ITUB20155852A1 - Mulino per macinazione con sistema di alimentazione perfezionato - Google Patents

Mulino per macinazione con sistema di alimentazione perfezionato Download PDF

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ITUB20155852A1
ITUB20155852A1 ITUB2015A005852A ITUB20155852A ITUB20155852A1 IT UB20155852 A1 ITUB20155852 A1 IT UB20155852A1 IT UB2015A005852 A ITUB2015A005852 A IT UB2015A005852A IT UB20155852 A ITUB20155852 A IT UB20155852A IT UB20155852 A1 ITUB20155852 A1 IT UB20155852A1
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Alberto Palladini
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Certech Spa Con Socio Unico
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    • BPERFORMING OPERATIONS; TRANSPORTING
    • B02CRUSHING, PULVERISING, OR DISINTEGRATING; PREPARATORY TREATMENT OF GRAIN FOR MILLING
    • B02CCRUSHING, PULVERISING, OR DISINTEGRATING IN GENERAL; MILLING GRAIN
    • B02C17/00Disintegrating by tumbling mills, i.e. mills having a container charged with the material to be disintegrated with or without special disintegrating members such as pebbles or balls
    • B02C17/18Details
    • B02C17/183Feeding or discharging devices

Description

“Mulino per macinazione con sistema di alimentazione perfezionato.”
La presente invenzione ha per oggetto un apparato per la macinazione fine di almeno un materiale utilizzato nell’industria ceramica, che permette di introdurre tale materiale in un mulino comprendente corpi macinanti adatti a tale macinazione, evitando intasamenti sulla sezione di ingresso attraverso la quale il materiale stesso entra nel mulino.
Attualmente gli apparati per la macinazione utilizzati nella lavorazione di materiali da utilizzare nell’industria ceramica, come per esempio argilla, comprendono un mulino definente un volume nel quale vengono predisposti dei corpi macinanti immersi in un liquido, come ad esempio acqua. I corpi macinanti hanno la funzione di macinare il materiale introdotto nel volume stesso, a seguito della rotazione del mulino intorno ad un asse di rotazione e durante tale rotazione.
Negli apparati finora noti, l’introduzione del materiale da macinare può avvenire ortogonalmente o parallelamente all’asse di rotazione del mulino. In particolare, l’introduzione del materiale lungo l’asse di rotazione è preferibile, in quanto consente che il mulino venga riempito con più liquido per fare in modo che i corpi macinanti si distribuiscano più uniformemente, al fine di ridurre l’impiego di energia per la rotazione del mulino stesso, grazie ad un maggiore bilanciamento della massa rotante intorno all’asse di rotazione stesso.
L’introduzione del materiale lungo l’asse di rotazione presenta però, allo stato attuale, degli inconvenienti. A tal fine, infatti, si utilizza un condotto di alimentazione disposto lungo l’asse di rotazione e presentante ad una sua estremità una sezione di uscita aperta disposta a raso con una superficie del mulino ortogonale all’asse di rotazione.
Il materiale viene trasportato lungo il condotto mediante dei mezzi di trasporto atti a movimentarlo fino alla sezione di uscita. La pressione del liquido che si trova nel mulino, combinata con la natura del materiale, che una volta nel mulino tende a diventare pastoso, possono facilmente provocare l’intasamento del condotto stesso in prossimità della sezione di uscita e sulla sezione di uscita stessa.
Inoltre, anche il funzionamento dei mezzi di trasporto che introducono il materiale attraverso la sezione di ingresso nel mulino contribuisce ad aumentare il rischio di tale intasamento.
Scopo della presente invenzione è quello di mettere a punto un mulino per la macinazione di almeno un materiale da utilizzare nell’industria ceramica, associato ad un sistema di alimentazione del materiale che permetta di evitare intasamenti a seguito dell’introduzione del materiale nel mulino stesso e/o durante tale introduzione.
Altro scopo della presente invenzione è quello di mettere a punto un mulino per la macinazione di almeno un materiale da utilizzare nell’industria ceramica, associato ad un sistema di alimentazione del materiale che permetta di evitare intasamenti a seguito dell’introduzione del materiale nel mulino stesso e/o durante tale introduzione, e che permetta di introdurre il materiale almeno in prossimità dell’asse di rotazione del mulino.
Ulteriore scopo della presente invenzione è quello di mettere a punto un mulino per la macinazione di almeno un materiale da utilizzare nell’industria ceramica, associato ad un sistema di alimentazione del materiale che permetta di evitare intasamenti a seguito dell’introduzione del materiale nel mulino stesso e/o durante tale introduzione, e che permetta di introdurre il materiale nel mulino ad una certa profondità nel liquido che è contenuto nel mulino e nel quale sono immersi i copri macinanti.
Tali scopi sono ottenuti mediante un apparato per la macinazione di almeno un materiale, comprendente un mulino rotante intorno ad un asse di rotazione e definente un volume per il contenimento di corpi macinanti immersi in almeno un liquido. L’apparato comprende un condotto di alimentazione del materiale e dei mezzi di trasporto del materiale stesso. Tali mezzi di trasporto sono configurati per trasportare il materiale lungo il condotto e verso tale volume, in modo da causare successivamente l’uscita di detto materiale attraverso una sezione di uscita del condotto. Tale sezione di uscita è in comunicazione con tale volume.
Almeno una porzione del condotto è situata internamente a tale volume, e la sezione di uscita è disposta su detta porzione in modo che l’uscita di detto materiale avvenga trasversalmente all’asse di rotazione del mulino. La sezione di uscita è disposta preferibilmente in modo da mettere in comunicazione reciprocamente l’interno del condotto e il volume adatto a contenere i corpi macinanti, in modo che detta comunicazione avvenga lungo una direzione trasversale a detto asse di rotazione del mulino.
I mezzi di trasporto sono adatti preferibilmente ad imprimere al materiale una velocità parallela all’asse di rotazione del mulino e orientata verso l’interno del volume.
La sezione di uscita del condotto è disposta preferibilmente in modo da mettere in comunicazione reciprocamente l’interno del condotto e tale volume, in modo che detta comunicazione avvenga lungo una direzione trasversale a detta velocità che i mezzi di trasporto sono adatti a imprimere al materiale.
Almeno una parte di detto condotto, che di preferenza comprende la porzione situata internamente al volume, definisce preferibilmente almeno un asse longitudinale.
La sezione di uscita definisce preferibilmente almeno una parte di una superficie coassiale a detto asse longitudinale.
Detta porzione del condotto si sviluppa quindi preferibilmente lungo detto asse longitudinale.
Il condotto è disposto preferibilmente rispetto al mulino in modo che detto asse longitudinale sia parallelo all’asse di rotazione del mulino stesso, e preferibilmente coincidente con esso.
La velocità che i mezzi di trasporto sono adatti ad impartire al materiale è preferibilmente parallela a detto asse longitudinale.
Detta almeno una porzione del condotto, che si trova internamente al volume definito dal mulino, comprende una sezione chiusa in modo da obbligare detto materiale ad uscire da detto condotto attraversando detta sezione di uscita.
Tale sezione chiusa è preferibilmente trasversale alla velocità impressa dai mezzi di trasporto al materiale e/o trasversale all’asse di rotazione del mulino e/o trasversale all’asse longitudinale definito dal condotto.
Tale sezione chiusa è ancor più preferibilmente ortogonale alla velocità impressa dai mezzi di trasporto al materiale e/o ortogonale all’asse di rotazione del mulino e/o ortogonale all’asse longitudinale definito dal condotto.
La normale alla sezione di uscita è preferibilmente trasversale alla velocità impressa dai mezzi di trasporto al materiale e/o trasversale all’asse di rotazione del mulino e/o trasversale all’asse longitudinale definito dal condotto.
La normale alla sezione di uscita è ancor più preferibilmente ortogonale alla velocità impressa dai mezzi di trasporto al materiale e/o ortogonale all’asse di rotazione del mulino e/o ortogonale all’asse longitudinale definito dal condotto.
Preferibilmente i mezzi di trasporto per l’introduzione del materiale nel volume sono disposti in modo da operare internamente ad almeno detta porzione di detto condotto che si trova internamente a detto volume.
Preferibilmente tali mezzi di trasporto comprendono una coclea e/o una vite senza fine.
Le caratteristiche della presente invenzione saranno chiarite dalla lettura della descrizione dettagliata seguente, offerta a titolo esemplificativo e non limitativo dei più generali concetti rivendicati.
La descrizione dettagliata seguente si riferisce alle tavole allegate, in cui: - la figura 1 è una vista laterale di un apparato secondo una possibile realizzazione della presente invenzione;
- la figura 2 è un ingrandimento che mostra più nel dettaglio una parte della figura 1.
Nelle figure con 1 è indicato nel complesso un esempio di un apparato secondo una possibile realizzazione della presente invenzione.
L’apparato 1 è configurato per la macinazione di almeno un materiale, indicato con M. Si può dire in generale che l’obiettivo principale dell’apparato 1 è quello di trasformare il materiale M, nel senso di modificarne la configurazione strutturale, e in particolare di macinarlo in modo da ridurne la granulometria.
Il materiale M è adatto ad essere utilizzato nell’industria ceramica, e potrebbe essere per esempio argilla.
Il materiale M può per esempio entrare nell’apparato 1 mediante dei mezzi di convogliamento 1a che possono comprendere per esempio un nastro trasportatore N e/o una tramoggia T.
Il materiale M può uscire per esempio dall’apparato 1 mediante dei mezzi di uscita 1b che lo conducono per esempio fino ad un recipiente R situato a valle dell’apparato 1. I mezzi di uscita 1b possono comprendere per esempio un sistema di filtrazione F per separare il materiale M macinato dal liquido L, e/o dei tubi T.
Il materiale M è indicato in figura 1 soltanto nelle posizioni di trasporto sul nastro N, e in caduta dal nastro N alla tramoggia T, per ragioni di chiarezza della figura 1 stessa.
L’apparato 1 comprende un mulino 2 rotante intorno ad un asse di rotazione H. Il mulino definisce un volume V per il contenimento di corpi macinanti C.
L’apparato 1 comprende preferibilmente un sistema di supporto B del mulino 2 e dei mezzi di vincolo fra mulino 2 e sistema di supporto B. Tali mezzi di vincolo, che non sono indicati nelle figure, consentono la rotazione del mulino 2 intorno all’asse H e rispetto al sistema di supporto B, mediante un motore anch’esso non indicato.
Il volume V, almeno parzialmente cavo, è adatto al contenimento anche di almeno un liquido L, nel quale possono essere immersi i corpi macinanti C durante la rotazione del mulino 2, e quindi anche del volume V.
Ai corpi macinanti C, che possono ad esempio comprendere un materiale duro come l’allumina, è affidata la macinazione del materiale M. Tale macinazione avviene grazie alla rotazione del mulino 2, e quindi anche del volume V, e durante tale rotazione.
L’apparato 1 comprende un condotto di alimentazione 3 del materiale M. L’apparato 1 comprende dei mezzi di trasporto 4 del materiale M.
I mezzi di trasporto 4 sono configurati per trasportare il materiale M lungo il condotto 3 e verso il volume V.
In tal modo i mezzi di trasporto 4 causano l’introduzione del materiale M nel volume definito dal mulino 2, dove entra a contatto sia con il liquido L che con i corpi macinanti C, che si trovano almeno in parte immersi nel liquido L.
Ai fini di tale introduzione del materiale M nel volume V, i mezzi di trasporto 4 sono configurati per causare l’uscita del materiale M dal condotto 3 attraverso una sezione di uscita S del condotto 3. La sezione di uscita S è in comunicazione con il volume V.
II condotto 3 è disposto rispetto al mulino 2 preferibilmente in modo da causare l’entrata del materiale M nel mulino 2 ad una certa profondità nel liquido L che è contenuto nel volume V, a sua volta definito dal mulino 2 stesso.
La direzione prevalente di uscita del materiale dal condotto 3 è indicata dalle frecce U indicate in entrambe le figure allegate.
Nella realizzazione mostrata, la sezione di uscita S del condotto 3 è situata almeno parzialmente, e preferibilmente totalmente, all’interno del volume V.
I mezzi di trasporto 4, nella realizzazione mostrata, sono disposti in modo da operare internamente al condotto 3. In tal senso, i mezzi di trasporto 4 causano la movimentazione del materiale M internamente al condotto 3. I mezzi di trasporto 4, nella realizzazione mostrata, comprendono una coclea o una vite senza fine, adatta a causare l’avanzamento del materiale M.
II verso e la direzione prevalenti, relativi aH’avanzamento del materiale M causato dai mezzi di trasporto 4, sono indicati dalla freccia A di figura 2. Almeno una porzione 3a del condotto 3 è situata internamente al volume V. La sezione di uscita S è disposta su detta porzione 3a in modo che l’uscita del materiale M avvenga trasversalmente a detto asse di rotazione H.
Preferibilmente la sezione di uscita S è posizionata così da fare in modo che tale uscita avvenga sfruttando anche la forza di gravità, che è indicata dalla freccia g.
Nella realizzazione mostrata, quindi, il condotto 3 attraversa una parete 2a del mulino 2, detta parete 2a essendo trasversale all’asse di rotazione H. Tale parete 2a è inoltre ancor più preferibilmente ortogonale a tale asse di rotazione H.
Considerato che l’asse di rotazione H è preferibilmente posizionato trasversalmente, e ancor più preferibilmente ortogonalmente, alla forza di gravità, il materiale M può vantaggiosamente essere introdotto, mediante il condotto 3, ad una certa profondità nel liquido L.
La sezione di uscita S del materiale M dal condotto 3 potrebbe essere considerata una sezione di ingresso del materiale M stesso nel volume V, anche se si potrebbe affermare comunque che il materiale M, quando è nella porzione 3a del condotto 3 che è interna al volume V, si trova praticamente già nel volume V.
I mezzi di trasporto 4 sono di preferenza disposti in modo da operare almeno all’interno della porzione 3a del condotto 3 che si trova a sua volta internamente al volume V.
Nella realizzazione mostrata, i mezzi di trasporto 4 si estendono fino almeno in prossimità della sezione di uscita S.
La sezione di uscita S è situata preferibilmente in prossimità di una estremità del condotto di alimentazione 3 opposta alla zona in cui il condotto 3 riceve in ingresso il materiale M.
Almeno una parte del condotto 3 definisce almeno un asse longitudinale X. La sezione di uscita S definisce almeno una parte di una superficie coassiale a detto asse longitudinale X. In tal senso, la sezione di uscita S si sviluppa praticamente longitudinalmente all’asse longitudinale X, e/o si trova su una superficie laterale del condotto 3, e/o è rivolta trasversalmente rispetto all’asse longitudinale X.
Nella realizzazione mostrata, il condotto 3 è disposto rispetto al mulino 2 in modo che Γ asse longitudinale X sia parallelo a detto asse di rotazione H del mulino 2 stesso, e preferibilmente coincidente con esso.
Nella figura 1 l’asse longitudinale X del condotto 3 è per semplicità rappresentato quindi come una continuazione dell’asse di rotazione H del mulino 2.
Nella realizzazione mostrata nelle figure, la porzione 3a del condotto 3, la quale si trova internamente al volume V, si sviluppa lungo l’asse longitudinale X, e contribuisce a definire l’asse longitudinale X stesso. La sezione di uscita S è disposta in modo da mettere in comunicazione reciprocamente l’interno del condotto 3 e il volume V lungo una direzione trasversale all’asse di rotazione H.
In tal senso, il materiale M esce dall’interno del condotto 3 prevalentemente in direzione trasversale all’asse di rotazione H, secondo le frecce U.
Nella realizzazione mostrata, i mezzi di trasporto 4 sono adatti ad imprimere a detto materiale M una velocità parallela a detto asse di rotazione H e orientata verso l’interno di detto volume V.
L’interno del condotto 3 e il volume V comunicano quindi prevalentemente lungo una direzione trasversale alla velocità che viene impartita dai mezzi di trasporto 4 al materiale M. Tale direzione può essere identificata mediante le frecce U, che indicano il verso prevalente di uscita del materiale dal condotto 3.
Tale velocità è parallela all’asse longitudinale X del condotto 3.
La porzione 3a del condotto 3, la quale si trova internamente al volume V, comprende una sezione Y che è chiusa in modo da obbligare il materiale M ad uscire dal condotto 3 attraversando la sezione di uscita S. Tale sezione chiusa Y è trasversale, e preferibilmente ortogonale, all’asse longitudinale X del condotto 3, e/o all’asse di rotazione H del mulino 2, e/o alla velocità impressa al materiale M dai mezzi di trasporto 4.
Tale sezione Y è preferibilmente una sezione di estremità del condotto 3. Da quanto detto sopra, anche la normale alla sezione di uscita S è trasversale, e preferibilmente ortogonale, all’asse longitudinale X del condotto 3, e/o all’asse di rotazione H del mulino 2, e/o alla velocità impressa al materiale M dai mezzi di trasporto 4.
Vantaggiosamente, la sezione di uscita S, in cooperazione con la sezione chiusa Y, è configurata per fare in modo che l’uscita del materiale dal condotto 3 avvenga quindi trasversalmente all’asse di rotazione H del mulino 2, e/o all’asse longitudinale X del condotto 3, e/o alla velocità impartita dai mezzi di trasporto 4 al materiale.
Nella realizzazione mostrata, la sezione di uscita S, in cooperazione con la sezione chiusa Y, è configurata per fare in modo che l’uscita del materiale dal condotto 3 avvenga preferibilmente in direzione ortogonale all’asse di rotazione H del mulino 2, e/o all’asse longitudinale X del condotto 3, e/o alla velocità impartita dai mezzi di trasporto 4 al materiale.
La freccia A di figura 2 è comunque da considerare come indicativa della direzione prevalente del movimento che viene impartito al materiale M dai mezzi di trasporto 4, lungo il condotto 3. Allo stesso modo, la direzione di uscita del materiale dal condotto 3, indicata dalle frecce U, è da considerare come direzione prevalente del movimento mediante il quale il materiale esce dal condotto di alimentazione 3.
Il condotto di alimentazione 3 può essere provvisto di mezzi di chiusura strutturati per isolarlo dall'ambiente esterno. Nella forma di realizzazione illustrata i mezzi di chiusura comprendono un piattello 11 mobile tra una posizione di chiusura ed una posizione di apertura. La figura 1 mostra il piattello 11 in posizione di apertura, la posizione di chiusura è facilmente intuibile considerando che il piattello 11 trasla verso sinistra occludendo il fondo della tramoggia T. Preferibilmente il piattello 11 opera in una zona di fondo della tramoggia T. Quando si trova nella propria posizione di chiusura il piattello 11 isola il condotto di alimentazione 3 dalla tramoggia T. In tali condizioni è possibile impedire che il liquido contenuto all'interno del mulino 2 possa tracimare nella tramoggia T attraverso il condotto di alimentazione 3, ad esempio nel caso in cui il condotto di alimentazione 3 si svuoti dal materiale M. Preferibilmente il piattello 11 è mobile lungo una direzione sostanzialmente orizzontale ad opera di un motore 12, illustrato solo schematicamente in quanto alla portata del tecnico del settore.
L’invenzione raggiunge gli scopi proposti, e premette di ottenere un apparato comprendente un mulino rotante per la macinazione di materiale mediante corpi macinanti immersi in un liquido, che permette di introdurre il materiale in tale liquido ad una certa profondità e quindi trasversalmente alla gravità, contemporaneamente evitando intasamenti dovuti aH’ammasso di materiale sulla sezione attraverso la quale il materiale è introdotto nel mulino stesso.

Claims (10)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Apparato (1) per la macinazione di almeno un materiale (M), comprendente un mulino (2) rotante intorno ad un asse di rotazione (R) e definente un volume (V) per il contenimento di corpi macinanti (C) immersi in almeno un liquido (L), detto apparato comprendendo un condotto di alimentazione (3) del materiale (M) e dei mezzi di trasporto (4) del materiale (M), in cui i mezzi di trasporto (4) sono configurati per trasportare il materiale (M) lungo il condotto (3) e verso il volume (V), in modo da causare successivamente l’uscita del materiale (M) attraverso una sezione di uscita (S) del condotto (3), detta sezione di uscita (S) essendo in comunicazione con il volume (V), caratterizzato dal fatto che almeno una porzione (3a) del condotto (3) è situata internamente al volume (V), e la sezione di uscita (S) è disposta sulla porzione (3a) in modo che l'uscita (U) del materiale (M) avvenga trasversalmente all'asse di rotazione (R).
  2. 2. Apparato secondo la rivendicazione 1, in cui la sezione di uscita (S) è disposta in modo da mettere in comunicazione reciprocamente l'interno del condotto (3) ed il volume (V) lungo una direzione trasversale a detto asse di rotazione (R).
  3. 3. Apparato secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, in cui i mezzi di trasporto (4) sono adatti ad imprimere al materiale (M) una velocità (A) parallela all'asse di rotazione (R) e orientata verso l'interno del volume (V), detta sezione di uscita (S) essendo disposta in modo da mettere in comunicazione reciprocamente l’interno del condotto (3) ed il volume (V), lungo una direzione trasversale a detta velocità (A).
  4. 4. Apparato secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, in cui almeno una parte del condotto (3) presenta un asse longitudinale (X), e la sezione di uscita (S) definisce almeno una parte di una superficie coassiale a detto asse longitudinale (X).
  5. 5. Apparato secondo la rivendicazione 4, in cui la porzione (3a) del condotto (3) si sviluppa lungo l'asse longitudinale.
  6. 6. Apparato secondo la rivendicazione 4 o 5, in cui il condotto (3) è disposto rispetto al mulino (M) in modo che l'asse longitudinale (X) sia parallelo all'asse di rotazione (R), e preferibilmente coincidente con esso.
  7. 7. Apparato secondo la rivendicazione 3 e una o più della rivendicazioni dalla 4 alla 6, in cui la velocità (A) è parallela all'asse longitudinale (X).
  8. 8. Apparato secondo una o più delle rivendicazioni dalla 4 alla 7, in cui detta almeno una porzione (3a) del condotto (3) comprende una sezione trasversale all'asse longitudinale (X) che è chiusa in modo da obbligare il materiale (M) ad uscire dal condotto (3) attraversando la sezione di uscita (S).
  9. 9. Apparato secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, in cui i mezzi di trasporto (4) sono disposti in modo da operare internamente ad almeno detta porzione (3a) del condotto (3).
  10. 10. Apparato secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, in cui detti mezzi di trasporto (4) comprendono una coclea.
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