ITMO20080083A1 - Dispositivo di raccordo trasduttore-protettore, particolarmente per linee biomedicali di emodialisi - Google Patents

Dispositivo di raccordo trasduttore-protettore, particolarmente per linee biomedicali di emodialisi Download PDF

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Description

“DISPOSITIVO DI RACCORDO TRASDUTTORE-PROTETTORE, PARTICOLARMENTE PER LINEE BIOMEDICALI DI EMODIALISI”.
DESCRIZIONE
Il presente trovato ha per oggetto un dispositivo di raccordo trasduttoreprotettore, particolarmente per linee biomedicali di emodialisi.
Lo stato della tecnica di seguito descritto si riferisce particolarmente alle linee biomedicali di emodialisi, senza per questo escludere che i dispositivi di raccordo trasduttore-protettori noti possano essere impiegati in ambiti di applicazione differenti, presentando medesimi o analoghi inconvenienti tecnici. Le linee biomedicali di emodialisi comprendono generalmente una macchina di emodialisi, che funge da rene artificiale depurando il liquido ematico in arrivo da un paziente, ed una linea di scorrimento principale del liquido ematico, intendendosi con tale termine la linea arteriosa o venosa che porta rispettivamente il liquido ematico dal paziente alla macchina di emodialisi e da quest'ultima nuovamente al paziente.
Poiché, durante lo svolgimento dell'emodialisi, vi è la necessità di monitorare vari parametri tra cui la pressione all'interno della linea di scorrimento, vengono previste una o più linee di rilevazione della pressione comunicanti con la linea di scorrimento e collegate alla macchina di emodialisi, la quale è provvista di un rilevatore di pressione di seguito definito trasduttore.
Per evitare che il liquido ematico contenuto nella linea di scorrimento arteriosa o venosa possa contattare il trasduttore, danneggiandolo e contaminandolo, tra la linea di rilevazione della pressione e la macchina di emodialisi viene posizionato un elemento di raccordo trasduttore-protettore.
Tale dispositivo di raccordo trasduttore-protettore ha dunque il compito di proteggere il trasduttore dalla penetrazione del liquido ematico che circola nella linea di scorrimento.
I dispositivi di raccordo trasduttori-protettori noti comprendono un primo elemento di raccordo tubolare, aperto in corrispondenza delle sue estremità e provvisto di una prima luce atta a comunicare con la linea di scorrimento, ed un secondo elemento di raccordo tubolare, anch'esso aperto in corrispondenza delle sue estremità e provvisto di una seconda luce atta a comunicare con il trasduttore della macchina di emodialisi, tra loro solidalmente associati in corrispondenza di relative flange di reciproco accoppiamento.
Tra le flange di accoppiamento dei due elementi di raccordo tubolari è interposta ermeticamente una membrana permeabile ai gas ed impermeabile ai liquidi. Tale membrana è atta a consentire il passaggio dell'aria tra il primo ed il secondo elemento di raccordo per la rilevazione della pressione all'interno della linea di scorrimento e ad impedire il passaggio del liquido ematico dal primo al secondo elemento di raccordo, fungendo in pratica da barriera di separazione tra la linea di scorrimento ed il trasduttore della macchina di emodialisi.
Questi dispositivi di raccordo trasduttore-protettori noti non sono scevri di inconvenienti tra i quali va annoverato il fatto che non garantiscono una protezione totale del trasduttore posizionato sulla macchina di emodialisi.
Infati, qualora, per difeti di fabbricazione o per inconvenienti sopraggiunti durante l'utilizzo, la membrana non realizzi una perfeta tenuta, il liquido ematico può accidentalmente raggiungere il trasdutore posizionato sulla macchina di emodialisi.
Di conseguenza, per impedire o quantomeno per ridurre notevolmente il rischio che ciò avvenga, vengono generalmente utilizzati due dispositivi di raccordo trasdutore-protetori disposti tra loro in serie.
In questo modo, nel caso in cui la membrana contenuta nel primo dispositivo di raccordo collegato alla linea di scorrimento risulti essere difetosa, sarà la membrana contenuta nel secondo dispositivo di raccordo, associato da una parte al primo dispositivo di raccordo e dalfaltra parte alla macchina di emodialisi, ad impedire che il liquido ematico contamini il trasdutore.
L'utilizzo di due dispositivi di raccordo trasdutore-protetori noti in ogni linea di emodialisi comporta ovviamente notevoli costi di produzione e di investimento, nonché un aumento degli ingombri minimi necessari per effettuare il raccordo tra una linea di scorrimento del liquido ematico e la relativa macchina di emodialisi.
Compito precipuo del presente trovato è quello di eliminare gli inconvenienti sopra lamentati della tecnica nota escogitando un dispositivo di raccordo trasdutore-protettore che consenta di impedire o quantomeno di ridurre notevolmente il rischio, rispeto all'utilizzo di un solo dispositivo di raccordo noto, che il liquido ematico contati il trasdutore posizionato sulla relativa macchina di emodialisi.
All'interno di tale compito, uno scopo del presente trovato è quello di realizzare lo stesso effeto tecnico otenuto con due dispositivi di raccordo noti disposti in serie, riducendo, rispeto a tale soluzione, il numero di componenti utilizzati e, di conseguenza, i costi di produzione e di lavorazione.
Nell’ ambito di tale compito, uno scopo del presente trovato è quello di assolvere il compito e gli scopi precedenti con una struttura semplice, di relativamente facile attuazione pratica, di sicuro impiego ed efficace funzionamento, nonché di costo relativamente contenuto.
Questo compito e questi scopi vengono tuti raggiunti dal presente dispositivo di raccordo trasdutore-protetore, particolarmente per linee biomedicali di emodialisi, comprendente:
- un primo elemento di raccordo sostanzialmente tubolare aperto in corrispondenza delle sue estremità e comprendente una prima luce atta a comunicare con una linea di scorrimento di liquido ematico;
- un secondo elemento di raccordo sostanzialmente tubolare aperto in corrispondenza delle sue estremità e comprendente una seconda luce atta a comunicare con una macchina di emodialisi per la rilevazione della pressione nella linea di scorrimento; deti primo e secondo elemento di raccordo comprendendo rispetivamente una prima ed una seconda flangia di reciproco accoppiamento, disposte da parti opposte alle rispetive porzioni comprendenti dete prima e seconda luce, tra loro associate solidalmente e coassialmente; - una prima membrana, di materiale permeabile ai gas ed impermeabile ai liquidi, interposta tra deto primo e deto secondo elemento di raccordo ed avente il bordo perimetrale bloccato ermeticamente tra detta prima e detta seconda flangia per impedire il passaggio del liquido ematico contenuto nella linea di scorrimento da deto primo elemento di raccordo a deto secondo elemento di raccordo;
caratterizzato dal fatto di comprendere almeno una seconda membrana, di materiale penneabile ai gas ed impenneabile ai liquidi, alloggiata in detto primo e/o in detto secondo elemento di raccordo ed interposta tra detta prima membrana e, rispettivamente, detta prima e/o detta seconda luce.
Ulteriori caratteristiche e vantaggi del presente trovato risulteranno maggionnente evidenti dalla descrizione di dettaglio di una forma di esecuzione preferita, ma non esclusiva, di un dispositivo di raccordo trasduttore-protettore, illustrato a titolo indicativo, ma non limitativo, nelle unite tavole di disegni in cui:
la figura 1 è una vista in alzato laterale, in sezione longitudinale, di un dispositivo di raccordo trasduttore-protettore secondo il trovato, in una prima forma di realizzazione;
la figura 2 è una vista in alzato laterale, in sezione longitudinale, di un dispositivo di raccordo trasduttore-protettore secondo il trovato, in una seconda forma di realizzazione;
la figura 3 è una vista in alzato laterale, in sezione longitudinale, di un dispositivo di raccordo trasduttore-protettore secondo il trovato, in una terza forma di realizzazione;
la figura 4 è una vista in alzato laterale, in sezione longitudinale, di un dispositivo di raccordo trasduttore-protettore secondo il trovato, in una quarta forma di realizzazione;
la figura 5 è una vista in alzato laterale, in sezione longitudinale, del secondo elemento di raccordo tubolare di un dispositivo di raccordo trasduttore-protettore secondo il trovato;ù
la figura 6 è un ingrandimento di un particolare di figura 5.
Con particolare riferimento a tali figure, si è indicato globalmente con il numero di riferimento 1 un dispositivo di raccordo trasduttore-protettore, particolarmente per linee biomedicali di emodialisi.
Il dispositivo di raccordo 1 trasduttore-protettore comprende un primo elemento di raccordo 2 sostanzialmente tubolare, realizzato mediante stampaggio, aperto in corrispondenza delle sue estremità e comprendente una prima luce 2a atta a comunicare con una linea di scorrimento di liquido ematico, ad esempio una linea arteriosa o venosa di una linea biomedicale di emodialisi, non rappresentata nelle figure.
Il dispositivo di raccordo 1 comprende inoltre un secondo elemento di raccordo 3 sostanzialmente tubolare, anch'esso realizzato mediante stampaggio, aperto in corrispondenza delle sue estremità e comprendente una seconda luce 3 a atta a comunicare con una macchina di emodialisi, non rappresentata nelle figure, per la rilevazione della pressione nella linea di scorrimento.
Più particolarmente, la macchina di emodialisi comprende un rilevatore di pressione, comunemente detto trasduttore, atto a rilevare la pressione del liquido ematico contenuto nella linea di scorrimento arteriosa o venosa.
Il primo ed il secondo elemento di raccordo 2 e 3 comprendono rispettivamente una prima ed una seconda flangia 4 e 5 di reciproco accoppiamento, disposte da parti opposte alle rispettive porzioni comprendenti la prima e la seconda luce 2a e 3 a, tra loro associate solidalmente e coassialmente.
Più particolarmente, la seconda flangia 5 ha conformazione sostanzialmente anulare e presenta un risalto anulare 5 a, definito in prossimità del bordo perimetrale della seconda flangia stessa, che si protende verso l'estemo e che è atto ad impegnarsi in una scanalatura anulare 4a definita nella prima flangia 4 avente anch'essa confonnazione sostanzialmente anulare.
Preferibilmente la seconda flangia 5 presenta inoltre, in posizione radialmente più interna rispetto al risalto anulare 5a, uno o più elementi di serraggio 5b, aventi sezione longitudinale sostanzialmente triangolare così da definire un profilo sostanzialmente “dentato”, atti ad appoggiarsi contro una superficie di riscontro 4b definita dalla prima flangia 4 all'atto del reciproco accoppiamento delle flange 4 e 5.
La prima e la seconda flangia 4 e 5 vengono tra loro solidarizzate, preferibilmente mediante saldatura a caldo o ad ultrasuoni, successivamente all'impegno del risalto anulare 5 a con la scanalatura anulare 4a.
Il dispositivo di raccordo 1 comprende una prima membrana 6, di materiale permeabile ai gas ed impermeabile ai liquidi, interposta tra il primo ed il secondo elemento di raccordo 2 e 3 ed avente il bordo perimetrale bloccato ermeticamente tra la prima e la seconda flangia 4 e 5 per impedire il passaggio del liquido ematico contenuto nella linea di scorrimento dal primo elemento di raccordo 2 al secondo elemento di raccordo 3.
Più particolarmente la prima membrana 6, generalmente realizzata in gore-tex, viene posizionata in corrispondenza della prima o della seconda flangia 4 e 5, prima del loro reciproco accoppiamento, in modo che il suo bordo perimetrale sia disposto in corrispondenza degli elementi di serraggio 5b o della superficie di riscontro 4b.
Vantaggiosamente il bordo periferico della prima membrana 6 non viene interessato dalla saldatura ed è semplicemente serrato meccanicamente tra le flange 4 e 5 e, più particolarmente, tra gli elementi di serraggio 5b e la corrispondente superficie di riscontro 4b.
La particolare conformazione degli elementi di serraggio 5b è atta a garantire il trattenimento del bordo perimetrale della prima membrana 6, definendo al contempo una sorta di labirinto atto ad ostacolare eventuali infiltrazioni di liquido ematico.
Secondo il trovato, il dispositivo di raccordo 1 comprende almeno una seconda membrana 7, di materiale permeabile ai gas ed impermeabile ai liquidi, alloggiata nel primo e/o nel secondo elemento di raccordo 2 e 3 ed interposta tra la prima membrana 6 e, rispettivamente, la prima e/o la seconda luce 2a e 3 a. Vantaggiosamente anche la seconda membrana 7 è realizzata in gore-tex.
Più particolarmente, una volta inserita e posizionata la seconda membrana 7 airintemo del primo e/o del secondo elemento di raccordo 2 e 3 tra la prima membrana 6 e, rispettivamente, la prima e/o la seconda luce 2a e 3 a, si esegue la solidarizzazione della seconda membrana stessa al primo e/o al secondo elemento di raccordo 2 e 3.
La solidarizzazione della seconda membrana 7 viene preferibilmente eseguita mediante saldatura a caldo o ad ultrasuoni ed in modo che il collegamento con il primo e/o il secondo elemento di raccordo 2 e 3 sia a tenuta ermetica.
Opportunamente la seconda membrana 7 è distanziata dalla prima membrana 6 in modo da definire una camera di ispezione 8 ermeticamente chiusa che consenta ad un operatore di monitorare visivamente l'eventuale trafilamento di liquido ematico attraverso la prima membrana 6.
Vantaggiosamente il primo e/o il secondo elemento di raccordo 2 e 3 comprendono una sede di alloggiamento 9 della seconda membrana 7 definente una superficie di appoggio 9a sostanzialmente anulare per il bordo perimetrale della seconda membrana 7.
Preferibilmente la seconda membrana 7 è alloggiata nel secondo elemento di raccordo 3 e la sede di alloggiamento 9 è definita da una sede di innesto per rinserimento di mezzi di connessione del secondo elemento di raccordo 3 alla macchina di emodialisi avente la superficie laterale conica divergente verso l'esterno e il cui fondo definisce la superficie di appoggio 9a.
I mezzi di connessione del secondo elemento di raccordo 3 alla macchina di emodialisi possono essere costituiti da una linea di collegamento C connessa alla macchina di emodialisi o, in alternativa, da un raccordo R inserentesi con una sua zona di estremità nella sede di innesto definente la sede di alloggiamento 9 e provvisto, all'estremità opposta, di una sede luer lock femmina atta ad impegnarsi con una corrispondente sede luer lock maschio connessa alla macchina di emodialisi.
Poiché, in uso, la prima membrana 6 tende a “spanciare”, ovvero ad incurvarsi verso la seconda luce 3 a per effetto della pressione presente nella linea di scorrimento, il secondo elemento di raccordo 3 comprende, in corrispondenza della seconda flangia 5, una pluralità di nervature 10 sviluppantesi radialmente da una zona centrale disposta coassialmente alla prima ed alla seconda luce 2a e 3 a.
Le nervature 10 sono quindi atte a supportare la prima membrana 6 nei suoi spostamenti, in modo da evitare pericolose rotture della stessa durante l'utilizzo del dispositivo di raccordo 1.
Le figure da 1 a 3 rappresentano tre alternative forme di realizzazione di un dispositivo di raccordo 1 secondo il trovato, le quali si differenziano tra loro per la conformazione della porzione del primo elemento di raccordo 2 comprendente la prima luce 2a e collegabile alla linea di scorrimento.
Più particolarmente, nelle figure 1, 2 e 3, la porzione del primo elemento di raccordo 2 comprendente la prima luce 2a comprende, rispettivamente, una sede di innesto 11 per linserimento del tratto di estremità di una linea di di derivazione D diramantesi dalla linea di scorrimento, una sede cono atta ad inserirsi nel tratto tenninale della linea di derivazione D ed una sede luer lock maschio 12 atta ad impegnarsi con una corrispondente sede luer lock femmina, non rappresentata in figura, posizionata in corrispondenza del tratto di estremità della linea di derivazione D.
Il funzionamento del presente trovato è il seguente.
Nel'utilizzo del dispositivo di raccordo 1 in una linea di emodialisi, la linea di scorrimento è costituita dalla linea arteriosa o venosa entro la quale scorre il liquido ematico.
In tale ambito di applicazione, il dispositivo di raccordo 1, collegato ermeticamente da una parte alla linea arteriosa o venosa e dall'altra alla macchina di emodialisi mediante, rispettivamente, la linea di derivazione D e la linea di collegamento C, consente il passaggio dell'aria attraverso la prima e la seconda membrana 6 e 7 in modo da permettere al trasduttore posizionato sulla macchina di emodialisi stessa di rilevare la pressione aH'intemo della linea arteriosa o venosa.
Poiché può accadere che, a causa dell'usura o di tolleranze non precise, il collegamento tra il secondo elemento di raccordo 3 e la linea di collegamento C non sia perfettamente a tenuta, una parte del liquido ematico che scorre al'intern della linea arteriosa o venosa può defluire aH'intemo della linea di derivazione D ed entrare nel primo elemento di raccordo 2 attraverso la prima luce 2a.
Qui il liquido ematico incontra la prima membrana 6, la quale, in condizioni di normale funzionamento, ne impedisce il passaggio verso il secondo elemento di raccordo 3 e, quindi, verso la seconda luce 3 a.
Qualora la prima membrana 6 non sia bloccata enneticamente tra la prima e la seconda flangia 4 e 5 il liquido ematico penetra nel secondo elemento di raccordo 3 e viene bloccato dalla seconda membrana 7.
In questo modo un operatore, grazie anche alla trasparenza dei materiali con i quali vengono realizzati gli elementi di raccordo 2 e 3, ed in particolare il secondo elemento di raccordo 3, riesce ad individuare la presenza di liquido ematico nel volume compreso tra le due membrane 6 e 7, ovvero nella camera di ispezione 8, così da interrompere tempestivamente il processo di emodialisi e ripristinare i corretti collegamenti tra le parti.
Si è in pratica constatato come il trovato descritto raggiunga gli scopi proposti e in particolare si sottolinea il fatto che consente di ridurre notevolmente, rispetto ai dispositivi di raccordo noti, l'eventualità che il liquido ematico che scorre all'interno della linea di scorrimento possa accidentalmente raggiungere la macchina di emodialisi.
Inoltre, i costi per la realizzazione di un dispositivo di raccordo secondo il trovato sono, a parità di effetto tecnico, notevolmente inferiori rispetto a quelli relativi alla disposizione in serie di due dispositivi di raccordo noti.
Benché il dispositivo secondo il trovato sia stato concepito per la protezione dei trasduttori posizionati sulle macchine di emodialisi nelle linee biomedicali di emodialisi, più generalmente può essere utilizzato come dispositivo di raccordo filtrante in ogni collegamento tra una linea di scorrimento di liquido ematico ed una macchina di emodialisi nei casi in cui è necessario impedire che il liquido ematico contatti la macchina di emodialisi stessa.
Il trovato così concepito è suscettibile di numerose modifiche e varianti tutte rientranti nell’ ambito del concetto inventivo.
Inoltre tutti i dettagli sono sostituibili da altri elementi tecnicamente equivalenti. In pratica i materiali impiegati, nonché le forme e le dimensioni contingenti, potranno essere qualsiasi a seconda delle esigenze senza per questo uscire dall’ambito di protezione delle seguenti rivendicazioni.

Claims (1)

  1. RIVENDICAZIONI l)Dispositivo di raccordo trasdutore-protetore, particolarmente per linee biomedicali di emodialisi, comprendente: - un primo elemento di raccordo sostanzialmente tubolare aperto in corrispondenza delle sue estremità e comprendente una prima luce ata a comunicare con una linea di scorrimento di liquido ematico; - un secondo elemento di raccordo sostanzialmente tubolare aperto in corrispondenza delle sue estremità e comprendente una seconda luce atta a comunicare con una macchina di emodialisi per la rilevazione della pressione nella linea di scorrimento; deti primo e secondo elemento di raccordo comprendendo rispetivamente una prima ed una seconda flangia di reciproco accoppiamento, disposte da parti opposte alle rispetive porzioni comprendenti dete prima e seconda luce, tra loro associate solidalmente e coassialmente; - una prima membrana, di materiale permeabile ai gas ed impermeabile ai liquidi, interposta tra deto primo e deto secondo elemento di raccordo ed avente il bordo perimetrale bloccato ermeticamente tra deta prima e detta seconda flangia per impedire il passaggio del liquido ematico contenuto nella linea di scorrimento da deto primo elemento di raccordo a deto secondo elemento di raccordo; caraterizzato dal fato di comprendere almeno una seconda membrana, di materiale permeabile ai gas ed impermeabile ai liquidi, alloggiata in deto primo e/o in deto secondo elemento di raccordo ed interposta tra detta prima membrana e, rispetivamente, detta prima e/o detta seconda luce. 2)Dispositivo secondo le rivendicazioni 1, caraterizzato dal fato che detta seconda membrana è associata solidalmente a tenuta ermetica a deto primo e/o a detto secondo elemento di raccordo. 3)Dispositivo secondo le rivendicazioni 1 e 2, caratterizzato dal fatto che detta seconda membrana è associata a detto primo e/o a detto secondo elemento di raccordo mediante saldatura. 4)Dispositivo secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detta seconda membrana è distanziata da detta prima membrana a definire una camera di ispezione ermeticamente chiusa. 5)Dispositivo secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto primo e/o detto secondo elemento di raccordo comprendono una sede di alloggiamento per detta seconda membrana, detta sede di alloggiamento definendo una superficie di appoggio sostanzialmente anulare per il bordo perimetrale di detta seconda membrana. 6)Dispositivo secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detta seconda membrana è alloggiata in detto secondo elemento di raccordo. 7)Procedimento per la realizzazione di un dispositivo di raccordo trasduttoreprotettore particolarmente per linee biomedicali di emodialisi, comprendente le seguenti fasi di: - stampaggio di un primo elemento di raccordo sostanzialmente tubolare aperto in corrispondenza delle sue estremità e provvisto di una prima luce atta a comunicare con una linea di scorrimento di liquido ematico; - stampaggio di un secondo elemento di raccordo sostanzialmente tubolare aperto in corrispondenza delle sue estremità e provvisto di una seconda luce atta a comunicare con una macchina di emodialisi per la rilevazione della pressione nella linea di scorrimento; detto primo e detto secondo elemento di raccordo comprendendo rispettivamente una prima ed una seconda flangia di reciproco accoppiamento disposte da parti opposte rispetto alle relative porzioni comprendenti detta prima e detta seconda luce; - posizionamento di una prima membrana, di materiale permeabile ai gas ed impermeabile ai liquidi, in corrispondenza di detta prima o di detta seconda flangia; - solidarizzazione di detta prima flangia a detta seconda flangia bloccando ermeticamente il bordo perimetrale di detta prima membrana, quest'ultima essendo interposta tra detto primo e detto secondo elemento di raccordo tubolare per impedire il passaggio del liquido ematico contenuto allintern della linea di scorrimento da detto primo elemento di raccordo a detto secondo elemento di raccordo; caratterizzato dal fatto di comprendere le fasi di: - inserimento di una seconda membrana, di materiale permeabile ai gas ed impermeabile ai liquidi, allintern di detto primo e/o di detto secondo elemento di raccordo, posizionandola tra detta prima membrana e, rispettivamente, detta prima e/o detta seconda luce; - solidarizzazione di detta seconda membrana a detto primo e/o a detto secondo elemento di raccordo. 8)Procedimento secondo la rivendicazione 7 e 8, caratterizzato dal fatto che detta solidarizzazione di detta seconda membrana viene eseguita mediante saldatura.
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