ITMO20070358A1 - Cannula per l'erogazione di prodotti fluidi, particolarmente per applicazioni rettali - Google Patents

Cannula per l'erogazione di prodotti fluidi, particolarmente per applicazioni rettali Download PDF

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ITMO20070358A1
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Description

Descrizione di Brevetto per Invenzione Industriale avente per titolo:
“CANNULA PER L’EROGAZIONE DI PRODOTTI FLUIDI, PARTICOLARMENTE PER APPLICAZIONI RETTALI”.
DESCRIZIONE
La presente invenzione si riferisce ad una cannula per l’erogazione di prodotti fluidi, particolarmente per applicazioni rettali.
Sono noti diversi dispositivi igienico-sanitari per l'erogazione di prodotti fluidi medicinali e specificatamente studiati per applicazioni rettali.
Uno di questi dispositivi è costituito dalle tradizionali perette che, in pratica, consistono in una sacca deformabile in gomma elastica a forma di pera, terminante con un cannello erogatore.
Le perette sono riempite con il prodotto medicinale prima dell’uso; a seguito dello schiacciamento della sacca in gomma elastica, quindi, il prodotto da somministrare viene spinto all'interno dell’cannello erogatore da cui fuoriesce attraverso un’apertura di estremità.
Un altro dispositivo di tipo noto è costituito dai flaconi in plastica sagomati a soffietto, che presentano anch'essi un cannello erogatore ma che, a differenza delle perette, non sono provvisti di una sacca in gomma elastica ma bensì da un recipiente ripiegabile su se stesso a soffietto.
La modalità di funzionamento di questi flaconi è la medesima delle perette, in quanto anche per i flaconi l’erogazione del prodotto attraverso il cannello avviene per schiacciamento del recipiente a soffietto.
Sia le perette che i flaconi, tuttavia, presentano diversi inconvenienti, come ad esempio il fatto che sono affetti da ingombri piuttosto elevati e da sconvenienti limitazioni di impiego.
A tale riguardo si sottolinea il fatto che per l'applicazione di prodotti alio stato fluido in forma di pasta o di crema questi dispositivi di tipo noto sono particolarmente scomodi e disagevoli da adoperare e, in alcuni casi, del tutto inefficienti.
Non bisogna inoltre dimenticare che le dimensioni e la conformazione di questi dispositivi non sempre permettono di erogare la totalità di prodotto in essi contenuto, il quale, al contrario, resta intrappolato almeno in parte nella sacca in gomma elastica o nel recipiente a soffietto, andando a costituire un inutile spreco.
Sono noti, inoltre, altri dispositivi per l'applicazione di fluidi medicali costituiti da un tubetto, che contiene il prodotto da erogare, e da un asta di erogazione internamente cava, che è inizialmente vuota e separata dal tubetto.
Il tubetto è provvisto di un’apertura di uscita per il prodotto fluido che è dotata di un becco filettato sul quale viene avvitata l’asta di erogazione prima dell’uso.
L’asta di erogazione, a sua volta, presenta una serie di aperture che sono ricavate sulla sua superficie laterale.
In fase di applicazione, dunque, lo schiacciamento del tubetto spinge il prodotto fluido lungo l’asta di erogazione fino al raggiungimento delle sue aperture laterali, attraverso le quali il prodotto fluido viene distribuito direttamente a contatto con le pareti della cavità corporea da medicare. Anche questa particolare tipologia di dispositivi, tuttavia, presenta diversi inconvenienti connessi, in particolare, alla notevoli difficoltà di impiego e all'impossibilità, come per le perette ed i flaconi illustrati in precedenza, di erogare tutto il prodotto medicale contenuto nel tubetto.
All'interno dell’asta di erogazione, infatti, resta sempre intrappolato almeno in parte una certa quantità del prodotto fluido da erogare; tale quantità non può essere somministrata e viene inutilmente sprecata.
Sono note, altresì, anche cannule che, generalmente, sono vendute in confezioni assieme a tubetti od a flaconi contenenti il prodotto da applicare.
Le cannule note sono costituite da un cilindro atto a contenere il prodotto ed al cui interno è scorrevole uno stantuffo solidale all'estremità di un’asta di spinta.
Lo stantuffo è solitamente costituito da un piattello di forma piatta che è inserito a strisciamento sulle pareti laterali interne della cannula.
Il cilindro ha un’estremità aperta che è accoppiabile con la bocca di erogazione del tubetto, per introdurre nel cilindro stesso la quantità di prodotto da applicare, ed attraverso la quale viene erogato il prodotto introdotto.
L’estremità opposta del cilindro è chiusa da un fondo che è provvisto di un foro, in cui è inserita scorrevole l’asta di spinta, e che funge da elemento di arresto dello stantuffo per evitarne lo sfilamento.
L’erogazione del prodotto introdotto nella cannula avviene agendo sull’asta di spinta nel verso di scorrimento dello stantuffo verso l’estremità aperta del cilindro.
Un'altra tipologia di cannule è costituita da un cilindro, che ha le estremità opposte aperte ed al cui interno è inserito scorrevole uno stantuffo piastriforme, e da un’asta di spinta separata dallo stantuffo e ad esso amovibilmente accoppiabile.
Alle estremità opposte del cilindro sono ricavati sottosquadri o spallamenti di battuta atti ad arrestare lo scorrimento dello stantuffo evitando che esso si sfili sotto l’azione dell’asta di spinta.
Queste ultime cannule possono essere vendute in confezioni contenenti un’unica asta di spinta, una pluralità di cilindri monouso vuoti da utilizzare per le diverse applicazioni e uno o più tubetti di prodotto.
In tal caso una delle due estremità dei cilindri è accoppiabile con la bocca di erogazione del tubetto per l’introduzione del prodotto all’Interno dei cilindri stessi, mentre l’estremità opposta funge da passaggio per l’asta di spinta.
In alternativa queste cannule possono essere vendute in confezioni contenenti un’unica asta di spinta e una pluralità di cilindri già riempiti con il prodotto da applicare e provvisti alle due estremità opposte di tappi di chiusura che vengono rimossi al momento dell'utilizzo.
Anche le cannule di tipo noto sono tuttavia suscettibili di ulteriori perfezionamenti mirati, in particolare, a renderle di impiego più pratico ed agevole.
A questo proposito si fa notare che le cannule tradizionali, essendo provviste di una sola apertura di erogazione posta assialmente in corrispondenza dell’estremità libera della cannula, permettono di far fuoriuscire il prodotto da erogare solamente lungo una direzione longitudinale.
Ciò costituisce una forte limitazione d’impiego in considerazione del fatto che alcuni prodotti medicali necessitano di essere distribuiti e/o spalmati con maggiore ampiezza di estensione su superfici più ampie.
Le cannule tradizionali, inoltre, risultano spesso di scarsa maneggevolezza e praticità d’uso.
Non bisogna dimenticare, del resto, che le cannule tradizionali sono talvolta molto complesse da fabbricare e, comportano, pertanto, costi di produzione piuttosto elevati che incidono negativamente sui prezzo finale di vendita al pubblico.
Il compito principale del presente trovato è quello di escogitare una cannula per l’erogazione di prodotti fluidi, particolarmente per applicazioni rettali, che consenta di raggiungere i sopraccitati perfezionamenti, sia di ingombri contenuti e di elevata maneggevolezza, sia di semplice ed immediato impiego da parte degli utilizzatori, e sia di rapida fabbricazione, confezionamento ed imballaggio.
Altro scopo del presente trovato è quello di escogitare una cannula per l’erogazione di prodotti fluidi, particolarmente per applicazioni rettali, che consenta di superare i menzionati inconvenienti della tecnica nota nell’ambito di una soluzione semplice, razionale, di facile ed efficace impiego e dal costo contenuto.
Gli scopi sopra esposti sono raggiunti dalla presente cannula per l’erogazione di prodotti fluidi, particolarmente per applicazioni rettali, comprendente almeno un corpo tubolare di contenimento di un prodotto fluido da erogare che è provvisto di almeno una bocca di erogazione del prodotto e di almeno un'estremità assiale aperta, almeno un cappuccio calzabile sostanzialmente a misura attorno a detto corpo tubolare a chiusura temporanea di detta bocca di erogazione, almeno uno stantuffo inserito assialmente scorrevole in detto corpo tubolare tra una configurazione iniziale di confezionamento ed una configurazione finale di erogazione, almeno un’asta di spinta associabile a detto stantuffo ed inseribile in detto corpo tubolare attraverso detta estremità assiale aperta, caratterizzata dal fatto che detta bocca di erogazione è ricavata sulla superficie laterale di detto corpo tubolare.
Altre caratteristiche e vantaggi del presente trovato risulteranno maggiormente evidenti dalla descrizione di una forma dì esecuzione preferita, ma non esclusiva, di una cannula per l’erogazione di prodotti fluidi, particolarmente per applicazioni rettali, illustrata a titolo indicativo, ma non limitativo, nelle unite tavole di disegni in cui:
la figura 1 è una vista in esploso della cannula secondo il trovato;
la figura 2 è una vista in assonometria della cannula secondo il trovato nella configurazione iniziale di confezionamento;
la figura 3 è una vista in sezione, schematica e parziale, della cannula secondo il trovato nella configurazione iniziale di confezionamento;
la figura 4 è una vista in assonometria, schematica e parziale, della cannula secondo il trovato nella configurazione finale di completa erogazione;
la figura 5 è una vista in sezione, schematica e parziale, della cannula secondo il trovato nella configurazione finale di completa erogazione.
Con particolare riferimento a tali figure, si è indicato globalmente con 1 una cannula per l'erogazione di prodotti fluidi, particolarmente per applicazioni rettali.
La cannula 1 comprende un corpo tubolare 2 a sezione circolare atto al contenimento di un prodotto 3 da erogare che è allo stato fluido e, ad esempio, è del tipo di liquidi, creme, paste o simili.
Il corpo tubolare 2 è almeno in parte pre-riempito, ossia è destinato ad essere riempito più o meno completamente con il prodotto 3 in fase di confezionamento prima della distribuzione della cannula 1 sul mercato. Il corpo tubolare 2 è provvisto di una pluralità di bocche di erogazione 4 del prodotto 3 ricavate sulla sua superficie laterale e presenta un’estremità assiale chiusa 5 ed un'estremità assiale aperta 6.
Attraverso l’estremità assiale aperta 6 nel corpo tubolare 2 è inserito assialmente scorrevole uno stantuffo 7, che è mobile tra una configurazione iniziale di confezionamento ed una configurazione finale di completa erogazione.
In dettaglio, il corpo tubolare 2 consiste in una prima porzione 8, a conformazione cilindrica, che ha inizio con l’estremità assiale aperta 6 e lungo la quale è scorrevole a strisciamento lo stantuffo 7, e in una seconda porzione 9 che si protende dalla prima porzione 8, termina nell’estremità assiale chiusa 5 e lungo la quale sono ricavate le bocche di erogazione 4.
La seconda porzione 9 ha conformazione sostanzialmente troncoconica, nel senso che, in prossimità dell’estremità assiale chiusa 5, essa presenta una sezione trasversale leggermente più stretta rispetto alla sezione trasversale in prossimità della prima porzione 8.
Analogamente, lo stantuffo 7 consiste in un primo tratto 10 a conformazione cilindrica, che è scorrevole a strisciamento alHnterno della prima porzione 8 del corpo tubolare 2, e in un secondo tratto 11 a conformazione troncoconica, che si protende dal primo tratto 10 ed è sostanzialmente allungato lungo la direzione longitudinale del corpo tubolare 2.
Nella configurazione finale di completa erogazione il secondo tratto 11 è collocabile sostanzialmente combaciante con la superficie interna della seconda porzione 9 dei corpo tubolare 2.
Il secondo tratto 11, in pratica, è destinato a spingere il prodotto 3 attraverso le bocche di erogazione 4 spostandosi dalla configurazione iniziale di confezionamento alla configurazione finale di completa erogazione.
Durante l'avanzamento, la superficie troncoconica del secondo tratto 11 permette di applicare al prodotto 3 sia una spinta assiale che una spinta laterale verso le bocche di erogazione 4, consentendo la fuoriuscita della sostanziale totalità del prodotto 3 dal corpo tubolare 2.
Parallelamente, la forma de! secondo tratto 11 consente di ottenere la completa occlusione delle bocche di erogazione 4 una volta raggiunta la configurazione finale di completa erogazione, cosi da scongiurare eventuali riflussi del prodotto 3 all'interno della seconda porzione 9.
Vantaggiosamente, nella configurazione iniziale di confezionamento il primo tratto 10 dello stantuffo 7 si trova inserito nel corpo tubolare 2 e, in pratica, nel costituisce il fondo di chiusura che impedisce la fuoriuscita del prodotto 3 attraverso l’estremità assiale aperta 6.
In corrispondenza dell’estremità assiale aperta 6 sono previsti mezzi di trattenimento temporaneo 12 dello stantuffo 7 nella configurazione iniziale di confezionamento che sono interposti tra la prima porzione 8 del corpo tubolare 2 ed il primo tratto 10 dello stantuffo 7.
I mezzi di trattenimento temporaneo 12, ad esempio, comprendono una fascetta 13 avvolta attorno all’estremità assiale aperta 6 ed associata allo stantuffo 7 lungo zone a frattura prestabilita 14.
La fascetta 13 è di tipo asportabile a strappo ed è dotata di un lembo di presa e di lacerazione 15 atto a rompere la fascetta 13 per rimuoverla dal corpo tubolare 2.
Durante la rimozione della fascetta 13, le zone a frattura prestabilita 14 sono atte a rompersi lasciando lo stantuffo 7 libero di scorrere all’interno del corpo tubolare 2.
Utilmente sono previsti anche primi mezzi antimanomissione 16 atti a sigillare la configurazione iniziale di confezionamento.
I primi mezzi antimanomissione 16 sono interposti tra il corpo tubolare 2 e lo stantuffo 7 e, nella particolare forma di attuazione del trovato illustrata nelle figure, coincidono con i mezzi di trattenimento temporaneo 12.
La presenza della fascetta 13 attaccata al corpo tubolare 2, infatti, evidenzia l’integrità della cannula 1, dando prova che essa non è stata manomessa dopo la fabbricazione e che il prodotto 3 al suo interno non è stato artificiosamente danneggiato.
Non si escludono, tuttavia, alternative forme di attuazione in cui i primi mezzi antimanomissione 16 siano differenti e distinti dai mezzi di trattenimento temporaneo 12.
Vantaggiosamente, le bocche di erogazione 4 hanno conformazione circolare e sono suddivise in una prima serie distribuita longitudinalmente sul corpo tubolare 2 e in una seconda serie distribuita longitudinalmente da parte diametralmente opposta alla prima serie.
Sono possibili, comunque, alternative forme di attuazione in cui sia presente una sola bocca di erogazione 4 che, ad esempio, è allungata lungo la direzione longitudinale del corpo tubolare 2 o è sagomata a forma elicoidale in avvolgimento a spirale attorno alla seconda porzione 9.
La forma, le dimensioni e la posizione di collocamento delle bocche di erogazione 4 lungo il corpo tubolare 2 possono essere differenziati a seconda della tipologia di prodotto 3 impiegato e del trattamento farmaceutico che si desidera somministrare.
In questo modo, infatti, è possibile ottenere una distribuzione del prodotto 3 su una superficie più o meno ampia e in modo più o meno uniforme e/o localizzato.
A chiusura temporanea delie bocche di erogazione 4 è previsto un cappuccio 17 calzabile a misura attorno alla seconda porzione 9 del corpo tubolare 2.
Tra il corpo tubolare 2 ed il cappuccio 17 sono interposti secondi mezzi antimanomissione 18, atti a sigillare la chiusura delle bocche di erogazione 4 e ad evidenziare la separazione del cappuccio 17 dal corpo tubolare 2.
I secondi mezzi antimanomissione 18 consistono, ad esempio, in un elemento anulare che è associato al bordo del cappuccio 17 lungo una linea di lacerazione 19 e che è fissabile attorno al corpo tubolare 2.
A tale scopo attorno al corpo tubolare 2 è rigidamente associato un piattello 20 che è provvisto di una scanalatura in cui è innestabile ad incastro l’elemento anulare 18.
Utilmente la cannula 1 comprende un'asta di spinta 21 separata dallo stantuffo 7, associabile ad esso ed inseribile nel corpo tubolare 2 attraverso l’estremità assiale aperta 6 per spingere lo stantuffo 7 lungo il corpo tubolare 2 ed erogare il prodotto 3.
Tra lo stantuffo 7 e l’asta di spinta 21 sono interposti mezzi di reciproco aggancio temporaneo 22, 23 che, nella forma di attuazione del trovato illustrata nelle figure, consistono in una cavità sagomata 22 ricavata all’interno del primo tratto 10 dello stantuffo 7 e in una protuberanza sagomata 23 ricavata ad un’estremità dell’asta di spinta 21 ed inseribile ad incastro nella cavità sagomata 22.
Nell’uso, l’asta di spinta 21 non entra direttamente in contatto con il prodotto 3 ma si aggancia e si sgancia allo/dallo stantuffo 7 tramite la cavità sagomata 22 e la protuberanza sagomata 23; in questo modo l’asta di spinta 21 può essere riutilizzata con diverse cannule 1.
Le cannule 1, pertanto, potranno essere distribuite sui mercato sia in confezioni comprendenti una pluralità di aste di spinta 21 , una per ciascun corpo tubolare 2 contenente il prodotto 3, sia in confezioni provviste di una soia asta di spinta 21 destinata all'impiego con una pluralità di corpi tubolari 2 per l’azionamento dei corrispondenti stantuffi 7.
Vantaggiosamente sono previsti mezzi di presa 24, 25 del corpo tubolare 2 e dell'asta di spinta 21 che permettono all'utilizzatore di adoperare la cannula 1.
I mezzi di presa 24, 25, ad esempio, sono costituiti da un primo ringrosso 24 di forma circolare, che si estende dalla seconda porzione 9 del corpo tubolare 2 trasversalmente ad essa, e da un secondo ringrosso 25 di forma circolare, che si estende trasversalmente dall’estremità terminale dell’asta di spinta 21 opposta alla protuberanza sagomata 23.
La cannula 1 è venduta nella configurazione iniziale di confezionamento (figure 2 e 3) ed è pre-riempita con il prodotto 3; in tale configurazione l’asta di spinta 21 è separata dallo stantuffo 7, la fascetta 13 è calzata sul corpo tubolare 2 ed è associata allo stantuffo 7, mentre il cappuccio 17 è calzato sulla seconda porzione 9 ed è temporaneamente ancorato, tramite l’elemento anulare 18, al piattello 20.
Per adoperare la cannula 1 si procede a strappare il lembo di presa e di lacerazione 15, rimuovere la fascetta 13, innestare l'asta di spinta 21 nel primo tratto 10 dello stantuffo 7, rompere la linea di lacerazione 19 e sfilare il cappuccio 17 dal corpo tubolare 2.
A questo punto la cannula 1 è pronta per l’applicazione, che può essere effettuata per semplice azione manuale dell’utilizzatore, facendo leva sul primo e sui secondo ringrosso 24 e 25, per spostare lo stantuffo 7 fino alla configurazione di completa erogazione (figure 4 e 5) ed espellere il prodotto 3 attraverso le bocche di erogazione 4.
Si è in pratica constatato come il trovato descritto raggiunga gli scopi proposti.
A tale proposito si sottolinea il fatto che il particolare accorgimento di prevedere bocche di erogazione disposte sulla superficie laterale della cannula permette di distribuire con maggiore praticità ed efficacia il prodotto da erogare tramite una cannula particolarmente semplice, compatta e dal costo contenuto.
Si ribadisce, inoltre, che la particolare conformazione troncoconica dello stantuffo permette di agevolare la fuoriuscita laterale del prodotto da erogare, consente di svuotare completamente il corpo tubolare ed impedisce eventuali riflussi del prodotto all’interno della cannula.
Il trovato così concepito è suscettibile di numerose modifiche e varianti tutte rientranti nell’ambito del concetto inventivo.
Inoltre tutti i dettagli sono sostituibili da altri elementi tecnicamente equivalenti.
In pratica i materiali impiegati, nonché le forme e le dimensioni contingenti, potranno essere qualsiasi a seconda delle esigenze senza per questo uscire dall’ambito di protezione delle seguenti rivendicazioni.

Claims (30)

  1. RIVENDICAZIONI 1) Cannula per l'erogazione di prodotti fluidi, particolarmente per applicazioni rettali, comprendente almeno un corpo tubolare di contenimento di un prodotto fluido da erogare che è provvisto di almeno una bocca di erogazione del prodotto e di almeno un’estremità assiale aperta, almeno un cappuccio calzabile sostanzialmente a misura attorno a detto corpo tubolare a chiusura temporanea di detta bocca di erogazione, almeno uno stantuffo inserito assialmente scorrevole in detto corpo tubolare tra una configurazione iniziale di confezionamento ed una configurazione finale di erogazione, almeno un'asta di spinta associabile a detto stantuffo ed inseribile in detto corpo tubolare attraverso detta estremità assiale aperta, caratterizzata dal fatto che detta bocca di erogazione è ricavata sulla superficie laterale di detto corpo tubolare.
  2. 2) Cannula secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che detta bocca di erogazione è sostanzialmente circolare.
  3. 3) Cannula secondo una o più delie rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che comprende una pluralità di dette bocche di erogazione.
  4. 4) Cannula secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che almeno due di dette bocche di erogazione sono disposte da parti diametralmente opposte di detto corpo tubolare.
  5. 5) Cannula secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che dette bocche di erogazione sono suddivise in almeno una prima serie distribuita longitudinalmente su detto corpo tubolare.
  6. 6) Cannula secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che dette bocche di erogazione sono suddivise in almeno una seconda serie distribuita longitudinalmente su detto corpo tubolare da parte diametralmente opposta a detta prima serie.
  7. 7) Cannula secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detta bocca di erogazione è sostanzialmente allungata lungo la direzione longitudinale di detto corpo tubolare.
  8. 8) Cannula secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detta bocca di erogazione è sagomata sostanzialmente elicoidale in avvolgimento a spirale attorno a detto corpo tubolare.
  9. 9) Cannula secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detto corpo tubolare comprende almeno una prima porzione a conformazione sostanzialmente cilindrica lungo la quale è scorrevole a strisciamento detto stantuffo.
  10. 10) Cannula secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detto corpo tubolare comprende almeno una seconda porzione a conformazione sostanzialmente troncoconica che si protende da detta prima porzione e lungo la quale è ricavata detta bocca di erogazione.
  11. 11) Cannula secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detto stantuffo comprende almeno un primo tratto a conformazione sostanzialmente cilindrica scorrevole a strisciamento all’interno di detta prima porzione del corpo tubolare.
  12. 12) Cannula secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detto stantuffo comprende almeno un secondo tratto a conformazione sostanzialmente troncoconica che si protende da detto primo tratto e che nella configurazione finale di erogazione è collocabile sostanzialmente combaciante con la superficie interna di detta seconda porzione del corpo tubolare.
  13. 13) Cannula secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che in detta configurazione iniziale di confezionamento detto primo tratto dello stantuffo è inserito in detto corpo tubolare.
  14. 14) Cannula secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che comprende mezzi di trattenimento temporaneo di detto stantuffo in detta configurazione iniziale di confezionamento che sono interposti tra detto corpo tubolare e detto stantuffo.
  15. 15) Cannula secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detti mezzi di trattenimento temporaneo comprendono almeno una fascetta avvolta attorno a detta estremità assiale aperta ed associata a detto stantuffo lungo zone a frattura prestabilita.
  16. 16) Cannula secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detta fascetta è di tipo asportabile a strappo.
  17. 17) Cannula secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detta fascetta comprende almeno un lembo di presa e di lacerazione atto a rompere detta fascetta per rimuoverla da detto corpo tubolare.
  18. 18) Cannula secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che comprende primi mezzi antimanomissione di sigillo di detta configurazione iniziale di confezionamento, che sono interposti tra detto corpo tubolare e detto stantuffo.
  19. 19) Cannula secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detti primi mezzi antimanomissione coincidono con detti mezzi di trattenimento temporaneo.
  20. 20) Cannula secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che comprende secondi mezzi antimanomissione di sigillo della chiusura di detta bocca di erogazione atti ad evidenziare la separazione di detto cappuccio da detto corpo tubolare.
  21. 21) Cannula secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detti secondi mezzi antimanomissione comprendono almeno un elemento anulare che è associato al bordo di detto cappuccio lungo una linea di lacerazione e che è fissabile attorno a detto corpo tubolare.
  22. 22) Cannula secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detti secondi mezzi antimanomissione comprendono almeno un piattello associato attorno a detto corpo tubolare e provvisto di almeno una scanalatura di innesto di detto elemento anulare.
  23. 23) Cannula secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che comprende mezzi di reciproco aggancio temporaneo interposti tra detto stantuffo e detta asta di spinta.
  24. 24) Cannula secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detti mezzi di reciproco aggancio temporaneo comprendono almeno una cavità sagomata ricavata in almeno uno tra detto stantuffo e detta asta di spinta ed almeno una protuberanza sagomata ricavata sull'altro tra detto stantuffo e detta asta di spinta ed inseribile ad incastro in detta cavità.
  25. 25) Cannula secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detta cavità è ricavata all'interno di detto primo tratto dello stantuffo.
  26. 26) Cannula secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detta protuberanza è ricavata ad un’estremità di detta asta di spinta.
  27. 27) Cannula secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che comprende mezzi di presa di almeno uno tra detto corpo tubolare e detta asta di spinta.
  28. 28) Cannula secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detti mezzi di presa comprendono almeno un primo ringrosso che si estende trasversalmente da detto corpo tubolare.
  29. 29) Cannula secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detti mezzi di presa comprendono almeno un secondo ringrosso che si estende trasversalmente da detta asta di spinta.
  30. 30) Cannula secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detto corpo tubolare è almeno parzialmente pre-riempito con detto prodotto fluido.
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ITMO20070358 ITMO20070358A1 (it) 2007-11-23 2007-11-23 Cannula per l'erogazione di prodotti fluidi, particolarmente per applicazioni rettali

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