ITMO20090005A1 - Dispositivo di connessione - Google Patents

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ITMO20090005A1
ITMO20090005A1 IT000005A ITMO20090005A ITMO20090005A1 IT MO20090005 A1 ITMO20090005 A1 IT MO20090005A1 IT 000005 A IT000005 A IT 000005A IT MO20090005 A ITMO20090005 A IT MO20090005A IT MO20090005 A1 ITMO20090005 A1 IT MO20090005A1
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IT
Italy
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bearing
flat portion
undercut
movement
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IT000005A
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Paolo Maria Focacci
Andrea Poggi
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Poggi S A S Di Poggi Andrea E C
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    • BPERFORMING OPERATIONS; TRANSPORTING
    • B65CONVEYING; PACKING; STORING; HANDLING THIN OR FILAMENTARY MATERIAL
    • B65CLABELLING OR TAGGING MACHINES, APPARATUS, OR PROCESSES
    • B65C9/00Details of labelling machines or apparatus
    • B65C9/40Controls; Safety devices
    • B65C9/42Label feed control
    • B65C9/44Label feed control by special means responsive to marks on labels or articles
    • EFIXED CONSTRUCTIONS
    • E04BUILDING
    • E04BGENERAL BUILDING CONSTRUCTIONS; WALLS, e.g. PARTITIONS; ROOFS; FLOORS; CEILINGS; INSULATION OR OTHER PROTECTION OF BUILDINGS
    • E04B7/00Roofs; Roof construction with regard to insulation
    • E04B7/02Roofs; Roof construction with regard to insulation with plane sloping surfaces, e.g. saddle roofs
    • HELECTRICITY
    • H02GENERATION; CONVERSION OR DISTRIBUTION OF ELECTRIC POWER
    • H02SGENERATION OF ELECTRIC POWER BY CONVERSION OF INFRARED RADIATION, VISIBLE LIGHT OR ULTRAVIOLET LIGHT, e.g. USING PHOTOVOLTAIC [PV] MODULES
    • H02S20/00Supporting structures for PV modules
    • YGENERAL TAGGING OF NEW TECHNOLOGICAL DEVELOPMENTS; GENERAL TAGGING OF CROSS-SECTIONAL TECHNOLOGIES SPANNING OVER SEVERAL SECTIONS OF THE IPC; TECHNICAL SUBJECTS COVERED BY FORMER USPC CROSS-REFERENCE ART COLLECTIONS [XRACs] AND DIGESTS
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Description

DISPOSITIVO DI CONNESSIONE
Background dell’invenzione
L’invenzione concerne un dispositivo di connessione, in particolare per la connessione di mezzi portanti con mezzi di copertura di un tetto.
In modo specifico, ma non esclusivo, il metodo può essere utilizzato per realizzare la copertura di edifici, in particolare ad uso industriale.
È noto realizzare un tetto di un edificio, come ad esempio di un capannone ad uso industriale, mediante l’impiego di un sistema portante comprendente una pluralità di travi con sezione trasversale a forma di Y disposte orizzontalmente. Gli elementi del manto di copertura (ad esempio in forma di lastre) vengono collegati al sistema portante mediante una serie di dispositivi di connessione che vengono interposti fra gli elementi del manto di copertura e le travi portanti. In questi sistemi noti gli elementi del manto di copertura vengono sovrapposti ai vari dispositivi di connessione che erano stati in precedenza fissati alle rispettive travi portanti mediante dei fori praticati sulle travi stesse.
La tecnica nota presenta tuttavia alcuni limiti ed inconvenienti. In primo luogo le operazioni di montaggio degli elementi del manto di copertura risultano complicate e laboriose, in particolare per il fatto che l’operatore deve effettuare l’accoppiamento dei vari dispositivi di connessione attraverso l’uso di una molteplicità di fori ricavati sulle travi portanti. In secondo luogo la presenza dei fori indebolisce in una certa misura la struttura portante, oltre a complicare ulteriormente la preparazione delle travi.
Sommario dell’invenzione
Uno scopo dell’invenzione à ̈ ovviare ai suddetti limiti ed inconvenienti della tecnica nota.
Un altro scopo à ̈ fornire un dispositivo di connessione costruttivamente semplice ed economico.
Uno scopo ulteriore à ̈ provvedere un dispositivo di connessione che consenta di realizzare una copertura di un edificio in modo pratico ed immediato.
Un altro scopo ancora à ̈ di rendere disponibile una copertura, o tetto, che possa essere costruito in modo semplice e pratico e che risulti funzionalmente efficace ed affidabile. Un vantaggio dell’invenzione à ̈ dare luogo ad una efficace connessione fra un elemento portante di un tetto e un elemento del manto di copertura senza diminuire o intaccare l’integrità dell’elemento portante. In particolare il trovato consente di realizzare tale connessione senza praticare fori o altre asportazioni di materiale sui mezzi portanti.
Un altro vantaggio à ̈ di consentire una sicura ed affidabile connessione fra un elemento portante di un tetto e un elemento del manto di copertura.
Tali scopi e vantaggi ed altri ancora sono tutti raggiunti dal dispositivo di connessione e dalla copertura di edificio (o tetto) secondo una o più delle rivendicazioni sotto riportate.
Breve descrizione dei disegni
L’invenzione potrà essere meglio compresa ed attuata con riferimento agli allegati disegni che ne illustrano alcuni esempi, non limitativi, di attuazione.
La figura 1 mostra un tetto di un edificio realizzato in accordo con il presente trovato.
La figura 2 Ã ̈ una vista in elevazione verticale di un particolare di figura 1.
La figura 3 Ã ̈ una vista in elevazione verticale di un altro particolare di figura 1.
La figura 4 à ̈ una vista in prospettiva di un dispositivo di connessione secondo il trovato destinato, in particolare, alla connessione con due zone di estremità opposte di una trave portante.
La figura 5 Ã ̈ una vista frontale del dispositivo di connessione di figura 4.
La figura 6 à ̈ una vista dall’alto di figura 5.
La figura 7 à ̈ una vista in prospettiva di un dispositivo di connessione secondo il trovato destinato, in particolare, alla connessione con una zona di estremità e con una zona intermedia di una trave portante.
La figura 8 Ã ̈ una vista frontale del dispositivo di connessione di figura 7.
La figura 9 à ̈ una vista dall’alto di figura 8.
La figura 10 à ̈ una vista in prospettiva di un elemento che può fare parte sia del dispositivo di figura 4 sia in quello di figura 7.
La figura 11 à ̈ una vista laterale dell’elemento di figura 10. La figura 12 à ̈ una vista laterale di un altro elemento intercambiabile con l’elemento di figure 10 e 11 ed utilizzabile, in particolare, per la connessione con travi di diverse dimensioni.
La figura 13 Ã ̈ una vista in prospettiva di un elemento facente parte del dispositivo di figura 7.
La figura 14 à ̈ una vista laterale dell’elemento di figura 13. La figura 15 à ̈ una vista da sinistra di figura 14.
Le figure da 16 a 18 sono tre viste in prospettiva di altri tre elementi che fanno parte sia del dispositivo di figura 4 sia di quello di figura 7.
Descrizione dettagliata
Con riferimento alla figura 1, à ̈ stata indicata complessivamente con 1 una copertura (o tetto) di un edificio. L’edificio può comprendere, in particolare, un capannone ad uso industriale.
La copertura 1 comprende un sistema portante che a sua volta comprende una pluralità di elementi portanti 2 longitudinali (travi). Ogni elemento portante 2 può avere, come nell’esempio specifico illustrato, una sezione trasversale di forma costante. Ogni elemento portante 2 può avere opzionalmente una sezione trasversale avente due porzioni, o due braccia, o due estremità, che si estendono almeno in parte in due direzioni (almeno in parte) orizzontali, opzionalmente opposte fra loro. In particolare ogni elemento portante 2 (trave) può essere dotato di due elementi sporgenti che sporgono almeno in parte in direzione orizzontale (opzionalmente sporgenti in direzioni opposte fra loro). In particolare ogni elemento portante 2 può avere una sezione trasversale sostanzialmente a forma di Y (come nell’esempio illustrato) o di T.
Il sistema portante della copertura 1 (tetto) che viene qui descritto può essere a sua volta sostenuto dal sistema portante dell’edificio che à ̈ di tipo noto e che pertanto non à ̈ oggetto della presente descrizione.
Sempre con riferimento alla figura 1, con 3 à ̈ stato indicato un manto di copertura (o, più semplicemente, un soffitto, che può comprendere una pluralità di elementi di manto a forma di lastra, ad esempio in materiale plastico, quale policarbonato e/o altro materiale noto idoneo per un manto di una copertura), con 4 un primo dispositivo di connessione per connettere almeno un elemento portante 2 (in particolare un elemento portante 2 non situato su o confinante con un lato di estremità o perimetrale della copertura 1 ma esteso, ad esempio, in una zona non periferica della copertura 1) con almeno un elemento del manto di copertura 3, con 5 un secondo dispositivo di connessione per connettere almeno un elemento portante 2 (in particolare un elemento portante situato su o confinante con un lato del perimetro della copertura) con almeno un elemento del manto di copertura 3 (anch’esso situato sul o confinante con il lato di estremità del tetto), con 6 un contro-soffitto (ad esempio anch’esso realizzato come il manto di copertura 3 in lastre di materiale plastico, quale policarbonato e simili), con 7 un rivestimento in materiale di protezione (in particolare materiale termoisolante e/o fonoassorbente e/o fonoisolante e/o resistente al fuoco di tipo noto, come ad esempio uno strato di lana di roccia).
È poi possibile predisporre ulteriori elementi, di tipo noto, che possono far parte di un tetto, come ad esempio altri elementi strutturali e/o elementi di protezione e/o elementi di servizio (ad esempio elementi per lo scolo di acque meteoriche o elementi per realizzare impianti di varia natura, quali impianti fotovoltaici, impianti di illuminazione, impianti elettrici, impianti di condizionamento termico, eccetera). Tali ulteriori elementi sono noti e non vengono qui descritti in maggior dettaglio. Nelle figure 2 e 3 sono illustrati in maggior dettaglio i due dispositivi di connessione 4 e 5, uno (figura 2) destinato in particolare per il posizionamento in zone non perimetrali del manto di copertura 3, e l’altro (figura 3) destinato in particolare per il posizionamento in zone perimetrali del manto stesso.
Il primo dispositivo di connessione 4 comprende un elemento di supporto 8 avente almeno una prima superficie di impegno 9, una seconda superficie di impegno 10 e una terza superficie di impegno 11. Tali superfici di impegno sono predisposte in particolare per interagire a contatto con la struttura portante o con il manto di copertura, in particolare mediante una relazione di appoggio (con una eventuale ulteriore relazione di impegno, quale ad esempio una relazione di incastro e/o di fissaggio con mezzi noti di fissaggio quali viti, chiodi, tasselli, eccetera).
L’elemento di supporto 8 comprende un primo corpo tubolare 12 dotato di tre bracci o porzioni di estremità tubolari, opzionalmente disposti a forma di T, e un secondo corpo tubolare 13 accoppiato scorrevolmente (ad esempio in modo telescopico) ad un braccio o porzione di estremità tubolare del primo corpo tubolare 12 (nel caso specifico al braccio o porzione centrale della T) e posizionabile in una posizione desiderata rispetto al suddetto braccio o porzione tubolare mediante mezzi di fissaggio 14 (i quali sono visibili in particolare in figura 16 e possono comprendere, ad esempio, una vite autofilettante, o una spina di fissaggio, o qualunque altro mezzo di tipo noto idoneo per il fissaggio di due elementi scorrevoli l’uno rispetto all’altro).
L’elemento di supporto 8 à ̈ configurato per assumere almeno una configurazione operativa in cui la prima superficie di impegno 9 à ̈ rivolta verso l’alto per ricevere in relazione di appoggio almeno un elemento del manto di copertura 3.
La seconda superficie di impegno 10 e la terza superficie di impegno 11 sono rivolte verso il basso per essere ricevute in relazione di appoggio da almeno un elemento portante 2 della copertura.
L’elemento di supporto 8 comprende inoltre un terzo corpo tubolare 15 e un quarto corpo tubolare 16, ciascuno dei quali à ̈ accoppiato scorrevolmente (ad esempio in modo telescopico) ad un braccio o porzione tubolare del primo corpo tubolare 12 (nel caso specifico ad un rispettivo braccio o porzione di estremità laterale della T) e posizionabile in una posizione desiderata rispetto al suddetto braccio o porzione di estremità tubolare mediante mezzi di fissaggio 17 (ad esempio una vite autofilettante e/o o una spina di fissaggio e/o qualunque altro mezzo di tipo noto idoneo per il fissaggio di due elementi scorrevoli l’uno rispetto all’altro).
L’elemento di supporto 8 comprende un corpo di sommità 18 che à ̈ accoppiato al secondo corpo tubolare 13 con la possibilità di regolare la propria posizione in una direzione (almeno in parte) verticale. Nel caso specifico il corpo di sommità 18 comprende una parte inferiore (nel caso specifico in forma di gambo con asse longitudinale disposto verticalmente) collegata mediante un accoppiamento a vite (con asse verticale) ad un’estremità superiore del secondo corpo tubolare 13, e una parte superiore (nel caso specifico con forma di piatto con giacitura sostanzialmente orizzontale) collegata solidamente alla parte inferiore.
La parte superiore (piana) del corpo di sommità 18 reca la prima superficie di impegno 9, mentre la seconda e la terza superficie di impegno 10 e 11 sono portate da due rispettive parti inferiori (piane) del terzo e quarto corpo tubolare 15 La seconda superficie di impegno 10 e la terza superficie di impegno 11 sono disposte inferiormente rispetto alla prima superficie di impegno 9.
L’elemento di supporto 8 comprende almeno una prima parte e una seconda parte. Nel caso specifico qui descritto la prima parte comprende il primo e il secondo corpo tubolare 12 e 13 e la seconda parte comprende il terzo o il quarto corpo tubolare 15 o 16. La seconda parte à ̈ accoppiata alla prima parte con la possibilità di compiere un movimento lungo almeno un primo asse di movimentazione (nel caso specifico l’asse di movimentazione à ̈ l’asse di scorrimento o di accoppiamento telescopico fra il corpo 15 o 16 e il rispettivo braccio o porzione di estremità del corpo 12). Il primo asse di movimentazione ha, con riferimento alla configurazione operativa dell’elemento di supporto (ovverosia la configurazione in cui l’elemento di supporto 8 collega la trave portante 2 al manto di copertura 3), almeno una componente in una direzione orizzontale.
La seconda superficie di impegno 10 Ã ̈ portata dalla seconda parte che porta inoltre (nel caso specifico) anche la terza superficie di impegno 11.
L’elemento di supporto 8 comprende almeno una terza parte accoppiata alla prima parte con la possibilità di compiere un movimento lungo almeno un secondo asse di movimentazione avente almeno una componente in una direzione verticale. Nel caso specifico qui descritto la terza parte comprende il corpo di sommità 18. La prima superficie di impegno 9 à ̈ portata dalla terza parte (mobile verticalmente). La prima superficie di impegno 9 presenta uno o più fori (opzionalmente passanti attraverso una parete, ad esempio piana, che porta la suddetta superficie 9) che possono essere utilizzati per il fissaggio di un elemento della copertura (ad esempio un elemento lastriforme del manto di copertura) al corpo di sommità 18.
La seconda parte reca almeno un elemento di bloccaggio 19 (nel caso specifico due elementi di bloccaggio 19 e 20) avente una quarta superficie di impegno 21 (nel caso specifico anche una quinta superficie di impegno 22 portata dall’altro elemento di bloccaggio 20) che presenta almeno una prima zona (nel caso specifico la quinta superficie 22 presenterà una ulteriore zona in sottosquadro) che forma un sottosquadro in una direzione verticale, con riferimento alla suddetta configurazione operativa di accoppiamento con il rispettivo elemento portante 2 (trave).
La prima zona in sottosquadro à ̈ configurata in modo da potersi impegnare in sottosquadro con un elemento sporgente dell’elemento portante 2.
L’elemento di bloccaggio 19 (così come l’altro elemento di bloccaggio 20) comprende almeno una prima e una seconda porzione piatta opzionalmente collegate (solidamente) fra loro in modo da formare un angolo (ad esempio di circa 90°). La quarta superficie di impegno 21 (così come la quinta superficie di impegno 22) à ̈ portata dalla (rispettiva) seconda porzione piatta. La seconda porzione piatta à ̈ disposta inferiormente rispetto alla prima porzione piatta. La seconda porzione piatta à ̈ obliquamente disposta, con riferimento alla suddetta configurazione operativa (di impegno con la porzione di estremità dell’elemento portante 2), in modo da formare la prima zona in sottosquadro. La prima porzione piatta à ̈ anch’essa obliquamente disposta ma con un verso di inclinazione opposto rispetto ad un verso di inclinazione della seconda porzione piatta.
Nel caso specifico la prima e la seconda porzione piatta formano, in cooperazione, una superficie ad angolo (ad esempio di circa 90°) configurata in modo da coniugarsi sostanzialmente con una parete ad angolo (obliqua) dell’elemento portante 2.
L’elemento di supporto 8 comprende almeno una quarta parte accoppiata alla prima parte con la possibilità di compiere un movimento lungo almeno un terzo asse di movimentazione. Nel caso specifico la quarta parte comprende il quarto corpo tubolare 16. Il terzo asse di movimentazione ha almeno una componente in una direzione orizzontale. Il terzo asse di movimentazione à ̈, nel caso specifico qui descritto, l’asse di accoppiamento scorrevole (telescopico) fra il corpo 16 e il corrispondente braccio del corpo 12. La terza superficie di impegno 11 à ̈ portata dalla quarta parte. La quarta parte reca almeno un ulteriore elemento di bloccaggio (l’elemento 20) che, come detto, ha almeno una quinta superficie di impegno (la superficie 22) che presenta almeno una seconda zona che forma un sottosquadro in una direzione verticale. Tale seconda zona in sottosquadro à ̈ configurata in modo da potersi impegnare in sottosquadro con un ulteriore elemento sporgente dell’elemento portante 2 (vedi figura 2).
Il primo asse di movimentazione e il terzo asse di movimentazione possono essere sostanzialmente paralleli fra loro. In particolare il primo e il terzo asse di movimentazione possono essere coallineati (come nel caso specifico qui descritto). È possibile prevedere tuttavia che il primo e il terzo asse di movimentazione siano disposti trasversalmente l’uno all’altro, ad esempio in funzione della forma e della dimensione dell’elemento portante al quale sono accoppiati i rispettivi elementi di bloccaggio.
Con riferimento al secondo dispositivo di bloccaggio 5 illustrato in figura 3, si nota che gli elementi del secondo dispositivo 5 analoghi a quelli del primo dispositivo 4 sono stati indicati con la stessa numerazione. In questo caso la terza superficie di impegno 11 à ̈ portata dalla prima parte ed à ̈ disposta inferiormente rispetto alla seconda superficie di impegno 10. La prima parte in questo caso comprende un quinto corpo tubolare 23 e un sesto corpo tubolare 24. Il quinto corpo 23 comprende tre porzioni tubolari di estremità (ad esempio disposti a T ruotata di 90°) ciascuna delle quali à ̈ accoppiata scorrevolmente (ad esempio con accoppiamento telescopico) rispettivamente con il secondo corpo tubolare 13, con il terzo corpo tubolare 15 e con il sesto corpo tubolare 24. La terza superficie di impegno 11 à ̈ portata da una porzione inferiore (piana) del sesto corpo tubolare. Tale porzione inferiore del corpo 24 può comprendere, come nel caso specifico, un piatto (ad esempio di forma rettangolare) che si estende (ad esempio orizzontalmente) prevalentemente in una direzione trasversale (ad esempio perpendicolare) sia all’asse di scorrimento del corpo 13 scorrevole sia all’asse di scorrimento del corpo 15 scorrevole.
Sono previsti dei mezzi di fissaggio 25 (ad esempio una vite autofilettante) per il bloccaggio in una posizione desiderata del corpo 24 scorrevole.
Il corpo tubolare 24 che forma il piede del dispositivo di connessione 5 à ̈ dotato di una pluralità di fori 26 predisposti per l’accoppiamento (ad esempio mediante una spina di bloccaggio o altri mezzi noti di fissaggio, opzionalmente di tipo amovibile) con almeno un corrispondente foro sul corpo tubolare 23, allo scopo di consentire il posizionamento del corpo 23 stesso (e degli elementi ad esso collegati) secondo una direzione di posizionamento sostanzialmente verticale.
I vari mezzi di fissaggio 14, 17 e 25 predisposti per bloccare in una posizione desiderata le varie parti mobili (scorrevoli) che portano le varie superfici di impegno, possono comprendere qualunque tipo di mezzi di fissaggio noti (di tipo risolvibile o di tipo permanente non risolvibile) utilizzabili per il bloccaggio di due parti mobili (scorrevoli) l’una rispetto all’altra.
Si à ̈ visto che i dispositivi di connessione 4 e 5 qui illustrati comprendono, ciascuno, almeno due piedi (che definiscono le superfici di impegno 10 e 11) ciascuno dei quali a sua volta comprende un corpo mobile (scorrevole) rispetto ad un corpo di base. Nei casi specifici qui descritti i suddetti corpi mobili sono realizzati in sostanza dai corpi tubolari 15, 16 e 24, mentre il corpo di base à ̈ realizzato in sostanza dal corpo centrale 12 o dal corpo centrale 23. I due piedi formano le basi di appoggio per l’appoggio dei dispositivi di connessione 4 e 5 all’elemento portante 2. In ogni dispositivo di connessione almeno uno dei due piedi reca un elemento di bloccaggio formato da una superficie in sottosquadro 21 e/o 22 che si impegna con un sottosquadro in verticale con l’elemento portante 2. In virtù della possibilità di movimento (scorrimento) del suddetto piede in una direzione di movimentazione (scorrimento) sostanzialmente trasversale alla direzione del sottosquadro, il dispositivo di connessione può essere agevolmente accoppiato (appoggiato) all’elemento portante 2 senza l’impiego di fori o altri mezzi di bloccaggio. In sostanza almeno un piede del dispositivo di connessione 4 o 5 può essere appoggiato all’elemento portante 2 con l’elemento di bloccaggio 19 o 20 che à ̈ disposto con la zona in sottosquadro disposta esternamente all’elemento portante 2 stesso. In sostanza il corpo 15 e/o 16 mobile (scorrevole) à ̈ posizionato all’infuori (in una posizione allungata), per cui l’elemento di bloccaggio 19 e/o 20 non interessa la rispettiva porzione di estremità dell’elemento portante 2. In seguito il corpo 15 e/o 16 viene spostato verso l’interno (in una posizione accorciata, mostrata nelle figure 2 e 3), affinché la corrispondente superficie in sottosquadro 21 e/o 22 sia impegnata con l’elemento portante 2.
Si noti che la superficie in sottosquadro 21 e/o 22 si estende in una direzione (ad esempio sostanzialmente orizzontale) che à ̈ trasversale (ad esempio perpendicolare) alla direzione di movimentazione del rispettivo corpo mobile 15 e/o 16 e anche, opzionalmente, ad una direzione verticale o alla direzione di movimentazione del corpo (il corpo 18) che porta la prima superficie di impegno 9.
Il dispositivo di connessione 5, particolarmente idoneo per una zona perimetrale della copertura 1, à ̈ dotato di un primo piede che à ̈ mobile in una direzione (almeno in parte) orizzontale e che porta una superficie in sottosquadro (almeno in parte) verticale, e di un secondo piede che à ̈ mobile in una direzione (almeno in parte) verticale. Questo dispositivo 5 à ̈ strutturato e dimensionato in modo da lasciare libera almeno una parte dell’elemento portante 2 (perimetrale) sul quale à ̈ appoggiato, al fine di consentire la predisposizione, in tale parte libera, di altri elementi della copertura che, di norma, sono presenti sul perimetro della copertura, quali in particolare elementi utili per lo scolo di acque meteoriche.
Il dispositivo di connessione 4, particolarmente idoneo per una zona centrale della copertura 1, à ̈ dotato di due piedi (opposti fra loro) ciascuno dei quali à ̈ mobile in una direzione (almeno in parte) orizzontale e porta una superficie in sottosquadro (almeno in parte) verticale. Le due suddette direzioni di movimentazione dei piedi possono essere fra loro opposte.
Legenda
1 copertura (tetto) di un edificio
2 elementi portanti longitudinali (travi) di 1
3 manto di copertura (soffitto) di 1
4 primo dispositivo di connessione fra 2 e 3
5 secondo dispositivo di connessione fra 2 e 3 (perimetrale)
6 contro-soffitto di 1
7 rivestimento protettivo di 1
8 elemento di supporto di 4
9 prima superficie di impegno di 8
10 seconda superficie di impegno di 8
11 terza superficie di impegno di 8
12 primo corpo tubolare (a T rovesciata) di 8
13 secondo corpo tubolare (rettilineo verticale) di 8
14 mezzi di fissaggio di 13 a 12
15 terzo corpo tubolare (rettilineo orizzontale) di 8
16 quarto corpo tubolare (rettilineo orizzontale) di 8
17 mezzi di fissaggio fra 15 (o 16) e 12
18 corpo di sommità di 8
19 elemento di bloccaggio di 15
20 elemento di bloccaggio di 16
21 quarta superficie di impegno di 19
22 quinta superficie di impegno di 20 23 quinto corpo tubolare di 5
24 sesto corpo tubolare di 5
25 mezzi di fissaggio fra 24 e 23
26 fori su 24 per il posizionamento in verticale

Claims (11)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Dispositivo (4; 5) comprendente un elemento di supporto (8) avente almeno una prima superficie di impegno (9), una seconda superficie di impegno (10) e una terza superficie di impegno (11), in cui: - detto elemento di supporto (8) à ̈ configurato per assumere almeno una configurazione operativa in cui detta prima superficie di impegno (9) à ̈ rivolta verso l’alto per ricevere in relazione di appoggio almeno un elemento di copertura (3), detta seconda superficie di impegno (10) e detta terza superficie di impegno (11) essendo rivolte verso il basso per essere ricevute in relazione di appoggio da almeno un elemento portante (2); - detto elemento di supporto (8) comprende almeno una prima parte (12, 13; 24, 23, 13) e una seconda parte (15), detta seconda parte essendo accoppiata a detta prima parte con la possibilità di compiere un movimento lungo almeno un primo asse di movimentazione, detto primo asse di movimentazione avendo, con riferimento a detta configurazione operativa, almeno una componente diretta secondo una direzione orizzontale, detta seconda superficie di impegno (10) essendo portata da detta seconda parte (15); - detta seconda parte (15) reca almeno un elemento di bloccaggio (19) avente almeno una quarta superficie di impegno (21) che presenta almeno una prima zona che forma un sottosquadro in una direzione verticale, con riferimento a detta configurazione operativa, detta prima zona essendo configurata in modo da potersi impegnare in sottosquadro con un elemento sporgente di detto elemento portante (2).
  2. 2. Dispositivo secondo la rivendicazione 1, in cui detta seconda superficie di appoggio (10) e detta terza superficie di appoggio (11) sono disposte inferiormente rispetto a detta prima superficie di appoggio (9), con riferimento a detta configurazione operativa.
  3. 3. Dispositivo secondo la rivendicazione 1 o 2, in cui detto elemento di supporto (8) comprende almeno una terza parte (18) accoppiata a detta prima parte con la possibilità di compiere un movimento lungo almeno un secondo asse di movimentazione avente, con riferimento a detta configurazione operativa, almeno una componente in una direzione verticale, detta prima superficie di impegno (9) essendo portata da detta terza parte (18).
  4. 4. Dispositivo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui detto elemento di bloccaggio (19) comprende almeno una prima e una seconda porzione piatta collegate fra loro in modo da formare un angolo, detta quarta superficie di impegno (21) essendo portata da detta seconda porzione piatta, detta seconda porzione piatta essendo disposta inferiormente, con riferimento a detta configurazione operativa, rispetto a detta prima porzione piatta.
  5. 5. Dispositivo secondo la rivendicazione 4, in cui detta seconda porzione piatta à ̈ obliquamente disposta, con riferimento a detta configurazione operativa, in modo da formare detta prima zona in sottosquadro, e in cui detta prima porzione piatta à ̈ obliquamente disposta con un verso di inclinazione opposto rispetto ad un verso di inclinazione di detta seconda porzione piatta.
  6. 6. Dispositivo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui detto elemento di bloccaggio (8) comprende almeno una porzione piatta che porta detta quarta superficie di impegno (21) e che à ̈ obliquamente disposta, con riferimento a detta configurazione operativa, in modo da formare detta prima zona in sottosquadro.
  7. 7. Dispositivo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui detto elemento di supporto (8) comprende almeno una quarta parte (16) accoppiata a detta prima parte (12, 13) con la possibilità di compiere un movimento lungo almeno un terzo asse di movimentazione, detto terzo asse di movimentazione avendo, con riferimento a detta configurazione operativa, almeno una componente in una direzione orizzontale, detta terza superficie di impegno (11) essendo portata da detta quarta parte (16); detta quarta parte recando almeno un ulteriore elemento di bloccaggio (20) avente almeno una quinta superficie di impegno (22) che presenta almeno una seconda zona che forma un sottosquadro in una direzione verticale, con riferimento a detta configurazione operativa, detta seconda zona essendo configurata in modo da potersi impegnare in sottosquadro con un ulteriore elemento sporgente di detto elemento portante (2).
  8. 8. Dispositivo secondo la rivendicazione 7, in cui detto primo asse di movimentazione e detto terzo asse di movimentazione sono sostanzialmente paralleli fra loro.
  9. 9. Dispositivo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui detta terza superficie di impegno (11) à ̈ portata da detta prima parte (24, 23, 13) ed à ̈ disposta inferiormente, con riferimento a detta configurazione operativa, a detta seconda superficie di appoggio (10).
  10. 10. Tetto comprendente: - un sistema portante comprendente almeno una trave (2) portante disposta orizzontalmente; - almeno un elemento di un manto di copertura (3) portato da detto sistema portante; - almeno un dispositivo di connessione (4; 5) realizzato secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti e configurato per collegare detta trave (2) portante con detto elemento di un manto di copertura (3).
  11. 11. Uso di un dispositivo di connessione secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 9 per collegare un elemento portante di un tetto ad un elemento di un manto di copertura del tetto.
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