
Quando lo stelo 54 e l’ulteriore stelo 54’ si muovono, rispettivamente, lungo la direzione di scorrimento F1 e l’ulteriore direzione di scorrimento F1’ la spazzola 45 viene sollevata dalla posizione inferiore I fino alla posizione superiore S.
Quando, invece, lo stelo 54 e l’ulteriore stelo 54’ si muovono, rispettivamente, lungo la direzione di scorrimento F2 e l’ulteriore direzione di scorrimento F2’ la spazzola 45 viene abbassata dalla posizione superiore S fino alla posizione inferiore I.
Quando la spazzola 45 è nella posizione inferiore I, i mezzi motori 46 azionano in rotazione, intorno al terzo asse di rotazione E, la spazzola 45, cosicché le setole di questa ultima interagiscano con i mezzi ricevitori 23. In questo modo, i mezzi ricevitori 23 vengono puliti dal materiale solido in polvere presente su di essi.
La pulizia dei mezzi ricevitori 23 avviene mantenendo la spazzola 45 nella posizione inferiore I e muovendo i mezzi ricevitori 23 lungo la direzione di avanzamento V1 dalla posizione arretrata R alla posizione avanzata A.
Viceversa, quando i mezzi ricevitori 23 sono azionati lungo la direzione di arretramento dalla posizione avanzata A alla posizione arretrata R, la spazzola 45 è mantenuta nella posizione superiore S, ossia sollevata dai mezzi ricevitori 23 così da non interagire con il campione appena prelevato. Dalle pareti laterali 3 dei mezzi convogliatori può proiettarsi un elemento di copertura 61 disposto al di sopra del dispositivo pulitore 44. L’elemento di copertura 61 evita che la spazzola 45 possa sporcarsi di materiale solido in forma polverulenta in caduta all’interno della porzione di uscita 2 e proveniente dal nastro dei mezzi convogliatori.
Il funzionamento dell’apparato misuratore di umidità 1, con le relative fasi operative, verrà descritto nel seguito.
Inizialmente l’apparato misuratore di umidità 1 è in una condizione non operativa, in cui il carrello 6 è nella posizione arretrata R come in Figura 1, i mezzi attuatori 41, e con essi i mezzi di appoggio 35, sono nella posizione abbassata D e la spazzola 45 è nella posizione superiore S. Quando è necessario stabilire un tasso di umidità del materiale solido proveniente in caduta dal nastro dei mezzi convogliatori, il carrello 6 dell’apparato misuratore di umidità 1 viene azionato a spostarsi dalla posizione arretrata R alla posizione avanzata A, mostrata in Figura 2, lungo la direzione di avanzamento V1.
Quando il carrello 6 raggiunge la posizione avanzata A, il carrello 6 riceve il materiale solido che scende per gravità internamente alle pareti laterali 3.
Dopo un determinato tempo, il carrello 6 viene azionato a muoversi lungo la direzione di arretramento V2 per ritornare nella posizione arretrata R, come mostrato in Figura 6.
Passando dalla posizione avanzata A alla posizione arretrata R il carrello 6 attraversa l’apertura 9 che livella il materiale solido, definendo il campione di materiale solido avente un volume determinato dalle dimensioni dell’apertura 9 e dei mezzi ricevitori 23.
Durante il passaggio del carrello 6 attraverso l’apertura 9, infatti, la superficie superiore 24 dei mezzi ricevitori 23 è disposta inferiormente ad un bordo rasatore 62 dell’apertura 9 e ad una distanza dal bordo rasatore 62 sostanzialmente corrispondente allo spessore di uno strato di materiale solido che si desidera ottenere sulla superficie superiore 24. In questo modo, quando il carrello 6 attraversa l’apertura 9, il bordo rasatore 62 non interferisce con i mezzi ricevitori 23, ma interferisce con il cumulo di materiale solido disposto al di sopra della superficie superiore 24 così da livellare quest’ultimo e da definire uno strato di materiale solido che realizza il campione di materiale solido su cui effettuare la misura del tasso di umidità. Naturalmente, il cumulo di materiale solido prelevato deve avere uno spessore maggiore della distanza tra la superficie superiore 24 e il bordo rasatore 62 per poter essere rasato.
Prima di essere livellato dal bordo rasatore 62, il cumulo di materiale solido può essere inizialmente livellato durante il passaggio attraverso una ulteriore apertura 64 prevista nell’elemento di copertura 61. L’ulteriore apertura 64 comprende un ulteriore bordo rasatore 65 contro il quale il cumulo di materiale solido presente sul porta-campione urta e viene livellato. L’ulteriore bordo rasatore 65 è distante dalla superficie superiore 24 più del bordo rasatore 62. In questo modo, l’ulteriore bordo rasatore 65 compie un primo livellamento sul cumulo di materiale solido in forma di polvere rimuovendo una certa parte di polvere dal cumulo e il bordo rasatore 62 compie un secondo livellamento, più fine del primo livellamento, ossia rimuovendo la parte di polvere che rimane eccedente il volume prestabilito del campione di materiale solido.
Con riferimento alla Figura 7, quando il carrello 6 raggiunge la posizione arretrata R, il campione di materiale solido presente sui mezzi ricevitori 23 risulta affacciato al dispositivo essiccatore 42. In questa posizione, i mezzi a protrusione 33 sono disposti al di sotto dei mezzi ricevitori 23 e affacciati alla scanalatura 29. I mezzi attuatori 41 del dispositivo pesatore 34 vengono azionati per portarsi dalla posizione abbassata D alla posizione sollevata U.
Con riferimento alla Figura 8, quando i mezzi a protrusione 33 sono nella posizione sollevata U le spine 37 s’impegnano con la scanalatura 29 per sollevare i mezzi ricevitori 23. A questo punto, i mezzi ricevitori 23 non sono più sostenuti dal carrello 6, bensì sono sostenuti dai mezzi di appoggio 35 e il dispositivo trasduttore 39 misura un peso dei mezzi ricevitori 23 sui quali è posto il campione di materiale solido.
Il dispositivo trasduttore 39 misura la somma del peso dei mezzi ricevitori 23 e del peso del campione di materiale solido. Il peso del campione di materiale solido viene calcolato sottraendo il peso dei mezzi ricevitori 23, che è noto, al valore totale del peso che misura il dispositivo trasduttore 39 stesso. Il peso rilevato in questa fase è un peso iniziale del campione.
Successivamente, il dispositivo essiccatore 42 viene azionato per togliere acqua dal campione di materiale solido.
Il dispositivo essiccatore 42 è in grado, infatti, di disidratare il campione di materiale solido, ad esempio emanando una radiazione avente una lunghezza d’onda compresa nell’intervallo infrarosso dello spettro elettromagnetico, tale radiazione permettendo un riscaldamento ed una conseguente essiccazione del campione di materiale solido. Il dispositivo essiccatore 42 rimane attivato per un tempo di accensione prefissato e variabile a seconda del tipo di materiale solido che costituisce il campione prelevato. Il tempo di accensione è stimato considerando che superato quel dato tempo di accensione il dispositivo pesatore 34 non rileva più variazioni significative del peso del campione di materiale solido. Trascorso il tempo di accensione, il campione di materiale solido viene considerato essiccato, ossia privo di umidità.
Poiché il peso del campione di materiale solido varia durante il tempo di accensione del dispositivo essiccatore 42, in particolare diminuisce a causa del processo di essiccazione, il dispositivo trasduttore 39 esegue una misura continua del peso del campione di materiale solido, per un tempo di misura che è variabile a seconda del tipo di materiale solido che costituisce il campione prelevato e che dipende dal tempo di accensione del dispositivo essiccatore 42.
Il dispositivo trasduttore 39 genera, quindi, segnali elettrici corrispondenti al peso del campione di materiale solido che, opportunamente elaborati, possono essere rappresentati tramite una curva di pesatura, che rappresenta il peso del campione di materiale solido versus il tempo. I mezzi visualizzatori consentono di visualizzare la curva di pesatura.
Al termine del suddetto tempo di accensione e del tempo di misura, il dispositivo pesatore 34 determina un peso finale del campione di materiale solido.
In base alla differenza tra il peso iniziale ed il peso finale del campione di materiale solido, è possibile poi ricavare la quantità di acqua eliminata per riscaldamento del campione di materiale solido ed è, quindi, possibile ricavare il tasso di umidità del materiale solido.
Trascorso il tempo di accensione, il dispositivo essiccatore 42 viene spento.
Trascorso il tempo di misura del dispositivo pesatore 34, i mezzi ricevitori 23 vengono poi riappoggiati sui mezzi di prelievo 5, ossia sul carrello 6, mentre i mezzi attuatori 41 vengono riabbassati portandosi nella posizione abbassata D.
Con riferimento alla Figura 9, quando i mezzi di appoggio 35 raggiungono la posizione abbassata D, liberano uno spazio occupato dal carrello 6, e quest’ultimo, che al termine del tempo di misura è ancora nella posizione arretrata R, viene azionato per tornare nella posizione avanzata A al fine di scaricare il materiale solido essiccato e raccogliere un nuovo campione di materiale solido.
Quando il carrello 6 viene azionato lungo la direzione di avanzamento V1, la spazzola 45 viene azionata a portarsi dalla posizione superiore S alla posizione inferiore I secondo una rotazione W2 intorno al perno 47 e, giunta in questa posizione, viene azionata in rotazione intorno al terzo asse di rotazione E.
Passando dalla posizione arretrata R alla posizione avanzata A il carrello 6 attraversa l’apertura 9 lungo la direzione di avanzamento V1 e, dopo averla oltrepassata, le setole di cui è provvista la spazzola 45 interagiscono con la superficie superiore 24 dei mezzi ricevitori 23, come mostrato nella Figura 9. In questo modo, il materiale solido essiccato, ossia su cui è stata precedentemente effettuata la misura del tasso di umidità, viene tolto dalla superficie superiore 24 e cade, per gravità, internamente alla porzione di uscita 2 e inferiormente all’apparato misuratore di umidità 1.
Grazie ai mezzi di prelievo 5, il campione di materiale solido viene prelevato e, successivamente alla misura del tasso di umidità, scaricato direttamente all’interno della porzione di uscita 2. Ciò consente di recuperare il materiale solido su cui è stata effettuata la misura limitando il materiale scartato o addirittura evitando di generare materiale di scarto, come invece avviene negli apparati misuratori di umidità dello stato della tecnica. Inoltre, i mezzi di prelievo 5 consentono di evitare la presenza di convogliatori o condotti dedicati al recupero del materiale solido su cui è stata effettuata la misura. Il campione di materiale solido essiccato comprende una quantità di materiale solido sufficientemente piccola da sostanzialmente non alterare l’umidità del materiale solido che attraversa la porzione di uscita 2 e che deve essere processato nell’impianto di produzione di piastrelle ceramiche, una volta che il campione di materiale solido essiccato viene immesso nuovamente nella porzione di uscita 2.
Una volta che il carrello 6 raggiunge la posizione avanzata A, la spazzola 45 viene sollevata per portarsi nella posizione superiore S e viene fermata la sua rotazione intorno al terzo asse E. La pulizia dei mezzi ricevitori 23 è così terminata.
L’apparato misuratore di umidità 1 è quindi in grado di prelevare nuovo materiale solido per misurare il relativo tasso di umidità, come mostra la Figura 2.
Nel caso non si desideri prelevare un altro campione di materiale solido, i mezzi di prelievo 5 ritornano nella posizione arretrata R, in attesa di essere nuovamente attivati tramite l’unità di gestione e controllo.
Nell’uso, è previsto ripetere le fasi operative sopradescritte così da consentire all’apparato misuratore di umidità 1 di misurare il tasso di umidità di campioni del materiale solido prelevati in tempi successivi.
L’apparato misuratore di umidità secondo l’invenzione è in grado, quindi, di prelevare un campione di materiale solido in maniera automatica, senza la necessità che un operatore prelevi il campione di materiale solido manualmente. Ciò consente di ridurre i costi di manodopera e di velocizzare la misura del tasso di umidità del materiale solido.
Inoltre, poiché i mezzi di prelievo 5 possono muoversi dall’interno all’esterno del telaio 4, e viceversa, non è necessario che una persona acceda al dispositivo pesatore 34 per disporre sul porta-campione il materiale solido di cui attuare la misura dell’umidità. Infatti, i mezzi di prelievo 5 consentono di prelevare il materiale solido in polvere da un ambiente esterno all’apparato misuratore di umidità 1 e di portare il materiale solido prelevato verso una zona di pesatura nella quale è alloggiato il dispositivo pesatore 34, essendo la zona di pesatura interna all’apparato misuratore di umidità 1. Ciò consente di evitare il rischio che una persona possa urtare e di conseguenza danneggiare il dispositivo pesatore 34.
Infine l’apparato misuratore di umidità 1 può essere applicato in una molteplicità di zone di un impianto difficilmente raggiungibili da un operatore. L’apparato misuratore di umidità 1 può prelevare materiale solido sciolto da un flusso del materiale solido sciolto, in particolare da una cascata del materiale solido sciolto. Il flusso di materiale solido può chiaramente essere discontinuo, ossia intermittente.

Claims (19)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Apparato misuratore di umidità (1) atto a misurare un tasso di umidità di un campione di un materiale solido, comprendente un dispositivo essiccatore (42) disposto per essiccare detto campione di detto materiale solido, un dispositivo pesatore (34) disposto per rilevare un peso di detto campione di detto materiale solido, caratterizzato dal fatto che comprende, inoltre, mezzi di prelievo (5) disposti per prelevare in maniera automatica detto materiale solido da un ambiente esterno a detto apparato misuratore di umidità (1).
  2. 2. Apparato misuratore di umidità secondo la rivendicazione 1, in cui detti mezzi di prelievo (5) comprendono mezzi a carrello (6) mobili tra una posizione avanzata (A), in cui una porzione (12) di detti mezzi a carrello (6) si proietta esternamente a mezzi a telaio (4) di detto apparato misuratore di umidità (1), e una posizione arretrata (R), in cui detta porzione (12) sostanzialmente non sporge esternamente a detti mezzi a telaio (4).
  3. 3. Apparato misuratore di umidità secondo la rivendicazione 2, in cui in detta posizione avanzata (A) detta porzione (12) è più distante da detto dispositivo essiccatore (42) e in detta posizione arretrata (R) detta porzione (12) è più vicina a detto dispositivo essiccatore (42).
  4. 4. Apparato misuratore di umidità secondo la rivendicazione 2, oppure 3, in cui detta porzione (12) è conformata per supportare mezzi ricevitori (23) disposti per ricevere un cumulo di detto materiale solido.
  5. 5. Apparato misuratore di umidità secondo la rivendicazione 4, in cui detti mezzi ricevitori comprendono mezzi porta-campione (23) provvisti di una superficie (24) sulla quale detto materiale solido è cumulabile per definire detto campione di detto materiale solido e di una ulteriore superficie (25) conformata in modo da consentire a detti mezzi ricevitori di essere appoggiati a detti mezzi a carrello (6).
  6. 6. Apparato misuratore di umidità secondo la rivendicazione 4, oppure 5, e comprendente inoltre un elemento livellatore (62; 65) disposto ad una certa quota da detti mezzi ricevitori (23), detta certa quota essendo tale da consentire a detto elemento livellatore (62; 65) di livellare detto cumulo di detto materiale solido e definire detto campione di detto materiale solido su detti mezzi ricevitori (23) quando detti mezzi a carrello (6) passano da detta posizione avanzata (A) a detta posizione arretrata (R).
  7. 7. Apparato misuratore di umidità secondo la rivendicazione 6, in cui detto elemento livellatore (62; 65) comprende un bordo (62) di una apertura (9) ricavata in detti mezzi a telaio (4), detta apertura essendo attraversabile da detti mezzi a carrello (6) quando detti mezzi a carrello (6) si muovono tra detta posizione avanzata (A) e detta posizione arretrata (R).
  8. 8. Apparato misuratore di umidità secondo una delle rivendicazioni da 4 a 7, in cui detto dispositivo pesatore (34) comprende mezzi di appoggio (35) disposti per rimuovere detti mezzi ricevitori (23) da detti mezzi a carrello (6) e accoppiare detti mezzi ricevitori (23) a mezzi pesatori (39) di detto dispositivo pesatore (34).
  9. 9. Apparato misuratore di umidità secondo la rivendicazione 8, in cui detti mezzi di appoggio (35) comprendono un supporto (36) dal quale si proiettano mezzi a protrusione (33) disposti per impegnarsi in mezzi a sede (29) quando detti mezzi ricevitori sono accoppiati a detti mezzi pesatori (39), detti mezzi a sede (29) essendo previsti in detti mezzi ricevitori (23).
  10. 10. Apparato misuratore di umidità secondo la rivendicazione 9, in cui detto supporto (36) è mobile tra una posizione abbassata (D), in cui detti mezzi a protrusione (33) sono più distanti da detti mezzi a carrello (6) per non interagire con detti mezzi a sede (29), e una posizione sollevata (U), in cui detti mezzi a protrusione (33) sono più vicini a detti mezzi a carrello (6) per impegnarsi in detti mezzi a sede (29) in modo da allontanare detti mezzi ricevitori (23) da detti mezzi a carrello (6).
  11. 11. Apparato misuratore di umidità secondo la rivendicazione 10, in cui detto supporto (36) è azionabile da mezzi attuatori (41) tra detta posizione sollevata (U) e detta posizione abbassata (D).
  12. 12. Apparato misuratore di umidità secondo la rivendicazione 11, in cui detti mezzi pesatori comprendono un dispositivo trasduttore (39) interposto tra detto supporto (36) e detti mezzi attuatori (41) e atto a rilevare un peso di detto campione di detto materiale solido quando detti mezzi ricevitori (23) sono supportati da detti mezzi di appoggio (35).
  13. 13. Apparato misuratore di umidità secondo una delle rivendicazioni da 4 a 12, e comprendente, inoltre, un dispositivo pulitore (44) disposto per rimuovere detto campione di materiale solido da detti mezzi ricevitori (23) per prelevare nuovo materiale solido.
  14. 14. Apparato misuratore di umidità secondo la rivendicazione 13, in cui detto dispositivo pulitore (44) comprende mezzi a spazzola (45) girevoli intorno ad un asse di rotazione (E).
  15. 15. Apparato misuratore di umidità secondo la rivendicazione 14, in cui detti mezzi a spazzola (45) sono, inoltre, mobili tra una prima posizione (I) e una seconda posizione (S) e con riferimento a detta posizione avanzata (A) di detti mezzi a carrello (6), quando detti mezzi a spazzola (45) sono in detta prima posizione (I), detti mezzi a spazzola (45) sono più vicini a detti mezzi a carrello (6) per interagire con detti mezzi ricevitori (23) e, quando detti mezzi a spazzola (45) sono in detta seconda posizione (S), detti mezzi a spazzola (45) sono più distanti da detti mezzi a carrello (6) e non interagiscono con detti mezzi ricevitori (23).
  16. 16. Apparato misuratore di umidità secondo la rivendicazione 15, in cui detti mezzi a spazzola (45) possono muoversi tra detta prima posizione (I) e detta seconda posizione (S) essendo ruotabili intorno a mezzi a perno (47), detti mezzi a perno (47) estendendosi lungo una direzione sostanzialmente parallela a detto asse di rotazione (E).
  17. 17. Apparato misuratore di umidità secondo la rivendicazione 16, in cui detti mezzi a perno (47) agiscono come fulcro di mezzi a leva (58, 58’) collegati a detti mezzi a spazzola (45), detti a mezzi a leva (58, 58’) essendo azionabili a rotazione intorno ad un asse di detti mezzi a perno (47) tramite mezzi di movimentazione (52).
  18. 18. Apparato misuratore di umidità secondo una delle rivendicazioni da 13 a 17, in cui detto dispositivo pulitore (44) è montato esternamente a detti mezzi a telaio (4) in prossimità di detta posizione avanzata (A).
  19. 19. Apparato misuratore di umidità secondo una delle rivendicazioni precedenti, in cui detti mezzi di prelievo (5) sono interposti tra detto dispositivo essiccatore (42) e detto dispositivo pesatore (34).
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